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Messaggi - fabriba

#121
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
21 Settembre 2025, 16:07:21 PM
Citazione di: Phil il 20 Settembre 2025, 21:36:50 PMSe intendi filibustering anche come Philbustering, posso provare a disambiguare i miei interventi (se interessa).
:D Sinceramente non ho riguardato ogni singolo intervento prima di scrivere, se vuoi vado a guardare, ma alla fin fine se sono in minoranza non mi resta che farmene una ragione!

Citazione di: InVerno il 21 Settembre 2025, 09:49:06 AMl punto è che con l'esperienza qui vedrai che vuoi il numero di utenti che rende staticamente difficile l'incontro di temi, vuoi la propensione al monologo di alcuni e altri fattori, se dai il diserbante sulle tangenti qui finisce male per i topic.
ok, sto valutando un possibile antidoto, ma lo testo la prossima volta che mi viene in mente un tema che possa sollevare controversie. (che ne so... la transfobia in palestina, le politiche keynesiane di trump, qualcosa si trova!)
#122
Citazione di: anthonyi il 20 Settembre 2025, 15:14:42 PMNon ho fatto autoanalisi, i ricordi mi sono rispuntati istintivamente nel tempo, a volte con interpretazioni più articolate che li rendevano piu chiari,
man mano che l'azione di quella forza malefica che agiva nella mia mente si indeboliva.
La sensazione che avevo, prima di aver riflettuto sul concetto di preconscio in questo topic, era  che
Fosse la forza malefica stessa a tenerli bloccati.
Pardon per il malinteso, avevo sollevato il dubbio perché hai detto di aver fatto una autodiagnosi, e ho erroneamente dato per scontato che avessi fatto una qualche forma di autoanalisi. 
#123
Citazione di: Enrico73 il 20 Settembre 2025, 15:13:35 PMForse ho espresso male le mie idee l'inconscio non esiste. Il vero io e' il preconscio. Quello che chiamiamo conscio e' la rappresentazione di ciò che possiamo tollerare in termini di dolore.

Sono un puntiglioso della lingua, hai detto precedentemente:

<La mia idea è che inconscio non esista. Lo considero una sorta di scatola in cui riponiamo deliberatamente tutto ciò che non vogliamo affrontare e questo e' l'alibi. >

Quello che dicevo rispondeva al modo in cui "consideri" l'inconscio, più che al fatto che non esista (e su quello, il mio commento secondo me rimane valido).
Però delle due solo una può essere vera , o non esiste, o è una scatola nera, quale?
#124
Citazione di: Enrico73 il 20 Settembre 2025, 13:48:33 PMPer sintesi per come la sto vedendo oggi e con oggi intendo un pensare in continuo divenire ed aperto , per me l'inconscio non esiste e' un alibi mentale, dove mettiamo volontariamente tutto ciò che non vogliamo affrontare, il vero io e' il pre-conscio che filtra e censura tutto ed il conscio e' solo la manifestazione di questa opera di filtro censura. Non temere di avere i mezzi o no nessuno li ha su argomenti come questi e difficile persino per neuroscienziati , filosofi e psicologi che hanno studiato per anni ed hanno prodotto tantissime teorie. Questa non vuole neppure essere una teoria ma un viaggio mentale, un punto di vista diverso tutto qua.  ;)
quello bene o male l'avevo capito, mi sfugge -andando per punti, partendo dal -e limitandomi al- primo) la differenza tra la tua versione di ciò che è l'inconscio e la versione "mainstream".

Da wikipedia:

Il termine inconscio indica genericamente tutte le attività mentali che non sono presenti alla coscienza di un individuo. In senso più specifico, rappresenta quella dimensione psichica contenente pensieri, emozioni, istinti, rappresentazioni, modelli comportamentali, spesso alla base dell'agire umano, ma di cui il soggetto non è consapevole.


Per te è una collezione di ex-ricordi, ora dimenticati (li chiamerò i dimentichi per brevità, alle volte li ho sentiti chiamare "il sepolto", ma mi piace tenere un plurale).

