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Messaggi - Duc in altum!

#1186
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
24 Ottobre 2016, 09:55:06 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneNon mi preoccupo per niente. E sai perchè ?
Sono ben consapevole che sono un nulla vivente.. vivo alla giornata SENZA preoccuparmi SE domattina apriro' gli occhi !!  
Non ti preoccupi, però lavori per sostenerti. Non ti preoccupi, però possiedi un PC, se non un !phod. Non ti preoccupi, però consigli a tuo figlio cosa bene fare o cosa sia giusto non fare.
...ma mi faccia il piacere!! (cit. Totò)  :-[



**  Quello che conta nella vita non è il semplice fatto che abbiamo vissuto. È il modo in cui abbiamo fatto la differenza nella vita degli altri a determinare il significato della vita. (Mandela
#1187
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
24 Ottobre 2016, 09:49:00 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneIl prezzo del riscatto è stato il sangue del Cristo inaugurata sul calvario e gia' garantita dai pegni dello spirito, questa Redenzione raggiungera' il suo compimento SOLO  nella Parusia (!) con la Liberazione dalla morte mediante la resurrezione dei corpi.
Benissimo, per me è più che logico che fin quando non terminerà la storia del pianeta terra, il Regno dei Cieli non sarà totalmente sgombro da "impicci"!
Ma per essere, all'ora della Parusia, "meritevoli" della Liberazione, ci si deve impegnare adesso, e non quando il gioco è svelato completamente.
Quindi la Parusia è un dono meraviglioso di Dio, ma mai quando il fatto di essere sceso tra noi per farci innalzare a Lui.
#1188
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
24 Ottobre 2016, 09:40:54 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneEcco che il nostro tempo non è poi cosi' diverso da quello passato. Possono venire quaggiu' migliaia di altri profeti, Unti, Consacrati.. i quali annunceranno lo "stesso" messaggio - ma nulla cambiera' - il  "miraggio" del POSSESSO, dell' avidita', della vanita', della (pseudo) felicita' sara' sempre piu' attrattivo di qualsiasi " messaggio" celeste !  
E neanche sarà differente da quello futuro.
Se potesse esserlo, sarebbe un possibile indizio che Dio non esiste, e che Gesù non è suo Figlio.
Il miraggio non è sinonimo di speranza. Il miraggio è una costruzione illusoria dell'uomo, la speranza è una virtù soprannaturale, l'uomo non nessun merito nella sua origine, può solo sperimentare la pace e l'allegria che essa concede, nella sua pienezza, no nel momento effimero e caduco di felicità che diviene dal "miraggio del possesso".
Senza ovviare: "Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano" (Matteo 7:13-14).
Il messaggio evangelico (celeste) è sperimentabile, anche, grazie alla speranza nella Parusia, visto che (Lui) disse che sarebbe venuto, ed è venuto, disse che sarebbe morto per noi, ed è morto, disse che sarebbe risuscitato, e lo ha fatto, disse che ritornerà, e......
#1189
**  scritto da Apeiron:
CitazionePensare che per l'universo noi siamo importanti è avere megalomania. La differenza tra l'ebete e il "filosofo" è questa: il primo ritiene se stesso come la cosa fondamentale dell'universo, il secondo invece contempla la nostra quasi nullità
Se penso all'Universo, io non sono nulla, se penso a che l'Universo è frutto dell'amore, io sono Tutto.
#1190
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
23 Ottobre 2016, 13:29:21 PM
**  scritto da altamarea:
Citazionema come si può rispondere con la sola Ragione a chi nutre una Fede cieca?
Non si può rispondere perché non esiste persona nell'Universo, a cui è stato concesso di poter confutare con la sola Ragione il mistero del perché esistiamo, perché moriamo e perché, cosa più importante, amiamo. E' utopia. Quindi credere di poter rispondere con la sola Ragione è già fede cieca.
E' normale (come ben delucida @Sariputra) che se non incominci a riconoscere questo tuo estremo categorico (ossia che sei il primo umano che può rispondere senza fede nella Ragione), le mie risposte ti appaiono prive di lassismo, e si mette in moto lo scontro degli opposti.

