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Messaggi - green demetr

#1171
Citazione di: Alberto Knox il 27 Febbraio 2023, 20:31:22 PMAspirante filosofo58 bisogna fare una distinzione fra religione e avere fede, la religione è l'istutuzione che organizza le messe , i rituali ecc è diciamo l'amministrazione . Questo non coincide con la fede religiosa, la fede religiosa (cattolica) si basa sul fondamento che Gesù sia risorto. é questo il pilastro della fede cattolica. Se tu non credi che Gesù è risolto vana è la tua fede religiosa. La resurrezione di Gesù indica per il credente che la morte non è l'ultima parola. La morte certo fa parte delle cose naturali , muoiono le piante , gli animali, gli insetti , i pesci, perchè allora noi non dovremmo morire? sembra strano pensare che fra tutti gli esseri viventi mortali solo l'uomo non muore. Ma se hai fede allora sai che Dio ha detto "facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" non ha detto facciamo "il rinoceronte a nostra immagine e somiglianza" e se Gesù si è fatto uomo ed è risorto, e noi siamo sulla stessa immagine di Gesù in quanto uomini , allora anche l'uomo risorgerà . Questa è la convinzione di fede di un credente cattolico. Il resto sono ricami.
Scusa l'ignoranza ma gesù non è stato lui a dare le chiavi della sua religione alla chiesa?
Lui che essendo dio tutto sa, sa anche che la chiesa come dice ipazia è follower della $cienza.
E quindi?
#1172
Citazione di: daniele22 il 27 Febbraio 2023, 14:04:06 PMEcco dunque svelato l'arcano. Il soggetto non è zero, solo l'oggetto lo è. Il soggetto sta dentro il tempo, l'oggetto sta fuori dal tempo. Prova a riflettere su questo stralcio di dialogo farlocco che ho postato ancora l'altr'anno:
... Per cercare di darti un'idea del nostro abbaglio considera intanto che la nostra mente è umana, una mente che può spaziare attraverso paesaggi linguistici inimmaginabili per una mente arcaica. Facilito quindi immaginando una scena in cui la nostra mente, pur contaminata dalla lingua, contatta per la prima volta un'esistenza in modo inaspettato e non linguistico. Un po' come accadrebbe se sapendo poco o nulla di erbe ti inoltrassi in un prato. Uscito dal prato, quante ne ricorderesti? Di quante sapresti appunto dir qualcosa? Forse eri un po' distratto, ma in ogni caso potresti ricordare solo quelle che conosci ... anche se non per nome ... ma le altre? Come non esistessero ... Le hai viste senza vederle in realtà ... appunto, la realtà della tua testa ... Dirai magari, da essere umano che sei, che hai visto un prato con delle erbe. Insomma avresti visto solo quelle poche cose che sai, prato, erba, a meno che non si sia tracciata una relazione tra un'erba qualsiasi e te, tale che tu possa averla distinta ...  Che accadde? Forse che ti ha punto? Un profumo irresistibile?
- Vuoi dire che così la distinguerei dalle altre poche che conosco?
- No. Intendo che in primo luogo la distingueresti dalle altre spoglie mentali in cui si trovava prima che tu la distinguessi, in questo caso potrebbe essere erba ... ma dipende da cosa conosce, ovvero distingue, la tua testa. Se sei cieco ad esempio, quale sarà la fonte primaria di cui si avvale la tua mente per distinguere? O forse un gatto non distingue una panca da una sedia. Del resto, pure uno scarafaggio per sapere dove nascondersi categorizzerà in qualche modo i rifugi

