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Messaggi - green demetr

#1156
Citazione di: Myškin il 10 Ottobre 2023, 00:07:42 AMCiao a tutti, mi ritengo un pensatore abbastanza libero. Ho opinioni su tanti argomenti diversi e mi piace farmi un'opinione personale conoscendo le basi ma senza affidarmi a nessuna fonte.

Ci leggiamo in giro
Ben arrivato Myskin!
#1157
Citazione di: Damiano Bergamaschi il 09 Ottobre 2023, 20:27:33 PMBuonasera a tutti.

Mi presento sono Damiano Bergamaschi, un ragazzo di 27 anni di Bergamo che ha il DOC (disturbo ossessivo compulsivo) e che sto curando da alcuni anni. Forse per via di questo disturbo, forse per una mia inclinazione personale, sono sempre stato affascinato sin da piccolo all'astronomia e all'universo e alle domande ad esse connesse. Crescendo sono aumentate le domande (e anche le ossessioni direi) e mi sono avvicinato ai testi filosofici e scientifici. Ho scoperto dunque che non ero il solo ad essermi posto determinate questioni.
Così girovagando nel web, ho scoperto questo sito e ho visto che poteva essere interessante, così mi sono iscritto.
Sono qui per condividere i miei pensieri principalmente sulla filosofia ma, avviso tutti, non ho conoscenze filosofiche o studi nel campo alle spalle. Ho un diploma di scuola superiore ma di un altro indirizzo di studi. Poi c'è stato un tentativo all'università nella facoltà di Fisica ma senza successo. Forse un giorno riuscirò a trovare la voglia e le forze per studiare e imparare in questi settori che siano essi umanistici o scientifici. Per ora mi fermo qui a scrivere i miei pensieri su questo sito web. Magari potrei trovare risposte alle mie domande o magari ancora più domande di prima.
Spero di trovarmi bene nel Forum e auguro a tutti una buona serata.

Un saluto.

Bergamaschi Damiano
Ben arrivato, bè qua ci sono molti utenti che pur non leggendo molto della filosofia classica, però amano pensare con la loro testa. Spero dunque ti troverai bene, e aspettiamo le tue teorie cosmologiche (se ho capito bene) con impazienza. Ciao!
#1158
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
10 Ottobre 2023, 06:36:49 AM
Citazione di: bobmax il 10 Ottobre 2023, 05:02:14 AMÈ importante a mio avviso considerare che la Verità è lo stesso Essere.
Difatti essere è esser vero.

La verità dell'essere non dipende da altro che non se stessa.
Essere = Verità

Non necessitando di alcun accordo con altro, la Verità non c'è.
Perché il vero, nell'esserci cioè nella esistenza, c'è in quanto accordo con altro.

Per cui, per l'esistenza, la Verità è Nulla.
Dio = Verità = Nulla

Ma allora di che parliamo?

Parliamo dell'amato.

Di ciò che amiamo veramente.

Dell'amore e della morte.
La morte, che mi interroga con lo sguardo della Medusa.
Chi, cosa amo e sempre amerò?

Ecco il Nulla!
Il Nulla, che attraverso l'amore diventa fonte di infinite possibilità.
Questa estate mi sono portato avanti con Hegel. Appena trovo tempo, perchè frattanto mi è arrivata un altra batosta, ne darò sintesi sul thread(3d) apposito.

Forse più che il nulla è l'impossibilità ad essere, quello che realmente si è.
Infatti ciò che normalmente viene detto io è il soggetto, quel fascio di percezioni e apercezioni di kantiana memoria. Questo fascio è totalmente asimmetrico rispetto all'io-penso.

Lo dico a parole mie, ciò che chiamo io è totalmente tangente rispetto allo spazio e tempo del qui e ora, nessuno riesce a dominare il tempo.
Da qui nasce l'orrore della violenza, del volore essere almeno soggetto.
Di solito a spese di qualcuno, qualcosa.
In primis come linguaggio, l'estrema tangenzialità di cui parla Hegel.

