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Messaggi - Alexander

#121
Problemi utilizzo forum / Re: Aggiornamenti forum
23 Febbraio 2022, 19:20:58 PM
Buonasera dott.Nardi

Direi anch'io che i caratteri sono piuttosto piccoli (non però nella finestra di scrittura). La grafica e la fruibilità sono OK. Mi sembra un buon aggiornamento, quello fatto.
#122
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
14 Febbraio 2022, 18:02:59 PM
Le manifestazioni di dissenso, purché non violente, sono essenziali per tenere vivo il dibattito democratico. Altrimenti si rischia di scivolare da uno stato di emergenza, che per definizione deve essere a tempo, con limiti certi, ad uno stato di eccezione.
#123
Attualità / Re:DENUNCIA QUERELA CONTRO IL GOVERNO
11 Febbraio 2022, 09:15:53 AM
Buongiorno a tutti



L'Italia è il paese della complessità di norme, del loro continuo proliferare. Una società ha bisogno di norme, ma quando ne hai un'inflazione costante tutto diventa più difficile.Anche nel contrasto alla pandemia il carattere bizantino dell'amministrazione ha preso il sopravvento. I governi hanno prodotto, come solito, un'infinità di norme, alcune paradossali, altre controverse o addirittura ridicole e senza senso. ma è così da sempre che la cosa pubblica viene gestita da noi. E' da quando ho memoria che vedo come bisogna scontrarsi continuamente con la macchina pubblica, anche solo per aprire una partita Iva, una piccola attività. Adesso, da qualche anno si cerca di semplificare, ma lo si fa all'italiana, cioè introducendo altre norme atte a semplificare. Persino nel conteggio dei decessi per covid hanno complicato all'inverosimile, tanto che ad oggi non sappiamo nemmeno quanti sono morti effettivamente per  covid e quanti per altre patologie e conteggiati come covid. Negli ospedali il ricoverato "per covid" viene rimborsato all'asl più sostanziosamente di uno non covid e quindi...Dal primo febbraio per accedere alle poste per ritirare la pensione l'anziano deve esibire il GP, ma dal primo marzo no (fonte IlSole 24h). Ma che senso ha?Molti italiani, cresciuti nel bizantinismo delle norme, come me, non si stupiscono più.Sanno che va così, Non puoi far altro che continuare ad informarti sui continui cambiamenti normativi, non solo a riguardo del GP, ma in generale.Comunque il vero problema è la carestia che sta arrivando. I rincari sono massicci su ogni fronte. Il lavoro è quello che è,  ancora più precarizzato di prima della pandemia,mentre il costo della vita e soprattutto le bollette sull'energia ( e anche rincari su Tari e acqua/depurazione) hanno subito un aumento drammatico.
Comunque si profila un'uscita così lenta per noi dall'emergenza, se mai ne usciremo effettivamente, che non occorre essre profeti per dire che siamo stati i primi ad essere colpiti dal coronavirus(dopo il "produttore" Cina) e quasi sicuramente saremo gli ultimi ad uscirne.Perché, ad un certo punto, decidere di "uscirne" è una decisione politica, visto che il virus probabilmente non se ne andrà più.
Per restare in topic, le denunce contro i governi sono fondamentalmente ingenue, in Italia. Non verranno nemmeno prese sul serio o, se lo saranno, nel migliore dei casi verranno discusse quando , tra qualche anno, saremo dentro qualche altra emergenza. Va così purtroppo: la giustizia non funziona, va riformata, ma nessuno vuole veramente riformarla. 
#124
Storia / Re:Perché Annibale non proseguì su Roma?
10 Febbraio 2022, 08:36:10 AM
Buongiorno Iano