Capisco che per te questa intuizione risuona molto di più che in me, la visione mito-poietica è molto bella.
La mia risposta è molto più arida: si assolutamente si.
Dimmi se sbaglio, per te il fatto che l'oggetto con 0 ossia fuori dal tempo esista è di gran lunga superiore al fatto che esistea anche un soggetto con 0, ossia l'IO complimenti! siamo d'accordo!
Quindi a te interessa più di come il soggetto storico (soggetto con 1) sia "formato" da tutti gli oggetti fuori dal tempo ( e perciò ne cerchi una matematica).
La differenza fra noi credo sia invece che per me quella matematica non esiste, perchè l'unico oggetto fuori dal tempo che ci forma è proprio qull'io di cui prima parlavi e che è in contatto a sua volta con qualcosa fuori dal tempo, e che però non è un oggetto, o al massimo ha caratteristiche speciali di oggetto (kant la chiamava metafisica speciale, la ricerca di Dio-oggetto, e su cui si basa la mia mito-poiesi).
#1173
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
28 Febbraio 2023, 12:40:21 PM
Citazione di: Alberto Knox il 27 Febbraio 2023, 14:31:29 PMMi servo di forme di vita molto semplici per raccontare e sviluppare i miei studi, ad es. una mosca o ancora meglio un batterio. Il problema che mi si presenta è anzitutto la complessità e la quantità di informazioni  significative introdotte dall evoluzione genetica  dall ambiente dell organismo.
Si potrebbe pensare che la quantità di informazione che si trova in un dna, o meglio , in un genoma, aumenti con la complessità evolutiva della specie . Ma non è così. il Dna è come un programma al computer e come ben sanno i progammatori non sempre un programma lungo è migliore di uno più breve. Al contrerio, l arte di programmare consiste nell effettuare il minor numero di operazioni possibili per ottenere lo stesso risultato . Il comportamento di un essere vivente , però, non è scritto necessariamente nei suoi geni . Se esaminiamo il comportamento di alcuni insetti come le api, le formiche, le termiti e le prendiamo singolarmente notiamo che una singola formica ha un sitema nervoso composto da appena cento mila neuroni contro i dieci miliardi di neuroni in un cervello umano. Ma non di meno sono capaci di creare strutture sociali molto complesse . Formicai e nidi di termiti sono enormemente più complessi di quanto ogni singolo insetto possa concepire. Gli scienziati definiscono questo comportamento come "emergente e collettivo" . Emergente perchè si verifica spontaneamente e collettivo perchè nasce dalla presenza di molti insetti. Un comportamento di questo tipo sicuramente non è scritto nei geni della formica . Da dove nasce quindi? la risposta è deludente; non lo so.
Non so nemmeno con certezza in che modo i neuroni trasmettono le loro informazioni, se l'informazione si propaga in modo digitale , cioè rappresentabili sotto forma di bit come avviene nei computer o di tipo analogico , cioè costituito da impulsi elettrici di intensità variabile, come avviene nelle trasmissioni radio. Il fisico Roger Penrose sostenne che la propagazione degli impulsi elettrici nel cervello potrebbe seguire leggi fisiche ancora sconosciute.
informazione, messaggi, codifica e decodifica non vengono propiamente dalle scienze naturali ma da una disciplina nota come "teoria delle comunicazioni" e  ci si trova quindi in una contraddizione, abbiamo bisogno di applicare i concetti derivati da attività umane (comunicazione,senso,contesto, semantica)dotate di uno scopo, ai processi biologici,che si presentano senza dubbio come se ne avessero uno, ma di fatto non lo hanno (o almeno così si ritiene). Quindi l'esercizio di proiettare sulla natura categorie e concetti tratti dal mondo delle vicende umane, come se fossero pertinenti alla natura stessa, è indubbiamente pericoloso. Eppure, in fin dei conti gli esseri umani sono anch'essi prodotti della natura, e allora,  a qualche livello, la tendenza a un fine deve nascere dalla natura, e quindi deve essere insita in essa. é possibile che la finalità sia una propietà intrinseca della natura, fino al livello cellulare o addirittura subcellulare? non c'è accordo sulle risposte a simili domande. Questi ed altri sono i problemi in cui ci si imabatte quando si cerca una correlazione fra fisica e essere vivente . Come ha fatto la natura a organizzarsi  in modo da ottenere un sistema di elaborazione di codifica e decodifica delle informazioni?
Guarda sono anche programmatore, e quindi so benissimo che qualsiasi informazione ricercata dipende dall'algoritmo scelto.
Mettere nell'algoritmo la funzione di "emergenzialità" è ridicolo, infatti non spiega assolutamente niente.
Al massimo quella parola (nome del campo) spiega con un calcolo statistico il livello di complessità (ossia di calcolabilità), spacciato con una metafora ridicola. Ma sono sicuro che la scienza di questa metafora negli anni, spero per loro, ci daranno qualcosa di poeticamente più interessante: per ora siamo al fatto che noi siamo come delle api...
E' ridicolo anche matematicamente, vatti a rileggere le leggi dell'entropia: i mondi, micro-macro sono totalmente assimetrici.
Il pensiero non potrà mai essere misurabile in quanto nasce già incommensurabile.
L'evidenza dell'"io penso" non può essere dimostrata.