Tu credi che Dio non esiste, e non hai prove, io credo di sì, e non ho prove, solo partendo da questo banale ma imperativo fondamentale, la discussione ti potrà apparire un confronto tra idee e non una guerra dogmatica.


Buona domenica a tutti.
#1191
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
22 Ottobre 2016, 11:30:21 AM
**  scritto da InVerno:
CitazioneE' vero che a ragionar di fede non si cava niente
Come non si cava niente? ...ma se ognuno di noi decide, tranne per le Dio-incidenze, solo in funzione delle ragioni di fede, ossia, soltanto in conformità e sintonia con quella che per la nostra logica è la verità o il senso della vita, anche senza averne certezza piena.


CitazioneNon li meraviglia che questo "Satana" a quanto pare agisce o al di fuori della volontà di Dio (bi-teismo o caduta dell'onnipotenza) o all'interno della volontà di Dio (addio infinità bontà del creatore che gli permette beatamente di operare), deve esistere dicono loro, perchè me l'ha detto il parroco (sic!) o perchè io l'ho visto operare (santo egocentrismo)
Certo che meraviglia, mica tutti i "fedeli" accendono le candele per scaramanzia e non per atto di affidamento! Ma meraviglia maggiormente il fatto che davvero nessun essere umano è buono, o, per capirci meglio, agisce solo secondo i buoni propositi o le caritatevoli aspettative che gli gonfiano il petto di dignità e gli occhi di lacrime. Quindi, se in "ogni" essere umano, esiste questa battaglia personale (i due lupi della leggenda Apache), e, cosa più importante, nessuno ha la soluzione perfetta per far fronte a questa situazione che va oltre la volontà umana: Io non riesco a capire neppure ciò che faccio: infatti non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto. Ora, se faccio quello che non voglio, io riconosco che la legge è buona; quindi non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. Io so infatti che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene; c'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me. - (passo di San Paolo ai romani dove, ti piaccia o meno, non puoi che rispecchiarti, così come ognuno di noi), nasce, prima istintivamente, poi pian piano, grazie soprattutto alla ragione, la necessità di affrontare o meno, attraverso la fede personale, questo impaccio esistenziale: perché ho tutto e non sono felice? ..o perché sono felice ma non sereno? ...o perché esiste quel "bene", che ogni tanto sperimento, che mi concede vera gioia e vera serenità?
Ecco che a queste domande ognuno risponde come meglio desidera, c'è chi dice è solo colpa del caso o del determinismo, e quindi il diavolo non esiste, o chi incomincia a credere che non esiste nulla per caso e quindi sceglie l'alternativa, con eguali probabilità, del progetto divino sull'uomo.
Fatto strano, e non poco rilevante, è che in tutte le tre principali religioni monoteiste c'è la presenza del diavolo, che altro non è, se non la parte disobbediente alla perfezione, toh, guarda caso, la stessa dinamica presente in ogni individuo.
C'è chi, senza prove che le proprie schifezze siano influenzate da una forza totalmente avversa alla vita e alla bellezza della dignità umana, reagisce o meno, con la propria fede, a questa inevitabile depressione, facendo da Sé, c'è chi, sempre per fede, ne resta indifferente, e c'è chi, altrettanto per fede, decide di affidarsi a Colui che ha già ridotto il disumano e disamorato sobillatore, al nulla eterno.


CitazioneAl Pacino in quel film dice "la più grande opera del diavolo è far credere che non esiste"..
E chiamalo scemo!!  ...vorrei vedere chi non lo ripudiasse se si facesse presente a tutti!

