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Messaggi - Duc in altum!

#1171
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
05 Ottobre 2016, 23:16:13 PM
**  scritto da  donquixote:
CitazioneChe Dio non abbia inviato un nuovo profeta è una mera opinione, poichè come Cristo non fu riconosciuto tale a suo tempo così può essere accaduto che in questi 1983 anni un altro profeta sia stato inviato e non riconosciuto.
Ma Cristo, per la stragrande maggioranza della popolazione mondiale, ancora non è riconosciuto tale (profeta, messia, figlio di Dio), quindi Dio, anche potendo, non penso abbia avuto la necessità d'inviare un eventuale ulteriore sosia di Gesù, dopo il meraviglioso putiferio prodotto da Gesù. Basta e sovrabbonda il Figlio dell'uomo, a Dio, per generare turbamento nella coscienza libera e volontaria degli esseri umani, elargire la sua misericordia e dimostrare il suo progetto paradossale alla sola mente umana.
Certo si ha anche la possibilità di credere in questa probabilità, ossia, che Dio abbia inviato un nuovo messaggio di salvezza per l'uomo, dopo la risurrezione e salita al cielo di Gesù, ma, purtroppo, per adesso, a noi tutto ciò non è ancora noto (forse tra 100 anni ci sarà il vangelo di Nietzsche o di Martin Lutero o di Berlusconi, o scopriremo che Maradona era davvero la mano da Dio e che Michael Jackson l'arcangelo Michele), quindi bisogna fare quadrato, prendere posizione con gli elementi che abbiamo, e dunque non siamo più nel campo di una mera opinione, ma nell'ambito della fede con la quale rispondiamo alla quotidiana domanda fattaci da Gesù 2000anni or sono: Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: [...]«Voi chi dite che io sia?». (Mt 16, 13a. 15b) --- per me è il Verbo fatto carne, per un ebreo un bestemmiatore giustamente crocifisso, per un musulmano un profeta antecedente Maometto, per un ateo una bella leggenda, per un miscredente una bufala geniale, per un filosofo l'oppio dei popoli, per @donquixote ...?!?!
Come vedi il mondo gira, e l'unica cosa che resta sempre fissa è quella Croce.
Nessuno ha la possibilità di sfuggire al doversi obbligatoriamente confrontare, personalmente, con questo sublime Mistero: «Tu chi dici che io sia?».


CitazioneMa il fatto di scrivere "non esisterà mai un altro figlio prediletto di Dio" significa di fatto non riconoscere a Dio stesso, l'onnipotente, la possibilità di inviare un altro figlio prediletto, e inoltre la famosa "parusia" indica proprio la "seconda venuta" del Cristo sulla terra (che per ovvie ragioni non potrà certo incarnarsi nel corpo di quello precedente).

Hai ragione, mi sono lasciato trascinare dalla mia consapevolezza. Forse, eventualmente, se Dio volesse, potrebbe anche cambiare la sua volontà ed inventarsi qualcosa d'inaspettato, prima del ritorno di Gesù, quindi annullo il mio: "non esisterà mai", e lo tramuto in: "non esisterà mai un altro Figlio prediletto di Dio, a meno che Dio stesso non volesse, grazie alla sua onnipotenza, cambiare la storia"!

P.S. = Gesù non deve più reincarnarsi, Gesù ha già un corpo, che è il corpo con il quale è risuscitato, attraverso il quale è apparso a Maria detta Maddalena e agli apostoli, e per mezzo del quale apparirà nuovamente nella Parusia. Quindi non è che Dio invierà un nuovo profeta/messia/figliounigenito, è semplicemente che ritorna lo stesso Gesù il Cristo da Nazareth. Rincasa un giovane vecchio amico.
#1172
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
05 Ottobre 2016, 19:43:45 PM
**  scritto da giona2068:
CitazioneDove due s'incontrano nel mio nome io sono in mezzo a Loro ...
Scusa @giona 2068, ma non penso che ci si possa incontrare nel nome del Signore Gesù Cristo, se io credo che lo Spirito Santo non abbia nulla a che vedere con le altre religioni. E non perché forse non sia così, ma perché crediamo nell'interpretazione del Signore Gesù in maniera molto, ma molto differente. Quindi o per colpa mia o per mezzo tuo, è difficile che sia in mezzo a noi.

