Citazione di: Kobayashi il 01 Giugno 2023, 07:52:17 AMPensare che il percorso delle civiltà sia una "lotta culturale" finalizzata quasi inconsciamente a superare ciò che c'è di conflittuale nell'interazione umana, per giungere in un futuro prossimo alla pace perpetua, all'armonia, alla piena accettazione del singolo etc., è, secondo me, un modo ingenuo, sentimentale, di guardare a ciò che veramente siamo.Scusa se mi inserisco ma è talmente vero (secondo me ovviamente

Appurato dunque che la natura umana è quello che è e non è umanamente possibile risolvere certe, decisive, contraddizioni; si pone quindi il seguente problema: perchè ho questo desiderio (di pace, gioia, armonia, etc.) nonostante l'impossibilità di realizzarlo? E' un pò strano perchè se ho sete bevo, se ho fame mangio, se mi innamoro corteggio e (se mi va fatta bene) conquisto, etc. Insomma, a parte i desideri fantastici e tutto sommato irrilevanti, quando nasce in me un desiderio.....diciamo importante, esiste la possibilità di soddisfarlo.
Perchè dunque non dovrebbe valere per un desiderio così profondo, così sano, così giusto, così naturale come è il bisogno di armonia, di pace, di gioia?
Penso che una strada ci sia e sia l'esatta risposta alla domanda posta nel Thread. E cioè tutte le strade portano a Dio purchè lo si ricerchi onestamente. In fondo, anche se la religione cristiana viene accusata di ritenersi superiore alle altre religioni, vado a memoria ma mi pare che il Signore stesso affermi: "conosceranno che siete miei discepoli da come vi amerete l'un l'altro". Un'apertura maggiore, una possibilità così semplice, non saprei dove trovarla.
E arrivando a Dio, trascendendo dunque l'umana natura, allora si arriva a quella pace. Almeno così penso.