Comunque, parlando di film, una scena eccellente per far comprendere che Dio non interviene "ancora", una volta per tutte (anche se con la Croce c'è stato il game-over), sul tentatore, perché a Lui tutto è possibile, ed è l'Unico che può trarre bene dal male, cioè, trasformare una cattiva intenzione, od una condotta iniqua, in Sua gloria, è quella che nel film Il Rito (dove un giovane sacerdote scettico, molto agnostico, accompagna, nel suo servizio alla Chiesa, un anziano esorcista navigato), che presenta la conversione, ossia il riconoscere che Gesù davvero esiste, del giovane prelato, solo nel momento in cui il demonio gli si presenta faccia a faccia.
La scena è emblematica non perché il curato accerta l'esistenza del diavolo per fede nella Parola di Dio, o per aver assistito agli esorcismi, ma perché avendo assodato della certa presenza dell'ignobile creatura, che lo sta minacciando, di conseguenza discerne che Dio esiste. Se questo è satana, allora invocando Gesù lo sconfiggo. Apriti cielo. Lo scettico riesce a dare profondità alle proprie disillusioni mettendo in pratica la verità recondita in un esorcismo: la preghiera del cuore.


CitazioneDavvero? La risposta che mi devo dare è la stessa che ho dato a lei , "se i mormoni esistono, non ti puoi meravigliare di niente riguardo alla fede".
Sono più che d'accordo, tutto è possibile grazie al dono della fede, c'è addirittura chi dice di non credere a niente, che la fede è solo per i "credenti", e fa progetti per le vacanze estive durante il cenone di Capodanno.
#1192
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
21 Ottobre 2016, 20:39:44 PM
**  scritto da altamarea:
CitazioneI martiri cristiani dei primi quattro secoli furono torturati od uccisi perché testimoniavano o difendevano la loro fede, perché si rifiutavano di sacrificare agli dei pagani o per altri motivi. Quei cristiani consideravano il martirio come possibile risurrezione in Cristo-Dio e non come morte e conseguente nulla.

Un esempio ? Il vescovo e teologo Ignazio di Antiochia nella sua "Lettera ai Romani" li implora di non impedirgli il martirio, per ripetere la Passione di Gesù. Fanatismo religioso ?

In un mio post in questo topic ti ho fatto l'esempio del sacerdote francese ucciso recentemente. C'è stato forse in lui desiderio di morte per testimoniare la sua fede  ?  No ! E' stato ucciso da un giovane folle.

A me sembra che i due esempi non siano simili

**  scritto da jsebastianB:
CitazioneE infatti l' anziano prete NON si è offerto spontaneamente. E' stato brutalmente preso e sgozzato.
Martirio ( ovvero testimoniare ) è "offrire / sacrificare " la propria esistenza pur di non assecondare, tradire, abiurare la propria fede ( non solo nel contesto religioso ).
Guardate che forse non ve ne rendete conto, ma il "desiderio" di morte per testimoniare la propria fede in Dio è la motivazione dei jihadisti.
Capisco che nelle discussioni (così come nella vita, oggi come sempre) è difficile ammettere di aver sbagliato, o fare un passo indietro quando incappiamo in una svista o in una cantonata, ma posso assicurarvi (il mio curriculum in Riflessioni.IT ne è pieno, l'ultimo appena 30 minuti fa) che dopo quell'atto di coraggio si cresce, e si cresce per davvero (provare per credere  :D ).

Neanche Gesù (che non dobbiamo mai perdere di vista come coordinata unica ed universale della perfezione umana) ha desiderato la morte per testimoniare la sua fede in suo Padre: infatti sudava sangue sapendo quel che l'aspettava.
Il martirio cristiano, cioè, la testimonianza alla verità dell'Onnipotente, non è l'atto eroico per liberare i cow-boy, ma il segno indelebile che tu mi uccidi perché io credo in Gesù, il Messia, il Cristo. Il martire cristiano è colui che viene ammazzato "a causa Sua": E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato (Mt 10, 22).

