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Messaggi - Aspirante Filosofo58

#121
Attualità / Black friday e dintorni
02 Dicembre 2024, 16:01:03 PM
Buon pomeriggio a tutti: ormai le aziende non sanno più che cosa inventarsi pur di farci credere che abbiamo bisogno di questo o quel prodotto, di questo o quel servizio: ognuna di esse ci giura di essere l'unica ad avere questa o quella caratteristica, segno che se hanno tempo di guardare ciò che succede in casa altrui, forse non stanno veramente lavorando per darci prodotti e servizi che valgano veramente; oppure quelle aziende i cui prodotti sono acquistati a loro dire dal 90% degli italiani: se così fosse che bisogno avrebbero di pubblicizzarli? Da qualche tempo ci sono questi cosiddetti black Friday, che ormai durano anche una settimana, come se al posto degli altri giorni vi fosse solamente il venerdì. La pubblicità ti spiega che per il black Friday hai la possibilità di acquistare articoli a prezzi scontati, del 30% o giù di lì. Magari sono articoli che non ti servono affatto ma li puoi acquistare con lo sconto. Ti dicono che puoi risparmiare, dimenticandosi che se non acquisti un articolo che dopotutto non ti serve, risparmi il 100%. Poi, perché il venerdì deve essere nero? A me il nero non piace, quindi ho un altro motivo per non ascoltare quelle sirene! Forse questi specchietti per le allodole, che a me non interessano esattamente come non interessa almeno il 95% della pubblicità che passa in tv, radio, sui giornali o nella rete, fanno parte della direzione sbagliata che secondo me ha preso l'umanità da qualche anno (o decennio) ormai? E' un po' come tutte le cosiddette app installate sugli smartphone che, all'arrivo di un messaggio ti avvisano. Io le ho tolte tutte perché ho anche altro da fare nella vita reale (è vero: sono in pensione, ma ciò non significa che io sia nullafacente 24 ore al giorno). Quando ho tempo e voglia, quando lo ritengo opportuno, controllo i messaggi dei vari programmi, o app che dir si voglia. Parimenti io acquisto un prodotto o un servizio, se mi occorre, scegliendo tra le varie opportunità... e voi? 
#122
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
01 Dicembre 2024, 15:43:01 PM
Buon pomeriggio: lo scritto che segue sta girando nella rete e spesso lo trovo in questo o quel canale Telegram o in uno  dei gruppi di WhatsApp. Non è detto, ovviamente, che le cose stiano come indicato nello scritto, ma.... se fosse veramente così?

RICORDI IL PATTO? NE SEI CONSAPEVOLE?
"Sei sicuro di volerti incarnare sulla Terra?"
-Totalmente. La decisione è presa.
"Sei consapevole delle sfide che devi affrontare?"
—Non mi sono mai incarnato su quel pianeta prima, quindi non so cosa significhino realmente i concetti di "paura", "dolore", "solitudine" o "tristezza". Forse quella che più mi preoccupa è la "morte" ... Non riesco a capire l'idea di cessare di esistere per sempre: è impossibile, ma gli umani credono che sia così. Comunque sia, la mia anima vuole "scendere" e sperimentare tutto questo, portare la mia luce e contribuire con il mio essere al cambiamento di coscienza.
—Quando sei laggiù, limitato dal corpo fisico e ti chiedi cosa stai facendo in quel luogo, "capirai" ... Da questo stato di coscienza non puoi nemmeno intuire cosa significhi sperimentare densità e limitazione.
"Accetto la sfida ...
"Quindi, se questa è la tua volontà, posso solo augurarti un felice viaggio attraverso il mondo tridimensionale e ricordarti che saremo con te, da questa dimensione, ad osservarti e guidarti." Se riuscirai ad aprire abbastanza il tuo cuore, compito per niente facile, potrai "ascoltarci" e percepire i nostri segnali.
"E qual è il modo migliore per aprire il cuore?"
"Prestagli attenzione." Ascolta la tua voce interiore.
Lasciarti andare e lasciar andare la resistenza che le cose sulla Terra non sono come desideri ...
Accettarti, in breve, come sei. Solo in questo modo puoi accettare gli altri e onorare i loro insegnamenti. La pace e l'amore che sorgeranno in te come risultato di quell'accettazione ti metteranno automaticamente in "contatto" con noi.
"Va bene, lo terrò a mente."
"No, amico mio ... dimenticherai." Sono le regole. Dovrai ricordarlo come il tuo corpo fisico, già contaminato da giudizi, attaccamenti e credenze negativi, cresce e diventa adulto. La luce della tua anima deve emergere dall'oscurità della paura, sfiducia e incomprensione. Fidati, nostro amato: siamo sicuri che ce la farai.
-Che cos'è?
"È il grembo di tua madre terrena. E quel piccolo embrione con le membra che puoi vedere dentro è il corpo fisico in cui ti incarnerai."
Buon viaggio, anima ! 

dal  web

Ribadisco: è una possibilità e non è assolutamente verità matematica. Può essere così oppure diversamente, tuttavia se così fosse, forse non spiegherebbe la vostra vita, ma spiegherebbe almeno la mia.
#123
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
30 Novembre 2024, 16:58:20 PM
Citazione di: niko il 30 Novembre 2024, 16:38:25 PMCome tutti i discorsi in cui si sostiene che, in generale nella vita, si soffra "per imparare", o per "essere messi alla prova", il punto debole e' sempre che la volonta' di fondo (e valevole davvero il sacrificio di tanta sofferenza) di imparare, o di essere messo alla prova, nell'animo e nell'interiorita' sofferente, in tali discorsi, e' sempre in qualche modo data per scontata.

