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Messaggi - Socrate78

#121
Giuda era invece già prima che commettesse il gravissimo peccato considerato dannato da Dio, poiché Gesù afferma testualmente: "Il Figlio dell'Uomo dovrà patire molto, essere riprovato dai suoi, essere consegnato alle autorità e morire. Ma guai a chi tradisce il Figlio dell'Uomo: sarebbe stato meglio per lui NON essere mai NATO!". Ora, se Gesù dice di Giuda che per lui era meglio non essere mai nato, significa che già sapeva che si sarebbe dannato e che era escluso dai piani di redenzione o no? Tutto è voluto e già predisposto da Dio, quando Dio ha creato Lucifero sapeva benissimo che sarebbe stato irremediabilmente cacciato dal Paradiso, ma siccome il male serve al bene, è necessario che nel piano di Dio ci siano i malvagi che non possano far altro che compiere il male.
#122
A me sembra che molte persone obiettivamente istruite e preparate siano considerate (a torto) SACCENTI dalla maggioranza e quindi risultino antipatiche: mi sembra che di fronte all'istruzione e preparazione di una persona scatti in molti un meccanismo psicologico riconducibile ad una profonda invidia, gli altri percepiscono la superiorità di quel soggetto nell'ambito della conoscenza ed allora provano antipatia, perché si sentono inferiori, ed allora si sentono frasi ironiche come: "E' arrivato il professorone!", "Quello sa sempre tutto lui", ecc. In conclusione mi sembra che gli ignoranti e i mediocri (sino a certi limiti) siano socialmente più accettati di chi spicca per cultura e competenza. La cultura, per il solo fatto di mostrarsi, smaschera l'ignoranza e questo a molti non piace affatto!  Gli studi sociali sul mobbing sul posto del lavoro hanno evidenziato come l'esclusione sociale e il mobbing tendano a colpire i dipendenti più preparati ed istruiti rispetto ai mediocri, e i motivi secondo me risiedono proprio nell'invidia sociale per cui la massa considera antipatica la persona competente. Certo, ci sono anche persone istruite che diventano anche arroganti, ma a volte l'arroganza del colto mi sembra essere una reazione al fatto che gli ignoranti vogliono sempre avere l'ultima parola su questioni in cui dovrebbero solo tacere e imparare dagli altri, quindi chi ha competenza reagisce proprio alla presunzione dell'ignorante che vuole spacciarsi per istruito. Avete notato anche voi tali dinamiche sociali?
#123
Sì, c'è da preoccuparsi non poco, perché il problema è che la Russia non vuole assolutamente permettere un'avanzata dell'Ucraina nei territori della Crimea e del Donbass e non può permetterselo visto che in quel maledetto 24 febbraio 2022 ha iniziato un'invasione su vasta scala che nei piani di Putin doveva portare alla capitolazione dell'Ucraina. Ma l'Ucraina ha mostrato una strenua resistenza e io credo obiettivamente che a questo punto sarebbe stato meglio una resa, dal momento che se dovesse veramente andare in porto l'offensiva ucraina sussiste il rischio dell'impiego delle armi nucleari tattiche russe. La Russia ha detto chiaramente che una conquista del Donbass e della Crimea verrebbe considerata una minaccia al territorio russo e quindi giustificherebbe, almeno in linea teorica, l'uso dell'arma nucleare.
E' obiettivamente la crisi in assoluto peggiore dalla seconda guerra mondiale per le possibili implicazioni e la situazione si complica ogni giorno di più, perché nessuna delle due parti è disposta al compromesso ed è questo il male: se dovesse vincere la Russia la Nato non l'accetterebbe e probabilmente invierebbe i suoi soldati con risposta gravissima della Russia e se dovesse avanzare l'Ucraina sarebbe la Russia a non accettarlo. Peggio di così mi sembra difficile fare.