Citazione...chiunque fa la volontà del padre mio è mio fratello, mia sorella e mia madre, cioè figlio del Signore Dio.

Sì certamente, ma se non riconosciamo Gesù quale unico essere divino e umano inviato da Dio, sarà complicato poi identificarsi con suo Padre e, conseguentemente, fare la sua volontà:
Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto questi falsi profeti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. Costoro sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta.  Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore. (1Gv 4, 1-6)




------------------

**  scritto da donquixote:

CitazioneQuindi la tua fede insegna che l'uomo può limitare l'onnipotenza di Dio dopo averlo definito "L'Onnipotente"? Perchè la tua affermazione significa proprio questo.

Beh, non è la mia fede, ma la fede della nostra Chiesa, e noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore.
Quindi, per adesso, visto che sono 1983 anni che Dio non ha inviato ancora un nuovo profeta, un altro suo figlio unigenito in carne umana, un'altra buona novella o un'altra nuova alleanza, la mia affermazione non contraddice l'onnipotenza di poter cambiare la storia e le sue dinamiche, ma accetta e serve il suo volere di Onnipotente, manifestatosi, contundentemente per tutti, con l'invio del Messia: Gesù di Nazareth.
#1173
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
05 Ottobre 2016, 11:18:44 AM
**  scritto da giona2068:
CitazionePer noi ha preso un nome ed un corpo che si identifica con il Signore Gesù, per i buddisti ha preso un corpo ed un corpo che si identifica con budda perché gli orientali avevano bisogno  di questo ecc..
Rispetto la tua fede, e forse è e sarà anche così davvero (chi vivrà vedrà e chi vedrà vivrà), cioè che Gesù è Budda siano lo stesso Spirito Santo, ma per la fede cattolica è semplicemente eresia, scandalo, pietra d'inciampo sul cammino di perfezione; giacché, per la nostra fede: "...Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto»..." (Lc 3,21-22)- non esiste, non è esistito e non esisterà mai un altro Figlio prediletto di Dio (e Dio stesso a sua volta) al di fuori di Gesù di Nazareth.

Pace&Bene
#1174
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
05 Ottobre 2016, 10:20:26 AM
**  scritto da giona2068:

[buongiorno @giona2068]

CitazioneD'accordo su molto,  ma non dobbiamo pensare che la grazia faccia tutto, essa è l'opportunità ma il resto dobbiamo farlo noi con il Suo aiuto. Se così non fosse della perdizione non sarebbe responsabile l'uomo
Esatto, però quel "resto dobbiamo farlo noi" risulta complicato, faticoso, scostante se non identifichiamo Dio con la vita, morte e risurrezione di Gesù il Cristo.
Esempio: un individuo educato a frequentare la scuola, avrà una percentuale maggiore di successo nel campo per cui ha studiato, rispetto a chi non ha mai studiato o non si applicava tanto allo studio, pensando che non fosse necessario per i talenti qualitativi innati in lui. Questi forse supererà (in campo lavorativo), senza studiare, grazie ai suoi talenti, anche il più esemplare degli studenti, ma è un'eccezione che conferma la regola, la quale sostiene che la percentuale maggiore di successo, in quel determinato lavoro, è degli individui educati a studiare.
Dunque, si può essere santi anche senza essere cattolici, benissimo, amen e così sia, ma è un'eccezione che conferma la regola.

CitazioneSì, Lui è la via, la verità e la vita ma non dobbiamo cadere nell'errore di credere che via, verità e vita sia Lui come carne, lo è come Spirito che si manifesta seconda la Sua sapienza a tutti gli uomini anche se in maniera diversa.
Questa non l'ho capita. O forse sì ma non vorrei essere in equivoco.
Ossia, vorresti dire che non dobbiamo seguire Gesù anche per ciò che ha fatto con il suo corpo? Chiedo scusa ma non riesco a seguirti.

CitazioneStabilire quale sia il vero Signore Dio non è difficile dal momento che è unico, in ogni caso appartiene al nostro sentire e non al nostro sapere, se abbiamo una benché minima comunione con Lui.
Non è difficile quando ci si arrende alla Sua verità, visto che tutti siamo in comunione, ma gli esempi ed i modelli di santità saranno sempre meno (vedi crisi vocazionale sacerdotale).