Soffro per imparare? Ma chi te lo ha detto, che voglio imparare!

Soffro per essere messo alla prova? Ma chi te lo ha detto, che voglio essere, messo alla prova!

Si transla solo il discorso su un piano in cui quello che mi viene imposto, dalla natura o dal destino, non e' piu' solo la sofferenza in se', ma la sofferenza... e con essa anche la necessita' di imparare o di essere messo alla prova.

Ma io voglio quello che voglio e basta, e se non lo ottengo, soffro.

Me ne frego, della lezincina da imparare, o del genitore autoritario a cui secondo alcuni dovrei dimostrare di essere "buono", per ricevere in
futuro un "premio".

Per questo, non credo, di essere sul tuo stesso percorso.

Anche quando, tempo fa', nella mia vita,  mi sono interessato alla new age/new tought, il discorso che la situazione in cui sono nato in qualche modo me la sono scelta io, mi e' sempre stato indigesto. Anche al tempo. Diciamo che anche al tempo, mi interssavano di piu' altri aspetti  :D




Forse la pensi così perché tu ti vedi solamente come corpo. Non è il tuo corpo ad avere scelto; e nemmeno la tua mente, la cui funzione originaria è proteggere l'essere umano, fare in modo che non si metta nei guai. Corpo e mente in realtà servono all'Anima per evolvere. 

Niente Paradiso se fai il bravo e niente Inferno se fai il cattivo! Credevo che questo concetto fosse chiaro, ma forse non mi sono espresso bene. Il giudizio non appartiene all'Anima, bensì alla mente. Quindi stai tranquillo che non finiresti arrosto in eterno nemmeno se uccidessi qualche migliaio di persone. Le loro anime, nel caso, avrebbero bisogno di vivere l'esperienza di essere uccise e tu quella di uccidere.  

Te ne freghi della lezioncina da imparare? Chi se ne frega in realtà? Il tuo corpo, la tua mente o la tua Anima? 
#124
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
30 Novembre 2024, 12:09:03 PM
Citazione di: niko il 30 Novembre 2024, 10:21:12 AMSe un'anima si sceglie liberamente la  situazione familiare, economica e soprattutto sociale, in cui nascere, cosi' tanto per il gusto di fare esperienza e farsi un giro quaggiu' sulla terra, ne consegue, che il novantanove virgola nove percento delle anime, sono masochiste...

E non e' solo una battuta, io davvero non capisco come facciano certi pensieri ad essere consolanti.

Io quando penso a certi aspetti negativi della mia vita gia' mi deprimo cosi' di mio, senza considerazioni karmiche o animiche; se pensassi (anche) che tali aspetti negativi me li fossi scelti io a tavolino prima di nascere, quindi, se pensassi di essere io e io soltanto, con la mia stupidita' o arroganza diciamo cosi' "disincarnata", cioe' esercitata ancor prima di nascere, la causa di tutti i miei guai, attuali o post natali, mi deprimerei al quadrato.

Per buona musura, almeno il cinquanta per cento di tutto quello che mi accade, e' colpa, o merito, degli altri. Degli "altri" umani concreti, o degli "altri" nel senso di natura, caso, destino, malattie, circostanze imprevedibili eccetera. Il mio potere e' limitato.

Lo dico sul serio, a me il pensiero del caso, e del caos, consola. Il pensiero del contrario, mi atterrirebbe.

Se davvero io pensassi di avere tutta la colpa, per il male che c'e' nella mia vita, sarei al culmine della depressione, e se avessi tutto il merito, per il bene, sarei al culmine, quantomeno dell'esaltazione narcisistica, dell'ingratitudine e del delirio di onnipotenza.

Questo, e' il problema della fede nella volontarieta' del destino.

Di cui la scelta prenatale e animica della sorte non e' che il simbolo.

Deve essere ovvio, che io non ho tutta la colpa, e nemmeno tutto il merito.
La occidentale e graco classica mensura.
La (mia) volonta', si confronta con cose o istanze che resistono, alla (mia) volonta' stessa. Diciamo pure, con la volonta' dell'altro in senso lato.
Me lo confermano il cervello, e la razionalita', prima ancora che il cuore.

Poi, pure io sono determinista sul piano delle cause e degli effetti, ma penso anche che noi in quanto esseri limitati non possiamo conoscere tutto, e quindi, la nostra personale ignoranza di tutto il sistema deterministico reale nei minimi dettagli, che ci causa e ci circonda, di fatto e', per noi e dal nostro punto di vista, il caso e il caos, e pone innegabilmenre la realta' del caso e del caos. Questa ignoranza del determinismo e' ineliminabile, quindi il caso/caos e' connaturato alla condizione umana.

Ma Il karma e' peggio dell'inferno: a crederci, ne consegue solo, che sconti colpe che non sono tue.

E' ovvio, che non e' colpa mia, se nella vita precedente ho sbaglito o trascurato qualcosa e allora, con la vita presente, secondo qualcuno, dovrei rimediare o espiare. Ma anche no.