La città di Capua passò ai cartaginesi dopo Canne. Capua era la seconda città italiana per importanza e popolazione (non lo sapevo proprio), con un suo senato, che decise di appoggiare la causa di Annibale. Il condottiero ci fece svernare l'esercito nell'inverno, tra ozi e sollazzi ( gli "ozi di Capua"), che infiacchirono, secondo alcuni storici, il nerbo dei soldati. Questi erano in gran parte barbari feroci, abituati alla vita dura e spartana degli accampamenti, non certo ai piaceri e alla lussuria di una città di abitudini romane. I romani avevano peraltro un certo disprezzo di Capua proprio per queste sue abitudini esageratamente"lascive". La ferocia dell'esercito cartaginese si addolcì tra le braccia di prostitute e sodomiti a sentire Tito Livio. Probabilmente c'è molta esagerazione da parte dei vincitori romani a riguardo di questo. Chiaro che le vittorie strepitose di Annibale, la sua fama di invincibilità, e la paura per i feroci saccheggi compiuti dai barbari (galli e iberici) che formavano una buona fetta del suo esercito, spinsero molte città ad allearsi con lui; soprattutto quelle di più recente conquista romana. Forse pensavano che, indebolita o addirittura vinta alla fine Roma, Annibale avrebbe lasciato l'Italia in mano alle città che si erano alleate con lui, Capua in primis, che aspirava a prendere il posto di Roma. Però andarono contro Roma in ordine sparso, solo in parte obbedendo ad Annibale. Le ricostituite legioni,nel tempo concesso dagli ozi capuani, anche se non ancora in grado di affrontare Annibale in battaglia campale, erano però di sicuro in grado di sconfiggere facilmente gli eserciti delle città insorte. Cosa che puntualmente avvenne. Dopo pochissimo tempo Roma aveva di nuovo tra le 20 e le 25 legioni in armi e gli spazi di movimento sul territorio di Annibale cominciarono a ridursi sempre più.
#125
Riflessioni sul Viaggio e in Viaggio / Viaggiare soli
09 Febbraio 2022, 10:31:37 AM
Buongiorno Estack


Non amo neanch'io viaggiare da solo. Intanto ho bisogno di mia moglie che mi fa da navigatore e mi costringe continuamente a rallentare la velocità dell'auto. Nei viaggi lunghi poi mi dà il cambio alla guida e così posso anch'io gustarmi il paesaggio (si fa per dire. Diciamo dove c'è rimasto qualcosa da gustare che non siano vestigia della civiltà del progresso e del commercio). Arrivati sul posto poi si discute sempre su cosa fare  vedere. Si discute, si discute. E' interessante discutere. Non ci si annoia a discutere  :D
#126
Storia / Perché Annibale non proseguì su Roma?
09 Febbraio 2022, 10:14:39 AM
Buongiorno a tutti



In realtà sembra che, dopo la disfatta di Canne, Roma perda gran parte dei suoi alleati italici. Dopo la sconfitta sullaTrebbia aveva di fatto già perduto l'Italia Cisalpina, ora  l'intera federazione italica si sfalda. Oltre a Capua, in breve tempo perde i Lucani e gli Apuli, tutti i Sanniti a parte i Pentri e quasi tutti i Bruzii. Il meridione poi tradisce al completo con Siracusa e la Sicilia. In pratica solo le città tirreniche restano fedeli a Roma. Molti nobili di queste terre sono infatti ormai coesi con la politica senatoriale e la nobiltà della città.
Certo, un assedio di Roma non sarebbe stato semplice, anche se enormemente indebolita militarmente. Si calcola che , in meno di due anni, Roma aveva perso ben tre armate consolari e più di 100.000 uomini. Non disponeva più di nessuna armata in accampamento.
Il perché Annibale non marciò su Roma dopo la battaglia e la vittoria devastante di Canne è una delle questioni più dibattute tra gli storici, con interpretazioni diverse. Interessante quello che sostiene Piganiol: "Noi non comprendiamo le ragioni della sua inazione. Egli sperava forse che Roma, dopo una così tremenda sconfitta, avrebbe trattato; ma Roma rifiutò perfino di riscattare i prigionieri». La conclusione che ne trae alla fine è che Annibale non ebbe mai l'intenzione di conquistare Roma o di attaccare in modo diretto nel cuore lo stato romano, mettendo la città sotto assedio. Il suo obiettivo vero era il collasso della federazione italica. Collasso che in  parte si verificò, ma Annibale non calcolò probabilmente che i nuovi alleati italici avevano sì la volontà di staccarsi dall'influenza romana , ma non erano disposti a sottomettersi a quella cartaginese. Infatti il loro appoggio all'esercito cartaginese fu molto di facciata, tenendosi aperta la possibilità di tradire anch'esso.
Le città che poi contavano di più per Roma erano quelle tirreniche, e queste non la tradirono. In pratica però, da quel momento, Annibale non riuscì più a costringere i romani ad un'altra battaglia campale, dove eccelleva, ma dovette scontrarsi con la tattica del temporeggiatore Quinto fabio Massimo il Verrucoso (?), che lo logorò lentamente.
Se avesse attaccato ROma sarebbe stato in grado di conquistarla? Anche qui ci sono parereri discordanti tra gli storici. Forse sì, se l'azione fosse stata velocissima, come chiedeva Maarbale, non lasciando tempo alla città di riprendersi e organizzare la resistenza.