#1174
Tematiche Filosofiche / Re: Materialismo vs idealismo.
28 Febbraio 2023, 12:30:48 PM
Citazione di: daniele22 il 28 Febbraio 2023, 09:51:13 AM
Non mi addentro certo nella discettazione su adamo/corazza d'oro. Gli è solo che nell'immaginario collettivo le cose starebbero come le ho raccontate io prima. Giusto per spezzare una lancia a favore di adamo uomo dirò solo che il lato sessuale dei nostri rapporti con la donna sembra quasi pervaso da una nostra sudditanza nei confronti della donna. Di sicuro la donna sfrutta questo potere ricevendone però in cambio e di fatto, nell'apparente realtà, il suo essere relegata ad un regime di schiavitù costante. C'è una guerra in corso

Nella situazione attuale qualsiasi lotta di emancipazione che combatta l'idealismo dei CON, ossia nazionalismo, e identità familiare, viene usato dai DEM per instaurare un REGIME antirazionalista: in questo senso sia il movimento LGBQT+ sia il movimento di Differenza Sessuale portato dalle femministe contemporanee, diventa un arma a doppio taglia, si ritaglia una diversità fisica, ma distrugge completamente qualsiasi idea (da rifondare) di sinistra.
L'elezione della Schlein è l'ennesima testimonianza di questo trasformazione antropologica voluta da queste elite irrazionaliste, anti-idealiste e in definitiva fasciste (ma se chiedi a me, direi proprio naziste, con il loro eugenetismo coatto).
Sarà interessante vedere come la neo-plebe reagirà, se reagirà, perchè i cambiamenti in atto mi paiono fuori da ogni logica storica italiana.
(a partire dalle case in sù, fino alla dieta etc, purtroppo il medicalismo è ormai passato come normale ??? ).
#1175
Di solito non faccio differenza tra cattolicesimo e cristianesimo perchè di solito la gente lo usa per la sua interpretazione ad personam come dici tu aspirante.
Io nella mia vita sono rimasto scandalizzato che dovessi pregare nell'infanzia un Dio che non sentivo mio in alcuna maniera. Solo recentemente sto provando a recuperare qualcosa.
La mia religione era quella induista col suo sistema duale, anima reale, e corpo illusione.
L'ho sempre sentito dentro di me, ed era la mia religione.
Ciò che è tuo, è ciò che hai dentro.
Naturalmente la questione del prossimo non c'è nell'oriente dualista.
Per quanto riguarda il cristianesimo, basta leggere l'incipit dell'anticristo nicciano: è ovvio che è una religione della convenienza ed è per questo che è così diffusa. La falsità più ripugnante che vi sia, dice amore, ma fa solo guerra.

#1176
Ecco una domanda che mi porrei a chi volesse rispondere anche slegato dal video, effettivamente difficile:

Come possiamo immaginare una praxis (che anzitutto debba riferirsi ad un ragionamento) che sia anche ancompagnato da una ideologia (teologia politica)?
Infatti le ideologie oggi come oggi sono morte.
Mi chiedo come farle resuscitare? O come reintenderle?