Se è una collezione di "dati" o "oggetti" (i dimentichi) senza "azioni" (pensieri, emozioni, istinti, ecc dell'interpretazione standard) come interagiscono questi dimentichi con la psiche, da dentro questa scatola nera?

Trovo ci sia una eleganza nella interpretazione che racchiude sia i dimentichi che le azioni (sia i dati che le funzioni, sia le memorie che una dimensione psichica "attiva").

Alla fine l'inconscio è solo una rappresentazione sia nel caso mainstream che nel tuo caso (visto che siamo in un forum di filosofia, azzardo si possa dire che è un significato cui non corrisponde un significante, ma qui magari mi radiano!!).
Quindi quello che proponi deve dare un vantaggio, un valore aggiunto rispetto alla rappresentazione mainstream.

Morale:
perché preferisci una rappresentazione in cui l'inconscio è fatto dei soli dimentichi e non include la dimensione psichica attiva?
#125
Citazione di: anthonyi il 20 Settembre 2025, 14:17:24 PMautonomamente ho diagnosticato come sindrome da depressione non bipolare (l'unico terapista che mi ha seguito in tre sedute si rifiutava di esprimere una diagnosi).
Ciao  anthonyi,
sono molto critico col mondo della psicologia, non prendermi per uno che "tutti dovremmo andare dallo psicologo", però:
  • la necessità di mettere etichette è tipica del nostro tempo, se il terapista era attempato, concedigli di essere un po' disallineato
  • 3 sedute sono poche, io ho lasciato un terapista per il motivo opposto, cosa che magari ti fa fare un sorriso sulla relatività della tua esperienza (sicuramente mi ha fatto fare un sorriso sulla relatività della mia)

Da ultimo, l'autoanalisi è un terreno scivolosissimo, la creazione di false memorie (auto)indotte è estremamente comune. 
Le false memorie sono particolarmente perniciose perché una volta insediate, dimostrarne la falsità storica o l'impossibilità è quasi l'unico modo per liberarsene, e spesso non è possibile farlo.

Non voglio mettermi in cattedra, probabilmente lo sapevi già, nel caso ignorami pure!
#126
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
20 Settembre 2025, 14:16:41 PM
Citazione di: Alexander il 18 Settembre 2025, 14:34:16 PMIn effetti sembra così :una lotta tra natura e cultura, con la componente culturale che aumenta in continuazione, spesso con l'aumento continuo delle leggi.
Forse però all'inizio, più che essere spinti al cannibalismo in mancanza di risorse., si era spinti all'assassinio per impadronirsene. Nel mito giudaico di Caino e Abele abbiamo una rappresentazione simbolica: Caino e' colui che trattiene per sé e non condivide. Abele colui che dona  e condivide. Il primo è spinto sino ad uccidere pur di far sparire colui che dona (pericolo per le sue risorse). Il secondo disposto a con-dividere le risorse. La prevalenza del secondo tipo (la con-divisione allarga la prosperity della specie) potrebbe spiegare la genesi del "mettere in comune" nel villaggio preistorico e poi nella nascita della città. Ovviamente la cainita' non sparisce; convive con la abelita' formandoi due tipiumani: fondamentalmente egoista o fondamentalmente altruista.

Il vecchio testamento l'ho letto, sta cosa mi era sfuggita, ci riguardo. Interessantissima.
Sostanzialmente la divisione tra destra e sinistra nasce dai primi (secondi) due umani (che ebbero possibilità sostanzialmente nulla di tramandare i propri geni -soprattutto uno- il che rende ancora più sorprendente il fatto che la divisione sopravviva ad oggi!)

Comunque devo essere più chiaro in futuro... vengo continuamente frainteso, una roba da fare invidia al compianto (?) Cav B*!!!!

E parlando di essere più chiari:
  • No dai: quando dicevo "cannibalismo" nel regno animale parlavo in senso letterale, quando lo traslavo sull'umano era metaforico... era esattamente quello che dicevi tu, se avessi saputo metterla in termini di caino-abele!
  • Cav B è il cavaliere berlusconi... adesso magari vado sull'ovvio, ma quando si tratta di chiarezza comunicativa è meglio abbondante che deficiente!