«Mai prima d'ora, mentre la stessa città era ancora sicura, c'era stato tanto turbamento e panico tra le sue mura. Non cercherò di descriverlo, né io indebolirò la realtà andando nei dettagli. Dopo la perdita di un console e dell'esercito nella battaglia del Trasimeno l'anno precedente, non fu una ferita dopo l'altra, ma una strage molto (più) grande quella che era stata appena annunciata. Secondo le fonti due eserciti consolari e due consoli sono stati persi, non c'era più nessun accampamento romano, nessun generale, nessun soldato in esistenza, Puglia, Sannio, quasi tutta l'Italia giaceva ai piedi di Annibale. Certamente non c'è altro popolo che non avrebbe ceduto sotto il peso di una simile calamità.»
(Tito Livio, Ab Urbe condita libri (testo latino), XXII, 54.[127])
I Romani erano nel caos più totale. I loro migliori eserciti nella penisola erano stati distrutti, i pochi restanti erano fortemente demoralizzati, e l'unico console restante (Varrone, sopravvissuto alla sconfitta) era completamente screditato. In queste condizioni avrebbero reistito e organizzato la difesa in pochi giorni?
Quanto era fortificata Roma nel III sec. a.C.? Non sono riuscito a trovare molto. ne sapete qualcosa?

#127
Storia / Perché Annibale non proseguì su Roma?
08 Febbraio 2022, 21:48:34 PM

Il 2 agosto del 216 a.C. ebbe luogo una delle più grandi battaglie della storia : Canne. Si fronteggiarono romani e cartaginesi con relative truppe alleate. Come tutti abbiamo studiato a scuola, l'esercito cartaginese era guidato da Annibale, uno dei più geniali condottieri della storia, mentre le legioni romane erano condotte da due consoli: Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone. Come era uso il comando delle legioni toccava un giorno a uno e uno all'altro dei due consoli.Il giorno della battaglia pare che il comando fosse nelle mani di G.T.Varrone (ma non è sicuro del tutto). Le truppe romane erano superiori per numero, soprattutto nella fanteria, mentre Annibale poteva contare su una cavalleria migliore e più esperta. L'esito della battaglia, come tutti sappiamo, si risolse nell'annientamento dell'esercito romano, preso a tenaglia da due ali di cavalleria, mentre la fanteria romana si incuneava in profondità nello schieramento cartaginese, sapientemente fatto arretrare da Annibale. L'incapacità e l'irruenza acefala di Varrone, malgrado pare l'opposizione di Emilio Paolo, portarono al disastro. I romani lasciarono sul campo, secondo Polibio, più di 70.000 vittime. Moltissimi feriti vennero finiti dagli africani. Molti si uccisero scavando un buca nel terreno e infilando la testa per soffocarsi (?) o si fecero trafiggere dai commilitoni. Di fatto Roma , dopo le disfatte subite sul Trebbia e al Lago Trasimeno, si trovava senza una consistente forza di difesa della città stessa. Era praticamente scoperta. La strada per la conquista da parte cartaginese della città sui sette colli era senza più ostacoli. E qui avvenne un fatto che ha deciso il corso della storia. Se Annibale si fosse deciso a marciare su Roma per occuparla, come lo pregavano i suoi generali, l'intera storia dell'Occidente e del mondo sarebbe stata diversa. Probabilmente il mondo come lo conosciamo non sarebbe stato lo stesso. Ecco quindi la mia domanda: perché Annibale non proseguì verso la definitiva conquista della città, ponendo così fine vittoriosamente alla seconda guerra punica?
Lo stesso console Emilio Paolo, ferito e morente, esortò l'ufficiale Lentulo, sopravvissuto alla carneficina, di correre ventre a terra a Roma per dare la notizia e per tentare così di preparare una disperata difesa  della città dicendo:Vai avanti, quindi, tu stesso, il più veloce che puoi, sfrutta al meglio la tua strada verso Roma. Chiama le autorità locali qui, da me, che tutto è perduto, e devono fare ciò che essi possono per la difesa della città. Vai più veloce che puoi, o Annibale sarà alle porte prima di te.»
Ma Annibale non marciò sulla città ormai indifesa, nonostante Maarbale, comandante della cavalleria numida, lo esortasse a cogliere l'incredibile opportunità dicendo:«Anzi, perché tu ben sappia quanto si sia ottenuto con questa giornata, io ti dico che fra cinque giorni banchetterai vincitore sul Campidoglio.Seguimi, io ti precedo con la cavalleria, affinché ti sappiano giunto prima di apprendere che ti sei messo in marcia».Si dice che il rifiuto di quest'ultimo abbia provocato un'esclamazione di Maarbale: «Gli dei evidentemente non hanno concesso alla stessa persona tutte le doti: tu sai vincere, Annibale, ma non sai approfittare della vittoria».
Annibale si limitò a inviare un negoziatore a Roma, Cartalone, con il compito di negoziare una pace con il Senato, in termini piuttosto moderati.Il Senato però rifiutò persino di trattare e proclamo la mobilitazione generale, chiamando alle armi persino gli schiavi. Passato il momento favorevole, dopo varie altre battaglie minori, Annibale venne richiamato in patria, dove venne battuto a Zama.
Perché non approfittò della vittoria di Canne? Ci sono molte ipotesi, ma nessuna certezza. Certo non si può pensare che il condottiero cartaginese difettasse di coraggio per muovere sulla città. Aveva già dato ampie dimostrazioni di quanto ne possedesse.
#128
Buona domenica a tutti


