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Messaggi - daniele22

#1186
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
25 Gennaio 2023, 14:16:19 PM
Mi sembra che non si consideri la sequenza temporale nel divenire di "realtà" rispetto a "verità". La verità, a mio vedere, corrisponde ad una aspettativa che è mossa dalla nostra pretesa di affermare qualcosa nella comunità; il qualcosa, quando venga ampiamente condiviso produrrebbe di fatto una verità, o "la verità", anche se "la verità" sarebbe pur sempre "una verità", cioè falsificabile nel tempo ... intendendo finché stiamo all'interno del tempo. Non mi è dato di sapere se sia accessibile un mondo senza che si realizzi la mancata percezione del tempo. A livelli parziali certamente ci riusciamo quando siamo totalmente coinvolti in un'azione al punto di non pensare mentre la si compie ... capita a tutti immagino, anche ogni giorno forse
#1187
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
25 Gennaio 2023, 10:54:51 AM
Citazione di: Claudia K il 25 Gennaio 2023, 02:45:06 AMNon avrei capito perchè condurrebbe alla follìa, e quindi te lo chiedo. 

Dal mio punto di vista di vivente nel terzo millennio (nonchè amante delusissima della psicologia e perciò divenuta pasionaria della psichiatria, con il limite insuperabile di non essere Medico) ...Daniele...che la nostra mente viva di percezioni e sensazioni  assolutamente soggettive su tutto ciò che è fuori da sè (anche nelle menti più "sane e normali")...è proprio l'ABC della psicologia e psichiatria.
E a volte per cause endogene (patologie) e altre per cause esogene (contesto sociale) , tutte le derive più deleterie mi risultano collegate al concetto che la propria rappresentazione della realtà corrisponda alla realtà.
Senza scomodare Hegel...la realtà esiste indipendentemente dal fatto che tu, io o chiunque la pensiamo o sentiamo.
Chi non ne fosse convinto può provare (anche in casa) a saziarsi cucinando un sublime piatto di ingredienti che si rappresenta ma che in frigo non ci sono, oppure  (sconsigliatissimo) attraversare a piedi una tangenziale, rappresentandosi che sia una spiaggia tropicale.
Per essere rapida : detesto i sofismi.
Buongiorno Claudia. Ti riporto un pezzetto del mio dialogo autocostruito, quindi farlocco, di cui ho pubblicato uno stralcio in questo forum:
- Forse, ma il fatto è che la realtà di cui tanto si parla, quella da cui ci sentiamo pervasi quotidianamente, sta in primo luogo dentro le nostre teste ... non ti dar pena pertanto di quello che c'è fuori, che altrimenti non ne usciamo più. In ogni caso, se tocchiamo con mano più o meno le stesse cose, ci troveremmo almeno all'interno di una sacra alleanza.
Circa il fatto da te citato del fuori tema, mi sembra che il novantacinque per cento dei temi proposti inneschi ineluttabilmente dei fuori tema. Chissà come mai accade?
Cosa vorrebbe significare quel che dico nel dialogo?
Vorrebbe significare che io nego non tanto la realtà "là fuori" quanto la sua oggettività. Tale pretesa di oggettività sarebbe di per se una follia poiché in essa vi sarebbe la pretesa che i sostantivi della nostra lingua corrispondano perfettamente agli enti a cui si riferiscono tali sostantivi. Ma di fronte ad una costata di vitello io dico "che buona" e un altro mi dice "oltre che ad essere un assassino quel che assumi ti fa pure male alla salute". Tutto ciò significa che "il vitello" per me non corrisponde pienamente al "vitello" per te. Pertanto, nel mondo in cui si vive e dove si determina il nostro agire, per me avrebbe più valore il "senso" per le cose più che il "significato" delle cose. Ma quando noi pensiamo, pensiamo agglomerando parole della nostra lingua dalle quali si pretende implicitamente un valore assoluto di corrispondenza con le cose di cui si tratta. E tale valore assoluto