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Messaggi - bobmax

#1171
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
02 Febbraio 2023, 16:20:41 PM
Citazione di: Ipazia il 02 Febbraio 2023, 15:50:19 PMCome diceva Nicce, prima di volare bisogna imparare a camminare.

Il volo è l'etica, e almeno su questo concordiamo. Ma la mia etica è saldamente radicata nella terra, e forse in questo concordiamo meno.

Sì, lo so.

Ma sospetto dipenda dal timore di fare la fine di Icaro.
Eppur, prima o poi rischiare si deve...
#1172
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
02 Febbraio 2023, 10:38:44 AM
Secondo me, il materialismo è la miglior premessa da cui partire nella ricerca della Verità.

Perché il materialismo altro non è che pensiero razionale che non vuole ingannarsi.
E che perciò si può basare solo su quello che c'è, e su nient'altro.

Ogni spiegazione, che non sia suffragata da quello che c'è, deve essere rifiutata. In nome della stessa ricerca della Verità.
E così inoltrarsi nel mondo.

Ogni illusione deve dissolversi di fronte alla critica razionale.
Fino a che, forse, la stessa razionalità si farà incerta...

Solo allora tutto potrà essere messo davvero in discussione.

#1173
Citazione di: Phil il 01 Febbraio 2023, 11:09:26 AM@bobmax

Non vorrei essere troppo tranchant, considerando la sezione in cui siamo, ma credo concorderai che l'unico motivo per cui si crede e si parla di Dio è perché sono giunti sino a noi alcuni testi che ce ne parlano. Senza tali testi, non ci sarebbe nessuna "luna" (e se non si fa ben attenzione al dito, si rischia di prendere per luna un lampione, artificiale, fatto dagli uomini per gli uomini, seppur indubbiamente utile...). Concordo comunque sul fatto di essere andato sontuosamente e colpevolmente off topic.

Questi antichi testi sono uno delle tante dita che vorrebbero indicare la luna.
Ma disquisire sui dettagli di questi testi, significa guardare il dito che punta a un altro dito...

Eppure sarebbe sufficiente ammettere che Dio non c'è, che non ci può proprio essere, e allora diventa più facile tralasciare il dito. E incominciare a pensare per davvero alla luna.

Ma poiché è inevitabile il disagio, per non dire l'orrore... meglio stare a fissare il dito.

Il termine Dio è ormai usurato. Ma non ciò da cui nasce. Non nasce certo degli antichi testi.
Questi sono solo incerte testimonianze del sentire di uomini.
Possono essere usati come spunti, ma niente di più.

Così come le altre mille occasioni che  la vita offre.
Ma poi tocca solo a te, in perfetta solitudine, fare in modo che Dio sia.

E non è affatto facile, bisogna affrontare il Nulla.

#1174
Capita spesso che tutta la nostra attenzione si concentri sul dito.
Forse per la insostenibile vista della luna.
#1175
Citazione di: Eutidemo il 30 Gennaio 2023, 18:30:11 PM
Nessuno davvero "è" in quanto singolo "io"; però, finchè non si riunisce con l'ES<<SE'>>RE, "esiste" come singola fenomenica rappresentazione individuale .


Una singola rappresentazione individuale che non è mai nata.
#1176
Citazione di: Eutidemo il 30 Gennaio 2023, 06:19:21 AMPer cui, in realtà, nessuno nasce e nessuno muore!

E quindi nessuno davvero c'è.

Epperò, qui si apre il bivio in cui si gioca il senso dell'esistenza...

Perché l'effettiva nullità dell'esserci mondano, una volta constatata mi scaraventa su me stesso.
Il Nulla appare in tutta la sua realtà.

Posso lasciarmi sopraffare dall'orrore, oppure attingere a tutto l'amore che giace in me.

L'orrore trae tutta la sua forza dal mio attaccamento a ciò che si è rivelato essere nulla. E' desiderio, affezione, ma non è amore.

Ma se il vero amore trionfa, questo orrore svanisce ed è beatitudine.
#1177
Citazione di: Freedom il 28 Gennaio 2023, 14:46:07 PME' la fede che salva ma se non ci sono le opere a testimoniarla che fede è?
Le opere non testimoniano la fede.
Le opere testimoniano l'amore.
Giacché è l'amore che muove ogni cosa.
Dio, ossia l'Essere, ama se stesso.

La fede non può operare nulla nel mondo. Agisce solo su te stesso.

Perché qualsiasi azione dipende solo da ciò che si è.

La fede nella Verità, che è fede nel Nulla, è apertura all'Essere.
Verità, Nulla, Essere... sono Uno.

Ma finché credi, ancora non sei.

Come dice Meister Eckhart:
"Chi crede non è ancora figlio di Dio"
#1178
La salvezza non è una sopravvivenza.

Perché ciò che conta non è il proprio durare individuale.

Ciò che conta davvero è solo il Bene.

Il sopravvivere, il durare magari indefinitamente è la cosa più orrenda.
Un orrore che si può avvertire pure in questa vita, quando si avverte il non senso del semplice vivere...