Esempio: Se io domani andassi fuori ad una moschea, travestito da sacerdote e adornato con cento corone del rosario, recitando i vespri e cantando il magnificat roteando un turibolo acceso, e mi procurassi la morte, non sarei un martire, ma nu strunz'! Però, se invece io stando in pizzeria, e facendomi il segno della croce prima di mangiare (regola che effettuo da anni in casa ed ovunque nel mondo io desini, Parigi compresa!), venissi preso di mira e sgozzato per mano di un terrorista , allora sì che sarei un martire.
Quindi, quel che voglio esprimere, è che padre Jacques Hamel non desiderava quella mattina morire decapitato, così come non lo desiderava Santo Stefano, né San Gennaro, né San Massimiliano Kolbe, né San José Sanchez del Rio (la storia è così da 2000 anni e nessuno può far niente per cambiarla, fino alla Parusia).
#1193
Percorsi ed Esperienze / Re:Crisi esistenziale
21 Ottobre 2016, 19:39:11 PM
Chiedo scusa per l'errore, ho sbagliato destinatario, era @Apeiron e non@Sariputra ...miserere!!
#1194
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
21 Ottobre 2016, 16:24:47 PM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneQuale allora l' interpretazione  del martirio  dei Maccabei ?
Non lo so, quella che desidera @altamarea, è lui che sostiene d'incontrare discrepanze. Per me non c'è nessuna differenza. Anzi, la conferma che col sangue dei martiri avvengono i miracoli è questa notizia fresca, fresca:
http://www.lafedequotidiana.it/giornalista-musulmano-si-converte-grazie-al-martirio-di-padre-hamel/
#1195
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
21 Ottobre 2016, 16:03:22 PM
**  scritto da altamarea:
CitazioneDuc, la frase che mi attribuisci l'ha scritta Giona, perciò giro per competenza la tua risposta  
E no, sei tu quello che affermi:
CitazioneTu e Duc dovete costringervi a studiare la storia del cristianesimo ed altri libri esegetici, critici, altrimenti non si può dialogare.

...quindi il contenuto della mia riflessione è ben indirizzato!  ???

Senza parlare che dovresti ancora darmi la tua personale interpretazione della differenza tra il martirio cristiano del I° sec e quello del XXI°.

Pace&Bene
#1196
Tematiche Spirituali / Re:Diavolo
21 Ottobre 2016, 14:40:34 PM
**  scritto da InVerno:
CitazioneUna persona esterna (alla fede) comunque si meraviglia di come persone che si presentano e professano come acculturate sul campo, poi si perdono nei ninnoli.

E da quando in qua che le persone acculturate potrebbero non perdersi nei ninnoli della Fede?


Citazionel'altro giorno la mia ragazza mi ha chiesto, ma perchè i cattolici parlano ancora di vergine maria e la adorano come una divinità, quando è certo che la verginità è un errore di traduzione e nel nuovo testamento Gesù stesso gli sbatte la porta in faccia facendo finta di non conoscerla e poi non compare\parla mai più?
[Ma la tua ragazza chiede in qualità di cristiana o della sua fede personale?]

Il fatto che in tanti concepiscano la Madonna al pari di Gesù è in primis causa l'ignoranza, nel senso che nessuno gli ha mai fatto un quadro ben delineato dell'enorme differenza tra Creatore e creatura (ed anche tra il venerare e l'adorare); e secondo perché la Madonna è apparsa, e quindi pensano che abbia l'onnipotenza del Cristo.
Basta entrare (non si paga) in qualsiasi Chiesa e vedere la disparità di candele accese innanzi alla Vergine Maria, con quelle illuminate al tabernacolo. La Madonna vince sempre 3 a 0. :-[

Per la verginità, prima, durante e dopo il parto, della Madonna (se non erro a questo ti riferisci), bisogna rientrare nella Tradizione della Chiesa che ha indetto il dogma (buona ricerca  :-\ ). Ma penso che il problema, se sia verità o follia, nascerebbe solo se quel dogma intaccasse la fede dell'assoluto dogma evangelico: la vita, morte e risurrezione di Gesù. Anche se, personalmente, il mio condiviso scetticismo a quello della tua ragazza si arresta innanzi al fatto che a Dio nulla è impossibile, giacché ancora più assurdo del fatto che una creatura/donna possa restare vergine durante e dopo (il prima non è neanche supponibile di sospetto d'autenticità, grazie allo Spirito Santo) il parto, è quello che Dio abbia fatto risorgere e vivere per l'eternità Gesù. Unico dogma che deve alimentare sempre e in ogni luogo la fede cattolica.