esiste oggettivamente solo nella nostra testa. Nel ricercare quindi, se si è sani di mente e di corpo, un'ipotetica intersoggettività con altri, non terremmo conto della parte affettiva che non è visibile e che ciascuno di noi possiede individualmente nei confronti degli attori che intervengono nella realtà dei fatti "là fuori"; gli è però che tali attori e fatti agiscono nella nostra mente come sostantivi, ma nella nostra mente trattengono pure la loro parte affettiva, parte affettiva che invece viene a mancare nella produzione linguistica in cui si pretende che debba emergere la parte logico razionale. La parte affettiva genera poi le opposizioni in cui di solito si assiste al muro contro muro. Dipende pure da cosa c'è in gioco. Fino ad oggi, quasi incredibilmente anche se ci sono i suoi motivi, tutta questa follia ha retto e sembra reggere, ma mi pare che ormai lo sfacelo non sia distante. Vai a sapere che i sintomi più evidenti di tale sfacelo non si nascondano proprio tra le pieghe di quello che viene designato come analfabetismo funzionale ... ovvero la volontà di comprendere associata ad una produzione fuorviante, come dici tu.
Restiamo pure nell' OT Claudia, le regole sono fatte pure per essere trasgredite quando ne valga la pena. Ciao
#1188
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
25 Gennaio 2023, 00:13:14 AM
Citazione di: Claudia K il 24 Gennaio 2023, 22:59:40 PMLa mia frase che hai messo in neretto, e che qui confermo, riguardava i casi in cui la malattia mentale fa vedere-sentire-percepire qualcosa che indiscutibilmente NON esiste, come accade nelle allucinazioni sensoriali di alcune patologie importanti (esempio la voce-comando di dio nella schizofrenia), o come accade nelle percezioni ed elaborazioni connesse ad altre patologie (esempio : il tizio che soffre di sindrome persecutoria e si autoconvince che il vicino di casa - magari pensionato - stia spesso davanti al portone del condominio per controllare/spiare  lui, e poi ne trae definitivo convincimento dal fatto di incontrarlo anche al supermercato di quartiere!).
Sei molto persuasiva nelle tue descrizioni, ma a mio vedere anche molto arbitraria, pertanto prendo solo questo tratto del tuo intervento. Quel che senti, dico io, indiscutibilmente esiste nella tua testa, ed è questo il punto di riferimento di tutto il mio pensiero filosofico; la realtà della tua testa vs la realtà "la fuori". Ovviamente tu sei hegeliana e ti riferisci sempre ad una presunta realtà "la fuori", ma questo a mio vedere conduce alla follia patologica. Tu dirai naturalmente che è vero il contrario, ma qualche dubbio forse ti passerà per la testa.
 Per quel che riguarda la malattia mentale ho un amico schizofrenico che sente "le voci". Parlando con lui un giorno ho dovuto dirgli che le voci che lui sente in realtà le sente perché esistono, ma gli dissi pure che così come sente me che in quel momento gli stavo parlando, non deve pensare che quelle voci che sente dicano o gli suggeriscano cose vere o da farsi, allo stesso modo che altri a volte gli raccontano delle balle e lui se ne rende ben conto. Non so se abbia capito bene, ma un po' si era calmato. Quel che voglio dire Claudia è che la follia ha molti aspetti di normalità quando sono in molti a condividerla. Tutto assume infine i toni della barzelletta del matto che era convinto di essere un chicco di frumento e una volta che i medici l'hanno convinto che non è così e che lui in realtà è un uomo questi risponde "ho capito, ho capito, ma tanto per essere un poco più tranquillo, glielo avete detto alle galline?"
#1189
Citazione di: green demetr il 24 Gennaio 2023, 21:57:12 PMSono d'accordo, ma era un tentativo di vedere se c'era materiale su cui lavorare a livello etico proveniente dal passato. Etico politico, non etico metafisico che è ben altra cosa

