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Messaggi - viator

#1186
Salve Ipazia. Noto che col tempo tendi a diventare sempre più lapidaria.
Ma allora, se la spiritualità abbisogna di uno strumento (il pensiero) per manifestarsi, mentre il pensiero (mi sembra) abbisogna di energia elettrica per manifestarsi.......secondo te quale sarebbe la relazione indiretta (ma mi sembra anche abbastanza evidente e breve, dicendola in questo modo) tra la spiritualità e l'energia (se vuoi possiamo chiamarla corrente, o elettromagnetismo) elettrica ?.
D'altra parte il tuo invito a lasciare l'energia confinata nell'ambito delle sole scienze fisiche........potrebbe indurre qualcuno (non me) a pensare che la tua visione del mondo risulti a compartimenti stagni e reciprocamente impenetrabili. Quindi possibilmente di impronta manichea. Saluti.
#1187
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
06 Marzo 2021, 19:07:14 PM
Citazione di: InVerno il 06 Marzo 2021, 18:06:14 PM
E' bello tornare a casa e leggere Ipazia che prova con tutte le sue forze a mettere in atto lo sbiancamento semantico della parola "dittatura", non potendo forse più appoggiarsi all'evergreen "fascismo" che ormai viene utilizzato per bollare le insegnanti degli asili nido che strillano troppo, dobbiamo ripiegare sulla categoria o appoggiarci con il gomito al "nazismo" (sic!). La dittatura sanitaria, la dittatura arbitraria, la dittatura calcistica, la dittatura neonatale, la dittatura delle stringhe delle scarpe, la dittatura dell'ora di pranzo, la dittatura postale...Purtroppo Ipazia, finchè la grancassa mediatica non ti correrà dietro, sarà dura che riuscirai da sola a svuotare questa parola, però tu continua ad insistere, che a noi ci piacciono quelli che vanno contro corrente...

Salve Inverno ed Ipazia. Darei pienamente ragione ad InVerno circa l'eccessiva ossessione della sinistra per il termine "dittatura". E che! Di positivo ed efficiente mica esiste solo la dittatura del proletariato ! Potrebbe esistere la dittatura illuminata e benefica di qualche singolo despota, anche se difficilissima a realizzarsi (la difficoltà nel realizzarla risulterebbe secondo me comunque identica a quella della realizzazione della dittatura del proletariato!).

Il problema sarebbe quello di trovare un sistema il quale non tanto possa garantire il potere a qualcuno, (ciò si può fare anche procedendo a sorteggio !!) ma piuttosto che garantisca la certa responsabilità di qualcuno.

La dittatura del proletariato presenta - accanto ad altri - il problema di distribuire su tutti quanti (una volta eliminati od allontanati i non-proletari) la responsabilità di un suo eventuale fallimento.

Ma una volta che tutti siano i responsabili, ecco che nessuno risulterà responsabile. O sto dicendo una delle mie abituali cavolate ?.

D'altra parte la dittatura del singolo (lasciamo perdere la relatività dell' "illuminazione") offre almeno il "vantaggio" di conoscere il responsabile. Un certo Cav. B.M. cercò una volta di eludere le proprie responsabilità ma venne individualmente riconosciuto e quindi "punito" (in modo gloriosamente e tipicamente italico) dai fulgidi alfieri dell'egualitarismo.

Certo i tempi cambiano ed i dittatori sociosanitari odierni mai si farebbero riconoscere sotto il travestimento di un cappotto militare usato e senza un soldo in tasca. Ai dittatori d'oggi le uniche "divise" che non mancheranno saranno quelle valutarie. Saluti.
#1188
Citazione di: bobmax il 05 Marzo 2021, 17:56:37 PM
Questo deridere argomenti di cui si è evidentemente all'oscuro, come la differenza fondamentale tra "esserci" e "essere", conferma l'inutilità di un qualunque ulteriore confronto.

Spiace, perché l'esistenza è comunicazione.
Però a volte si deve prendere atto che con alcuni non è possibile una autentica comunicazione.

Questa impossibilità è probabilmente reciproca, a maggior ragione ignorerò ulteriori interventi.