Avrei anch'io, come tanti, preferito senz'altro l'elezione a PdR di E.Belloni. Intanto era un segnale di discontinuità con l'operato di un Mattarella che, a parte la retorica istituzionale, ha gestito questi ultimi anni in maniera machiavellica, pur riconoscendo le grandi difficoltà incontrate con un parlamento spaccato in tre gruppi (più altri minori). Mattarella ha assecondato continuamente il desiderio dei parlamentari di non tornare al voto, dando vita a maggioranze di governo " minestrone", con le verdure e i fagioli che si combinavano nelle più svariate e impensabili ricette. La sua mancanza di coraggio, di "nervo", l'abbiamo vista anche con l'accettazione supina, che ha lasciato stupita la Meloni, della sua rielezione . Rielezione da lui negata per mesi persino davanti ad un "supplicante bambina". Ma pazienza il rimangiarsi la parola, ma nemmeno dare una "scrollata " a un parlamento pieno di inetti nel suo discorso di reinsediamento. Anzi! Sembrare quasi grato. Ben altro fu l'atteggiamento di Giorgio Napolitano. Si fa il bene del paese accettando che in Parlamento passi la linea della deresponsabilizzazione totale? Deresponsabilizzazione che vediamo anche con l'atteggiamento di indifferente (a parte qualche voce isolata) accettazione di ogni provvedimento di Draghi che passa senza ormai nessun dibattito parlamentare, per voto di fiducia. Cosa ci stanno a fare allora? Solo per riscuotere l'assegno mensile fino alla fine della legislatura,che coinciderà anche con la fine politica di moltissimi di loro (purtroppo temo non per questi leader)?Poteva andarci peggio? Forse sì, ma poteva anche andarci meglio.
Chi non ha voluto la Belloni? Secondo me, da quello che ho seguito, mi sembra che Di Maio e Salvini siano stati i protagonisti in negativo di questa vicenda grottesca che è durata una quindicina di giorni(all'inizio con la candidatura improponibile di Berlusconi). La Lega sta perdendo molti consensi sul territorio per la gestione Salvini (probabilmente ha già perso, secondo i sondaggi, un 30% del suo elettorato), che abbiamo visto assai ondivaga e pasticciata anche in questa fase.
#129
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 10:03:54 AM
Buongiorno a tutti