Perchè è chiaro che per esempioi DEM non hanno alcun interesse a farlo, e che stanno virando pesantemente sulle identità LGBQT e sulla ideologia sostanzialista WOKE (grazie a dio non ancora implementata in italia, ma arriva presto).
I CON invece non hanno alcuna praxis, bensì un obbedire formale, un ordine assolutamente vuoto, che è in sè già un sostanzialismo. (anche questo vi è nel video infatti).
#1177
Citazione di: Jacopus il 25 Febbraio 2023, 01:17:39 AMMolto interessante e molto denso. Ho ascoltato tutto l'intervento di Galli. Molti concetti espressi e le relative weltaschaungen mi sono piuttosto affini, come in primo luogo Hegel nella sua ricerca affannosa di una mediazione fra contrari. Risulta però debole, a mio parere (ma forse dovevo ascoltare anche Preterossi) questa costruzione di una teologia politica che si oppone al nichilismo della modernità solo attraverso il pensiero critico, che va bene e permette di far diventare permanente la "splendida aurora", ovvero la rivoluzione francese, così come viene chiamata da Hegel, ma è priva di risposte politiche, poichè comunque resta spezzato il nesso societas e iura. Il centro del discorso è quello di fare attenzione nel creare idoli fondanti, perchè di solito quegli idoli diventano sanguinari, sia che si chiamino controrivoluzionari sia che si chiamino liberali. Anche nell'apparente neutralità del liberalismo, infatti gli idoli fondanti del mercato e del contratto, creano i presupposti per la spoliazione sanguinaria del mondo. Ma lo stesso processo è quello che Galli indica citando a lungo, sul finale, Putin. Putin e la teoria euroasiatica sono presi come modello di una teologia politica sostanziale, ma ugualmente sanguinaria, come quella del liberalismo. Ma l'assenza di idoli fondanti crea di nuovo il presupposto di nuovi idoli fondanti, che siano la tecnica o l'economia marxista poco importa. Resta un pò il messaggio di riuscire a mantenere la tensione fra soggetto ed oggetto, fra struttura e sovrastruttura (e viene a proposito citato Gramsci), ma in realtà mi sembra un apparato molto teorico e poco legato alla praxis. Come del resto ammette al termine del suo intervento anche Galli, quando dice che la filosofia non serve a fare le cose ma solo a comprenderle (in perfetta sintonia con Hegel).
In realtà, forse si tratta proprio del difficile compito di fondare una nuova teologia politica, che sappia fare tesoro della splendida aurora (la rivoluzione francese) e che sia fondativa, senza però diventare violenta, poichè altrimenti resteremo al primo livello offerto dal convegno, ovvero Schmitt. Il passaggio Schmitt/Hegel/Gramsci, in fondo rischia di riproporre le stesse "magnifiche sorti progressive" che vengono denunciate come caposaldo della fine di ogni fondazione teologica?
Il rischio è sempre alto, per questo il titolo del libro è diritto e teologia politica.
Dove sia Preterossi che Galli si riferiscono ad un ordine, un ritorno alla razionalità oggi seppellita dai nuovi sostanzialismi, che siano occidentali o orientali poco importa.
Per entrambi la teologia politica non può che diventare praxis, per questo Marx è il critico più feroce dell'ideologia della teologia politica in particolar modo idealista.
Ma che serva una ideologia che affianchi la praxis, per questo slittano su Gramsci e la sua teoria sull'egemonia, è una necessità, se non si vuole cadere automaticamente nei sostanzialismi (l'amico-nemico della teoria schmittiana).
In questo senso entrambi si dicono eredi più di Hobbes che di Locke.
Infatti benchè Hobbes parli del Leviatano, egli intende non arrendersi ad esso, ma costruire ragionevolmente una soluzione al suo interno.
A me pare chiaro caro Jacopus che serva un nuovo ritorno al razionalismo, altrimenti sia il criticismo che l'idealismo rischiano di diventare delle barzellette.
Ps.
La critica a Nietzche è spietata, è la prima volta che vedo il Mio scoprire una falla grossa come una casa.
Infatti nel suo depensamento della politica viene a insinuarsi un nichilismo latente, che francamente ho sempre sottavalutato, e che ora mi abbaglia nel sua evidenza.
Laddove Nietzche cerca di fuggire, là si porta il sostanzialismo inevitabile della teologia politica non risolta.
Essendo in fin dei conti una carrellata di concetti su cui i 2, e mi ci metto anch'io concordiamo, rimane come dice Preterossi stavolta, la praxis del lavoro gratuito della cultura. E di cui Napoli è l'unica stella ancora rimasta (opinione mia ovvio).
#1178
Tematiche Filosofiche / Re: La saggezza secondo me
27 Febbraio 2023, 11:10:03 AM
Citazione di: Pensarbene il 26 Febbraio 2023, 04:18:55 AMIl mio discorso allude alla montagna in senso metaforico.
Mi spiego: l' essere umano nasce e vive un'infanzia caratterizzata da illusioni inconsce che l'adulto poi abbandona, almeno in parte.
Metaforicamente, si esce da un monte e si viaggia verso un assestamento più o meno equilibrato libero dalle illusioni maniacali,depressive,dall' irresistibilità
e dall'idea di essere speciali dell'infanzia.
Questa via dura tutta la vita, non è scontata e non è facile ma possibile.
Tutto qui.