CitazioneNon è questione di simpatia, il problema è che in Malachia è scritto che se i sacerdoti   non sono come Lui li vuole, Lui cambierà le loro benedizioni in maledizioni quando questi battezzano, comunicano, sposano e fanno il funerale. Non è quindi vero la storiella che la grazia passa in ogni caso. Comprendi il pericolo?
Più che pericolo comprendo maggiormente la tua di fede, che rispetto come qualsiasi altra, anche se per la dottrina, il magistero e la tradizione della Chiesa, in virtù dell'agire "ex opere operato" (lett. « per il fatto stesso che l'azione viene compiuta »), il credere che la grazia non passi in ogni caso, è un'eresia.
Anche perché non esistendo un sacerdote perfetto (addirittura Papa Francesco ci rammenta sempre di pregare per lui), senza colpa o peccato, ed essendo i sacramenti: « per la Chiesa », sono cioè « sacramenti [...] che fanno la Chiesa » (CCC 1118), la Chiesa Cattolica non dovrebbe esistere, non dovrebbe essere retta sulle grazie, visto che nessuna è potuta passare per lo stato di maledizione dei suoi sacerdoti.

CitazioneNon ingannarti, la chiesa è la comunità dei credenti sui quale opera la grazia, ma se credenti non sono la grazia non solo non opera ma neanche c'è!
Questo sì: Tuttavia i frutti dei sacramenti dipendono anche dalle disposizioni di colui che li riceve. (CCC 1128) - ma questo riguarda chi si accosta ai sacramenti ed anche ai sacramentali (tutto ben descritto in Amoris Laetitia), e non il sacerdote che li elargisce quale intermediario: Ne consegue che « il sacramento non è realizzato dalla giustizia dell'uomo che lo conferisce o lo riceve, ma dalla potenza di Dio ».60 Quando un sacramento viene celebrato in conformità all'intenzione della Chiesa, la potenza di Cristo e del suo Spirito agisce in esso e per mezzo di esso, indipendentemente dalla santità personale del ministro. (CCC 1128) -
#1175
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
04 Ottobre 2016, 12:37:51 PM
**  scritto da giona2068:
CitazioneVorrei anche dire, a chi ha scritto che il salvatore è solo per quelli che dicono di essere cristiani, che il Signore Gesù è l'incarnazione dello Spirito Santo ed è uno per tutte le genti e religioni. E' lo stesso nella chiesa cristiana, (quella vera), nei musulamani, nei buddisti, negli induisti e in tutte le altre chiese e religioni. Il Signore Gesù ha detto che saranno salvi quelli che fanno la volontà del Padre non quelli che scritti sul registro dei battezzati. La volontà del Padre Celeste è adorare solo Lui e il prossimo come se stessi. Chiunque fa questo è salvo a prescindere.  
Certo, ma che lo Spirito Santo è uno per tutto e in tutti già è stato sancito e conclamato al n°22 della Gaudium et Spes:
Il cristiano certamente è assillato dalla necessità e dal dovere di combattere contro il male attraverso molte tribolazioni, e di subire la morte; ma, associato al mistero pasquale, diventando conforme al Cristo nella morte, così anche andrà incontro alla risurrezione fortificato dalla speranza (38). E ciò vale non solamente per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia (39). Cristo, infatti, è morto per tutti (40) e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina; perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale.

Il problema è che è difficile (non impossibile a Dio, altrimenti gli stoici s'illudono che si può anche da soli), molto difficile, mettere in pratica nelle opere l'amare il prossimo senza riconoscere Gesù quale unico Dio è Figlio dell'Uomo. O illudersi di salvarsi paragonando il Cristo a Maometto, Siddharta, o chi più ne ha più ne metta. Altrimenti sarebbe inutile la Sua incarnazione (anche se bisogna ricordare che nulla ha a che vedere con la re-incarnazione. Gesù ha un corpo, lo Spirito Santo ha un altro corpo) per liberare il genere umano: diverrebbe fallace argomentare che ognuno qualunque cosa credesse o facesse si salverebbe lo stesso, non è così, poiché è scritto:"...Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se conoscete me, conoscerete anche il Padre..." -- solo così, quindi, poi è più facile fare la sua (del Padre) volontà.


Citazionema come si fa a stabilire quale sia la vera  chiesa?