Salve bobmax. Mi rendo conto che tu consideri fondamentali certe costruzioni filosofiche (Mi sembra c'entri un grande nome come quello di Heidegger) le quali hanno magari riempito vite di studio.Ma non è che io derida i loro frutti o chi le apprezza. Per mia scelta d'ignoranza (tutti abbiamo il diritto di decidere di coltivare o d'ignorare, no ?) io considero certe acroabazie dialettiche come dei castelli di carte, affascinanti, eleganti, complessi........ma che stanno in piedi solo se non tira troppo vento.

Mi dispiace di urtare la tua sensibilità culturale, ma quel poco che penso preferisco (almeno qui dentro, cioè all'interno di una preziosa oasi di educata libertà) dirlo che tacerlo, senza intenzione di deridere tesi o persone. Poi le mie restano opinioni dissennate di un povero ignorante testardo. A questo punto - premesso che non ti ho mai chiesto di appassionarti ai miei interventi - resta ormai assodato che sia la nostra visione del mondo che il nostro modo di esprimerla, sono assai diversi.
Rassegnamoci......l'importante è non farsi del male. Saluti rispettosi e persino un poco cordiali.
#1189
Salve kobayashi. Citandoti : "E come potrebbe avere luogo una spiritualità al di là del pensiero (se per spiritualità si intende una generica visione delle cose incentrata sulla vita interiore)?
Il pensiero però, almeno nei suoi risultati più importanti, si sviluppa al di là del controllo e del disciplinamento della coscienza.
L'Io non è la condizione del pensiero. Piuttosto, il fatto che ci siano pensieri attesta la presenza di un Io".

Sono d'accordo con te. Aggiungendo che secondo me è appunto impossibile avere contenuti spiritualistici senza possedere la funzione cogitativa. Il pensiero scaturisce sia dall'attività di ordinamento dei dati mnemonici CONSAPEVOLI (ricordi e nozioni quindi COSCENZIALI) effettuata dalla mente.........sia dall'affiorare - dall'interno della psiche - dei ricordi INCONSAPEVOLI, INCONSCI, costituiti dagli stati d'animo, le emozioni, gli istinti.

Quindi vedi bene che anch'io considero mista (razionale/ consapevole ed irrazionale/inconscia) l'origine e la funzione del pensiero. Saluti.
#1190
Salve purtroppo per far confusione è sufficiente non conoscere (o sorvolare sulla-) la correttezza linguistica.

Infatti l'espressione "Il Mondo è tutto quello che c'è" - oltre a non risultare nè sintetica nè analitica -  è ridicolmente bi-tautologica oltre che non sufficientemente concisa. Essa, significando "Tutto ciò che è nel mondo, VI è", introduce indebitamente (e a parte la tautologia del doppio "e'") - accanto all'ignoto dell'essere - la presunzione di circoscrivere l'essere ad un ambito, un luogo, il quale dovrebbe appunto - doppiamente tautologicamente - contenere il mondo stesso.

Sembra incredibile che persone anche dotte e "formate" non riescano ad esprimersi in modo appropriatamente conciso. Bastava affermare "Il mondo include tutto ciò che è" per cavarsi da ogni genere di impaccio linguistico (invece di insistere, come fa bobmax, con l'"esserci", cioè con l'acqua calda di un "essere" che diventa "essere ivi").

Anche così però resta l'impaccio filologico dell' essere. A mio parere eliminabile anch'esso. Sarà sufficiente trasformare la definizione precedente in una affermazione : "Il mondo include tutte le cause e tutti gli effetti" salvandone significato, efficacia, correttezza logica e proprietà linguistica.

A questo punto resta la dietrologia a tutti i costi circa il "significato astratto" di essere, causa ed effetto, ovvero di termini rigorosamente sinonimi. Chi vorrà capire avrà capito. Saluti.
#1191
Salve iano. Miei commenti (grassettati) alla tua replica :


Citazione di: iano il 04 Marzo 2021, 23:15:10 PMLa mia impressione è che tu tenti di spacciare l'energia per quell'angelo che faccia da tramite fra spirito e materia (la tua impressione è giusta.Infatti intendo ciò, solamente in direzione filogeneticamente invertita. Il percorso dell'angelo è dal basso (l'infima materia) all'alto (il trascendente spirito)).
Spero di non offenderti cercando di interpretarti (scherziamo ? Solo i Ministri di Dio si offendono se qualcuno interpreta Dio diversamente da loro).
Per il resto non sono d'accordo su nulla. (Non ne dubitavo minimamente. Da buon spiritualista tu sarai convinto che sarà stato lo spirito a generare la materia e l'energia).

