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Messaggi - Jacopus

#1186
Ipazia. Il tuo ultimo intervento mi ha acceso una lucina. Nella tua descrizione, che condivido ampiamente (tranne nella soluzione, il comunismo, che non è altro che la riproposizione delle stesse regole, senza libertà), mi sono chiesto: "ma questo nuovo modello teologico, l'Economics, come aliena i suoi fedeli? Come li rende estranei a sè stesso per poterli controllare? Infatti è noto che le religioni classiche alienano i fedeli, posticipando la felicità ad un metafisico regno "ultraterreno". Finché siamo sulla terra dobbiamo "peccare" come dominatori e "soffrire" come dominati. L'alienazione, al netto della differenza di classe, agisce in entrambe le direzioni, anche se cono effetti  agli antipodi.
Ma l'Economics quali dispositivi alienanti mette in campo, essendo la religione non più efficace come nel passato? Molto pragmaticamente, il Capitalismo ha sempre usato quello che c'era, per il suo interesse fondamentale, l'accumulazione. Nel passato infatti non ha certo lesinato un uso ideologico delle religioni, e le stesse religioni riformate sono legate a doppio filo all'ascesa del Capitalismo. Ma oggi, non è più possibile a causa della velocità dei mutamenti sociali, incompatibili con un mondo religioso, fondato sulla tradizione e sulla ciclicità del tempo. O meglio, è possibile come risorsa di riserva per certi strati della popolazione. Ma servono strumenti di alienazione molto più potenti per mantenere il controllo sociale. Mi domando se questi strumenti non possano essere:
1) L'Ascensore sociale. Infondere il messaggio che se ci si impegnerà a fondo, l'attuale situazione di disagio si trasformerà in successo. È l'ideologia della scala sociale sempre in movimento, che premia il merito e condanna il demerito.
2) L'individualismo. Frammentare la società, imponendo il messaggio che ognuno di noi deve fare per sè, perché in fondo è sempre valido l'adagio di Plauto, ripreso prima da Hobbes e poi da Freud, secondo cui "homo homini lupus". L'alienazione è servita se nessun nostro simile può essere un nostro compagno di lotta e di vita. A fronte della caduta progressiva della strategia 1), poiché è sempre più evidente che la società occidentale si sta sempre più cristallizzando e non c'è più il movimento di promozione sociale del passato, la strategia 2) sta diventando quella preminente, con conseguenze sul controllo sociale imprevedibili ma anche, a naso, preoccupanti.
#1187
Tematiche Spirituali / Re: Esperienze di eternità
23 Ottobre 2022, 16:13:19 PM
Anthonyi. Non credo, altrimenti ogni pensiero, per il solo fatto di essere pensato è reale. Questo accade nel pensiero magico e nella mente infantile. Ad esempio se penso che la terra sia piatta, allora la terra diventa piatta? E se penso che esista l'unicorno rosa o le sirene che incantano i marinai, allora si materializzano? In realtà torniamo sempre al nocciolo del problema, ovvero alla nostra plasticità neuronale + cultura complessa. Infatti è anche vero che solo pensandola in anticipo una cosa può essere progettata. Colombo fece i suoi viaggi perché immaginava la terra rotonda. Senza quell'immaginazione non sarebbe mai partito. Credo che la posizione ideale sia quella di chi riesce ad "immaginare" scenari inesistenti, fondandoli però su dati di realtà. In questa dialettica si esprime il cammino culturale dell'uomo.
#1188
CitazioneChe il mercato sia libero o no, rimane il fatto che in una economia specializzata, con la divisione del lavoro, si forma una contrattazione tra gli individui e quindi un mercato. Mercati le cui origini risalgono a millenni di anni fa, ben prima dell'economia capitalistica, e proseguiranno nei prossimi anni fino alla scomparsa dell'umanità.
 
Probabilmente anche gli adoratori del dio Mazda, dicevano la stessa cosa rispetto alle origini del loro culto e sulla certezza che detto culto sarebbe rimasto vitale fino alla scomparsa dell'umanità (ecc. ecc.)