Per la questione che Gesù sbatte la porta in faccia alla madre, penso che tu ti riferisca all'episodio nel 1° segno di Giovanni. Qui il tuo (o della tua fidanzata, organizzatevi) equivoco è madornale (vedi che sucede spettegolare di una donna di alto rango e per di più dall'aspetto solenne  ;) ). Gesù non pronuncia mai il nome della madre, Maria, bensì la chiama donna e madre (cosa che ripeterà sotto la Croce), semplicemente per indicare (ricordiamo che siamo in Giovanni, stop alle digressioni, qui c'è il top per la salvezza dell'uomo, se Dio è preso sul serio, il peccato è una cosa seria - Ratzinger) che il modello di vera donna e di vera madre, per le femmine, è Maria sua madre, stop, nessun'altra. Vuoi essere una donna autentica, devi sforzarti d'essere (e non solo apparire) come la donna Maria; vuoi divenire una mamma esemplare, devi essere coma la Madre di Gesù. Tutto il resto è noia (e forse stridor di denti).
Successivamente il Suo incriminato: donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora (già presente in 1Re 17,18, a convalida che era una frase utilizzatissima a quei tempi, soprattutto nei tribunali tra complici di delitto); basta spostare il punto interrogativo (non presente nell'originale, giacché il greco antico non portava punteggiatura) alla fine della frase, per avere una traduzione letterale: cosa tra me e te donna non ancora è la mia ora? Dove quel dialogo, così, acquisisce, e mette in evidenza, non una rispostaccia del figlio alla mamma, ma una bella complicità fra i due: lui che aspetta che sia lei a dargli il via! (per dare origine a quella che viene studiata come teologia della ora, ma fermiamoci qui).
Anche perché sarebbe molto più paradossale della verginità e della risurrezione, la situazione che Gesù indichi dapprima Maria come modello per il genere umano, e poi la mandi a quel paese ...o no?!?!  ???
#1197
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
21 Ottobre 2016, 10:19:39 AM
**  scritto da altamarea:
CitazioneNoi siamo stolti perché indaghiamo per comprendere cosa dice e perché lo dice o se è vero quello che dice ?
Ma tu non indaghi per comprendere cosa dice (Lui), dato che gli stessi scritti su cui ricerchi, ti dicono, dall'indagine, che senza fede in Dio non potrai mai comprenderli appieno; tu indaghi, così come facevano gli scribi e i farisei, per incontrare la contraddizione in Esso, che fa sì che tu non debba cambiare il senso che hai dato alla tua esistenza, tu indaghi per ottenere l'approvazione che il messaggio evangelico è una bufala e che, quindi, confermi che la tua di fede non è idolatrica, e, perciò, puoi proseguire beato (almeno l'illusione non te la toglie nessuno!) in ciò che pensi sa la vera vita.
Differente sarebbe se tu, così come si fa nelle scienze e nella filosofia, mettessi in pratica ciò che ti viene proposto dal contenuto che tanto ti appassiona da investigare.
#1198
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
21 Ottobre 2016, 10:10:05 AM
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneOra proprio perchè sono del tutto indifferente al messaggio del Tarso  / e soprattutto NON vivendo piu' nel fulgido tempo del cristianesimo Trionfante  / si puo' " benissimo " rifiutare quella sedicente verita' ( seppur Relativa )!
Non si è piu' "costretti" a piegarsi ai dogmi del Nuovo Sinedrio.. c'è la liberta' di "contestare" e soprattutto di rifiutare (!) tutto  quanto introiettatoci sin dall' infanzia !
Tutto è relativo meno la fede di uno. Quella, nel momento in cui ci si affida ad essa, sia la che sia, è assoluta, indipendentemente da ciò che dicono o pensino gli altri.
E siccome, riaffermo, ognuno ha la propria fede in ciò che concerne il senso dell'esistenza e gli enigmi ontologici, ciascuno scommette, per adesso, che la propria verità sia quella vera, altro che relativa.

Certo che poi si può rifiutare tutto ciò che crediamo fallace o sedicente, ma anche per credere al libero arbitrio c'è bisogno di fede, quindi, come puoi ben constatare, ognuno ha i suoi "dogmi", e non possiamo fare niente per evitarlo, purtroppo o grazie a Dio.