Considerare la propria evoluzione spirituale come maniacalità è proprio tipico di questa epoca impazzita.
Inoltre abbassati tu i monti, che evidentemente pensi di abitare, io continuo la mia ascesa verso le vette dei grandi filosofi e letterati e poeti.
#1179
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
27 Febbraio 2023, 11:04:38 AM
Credo invece che nessuno possa dare spiegazione della propria evoluzione, al massimo possono fare qualche similitudine e credere a quella.
Del tipo che siamo scimmie, ieri, e che siamo insetti, oggi.
#1180
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
27 Febbraio 2023, 09:39:08 AM
Ritorno per l'ultima volta alla geo-politica, che sembra proprio non interessare.

https://www.youtube.com/watch?v=cV0oKxE5vDg

Contributo di qualche giorno fa, dove si spiega come le cose finiranno, ossia organo internazionale di controllo delle attività naziste nel dombass, smilitarizzazione della stessa, tranne le 2 repubbliche autoproclamatesi, dove il ritiro russo sarà graduale.
L'Ucraina in cambio rinuncia alla Crimea.
Devo dire che è un gran sospiro di sollievo.
Passo ad altro.
Buon Caracciolo.
#1181
Citazione di: daniele22 il 25 Febbraio 2023, 09:39:40 AMCiao Green ... direi di lasciar perdere Husserl. All'inizio del post dici di essere d'accordo con me in relazione a quello che tu inquadri nella "posizione 1". Poi però contesti quella che per me è un'implicazione della posizione 1. Tutto ciò per me assume il significato che tu abbia inteso male la posizione 1. Infatti dici: "Abbiamo dunque un conoscitore (soggetto o S) e un conosciuto (oggetto o O).Il tempo di questi 2 oggetti è un tempo con 0.".
Ti chiedo allora: cosa significa "Il tempo di questi 2 oggetti è un tempo con zero"? La mia domanda vorrebbe cioè svelare il fatto che tu non possa essere d'accordo con la posizione 1 ... oppure, in alternativa, che tu non ne abbia compreso la portata.
Un saluto
Le posizioni con 0 (zero) sono le posizioni senza tempo, originarie.
Le posizioni con 1 (temporale) sono tutte le posizioni che vengono conosciute dopo.
Nel primo caso abbiamo immediatamente un soggetto e un oggetto, completamente separati.(Che poi Hegel ricucirà dentro alla sua concezione di conoscenza).
Nel secondo caso abbiamo tutte le posizioni di un oggetto che conosce se stesso tramite un soggetto.
Ma come può un oggetto conoscere se stesso?
E' chiaro per me che è sempre il soggetto che conosce, e si riconosce (dimensione storica del soggetto) originariamente, nella divisione tra sè (corpo, anima, dio) e l'oggetto (noumeno alias idealità dell'oggetto nelle posizioni con 1).
L'oggetto è cioè sempre ricucito, non abbiamo idea dell'albero se non che con una ricucitura continua di come conosciamo.
Le posizioni con 1 invece riconoscono all'albero la proprietà, possibilità di farsi conoscere(Spinoza e company).
Il che non può essere.
#1182
Sentieri del Pensiero Politico - Fausto Pagnotta - 23_02_21 - Geminello Preterossi - Perché ancora una teologia politica (sul tubo)