In fin dei conti quello che sui banchi di scuola viene chiamata sintesi è in realtà quello che tu chiami bobmax possibilità infinita, e che io invece chiamo fantasia, chimera, se non proprio delirio.

Il nulla porta al nulla, è nichilisticamente ciò che porta nella polvere.

L'io penso invece porta verso territori metafisici di cui questo 3d sarebbe solo il pre-ambolo.
#1159
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica della guerra
09 Ottobre 2023, 07:40:35 AM
Citazione di: Jacopus il 07 Ottobre 2023, 07:21:28 AMC'è un libro,  Green, che si intitola proprio metafisica della guerra di Evola, che è la controparte speculare di quanto esposto nel mio primo intervento, ovvero la guerra come occasione per "oscurare" il nemico interno, l'ombra del male che ognuno di noi porta con sè. Il riferimento all'Iliade serviva per confrontare la guerra dell'antichità alla guerra moderna, nella quale le modalità di scissione amico/nemico sono ben più potenti che in epoca classica, fino a ridurre il nemico in un'animale, scimmia, morto-vivente, insetto.
Quindi non è questione di non animalità dell'uomo, ma proprio il fatto che la civiltà ha creato meccanismi di pensiero paranoidi, che sono tra i meccanismi principali per l'innesco della violenza, che non necessariamente diventa guerra ma che sempre si usa per gestire il controllo sociale. Quindi, ovvio che la guerra sia il male, ma per interrompere quel male occorre interrogarsi sulla natura dell'uomo (physis) ma anche sui meccanismi culturali che la rendono possibile, andando oltre le ragioni geopolitiche, storiche, economiche pur esistenti e di cui tener conto (metaphysis).
È ovvio che si tratta di una metafora del concetto classico di metafisica. Avrei anche potuto scrivere: " le cause psichiche profonde che contribuiscono a generare le guerre", ma bisogna pur attrarre l'attenzione del "borghese".
Si sono d'accordo Jacopus, il fatto è che questo voler far discorso borghese per borghesi poi non porta a niente come è successo a me che per vent'anni ho ascoltato con attenzione Cacciari, Galli, Esposito, Sini e persino Agamben(di cui tutt'ora ho piena ammirazione).
Recentemente mi sto focalizzando sul messaggio Platonico. E devo dire che in pochissimo tempo molti nodi che mi erano di difficile soluzione in realtà Platone ne aveva già parlato.
La colpa naturalmente è mia, del mio borghesissimo essermi ritirato a vita privata senza più nessun sforzo intellettuale, e anche del mio amato Nietzche, che Platone lo ha sempre criticato, arrecandomi danno enorme in termini di curiosità intellettuale.
Ora in piena macerie culturale sto cercando di tornare a muovermi...non ti dico la difficoltà, e anche questo è il risultato dell'industria culturale.
Perciò mi perdonerai se sono diventato ancora un pò più rigido. ;)
#1160
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica del coronavirus
09 Ottobre 2023, 07:30:13 AM
Citazione di: Ipazia il 07 Ottobre 2023, 07:56:33 AMConcordo con quanto ti ha risposto Jacopus in "metafisica della guerra". Ritenere metafisico solo il sublime cancella surrettiziamente il subliminale, con tutto il suo potenziale metafisico da cui nacquero i numi, le religioni, matematica e scienza. Pure il sublime filosofico, l' etica, affonda le sue radici nella terricola miseria dell'esistenza.

E il demoniaco è maestro sommo di metafisica, e sa aggiornare se stesso secondo lo spirito dei tempi e i prodigi della tecnica.

La covidemia è (stata) essenzialmente un esercizio planetario di metafisica della paura:

Homo homini virus

e, visto il successo, si va avanti con l'ecoterrorismo, la guerra, altri virus, in un ciclo infinito di cattiva metafisica inscritta nella carne delle vittime e dei carnefici.

Spiace per Platone, ma Aristotele ci vedeva meglio e si astenne dall'inventarsi Repubbliche immaginarie. Con tutto il rispetto filosofico che meritano.
Prima di arrivare alla Repubblica bisogna leggere gli 8 piani di pensiero (le 8 quadrilogie di dialoghi) che vengono prima, altrimenti si fraintende tutto.
E' un errore che ho fatto e di cui mi rammarico.

