Il concetto di famiglia nel XXI secolo è di per sé "liquido", per dirlo alla Zygmunt Bauman, perchè è influenzato dalle diverse concezioni ideologiche, religiose e filosofiche. Comunque è una famiglia costituita nell'ambito sociale, con interessi ed affetti, dotata di una propria consistenza che trascende i vincoli che possono solo temporaneamente tenere unite due persone.
La vera 'famiglia' per la Corte europea dei diritti dell'uomo è la relazione di tipo familiare di fatto esistente tra persone. Il matrimonio, in questa prospettiva, non è altro che uno dei diversi 'indici' che la Corte di Strasburgo prende in considerazione per stabilire se si è o meno, in presenza di una 'vita familiare' di coppia tutelata dall'art. 8 della Convenzione. E con tutto ciò anche il nostro Paese, tradizionalmente cattolico, deve fare i conti.
Le mura dei palazzi celano al loro interno tante vite "appartate", isolate nelle loro solitudini o nei loro drammi, famiglie unite nell'amore o scavate dalle divisioni, benestanti o curve sotto l'incubo della povertà o dell'assenza di lavoro.
Le famiglie ospitate tra quelle mura, le nostre famiglie, hanno subìto un'evoluzione accelerata. Il mutamento dei modelli sociali si è incrociato con nuovi interrogativi e soluzioni.
L'approvazione sociale ha allargato progressivamente il suo manto su altre tipologie familiari, travalicando i confini della biologia tradizionale, ma le relazioni interpersonali si sono rivelate di bassa durata; il condizionamento socio-economico e culturale rimescola ininterrottamente le carte dell'antropologia; la morale classica lascia il passo a un'etica soggettiva, fluida e relativa.
Frammentazione, disgregazione, convivenze, unioni di fatto, divorzio, nuove nozze, ragazze madri, figli in contesti inediti, unioni tra persone dello stesso sesso e così proseguendo lungo un orizzonte variegato.
E' da considerare crisi od evoluzione sociale ciò che caratterizza l'attuale famiglia polisemica ?
La vera 'famiglia' per la Corte europea dei diritti dell'uomo è la relazione di tipo familiare di fatto esistente tra persone. Il matrimonio, in questa prospettiva, non è altro che uno dei diversi 'indici' che la Corte di Strasburgo prende in considerazione per stabilire se si è o meno, in presenza di una 'vita familiare' di coppia tutelata dall'art. 8 della Convenzione. E con tutto ciò anche il nostro Paese, tradizionalmente cattolico, deve fare i conti.
Le mura dei palazzi celano al loro interno tante vite "appartate", isolate nelle loro solitudini o nei loro drammi, famiglie unite nell'amore o scavate dalle divisioni, benestanti o curve sotto l'incubo della povertà o dell'assenza di lavoro.
Le famiglie ospitate tra quelle mura, le nostre famiglie, hanno subìto un'evoluzione accelerata. Il mutamento dei modelli sociali si è incrociato con nuovi interrogativi e soluzioni.
L'approvazione sociale ha allargato progressivamente il suo manto su altre tipologie familiari, travalicando i confini della biologia tradizionale, ma le relazioni interpersonali si sono rivelate di bassa durata; il condizionamento socio-economico e culturale rimescola ininterrottamente le carte dell'antropologia; la morale classica lascia il passo a un'etica soggettiva, fluida e relativa.
Frammentazione, disgregazione, convivenze, unioni di fatto, divorzio, nuove nozze, ragazze madri, figli in contesti inediti, unioni tra persone dello stesso sesso e così proseguendo lungo un orizzonte variegato.
E' da considerare crisi od evoluzione sociale ciò che caratterizza l'attuale famiglia polisemica ?