La regione del Donbass è a larga maggioranza composta da popolazione russofona. E' naturale che ci sia una fortissima spinta indipendentista. L'opposizione del governo di Kiev è comprensibile, ma insostenibile alla lunga, anche con l'eventuale appoggio militare delle potenze occidentali. Moltissimi mercenari cosacchi si sono aggiunti agli indipendentisti, insieme ad altre truppe irregolari provenienti da tutta la federazione russa. Il governo ucraino deve prendere atto che i confini territoriali stabiliti dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica erano farlocchi, come successo anche nell'ex Jugoslavia. Di fatto non controlla più quei territori. A che serve morire per essi? Una mossa possibile potrebbe essere quella di concedere l'indipendenza al Donbass in cambio dell'accettazione da parte russa dell'entrata dell'Ucraina (rimanente) nella Nato, anche come deterrente contro le mire espansionistiche putiniane. Chiaramente poi quelle repubbliche "indipendenti" saranno velocemente fagocitate dalla Russia dopo referendum popolare dall'esito plebiscitario scontato. Sul piano militare non hanno speranze. Nemmeno tra Wehrmacht  e esercito polacco c'era una simile disparità di forze in campo al primo settembre del '39. Difficile che le potenze occidentali scendano in guerra aperta contro la Russia. Troppi gli interessi in gioco e la situazione è obiettivamente diversa di allora.
Sul piano militare non penso che Putin intenda invadere l'Ucraina sotto il controllo di Kiev, rischiando un nuovo Afghanistan e perdendo così l'eventuale "tolleranza" da parte internazionale verso una soluzione mirata al definitivo distacco delle repubbliche indipendentiste non riconosciute del Donbass. Tolleranza (dopo le rituali prese di posizione, moniti, sanzioni di facciata, ecc.). Sperando di non sbagliarmi: L'Ucraina non è però come l'Afghanistan che è prevalentemente montuoso e inaccessibile alle forze corazzate, favorendo la guerriglia. E' prevalentemente pianeggiante e, come visto nella II guerra mondiale, le forze russe dilagherebbero raggiungendo la capitale in pochissimo tempo, forse solo qualche giorno.
#130
Buongiorno a tutti


Anch'io, come Eutidemo e Sapa, ho intesa l'affermazione di Draghi (""Io non ho particolari aspirazioni di un tipo o dell'altro. Sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni. Un nonno. La responsabilità della decisione è interamente nelle mani delle forze politiche") allusiva al fatto che desidera diventare PdR. E infatti, vista la difficoltà di eleggere il nuovo presidente proprio per la sua ingombrante presenza come PdC, Draghi avrebbe dovuto sgomberare il campo  affermando esplicitamente di non essere interessato alla PdR. Così non fa e questo lascia intendere chiaramente il suo interesse per la nomina. Tra l'altro il nuovo anno si apre all'insegna delle grandi difficoltà delle persone, delle famiglie e delle imprese nel far fronte agli enormi rincari delle bollette (mi è arrivata una bolletta del gas metano esattamente raddoppiata rispetto al ge2021) e in genere di ogni bene necessario. Sembra che l'euforia "da Draghi" sia ormai più un sentimento riservato al FT  o ai palazzi di Bruxelles che non  un ottimismo della gente italica. Tra una burocrazia sanitaria al limite del demenziale e riforme fantasma non mi sembra di percepire più quella baldanza e fiducia dei primi tempi di questo governo "dei migliori" (pensate se fosse quello "dei peggiori"). Si parla di Draghi come di un bene, di una risorsa del paese, ma intanto lo spread continua ad aumentare così come la massa enorme del debito pubblico. Draghi queste cose le conosce; sa che un anno pieno di tribolazioni economiche e sanitarie potrebbe riservargli una fine poco gloriosa (alla Monti per intenderci.Anche lui considerato al tempo un bene per il paese) e quindi, saggiamente dal suo punto di vista, si mette il c..o al riparo passando ad un incarico più stabile e garantito. Incarico che comunque, stando alla finanza internazionale, garantirebbe comunque quella patina di affidabilità all'Italia, anche senza la sua presenza come PdC. Un padre della patria insomma, che  garantisce verso i famosi poteri forti sovranazionali, di cui Draghi stesso è uno dei più famosi rappresentanti. Se potessero molti grandi elettori lo vorrebbero probabilmente in entrambi i ruoli contemporaneamente. Se è un "bene" ,con doppia responsabilità, avrebbe infatti la possibilità di raddoppiare il bene che fa al paese. Se "Mussolini ha rovinato l'Italia e Draghi la sta risanando" non capisco perché negargli entrambi i ruoli istituzionali.
#131
Buon pomeriggio a tutti


C'è una cosa che nessuno è mai riuscito a dimostrarmi che non sia vera: TUTTO PASSA. Passano le cose, passano gli astri, passano persino quelli che pensano che tutte le cose passano. Che divengano, che si trasformino, che siano create o increate, che siano sognate o reali, passano tutte. Mentre scrivo che tutto passa sta passando il giorno. Fuori c'è un bel tramonto e presto sarà di nuovo buio, diverso dal buio di ieri e da quello di domani. Nullo è più vero di questo: ciò che era non c'è più e ciò che c'è non ci sarà più.
Leggiamo il più grande pensatore esistenzialista dell'antichità: l'autore del Qoelet.
#132
Buongiorno a tutti