https://www.youtube.com/watch?v=jYplZdl2pLM8

Qua un fusaro in pillola straordinariamente chiaro.

https://www.youtube.com/watch?v=7v8QnSYErhY

Qua un buffone indica bene cosa sta facendo la sinistra globalista.
O meglio per i pochi, pochissimi che intendono ancora.


Sotto la risposta di Preve citata da Fusaro

https://www.youtube.com/watch?v=YFBbCDtTUvw


Ho ascoltato il primo intervento di Fusaro e l'ho trovato chiaro nella sua confusione. Non ho ascoltato Zizek poiché non intendo i discorsi in lingua inglese. Dal mio punto di vista comunque, il vero, attualmente, corrisponde a ritenere la conoscenza come il frutto di una speculazione gratuita. Il falso corrisponde invece alla mia posizione di pensiero. Pertanto io pretenderei di falsificare ciò che è vero, e secondo Fusaro starei agendo come un violentatore assai poco legittimato. Gli è però che c'è stato un dialogo tra me e te dove io pretenderei di aver messo in croce Hegel per quello che attiene alla conoscenza. Ora, o tu accetti, oppure resti nel vero sostenuto da Hegel e da Fusaro
#1190
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
24 Gennaio 2023, 21:16:52 PM
Citazione di: Claudia K il 24 Gennaio 2023, 17:05:34 PMMa infatti si tratta di persone che il loro lavoro lo svolgono, e almeno formalmente ne rispettano gli standards (almeno minimi).
Non sto parlando di persone che dimenticano quel che hanno studiato (che dal mio punto di vista sarebbe persino un merito, essendo io quella che crede fermissimamente nel concetto che "la cultura è quel che resta quando hai dimenticato tutto ciò che hai studiato") .
Sto invece parlando di persone a cui quel che hanno studiato sembra non essere servito a niente (se non a conquistare uno stipendio), perchè totalmente prive di elasticità mentale e logica basica.
Le situazioni sono le più variegate, e tiguardano il professore quanto l'avvocato o l'ingegnere o il funzionario di qualche pubblica amm.ne... E li riguarda pari merito nella totale incapacità di seguire un filo logico-interpretativo su qualunque argomento che richieda un minimo di attenzione (ma loro questa ce la mettono!) su questioni che non siano la routine del loro mestiere.
i sento di garantirti che i blocchi psicologici non abbiano nessun ruolo. E d'altra parte...dai primi Anni '80 la'anlfabetismi funzionale è concetto piuttosto preciso e studiato, che vede gli italiani con molto avvilenti primati (negativi).
Ciao Claudia, mi sembra che io e te abbiamo consapevolezze diametralmente opposte, ma le ho con tutti.
Cito qui il tuo esordio nel topic "Ti sento, quindi esisti", topic molto gettonato anche in questi giorni:
"Ma infatti non mi verrebbe mai da pensare che una forza esista perchè io "la sento" o non esista perchè "non la sento".
(Avremmo la perfetta parodia della scienza, se ci si basasse sul "sentire", a cominciare dal "sentire" connesso a gravi patologie psichiatriche)."
Tu parli di gravi patologie psichiatriche, giustamente, però nulla toglie al fatto che una forza esista di fatto perché uno "la sente". Ci sarebbe solo da chiarire se la sentono pure gli altri o solo lui, e in quali percentuali la sentono gli altri. Ma se la senti, esiste. Dove esiste? Nel tuo corpo-mente esiste, prima che là fuori. Ma come ben sai se mi conosci un pochino, il "là fuori", pur esistendo, sarebbe per me in realtà un trucco del diavolo
Allora faccio una riflessione riguardo all'interpretazione di testi che non sono libri o giornali, ma cose più concrete, situazioni.
La Russia invade l'Ucraina ... e dajie! ... Compie una trasgressione ai trattati internazionali. L'Ucraina non appartiene alla Nato e tantomeno all'Europa. Per quale motivo di ordine strettamente logico razionale io dovrei mandare armi all'Ucraina?, dato pure un legittimo dubbio di costituzionalità in questi invii? Solo schierandoti politicamente puoi giustificare, ma non per altre vie. Non so se tu sia schierata a favore di questo comportamento, ma ai miei occhi questo corrisponde ad analfabetismo funzionale. Forse non ho colto il concetto, magari me lo spieghi meglio, comunque, sostenendolo, tale analfabetismo lo trovi dappertutto e rammarica che lo si trovi spesso anche quando ti confronti da cittadino presso gli sportelli della pubblica amministrazione. Concordo cento per cento che si tratti di mancanza di elasticità mentale, ma questa mancanza, a mio modesto parere, può confondersi con una patologia mentale, proprio come ne parli nella tua affermazione che ho citato all'inizio. Ciao
#1191
Citazione di: green demetr il 24 Gennaio 2023, 00:02:58 AMCiao Daniele, intanto mi scuso per i post precedenti.

Io non volevo partire dai partiti, ma sapere se a livello storico sia mai stata implementata una economia di sinistra. La risposta data da Lagrassa è "no".