In questo video Abbiamo una disanima brillante del prof. Galli e del prof. Preterossi, di come unire Hegel e Gramsci, alfine di poter affrontare l'arroganza del liberalismo moderno che è totalmente dentro la voragine della modernità, una voragine data dal depensamento, e dal sostanzialismo, in vista di un ideologismo, di una ricerca dei valori, di un ethos cioè.
Al loro posto si cominicia a pensare che dentro l'eccedenza, ossia dentro la teologia politica, l'ordine, ossia il diiritto, possano e debbano inventarsi delle forme ibride tra sostanza e trascendenza. Ossia propone una teoria del soggetto, che negli ultimi scampoli del discorso, 3 minuti finali, si rivela essere uno (neo)psicologismo neo-popolare contro il grande abisso della violenza creatrice (Agamben) che minaccia nella sua tecnocrazia di essere veramente un totalitarsimo totalizzante.
In altre parole la scelta dell'occidente che si costituisce nel suo tramonto teologico (ossia nel suo dualismo uomo-dio e nelle sue infinite relazioni, uomo contro dio, dio contro uomo, dio con l'uomo, l'uomo con dio che sono altrettante facce di ciò che nasconde la modernità ossia un assoluto nichilismo, un eterna guerra tra uomo e uomo), è destinato ad un clash generazionale, dove veramente i popoli sono all'ultima spiaggia.
Nella mia visione sottotitolo:
Vincere e quindi perire o perdere e quindi perire (nel video ci si rifà al concetto di impero romano d'oriente, ieri Bisanzio, oggi Mosca): in questo orizzonte di cupezza assolutizzante, rimane solo una resistenza, o un progetto di rinascenza, che però non può essere. Infatti Preterossi e Galli dimenticano la questione dell'identità. La citano ovviamente, perchè hanno letto e capito Hegel, ma non riescono a immaginare le sue conseguenze. La neo-plebe infatti è completamente dentro l'ideologia, e poichè l'ideologia occidentale è completamente impazzita e descrive l'identità non come potrebbe essere, ma proprio al contrario di ciò che noi siamo, ossia prodotto della modernità, ossia assoluta mancanza, impossibilità di arrivare all'uno. Il discorso occidentale è completamente impazzito nel momento in cui si fa unica verità, unica possibilità, basterebbe una bomba atomica tattica in qualsiasi paese dell'occidente e la sua popolazione perirà, come già dimostrato da un antropologo nell'inizio del libro Sfere di Sloterdijk: un popolo può cadere in depressione,e questo avviene quando l'identità è negata da forze esterne, anche se nel caso occidentale sono interne, la conseguebza a livello antropologico è l'estinzione per calo di nascite di quel popolo.
Sarà per questo che le distopie dell'utero in affito e della clonazione già abitano i pensieri della neo-plebe, e dei suoi predatori.
Uno dei migliori video visti da sempre, che cita una marea di personaggi, e movimenti filosofici, in perfetta sintonia col mio sentire e pensare.

Ulteriori sviluppi e chiarimenti, aggiungete quello che vi pare, anche sganciato dal video.
#1183
Citazione di: daniele22 il 24 Febbraio 2023, 09:59:57 AMQuesto non prendere in giro deve evidenziarsi nella coerenza di pensiero, pertanto cerca di riflettere prima di rispondere a questo post sempre qualora tu lo voglia fare. Un saluto