È la coscienza che si serve della memoria (ovviamente, se ne serve appunto per trarre i dati i quali, messi tra loro in relazione, verranno razionalizzati dalla mente oppure - a seconda dei casi - provocheranno una (sempre irazionale) reazione a livello psichico), memoria che aggiungerei alle tue fisse (Fai bene. Sapessi quante sono le fisse - ovvero le solide convinzioni - delle persone che pensano di possedere delle idee chiare (non importa se poi magari sbagliate o discutibili)).
Confermo che la mia è la coscienza, ma a modo mio. (Ci mancherebbe !).
In altro modo si potrebbe dire essere la fissa di tutti gli uomini.
La mia fissa in effetti consiste nel togliergli quella importanza che troppo ovviamente tutti gli danno.
Comunque non sono andato fuori tema (Non occorre giustificarsi. Non siamo a scuola e qui non esistono temi "obbligati").
Di fatto fra le righe ho affermato che il pensiero non presiede allo sviluppo spirituale, ma semmai vi arranca dietro. (Quindi se per te pensiero e "sviluppo spirituale-spirito" sono enti ben distinti......in quale forma tu definiresti il termine "spirito" ? (scusa, ma qui siamo in filosofia, non nella sezione spiritualistica, per cui troverei inadeguate le definizioni troppo mistiche))
Ma dicevo anche che non sono poche le cose dietro cui il pensiero in modo inadeguato arranca, e quindi inquadravo il tema in un contesto più generale. (Questo tuo presumere che il pensiero "arranchi" dietro altre manifestazioni ed attività - oltre a quella spirituale - mi incuriosisce. Puoi farmi qualche esempio di ciò che risulti più veloce oppure più nobile ed elevato del pensiero ?). Saluti.
#1192
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
05 Marzo 2021, 12:11:07 PM
Salve InVerno. Citandoti: "Chi si fa avanti per "aiutarli a casa loro"? Tralaltro guardate come sono disordinati e caotici, sicuramente avrebbero bisogno che qualcuno esportasse un pò democrazia..".

Ma vogliamo capirla che l'unico modo per rispettare l'altrui diversità - finchè da essa non giungano esplicite richieste di aiuto - consiste nell'ignorarla, cioè nel rinunciare ad educarla, informarla, riformarla, convertirla, democratizzarla, uniformarla, sfruttarla.

Noi dobbiamo aiutarli stando a casa nostra (se andassimo a casa loro violenteremmo in qualche modo la loro autonomia, libertà, modo di vivere.......) e mandando loro ciò essi chiederanno, ovviamente barattandolo con ciò che essi possiedono e che magari da essi non è utilizzabile al meglio (oro, diamanti etc.).Il tutto in chiave puramente commerciale, senza che gli stranieri posino piede (tranne i "normali" canali diplomatici) sul territorio sovrano nel quale vive che scambia tali beni con noi.


La democrazia è concetto occidental-primomondista.....................chi l'ha mai detto che sia il sistema migliore ? Gli occidentali del primo mondo ?. Saluti.


#1193
Salve iano. A ciascuno la fissa propria. La tua è appunto la coscienza. La quale secondo me è semplicemente LA FUNZIONE DELLA MEMORIA facente da tramite tra la psiche (l'insieme delle istintualità irrazionali, molte delle quali potranno benissimo influenzarci senza transitare dalla coscienza) e la mente (l'insieme delle conoscenze razionali).

La memoria quindi è solamente anch'essa una funzione del cervello, cioè un contenitore nel quale il pensiero fruga continuamente per cercare risposte, sintesi, analisi, soluzioni,.Ovviamente il pensiero è funzione "superiore" (dicono la possiedano solo gli umani, e gli spuritualisti sono i primi ad essere d'accordo su ciò) mentre la memoria la possiedono pure gli scarafaggi.