Non vedo perché non potrebbero preparare uno stampato apposito per coloro che si vaccinano non per libera scelta, ma perché costretti dall'obbligo di legge. Costa troppo? Più dei banchi con rotelle, per esempio, che adesso i ragazzi usano nell'intervallo per fare gare di kart o vengo rottamati da nuovi?
#133
Buondì Viator


Non è solo la morale cristiana (o di altre religioni) che preveda un obbligo verso i genitori (o i figli). Anche quella laica. Infatti  "L'articolo 433 del codice civile prevede l'obbligo di assistenza ai genitori anziani da parte dei figli, fornendo un adeguato aiuto economico, qualora non siano in grado di mantenersi da soli. ... Tutti i figli sono obbligati all'assistenza dei genitori, sia chi è single, sia chi è sposato." Per questo scrivevo che, nel quesito da te posto, logica vuole che non ci sia una scelta prevalente sull'altra, nel caso di un gesto di carità verso una o molte persone a riguardo delle quali non si hanno obblighi morali. Pertanto  si andrà a scegliere quel gesto che più si trova confacente e che ci interroga. Nel vangelo  il samaritano si fa prossimo del malcapitato picchiato dai briganti perché la sofferenza che vede direttamente interroga la sua coscienza, a differenza del sacerdote o dello scriba. Ritengo un buon criterio quindi rivolgere in primis la carità verso colui che più direttamente ha bisogno di noi (prossimità a noi).
#134
Buongiorno Viator


Non è che volevo svicolare dal quesito, visto che ritengo dato per assodato che la cura verso un familiare stretto rientra nell'obbligo morale di una persona. Questo obbligo morale è anche un esercizio di carità, ma non sta sullo stesso piano della scelta che possiamo fare tra pagare la retta, per esempio, ad un anziano prozio o a trecento bambini. Considera che il quarto comandamento parla espressamente di "onorare il padre e la madre":
Il quarto comandamento apre la seconda tavola della Legge. Indica l'ordine della carità. Dio ha voluto che, dopo lui, onoriamo i nostri genitori ai quali dobbiamo la vita e che ci hanno trasmesso la conoscenza di Dio.
#135
Mi sembra Anthonyi che sei rimasto fermo alla vecchia narrazione  che i vaccinati non contagiano e che solo i non vaccinati trasmettono il virus. Se questo era in parte vero con Delta, adesso è completamente saltato con Omicron. Proprio ieri A. Fauci ha dichiarato che ci infetteremo tutti con Omicron entro pochi mesi, anche chi è vaccinato con terza dose. Con Omicron la differenza di contagiosità tra vacc. e non è veramente minima. Questo perché si continuano a fare vaccini che erano testati per un virus che è praticamente finito, cioè il ceppo di Wuhan.L'OMS ha infatti  sollevato perplessità sul fatto di continuare a vaccinare con questi vaccini, ormai superati e non in grado di frenare l'infezione, ma che ne servono dei nuovi. Il coronavirus però corre più dell'uomo e ormai sta per vincere la "lotta". Lo farà a modo di virus, cioè adattandosi all'ospite, come è successo ai suoi fratelli coronavirus già in circolazione da molto tempo. Speriamo che sia così veramente. Detto questo, il problema non è più il non vaccinato che contagia, visto che lo fanno tutti, anche i vaccinati, ma il carico ospedaliero. Se, come sembra ormai certo, Omicron dà il 70% in meno di ospedalizzazioni rispetto a Delta, penso che aumentando non di molto la capacità di posti letto e di personale sanitario si potrà ovviare alla situazione. Considerando anche che la grande maggioranza dei ricoverati attuali è vittima della vecchia variante Delta, che verrà in pochissime settimane soppiantata dalla nuova, come visto in altri paesi. Il tutto durerà poco, forse solo qualche mese, vista l'estrema contagiosità di Omicron.  Non si può più dire che il vaccinato non contagia, ma semplicemente che il vaccinato è più protetto da conseguenze gravi . Io, che sono un libertario, penso poi che ognuno, a parità di possibilità di fare danno agli altri come nel caso di Omicron, in coscienza decide (rischia?) che strada seguire per la propria carcassa.