CitazioneAgli scettici e ai dubbiosi il diritto non solo di criticare ma soprattutto di contestare, osteggiare e (ovviamente) rigettare come "stravagante" quella "presunta" verita' assoluta -

Benissimo, ma poi quando, inevitabilmente, questi scettici e dubbiosi, devono fare scelte morali o prendere decisioni etiche, in virtù dell' operari sequitur esse (cit. Schopenhauer), rivelano la loro personale verità assoluta, che puntualmente fallisce nel delirio d'onnipotenza dell'Io, o nelle solite idolatrie spicciole.


CitazioneSai bene che la tua fede poggia su diversi pilastri che reggono l' imponente impalcatura dottrinaria del tutto " indissolubili "   tra loro !
Lo stesso sommo di Tarso -  tuttavia - pone le croce ( con tutte quelle "sue"  aggiunte  motivazioni ) come il PRIMO in Assoluto (!) - essendo esso l' INIZIO del tutto (!). POI.. POI viene tutto il resto.
Lasciamo tutto il resto, il problema, per il mondo, è quella Croce:  E mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, predichiamo Cristo potenza di Dio e sapienza di Dio. Perché ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini. ---- quella Croce che sempre meno persone, incominciando dai cattolici, definiti da salotto o del 6- (meno) dal Sommo Pontefice Bergoglio, accolgono come unica verità che libera (addirittura qualcuno ha detto, testuali parole dal web: "Io sono cattolico ma faccio politica da laico: ho giurato sulla costituzione e non sul Vangelo"  :o ; ossia: "Io faccio quel che voglio e non quel che mi indica Dio, però, sia ben chiaro, sono cattolico" ; non so se ridere  ;D  o piangere :'( !!).
Vaglielo a spiegare ad @altamarea che con tutti i libri storici critici e le esegesi dei più rinomati pensatori che voglia leggere e studiare, il dialogo resta un bel momento di confronto, ma inconcludente, se non si sperimenta, dal vivo, l'elevazione e la libertà nell'inginocchiarsi sotto quella Croce.


CitazioneBuon per te.. Quando i musulmani avranno conquistato definitivamente il Continente e imporranno il loro credo.. fatti avanti - auguri.

Non credo che io sia così "speciale" nel progetto divino per meritare tale grazia, anche se con Dio si vive ogni attimo col "mai dire mai"!


CitazioneMisero (?) / non c'è la contro-prova.
In questo sono d'accordo, nessuno ha le prove certe, ma così si ritorna alla scommessa obbligatoria (penso che quella di Pascal dovrebbe essere infissa, solo col fine di far riflettere e riflettere e riflettere, in ogni luogo pubblico e privato per decreto ministeriale) che io tanto decanto, e dalla quale nessuno può escludersi.
Anche se, una mezza-prova, è che San Paolo, dopo la conversione a Gesù il Cristo, non ha sgozzato più nessuno, anzi, si è lasciato sgozzare da uomo libero.
#1199
Tematiche Spirituali / Re:Parusia
20 Ottobre 2016, 16:47:40 PM
**  scritto da jsebastianB:
CitazionePer coerenza gli ebrei, da te odiati, ( in quanto popolo deicida) hanno rifiutato questa stravaganza del grande Saulo.. preferendo di gran lunga rimanere fedeli al loro dioTribale (Yahwè) / essendo egli Geloso
Mi dispiace, gli ebrei hanno rifiutato non la stravaganza di San Paolo, ma il Messia che parlava loro (molto tempo prima di Saulo) in nome dell'amore di Dio per l'uomo (tutto, non solo di Israele).
Poi se dichiarare che solo chi crede in Gesù fa parte del popolo eletto per il Regno dei Cieli è sinonimo di odio, spero riusciate a perdonarmi.