Tu affermi:
"Dal mio punto di vista, come già ti risposi, osservatore e conoscitore sarebbero temporalmente coincidenti, nel senso che non vi sarebbe un intervallo temporale che dia vita a due figure temporalmente in successione (osservare e conoscere)."
Chiamiamola posizione 1
E' la stessa che penso io.
Abbiamo dunque un conoscitore (soggetto o S) e un conosciuto (oggetto o O).
Il tempo di questi 2 oggetti è un tempo con 0.
Tu affermi:
"Questo accadrebbe perché il concetto (generalizzazione) di mela giungerebbe alla nostra mente (e trattenuto) non in quanto oggetto percepito dai sensi (la mela), ma in quanto la mela compie un'azione significativa dal punto di vista del conoscitore."
Mi spiace ma questa io la chiamo posizione 2.
Ed è quella che a mi parere segue Husserl.
Infatti nel mio schemino non sarebbe più un S con 0 e un O con 0.
Bensì un S con 0 che si conosce solo come S con 1 e un O con 0 che si fa conosere come O con 1, ossia temporalmente (tu dici azione significativa della mela).
Questa posizione non solo è contradditoria rispetto alla 1 ma a mio avviso è anche folle, infatti non esiste alcuna mela che mi si impone, ma sono io che conosco la mela, la mela è irrelata con me, non esiste un S con 1, mentre in Husserl l'oggetto determina il soggetto, e anzi è il vero motore universale del mondo. Direi quasi che O con 1 (nella notazione di Husserl infinito -1, ossia la spirale) determina l'infinito progressione di un soggetto alla ricerca di cià che non puoi mai raggiungere, ossia l'oggetto originario, quello vero l'O con 0, che altro non è che il noumeno. In questo caso S con 1 = la ricerca di ciò che lo ha determinato infatti ogni S con 1, cercherà se stesso nel S con 2 etc...etc....
Un ribaltamento delirante fatto da una persona che aveva chiaramente problemi compulsivi.
Tu affermi:
"Tutto questo corrisponde a sostenere che l'oggetto si presenta al soggetto come "storia di un oggetto", e sarebbe a partire da questa storia che si sviluppano potenzialmente altre storie all'interno di altre esperienze con l'oggetto anche contradditorie tra loro (ampliamento della conoscenza)."
Come già detto sopra è ovvio che è così, sei sempre nella posizione che abbiamo chiamato 2.
Tu affermi:
"Mi sembra infine che le due posizioni siano antitetiche e forse valide entrambi, sempre che il mio pensiero non rechi con sé un errore (mi sembra improbabile che possa averlo compiuto Hegel)."
Esatto, infatti sei la prima persona che "conosco" che si accorge della contrapposizione insanabile tra Hegel e Husserl.
Tu affermi :
"In una ci viene detto che noi siamo in un certo senso costretti a conoscere per vivere, cioè che la nostra azione intelligente si determina più che altro come reazione alla pressione ambientale (difensiva), nell'altra che vi sia arbitrarietà da parte dell'intelligenza nel condurre il gioco (offensiva)"
Possiamo dire certamente così, in una (Husserl) vi è una visione tecnocratica dove l'uomo perisce (e non me ne frega niente che Husserl si accorga di aver sbagliato in fin di vita),nell'altra vi è una visione dove l'uomo attiva il suo intelletto attivo.
Tu affermi:
"Allora: la conoscenza a priori, tralasciando spazio e tempo, non dipende dai sensi (percezione sensoriale) dipendendo invece dal nostro sentire interiormente le cose in modi dualistici (bene male - utile inutile etc)."
Questa posizione non capisco come si possa spiegare nè con la posizione 1, nè con la posizione 2.
Ti ripeto, sgangiamoci da Hegel per un attimo, e parliamo di una tua posizione originale, che forse ha più a che vedere con l'imperativo categorico kantiano.
Tu affermi:
"Questo giustifica tutte le lecite opposizioni alle quali assistiamo ad esempio nel nostro forum. Quando però una persona si rende conto di questa realtà dovrebbe prenderne atto per ridurre tali opposizioni. Quello che invece fa è di voler sopprimere la posizione dell'antagonista imponendo il proprio punto di vista ritenendolo incontrovertibilmente vero. Tutto ciò a casa mia si chiama autoritarismo del cazzo, il quale si manifesta per varie vie una delle quali corrisponde al prendere in giro le persone. "
Tu dici "questa realtà", ma non hai specificato quale. Tu stesso hai detto che vi sono due posizioni contrapposte, non possono essere uguali.
Non vedo posizione ecumenica, o si sta col bene (hegel) o si sta col male (husserl).
Detto questo continuo a non capire cosa vuol dire "prenderti in giro": sto ancora cercando di capire la tua posizione, come posso prendere in giro qualcosa che non ho ancora capito? Mah!
#1184
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
24 Febbraio 2023, 14:26:42 PM
Citazione di: Pensarbene il 24 Febbraio 2023, 04:34:42 AMUna delle risposte la trovi in psicologia.
Eric Berne, ideatore dell'analisi transazionale,ha scritto un buon libro sul copione esistenziale e un altro sui giochi psicologici che lo portano avanti
a)Ciao ..e poi?
b)A che gioco giochiamo