Perciò la salvezza dell'anima è nel proprio annullamento in Dio.

Questo è lo scopo dell'inferno.
Condurci alla morte dell'anima.

Che altro non è che il riconoscere di non essere mai stata.
#1179
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
27 Gennaio 2023, 13:11:26 PM
Ci si potrebbe chiedere come può annullarsi la possibile falsità rimanendo la sola verità...

Il Vero trionfa perché l'essere è in accordo con se stesso.


E la verità dell'essere implica l'unica autentica libertà.
Infatti libero è colui che decide solo seguendo la propria verità, cioè se stesso.


PS
L'ontologia è lo studio dell'ente.
Quindi è già verità che necessita della falsità, per negarla.
Viceversa la periecontologia è apertura all'essere.


Quindi l'ontologia caratterizza la scienza.
Mentre la filosofia o è periecontologia oppure non è.
#1180
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
26 Gennaio 2023, 13:57:47 PM
Citazione di: Kobayashi il 26 Gennaio 2023, 08:53:10 AMForse ho capito.
Le tue affermazioni paradossali vanno viste come le conclusioni di un ragionamento sulla realtà, che tuttavia non sempre inserisci nei tuoi post.

Requisito fondamentale di tutto questo percorso è la convinzione, tipica dell'idealismo, che non ci siano limiti critici al pensiero, che non ci sia, come voleva Kant, qualcosa di non conoscibile.
Quindi se attraverso un'analisi logica dei fondamenti della realtà si conclude nell'assurdo allora anziché pensare che il problema sia la limitatezza dello strumento (la razionalità) e tornare quindi al senso comune delle cose, si accetta l'esito spiazzante, il quale è il perfetto ribaltamento di ciò che invece la cosiddetta realtà sembra mostrare.

La verità del mondo per esempio non è il molteplice ma l'Uno. Nella filosofia antica si arrivava a una tesi del genere, però, basandosi sulla concordanza tra il logos umano e il Logos che regge il mondo.
Tu invece mi sembra che da una parte mostri con la logica che è proprio il molteplice ad essere assurdo. E poi, nello stesso tempo, che i fondamenti della logica siano fragili. E dici appunto: così andiamo nella terra di nessuno.
Questo punto mi sembra contraddittorio, cioè seguire la logica fino in fondo nelle sue conclusioni paradossali prendendo dunque per vera la visione della realtà che ne esce e, contemporaneamente, dire che gli stessi fondamenti della razionalità siano arbitrari.

E infatti sostenere che la verità ha una fondazione etica non è puro irrazionalismo?

Penso che siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Il tuo scritto è una luce nelle tenebre.

Partirei dalla tua osservazione finale: la verità etica.
Che non direi proprio irrazionale... ma piuttosto a-razionale. Cioè non è razionale ma neppure irrazionale.

Perché ogni sforzo deve essere fatto per non cadere nella irrazionalità, portando il pensiero razionale fino al suo limite. Là dove traspare l'a-razionale.
E lì resistere, consci della possibilità di ingannarci, avendo scambiato l'irrazionale per l'agognato a-razionale.

Perciò rischio, coinvolgimento personale, perché quella "verità" necessita di noi. Non può essere  "provata" razionalmente.
È verità etica.
Cioè nasce da dentro di noi e dipende solo da noi.

Difatti l'etica è il motore che avvia la ricerca ed non potrà che essere etica la sua conclusione.

Sto cercando di seguire la strada tracciata da Karl Jaspers. Che implica l'inevitabile naufragio del pensiero razionale.

Che poi è lo stesso percorso di Kant, seppur implicito.
Un pensiero sincero, che non vuole ingannarsi e allora si avvita su se stesso, fino a accettare il limite invalicabile. Senza magari avvedersi del perché: Essere = Nulla.

Ma pure i paradossi di Zenone (che non negano il movimento, ma il molteplice) non fanno che mostrare il limite del razionale.

Un limite di cui il pensiero logico non vuol ammettere l'esistenza.
Quando vi si imbatte... ripiega noncurante: si è trattato soltanto di una assurdità.

Pur di non accettare lo smacco razionale, siamo arrivati al punto di cosificare l'infinito! Che è concetto limite per antonomasia. E quindi c'è e pure non c'è...

Una volta ridotto a "cosa" lo possiamo tranquillamente usare. Ma è solo una forzatura.
Cosa ci inventiamo pur di non fissare la Medusa...

Tornando all'Etica, la realtà può essere davvero investigata solo affidandoci alla nostra fede nella Verità.
Che è fede nel Bene.

Il male ci sospinge, senza il male saremmo perduti. Nel deserto del razionale.

#1181
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
25 Gennaio 2023, 18:56:14 PM
Citazione di: iano il 25 Gennaio 2023, 18:16:34 PMDimmi tu cos'è, allora.
Ma qui nessuno sta offendendo nessuno,
o quantomeno esprimo sorpresa per i motivi che ti offendono, posto che preso atto dei motivi eviterò di riproporli, a costo di impoverire il confronto.