Anch'io sono per una politica dell'autodeterminazione personale, da Hegel a Nietzche sono stati fatti passi giganteschi in tale direzione, su cui ha poi ragionato Heidegger, che ci ha consegnato l'idea di globalismo nella sua ultima intervista data alla tv tedesca.
In breve ecco cosa ho colto io:
Vi è qualcosa di peggio della distorsione del nazionalsocialismo ed è la lotta tra imperialismo e comunismo.
Lotta che secondo Heidegger (e Severino) porta inevitabilmente alla distruzione dell'idea stessa di umanità.
Oggi siamo in quel momento, avrei preferito non vivermelo(al contrario della massa ne siamo coscienti e ce ne doliamo), quindi perdona qualche impazzimento qua e là  ;)  (in futuro non ce ne saranno  O:-) )

Ciao Green, scuse più che accettate, capita. Adesso io non so bene cosa si intenda per pensiero di sinistra, ma penso, per quanto già detto tra me e te su Hegel, che l'unico pensiero di sinistra sia il mio in quanto radicalmente antitetico rispetto ad Hegel. Sarebbe quindi dai tempi di Adamo ed Eva che non si realizza un'economia di sinistra, se è questo che tu intendi con "implementata". I russi ci hanno provato, ma fallirono. Ben vengano i russi se pensano di avere qualche novità al riguardo. Ma rispetto ad Adamo ed Eva ci vorrebbe un po' di più oggi, dato l'intervento della realizzazione della nostra autocoscienza, dato il fatto cioè che allora non eravamo proprio ben consapevoli del male che potevamo arrecare ad altri. Cosa ci vorrebbe quindi? Ci vorrebbe almeno che si accettasse questa antitesi Hegeliana. Solo dopo, a mio vedere, si potrebbe parlare di realizzazioni di economie di sinistra ... non prima
#1192
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
24 Gennaio 2023, 13:45:35 PM
Citazione di: Claudia K il 24 Gennaio 2023, 11:02:10 AMProcedendo con ordine : di "filosofico" , nel mio interrogativo, c'è nulla più del "perchè?"; e quanto allo "autoconsolatorio" non era riferito nè a te nè a nessuno in particolare; piuttosto sono sicuramente io, per me stessa, a leggere come autoconsolatoria (ma non veritiera/percorribile) l'idea di essere io a migliaia di anni luce da quell'eclettismo e capacità di sistematizzazione del Sapere che ha caratterizzato le Menti di cui parlavo!  ;)
Il grado di istruzione, inteso come qualità e quantità della stessa, è pressochè imprenscindibile, nella COMUNE esperienza umana, per qualunque opera intellettuale (inclusa l'Arte, che non si produce senza Metodo).
Ora : non ci può essere ragionevole dubbio circa il fatto che l'istruzione non sia mai stata tanto diffusa quanto oggi, anche se volessimo limitarci alla sola istruzione di massima qualità (= mai tanti umani hanno avuto la possibilità di accedere a percorsi formativi iperqualificati quanto oggi!). Superfluo ricordare che all'epoca lavorassero a lume di candela e con pennino e calamaio su pergamene, mentre un viaggio Firenze-Roma era già un'avventura di tutto rispetto ed impegno...).
Ebbene : oggi che la formazione qualificatissima è dilagante...anzichè prodursi la moltiplicazione delle menti eclettiche (teoricamente facilitata da TUTTO), si assiste persino al dilagare dell'analfabetismo funzionale, e su livelli SPAVENTOSI!
Di persone ipertitolate che letteralmente non capiscono quello che ascoltano o leggono...ti assicuro che registro anche a titolo personal-professionale uno tsunami! E non sto parlando di complesse teorie di Fisica! Parlo di persone accademicamente "validatissime" (tante, troppe) che risultano impossibilitate ad interiorizzare il senso di tre proposizioni semplici (soggetto-verbo-complemento) in consecutio logica, o peggio sono capaci di perdersi in una sola, se contiene un inciso!

Ciao Claudia, tralasciando la parte iniziale ti dirò molto sinteticamente. Non conosco quale sia il tuo ambito professionale, ma mi sembra che ne sai di cose.
Comprensione e produzione. La produzione dovrebbe essere coerente con la comprensione immagino. A me sembra paradossale che persone molto qualificate non debbano produrre ciò che nel loro corso di studio avrebbero a suo tempo compreso, che perdano quindi questa capacità di comprendere. Quindi chiedo, in quali situazioni si verificano eclatantemente tali analfabetismi funzionali? Perché, per come la vedo io si tratterebbe forse di blocchi psicologici più che di motivi da addurre alla comprensione di testi
#1193
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
23 Gennaio 2023, 22:26:53 PM
Citazione di: Claudia K il 23 Gennaio 2023, 21:43:45 PMA me personalmente la negazione della Mente Immensa sembra solo un artificio autoconsolatorio, e a più forte ragione oggi, in cui buoni livelli di istruzione dilagano nel mondo occidentale...e... vedono il parallelo dilagare dell'analfabetismo funzionale... :-[
Beh, se vuoi affermarla fai pure, non è che guasti l'immagine della grande mente, ma fai attenzione a non trarne conclusioni di ordine filosofico.
E' in parte vero quello che dici sull'artificio autoconsolatorio, ma nel mio giudizio non penso di rientrare in questi casi. Probabilmente si tratta anche di forme di invidia nei confronti di chi si afferma ... In ogni caso secondo me il grado di istruzione c'entra poco con l'affermarsi di grandi opere. Per quel che riguarda l'analfabetismo funzionale, non so proprio che dire proprio per ignoranza. Che parallellismo coglieresti?
#1194
Citazione di: green demetr il 28 Dicembre 2022, 04:24:11 AMCiao Daniele, finalmente la depressione se n'è andata, ma tornerà.