A mio modo di vedere, la miglior analisi della recita umana su questo pianeta: un discorso laico ben documentato.

Secondo Berne e le evidenze storiche e attuali, le persone e la specie nel suo complesso recitano la vita più che viverla liberamente e creativamente.
Fuggono dall'empatia, sono guardinghi nei confronti della simpatia e preferiscono relazioni sociali rituali e di gioco psicologico.
Secondo lui, l'80% della vita emotiva della gente, forse anche più, è gioco psicologico generalmente improduttivo quando non distruttivo.
Oltre a questo, io penso che le neuroscienze abbiano chiarito bene la preponderanza di amigdala e cervello rettiliano nell' emotività e affettività.
Infine,Coleman e colleghi hanno studiato e descritto bene la latitanza di intelligenza neocorticale nell'emotività e,parzialmente,nell'affettività.
Gli esseri umani non sembrano capaci di intelligenza emotiva e mostrano un'affettività ritualizzata e piuttosto limitata nei rapporti sociali.
Allora: psicologia, neuroscienze e studiosi dell'intelligenza emotiva concordano sull'analisi della situazione umana partendo da punti di vista diversi,danno delle risposte e propongono rimedi.
E qui, però, entrano in gioco, psicologico e non, interferenze e resistenze al cambiamento basate su interessi finanziari,economici,politici,militari,poteri forti visibili e invisibili,ecc...
Quindi lo status umano è obiettivamente "disperato" e senza uscita per quanto riguarda la specie e il pianeta, non per quanto riguarda gli individui: niente e nessuno vieta alle persone di porre mano a questi problemi risolvendoli, in parte almeno, sul piano interiore e su quello sociale.
Il fatto è che la stragrande maggioranza dell' umanità sembra preferire il convenzionale, il tradizionale, lo status quo rinunciando a un cambiamento significativo.
Assuefatta a quanto detto, dipendente, tendenzialmente subordinata e stranamente bisognosa di autorità, la gente "dorme" vivendo e vive dormendo come la Bella addormentata nel bosco.
Dorme aspettando un miracolo o una catastrofe, in realtà poi questi non arrivano mai se non in casi rarissimi! Ciò che arriva, invece, per tutti, è il....rigor mortis e ciò che la gente vive prima che arrivi non è certo quella che si potrebbe definire VITA PIENA, VIVA E CREATIVA.
TRISTE DA VEDERE E DA DIRE, FORSE SENZA RIMEDIO
E "DIABOLICAMENTE" FUNZIONALE.


La psicologia e i fautori dell'intelligenza emotiva vogliono convincere a fare quello che dicono loro, Shakespeare no.
#1185
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
23 Febbraio 2023, 19:20:39 PM
Provo di nuovo a riportare la questione sulla geopolitica, perchè oggi è di nuovo successo qualcosa di gravissimo.

Ascoltando La7 stamattina, ho inteso che il piano della Cina per la pace(?) suona pressapoco così: "vi offriamo la nostra saggezza millenaria  ??? per ricordare a qualunque paese che è meglio non aggiungere fuoco all'incendio".

sottotitoli (parere mio, per quanto riguarda il nostro paesello): avvisiamo per l'ultima volta l'Italia di non mandare caccia, perchè mi par di capire che di quello si tratta, altrimenti entriamo in guerra pure noi  :'( (oh cielo, le cose vanno veloci, veloci)
Antony aiutami a non preoccuparmi, dimmi qualcosa di rassicurante!