#124
Rispondo a te Eutidemo per un'ultima volta, visto che abbiamo posizioni differenti su quanto dovrebbe accadere alla coscienza dopo la morte. Per quanto riguarda però il rapporto tra Coscienza e Corpo, permettimi di dire che (oltre alle NDE) esistono anche casi particolari di "lucidità terminale", in cui pazienti malati di Alzheimer che non riconoscevano più i familiari e non avevano quasi più ricordo di loro stessi, appena prima di morire hanno riconosciuto perfettamente i familiari, hanno ricordato fatti della loro vita ed erano inspiegabilmente lucidi, mentre avrebbero dovuto essere in uno stato di demenza vista la patologia: questo a mio avviso, per la mia visione spiritualista, è accaduto perché in quel momento la Coscienza (anima) si stava separando dal corpo fisico malato e quindi non risentiva più dei limiti dell'Alzheimer. Infatti si può spiegare il tutto con una metafora: il cervello è il televisore e la Coscienza è il programma: il cervello avrebbe la funzione di trasformare in segnali elettrici e chimici le informazioni provenienti dalla Coscienza, se il cervello è guasto (Alzheimer) queste informazioni vengono tradotte male, ma ciò non significa che la Coscienza si identifichi con il cervello. E' come quando vediamo male un film per un televisore guasto, è guasto il mezzo ma il Programma (Coscienza) è nell'etere ed è intrinsecamente sana. Ne consegue che in caso di morte la Coscienza si staccherebbe definitivamente dal corpo e non solo non si spegnerebbe, ma sarebbe aumentata in quanto non risentirebbe delle limitazioni di un corpo fisico.
Nel caso invece di coma profondo o anestesia in quel caso la Coscienza rimane legata al cervello e quindi risente delle gravi limitazioni del corpo e sembra spenta.
#125
Una domanda: ma tu non ci credi perché ritieni che siamo fatti di solo corpo (materialismo) e quindi non esiste nessun tipo di dimensione spirituale e che una volta che il cervello muore qualsiasi coscienza si spegne? Anche di questo non c'è nessuna prova certa, infatti non si è mai risolto il mistero della coscienza, di dove essa si trovi, se essa sia soltanto un epifenomeno (prodotto) del cervello oppure se al contrario sia la coscienza a generare l'attività cerebrale, come un pianista la musica dallo strumento pianoforte. Il cervello potrebbe anche essere solo il mezzo attraverso cui la coscienza/anima esprime se stessa, ma una volta distrutto lo strumento la coscienza potrebbe proseguire in maniera autonoma e le sue informazioni continuare ad esistere. Inoltre nel caso di persone che raccontano le loro esperienze di OBE ed hanno fatto recuperare con i loro racconti oggetti fuori dalla portata dei sensi, vi è la testimonianza degli infermieri che hanno verificato che quegli oggetti (creduti smarriti) si trovavano proprio nel luogo descritto dal paziente oppure la testimonianza di parenti che confermano come nelle stanze in cui si trovavano mentre la persona era sotto rianimazione l'arredamento era fatto come descritto, i dialoghi che sono stati sentiti corrispondevano e non mi sembra che tali persone abbiano ricavato un lucro confermando i racconti dei pazienti.
Il dibattito tra gli scienziati è aperto e oltretutto attribuire le NDE a fattori come le droghe farmacologiche non regge, perché ci sono casi di NDE anche in coloro che non erano stati sottoposti a nessun trattamento farmacologico e non è nemmeno dimostrato che in prossimità della morte il cervello di tutte le persone con NDE abbia prodotto una quantità molto alta di determinati neurotrasmettitori. Anche chi nega tutti i fenomeni paranormali per principio è mosso da pregiudizio, ad esempio il centro del CICAP nega tutto a prescindere, ma secondo me le sue argomentazioni non sono affatto convincenti, ad esempio nel sito del CICAP la visione del tunnel che si vede nelle NDE è attribuita alla mancanza di ossigeno cerebrale che porterebbe ad una visione periferica, ma il punto è che non in tutte le NDE si vede il tunnel, quindi se la causa fosse quella il tunnel sarebbe presente in tutte le NDE, ma non è così. 
