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Messaggi - Pio

#121
Citazione di: iano il 20 Giugno 2024, 22:01:36 PMHai ragione Pio, però devo sottolineare anche qui che se il sistema sanitario lo stanno sistematicamente smantellando, un sistema inadeguato non è la vera novità, e non è neanche una novità lo slogan ''chi non si vaccina'' muore.
La novità è che lo slogan questa volta non ha funzionato, segno che è cambiata la sensibilità del destinatario dello slogan, per cui è mutata la sua reazione.
Questa reazione inattesa è la novità che ha messo in difficoltà chi ha dovuto gestire la situazione.
Quello che Sapa ci invita a fare è metterci appunto nei loro panni.
Noi cosa avremmo fatto al loro posto?

Non essendo medico o ricercatore, dico solo quello che NON avrei sicuramente fatto: non avrei subordinato il diritto al lavoro e all'istruzione ad una vaccinazione, se non direttamente a contatto con dei malati. L'hanno fatto solo i cinesi.
#122
Gran parte di ciò che è successo in Italia, dove probabilmente si è raggiunto l'apice della paranoia, insieme con la Cina, io lo iscrivo a ciò che andava detto chiaramente alla gente da subito, ma che si è preferito tacere: l'assoluta inadeguatezza del ns sistema sanitario, pesantemente sottodimensionato per l'emergenza. La riprova l'abbiamo ora, che l'emergenza è passata: mesi o anche anni per avere una prestazione diagnostica; pronto soccorso allo sbando con vecchi malati lasciati per ore e ore abbandonati nei corridoi. Quindi il covid non ha fatto altro che far risaltare questa inadeguatezza. Così si è scaricato la patata bollente sui titubanti al vaccino sperimentale, creando ad arte MOSTRI cinici e ignoranti, causa di ogni male. Poi questa narrazione voluta politicamente  ha raggiunto l'apice con il rettiliano :"Chi non si vaccina muore!". Che aveva un senso per dei vecchietti con già un piede nella fossa, ma assurda, numeri alla mano, per tutti gli altri. Soprattutto quando si è cominciato a capire (ma bisognava tacere) che i vaccinati contagiavano tale e quale. Una pagina triste italiana.
Ma che succederà quando arriverà il prossimo? La sanità è messa persino peggio di 4 anni fa. I medici esperti se ne vanno nel privato e il personale è sempre più all'osso, con turni di 12 ore a volte. Si dovrà ricominciare a narrare, a narrare e s creare nemici immorali.
#123
Come sarebbe difficile immaginare che il messia fosse apparso in un villaggio Masai invece che in Palestina ai tempi di Tiberio; così è difficile immaginare che l: essere metafisico covid19 potesse apparire a Bora bora invece che nei pressi di uno dei più grandi laboratori di studio dei corona virus, in Cina. Sapremo mai la verità? Almeno prima del prossimo, che apparirà verosimilmente al termine delle guerre? Viviamo o non viviamo nell'era dell'emergenza perenne e del catastrofismo?
#124
A proposito di Trump...in un comizio: " Ogni volta che viene (Zelensky), se ne va con 60 miliardi di dollari. Appena torna (in Ucraina) comincia a dire che gliene servono altri 60. Questa cosa deve finire!",(ovazione).
#125
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
15 Giugno 2024, 11:56:02 AM
Per la prima volta Vladimir Vladimirovich ha fatto una proposta concreta di pace: quattro regioni ucraine (Lugansk, Donetsk, Zaporizha e Kherson) e l'impegno a non entrare nella Nato. Gli Stati Uniti hanno rifiutato, poi hanno rifiutato anche gli ucraini  :)) ).  In effetti sono condizioni pesanti, quasi da resa incondizionata. Però rifiutarle in toto potrebbe non essere furbo del tutto. Potrebbero perderne altre se la guerra, come sembra, dovesse durare ancora anni. Naturalmente c'è il dubbio che V.V. faccia come Hitler con i Sudeti. E però potrebbero anche gli ucraini disonorare l'impegno ed entrare lo stesso nella Nato. Questione complessa. Visto che due di queste regioni le hanno già praticamente perse del tutto, non potrebbero mediare? Te ne dò due più Crimea ( che storicamente è russa checché ne dicano gli ucraini) e però entro nella NATO, visto mai i precedenti ?  Una controproposta che serve per iniziare a discutere. Se vuoi la pace. Se vuoi la guerra a oltranza ovviamente non discuto. E se va su Trump e gli girano le balle a continuare a dare soldi alla lontana Ucraina, che probabilmente non sa di preciso neanche dove si trova, e chiude il rubinetto, caro Zelensky mo' che fai? Oltre a lavarti la maglietta verde ? Trump è capacissimo di accordarsi con V.V. sopra la tua testa. Se non ricordo male si era accordato pure con i Taliban!