Cosi' come non e' colpa mia se sono peccatore in un sistema abramitico cristiano che pone un dio onnipotente, che ha creato il mondo, ha creato me stesso e allora, ne consegue che mi ha creato peccatore e non corrispondente con la sua volonta', dato il fatto che io non vi corrispondo. Basta, con la fola del libero arbitrio. Espiasse lui, per le sue imperfette creazioni stante che lui e' perfetto, e andasse all'inferno, o comunque subisse la punizione, lui.




Ciao, noto che tu ti stai trovando sul percorso che mi sono lasciato alle spalle da qualche mese. Con ciò non intendo affermare che tu debba necessariamente seguirmi... ma, a mio avviso sei già a buon punto. Io stesso ho difficoltà a considerare il libero arbitrio senza la reincarnazione o metempsicosi. 

in effetti io non ho mai chiesto "chi mi ha fatto questo?" Ho sempre chiesto: "perché sono così? Che cosa ho fatto di male?" Quando ho smesso di lavorare e la mia mente era sgombra da tutti gli impegni connessi all'attività lavorativa (orario da timbrare, pc da accendere, risposte da dare ai clienti, dopo averle cercate a pc, ecc...), ho iniziato a rimettere in ordine il mio passato. 

Relativamente all'Anima, io credo che occorra fare chiarezza. L'Anima è amorale (nel senso che non ha morale) e ogni attività umana è comunque utile al proprio perfezionamento, al proprio apprendimento. E' la mente a stabilire gli aggettivi qualificativi: bello/ brutto, alto/basso, buono/cattivo, ecc.. ma all'Anima queste etichette non interessano affatto. Putin che invade l'Ucraina, Trump che non è ancora in carica ufficialmente e ha già promesso che caccerà tutti gli "illegali" dal suolo degli USA, Netanyahu che distrugge Gaza, ma anche Hitler che ha invaso la Polonia nel 1939, i femminicidi, gli incidenti sul lavoro, sulle strade, ecc... tutto ciò non è dovuto al caso. Da queste esperienze ogni Anima coinvolta apprende una lezione che le servirà per progredire spiritualmente. Quindi, anche il karma che secondo taluni è una sorta di premio/punizione per ciò che si fa in una vita e che si sconterà in quella successiva, alla stregua di una squadra di calcio di serie che: se arriva prima vince lo scudetto, se arriva nelle ultime quattro posizioni, retrocede in serie B, in realtà è ben altro. L'Anima non sa nulla di premi e punizioni e, non mi ricordo chi abbia pronunciato questa frase, essa non sbaglia, ma impara. Quindi il karma è lì semplicemente a indicarci i nostri progressi a livello di Anima. 
Forse l'errore più grosso commesso da buona parte dell'Umanità è considerare ogni essere umano esclusivamente come un corpo materiale, perciò mi rendo conto di quanto sia difficile anche solamente immaginare di essere innanzitutto un'Anima. A capire questi concetti mi aiutato molto il libro "Anime Coraggiose" di Robert Schwartz, di cui ho ho inserito una recensione nell'apposita sezione di questo forum. 
Per poter iniziare a ragionare così, occorre liberarsi da tutte le etichette che la Società ci ha appioppato dal momento della nascita: dal nome di battesimo, alla famiglia in cui siamo nati, all'educazione che abbiamo ricevuto, agli studi effettuati, ecc... sono tutte situazioni che la mente poi, per sua comodità usa per etichettare Tizio, Caio o Sempronio. La mente, appunto, ma non l'Anima. 
Colpa e merito sono due etichette, create dalla mente per sua comodità. All'Anima non interessa alcuna etichetta. 

Concordo con la parte finale del tuo post:  Cosi come non e' colpa mia se sono peccatore in un sistema abramitico cristiano che pone un dio onnipotente, che ha creato il mondo, ha creato me stesso e allora, ne consegue che mi ha creato peccatore e non corrispondente con la sua volontà, dato il fatto che io non vi corrispondo. Basta, con la fola del libero arbitrio. Espiasse lui, per le sue imperfette creazioni stante che lui e' perfetto, e andasse all'inferno, o comunque subisse la punizione, lui. E' proprio da qui che sono iniziati i miei dubbi e, giorno dopo giorno, ho scavato, ho cercato e mi sono incamminato sulla strada dove mi trovo ora. 

#125
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
30 Novembre 2024, 09:34:21 AM
Citazione di: Koba II il 29 Novembre 2024, 16:08:16 PMMa appunto: noi non essendo particelle non ha alcun senso il riferire questi concetti di meccanica quantistica alla condizione umana.
Se il caso è illusione e se tutto è legato da un nesso di causalità allora siamo nel determinismo. Non c'è molto da ragionarci su.
Cosa diversa è invece pensare che ogni evento possa essere visto come l'occasione di un perfezionamento personale.
Ma in questo senso la casualità si ritiene non esistere solo perché il suo manifestarsi produce appunto quegli eventi attraverso cui si cresce.
Ma la foglia cade ai tuoi piedi per farti crescere? O cade casualmente ai tuoi piedi e poi tu osservandola sei spinto a rifletterci sopra con il risultato che anche quell'evento minuscolo entra a far parte della tua evoluzione?