#126
@Eutidemo: Invece ti sbagli a dire che le persone che hanno vissuto una NDE non erano realmente morte, poiché per alcune di loro il cuore si era fermato anche per mezz'ora, e non è morte quella? Io credo che l'essere sia formato da anima e corpo, ma entrambe sono forme di energia collegate tra loro, quindi è possibile che l'anima, pura energia, si stacchi dal corpo fisico, e questo è quanto per me sarebbe avvenuto in molte esperienze di NDE. Ecco la mia definizione di MORTE: "Distacco dell'energia dell'anima dal corpo fisico". Inoltre tu non tieni conto (oppure non sei informato) del fatto che vi sono NDE in cui il soggetto ha ricevuto vere e proprie profezie da esseri di luce sul proprio futuro e poi tutto si è avverato esattamente, come anche vi sono OBE in cui il soggetto ha descritto in maniera particolareggiata luoghi lontani dalla camera d'ospedale in cui si trovava e non alla portata dei sensi, ha fatto in modo che venissero recuperati oggetti che non poteva sapere dove si trovassero proprio nel momento in cui era incosciente. Ci sono casi di persone cieche dalla nascita che durante l'esperienza di OBE hanno visto l'ambiente circostante e poi l'hanno descritto, oppure altre situazioni in cui persone date per spacciate dai medici sono state rimandate "indietro" da entità di Luce con queste parole: "Non è ancora arrivato il tuo momento, devi tornare indietro, hai una missione da compiere", ora anche questa è una profezia, perché dimostra che quest'entità sapevano che non era quello il momento per la persona di lasciare definitivamente questo mondo, mentre per la scienza umana era tutto ormai perduto. Il fatto che alcune NDE possano essere indotte da droghe, non è una dimostrazione del fatto che non esista una realtà sovrannaturale, poiché, essendo l'anima collegata al corpo, è anche possibile che alterando la composizione chimica del cervello anche l'energia dell'anima possa entrare in contatto più facilmente con il mondo spirituale, oppure non credi che sia possibile? Forse sotto l'influsso di alcune droghe effettivamente si è più in contatto con un mondo trascendente rispetto alla condizione di normalità, infatti molti sciamani hanno fatto e fanno uso di sostanze stupefacenti durante i loro "viaggi" in altre dimensioni. Del resto, se ci si rifletti, nessun medico o scienziato, ha mai risposto ad una domanda importantissima: "PERCHe' SI MUORE?". Uno scienziato ti dirà: "Si muore perché il cuore si ferma, non manda più sangue agli organi che poi a loro volta muoiono finché si arriva alla totale cessazione delle attività biologiche". In questa spiegazione viene descritto il "come", ma non il "perché" della morte. La risposta al perché è invece secondo me di tipo metafisico, si muore perché si verifica, in determinate condizioni, il distacco dell'energia dell'anima dal corpo fisico e quando questo distacco si verifica si ha l'evento morte.
#127
Nel capitolo 13 della prima lettera ai Corinzi San Paolo descrive in un famoso brano biblico le caratteristiche della virtù teologale della carità, con queste parole: " Se anche dessi tutte le mie sostanze e consegnassi il mio corpo per essere bruciato, ,ma non avessi la carità, nulla mi gioverebbe. La carità è paziente, benigna è la carità: non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non si adira, non manca di rispetto, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia ma si compiace della verità. La carità tutto perdona, tutto spera, tutto crede, tutto sopporta".
Ora, tale virtù della carità (che traduce il termine agape) non rappresenta più che altro un'utopia e non una reale virtù esistente? Risulta infatti oltremodo difficile perdonare ogni cosa, sopportare ogni ingiustizia, non tener mai conto del male che si riceve (anche a livello mentale), non vantarsi mai dentro di noi di azioni buone fatte e compiacersene. Sembra che venga descritto qualcosa che è più simile ad una virtù angelica che umana, o che comunque deriverebbe da una stato di grazia indipendente dalla volontà e dai meriti dell'individuo. Se si confronta però questo brano con altri presenti nelle Lettere paoline, a me sembra di comprendere che in realtà San Paolo voglia dire proprio questo, che la salvezza e la vera virtù non dipende dai meriti della persona, ma da uno stato di grazia divina che cade dall'alto e che viene data quasi per decreto imperscrutabile di Dio, una posizione molto vicina a quella che sarà del protestantesimo. E' corretta questa mia interpretazione del testo?