#126
Premesso che non ho il condizionatore (ho un pinguino che mi raffredda una stanza sola quando non ne posso più   :'(. ) , Nell' intervista a Vona si parlava proprio della necessità di evitare gli oligopoli. Al di là del discorso GIUSTIZIA, che mi sembra di capire a te e Anthonyi frega zero, i ricchi come Bezos o Musk hanno avuto sì una intuizione che ha avuto un enorme successo, ma chi crea le condizioni per sfruttare questa intuizione se non la società stessa? Ti saresti arricchito con i pacchi online se non ci fosse stata richiesta sociale? Questo sosteneva Vona. Sei ricco grazie alla società che ti ha dato quell' intuizione? Adesso condividi in parte quella ricchezza. Non significa esproprio da parte dello stato, ma compartecipazione. Lo stato entra nel l'azionariato e assume la responsabilità politica di evitare in primis monopoli e poi di socializzare parte di ricchezza. Così la fortuna che ti sei creato SULLA società, ritorna in parte NELLA società. E certo Bezos non deve rinunciare allo yachtino, poraccio!
#127
Senza giustizia sociale non ci sarà soluzione ai cambiamenti climatici. Una società dove vige troppa diseguaglianza sociale, non potrà mai veramente affrontare il problema. Perché per le persone, il cambiamento climatico diventa un bene di lusso. Quando ci sono troppi poveri, il cambiamento climatico per loro è una "questione da ricchi". Quando non hanno da mangiare, non interessano le questioni dell'energia verde, delle macchine elettriche. I sussidi alle tecnologie verdi negli Usa, come per la ristrutturazione delle case, i pannelli fotovoltaici, le auto elettriche, sono andati tutti ai ricchi. Alla luce di questo nesso di causalità, la priorità è un modello economico che riduca drasticamente le diseguaglianze. Una società con poche diseguaglianze come la Svezia, dove esiste una carbon tax molto alta e le persone ci tengono veramente all'ambiente, presterà molta più attenzione all'ambiente e ad altri valori alti. Come già sapeva Ford, nel secolo scorso, una società con troppe diseguaglianze non conviene neanche allo stesso imprenditore. Per questo pagava bene i suoi operai. L'opposto di quello che sta facendo Elon Musk, che si sta impegnando tantissimo per non fare aumentare le tasse ai ricchi...lui che viene considerato la quinta essenza dell'imprenditore verde, che ci fa vivere il sogno della auto elettriche, del prosumer verde, in realtà non capisce un meccanismo economico di base, ossia che una diseguaglianza troppo alta è disfunzionale per la società...
[color=var(--td_text_color,#111)]Sulla nostra rivista Fitoussi [color=var(--td_theme_color,#4db2ec)]ha ribadito[/color] che il Pil è uno strumento totalmente inappropriato per valutare il benessere delle nostre società. Lei cosa ne pensa? Quali potrebbero essere dei criteri economici nuovi grazie ai quali ripensare l'intero processo economico?[/color]
Per me è ovvio che il Pil, come unico indicatore, non è adatto. Ma non penso vada sostituito. Sono sempre stato dell'idea di usare molteplici indicatori invece di uno. Intanto bisognerebbe valorizzare nell'opinione pubblica altri criteri di benessere, fare un discorso culturale in cui si dice che il Pil non è l'unico indicatore: oltre a questo c'è il livello delle diseguaglianze, di esposizione all'inquinamento, le condizioni di lavoro, esposizione ai cambiamenti climatici, vulnerabilità umane varie. Possiamo definirli, ma sicuramente i tre più importanti sono: il Pil, un indicatore delle diseguaglianze e uno di benessere ambientale. Potremmo dire che quello che conta non è il Pil, per esempio, ma il Pil del 10% più basso della popolazione: se non si arricchisce il 10% più basso, non stiamo meglio. Come criterio ambientale potremmo leggerlo in base all'esposizione all'inquinamento per fasce di reddito. Una volta fatto questo, creare un meta indicatore che li metta insieme sarebbe facilissimo. Ma meglio non farlo. I pesi di questi indicatori, infatti, non devono essere dati dai tecnici, perché questo presterebbe il fianco all'influenza delle lobbies o comunque all'influenza di metodologie statistiche. Devono invece essere proposti dalla politica, in modo chiaro e pubblico. È il politico che deve, riferendosi a questi indicatori, dire, per esempio: il mio piano di far crescere il Pil comporta un aumento delle diseguaglianze di tipo x e un peggioramento delle condizioni ambientali y. Si deve prendere così le sue responsabilità. Quando va in televisione deve essere in grado di rendere conto e dare risposte relative agli effetti delle sue politiche in base ai tre indicatori a cui faccio riferimento. Tutto questo deve essere oggetto di dibattito pubblico e politico, sia a livello alto, del governo, sia a livello basso, delle assemblee dei cittadini. Senza creare un meta indicatore, lasciando i sotto indicatori separati: un economista può dirti che se uno fa una certa politica ci saranno degli effetti particolari a questi tre livelli, ma poi sono i processi politici che devono definire le priorità e le scelte.