#127
Citazione di: doxa il 20 Settembre 2025, 08:14:10 AMEnrico ha scrittoTuo malgrado ? Mi sembra invece che sei molto soddisfatto di "parlarti addosso" come si suol dire.
Se brami al silenzio, comincia a scrivere nel forum usando i normali caratteri e non questi giganti che simbolicamente significano gridare. E i moderatori sono fin troppo moderati a non richiamarti al dovere.

Hai scrittoSpiegaci cosa significa quell'ammasso di parole che hai scritto che nulla hanno a che fare con il silenzio ma con il tuo compiacimento nel rileggerti ciò che scrivi e ti dici: "quanto sono bravo"; ma non pensi al giudizio negativo che susciti negli eventuali lettori del tuo post ?

Addirittura ti lodi per aver saputo tacere !!! Altrimenti cosa avresti detto di peggio ?

"Per carità di patria" mi fermo qui nel giudicare il resto di ciò che hai scritto, anche perché è una perdita di tempo.
@doxa 
menomale che non mi hai beccato fin qui, in uno dei sicuramente tanti post inutili che ho già fatto in questo mese di presenza nel forum!

Ok, sono d'accordo col contenuto... i.e., che rendere un po' più prosaico il testo aiuterebbe la comprensione, però che modi  :D

--
secondo me il tema, svuotato dalle "circonlocuzioni oziose" (come disse un mio professore di italiano, una volta in cui avevo passato la linea tra compiacere il suo amore per le stesse, e il paraculismo più sfacciato), è interessante: il silenzio -lo spazio silenzioso dentro di noi- si sta estinguendo. Forse si è estinto.

I risultati in termini di salute mentale dell'occidente (ma probabilmente del mondo), sono sotto gli occhi di tutti.
#128
Citazione di: Enrico73 il 19 Settembre 2025, 11:00:43 AMGrazie per aver letto la mia teoria, l'argomento è davvero complesso ed è difficilissimo esprimerlo a parole.
La mia idea è che l'inconscio non esista. Lo considero una sorta di scatola in cui riponiamo deliberatamente tutto ciò che non vogliamo affrontare e questo e' l'alibi. La vera sede del libero arbitrio è il pre-conscio, uno stato in cui il concetto di opposto non esiste. È qui che possiamo elaborare pensieri contraddittori senza il rischio di un sovraccarico emotivo.
La coscienza è il risultato di un potente filtro, una "censura" che il pre-conscio mette in atto per evitare il dolore che le contraddizioni provocherebbero. Questo meccanismo di censura ha due scopi:
  • Proteggerci dal dolore causato da informazioni e pensieri contrastanti.
  • Soddisfare i bisogni primari di sentirsi parte di un gruppo e di ottenere riconoscimento.
Questo filtro semplifica il pensiero e ci permette di funzionare nella vita di tutti i giorni.
Ho iniziato a riflettere su questi concetti molti anni fa, anche a causa della mia esperienza con la Sindrome di Asperger. Pur potendo sembrare un paradosso, ho notato che la mia empatia è spesso molto più forte della norma. In alcune situazioni emotive, potrei persino perdere conoscenza, un'estrema manifestazione di quel filtro che si spegne di fronte a un dolore travolgente.

Capisco -e non capisco.
Ho una familiarità ipotizzo superiore alla media coi temi psicologici, ma mi pare chiaro che la tua sia superiore.
Quando dici che l'inconscio non esiste ed è una scatola nera (etc) , e io fatico a distinguere le due cose.
Poi parli di pre-conscio e ho una reminescenza della divisione conscio-subconscio-inconscio; ed  Es, Io, Super-io.

Insomma: mi sa che non ho i mezzi per affrontare questa discussione in modo intelligente con te :) 
#129
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
20 Settembre 2025, 13:08:20 PM
Citazione di: InVerno il 18 Settembre 2025, 13:19:09 PMa me NON piace vincere facile
ma che ne è stato di questo?
Non sto a interagire dove la discussione si mette in termini di chi vince e chi perde, però sinceramente hai messo un mio commento sul piano del "relativismo linguistico" in maniera un po' comoda, poi siccome non sono entrato nel merito (e continuerò a non entrare nel merito perché non ho interesse a farlo) allora vai avanti a deridere il relativismo linguistico e chi non la pensa come te...
visto che hai usato inglesismi, permettimi di dirti: è un po' "petty" da parte tua.