Non è proprio così, secondo me.
Con buona pace di Osho, è un fatto che la vita sociale sia in crisi, ed una prova istantanea di ciò è che io sia qua a scrivere su un forum online alcune cose che trent'anni fa avrei detto di persona ad un amico davanti a un bicchiere di vino.
Che ci sia una scomposizione in essere è un fatto difficile da smentire.
Quindi la delusione per la lontananza degli altri, ma anche per la propria incapacità di fare i passi necessari a ricostruire la vicinanza smarrita, è comprensibile.

Spesso l'immersione in questa letteratura dell'interiorità, della crescita personale, è un sostituto. A forme di esistenza più vitali e complesse e appaganti.
  • Noi non siamo particelle, ben un insieme di particelle, esattamente come un oceano è un insieme di gocce d'acqua e il deserto un insieme di granelli di sabbia Come un granello di sabbia contiene le stesse sostanze del deserto e la goccia d'acqua quelle dell'oceano, così anche una singola cellula (o particella) del corpo umano contiene ciò che esiste nel corpo umano. Prova ne sia che per le analisi del sangue, non è necessario prelevarlo tutto dal corpo umano. 
  • Ho l'impressione che tu consideri l'essere umano come Corpo e non anche come Anima e Spirito. Allora il determinismo ci può stare. Diverso è considerare che ogni nostra incarnazione non sia avvenuta per caso, ma serva all'Anima per evolvere e svilupparsi, per conoscere e imparare. In tal senso, io come Corpo sono la conseguenza delle decisioni prese dall'Anima prima della mia nascita.
  • La foglia che cade ai miei piedi ha molto da insegnarmi: ragionando sul piano fisico, chimico e biologico, c'è un tempo per ogni cosa, una nascita e una morte. Tutto ciò che nasce, prima o poi muore. Parlando di materia: "Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma" (qualcuno afferma che questa frase sia la prima legge della fisica, qualcun altro la terza che essa sia la terza legge della termodinamica, ecc..): anche nella religione cattolica, nel rito delle ceneri che apre la Quaresima, si recita la frase: Polvere eri e polvere ritornerai.
  • Non si tratta della delusione per la lontananza degli altri, bensì della propria incapacità a compiere i passi necessari per ricostruire la vicinanza col prossimo, però anche tu metti al primo posto tra le due situazioni, la delusione per la lontananza degli altri. Il fatto che noi siamo qui a scrivere dimostra solamente che siamo qui a scrivere, niente di più. E' evidente che la società tutta da tempo stia andando nella direzione sbagliata spesso è una scusa per il singolo, per incolpare la società tutta, senza tuttavia chiedersi se e cosa si possa fare per far cambiare la rotta alla società stessa. Un esempio (banale?): io ho sempre considerato lo scritto qualcosa di importante ma non urgente, per cui anche con WhatsApp io rispondo quando ho tempo e non sono dipendente dallo Smartphone, per cui, per prima cosa, nonostante le App (così si chiamano, se non sbaglio, WhatsApp e tutto il resto) mi invitino ad attivare le notifiche, io me ne infischio. Non mi piace sentire tutti quei bip bip e bip bop che mi informano di Tizio che mi ha mandato un'e-mail, Caio un messaggio su WhatsApp e Sempronio un messaggio su Telegram! 
  • Può essere che per taluni "l'immersione nella letteratura dell'interiorità e della crescita personale", come la chiami tu, sia un sostituto, ma non è così per me: ci sono arrivato dopo aver capito che sono io stesso l'artefice delle mie azioni e che l'altro è una scusa: non è l'altro a farmi arrabbiare, ma sono io stesso che reagisco arrabbiandomi per ciò che l'altro afferma, o per come l'altro agisce o non agisce. Questo mio cammino interiore non è stato rapido, dall'oggi al domani, bensì un processo lungo, e nemmeno troppo facile, perché quando ti trovi a vivere una vita come la mia, non puoi più pensare che sia un caso: sei nato, morirai; e nemmeno che se ti comporti bene andrai in Paradiso, viceversa all'Inferno (regni ultraterreni della cui esistenza non sono poi così sicuro). Inizi a chiederti: "che cosa ho fatto di male per vivere una vita infernale di queste dimensioni? Perché Dio mi ha punito così?" (solo per fare un paio di esempi). Allora cerchi, scavi, vuoi sapere perché: non hai mai avuto la possibilità di camminare correttamente, nemmeno quando i tuoi coetanei potevano correre, saltare, arrampicarsi sugli alberi; sei stato in un Istituto di riabilitazione motoria, lontano dalla tua famiglia per sei anni, tornando a casa solamente per le vacanze scolastiche; in quel periodo in cui hai visto tuoi coetanei che a differenza di te (che comunque, pur cadendo e rialzandoti centinaia di volte ogni giorno, avevi una buona autonomia) dovevano essere vestiti, svestiti, lavati, puliti quando espletavano le normali funzioni fisiologiche di ogni essere umano, ecc...; torni a casa per la prima vacanza scolastica, nel periodo natalizio e, due giorni prima del tuo sesto compleanno, nasce un altro esserino che da quel momento ti sostituirà nell'affetto dei genitori, mentre tu dovrai convivere in quel girone infernale che nemmeno Dante avrebbe saputo pensare! Quindi ci deve essere necessariamente una causa, qualcosa prima di questa vita. 
Ecco perché io mi sono posto due obiettivi, secondo me collegati tra loro: conoscere me stesso in questa vita e conoscere me stesso prima di essa. Capire cosa abbia causato questa situazione decisamente pesante. Se voglio continuare a commiserarmi, posso benissimo credere che io sia qui per caso, che la mia vita sia un caso, bla bla bla, ma così mi sarà perfettamente inutile. Invece, io voglio capire il perché delle cose, e anche di questa mia vita. 
#126
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
28 Novembre 2024, 09:23:48 AM
Citazione di: baylham il 27 Novembre 2024, 18:42:32 PMLe due seguenti affermazioni ti sembrano coerenti?