Aristotele è il primo che comincia a togliere il Dio, e a sostituirlo con la sua anfibologia fantastica dell'amico-nemico che arriva fino ai nostri tempi dove ormai sotto una stadio di assedio totale della mente, i corpi vengono usati come carne da macello, senza un Dio tutto è permesso, ma cosa è questo Dio? Bisogna leggere la Bibbia e Platone, facendo ben attenzione che tutto quello che è stato scritto dalla modernità, in particolare, ma come detto già a partire da Aristotele, è una banalizzazione del sommo filosofo.

Per quanto riguarda l'eredità del pensiero marxista, sto ascoltando La Grassa.
Mi chiedo se tu lo conosca e se tu sia d'accordo con lui sulla necessità di studiare il più possibile per aggiornare le categorie del sommo Economista.
La lettura del Capitale si è fermata. Negli ultimi mesi tra disavventure varie sono riuscito solo ad andare avanti con Hegel.
Mi spiace non essere ancora pronto per un dibattito con cognizione di causa preparata, banalizzare non riesco più a farlo.
#1161
Tematiche Filosofiche / Re: Dogmatismo negativo
09 Ottobre 2023, 07:10:29 AM
Citazione di: daniele22 il 08 Ottobre 2023, 11:30:13 AM
Il dogmatismo negativo corrisponde all'altra faccia della medaglia che nel suo lato "recto" recherebbe l'immagine del pensiero che rigetta il dogmatismo. Corrisponde sostanzialmente all'assenza di volontà di esprimersi in merito a temi di cui si può parlare. Pur tuttavia il dogmatismo negativo riuscirebbe ad affermarsi, purtroppo, e gli esempi sarebbero molti, attraverso la stessa arma con cui si è giunti a stigmatizzare il dogmatismo, ovvero l'arma della ragione. Pertanto saremmo nulla più che dei dogmatici evoluti. Buona domenica

I bastian contrari intendi, suppongo  :D, notevole giro di parole. Ma un bastian contrario incorrerà prima o poi in un dogma che in realtà razionalmente non è un dogma. Anzi è proprio la ragione che distingue chi critica con analisi e il bastian contrario che di solito critica senza analizzare.
#1162
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica della guerra
06 Ottobre 2023, 23:56:27 PM
La metafisica è una questione della filosofia non della politica.
In questo si riscontrano invece di nuovo, e come non potrebbe essere altrimenti, le solite tematiche prese a modello dai nazisti in particolare quel famoso e lugubre tema dell'amico-nemico (se uno leggesse gli intenti c'è scritto chiaramente cristianesimo vs ebraismo) spacciato come teologia. (e dunque metafisica...non scherziamo, non è così!)
Questo sta ad indicare persone prese da una furia mortuaria e nemica dell'altro (chiunque esso sia).
Non esiste confronto nella guerra, la guerra è il male, l'iliade è un ammonimento di cosa sia la guerra, non un suo modello.
L'uomo non è un animale, e infatti sa confrontarsi l'una con l'altro.
Cosa è la città?La polis?
Cosa sarebbe l'etica se fossimo animali da condominio?
Queste domande che dovrebbero fare parte dell'humus basico del cittadino sono completamente travisate se non proprio RIBALTATE, sono gli effetti di un fascismo di ritorno. Delle ideologie del tiranno e dei suoi grisi.
In questo senso non esiste alcuna metafisica della guerra.
La metafisica è ciò che eleva, non ciò che distrugge.
Meditate gente, meditate, e tornate a leggere qualche libro della ricca tradizione italiana.Grazie.
#1163
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica del coronavirus
06 Ottobre 2023, 23:40:08 PM
Citazione di: Ipazia il 04 Maggio 2023, 16:20:27 PMSe esiste una metafisica del cornonavirus il suo profeta è certamente Giorgio Agamben, che ne ha seguito le sociologiche mostruosità fin dal suo nascere, arrivando a scriverci un libro, reperibile per i capitoli più sostanziosi anche qui:

https://www.quodlibet.it/una-voce-giorgio-agamben

Il nucleo del quale, ovvero la metafisica della vita umana nel suo denudante storico fluire, è in questo capitolo:

https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-la-nuda-vita-e-il-vaccino