Fin'ora hai impostato il discorso in termini di "prove me wrong" (fammi un esempio > ecco il tuo esempio è sbagliato) e sono stato compiacente, ma sinceramente messa così si può "vincere" qualsiasi dibattito e lascio l'onore a chi ha interesse a farlo. 

--
Ho solo una rimostranza non diretta solo a te @InVerno , nel caso non fosse stato chiaro nel mio commento 75:

C'erano persone che avevano interesse a portare avanti un discorso partendo da un presupposto che altri non condividevano. 
E poi ci sono le persone che non condvidono la premessa e che hanno fatto ora 80 messaggi di filibustering con l'effetto (collaterale?) di ostacolare il procedere della discussione.
Perché un conto è il chiarimento iniziale e trovare insieme i contorni del dialogo, che è parte del discorso, ma un altro conto è rifiutare una premessa cercando di forzare un'altra premessa altrettanto impossibile da dimostrare (a meno che siete convinti che la linea tra natura e cultura nelle relazioni di genere sia dimostrabilmente tracciabile in un punto solo ora e per sempre, ma nel caso sta a voi dimostrarlo).

E in ogni caso: a qual pro? 
Se tanto sapete che abbiamo torto e che le nostre premesse sono fallaci, continuare a dircelo e non permetterci di cercare la soluzione, non fa che intestardirci, e non ci permette di scoprire da soli che abbiamo torto. 
Non avete mai avuto a che fare con dei bambini testardi?
#130
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
19 Settembre 2025, 19:31:29 PM
Non era esattamente il tipo di questioni che avevo in mente, quando parlavo di "fascinazione per il barbeque" (forse la più ambigua delle cose che ho detto lì), intendevo più che altro discussioni meta-barbeque, sul perché siamo affascinati dal barbeque.

Adesso ho capito perché tutti mi dicevano "guarda che sti spazi ci sono", ora che mi hai dato gli esempi ho capito il malinteso che si celava dietro. Grazie per gli esempi!

I miei esempi, per quanto banali, non li avevo intesi proprio come un "parliamo di barba", di stili con cui farla crescere, di balsami per ammorbidirla, ecc. Più giù dicevo "cosa significa avere la barba o no" e magari si spiegava meglio, ma in breve: erano tutti esempi volutamente cretini su cui magari si sarebbe potuta sviluppare qualche riflessione meno cretina, :)  Chiaramente non si era capita sta cosa, viste le risposte!

-- edit di 10 minuti dopo:
:D :D :D  oddio ma solo ora capisco cosa deve essere passato per la testa degli altri.... "ma guarda questo che arriva fresco fresco al forum di filosofia e vuole parlare di balsamo per barba"  :D :D :D fantastico! 
#131
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
19 Settembre 2025, 18:31:51 PM
Comunque se posso tornare un secondo alle origini

Citazione di: fabriba il 26 Agosto 2025, 14:57:45 PMPerchè nel semi-universo maschile non si parla di erezioni mattutine, barba, fascinazione per il barbeque, eccessi di rabbia, ecc?
Sono tematiche più o meno banali che non vengono affrontate (3:0) eppure hanno sicuramente implicazioni sul modo maschile di essere umani.

La domanda è duplice: da una parte è non retorica, dall'altra vorrebbe avere valore di "stimolo" forse, visto che in questo forum non mancano voci in grado di sbanalizzare qualunque tema.

Non avrei potuto ricevere risposta migliore.