#1190
 Viator. Si può credere di vivere nel migliore dei mondi possibili. E non è una questione di fede. Inoltre proprio perché non è una questione di fede, non credo neppure nel marxismo. Ciò non toglie che il capitalismo attuale è necrofilia economicamente applicata.
#1191
Anthonyi. Immaginati con la tua casetta in Garfagnana. Hai il tuo piccolo reddito agricolo. Le galline fanno le uova che vai a vendere al mercato. Hai una rete di vicinato che ti fa sentire meno solo. Ad un certo punto arriva un signore con un casco, fa delle misurazioni, qualche buco per terra. Dopo una settimana arriva l'esercito e requisisce tutto, perché nel tuo campo hanno trovato gas, terre rare, uranio, decidi tu. Tu con la tua famiglia (numerosa), vai a vivere in qualche ghetto di Firenze e magari qualche tuo figlia già incinta proverà ad arrivare in Africa e forse ce la farà e forse no.
Questo è quello che accade nel mondo, fuori dalla immaginaria Garfagnana che ho descritto. Al di fuori dei bordi dell'Occidente, al di fuori del miliardo di privilegiati che vivono sulle spalle degli altri sette miliardi di dannati della terra. Possiamo anche fingere che viviamo nel migliore dei mondi possibili, oppure pensare che noi questi privilegi ce li siamo meritati oppure che quelli che vivono nella povertà sono così perché non si impegnano abbastanza. Personalmente a queste frottole io non ci credo più, ed è in questa disparità che consiste la ferocia del capitalismo. È più il tempo passa, più questi meccanismi di disparità si allargano, affondando sempre maggiori strati della popolazione. Il capitalismo, senza controllo, si comporta esattamente come un delinquente, perché questa è la sua attuale natura. Non mi tiro fuori, ovviamente. Per farlo dovrei combattere questo sistema, ed invece sono anch'io parte di questo meccanismo della ferocia. E sono schierato con i dominatori. Non cè la faccio però a dormire sonni tranquilli e non posso che denunciare questo stato di cose.

Lettura consigliata: Conrad: cuore di tenebra.
#1192
Per Ipazia. Sulla tua descrizione sono assolutamente d'accordo. Il capitalismo attuale si sta abbattendo sul "mondo" con una ferocia vissuta soltanto nel lontano ottocento. Ma che il marxismo sia la soluzione, ho i miei dubbi, rientrando il marxismo nella stessa tradizione di "consumo" del mondo, che il capitalismo ha edificato.
#1193
CitazioneAristotele parlava di schiavi veri, non di uomini liberi di scegliere cosa fare della loro vita, cosa che il libero mercato garantisce
Una doppia metafisica inquina questi discorsi. Che vi siano uomini liberi di scegliere cosa fare è smentito da secoli di storia economica e che il marxismo renda liberi e felici è ugualmente smentito da un secolo (corto) di storia. Magari senza puntare a un modello puro, bisognerebbe pensare a qualcosa che stia in mezzo e che ragioni in termini meno assoluti?
#1194
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica del coronavirus
17 Ottobre 2022, 10:13:05 AM
Da circa metà ottocento, quindi quasi duecento anni, la medicina si fonda anche sulla statistica, che oltre a non capire chi mangia due polli e chi nessuno, però ha l'innegabile vantaggio di aiutare a gestire fenomeni estesi, come le pandemie. Potrei replicare dicendo che personalmente sono stato male due mesi ed ho fatto successivamente tre vaccini ed ora mantengo una buona salute e come me, centinaia di miei conoscenti. E' questo un fattore conoscitivo sufficiente? Non credo, nè pro, nè contro i vaccini.