La nuda proprietà della propria nuda vita è ciò che ci è concesso (per ora); non resta che farne un buon uso, finchè sarà possibile.
Più che una metafisica del coronavirus, vi è una metafisica della propaganda.
Agamben per quanto lo stimi, è troppo vicino alle posizioni di gente come Schmit, cioè a gente che il nazismo lo ha teorizzato.
E non è un caso che è l'autore che la filosofia italiana (che ha perduto il senno, facendo finta che siano in buona fede) cita maggiormente.

Negli ultimi articoli sul suo blog Agamben continua a girare intorno alla questione del perchè la popolazione abbia accettato, e stia accettando tutto ciò.
Eppure Platone lo dice immediatamente: la sofistica.
La domanda allora và ribaltata perchè questi filosofi (perchè di metafisica si occupa la filosofia non certo la medicina) fanno finta di niente?
Io credo perchè non hanno mai letto Platone anzitutto, ma anche tutti gli altri.
Questioni di connivenze cattedratiche di un Aristotele che corregga un Platone, di trascinamento nella polvere. Le solite questioni del sadismo a cascata dal tiranno al più goffo dei tirapiedi.
Il pensiero così muore.
E ancora non è niente!
Possibile che non capiscano che l'algoritmo della propaganda, rischia di prendere per buona ciò che invece è un pretesto?
In gioco vi è veramente un massacro di massa auto-indotto.
Come dice il filosofo buffone Zizek: ma a chi gioverebbe tutto ciò? La risposta implicita è NESSUNO (casomai qualcuno non lo capisse).
#1164
Citazione di: Ipazia il 06 Ottobre 2023, 20:43:39 PML'affermazione di Protagora va letta in senso soggettivo, relativo, non oggettivo, assoluto. Quindi non offre alcun talismano conoscitivo definitivo.

Veneziani se la prende coi filosofi italiani, ma la stessa crisi riguarda fertili scuole filosofiche come quella francese, tedesca, mitteleuropea.

Il pensiero unico capitalistico si è mangiato tutto a livello di cultura ufficiale, accademica, prebendata. Veneziani lo accenna, ma non è un problema italiano e, come accaduto altrove, egli non può ignorare il livello di diserbo profondo che il pensiero unico opera sulle nuove generazioni, selezionate come automi piuttosto che come pensatori critici, ovvero filosofi.

Auguro che qualche pianta resistente sopravviva nelle viscere della terra a questa sistematica distruzione dei semi della ragione, e possa germogliare quando il pensiero unico avrà esaurito il suo potenziale distruttivo sulle nuove generazioni.

Al momento teniamoci Fusaro tra i giovani, e di questi tempi è ancora grasso che cola. Inoculato pure lui dal virus monetario, ma pure i sofisti si facevano pagare.
:)) ah ah grande Ipazia, ma sono proprio i sofisti ad averci portato nella polvere del moderno.
Certo qualcuno si salva, ma sono pochi quelli veramente buoni.
Veneziani non manca di citarli, ma è evidente che non li ha mai letti.
Al massimo avrà letto Gentile  :D
#1165
Veneziani filosofo simil fascista si lamenta più che altro della mancanza di un pensiero post gramsciano.
Se uno si fa una domanda del genere vuol dire che non ha letto nemmeno il bignami delle tematiche di Gramsci.
Secondo la non-filosofia contemporanea dei morti-filosofi da Cacciari a Fusaro passando a tutti quelli elencati da noi sopra, almeno si sa che forse il tipo parlava di qualcosa chiamata PROPAGANDA?
E non sarà mai che forse qualcosa c'entra con le oziose domande di Veneziani?