Allora riassumendo tu mi dici che il capitalismo è una religione, e questa religione è il frutto dell'idealismo hegaliano, ossia sul funzionamento del soggetto nel mondo.
A tuo parere questo religione è elitaria perchè favorisce i ricchi che non pagano le tasse...ma in tutto ciò tu sei anarchico... :D

Allora anarchico per me è colui che critica la forma statalista in sè, quindi è una critica radicale che viene prima della critica politica che invece ne fai tu.
Ciao Green, non mi sembra che tu sia molto rinsavito ... ma siam già a primavera.
Questa religione è elittaria, scrivo con doppia t perché mi dà di più l'idea, perché favorisce la classe dei mentitori professionisti.
E' vero che sono un anarchico, ma non sono accecato. Nel momento in cui tu accetti l'idea di specie umana lo stato c'è già. Si tratta solo di determinare se è l'individuo a girare attorno allo stato, o lo stato attorno all'individuo. Di persona personalmente io sarei favorevole all'autodeterminazione dell'individuo in opposizione all'autodeterminazione dei popoli, nazioni, partiti, sette etc etc. Per quel che riguarda l'autodeterminazione del mondo non ci siamo ancora arrivati, ma non manca molto ... penso.
Ergo ... Se vuoi cominciare dai nostri partitini, si cominci allora a parlare di giustizia, dato che la giustizia dovrebbe rappresentare la grammatica dell'etica, partendo proprio dai primi articoli della Costituzione e prendendo piena coscienza di come recitano
#1195
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
23 Gennaio 2023, 21:08:03 PM
Citazione di: Claudia K il 23 Gennaio 2023, 18:22:28 PMApprezzo molto la tua osservazione, come apprezzo da sempre la citazione da Ivo Nardi.
E...appunto...: noi umani, dal nostro punto di vista, decodifichiamo un riflesso confuso  nell'acqua, illudendoci di ricostruire l'immagine che dà origine a quel riflesso che vediamo noi.
Ciò non esclude affatto che possa esistere chi ha una visuale privilegiata rispetto al riflesso, o che addirittura sia molto prossimo all'immagine che dà origine al riflesso, o che addirittura ne sia artefice.
Ed è proprio ciò che ipotizzavo  ab origine, in questo thread  ;)


Rileggendo il mio post precedente mi son reso conto di averti contrariato dandoti ragione, dicendo cioè senza rendermene conto la stessa cosa che tu hai detto indirizzandola a me; io l'ho solo detta in modo più articolato. Chissà come mai questa contrarietà del tutto ingiustificata da parte mia? Non l'avevi colta?
In ogni caso resto sul filo del mio intervento iniziale, ovverosia le grandi menti non esistono, o esistono nella nostra fantasia. Esistono menti che si perdono per altre vie, che non arrivano quindi alle grandi visioni perché in un certo senso disinteressate, o forse magari esistono corpi-mente che non hanno avuto esperienze di vita in grado di stimolare più di tanto dei modi diversi di intendere il mondo. E infine c'è la tecnica per esprimere una visione ... e immagino non sia semplice riuscire. Ciao
#1196
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
23 Gennaio 2023, 15:11:49 PM
Citazione di: Claudia K il 19 Gennaio 2023, 00:00:43 AM8) L'ordine è il medesimo.
Quello che può essere diverso è l'approccio, in base alle condizioni iniziali su cui si è basato l'alieno.  :)

