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Messaggi - bobmax

#121
L'ontologia esprime la dimenticanza dell'Essere.
Ne è la dimostrazione più esplicita.
L'uomo vi si perde, seguendo imperterrito il sentiero della notte.
Insegue le sue stesse creazioni, in cui crede ciecamente. E queste stesse creazioni sono causa della sua rovina: nichilismo.

Qui e là vi è ancora qualcuno immune a questa auto allucinazione?
Quanti saranno?
Chissà...
Intanto qui lo "stile" si va facendo vieppiù grossolano, se non addirittura in certi casi becero.

Avrà mai un senso criticare l'ontologia in questo ambiente?
O anche solo fare un tentativo di riflessione filosofica?

Magari sì, almeno per quelli che raramente compaiono o anche solo leggono senza mai partecipare.
Speriamo in loro.
#122
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
12 Luglio 2024, 22:41:48 PM
L'esistenza consiste nell'evolversi nel tempo del molteplice. È il divenire di tutte le cose.
Ma l'Etica suggerisce che l'autentica realtà non è né molteplice né diveniente.

Per rendersene conto è sufficiente osservare quando siamo nel giusto, perché abbiamo scelto il bene.
E lo sentiamo che quello era vero bene, perché è semplicemente ciò che doveva essere, un nulla.

In quel momento abbiamo eternato.
Cioè con quella semplice azione siamo entrati nella eternità.
Eternità che non consiste in una durata indefinita, ma nell'istante senza durata. Che è appunto l'eterno istante, che non è mai passato, perché è.

E tutto ciò che appare regolare il divenire del mondo, serve soltanto a costruire le occasioni per, appunto, eternare.
#123
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
12 Luglio 2024, 16:42:42 PM
Non penso affatto che tu sia in malafede, Jacopus. Ma sospetto che comunque ve ne siano non pochi di cosiddetti pacifinti.
Mentre, secondo me, tu sei pacivero.

Epperò ritengo che il vogliamoci bene richieda un impegno intellettuale straordinario. Se si prendono delle scorciatoie, perché troppo difficile considerare tutto, è facile cadere nel pressappochismo di un ideale fantastico, slegato dalla realtà.

Certamente il mio problema è proprio questa mancanza d'amore!
Ma non mi sembra che ciò sia dovuto ad un mio sentirmi superiore... Perché per mia fortuna non vedo nessuno davvero inferiore a me.
Forse dipende invece dal mio non essere ancora un nulla. Cioè non sono riuscito ancora a fare un passo indietro di fronte alla Verità.
Mentre la Verità ha invece bisogno di me, dell'annullamenro del mio volere.
Riconoscendolo come un non essere.

Penso sia questo lo scopo dell'inferno.
Cioè riuscire a distinguere tra peccato e peccatore. In quanto non vi è nessun peccatore, perché sono tutti innocenti, ma solo il peccato.
E agire di conseguenza.
#124
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
12 Luglio 2024, 10:03:32 AM
È in corso un attacco all'occidente da parte della Cina, che cerca di dominare il mondo.
Ma non si sente ancora abbastanza forte, e teme di buscarle.
Per cui da un lato sta incrementando sempre più la sua produzione industriale per corromperci e impoverirci, mentre dall'altro supporta più o meno nascostamente gli utili idioti che si espongono direttamente. Come la Russia con le sue pretese egemoniche ormai anacronistiche. E che non potrà che diventare un vassallo cinese.

Tirano il sasso e nascondono la mano. Uno schifo, come fa pure l'Iran.

È di tutta evidenza che l'occidente non ha più alcun interesse ad espandersi. Vorrebbe la pace e continuare a prosperare, ma le democrazie sono ormai in crisi. E le forze autocratiche studiano ogni occasione per debellarle.

Sarà dura.
Anche perché pure qui, in occidente, vi è chi rema contro. E magari vede ancora il mondo con gli stereotipi del secolo scorso: lotte tra imperialismi...
Quando ormai le tentazioni imperialistiche occidentali sono svanite da un pezzo.

Fette di salame sugli occhi, quando va bene.
Verrà il momento in cui questi pacifinti faranno implodere le nostre garanzie democratiche. Saranno proprio loro a farci perdere la democrazia.
Sonno della ragione, e mi sa pure peggio...
#125
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
12 Luglio 2024, 05:48:40 AM
Se tengo fermo che ciò che conta è l'Etica e soltanto l'Etica, allora tutto il resto vi deve dipendere.
Cioè l'Essere è il Bene!

E l'esistere...?
Ecco l'esistere deve necessariamente adeguarvisi. Perché l'esistenza non ha una sua propria essenza, ma è solo una manifestazione dell'Essere.
Che è il Bene.

Ma allora il male...
Come la mettiamo con il male, che senza dubbio esiste?
Anche il male ha come Essere il Bene?
Come la mettiamo?

Se, nonostante tutto, tengo fermo che il Bene è, allora il male non può davvero essere.
E come fa il male, che appare certissimo, in realtà invece non essere?

Beh, visto che il male deve necessariamente non essere, e che nel mondo vi è senza dubbio il male... allora la stessa esistenza è in sostanza un non essere.
L'esistere non ha alcuna sua consistenza propria.
Di modo che non vi è nessun "qualcosa" che sia davvero reale, nessuna legge di causa-effetto, nessun divenire.
Non vi è niente che possa in qualche modo partecipare al male.

E allora che c'è?
C'è Dio.
O meglio, ci sei tu e Dio.