"Fortunatamente le Anime che sono arrivate qui di recente e le Anime che continueranno ad arrivare( essendo sprovviste di karma e di programmi installati ) la sanno lunga, e non possiedono amnesia. Arrivano, nascono e si ricordano già moltissimo fin da subito, e non hanno bisogno di nessuna spiegazione."
 
"Se ad ogni Anima che arriva qui fosse ricordato tutto questo già da subito, quanta fatica in meno ci sarebbe e soprattutto quanto dolore risparmiato."



Dalle confuse affermazioni sulle relazioni tra anima e uomo, sembra che ogni bambino, uomo sia un'anima incarnata, per cui dato quanto sopra, non capisco che bisogno abbia l'anima del bambino e dell'uomo delle "spiegazioni" di Marika Moretto.
Forse che le anime hanno gradi di conoscenza, illuminazione diversi?

Eppure le Informazioni sono le più semplici:
- Quando sei nato non sei apparso dal nulla,  vivevi già, cone vivi adesso ,e ora hai soltanto cambiato forma/corpo e dimensione.
- il luogo in cui nascere qui l'hai scelto tu, come hai scelto i genitori e la situazione familiare.

Peccato che la maggioranza degli uomini e delle relative anime ricordino ben poco di queste semplici informazioni sui loro cambiamenti di corpo, di forma, avrei molte informazioni da chiedere perchè personalmente non ricordo nulla di tutto ciò, i miei primi ricordi iniziano dopo diverso tempo dalla mia nascita.

Ciao, nelle due affermazioni che tu citi, io non vedo alcuna incoerenza. La prima riguarda le Anime che si incarnano ma, fino alla nascita non subiscono condizionamenti, eccettuati quelli relativi al vivere nel grembo materno, dove comunque sono protetti. Una volta venuto alla luce, ogni essere umano avrà un nome, un'educazione, parlerà una lingua, imparerà che ad agire per ricevere un premio in cambio (la caramella se fa il bravo) o a evitare comportamenti che potrebbero dispiacere ai genitori o causare punizioni. In pratica ogni essere umano col tempo, imparerà ad agire per un secondo fine. 

La seconda affermazione riguarda gli esseri umani che agiscono per un secondo fine perché lo hanno dovuto imparare. Non so tu quanti anni abbia; io ne ho quasi 66 e, a parte il grammofono, ho vissuto tutti gli altri passaggi dell'ascolto musicale: dal giradischi, al mangiadischi, al lettore cd; dalle audio cassette  e videocassette al masterizzatore cd e dvd. Ogni incarnazione umana funziona esattamente come un'audiocassetta o videocassetta vhs: nei primi anni di vita, il nastro riporta ancora ciò che è stato "registrato" nella vita precedente; poi, andando avanti con gli anni, come per le audiocassette e le videocassette vhs, la registrazione (vita) sarà sostituita da quella in corso. Guai se vi fosse la sovrapposizione di due o più vite: rischieremmo di impazzire! Prova a immaginare di essere sposato con la persona che in una vita precedente è stata tuo figlio, o un tuo genitore: credo che ciò porterebbe alla pazzia chicchessia! 

Non si tratta di affermazioni confuse tra Anima e Uomo, giacché quella è una della componenti dell'Essere umano (le altre componenti sono: Corpo, Mente e Spirito). E' l'Anima a incarnarsi in un Corpo, perché ha la necessità di apprendere, di perfezionarsi. L'Anima deciderà di lasciare il corpo per due motivi: il primo, per aver imparato tutto ciò che doveva imparare; il secondo: perché pur mancando ancora qualcosa da apprendere, non c'è più tempo per terminare quello che io vedo come una sorta di compito in classe (ai miei tempi si chiamava così, oggi lo chiamano verifica). 

Infine, pur riconoscendo che forse la fretta ha impedito all'autrice del brano che ho pubblicato, di esprimersi in modo comprensibile a tutti, credo che parlare (o scrivere) dell'argomento, confrontandoci sui vari punti, sia la cosa migliore da farsi. 
#127
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
28 Novembre 2024, 08:57:39 AM
Citazione di: Koba II il 27 Novembre 2024, 14:29:28 PMSi tratta di un brano che contiene alcuni luoghi comuni tipici della spiritualità new age degli ultimi vent'anni.
A partire dalle prime righe con quel "salto quantico" in "termini vibrazionali", che non vuol dire assolutamente niente, che non ha alcun senso, ma che attraverso i termini evocativi di una disciplina scientifica evidentemente fuori della portata dell'autrice vorrebbe introdurre il destinatario del messaggio alla Verità.
Questo genere di spiritualità infatti ha sempre un carattere gnostico: la gnosi antica proponeva il cambiamento radicale attraverso la sola rivelazione di una dottrina.
Mentre le discipline spirituali classiche propongono un cambiamento tramite l'ascesi (l'esercizio), e la filosofia propone una via in cui il rinnovamento si può realizzare tramite il logos e il dialogo, quindi attraverso un lavoro impegnativo dell'intelligenza, lo gnosticismo conduce direttamente ad un'altra vita illuminando l'adepto con una spiegazione totalizzante del mondo umano e del divino.