Dopo 75 messaggi, abbiamo parlato del
  • perché mai se ne dovrebbe parlare di più
  • cosa vuol dire parlarne di più
  • a chi interessa parlarne di più
  • quali possono essere gli effetti negativi del parlarne di più
  • per quali motivi è inutile parlarne di più
  • per quale motivo chi dice che è utile parlarne di più ha torto

....ora mi è perfettamente chiaro il motivo per cui non se ne parla di più!!
#132
Ciao Enrico73,
È un testo lunghissimo, ammetto di avere saltato un po.
Mi sembra di capire che stai tentando un mix di tecniche che includono la meditazione,  la scrittura, e la regressione (freud) per cercare ciò che l'inconscio nega alla tua coscienza? 
Magari è una domanda troppo personale,  ma lo fai perché  pensi di avere un  "sepolto" fuori dal comune (ie: traumi non comuni) o è un modo di migliorare la conoscenza di te stesso? 
Da quanto tempo procede il tuo viaggio?
#133
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
18 Settembre 2025, 14:02:42 PM
ok, non rispondo nel merito perché mi sembra futile: alla fine se la premessa non è accettabile, è ragionevole che non si possa convergere sulle tesi.

Senza entrare ulteriormente nel merito, per me la premessa non è negoziabile, e non so se sono stato sgradevole nell'esporlo ed ho provocato la tua reazione, ma nel caso: a) mi dispiace, e b) se puoi fammi notare dove in modo che posso comunicare meglio nel forum in futuro.
#134
Tematiche Spirituali / Re: Inventare una nuova religione
18 Settembre 2025, 10:45:14 AM
Il cannibalismo tra animali di una specie tende a succedere quando non ci sono abbastanza predatori* per mantenere un bilanciamento tra ambiente e la specie.
(* o in genere limiti alla crescita demografica della specie: batteri sono un altro esempio che mi viene in mente)

I singoli umani potrebbero aver capito molto presto che la maggiore minaccia alla propria riproduzione non era esterna, ma interna, ovvero che in assenza di predatori, si trovava in una condizione in cui la natura avrebbe raccomandato il cannibalismo.

In questo senso, l'umano si sarebbe trovato nella posizione unica di dover creare valori che favorissero la cooperazione al -cannibalismo.

Vista così l'epopea umana si riduce all'eterno dialogo tra natura e cultura però...  non so se aiuta :) 
#135
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Il relativo maschile
18 Settembre 2025, 10:29:44 AM
Citazione di: baylham il 17 Settembre 2025, 18:52:23 PMPer me il problema nella società contemporanea è sviluppare l'autonomia, l'indipendenza economica delle donne. Il nucleo del problema è biologico, la gravidanza e la cura primaria dei figli, che le svantaggia economicamente e socialmente e richiede una politica pubblica di compensazione economica.
Ok, questa è sicuramente una mira più ambiziosa di quella che avevo in mente io.

Tristemente l'opposizione bigendersan che nella mia piccola bolla sociale ho trovato alla seguente idea è stata scoraggiante:
  • bisognerebbe per legge costringere la parità in giorni tra congedo di maternità e congedo di paternità.

Questo forza una maggiore parità dei ruoli (come bonus, anche nei ruoli domestici).
Questo migliora le cose nel modo in cui i datori di lavoro sono costretti a discriminare per genere (costretti: perché se ci mettiamo nei panni di un piccolo imprenditore con 2 dipendenti, la possibilità che il terzo assunto prenda o non prenda 1 anno di congedo è motivo di stress economico e seria preoccupazione, se non lo consideriamo per definizione un ricco sfruttatore, cosa che ai tempi delle "pmi" mi pare sia sorpassata).

Purtroppo l'opposizione è appunto bigendersan nella mia bolla, e se la critica è "ma se le donne vogliono così, devono essere libere di pensare così", la domanda è: quale condizionamento ha portato l'educazione (semplifico) bambola-soldatino a questa "libertà"? dobbiamo pensare a un nuovo modo di educare che liberi realmente i bambini** ?

--
** e da ultimo.... non specificatamente per te baylham, in generale:
viviamo in un Paese in cui giù fino alla grammatica il neutro è maschile.

non perdiamo tempo a discutere se esiste o meno un bias cognitivo che rende il maschio il "default", o se i bias cognitivi producano o meno effetti negativi e discriminatori.