[color=var(--td_text_color,#111)]Il meta criterio è in realtà un criterio politico, è la visione della giustizia.[/color]
Si, esatto. Deve essere chiaro ed esplicito il politico, quando si confronta con gli effetti delle proprie politiche, non il tecnico. Gli sforzi per creare dei meta indicatori, per questo, non mi sono mai piaciuti. (da un'intervista a Francesco Vona).
Il modello di società liberista attuale non è in grado di affrontare i problemi attuali, tende anzi a peggiorati con l': accentramento delle risorse sempre più in un 10 % ricco della popolazione che però produce più del 50 % delle emissioni, per es.
 
#128
La sinistra europea però dice un'altra cosa: le cose vanno male per colpa di Putin. Non c'è alcuna autocritica sul modello di società. La società va bene così ci dicono. Il modello sociale è corretto. Il messaggio"male" che lo minaccia viene da fuori. Se le famiglie fanno sempre più fatica a vivere decentemente è per colpa di Putin. È poi non è neanche vero, dicono, sono fake . È disinformazione messa ad arte per sgretolare la verità sul bene del nostro sistema sociale. Sono opinioni  che riecheggiano anche su questo forum in alcuni utenti. Non si guarda alla causa profonda che è la DISEGUAGLIANZA economica e di opportunità sociale. Non si guarda all'emarginazione strisciante in fette sempre più ampie di società.  Se non ci fosse la guerra, se la Russia, se la Cina, se i migranti, se gli islamici, se, se, se. 
#129
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
12 Giugno 2024, 19:46:31 PM
Citazione di: anthonyi il 12 Giugno 2024, 18:55:13 PMQuanta disinformazia, niko, e così per te gli Ucraini hanno perso la guerra? Negli ultimi giorni hanno distrutto pezzi pregiati dell'armamento russo, sembra 2 SU 57 e un bombardiere strategico. Ma la cosa forte è che i russi non hanno capito da dove veniva e come è stato fatto l'attacco, perchè i sistemi di difesa radar, nel sud della russia e nelle aree occupate sono quasi tutti distrutti. Qualcuno ha addirittura ipotizzato che l'attacco fosse stato fatto con F 16 che hanno liberamente scorazzato nei cieli russi, e la russia non se n'è neanche accorta.
E comunque tranquillo, niko, non c'è nulla che sfugga di mano, gli USA tengono perennemente sotto controllo le attività russe. Con le loro ferraglie, i russi, non sono neanche in grado di difendersi dagli ucraini, figuriamoci se sono capaci di attaccare noi senza essere neutralizzati dall'apparato NATO.

Però, da una parte sostieni che la Russia e' una minaccia per l'intera Europa, e dall'altra che " non sono neanche in grado di difendersi dagli ucraini, con le loro ferraglie". Mi sembra piuttosto contraddittorio.
#130
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
12 Giugno 2024, 17:48:10 PM
Citazione di: anthonyi il 12 Giugno 2024, 16:53:26 PMPutin é certamente responsabile dell'invasione in Ucraina, ci sono sospetti che anche l'azione di hamas contro israele sia stata dallo stesso favorita. Inoltre é anche responsabile degli aumenti che ci sono stati a cereali e combustibili. Se poi ci mettiamo la guerra ibrida, con la mole di menzogne che mette in circolazione, è con la sensazione di malessere che mette in circolazione tra la gente, effettivamente é lui il responsabile della gran parte dei problemi che viviamo oggi.