Altra caratteristica di questa letteratura è l'enfasi che si dà al potere della psiche sulla materia. Spesso si ritrovano idee demenziali sulla genesi puramente psicologica del cancro e su possibili guarigioni tramite la sola motivazione.
Ma nello stesso tempo, accanto a questa potenza mentale che può essere risvegliata, si sostiene anche il determinismo: "il caso – dice tale Marika Moretto – è una pura illusione".
Sembra essere allora un determinismo psichico: cioè la vita, i suoi eventi, quelle che sembrano pure coincidenze, hanno un solo vero significato ed è quello funzionale al viaggio dell'anima, la quale si eleva al di sopra del dolore solo comprendendo che tutto attorno a sé è come una prova, una messa in scena, un'occasione per trascendere il mero piano umano e materiale.

A mio giudizio si tratta di fantasie pseudo-religiose che seducono quando si vive una fase egocentrica, cioè quando si vuole avere delle spiegazioni emotivamente significative là dove non c'è nessuna spiegazione.
Sto pensando ad alcuni miei amici che delusi da politica, mondo lavorativo, relazioni, etc., per un certo periodo hanno cercato conforto in queste "teorie".
Di solito la ragione, l'intelligenza, ha sempre la meglio su queste fasi regressive.
Ciao, forse non è poi così vero che il salto quantico in termini vibrazionali non voglia dire assolutamente niente. Rispetto al salto quantico, leggo qui: https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/salto-quantico-cosa-e     
"Il salto quantico è un cambiamento istantaneo di un sistema, che si verifica su scala molto piccola e ha luogo casualmente.  Perciò, deduco che il salto quantico in termini vibrazionali, sia un salto quantico riferito alle vibrazioni.
Una caratteristica fondamentale del salto quantico è che si tratta di una transizione discontinua tra stati quantici.
Per esempio, un elettrone che si trova in un livello energetico di un atomo, salta istantaneamente da un livello energetico all'altro, e così facendo, assorbe o emette energia.
Inoltre, tali transizioni avvengono casualmente, sulla base delle opzioni disponibili all'entità quantistica, in accordo alle rigide regole della probabilità.
Non c'è una condizione intermedia, e non c'è bisogno di un intervallo di tempo affinché il salto quantico abbia luogo."
Il salto quantico in termini vibrazionali, a mio avviso riguarda il passaggio da una vibrazione all'altra.

Tu scrivi: "Altra caratteristica di questa letteratura è l'enfasi che si dà al potere della psiche sulla materia. Spesso si ritrovano idee demenziali sulla genesi puramente psicologica del cancro e su possibili guarigioni tramite la sola motivazione." Forse, più che la psiche io ci vedo l'Anima e lo Spirito. Sono queste due componenti dell'Essere Umano a prevalere sul Corpo e non viceversa. Col corpo che mi ritrovo io stesso, se esso fosse la mia componente principale, o addirittura l'unica, io sarei praticamente fregato. Che senso avrebbe vivere sapendo di avere una condanna a vita (e forse a divinis)?

L'affermazione "il caso è una pura illusione" a mio avviso è corretta e non significa affatto determinismo; semmai significa che tutto ciò che accade è un susseguirsi di cause ed effetti: ciò che semino oggi, darà i frutti domani. Significa che, vita dopo vita, la mia Anima apprende nuove lezioni, migliora, si perfeziona. Quindi in tal senso io mi sento di confermare che il caso non esiste. Tutto ciò che accade (a prescindere dal nostro giudizio positivo o negativo al riguardo), è perché deve accadere, quando deve accadere con le modalità e i tempi necessari affinché accada, come effetto di cause precedenti. Faccio un esempio banale, che forse può aiutare a comprendere il concetto: se vado sotto la doccia e apro il rubinetto dell'acqua fredda (o ruoto il miscelatore nella posizione di acqua fredda) non posso pretendere che l'acqua esca calda. Non si tratta di determinismo.
Alcuni tuoi amici, delusi da ciò che li circonda (lavoro, religione, ecc...) hanno provato a guardare dentro sé stessi? Hanno provato a cercare internamente ciò che non trovano esternamente? Come affermava Osho (alcune notizie qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Osho_Rajneesh ): "l'altro è una scusa". Noi crediamo che le nostre disavventure (chiamiamole così) siano causate dagli altri, ma non è proprio così. E' più comodo incolpare il prossimo, perché richiede meno sforzo, meno impegno che mettersi a scavare in sé stessi.

A proposito di ciò che seduce, quando ci si trova in una fase egocentrica.... cosa pensi delle ricchezze ostentate da taluni personaggi pubblici, delle vincite allettanti ai vari concorsi: superenalotto, lotteria x, y, z? A mio avviso si tratta di specchi per le allodole: si crede che vincendo un tot di milioni di euro non si avranno più problemi, ma siamo sicuri che sia così? Il discorso è sempre lo stesso: forse dovremmo smetterla di incolpare tutto e tutti per le nostre disgrazie (o presunte tali, perché se da esse si impara forse non sono vere e proprie disgrazie).