CitazioneMa come la mettiamo con gli islamici ( anch' essi MONO-teisti )?
Per loro il Gesu' della storia era SOLO un profeta - sicuramente NON consustanziale con il dio di Ismaele / anzi, per loro è mera bestemmia.. e non esiterebbero a scannarti se vai a ribadire e imporre a loro  la (tua) verita'.
Dunque la prospettiva enfatizzata dall' araldo dottrinario vale "esclusivamente" per i cristiani  - stop - ( quindi è una verita' Relativa )!
Anche qui sei accecato dal pregiudizio. La dottrina del prodigioso Apostolo delle Genti, proprio in virtù di questo appellativo (così come il Vangelo), è per tutti; io non "posso" rispondere per un altro, per la maniera con cui replica all'universale domanda: Io chi son per te?
Io credo che Gesù è il Messia inviato da Dio, altri credono che era un profeta, altri ancora che non è mai esistito, amen e così sia, il problema è personale, la scelta esistenziale che ne discende anche, come ben c'illustra l'esimio San Paolo: Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo dunque del Signore. Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei vivi. Ma tu, perché giudichi il tuo fratello? E anche tu, perché disprezzi il tuo fratello? Tutti infatti ci presenteremo al tribunale di Dio, poiché sta scritto: Come è vero che io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me e ogni lingua renderà gloria a Dio. Quindi ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso. Cessiamo dunque di giudicarci gli uni gli altri; pensate invece a non esser causa di inciampo o di scandalo al fratello.  --- quindi, che questa eventualità divina, potrà anche apparire relativa per qualcuno, è buono saperlo, ma ai fini della fede soggettiva, che ognuno rievoca, inevitabilmente, al momento delle scelte etiche o delle decisioni morali, non può importar di meno, ciò che comporta è, però, grazie a Dio o purtroppo, una differenza nell'operato pragmatico sociale e privato. Infatti il cristiano, invece di sgozzare, si fa uccidere in nome di Dio.
Ed è questa l'impareggiabile esclusiva


CitazioneAppunto solo con la "fede" - Buon per te.. e cosa ti turba allora ?

Già l'ho detto in svariate occasioni: il non servire Dio così come mi chiede.


CitazioneIn quanto ex appartenente alla religione tradizionale non sono vincolato da nessun dogma e/o altra sedicente (pseudo)verita' -
Mi dispiace, ma qui stai toppando, e per non essere un utente pedante e tedioso, ti supplico di leggere nella mia risposta #36, ciò che ho detto ad @altamarea, in riguardo alla stessa incongruenza ...e poi San Paolo sarebbe lo stravagante!!   :-[


CitazioneOra ( per me ) quella sua interpretazione è plausibile.. Tu la trovi orrenda ? rifiutala.. ma  stai tranquillo che il mondo continuera' comunque a girare intorno al sole. comprendi?
Sarà plausibile per te, ma è incoerente, poiché siccome hai partecipato alla Santa Messa, sai che al momento del mistero della fede, l'assemblea risponde: Annunziamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell'attesa della tua venuta  - quindi, la salvezza si conquista nell'attesa: annunziando e proclamando (ossia, vivendo davvero le proposte evangeliche), mentre esisto senza amore per apprendere a riconoscere e vivere per, con e nell'amore, mentre mi riconosco malato anelante di balsamo medicinale spirituale, mentre sperimento, con incredibile successo, il manuale d'istruzioni della pace esistenziale.