Per quel che mi riguarda il problema della filosofia è che subito dopo Platone essa semplicemente smette di sussistere.
La filosofia contemporanea è figlia della temperie inculturale dei nostri tempi, mi vergogno quasi che ci ho creduto per tutto questo tempo.
Non c'è niente di positivo, niente da imparare solo da perdere con gli autori della modernità.
Naturalmente vi sono delle eccezioni, il pensiero ha comunque saputo esprimersi ancora.
Ma se uno non legge non sa.
E questo è il nuovo punto di partenza.
#1166
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
22 Marzo 2023, 18:04:23 PM
Per Ipazia e amici,

dalle ultime su byoblu e incrociando i dati con i gruppi di medici che hanno richiesto la desecretazione dei trials pfizer.
Direi di rivedere completamente la cosa.

1) E' inutile dare dati a questo forum, perchè è chiaro che sono monitorati da "forze esterne", infatti ho notato che questa gente non legge i dati presentati alle autorità, strano per degli scientisti convinti quali sono. Le risposte sono sempre legate ai dati dati da noi (bizzarro).
Farebbero un servizio a leggere per noi i nuovi dati e a criticarli con le loro solite ciance, almeno ci aggiornerebbero. E invece no. Strano molto strano.

2) Di filosofico penso che abbiamo già detto tutto. La scienza è connivente delle lobby.

3) Il CDC americano ha asserito di non voler dare i dati perchè chiusi dal segreto militare (riguardo l'isolamento del virus).
Indi per cui è lecito pensarlo come arma batteriologica.

4) Nessun laboratorio tranne uno (il solito, quello che sapeva tutto prima di tutti...molto strano) ha mai detto di aver isolato alcunchè.

5) Il gruppo Kennedy JR mi par di capire sta cominciando a unire i puntini non per quanto riguarda il virus, quanto per quanto riguarda le particelle. (vedi i brutti pensieri alla fine del post).

6) Infatti non mi tornava come un mrna possa riprodursi all'infinito.
Non mi tornava neppure come mai, con così tanti medici onesti affermassero che l'aumento dei decessi non fosse implicato col virus.
(ovviamente sono migliaia gli articoli che dicono che lo sia, ma solo nei casi scelti, cioè non per tutte le morti, ( parentesi nella parentesi:esattamente come sono migliaia che dicono il contrario, anche se i nostri nemici, non li citano...e già dovrebbe farvi capire qualcosa).

E quindi siccome a me interessano tutte le morti, perchè è l'unico dato integro che rimane.

7) A quanto pare il complotto globalista comincia a tinteggiarsi di colori foschi e rossi come l'inferno.

NB.
Quando Montanari dice vediamo solo una scatola, ma cosa c'è dentro? Mi vengono i brividi. Sopratutto perchè sembra che nessuno medico onesto indipendente (pubmed) sia ancora riuscito a dare risposta...ma voglio dire dopo 3 anni ???  ?
Naturalmente quando parlano di differenza tra isolamento e sequenziamento si entra in dettagli che non so se siano comprensibili (in sto perido non cià voglia di studiare, speriamo byoblu dia seguito, perchè oltremanica di sta cosa non ne ho sentito parlare).

Comunque vi lascio questa semplice domanda:
Non è lecito andare a vedere cosa c'è dentro la scatola perchè è presumibilmente, logicamente un arma.
Ma rispetto al numero di morti in ascesa spaventosa (e incrociamo le dita perchè si fermi) e allo spettro complessivo, è impossibile che sia qualcosa come un virus che colpisce solo specifiche parti.
Vi deve essere qualcosa di più pervasivo.
In questo caso siamo veramente di fronte all'ignoranza, nel campo del complotto, ma meglio immaginare un complotto inesistente che rimanere scioccati per l'ennesima volta all'ennesimo colpo del destino.
Non mi pare che vi siano utenti preparati qui, ma lascio a mò di gancio, e per spirito di servizio (di pensiero) la morte di Giulietto della Chiesa...cosa disse nell'ultima intervista? E mi fermo qui (ripeto non voglio fare complottismo, spero che sia solo un brutto pensiero, ma pur sempre un pensiero logico e cosequanziale, rispetto a quanto già sappiamo, e non conta che la gente voglia rimanere ignorante, perchè vedo le persone intorno a me impazzire letteralmente a fare certi pensieri...eppure sono semplici pensieri...molto interessante anche questo aspetto psicologico).