#1195
Per Green. La distinzione soggetto/oggetto è forte in Freud, nel senso del mantenimento del ruolo del terapeuta come interprete unidirezionale della patologia e come chiave della sua risoluzione. Mentre le successive interpretazioni della psicanalisi sottolineano come il rapporto sia più paritario e investa le dimensioni affettive in entrambe le direzioni terapeuta/paziente e paziente/terapeuta. Cognizione comunque già chiara a Freud, che lo traduce in termini di controtransfert. Ma il controtrasfert di Freud è una sorta di meccanismo che pur essendo attivato dall'affettività deve essere manovrato in modo neutro e non prescindendo dal rapporto gerarchico paziente/analista. I pur minimi approcci affettivi informali come una abbraccio o una apertura alla confidenza paritaria sono considerate da Freud la rottura del patto analitico. Altre correnti ritengono invece che la terapia necessariamente debba considerare il rapporto come un rapporto fra soggetti paritari, seppure inseriti in un contesto artificiale come quello della seduta psicoanalitica. Da questo diverso approccio derivano poi ulteriori conseguenze, su cui non mi dilungo per non appesantire l'intervento.
#1196
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
13 Ottobre 2022, 12:15:18 PM
ciao Anthonyi. Ho specificato di non voler entrare nel merito della questione Ucraina (e per questo potrei anche essere cancellato, effettivamente, sono anche un moderatore, uhm.... :D). Ma quel discorso l'ho sentito in tutte le salse: se non ti piace questo lavoro, accomodarsi, se non ti piace questa casa, accomodarsi, se non ti piace questa società accomodarsi. A me sembra un discorso veramente di bassa lega, così in generale. Ed è anche un discorso veramente poco democratico, se ci pensi bene, ma magari sono io che mi faccio le "para" (come dice mia figlia).
#1197
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
13 Ottobre 2022, 10:45:03 AM
CitazioneSe a qualcuno non sta bene, cioè se non gli sta bene la Costituzione, é libero di cercare migliori diritti altrove.
Anthony non entro nel merito dell'Ucraina, ma solo su questo schema di pensiero, che ho sentito miriadi di volte da chi non vuole essere messo in discussione. Pensi che la democrazia funzioni così? Una sorta di "democrazia delle gambe": se non ti va bene così, vai altrove. Oppure: o mangi la minestra o salti la finestra. Secondo questa logica, i partigiani, poveri scemi, visto che non gli stava bene il nazionalsocialismo, avrebbero dovuto andare in Svizzera e diventare pastori, orologiai e cioccolatai? A questo punto perchè gli Ucraini, visto che non gli sta bene il referendum fatto dalla Russia, non se ne vanno a Leopoli e chiudono la faccenda? A Leopoli ci saranno sicuramente migliori diritti.
#1198
Se vogliamo fare un discorso molto generale su estetica, vivibilità e architettura, credo che ancora una volta, dovremmo implementare il livello culturale prima di quello economico. Sono i tanti parvenu, "i truzzi coi sordi", uno dei mali dell'Italia. Gente con buona disponibilità di soldi ma che non ha nessuna pretesa estetica o dì sensibilità storico/culturale. Nel mio paese ligure, ad esempio, c'è un bel centro storico, esattamente come uno se lo aspetta. Case colorate, persiane. Attorno casermoni per i villeggianti padani. Il pensiero fortemente depressivo si fa largo quando si constata che i casermoni non sono solo quelli costruiti negli anni 60/70, in pieno boom economico. Recenti obbrobri hanno fatto la loro apparizione. Case che starebbero bene in un territorio anonimo, ma non in un paese con notevoli resti medioevali e un centro storico integro. Ma gli acquirenti dei casermoni non hanno, appunto, la sensibilità per comprendere la bruttezza di quelle case. Hanno sempre vissuto nella bruttezza e non hanno mai avuto tempo, voglia, stimoli necessari per comprendere cosa significa armonia, bellezza, assonanze, paesaggistica. Materialisticamente, basta avere un tetto, che costi poco (poco è un eufemismo, diciamo che le case si sono ridotte a 30-40 mq e si pagano comunque tanto) e dire di avere la casa in riviera. Il consumo del territorio diventa così stratosferico e il turismo internazionale si riduce, inevitabilmente. Sono stato nuovamente in Francia. Mi serve per disintossicarmi. Avete mai visto i paesini della campagna francese. Poche deturpazioni, un richiamo all'architettura tradizionale anche quando si costruisce ex-novo. I paesi si inseriscono così armoniosamente nel territorio. Altro esempio molto interessante. Andate a Bordighera. C'è la Bordighera medioevale. Un gioiello racchiuso nelle mura. Poi c'è la Bordighera degli inglesi. Grandi ville sulle pendici del paese, attorniate da giardini e strade dritte. Poi c'è il lungomare, costruito in pieno boom edilizio. Vi accoglierà un caos da pulp fiction, la pagoda giapponese, accanto al ranch texano, che si appoggia al grattacielo in stile brasiliano e più  avanti la casetta alpina. Racchiusa in una città la storia dell'Italia e la sua incapacità a disciplinare il suo gusto estetico.