Così come sei riuscito a stabilire qual è il vero Dio.   :-[


CitazioneE' anche vero che dovrebbe essere Santa, ma come la mettiamo con...
Ma la Chiesa Cattolica non è santa in virtù della rettitudine degli uomini o delle donne che la costituiscono, ma grazie al tre volte Santo di Gesù Cristo.
Si celebra e si frequenta la Chiesa perché si serve per amore il Signore e non perché mi è simpatico o meno un sacerdote od un sagrestano.  :-[


CitazioneNella chiesa di cui ho parlato nel mio precedente post queste cose non si ravvisano.
Non discuto la parrocchia che frequenti, ma in quella dove io risiedo, non solo si ravvisano, ma è possibile, se si vuole, esserne partecipi.

Citazioneoltre alla capacità di dialogare in parità con altre chiese
Più di bussare alle altre chiese (è continuo e perseverante l'invito al dialogo: Georgia e Azerbaijan tra le innumerevoli) con i piedi e dicendo: "...pace a voi!..."; penso che dopo ci sia Luca 16, 31: Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».

Ricambio il saluto  :)
#1176
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
03 Ottobre 2016, 20:40:40 PM
@anthonyi

E no, il Vangelo segue: Gli dice Pilato: «Che cos'è la verità?». E detto questo uscì di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa. Gv 18,38 - ossia, Pilato non attende la risposta (anche perché la risposta Gesù la annuncerà, definitivamente, a Maria la Maddalena, risorgendo col corpo), proprio perché qui siamo in Giovanni, che se ne importa di riportare la precisione storica dell'evento o il testo giornalistico del dibattito, Giovanni, in tutti i personaggi del suo manoscritto, lascia sempre lo spazio affinché il lettore entri nella storia, per immedesimarsi e riconoscere tratti della propria personalità, nell'accettazione o nel rifiuto o nell'indifferenza o nella resistenza nei riguardi del Messia (non è cambiato nulla, Pilato è ancora in noi).
Pilato è un uomo di potere, la filosofia per lui è perdita di tempo, non gli interessa la profondità teologica delle parole di Gesù, anzi, così come accade ancora oggi per la stragrande maggioranza degli individui, gli sfugge completamente, non si lascia coinvolgere sul piano dell'interiorità.
Inoltre Gesù sa dell'inevitabile fallimento di chi si affida solo alle proprie capacità intellettive per vivere nella sua Verità e dare, a sua volta, testimonianza con la propria esistenza ad Essa. Pilato ha altro da fare: E detto questo uscì di nuovo... - cercare i pokemoon, vedere GF, giocare una bolletta, partecipare a un festino, leccare il Senato per non perdere l'impiego - e già ha perso tempo prezioso dietro questa stupidaggine del Re dei giudei, sudditi terzomondisti, e questo straccione, mezzo rincretinito, addirittura mi viene a far ragionare sulla verità, sul fatto che forse esiste una sola Verità Assoluta, e per di più, lui è questa Verità! "...ma mi faccia il piacere..." questa secondo me fu la vera risposta di Pilato: «Che cos'è la verità?». - è troppo per il suo Q.I., Giovanni ha voluto fargli fare una bella figura.
Infine, visto che Gesù non ha imposto a nessuno il suo essere la Verità, chiunque facesse ciò non è da Lui. Dunque è un impostore, un anticristo.
#1177
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
03 Ottobre 2016, 16:55:26 PM
@anthonyi

E' qui l'inganno, la Verità non è mia , ma quella testimoniata da Gesù:Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gv 18, 37 .
E siccome Gesù, attraverso lo Spirito Santo risiede in tutti, è normale, è più che logico che esiste, come Verità, anche nell'altro, ma ciò che lo sconfessa, ossia, ciò che rende inefficace il manifestarsi della pace e della gioia di quella Verità, è l'opposizione, il rifiuto, l'indifferenza, nei fatti, non nelle chiacchiere, di quella libertà donata per tutti dalla Verità testimoniata da Cristo. Non c'è nessun errore, a meno che, come fece Pilato, invece di credere, si tergiversi nel domandarsi cosa è la Verità? ...mente nel frattempo si sceglie, si decide, si esiste, a volte si vive, e poi si muore...