Inoltre, ti invio una nuova stravaganza, il mondo gira intorno alla Croce (don't forgett: Io chi sono per te?) che resta sempre eretta e ben fissa, dacché anche il sole, e questo lo conferma anche la scienza, rispetto al contenuto della Parusia, non è eterno.
#1200
Percorsi ed Esperienze / Re:Crisi esistenziale
20 Ottobre 2016, 12:25:17 PM
**  scritto da Sariputra:
CitazioneA differenza di tutti gli altri "fondatori" della religione, Gesù è l'unico che in punto di morte ha detto "Dio, perchè mi hai abbandonato?". A differenza per esempio del Buddha, Gesù quando è morto è come se avesse percepito che "qualcosa non va". In questo senso Gesù è come dici tu "uno che ha cercato fino alla fine", tant'è che ha addirittura dubitato tutto quello che insegnava proprio nel momento in cui ci si aspetterebbe che avesse preso coraggio nell'affermare la sua dottrina. L'ho sempre trovato un paradosso ma in un certo senso sotto questo aspetto la sua vita è stata credibile.
Il paradosso ( e l'equivoco) nasce dal fatto che Gesù non sta invocando il Padre, o sta tergiversando e dubitando del suo affidamento alla volontà di Dio. La sua fede non può venir meno: Dio non può non credere in Dio!
Gesù sta recitando il primo verso del salmo 22 (che porrò in fine, così si capisce meglio che Gesù non ha eguali, senza voler offendere nessuno), ossia, anche soffrendo pene e sofferenze inaudite, continua a pregare saturo di fede, anzi, questo è bellissimo: continua ad avere la Saca Scrittura sulle sue labbra (mentre l'uomo l'ha rifiutata, l'ha sputata, non credendo alle profezie sulla venuta del Messia), sconvolgendo maggiormente i rabbini presenti sotto la croce; giacché, secondo l'uso giudaico, citare l'incipit di un testo sacro vuol dire assumerne la totalità.
Gesù non deve cercare un bel niente, la verità non necessita esaminarsi, solo è.
Dunque il finale del salmo consacra maggiormente la regalità divina di Gesù di Nazareth: «Ecco l'opera di Dio!».



Salmi - Capitolo  22
Sofferenze e speranze del giusto
[1]Al maestro del coro. Sull'aria: «Cerva dell'aurora».
Salmo. Di Davide.  

[2]«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Tu sei lontano dalla mia salvezza»:
sono le parole del mio lamento.
[3]Dio mio, invoco di giorno e non rispondi,
grido di notte e non trovo riposo.  

[4]Eppure tu abiti la santa dimora,
tu, lode di Israele.
[5]In te hanno sperato i nostri padri,
hanno sperato e tu li hai liberati;
[6]a te gridarono e furono salvati,
sperando in te non rimasero delusi.  

[7]Ma io sono verme, non uomo,
infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.
[8]Mi scherniscono quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
[9]«Si è affidato al Signore, lui lo scampi;
lo liberi, se è suo amico».  

[10]Sei tu che mi hai tratto dal grembo,
mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.
[11]Al mio nascere tu mi hai raccolto,
dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.
[12]Da me non stare lontano,
poiché l'angoscia è vicina
e nessuno mi aiuta.  

[13]Mi circondano tori numerosi,
mi assediano tori di Basan.
[14]Spalancano contro di me la loro bocca
come leone che sbrana e ruggisce.
[15]Come acqua sono versato,
sono slogate tutte le mie ossa.
Il mio cuore è come cera,
si fonde in mezzo alle mie viscere.
[16]E' arido come un coccio il mio palato,
la mia lingua si è incollata alla gola,
su polvere di morte mi hai deposto.  

[17]Un branco di cani mi circonda,
mi assedia una banda di malvagi;
hanno forato le mie mani e i miei piedi,
[18]posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano, mi osservano:
[19]si dividono le mie vesti,
sul mio vestito gettano la sorte.  

[20]Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, accorri in mio aiuto.
[21]Scampami dalla spada,
dalle unghie del cane la mia vita.
[22]Salvami dalla bocca del leone
e dalle corna dei bufali.
[23]Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all'assemblea.  

[24]Lodate il Signore, voi che lo temete,
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe,
lo tema tutta la stirpe di Israele;
[25]perché egli non ha disprezzato
né sdegnato l'afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto,
ma, al suo grido d'aiuto, lo ha esaudito.  

[26]Sei tu la mia lode nella grande assemblea,
scioglierò i miei voti davanti ai suoi fedeli.
[27]I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano:
«Viva il loro cuore per sempre».
[28]Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra,
si prostreranno davanti a lui
tutte le famiglie dei popoli.
[29]Poiché il regno è del Signore,
egli domina su tutte le nazioni.
[30]A lui solo si prostreranno quanti dormono sotto terra,
davanti a lui si curveranno
quanti discendono nella polvere.  

E io vivrò per lui,
[31]lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione che viene;
[32]annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
«Ecco l'opera del Signore!».