PS. Grande Ipazia, non molli mai la presa.  ;)
#1167
Tematiche Filosofiche / Re: Credere nella Scienza
15 Marzo 2023, 16:18:26 PM
Citazione di: Claudia K il 14 Marzo 2023, 18:57:09 PMQuando parlo di Scienza o di Medicina...non penso certamente a Conte o a qualunque politicante italiano in attività...nè colgo alcun nesso.

E ma forse è quello il problema, pensi veramente che la scienza non nasca allinterno dell'embrione politico?

Scienza e politica sono legate da tempo (royal accademy of science), fin dall'albore della modernità.

Se vuoi parlare di scienza e basta c'è apposita sezione, se vuoi parlare di scienza in filosofia, devi pensare anche alla politica, e alle lore relazioni pericolose (per alcuni, e per altri no, ma quella è politica, tutto è politica).
#1168
Tematiche Filosofiche / Re: Marx e la filosofia
15 Marzo 2023, 16:12:25 PM
Citazione di: Ipazia il 15 Marzo 2023, 09:30:19 AMNon era così meccanicista. I suoi commenti alla rivoluzione del '48 e alla Commune lo dimostrano. Aveva chiara la dimensione del politico (Workers of the world unite) fin dal Manifesto. Il suo apporto "tecnico" è sulle contraddizioni del capitalismo (della sua epoca), ma il detonatore poteva essere solo la rivoluzione. Come infatti avvenne nel XX secolo.

Se non lo sapeva neppure la borghesia cosa sarebbe diventato il suo giocattolo ... ::) non si può attribuire a Marx la mancanza. Se la rivoluzione comunista andava diversamente, avrebbe avuto ragione, ma non si può addebitare a lui che non sia andata così.
 
Ha dimostrato che non è una tigre di carta, ma ha dovuto acuire le sue contraddizioni disumanizzando sempre più la dimensione antropologica. Non so fino a quanto potrà spingersi senza implodere. Tanto sul piano economico (...mangerete il vostro denaro...) che su quello esistenziale e ideologico.

Mi pare un giudizio troppo moral-storicistico. Il Capitale ha giocato le sue carte economiche, ovvero il suo campo di battaglia elettivo, imponendole militarmente a chi non ha avuto i mezzi e/o l'intelligenza di realizzare un modello socioeconomico realmente diverso e umanamente aggregante. Gli esiti sono stati assai diversi: Russia, Cina, Cuba, socialismi arabi, africani, sudamericani, asiatici. Il Capitale a guida USA ha lottato con tutti i mezzi (guerre, golpe, corruzione, finanza, economia, ideologia) e per ora pare avere vinto. Ma non ovunque e perennemente in metastasi.

Questo contraddice quanto hai detto all'inizio, ma è vero. La mitica "scienza del Capitale" ha fatto grandi progressi nella sua capacità di corruzione di ogni forma di opposizione, trasformandola in un cavallo di Troia. Progressi nei modi e nei tempi, come il guizzo di un cobra. Con la socialdemocrazia ci ha messo alcuni decenni (ma nella Germania di Weimar è stato assai rapido, con Noske e il nazional-socialismo e in Italia ancora di più col socialista Mussolini); Coi sessantottini ha dovuto penare un po' e concedere qualcosa (grazie pure alla presenza dell'URSS). Dalla caduta del Muro, assimila e sussume oppositori in tempo reale: girotondini, sardine, gretini, lgtb+ e bestialità varie. Nel frattempo ha corrotto pure il mondo della cultura e della scienza operando senza intermediazioni anche in quei campi (Davos ; informatica, bio- e neuro- tecnologie). Politica inesistente: burattini wifi.

Insomma: El camino es largo (ma) yo lo voy andar porque estoy (poco) segura que voy a llegar.
Credo che la condizione dell'economia USA sia messa veramente male.
Leggendo a grandi linee (di pura ignoranza) propongo questi passaggi.