#128
Più che di spiriti vampiri si può parlare semmai di demoni, che non vogliono che l'uomo si elevi verso la consapevolezza spirituale e l'amore puro e cercano quindi di instillare l'avidità, la cattiveria, l'odio verso gli altri, l'invidia, l'ira, e tutte le qualità negative.
#129
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
23 Marzo 2023, 20:12:35 PM
Infatti non bisognava fornire armi a Kiev, ma perché poi si forniscono le armi? Per difendere un paese aggredito, per difenderne i diritti e favorire il processo di pace? Menzogne! Le armi si forniscono per promuovere una politica di potenza mediante il meccanismo della guerra per procura, anche per sperimentare le armi su un campo di battaglia estraneo al proprio territorio, per arricchirsi con la vendita di armi. D'altra parte la guerra ormai antichissima tra israeliani e palestinesi perché non si è mai risolta? Non si è mai risolta perché nessuna delle due parti ha voluto arrivare anche ad un minimo compromesso con l'altra e lo stesso sta succedendo nel conflitto russo-ucraino! Nessuna delle due parti è disposta al compromesso e questo rende molto arduo arrivare anche solo ad uno straccio di tregua. 
#130
Come da titolo, io constato sempre più spesso che le persone sincere non sono apprezzate e che alla gente, in genere, piace essere adulata, mai criticata, la stragrande maggioranza delle persone preferisce quindi la menzogna, l'adulazione non sincera, alla verità nuda e cruda. Chi è sincero quindi finisce spesso per litigare con gli altri, molte amicizie entrano in crisi perché l'amico, proprio per il tuo bene, ha avuto il coraggio di metterti davanti ai tuoi errori anche in modo duro per farti comprendere che sei sulla strada sbagliata, ma non lo si accetta e quindi si litiga proprio per la sincerità dell'altro.
Confrontarsi con la sincerità fa male ed allora si preferisce persino colui che ti dice che tutto va per il verso giusto solo per quieto vivere. La società attuale si basa tutta sulla menzogna, infatti che cosa sono gli spot pubblicitari se non una vera e propria menzogna che fa apparire perfetto un prodotto che invece è assolutamente banale? Che cosa sono i discorsi dei politici nelle campagne elettorali se non bugie in cui si promette ciò che si sa già impossibile da mantenere? I medici mentono ai pazienti praticamente sempre, quando non dicono al paziente che ha una malattia terminale e preferiscono usare eufemismi, anche gli insegnanti a scuola mentono molto spesso agli alunni quando per evitare erroneamente di intaccarne autostima  non li mettono di fronte alle loro gravi incompetenze e preferiscono lodarli anche quando non c'è proprio niente da lodare e così crescono generazioni di narcisisti.
Invece a mio avviso è meglio la peggiore verità alla più dolce e comoda menzogna, perché il conoscere la verità (anche terribile) ti permette di affrontare la realtà e di esserne padrone, mentre l'inganno della bugia ti toglie qualsiasi potere sulla realtà, potere che viene invece preso dagli altri che dirigono la tua vita con l'inganno.
La preferenza umana della menzogna rispetto alla verità da che cosa deriva? Non deriva forse dal narcisismo, che impedisce di vedere anche noi stessi nella nostra verità, preferendo invece averne un'immagine falsa e idealizzata? Il narcisista infatti è colui che mente a se stesso per avere un'autostima falsa e illusoria, e quindi non sopporta chi lo mette di fronte alla realtà delle sue gravi tare.