La corretta gerarchia delle funzioni cerebrali (parlando solo di queste tre, visto che ce ne sono pure numerose altre) risulterà quindi in memoria-coscienza-pensiero.Il topic riguarda il rapporto tra il fondamento materiale elementare (cervello) e la più elevata delle funzioni intellettuali, non quelle intermedie che tu vorresti eventualmente prendere in consoderazione. Saluti.
#1194
Salve. Riflettevo recentemente circa il fatto che il mio pseudonimo (nick o nickname per i più evoluti tra voi) venne da me scelto a suo tempo in modo affrettato. Meglio avrei fatto a chiamarmi non "viator" (viandante) bensì "tormentator" (ovvero rompicoglioni). Ma tant'è....cosa fatta capo ha !.

Tuffandomi tra le più bieche ovvietà, figuratevi che mi sembra di aver "scoperto" che l'unico ingrediente in comune che esista tra un cervello (organo materiale consistente in cellule e tessuti nervosi) ed il pensiero (funzione immateriale consistente in..........vedete voi cosa) sia appunto l'energia.

Naturalmente per ingrediente considero "ciò in cui mancanza nè il cervello nè il pensiero possono esistere". Che poi il cervello possa essere la fonte del pensiero (aspetto convenzionalmente "vero").....mentre invece che il pensiero possa essere fonte del cervello (aspetto convenzionalmente "falso")........ciò stabilisce tra i due una relazione che non ha nulla a che vedere con la loro comune dipendenza non dalla materia, non dal tempo, non dallo spazio ma unicamente dalla disponibilità di energia fisica.

Ora il problema sarebbe secondo me il presente : ma il pensiero, che dal mio punto di vista è attività che presiede anche ad ogni genere di sviluppo spirituale dell'individuo (secondo me è impossibile concepire e/o sperimentare, vivere, assaporare, sentire lo spirito...........senza pensarlo)...........secondo voi è estraneo alla spiritualità oppure (come appunto io stesso sostengo) risulta indispensabile allo svolgimento della spiritualità ?

Naturalmente accoglierò con interesse eventuali punti di vista che argomentino il fatto (da me non creduto) che il pensiero sia attività che può venir svolta senza alcun coinvolgimento di energia biofisica.


Chissà cosa ne pensate. Mi scuso ancora per l'elementarità dei miei dubbi e saluto caramente tutti quanti.
#1195
Citazione di: Ipazia il 03 Marzo 2021, 19:41:45 PM
Che esista un mondo-realtà a prescindere dalla nostra coscienza individuale lo dimostrano i nostri genitori che ci pre-esistevano. Che ci sia un mondo-realtà a prescindere dalla nostra specie lo dimostrano geologia e astronomia. Questo è il dato fisico non ancora falsificato da nessuno. Il dato metafisico ognuno se lo può girare come vuole.
Salve Ipazia. La preesistenza dei nostri genitori (o comunque di un qualsiasi passato estraneo alla nostra memoria di esperienze sensoriali) non è in alcun modo razionalmente dimostrabile. E' semplicemente ed appunto un eventuale nozione trasmessaci da qualcuno durante la nostra vita cosciente e da noi assunta come vera solo sulla base di analogia con altri nostri contenuti e nozioni contenuti nella nostra individuale MEMORIA CONSAPEVOLE (o COSCIENZIALE). In brevità, è impossibile demolire l'ipotesi solipsistica. Saluti.
#1196
Salve Ipazia. Cinico come mio solito, prevedo che quell'"ingrato" di bobmax non ti ringrazierà della tua premura nel rispondere ai suoi insondabili quesiti esistenziali.Per bobmax : scusami se sono così malevolo nell'attribuirti un difetto che - credimi - nelle questioni filosofiche è quasi una virtù Salutoni ad entrambi.
#1197
Salve. Per puro amore di sterile polemica filosofica, voglio citare una simile affermazione (tratta dai meandri storici del Forum ed espressa dall'amico bobmax), alla quale - a suo tempo - l'ottima Ipazia replicò nel modo seguente : "Il mondo è tutto quello che c'è. Caspita che azzardo ! Una affermazione di questa portata presuppone che si sappia tutto quello che c'è. Neppure un demiurgo pare saperlo dopo tutti i pasticci che ha combinato, figurarsi un umano"

Avendo al momento sorvolato, essendomi invece ora trovato a casualmente rileggere il concetto.....mi chiedo in cosa mai possa consistere l'azzardo.

Secondo me l'affermazione-espressione del topic risulta ovvia ma - soprattutto - logicamente corretta (non sto dicendo "vera").