Ci sei solo tu, e... Dio.
Sei il figlio unigenito, che rifiutando il male, sconfessando ogni possibile male, infine tornerà a casa.
Tornerà a essere ciò che è sempre stato: il Padre.
#126
Attualità / Re: Panico americano
11 Luglio 2024, 17:46:01 PM
Ritengo legittimo tagliare il ramo su cui si è seduti.
Ognuno ha il diritto di decidere del proprio destino.
Tuttavia se su quel ramo vi è seduto qualcun altro, che magari vi vuole rimanere appollaiato, allora la scelta di tagliarlo si configura come un delitto.

La forza delle democrazie risiede principalmente nel lasciar libertà di scelta ai singoli. Libertà che dovrebbe permettere pure di segare il proprio ramo, su cui però si è i soli assisi.

Ma questa forza diventa debolezza quando la libertà è  fraintesa e diventa un liberi tutti!
Persino di farneticare sui diritti a scapito dei doveri. E pure di segare il ramo su cui stanno altri...
#127
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
09 Luglio 2024, 22:36:44 PM
Ogni ipotesi, che preveda un qualcosa o un qualcuno che sia causa di questa esistenza, non fa che rimandare il perché a quell'altra esistenza, senza risolvere la questione dell'esistere.

È così perciò pure con l'ipotesi di un disegno intelligente. Che suppone l'esistenza di un qualcuno/qualcosa che progetti intelligentemente.
Di modo che occorrerà poi spiegare il perché del suo esistere...

È invece l'Essere che deve essere considerato.
Solo che Essere = Nulla...

Almeno che si cambi radicalmente prospettiva.
Non sarà lo scopo della esistenza che si manifesti ciò che conta davvero?
E non è forse il Bene ciò che vale sopra ogni cosa?
#128
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
08 Luglio 2024, 14:49:08 PM
Cos'è il "disegno intelligente" se non un escamotage per spiegare l'esistenza attraverso qualcosa di altrettanto esistente?
È cioè un tentativo, tra i tanti, di supporre una ulteriore esistenza che spieghi questo nostro esistere.

Senza però considerare che sia il "disegno" sia la "intelligenza" sono caratteristici di questa esistenza!
E perciò il supporli altrove, non fa che riproporre il problema dell'esistere in un'altra dimensione, senza però risolverlo.
Una non soluzione, non dissimile dagli dei dell'Olimpo.

Non sarebbe meglio evitare di supporre fantomatiche esistenze, e iniziare ad affrontare l'Essere?
Senza pensarlo né intelligente, né progettista, ma semplicemente Nulla?

Un Nulla che, per essere il Bene,  necessita di me.
#129
La debolezza della ontologia è proprio in ciò che la costituisce: le categorie.
Categorie, che invece di essere intese come mere modalità interpretative dell'esistente, sono considerate "verità" certe dalla stessa ontologia.

E poiché poi inevitabilmente queste verità finiscono con il traballare, quando si giunge al limite del comprensibile, ecco che diventa naturale supporre ulteriori piani ontologici!
Cioè ontologie supplementari che spieghino, risolvano in qualche modo, l'empasse.

Cosa non ci si inventa pur di non affrontare il Nulla...
#130
Tematiche Filosofiche / Re: 𝜋
07 Luglio 2024, 22:06:17 PM
L'entità è approssimata perché il punto non è un infinitesimo.

Ovvero l'infinitesimo non può essere ridotto a un punto.
Per la semplice ragione che l'infinitesimo ha una dimensione, il punto no.
#131
Tematiche Filosofiche / Re: Essere ed esistere
06 Luglio 2024, 17:56:33 PM
Il caso deve essere escluso nel gioco del divenire dell'esistenza.
Il caso non può e non deve esserci.
Ammettere che il caso sia effettivamente presente e agente nella esistenza ci scaraventerebbe nell'assurdo.
Il caso è infatti espressione del Caos!

Tuttavia non possiamo neppure escluderlo del tutto, il caso...
Sia perché il caso è la negazione della necessità, e ogni negazione trova la sua ragion d'essere in ciò che nega.
E sia perché, seppur lo escludiamo obbligatoriamente dal presente, lo ritroviamo all'origine di tutte le cose: non siamo forse qui per caso?

Che poi, se decidiamo di affrontare di petto la questione della esistenza, e cioè affrontando il limite insuperabile che sempre si presenta nella nostra ricerca, motivata soltanto dall'Etica, allora potremmo cambiare radicalmente prospettiva.

E se fosse invece la necessità una illusione?
Se non vi fosse in realtà alcuna legge di causa-effetto?
Se il Cosmo non fosse che un dono, istante per istante, del Caos?
Un dono provvisorio, che può essere negato in ogni momento.

Essere = Dio = Caos
#132
L'entità geometrica dell'infinitesimo è... l'infinitesimo!
E non si può determinarlo, perché è proprio quella lunghezza che non può essere determinata, sebbene... non sia nulla.

E infatti il punto è definito da concetti che vengono prima, e che sono le dimensioni.
Il punto è la negazione delle dimensioni. E questa è la sua definizione.

Comunque basta, che non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire.
#133
Eutidemo, Eutidemo...
L'infinitesimo ha dimensione.
Il punto non ha dimensioni.
Punto.
#134
Infatti, Eutidemo, la matematica non è una opinione. L'infinitesimo è sempre relativo ad una dimensione.
Mentre il punto non ha dimensioni. È proprio il non aver dimensioni la sua peculiarità.

Di modo che parlare di infinitesimo relativamente ad un punto è semplicemente un non senso.

Viceversa si può parlare di un infinitesimo in un punto di una retta.
Attenzione, è la retta che contiene l'infinitesimo, non il punto, che serve soltanto per stabilire la posizione dell'infinitesimo.

Puoi aggiungere in una direzione un numero finito di punti grande quanto vuoi, avrai sempre una lunghezza = 0
Altro che infinitesimo...
#135
Due punti, distanti tra loro un punto, sono lo stesso punto.