----------

@giona2068

"Chi va via dalla Chiesa a causa delle persone, non è mai entrato per Cristo". - H. Delgado

Ovviamente, ma è bene specificare, causa fraintendimenti, la Chiesa in evidenza è: Una, Santa, Cattolica e Apostolica.
#1178
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
03 Ottobre 2016, 09:29:25 AM
**  scritto da anthonyi:
Citazionese le religioni sono tutte una guida verso l'unico Signore (Su questo sono d'accordo),
Certo, partendo dal presupposto che: Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. (Mt 7,21); dove il Signore è solo Gesù Cristo, e il Padre colui che lo ha inviato come testimonianza finale della sua misericordia per gli esseri umani peccatori, e che quindi, grazie a Dio, non solo chi professa il cristianesimo può essere salvato (giacché, in fin dei conti, è questa la base della fede nel Redentore), sostenere che tutte le religioni conducano verso la santità donataci dal tre volte Santo è solo un inganno, dacché se non si frequenta la verità, la schiavitù della menzogna non ci rende liberi, e liberi davvero.

Pace&Bene
#1179
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
30 Settembre 2016, 19:33:03 PM
**  scritto da altamarea:

Citazione
Nell'ambito della psicologia e della filosofia l'Io designa l'individuo che ha coscienza di se stesso, rappresenta la nostra personalità cosciente, il modo in cui noi ci conosciamo.
Benissimo, psicologia e filosofia, niente a che vedere con la metafisica/spiritualità.

CitazioneFin dal 1923 Sigmund Freud con la pubblicazione del suo saggio "L'Io e l'Es"  formulò la sua teoria sulle strutture psichiche. Egli considerò l'Io l'istanza psichica che media tra l'Es ed il Super-Io.
Se è una teoria (questo è il punto), così come quella enunciata da @giona2068, ci si può credere solo per fede.


CitazioneL'Io non ha nessuna intenzione di sostituirsi a Dio, anche perché sono due entità diverse
Allora Dio esiste?!?!


CitazioneNon c'è da "capire l'Io dal punto di vista della fede cristiana".
Sarà pure, ma con la stessa fede che tu utilizzi per credere in questa tua tesi ti posso confutare:  "L'uomo è diventato il dio di Sè stesso, esattamente come vuole il diavolo (cit. padre Amorth). Ecco perché ha "deciso" di non capire l'Io dal punto di vista cristiano".
#1180
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
30 Settembre 2016, 10:36:57 AM
**  scritto da altamarea:
CitazioneLibera la tua mente dalle sciocchezze e cerca di studiare cos'è l'Io
Perché lo studio è già riuscito a rivelare cosa sia davvero l'Io?

L'Io, proprio perché ha la peculiarità e il permesso di potersi sostituire a Dio, è insoluto per la mente umana. Ognuno, così come in riguardo a Dio, lo risolve in conformità con la propria fede. Ecco l'Io del filosofo, dello scienziato (psicologo), del teologo (credente nel trascendente), ecc. ecc.

Quindi è più che logico che se non si crede nell'esistenza del demònio, neanche si può pretendere di capire l'Io dal punto di vista della fede cristiana (ripeto: "nisi credideritis, non intelligetis" - Sant'Agostino), e molto meno si può esigere nel voler far credere che la cultura umana sia in grado (per adesso) di poter sapere e conoscere perfettamente cosa sia questo Io, l'Ego, l'Anima o la Coscienza.


Da ciò detto è possibile confutare a @verdeidea:
CitazioneOccorre disfarsi dell'ego  per far rivivere il nostro io più autentico e lasciar fiorire la vera spiritualità,

...che il disfarsi dell'ego è il non alimentare (quotidianamente) la tentazione diabolica da cui diviene la cattiva abitudine (il vizio), da cui nessuno è esente, e contro cui l'intervento stoico umano nulla può (l'ABC dell'inganno è proprio quello), per poter rinascere (la riviviscenza è solo per Lazzaro) partorendo (fiorendo) la nostra unica parte davvero vera (la vocazione, il destino di santità), disfacendoci della placenta e del cordone ombelicale che ci condannano a restare schiavi del mondo (la non vera spiritualità).