#1199
Green. Seguirò volentieri il tuo thread. Conosco abbastanza bene la psicoanalisi da poter aggiungere qualcosa su quel versante, mentre il pensiero "eretico" di Lacan l'ho solo orecchiato attraverso Recalcati. La prima cosa che mi viene da scrivere è che l'avversario di Lacan, ovvero la psicoanalisi freudiana classica non esiste più. Nel suo versante più prolifico, essa si è ibridata con altri correnti culturali ed ha abbandonato la visione del terapeuta maieutico che, dall'alto delle sue interpretazioni trasforma il mondo intrapsichico del paziente. Piuttosto ora la terapia psicoanalitica è strutturata come la danza fra due menti in grado di vivere contemporaneamente asimmetricamente e simmetricamente la loro relazione. Questo perché solo rivivendo i legami affettivi primitivi è possibile agire in profondità nella costruzione della Weltaschaung del paziente e ciò implica lo stesso rapporto simmetrico/asimmetrico che esiste fra genitori/figli, in una relazione non autoritaria. La dimensione dell'intersoggettività, quella dei legami affettivi sono orizzonti normali per l'attuale psicoanalisi mentre sono stati solo sfiorati da Freud, ancora legato ad un paradigma soggetto/oggetto classico, pur essendo stato uno dei pionieri per la dissoluzione di quello stesso paradigma.
#1200
Tematiche Spirituali / Re: OLTRE SCHOPENHAUER
10 Ottobre 2022, 21:57:16 PM
Risposta a Freedom:
Secondo me ogni atto altruistico si fa per avere in cambio qualcosa. Nel mio intervento volevo solo sottolineare come quello scambio sia stato reso tossico dall'ideologia capitalistica. Anche la soddisfazione interiore è avere in cambio qualcosa, anche se si tratta di uno scambio altamente onorevole. Essere considerati una persona che fa del bene, rende quella persona apprezzabile e benvoluta. Non credo che quella persona se ne dispiacerà e non credo neppure che questo scambio sia orrendo o meschino. Anche chi tratta bene i propri figli lo fa per fini che non sono solo altruistici, protezione dei propri geni, desiderio di rivalsa rispetto ai propri sogni, speranza che si venga trattati bene da vecchi. Ma questo scambio fa parte della normale dialettica umana. Esiste anche l'altruismo come estremo sacrificio, ma oltre ad essere piuttosto patologico, ricordo, en passant, l'ammonimento brechtiano, secondo cui sarebbe meglio vivere in una patria senza eroi (e aggiungo neppure martiri).
Ciò che il capitalismo 2.0 ha innestato nei nostri cuori è il sospetto che ogni atto altruistico abbia dei fini "pelosi", ovvero sostanzialmente di guadagno e di arricchimento, diretto o indiretto, disumanizzando così un'indole comunque presente nell'uomo (insieme a tante altre), ovvero la solidarietà e la reciproca collaborazione. L'orribile termine "buonismo" è il distillato di questa deriva. Il capitalismo da questa degradazione ottiene il vantaggio di non sentirsi colpevole della propria ideologia disumanizzante, perchè cerca di far credere che risponda alle stesse logiche capitalistiche anche ciò che viene "spacciato" per solidarietà e altruismo. La disumanizzazione diventa così uno spazio culturale sempre più capillarmente colonizzato da questo pensiero connesso al "fare soldi". Basta guardare la serie più famosa di Netflix, Breaking Bad, per averne una amara conferma.