Il forumista Acquario ha proposto un tema tratto da Walter J. Mendizza ( L' era sulla Tcnosofia ) -
Dello stesso autore mi ha invece incuriosito il tema dei cimiteri, il loro scopo e funzione ( soprattutto nel "nostro" tempo ).
http://www.riflessioni.it/tecnosophia/cimiteri.htm
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E' un argomento che molti preferiscono "evitare" - come se a loro, quel fatal trapasso, ne siano completamente immuni - poveri stolti..
Il supponente uomo.. nei suoi banali discorsi usa per lo piu' i verbi al "futuro" :
- andremo, faremo, acquisteremo, vedremo...eccc.. - e poi basta un Sussulto della Natura per non essere piu' parte del mondo ! - Come dire un qualsiasi imprevisto.. fa evaporare tutti i progetti, tutte le aspettative, tutte le (pseudo)certezze.. eccc.. ecccc..
Al di la' di questo - sorge quindi il problema della sepoltura, dell' inumazione e dunque del luogo ove la "tenda" terrena trovera' la definitiva, certa e "permanenente" dimora ove subira' l' inevitabile processo della dissoluzione / putrefazione per ritornare da dove si era venuti: Natura ( polvere ).
E qui sorge la riflessione di W. Mendizza, ovvero sull' attuale "funzione" dei cimiteri.
Nelle grandi metropoli "quei luoghi" creano enormi problemi alle varie amministrazioni e che aumenteranno paurosamente con il trascorrere del tempo / da qui ( secondo il suo pensiero ) una necessaria ( se non inevitabile ) radicale trasformazione di "quei" luoghi - e di conseguenza le inumazioni delle salme.
La cremazione e conseguente dispersione delle ceneri nella natura potrebbe risolverebbe questo - impellente ( volente o nolente ) prossimo - problema ??
Quali difficolta' con i credenti e la gerarchia dell' ekklesia ?
Dello stesso autore mi ha invece incuriosito il tema dei cimiteri, il loro scopo e funzione ( soprattutto nel "nostro" tempo ).
http://www.riflessioni.it/tecnosophia/cimiteri.htm
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E' un argomento che molti preferiscono "evitare" - come se a loro, quel fatal trapasso, ne siano completamente immuni - poveri stolti..
Il supponente uomo.. nei suoi banali discorsi usa per lo piu' i verbi al "futuro" :
- andremo, faremo, acquisteremo, vedremo...eccc.. - e poi basta un Sussulto della Natura per non essere piu' parte del mondo ! - Come dire un qualsiasi imprevisto.. fa evaporare tutti i progetti, tutte le aspettative, tutte le (pseudo)certezze.. eccc.. ecccc..
Al di la' di questo - sorge quindi il problema della sepoltura, dell' inumazione e dunque del luogo ove la "tenda" terrena trovera' la definitiva, certa e "permanenente" dimora ove subira' l' inevitabile processo della dissoluzione / putrefazione per ritornare da dove si era venuti: Natura ( polvere ).
E qui sorge la riflessione di W. Mendizza, ovvero sull' attuale "funzione" dei cimiteri.
Nelle grandi metropoli "quei luoghi" creano enormi problemi alle varie amministrazioni e che aumenteranno paurosamente con il trascorrere del tempo / da qui ( secondo il suo pensiero ) una necessaria ( se non inevitabile ) radicale trasformazione di "quei" luoghi - e di conseguenza le inumazioni delle salme.
La cremazione e conseguente dispersione delle ceneri nella natura potrebbe risolverebbe questo - impellente ( volente o nolente ) prossimo - problema ??
Quali difficolta' con i credenti e la gerarchia dell' ekklesia ?