Citazione di: Visechi il 08 Gennaio 2025, 18:03:38 PMLa teologia della croce insegna che il Dio sofferente sulla croce è lo stesso che patisce il dolore dei tanti altri suoi figli abbandonati nei lager, nelle camere di tortura, per le strade di San Paolo, nelle più oscure pieghe di una Creazione che geme e soffre. Sulla croce si consuma il tragico paradosso dell'ateismo di Dio: Egli si allontana e separa da sé stesso, abbracciando il male mondano.Questa è una parte della teologia della Croce.
Bisogna anche riflettere sull'altra: Cristo non ci libera dalla sofferenza, ma dal non senso di questa... questa è la Croce!
Dio non salva dalla sofferenza e dalla tribolazione, ma nella sofferenza e durante la tribolazione (non c'è un apostolo/a che arrendendosi a Dio senza ragione, sia divenuto primo ministro o re o regina).
Ribadisco, non costa nulla attribuire il Male (e le sofferenze che produce all'umanità) a Dio, ma questo non risolve il dilemma personale con il proprio essere volutamente il Male, con il proprio produrre il "peccato".