#131
Tematiche Spirituali / Re: La Voce di Dio
19 Marzo 2023, 11:37:22 AM
@Aspirante Filosofo58: Se vuoi ascoltare la mia risposta alle sofferenze che tu hai avuto molto più di altri e per il fatto che alcune vite sono più sofferenti di altre, a mio avviso non si tratta di ingiustizia o di sadismo di Dio, ma deriva dal fatto che l'anima, prima di nascere, decide di sottoporsi volontariamente a determinate prove per evolvere spiritualmente, anche in base al fatto che deve scontare i peccati di vite precedenti, ma non solo per quello. Prima di nascere ogni anima è nel mondo spirituale in cui sceglie volutamente le situazioni che affronterà nella vita, ma poi quando nasce dimentica ogni cosa, e quindi le disgrazie sembrano prive di senso e assolutamente casuali, ma non è così, in realtà non sono vere disgrazie, ma prove a cui l'anima ha voluto sottoporsi.  Anche se sono fondamentalmente cattolico, ammetto l'idea della reincarnazione, anche perché i cristiani antichi ci credevano e la credenza venne proibita soltanto nel VI secolo Dopo Cristo, con l'imperatore Giustiniano. Ma perché ci si reincarna? L'anima si incarna per imparare determinate lezioni, come ad esempio migliorare la compassione, sviluppare il senso del perdono, imparare a farsi rispettare e ad amare se stessi, apprendere il valore della libertà, imparare ad affrontare la solitudine. Ovviamente, per imparare tutte queste cose, l'anima deve anche soffrire, proprio perché si impara la compassione affrontando situazioni drammatiche, se provi il dolore sulla tua pelle diventerai più sensibile a quello degli altri, si impara a perdonare ricevendo torti e ingiustizie, si apprezza di più il significato dell'amore se si è inseriti in un ambiente di indifferenza o peggio di odio. E' la legge degli opposti, il male serve per apprezzare di più il senso e il valore del bene.
Ora, perché alcune vite sono più gravate di altre? Secondo me non dipende solo da errori fatte nelle vite precedenti, ma dal livello di evoluzione dell'anima. Un'anima evoluta, che è passata attraverso molte esperienze, può decidere, se è pronta, di gravarsi di esperienze dolorose per evolvere ancora di più e migliorarsi, perché l'obiettivo di queste incarnazioni è arrivare alla perfezione di Dio e fondersi con esso: le vite facili, di quelle persone a cui sembra che vada tutto molto bene, sono spesso quelle di anime poco evolute, che non sono pronte ad affrontare pesi che poi però affronteranno in altre vite. 
#132
Molti psicologi e sociologi tendono a distinguere sempre di più nelle relazioni sentimentali la fase della seduzione/innamoramento con quella dell'amore avanzato e maturo. Essi affermano che l'innamoramento è una tempesta chimica e ormonale in cui la persona è concentrata al massimo sulle sensazioni positive che riceve dal partner e tutta la sua felicità dipende dalle attenzioni dell'amato: il cervello vivrebbe uno stato euforico simile a quello provocato da droghe, in cui il livello di neurotrasmettitori come la dopamina e l'ossitocina sono molto alti e la parte razionale, deputata al giudizio critico, è in una fase di cortocircuito. Il risultato del processo di innamoramento è l'idealizzazione del soggetto amato: la seduzione infatti porta a vedere la persona amata come perfetta, speciale, unica e superiore ad ogni altra e non si vedono quindi i difetti che possono anche essere molto gravi, motivo per cui, esaurita la fase dell'innamoramento, molte relazioni non reggono alla prova del tempo e finiscono per rompersi o per vivere di inerzia senza anima.
L'amore invece sarebbe quel sentimento in cui si vuole il bene e la felicità dell'altro e lo si accetta per quello che è: si vedono quindi anche i difetti, ma li si accetta come parte della persona e non si pretende di trasformare l'altro in una figura perfetta ed idealizzata. Ora però mi chiedo: ciò è vero oppure sono solo teorie? Davvero esiste l'amore in cui si accetta l'altro e non si prova a cambiarlo? A me sembra di no, infatti sono frequentissime le situazioni in cui uno dei partner decide di "cambiare" per amore sia nell'aspetto fisico sia nel carattere, quindi tutta questa accettazione incondizionata io non la vedo affatto. Non solo, anche quando si accetta l'altro con i suoi difetti in realtà lo si fa spesso non per convinzione, ma perché si è rassegnati ai difetti e quindi per evitare litigi o separazioni si lascia correre, consapevoli che il cambiamento di un'altra persona è cosa ardua. Voi che cosa ne pensate? E' giusto cercare di cambiare per amore oppure bisogna accettarsi e accettare il partner nella sua individualità, buona o cattiva che sia?