Essa si presta a venir interpretata in due modi :

       
  • il mondo è tutto quello che c'è (segue elenco completo dei contenuti del mondo) oppure :
  • il mondo è tutto quello che c'è (intendendosi per "tutto" l'insieme di ciò - non importa quanto noto od ignoto - che esiste, cioè che è causa od effetto di altro).
Secondo voi è più corretta (indipendentemente dalla sua congruità con le umane reali possibilità di elencazione) la prima, la seconda oppure (ipazianamente) nessuna delle due definizioni ? Saluti.
#1198
Attualità / Re:L'età d'oro del Forum Logos
02 Marzo 2021, 13:57:38 PM
Salve kobayashi e bobmax. Ma quanto siete pessimisti ! Io invece credo che usciremo da queste situazioni grazie a robuste iniezioni di democrazia, proclami di Mattarella e celebrazione di valori resistenziali. Le iniezioni vaccinali potranno poi seguire con comodo. Saluti.
#1199
Tematiche Culturali e Sociali / La poesia
01 Marzo 2021, 18:17:02 PM
Salve iano. Citandoti : "Si può dire la stessa cosa, completandola, e dandogli un senso positivo.
Prendi un testo pessimo e una pessima musica, li metti insieme, e ottieni una opera d'arte.
In effetti che testo e musica non siano un granché te ne accorgi solo estraendoli.
Ma finché stanno insieme, se stanno bene insieme, si rafforzano a vicenda.
Questo significa che la canzone non è poesia , ne' musica. ma una forma d'arte a se' stante".

Completo disaccordo : pessimo+pessimo = non 2 volte pessimo, ma pure peggio : pessimo al quadrato.

I casi di sinergia tra testo e musica rappresentano l'eccellenza e cioè una piccolissima maggioranza. Soprattutto a fini commerciali l'abbinamento testo-musica può servire a camuffare, confondere, mistificare la pochezza di entrambi gli ingredienti dell'opera.

La voluta moltiplicazione delle modalità di messaggio "artistico" (emblematico ad esempio per gli eventi in "live" in cui concorrono testi, musiche, sonorità assortite, luci, vapori, abbigliamenti demenziali, movenze manicomiali etc.) serve a stordire le moltitudini di pecore affascinate dallo scimmione di turno e galvanizzate dal sentirsi ciascuno un "protagonista del nulla cultural-artistico".
#1200
Attualità / L'età d'oro del Forum Logos
28 Febbraio 2021, 22:14:13 PM
Citazione di: Claudia K il 28 Febbraio 2021, 04:13:22 AM
Nessun problema per eventuali ban da lese maestà, e chiedendo scusa per il solo OT che segue: ero nel forum che è ormai in sola lettura e che era vivo, splendidamente vivo.
Ho parlato di quel Forum, con rimpianto sincerissimo, per anni.
Ci sono tornata qualche anno fa e trovai un Mod che...lasciamo perdere.
Ci sono tornata qualche mese fa, con la consolazione che non ci fosse più quel Mod.
Quando vengo qui, adesso, mi sembra di avere ottocento anni e di trovarmi nella RSA dove albergano i nonni dei miei prof di liceo in pensione.
Quanta saccenza...
Ma da quali Cattedre?
Mi dispiace davvero e tanto.
Ma non vi rendete conto che qui dentro si rischia peggio del covid, per la noia, anche da remoto?
Giuro che per me è un dolore, ma...quello che qui c'era non c'è più, e posso dire solo che mi dispiace, tanto.
Buona vita, con l'auguro sincero che sia Vita.
Salve cara Claudia. La saccenza va compresa anche se non necessariamente accettata o gradita.

Umanamente, non tutti possiedono sufficiente autonomia intellettuale (aspetto che non ha nulla a che vedere con la cultura nè con l'intelligenza) per produrre opinioni che riescano a sostenersi da sole, anche se magari appunto in solitudine. Perciò alcuni hanno bisogno di costruire - attorno alle proprie tesi ed opinioni - una qualche armatura di rinforzo costituita da sperimentate ed "accreditate" tesi altrui. Meglio ancora se - nel farlo - si è in numerosa e sintonica compagnia.

Nel vecchio Forum c'era, secondo me, più improvvisazione, minori remore e riverenze, piu "spirito scoutistico" culturale. Diciamo che c'erano più fratture ma anche meno gesso, quindi minor immobilità dialettica. Saluti.