1. L'america deve diventare esportatore e non più importatore poichè la Cina era quella che esportava.
La Cina è il nemico perchè sta per distruggere il petroldollaro.

Conseguenze 1. L'europa deve essere spolpata fino all'osso (è quello che succede agli alleati).
Infatti è l'europa che deve comprare da BIG PHARMA, da BIG TECH, etc...

Nel frattempo di 1....l'america sta implodendo lo stesso....chiudono le banche della silicon...lo stato deve rimettere liquidità....si alza l'inflazione...si alzano i tassi di interesse a livello europeo....intanto in europa (i cui tassi sono già il doppio dell'america....BOH?...si tolgono le case ai cittadini italiani, c'è tanto da spolpare là? si alzano i tassi a livelli versp nuovi orizzonti di stagnazione produttiva?.....mmmmm......mmmmmmm.

Conseguenza 2.  I nuovi imperi preparano il banchetto sui nuovi neo-schiavi del mondo: gli occidentali.

Nel frattempo di 2....l'occidente non rimane che far guerra....un momento, ma è quello che stiamo facendo dal dopoguerra in avanti...lontanto dagli occhi lontano dal cuore...ah ecco cos'era!

3. FACCIAMO LA PACE, VOLEMOSE BENE  AH AH AH AH

#1169
Tematiche Filosofiche / Re: Marx e la filosofia
15 Marzo 2023, 15:53:21 PM
Citazione di: Pensarbene il 15 Marzo 2023, 02:12:50 AMMarx si è sbagliato nel considerare la prima fase del capitalismo come destinata a fallire per ragioni intrinseche e NON per la velleità rivoluzionaria.
Il capitalismo si è evoluto e continua a farlo perché la borghesia originaria si è trasformata in un qualcosa che non ha voluto,forma e nome ma permea tutta la società.Inoktre,il capitalismo non è fallito perché ha creato la bolla finanziaria e le borse che perpetuano sé stesse in un limbo relativamente staccato dall'economia produttiva reale
Infine,il capitalismo non è fallito perché si è espanso in tutto il mondo è in un modo cancerogeno.
La rivoluzione d'ottobre non è stata affatto un cambiamento "socialista" ma una scorciatoia metastatica del capitalismo che si è instaurato in Russia sotto forma di CAPITALISMO DI STATO,qualcosa di simile al nazionalsocialismo di Hitler.Lo stesso è successo in Cina e in altri paesi.
Per questo Hitler odiava il comunismo,era un concorrente e un competitore pericoloso per il suo regime ma,nel contempo,GLI ASSOMIGLIAVA.
Hitler e Stalin,due fratelli dittatori spietati:ideatori di due capitalismi di stato e di due Reich: il Reich di mille anni in tutto il mondo e il Reich di mille anni in un paese solo.
Questa è la verità,il burattinaio è sempre e comunque il CAPITALE e il suo potere,in questo Marx aveva ragione.
Il capitalismo come aveva ben inteso Trotsky, non può che portare che all'imperialismo.
Le bolle create dalla finanza non hanno alcun senso se non hanno la valvola di sfogo sull'uso intensivo delle merci, a scapito delle comunità del terzo mondo.
La socialdemocrazia non ha mai voluto vedere questa abiezione, e si è sempre riempita la bocca di paroloni, pura ideologia, oggi la socialdemocrazia è diventata lei stessa pura abiezione, ossia alla fine del suo ciclo! nuovi imperi stanno nascendo, come già Trotsky aveva immaginato e predetto facilmente.
Peccato che oggi sia un pensatore poco conosciuto, questo per via della sua politica apertamente corsara, e chiaramente anti-europea, che invece faceva affidamento sulla parola. Ma se andiamo oltre questo (la rivoluzione permanente) io lo vedo come un pensatore brillante. Magari apriro un 3d con i suoi pensieri MENO incendiari  ;)
#1170
Tematiche Filosofiche / Re: Marx e la filosofia
15 Marzo 2023, 15:39:38 PM
Citazione di: Pensarbene il 14 Marzo 2023, 18:10:14 PMNon è proprio così:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.skuola.net/filosofia-contemporanea/marx-introduzione-pensiero-confronto-hegel-feuerbach.html%23:~:text%3DMarx%2520condivide%2520con%2520Hegel%2520lo,con%2520le%2520sue%2520concrete%2520manifestazioni.&ved=2ahUKEwiNgZCZ8Nv9AhVEiv0HHWHAD-gQFnoECBYQBQ&usg=AOvVaw3Eo7idH-GQIMwzEv8MDZMc


