Per gli usi consueti e i relativi calcoli quello che sappiamo sulla gravità basta e avanza, e rispetta il "senso" dell'aumento di sapere. In attesa di ulteriori ascensioni che ci costringerebbero a rivedere la teoria.
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Mostra messaggi MenuCitazione di: Pio il 18 Dicembre 2023, 12:44:28 PMPer me no. I proprietari hanno il coltello facile. Magari ritornano 😆E mica solo a Gaza. Prima o poi. Green comprati la villetta a Gaza e poi ce la racconti in diretta, così vediamo quanto c'è ancora da ridere
Citazione di: Alberto Knox il 19 Dicembre 2023, 23:12:05 PMapprofondimenti :Filosoficamente la quantistica è democritea (corpuscolare, discreta) e la relatività è platonica (matematica, continua).
" L'esperimento proposto determinerà se due oggetti (il gruppo di Bose prevede di utilizzare una coppia di microdiamanti) possano diventare quantomeccanicamente entangled l'uno all'altro attraverso la reciproca attrazione gravitazionale. In questo modo non serve rilevare il ricercato gravitone, basta dedurlo dagli effetti .
https://www.lescienze.it/news/2018/03/17/news/fisici_gravita_quantistica-3905567/
Citazione di: Jacopus il 18 Dicembre 2023, 19:31:59 PMSi, questa può essere una chiave di lettura ma, scendendo di livello, possiamo anche dichiarare che un certo ateismo è stato ugualmente soggiogato dalla filosofia dell'Uno. La filosofia dell'Uno è il pensiero paranoide che taglia in modo netto il bene e il male e gli atei non sembrano immuni a questo tipo di pensiero. Ugualmente la filosofia del Molteplice, come giustamente fa osservare Phyrosphera, è presente in molte costruzioni religiose, compreso il cristianesimo. Anzi il cristianesimo ha probabilmente elementi più forti di ambivalenza rispetto agli altri monoteismi. Gli stessi greci antichi avevano comunque un pantheon di divinità e Socrate fu condannato perché se ne infischiava. Anche lì non mancavano gli zeloti. Lo sforzo è probabilmente quello di conciliare l'Uno e il Molteplice, poiché senza l'Uno l'azione umana (la cara praxis) diventa evanescente o nichilista e senza il Molteplice diventa irriflessiva, rigida ed eventualmente sanguinaria.
Un'ulteriore suggestione: l'Uno e il Molteplice sono in fondo espressione di una storica dicotomia Cultura/Natura. Nello storico duello fra queste due misure dell'homo sapiens, che non può prescindere da nessuna delle due, occorrerebbe trovare una nuova interpretazione del loro nesso. Inteso nel senso di un reciproco riconoscimento e reciproco rispetto. Forse dovrei riprendere in mano "il principio Responsabilità", per chiarirmi le idee.