Non sono d'accordo Claudia. Ammessa l'esistenza di un Big Bang, e da qui pertanto il suo ordine imposto, penso che l'ordine che desume un organismo in grado di cercare l'ordine sia dovuto alla fluttuazione della sua sensibilità interiore in relazione ai segnali trasmessi dai sensi con i quali percepisce il fluire dei fenomeni. Se fossimo tutti ciechi non penso che percepiremmo lo stesso ordine. La cosa suona come la dice Ivo Nardi: "Possiamo dare infinite interpretazioni a un riflesso confuso nell'acqua, ma l'immagine che dà origine a quel riflesso è soltanto una." Un saluto
#1197
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
21 Gennaio 2023, 09:19:27 AM
Il noumeno con la n maiuscola o minuscola, cambia niente, è un'ottima scusa per non conoscere se stessi
#1198
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
18 Gennaio 2023, 22:57:29 PM
Cit. Ipazia:
"Che le cose esistano indipendentemente dall'essere osservate è una banalità dal punto di vista empirico di cui anche la metafisica deve farsene una ragione, dopo tutti i fallimenti della sofistica nel prospettare una realtà altra da quella empiricamente riscontrabile.

La quale può essere falsificata, ma solo da strumentazioni empiriche, osservazioni, e calcoli più sofisticati, aumentando la risoluzione del fenomeno, non certo da argomentazioni metafisiche."

Non so bene come personificare la sofistica comunque sono d'accordo.
E sono d'accordo anche per quello che dici dopo, ma non penso siamo deficitari di strumenti, bensì invece di osservazioni in merito ai fenomeni. E tutto, secondo me, ma lo sospettava quantomeno Majorana, perché non avremmo conoscenza sullo stato "inconoscibile", dice lui, del sistema prima che venga preparato per l'esperimento. E lo definiva un aspetto inquietante dei fondamenti della meccanica quantistica. Ma io non sono un fisico

Cit: Ipazia:
" Il noumeno è altra cosa e lo sganciarsi della verità scientifica da esso è un progresso epistemico. Una volta che noi diamo significato e significante ad un referente e ne specifichiamo i limiti del campo di esistenza non lo abbiamo cristallizzato in una verità noumenica, ma poniamo una verità per noi, fenomenica,  funzionale alla nostra transeunte intellezione dell'universo. Il realismo si limita a questa operazione asseverativa di cui riconosce e accetta la falsificabilità"

Tralascio sul "noi diamo signif...etc" ... ma questa verità per noi fenomenica è sì fatta di dati empirici, ma è una verità in fondo metafisica, perché è fondata sullo stato inconoscibile del sistema antecedente all'esperimento. Si tratterebbe cioè  di un comportamento messo in moto e guidato da uno stato inconoscibile, presumibile forse ma non del tutto chiaro. Infine, noto che lo sganciamento della verità scientifica dal noumeno non mi sembra abbia prodotto quello che avrebbe dovuto in fondo produrre, cioè il medesimo sganciamento della verità individuale dal noumeno. Che stranezze
#1199
Tu ci metti lo zero iano, io invece lo tolgo un attimo almeno. La serie parte con lo zero. Sono solo stato colpito dal doppio uno ... Sembra quasi un trampolino di partenza. Ovvio, uno può dire, il doppio uno è previsto come risultato dalla definizione della serie. Ma per quale motivo Fibonacci si sarebbe inventato la serie? Immagino che i conigli gli siano serviti per mettere alla prova qualcosa che avesse intuito, visto. E infatti si vede ben in natura la presenza di detta serie, ma senza lo zero però.
Bob, io penso di avere dimostrato la mia fede che contraddice Hegel, anche se nessuno mi ha mai dato ragione di nulla. Tanto, la ragione ce l'hanno i Carabinieri, diceva spesso un mio amico. La cosa in sé, o la cosa per noi come la chiamano altri pur di non abdicare, è solo e soltanto la cosa per me. Che poi sia anche per gli altri è un altro discorso. Ma io non posso reputarmi nulla. Il nulla, a livello filosofico è metafisica pura, non mi appartiene ... la mia metafisica pura è il primato della sensazione rispetto all'indagine sensitiva nella costituzione della conoscenza, non che l'essere=nulla. Dovresti pertanto dimostrarlo perché io l'accetti sempre ammesso che lo capisca, ma se vuoi forzare i termini della lingua dovresti darne giustificazione logico razionale. 
Per quel che riguarda infine la teoria del Big bang chissà come mai mi viene sempre in mente il pozzo di San Patrizio ... due mondi. Comunque, secondo me vi fu una causa che produsse il botto. Un saluto
#1200
Non conosco molto la matematica, però mi ha colpito la presenza di due 1 consecutivi nella serie di Fibonacci, anche se la loro presenza sarebbe più che giustificata qualora il primo numero fosse però lo 0. Forse non c'entra nulla, mi è venuta così