E poi la serra:


https://www.google.com/search?q=marx+e+hrgel&oq=marx+e+hrgel&aqs=chrome..69i57.2883j0j4&client=ms-android-wtn&sourceid=chrome-mobile&ie=UTF-8&chrome_dse_attribution=1

Nota
La parte più idealistica, metafisica e utopistica del marxismo sta nell'idea di una società perfetta partorita da una dittatura,quella del proletariato.
Questa idea, più che la teoria,ha permesso a Lenin di attuare la Rivoluzione di ottobre, rovesciare il nascente capitalismo feudale e instaurare la dittatura comunista.
Questo in un paese in cui gli operai erano una minoranza rispetto ai contadini.
Un atto niente affatto marxista,dato che Marx considerava l'avvento del comunismo come risultato della caduta dell'economia capitalistica in sé stessa e per sé stessa.Dunque,un parto sociale "aiutato " dalla lotta operaia  e non un atto di forza in  società per giunta arretrate e contadine.
Lo stesso discorso vale per la Cina di Mao e Cuba di Castro:paesi sedicenti comunisti che hanno violato i principi stessi del socialismo scientifico con un atto di forza.
Il "comunismo scientifico" di Marx, è stato difeso da Kautsky in prima linea criticato e insultato da Lenin,naturalmente....
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://it.m.wikipedia.org/wiki/Karl_Kautsky&ved=2ahUKEwjtzf3K9tv9AhUD_rsIHfDEDbsQFnoECBMQAQ&usg=AOvVaw2gjvHEv-rOQ32zE9sEAYXz

Quando poi è arrivato Stalin con la deportazione forzata di decine e decine di milioni di contadini nelle fabbriche,per il marxismo scientifico è suonata la campana a morto.
Insomma,non c'è nessun paese "marxista" al mondo che abbia applicato il comunismo scientifico di Marx,aspettando e facilitando il naturale parto socioeconomico del socialismo dalle ceneri del capitalismo.
Anche Lenin,in "Imperialismo,fase finale del capitalismo",brucia  Il Capitale e sostiene la liceità della rivoluzione volontaria
Il comunismo non è mai stato veramente marxista,perlomeno nella fase iniziale,la socialdemocrazia lo è stata un po' di più perlomeno nella sua forma più progressista:considerava possibile accompagnare la crisi del capitalismo con misure correttive sul piano sociale, così che,il parto,sarebbe poi stato più o meno indolore.











Ma il comunismo come ti ho già detto, vedi anche Paolo Vinci, non ha alcun legame con la critica del capitale, che è poi il vero lascito di Marx.

Per capire come la tradizione si dipani successivamente, va inteso anzitutto proprio l'apporto di Engels, che subito ideologizza la filosofia di marx.

Sul piano delle idee di Lenin e Stalin e Trotsky infine bisogna avere conoscenze storiche come dice giustamente Antony. Io non le ho, e mi sono già stufato di doverle andare a costruire, perchè il pensiero del singolo non ha nulla a che vedere con la realtà storica in generale.

Da libro del liceo mio di millemila annni fa:
Comunque Kautsky era un opportunista fu proprio lui a dare origine alla sinistra odierna, falsa e ipocrita, col la scusa che bisognava attendere la fine del capitalismo, cominciò a creare un movimento politico che frattanto facesse da "contraltare" ai partiti egemoni.
Movimento politico che fin dall'inizio si disinteressa della teoria marxiana, figuriamoci engelsiana(ndr:per finire nella cloaca delle sinistre contemporanee).

e quindi:
Peccato le nostre posizioni divergono apertamente.