In fondo molte donne e alcuni uomini che subiscono maltrattamenti da partner violenti e stanno con loro, in fondo si potrebbe dire che li abbiano accettati e che li amino in maniera incondizionata, ma a questo punto l'amore incondizionato di tali persone sarebbe sbagliato, perché andrebbe contro il principio importante dell'amore per se stessi e della dignità personale. 
#133
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
17 Marzo 2023, 15:25:31 PM
Voi citate però della Bibbia quasi solo i passi violenti e che indicano il volto violento del popolo ebreo, ma ogni popolo all'epoca dell'AT era violento, ed era assolutamente normale che in una guerra si uccidessero popoli interi, anzi, gli Assiri e gli antichi Romani ritenevano che tanto più nemici si uccidessero (compresi donne e bambini) tanto più il trionfo in guerra era grande e la potenza di chi conquistava invincibile. Esistono invece anche nell'Antico Testamento passi che sono decisamente in linea con il messaggio di Gesù Cristo, ad esempio nei Proverbi si legge: "Se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare, se ha sete dagli da bere" (Proverbi, 25), che è in linea con l'evangelico "Ama i tuoi nemici". Perché queste contraddizioni? Per il fatto che la Bibbia non è stata DETTATA DA DIO agli uomini che l'hanno scritto e, di conseguenza, in essa si trovano Passi che sono realmente di origine divina, ispirati da Dio, ed altri che invece sono soltanto umani e riflettono quindi le passioni umani come ad esempio l'odio ebraico verso il popolo babilonese che aveva deportato gli ebrei e distrutto il primo Tempio, è il caso del finale del Salmo 137. Quei versi in cui il Salmista chiama "Beato" chi sbatte i bambini babilonesi contro la roccia va quindi contestualizzato, era del tutto normale che gli ebrei dopo la conquista e la deportazione provassero odio e risentimento verso chi aveva loro distrutto il Tempio e provocato la prima Diaspora, non dimentichiamo che il Tempio presso gli ebrei era il centro di tutta la vita politica, sociale ed economia oltre che religiosa e la distruzione del Tempio era quindi di per sé un atto genocida, di distruzione dell'identità della nazione Israele.
#134
Storia / Re: Caligola e Nerone
16 Marzo 2023, 20:21:22 PM
In effetti tutte le fonti da cui ricaviamo informazioni sulla vita e sull'operato dei Cesari derivano da scrittori che erano essi stessi senatori o comunque molto vicini all'aristocrazia senatoriale di Roma: se si analizza in maniera spassionata la storiografia si nota che gli imperatori che accettavano che il Senato mantenesse un certo potere e controllo sulla politica (anche se solo di natura formale e di mero consiglio) erano considerati saggi ed equilibrati, mentre coloro che volevano cancellare completamente o ridimensionare molto il potere del Senato erano ritenuti tiranni. Il metro di giudizio era quindi l'acquiescenza al potere senatoriale e non invece il modo con cui un imperatore trattava la plebe di Roma: Nerone ad esempio era benvoluto dalla plebe romana, ma nel momento in cui volle governare in maniera autonoma dal Senato (e dall'influenza della madre Agrippina e del filosofo Seneca) ecco che improvvisamente divenne un criminale per l'elite dei senatori. Il mutamento dell'atteggiamento di Caligola (che regnò solo quattro anni), invece, sembra fosse anche dovuto ad una difficoltà a riprendersi dal lutto per la perdita di una nonna a cui l'imperatore era molto legato.
#135
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Hitler artista
15 Marzo 2023, 19:02:43 PM
Hitler doveva essere per destino un dittatore e gli ebrei subire la Shoah, era tutto già stabilito da Dio come parte di un progetto imperscrutabile, in quest'ottica Hitler non doveva affermarsi come artista e la sua bocciatura fa parte di un piano che lo voleva dedicarsi alla carriera politica e diventare quindi Fuhrer. Forse il piano di Dio era relativo proprio alla nascita di Israele, se non ci fosse stato l'Olocausto neppure tale nazione sarebbe nata e quindi il popolo ebraico non avrebbe avuto una patria, come vedete è tutto collegato.