------
**  scritto da giona2068:
CitazioneL'io è superbia, orgoglio ed egoismo che inducono l'uomo a mettersi al posto del Signore Dio o, se vogliamo, diventa il "dio" dell'uomo nell'uomo che adora/confida se/in stesso. Tutto questo rende la persona incarnazione di satana. In verità l'io può anche avere una sua positività se l'uomo ha fiducia in se stesso perché ha scoperto di essere il tempio del Signore Dio. In questo caso però sarebbe meglio parlare di fierezza e non c'è superbia perché se sono il tempio del Signore Dio nel contempo lo sono anche gli altri, ma oltretutto chi scopre di essere il tempio del Signore scopre la verità che consiste nel diventare consapevole che da soli non possiamo fare nulla. Questo toglie ogni spazio alla superbia quindi all'io.
Anche se non sempre condivido il tuo pedante "querelare", ieri sera, durante un incontro catechistico per adulti in parrocchia, ho presentato ( "...ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti..." -1Cor 1,27 ) per intero questa tua riflessione (giacché semplice e diretta al sodo), dalla quale è nata un'interessante analisi e discussione, rinnovata con spunti biblici, che ha incentivato una riflessione sull'introspezione (chiamasi anche meditazione, fare silenzio prolungato per ascoltarsi, ecc. ecc.)  carente o totalmente assente, quale causa di tante deficienze personali e sociali.
Mercì.
#1181
**  scritto da bluemax:
CitazioneSiamo sicuri che "esistiamo" ? O meglio... quella sensazione di "esistenza" puo' essere errata ?
Per me, nella mia fede, quindi illogica, io sì che esisto, e da 8 anni anche meravigliosamente.
#1182
**  scritto da Sariputra:
CitazionePretenderne l'oggettività, valida per tutti, in tutti i luoghi e tutti i tempi, mi sembra veramente illusorio.
La soggettiva esperienza spirituale non cambia ciò che in realtà è davvero la verità assoluta oggettiva (qualunque dovesse rivelarsi essere). Quindi è consequenziale che ogni esperienza che non è consone e conforme alla verità assoluta oggettiva è una verità relativa e illusoria.
Non ci resta che scommettere, esperienza dopo esperienza.

CitazioneSempre però dobbiamo tener conto che, ogni esperienza umana possibile nel terreno di quella che viene definita "spiritualità", non può prescindere dal sentimento soggettivo.
Concordo: l'unità nella diversità
#1183
**  scritto da Sariputra:
CitazionePiù che la necessità di Dio, trovo ci sia una profonda necessità ( biologica?) di SENSO nell'essere umano.

Quella necessità di Dio è il bisogno di verità assoluta, ossia, d'incontrare il Vero senso del perché esistiamo. Ecco perché chi ricerca questa Verità, onestamente, francamente, lealmente, è alla scoperta di Dio (comunque decida di identificarlo).
Ci si può anche credere che sia biologica, ma sempre e solo per fede, infatti è intrisa nel genere umano come la necessità di respirare e mangiare, ma il senso dell'esistenza va oltre (conduce inevitabilmente a riflettere) la permanenza in questo magnifico pianeta, quindi la necessità del dover rispondere, in pensieri, parole, opere e omissioni, a quale sia il senso, non rientra nelle leggi che determinano l'alimentazione e l'ossigenazione.
#1184
**  scritto da Phil:
CitazioneL'Io che dice "non lo so" è il mio dio? Improbabile, perché è: mortale, esperibile e anche piuttosto ignorante...
Te la canti e te la suoni.

E' elementare che eliminando la fiducia in un Dio la fede venga rivolta a che l'Io è il nostro dio.
Ripeto, il non lo so non esclude la realtà dei fatti di prendere decisioni sul come condurre la nostra esistenza eticamente o del rapporto morale col prossimo.
Per esempio: dire non lo so e poi abortire, ha un significato, è una risposta fatta con fede, chi è il dio osservato in questa scelta? ..l'Ego che suggerisce la motivazione del perché è giusto abortire.
Dire non lo so e poi aver ricevuto un contratto di lavoro per raccomandazione, togliendolo ad una persone meritevole, è un'azione materiale, fatta con fede nell'Io che non dovrà mai rendere conto a nessuno di quella scaltrezza.

Ribadisco, se ci fosse uno, ripeto: uno soltanto, uno solo, una sola persona che potesse respirare senza la "fastidiosa" incombenza di esistere senza dover per forza credere, dandosi una risposta, a quel che comunemente vene definito il Mistero della vita, non ci servirebbe più niente per convalidare che Dio non esiste.