 

#128
Tematiche Spirituali / Re: Perché siamo qui e ora?
27 Novembre 2024, 13:31:13 PM
Citazione di: baylham il 27 Novembre 2024, 10:14:53 AMLa concezione di Marika Moretto è completamente incoerente, insensata.
In che senso. Argomenti per favore. Grazie. 
#129
Buongiorno, ecco un altro sogno: Buongiorno a tutti. Prima di raccontarvi il sogno di questa notte... ieri sera, quando ho preso lo smartphone, l'ho acceso e ho visto l'ora erano le 19.19, e pare che ciò sia di buon auspicio; questa mattina vado con mia moglie a fare la spesa, ovviamente con la lista già pronta.
Il sogno: dovevo preparare  con mia moglie, la lista della spesa, ma in casa non si poteva, perché c'era la donna delle pulizie. Allora siamo andati in un locale pubblico con tanti tavolini, ma anche poltrone come nei cinema. Credevamo che il locale fosse deserto, anche perché mancava qualche ora all'inizio di uno spettacolo di cui non so e non posso descrivere alcun particolare. A un tavolino c'era occupata solamente una sedia da parte di un signore che raccoglieva le offerte "per i più bisognosi". Io, che normalmente ascolto chi ha qualcosa da chiedere e poi decido se fare un'offerta o meno, ho snobbato quel signore che, mentre me ne andavo alla ricerca di un posto dove stilare la lista della spesa, piangendo, mi gridava che ero stato cattivo con lui. Fine del sogno. Che cosa significa? Grazie.
#130
Tematiche Spirituali / Perché siamo qui e ora?
24 Novembre 2024, 08:52:44 AM
Questa mattina ho ricevuto il messaggio seguente. Ovviamente si tratta di un punto di vista, come ce ne sono miliardi di altri (facciamo un punto di vista per ogni essere umano). Io sono rimasto colpito da ciò e, pur sperando che sia vero, ammetto che potrei sbagliarmi. Tuttavia mi chiedo e vi domando: se avesse ragione l'autrice di questo messaggio?
Rapportato alla mia vita: dopo la paralisi cerebrale a nemmeno un anno di età, e varie peripezie da parte di mia mamma che mi ha portato con sé dai luminari più quotati degli anni '60 del secolo scorso, per capire cosa avessi e come si potessero risolvere i miei problemi, sono stato ricoverato per brevi periodi in questo o quell'ospedale o istituto, ma ho ancora il ricordo di un bambino che bagna di lacrime il cuscino di un letto che non sente suo, la prima sera del ricovero che mi ha devastato psicologicamente. Come si spiega altrimenti che io, solamente in occasione del ricovero che mi avrebbe tenuto lontano dalla mia famiglia per sei anni, facendomi tornare a casa unicamente per le vacanze scolastiche, se non che io a tre mesi dal mio sesto compleanno abbia considerato in modo diverso dai precedenti quel ricovero? Non significa forse che io avessi ancora allora la consapevolezza che quello sarebbe stato il mio calice amaro da bere, perché così era stato deciso?
Se ciò non fosse vero che senso avrebbe avuto e avrebbe attualmente la mia vita?
Voi che cosa ne dite?
Grazie. ;)

SE AI BAMBINI FOSSE DETTA  TUTTA LA VERITÀ

Se ad ogni bambino che nasce su questo pianeta,  nei suoi primi anni di vita fosse spiegata/ricordata la verità ...
Avverrebbe subìto, in termini vibrazionali, un salto quantico in poche settimane.

Fortunatamente le Anime che sono arrivate qui di recente e le Anime che continueranno ad arrivare( essendo sprovviste di karma e di programmi installati )
la sanno lunga, e non possiedono amnesia. Arrivano, nascono e si ricordano già moltissimo fin da subito, e non hanno bisogno di nessuna spiegazione.
Anzi, semmai saranno loro a spiegare moltissime cose al collettivo, iniziando prima di tutto nelle famiglie in cui nascono.

L'Essere Umano vive nel caos semplicemente perché non sa.
È questo non sapere che lo porta alla sofferenza, alla depressione, e a rimanere intrapplato nel dolore.

Eppure le Informazioni sono le più semplici:

- Quando sei nato non sei apparso dal nulla,  vivevi già, cone vivi adesso ,e ora hai soltanto cambiato forma/corpo e dimensione.

- il luogo in cui nascere qui l'hai scelto tu, come hai scelto i genitori e la situazione familiare.

Quindi, non sei apparso dal nulla, non sei qui a caso,
e non vivi affatto in balia della fortuna o della sfortuna,
semmai ogni situazione della tua vita ha una spiegazione ben precisa,
le persone che incontri pure ,
i luoghi in cui ti rechi anche.
Così come le tue paure, le tue insicurezze, oppure le tue convinzioni, le tue qualità, i tuoi talenti sono semplicemente la somma delle esperienze che hai avuto prima di questa incarnazione.