Magari fosse solo una sensazione il malessere sociale in Europa. Secondo rilevamenti Eurostat nel 2021, quindi prima dello scoppio della guerra ucraina, in Europa c'erano circa 95 milioni di persone povere o sulla soglia della povertà e dell'esclusione sociale. È l'Ucraina era il paese più povero di tutti.
#131
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
12 Giugno 2024, 13:18:13 PM
Anche gli americani appoggiavano la DC..L'ascesa delle forze di destra in Europa non avviene perché sono state foraggiare da Putin, ma perché c'è un profondo malessere sociale, provocato dai governi europei, che scaricano le colpe all'esterno. Capisco che fa comodo pensare che Putin, novella versione di Satana postmoderna, sia alla base di ogni evento negativo, ma così non si danno risposte serie ai problemi che esistono, ma si fa solo propaganda. E' ovvio che a Putin fanno comodo forze che si oppongono alle politiche mainstream europee (governi che fino a tre anni fa facevano tutti lingua in bocca con Putin peraltro.Angela, Angela!!.). Questo è nelle cose. Nello schifo della geopolitica. Gli americani pagavano i talebani contro i russi, e poi se li sono trovati contro.
#132
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
12 Giugno 2024, 13:08:18 PM
Citazione di: Jacopus il 12 Giugno 2024, 11:56:18 AMPio. Il più pulito c'ha la rogna. Finché l'Europa, come istituzione politica e militare unitaria, non si realizza, la nostra condizione (in quanto europei) è identica a quella dell'Italia del '400, un ricco bocconcino appetitoso. C'è chi se lo gusterebbe alla moda di Gengis Khan (Russia) e chi alla moda dell'imperatore Adriano (USA) ma sempre vassalli resteremo. Fra i due sistemi però preferisco la soluzione Adriano. Finire in galera perché ho parlato male del biondino di Mosca mi sembrerebbe un po' esagerato. Rivendico da buon ligure il diritto al mugugno.
Perché secondo te la Russia, che non riesce nemmeno a prendere qualche provincia ucraina, avrebbe la forza di conquistare l'Europa intera, sottometterla e imporre una dittatura su 400 e passa milioni di persone? Nei libri  distopici forse, o in qualche romanzo di sf.
#133
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
12 Giugno 2024, 11:47:32 AM
La differenza è che noi non paghiamo con i nostri soldi i nazisti russi, mentre foraggiamo quelli ucraini. (145 milioni di euro sottratti alle nostre scarse risorse annunciati. Per evitare che i cosacchi bivacchino in piazza San Pietro). Non notate l'aria da fascista di Zelensky? Sempre in maglietta verde militare anche con 10 sottozero, palestrato e con l'aria da celodurista? Tipicamente fascista. Mussolini e Hitler vestivano così, Churchill e Roosevelt no.
#134
Maschio e femmina sono archetipi. Difficile far finta che non esistano, o siano solo condizionamenti culturali. Infatti il trans maschio non vuole essere indefinito, vuole essere una femmina. Cioè ha in mente un suo archetipo femminile cui tende. Essere maschio o femmina non si riduce alla patata e al pisello. È un po' più complesso mi sembra. A partire dall'odore che emaniamo. In natura il maschio riconosce la femmina principalmente dall'odore e non certo dall'immagine. Il mondo è nella dualità. Puoi essere un uomo femminilizzato o una femmina mascolinizzata, ma sempre maschio e femmina rimani. Si sente dalla puzza :'( Anche se il tuo cervello vorrebbe essere altro.
E per inciso: mia moglie lavora e io faccio da mangiare, lavo per terra, stendo il bucato, faccio i letti,curo l'orto,ecc.😓 Siamo una famiglia matriarcale.
#135
Percorsi ed Esperienze / Re: Condizionamenti.
10 Giugno 2024, 13:55:23 PM
Un rimedio potrebbe forse essere la varietà delle letture. Più punti di vista , anche diametralmente diversi , conosco, più posso formare una mia personale opinione. Noi siamo portati a trattenere quello che già sentiamo in sintonia con il nostro pensiero, e qui l'educazione familiare è fondamentale, e rigettare quello che non condividiamo. La lettura di ciò che non condividiamo mette alla prova i nostri convincimenti. Possiamo così vedere se sono profondi o solo l'abito che portiamo cucito da altri. Trovo che il nostro pensiero cambia lungo l'arco della vita più per le esperienze che viviamo personalmente che non per le letture. L'esperienza resta più vivida nella mente. Ho letto tanto nella vita, ma ho quasi dimenticato tutto.