Ma non mi offende nessuno!

Semplicemente qualcun'altro ha detto che lo avevo offeso...
Perché ho parlato di passatempo.

Mi sembra una situazione kafkiana.
Un girare a vuoto...

Volutamente, non volutamente...
Non lo so
Comunque meglio evitare di lasciarsi tirar dentro.

#1182
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
25 Gennaio 2023, 17:55:32 PM
Citazione di: daniele22 il 25 Gennaio 2023, 16:14:10 PM
Ciao Bob, ma di cosa stai andando in cerca? Di quali rassicurazioni parli? A me sembra che tu viva slegato dalla realtà quotidiana dell'individuo, quell'individuo che mette le mani al portafoglio per sbarcare il lunario e nel farlo si fonda senz'altro sulla realtà.
Ripropongo ciò che è stato scritto, tanto per chiarezza su chi offende chi.

Riguardo al passatempo, bene.
Magari chiarisciti con Iano.

PS
Sbarcare il lunario mettendo mano al portafoglio... proprio non l'ho capita.
Eh non ci arrivo...

Va beh, chiudo qua.





#1183
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
25 Gennaio 2023, 17:28:49 PM
Citazione di: iano il 25 Gennaio 2023, 17:21:34 PMMa se i nostri interventi non sono un passatempo allora cosa sarebbero?

Sono un passatempo?
#1184
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
25 Gennaio 2023, 16:56:53 PM
Citazione di: daniele22 il 25 Gennaio 2023, 16:14:10 PM
Ciao Bob, ma di cosa stai andando in cerca? Di quali rassicurazioni parli? A me sembra che tu viva slegato dalla realtà quotidiana dell'individuo, quell'individuo che mette le mani al portafoglio per sbarcare il lunario e nel farlo si fonda senz'altro sulla realtà. Ma se tale realtà non fosse condivisa in qualche misura egli agirebbe in totale anarchia, strafottendosene di tutto e di tutti. Chissà cosa farebbe un individuo se nessuno mai gli dicesse "guarda che non si fa così mio caro, perché così facendo disturbi oltre misura il mio vivere". Allora c'è una verità da condividere che prima non conoscevi e ora la conosci dato che uno te l'ha presentata ai tuoi occhi. Sta a te decidere cosa fare, cioè se includere la verità in una nuova realtà oppure no. In capo alla verità, inoltre, mi piacerebbe sapere cosa intendi con la frase con cui ti firmi. E' questa un'affermazione che ti piace oppure hai scoperto qualcosa che non è noto ai nostri occhi? Per finire, mi sembra che sei un po' anche tu a rimettere tutto in discussione seguendo tracce razionali che si sfilacciano qua e là quando le si voglia applicare alle emergenze del qui e ora. Un saluto

Beh, se a te va bene così, se ciò che ti consola è l'ovvio, ok.

Chissà, un domani riuscirai persino ad essere felice, sempre che tu non lo sia già ora...
Non avevo compreso come i tuoi interventi fossero un passatempo.

Se qualcosa invece non ti torna, beh forse qualche altro passo lo devi pur fare.
----

La frase che metto in firma vuole dire che ciò che conta per me è la buonafede. In sua assenza è inutile comunicare.
#1185
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
25 Gennaio 2023, 15:20:57 PM
Citazione di: daniele22 il 25 Gennaio 2023, 14:16:19 PM
Mi sembra che non si consideri la sequenza temporale nel divenire di "realtà" rispetto a "verità". La verità, a mio vedere, corrisponde ad una aspettativa che è mossa dalla nostra pretesa di affermare qualcosa nella comunità; il qualcosa, quando venga ampiamente condiviso produrrebbe di fatto una verità, o "la verità", anche se "la verità" sarebbe pur sempre "una verità", cioè falsificabile nel tempo ... intendendo finché stiamo all'interno del tempo. Non mi è dato di sapere se sia accessibile un mondo senza che si realizzi la mancata percezione del tempo. A livelli parziali certamente ci riusciamo quando siamo totalmente coinvolti in un'azione al punto di non pensare mentre la si compie ... capita a tutti immagino, anche ogni giorno forse

Ritengo che il "mondo" sia necessariamente temporale e molteplice.

In assenza del tempo e/o delle cose che vi transitano non potrebbe esservi mondo.

E non potrei neppure esserci io.
Infatti io ci sono perché c'è il mondo.
Siamo indissolubilmente legati.

Ed entrambi siamo senza limiti.
Il mondo non lo posso cogliere una volta per tutte, così come senza fondo è la mia profondità.

Perciò vana è la ricerca della Verità in quanto condivisa.
Perché nessuna rassicurazione sarà mai sufficiente, ma sempre parziale, relativa.

Tuttavia questa impossibilità non è affatto uno smacco!
Se fosse viceversa possibile, allora sì che tutto sarebbe perduto...

Invece la trama razionale, con cui vorremmo fosse tessuta la realtà, si lacera qui e là.
Rimettendo tutto in discussione.