Allora ...  se tutto ha una motivazione,
e se tu effettivamente non muori mai: semplicemente cambi forma e spazio tempo,
e se ad ogni incarnazione hai la possibilità di crescere ed evolvere, e se in tutto questo sei aiutato e supportato non solo da Anime che ritrovi in questo cammino, ma anche da Anime non incarnate che si trovano su altri piani dimensionali,
e quindi stai vivendo un esperienza che hai scelto con la massima cura in tutti i dettagli ...
ALLORA NON PUOI VIVERE NELL'INCERTEZZA E NELLA PAURA.

Se ad ogni Anima che arriva qui fosse ricordato tutto questo già da subito, quanta fatica in meno ci sarebbe e soprattutto quanto dolore risparmiato.

Vivere senza comprendere nulla, in completa balia degli eventi esterni, ignorando completamente il proprio progetto animico e il proprio potere personale, porta alla sofferenza e alla paura dell'ignoto.
E tutto questo si trasforma in una profonda desolazione interiore, fatta di solitudine e incertezze continue.
Questa è la fragilità della condizione umana.

Che però può cambiare.
E sta già cambiando per moltissime persone.

Allora ricordati ..
che c'è più di una motivazione per tutto quello che avviene, fuori e dentro di te.

Se una foglia cade ai tuoi piedi, in quel punto preciso, e in quel determinato momento, c'è una motivazione.
Che poi si riesca a comprenderla o meno .. non è sempre così importante, e soprattutto non è sempre per forza utile.

Ma rendersi conto che il caso è un'enorme illusione .. è la più preziosa delle verità.
Perché cura, conforta, tranquillizza anche l'animo più sofferente, e porta all'accettazione di ogni passo, anche il più difficile, di questo cammino terreno.
Che è sostanzialmente breve, seppur complesso e ricco, rispetto a tutte le altre esperienze successive e parallele a questa.

Non ci si ferma qui,
non ci si ferma mai.

🪽
Marika Moretto
#131
Citazione di: misummi il 18 Novembre 2024, 11:24:36 AM....
Mi sono chiesto e non vale solo per Putin: sono i leader che si portano dietro valigette, cell e altro, oppure sono le valigette, i cell e altro CHE PORTANO A SPASSO I LEADER?
Un aforisma Zen :-\

Potrebbe essere. Del resto anche chi crede di essere padrone di beni mobili e immobili, alla fine ne è schiavo. 
#132
Citazione di: iano il 18 Novembre 2024, 15:05:29 PMMa se il detto vale oggi come valeva ieri, allora con esso non riusciamo a giustificare la ''strana'' novità.
E' il ciclo di corsi e ricorsi della storia, di vichiana memoria.
#133
Questa mattina ho ricevuto il seguente pensiero, riferito  ai sogni." È importante avere un segreto, una premonizione di cose sconosciute, dove l'uomo deve sentire che vive in un mondo e che in esso avvengono e si manifestano cose che restano inesplicabili. Solo allora la vita è completa." C G Jung
#134
Citazione di: iano il 18 Novembre 2024, 18:18:19 PMInfatti non è così. Sarebbe così se esistessero davvero manuali di interpretazione decisivi.


Io per strumenti non intendo siffatti manuali, ovviamente, 😏 bensì le basi da cui partire, come l'alfabeto per scrivere o i numeri per effettuare calcoli. 
#135
Citazione di: iano il 18 Novembre 2024, 14:21:04 PMSe l'interpretazione abbisogna di strumenti, chiunque quegli strumenti userà potrà interpretare il sogno, ne più ne meno di chi lo ha fatto.
Perchè dunque chi lo ha fatto dovrebbe essere privilegiato nell'interpretarli?
In effetti, al netto degli strumenti usati, sono gli altri, in quanto meno emotivamente coinvolti, a poter interpretare i nostri sogni con maggior obiettività.
Noi siamo i meno adatti ad interpretare dunque i nostri sogni, specie se si considera che i sogni, come a me pare, ci dicano in genere per immagini ciò che a parole non vogliamo sentirci dire, per cui quando gli altri ci diranno quelle parole li giudicheremo poco adatti ad interpretarli.
Io poi non credo che vi siano strumenti per interpretare i sogni, perchè anche dove vi siano sogni ricorrenti questi sono più espressione della cultura del sognatore, che del suo inconscio personale. e l'inconscio si limita a ''parlarci'' per immagini nel linguaggio che conosciamo, e non dunque in un linguaggio universale che possa ridursi a un manuale di interpretazione.
In effetti io ho notato che quanto meglio conosco una persona tanto più immediata mi appare l'interpretazione dei suoi sogni, essendo a me evidente ciò che pure a lui sarebbe , se solo volesse vederlo.
Una cosa che ho notato dei miei sogni, anche se raramente mi succede, o raramente me ne rendo conto, è che un sogno può comprendere il ricordo di sogni passati, per cui anche se i sogni non si producono come le puntate di uno stesso sceneggiato, tuttavia a volte sembrano condividere una trama di fondo.
Non credo che chiunque possa interpretare i sogni meglio di chi li vive di persona. Se fosse vero che chiunque con gli stessi strumenti potesse interpretare i sogni di Tizio, Caio o Sempronio, allora chiunque leggesse lo stesso libro dovrebbe giungere alle medesime conclusioni, relative al libro stesso: non mi pare che sia così. L'interpretazione di un sogno non può prescindere  dal vissuto del sognatore.