CitazioneEppure, mi fido di lui? Inevitabilmente, se non mi fidassi di ciò che io stesso penso (cambiamenti di opinione compresi), sarei al manicomio
Benissimo, ma il fidarsi di se stesso ha prodotto elementi come Hitler e Fidel Castro, quindi non è un bene per tutti o un senso compiuto dell'esistenza oggettivo, dunque, allo stesso modo, sempre per fede, potrei confutare che fidarsi soltanto di se stessi conduce alla schiavitù inconsapevole ...meglio il manicomio!  ;D
#1185
**  scritto da bluemax:
CitazioneDa qui l'equazione, Dio = Ignoranza man mano che l'ignoranza svanisce, con essa anche la figura della divinità.
Questa  congettura, diverrebbe assioma, se qualcuno riuscisse, attraverso una super conoscenza competente, a poter esistere senza l'obbligo di credere in qualcosa, per Fede, che giustifichi il come ed il perché della presenza del Tutto, ma, grazie a Dio o purtroppo, questo non è stato possibile, non è possibile, e domani mattina non sarà ancora possibile: giacché ognuno deve, inevitabilmente, darsi una risposta illogica (visto che è priva di senso e di prove) su come sia avvenuto davvero questo Universo, la vita in esso, e l'amore in quella vita. :-\
Solo questa riflessione dovrebbe condurti ad analizzare che non è l'acculturarsi a far svanire la figura divina, ma il credere in qualcos'altro che sembra non essere divino, ma che poi, in fin dei conti, sostituisce il divino e chiamasi, per il credente in Dio, idolatria: il determinismo, il caso, il niente, la fisica quantistica, il potere, il successo, la carriera, i soldi, il menefreghismo, il nichilismo, il Tutto è sempre esistito e non m'importa domandarmi un bel niente su di esso, ecc. ecc.
Inoltre, visto che ti piace l'etimologia, ignorare significa non conoscere, quindi, da 5000 anni a questa parte è esistito almeno un essere umano che non essendo ignorante abbia conosciuto la verità accertata con prova empirica al 100% del come si sia generato il Tutto? No. Allora siamo tutti ignoranti, ma nonostante ciò, non ci è consentito di esistere senza darci un postulato, illogico, assurdo, per spiegarci anche quest'altro Mistero: perché devo credere per forza?

CitazioneNon ho perso il fuoco della discussione, semplicemente non sta a me dover dimostrare l'esistenza di un ipotetico Dio che abbia creato l'universo con tutte le successive mitologie a lui/lei (di era in era) associate. Tutto qua
Sì che però ti tocca dare una prova concreta, al 100%, non sulla parola, non con la fede in essa, che l'Universo si sia sempre avuto o che sia stato il caso a generarlo o ciò che tu credi sia stata la causa generatrice, altrimenti è più che comprensibile (questo sì che è logico) che nessuno ti creda e continui a credere nella propria divinità/idolatria.
Tutto qua. :-[


CitazioneDa notare che l'ipotetico Dio esiste solo sino a quanto vi è un numero di persone disposte a crederci (e molte ne hanno bisogno). Se tale numero diventa ZERO ecco che Dio svanisce (in quanto invenzione necessaria all'ego).
Quindi, con la stessa tua fede nel credere che un giorno si raggiunga quota Zero, uno può confutarti che mai giungerà questo giorno, perché Dio si rivelerà definitivamente prima di quella data, oppure che il giorno che le persone disposte a crederci saranno 5 il sole scoppierà e il nulla trionferà. Faccio questi paradossi per dimostrarti, ancora una volta, che i tuoi concetti sono ragioni di fede, all'eguale di chi crede in Manitù o nella reincarnazione o nei figli dei fiori.

CitazioneIo, tu, noi non abbiamo alcun bisogno di un Dio. Sopratutto non è certo lui artefice della nostra "felicità"
Benissimo, forse un giorno scopriremo che davvero è così, ma per adesso ci si può credere, a questa utopia, solo per fede.

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**  scritto da Sariputra:
CitazioneCome si può allora capire se stiamo vivendo un'illusione o se stiamo effettivamente progredendo nell'esperienza di qualcosa di reale?

Lo si può capire quando compiendo per fede ciò che ti è stato chiesto per amore, quel salto nel buio, poi, ti concede la pace anelata per una determinata preoccupazione.

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**  scritto da Phil:
CitazioneNon solo, è anche vero che non c'è alcuna necessità logica di un dio
E quindi perché credi nel tuo?