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Messaggi - Gyta

#121
Attualità / Re:COVID19 Il paradosso delle mascherine.
20 Febbraio 2021, 00:19:59 AM
Veramente il "paradosso delle mascherine" è che la maggior parte usa quelle chirurgiche che non filtrano alcun virus in entrata né in uscita.
Il paradosso è dopo due anni un ministero di incapaci criminali.
(sembra la asl voglia fornire ai medici solo le chirurgiche.. follia..
#122
Percorsi ed Esperienze / Indifferenza
20 Febbraio 2021, 00:14:02 AM

Citazione di: paul11 il 17 Febbraio 2021, 20:42:58 PMAvrei da ridire sulle scuole di pensiero che negano qualcosa del mondo per la propria "contemplazione ombelicale", questa è una forma di egocentrismo contraddittoria a qualunque pensiero sociale.

Ciao, Paul (ogni tanto ci si rivede)..
Sono pienamente d'accordo.. vorrei averla scritto io molto molto tempo fa una frase tanto sintetica e innegabilmente vera!


Citazione di: doxa il 07 Febbraio 2021, 20:02:58 PMLo scrittore irlandese George Bernard Shaw (1856 - 1950), premio Nobel per la letteratura nel 1925, nel 1939 ricevette l'Oscar alla  migliore sceneggiatura per il film: "Pigmalione", ispirato dall'omonima commedia.Shaw in un suo aforisma scrisse: "Il peggior peccato verso i nostri simili non è l'odio ma l'indifferenza; questa è l'essenza della disumanità".Anche l'odio è un peccato grave, ma forse è più inquietante, pervasiva e malvagia l'indifferenza. Viene manifestata con il distacco emozionale, silenziosamente fa capire all'altro/a di essere persona sgradita.Essa infatti cancella l'l'altro/a dall'orizzonte della propria vita. Ferisce col silenzio, è una modalità adatta per arginare chi non si vuol più vedere, con chi non si vuole avere nulla a che fare. Tale "ricetta" va bene anche per le coppie che si separano, senza usare gesti violenti.Invece quando si ama c'è sempre una restrizione, ma per fare posto a chi si ama.



D'accordissimo.. Aggiungo, la peggiore malattia del secolo..
Quando non simulata la reputo una mancanza grave di capacità emozionale umana.. Non una difesa. E raramente motivata da reazione per difesa.


Citazione di: iano il 18 Febbraio 2021, 23:20:23 PML'indifferenza è una ammissione di incapacità, magari solo presunta, nel comprendere gli altri, in quanto il farlo costa fatica, e non si pensa di potercela fare.



magari e non magari priva di consapevolezza: incapacità di relazionarsi, mancanza di interesse aggiunta ad un fine sostanziale altrettanto non cosciente di disprezzo  :D


Citazione di: doxa il 08 Febbraio 2021, 15:33:57 PMBob, aiutami a capirmi.Ma la mia avversione per i rom, soltanto quelli che delinquono (maschi e femmine),  che non vogliono integrarsi nella nostra società e preferiscono vivere in modo parassitario, è "distacco mistico" (uso la tua frase) o indifferenza sociale ?
La mia è discriminazione, pregiudizio ?L'indifferenza sociale mi aiuta a "vederli senza guardarli", sono "ombre che camminano.  :D


Hai mai sospettato di essere tu "l'ombra che cammina".. pensaci sù.. potrebbe essere illuminante!
Visto che domandi.. una risposta te la do pure io: la "tua avversione" nei termini da te posta è xenofobia, razzismo ovvero rabbia priva di consapevolezza,
quella stessa violenza che alimenta l'ignoranza sociale. Non è distacco, non è indifferenza ma una forma esplicita di violenza.



#123
Percorsi ed Esperienze / Re:Astrologia - Almanacco 2021
04 Febbraio 2021, 14:32:11 PM
Citazione di: Ipazia il 25 Gennaio 2021, 21:25:39 PM
Sì, l'astrologia appartiene alla dimensione ludens dell'umano, quella che si costruisce gli occhiali per decidere come sono fatti i mondi sui quali guardare, non tralasciando neppure la suspense dell'imprevisto, dell'occulto; del lethe che la prosaica scienza si sforza, con scarsi successi in rapporto alla mole fisica e metafisica del lavoro necessario, di disvelare.

La dimensione del gioco è totale nella dimensione infantile che un grande filosofo della Grecia classica assimilò al tempo di cui il bambino è signore. Tempo (ancora) non alienato. Astrologia, alchimia e occultismi vari sono l'area della magia libera, contrapposta a quella istituzionalizzata delle religioni e delle ideologie parareligiose. Nella palingenetica attesa che la scienza divenga gaia, ben vengano i tarocchi, I Ching e gli oroscopi. Cultura pop che allevia lo spirito dai taroccamenti lugubri della politica e della finanza.


Ciao.. Sono abbastanza d'accordo con le tue considerazioni.. ma non metterei sul medesimo piano l'astrologia con l'i ching.. L'i ching è una sorta di compendio radicato nella filosofia confuciana taoista, è una modalità di indagine introspettiva.. se vuoi è una sorta di analisi tramite miti.. ed è in un certo senso scienza poiché analisi di azioni e re-azioni.. Comunque anch'io sconcertata dal tema su questo forum..  ;D


Peraltro persino la cartomanzia e l'astrologia possono essere dei percorsi ad indagine introspettiva mitologica.. anche se a differenza dell'i ching non hanno radici filosofiche.. né visioni morali di alcun tipo.. se non lontanamente abbozzate.. Il gioco introspettivo è sempre e comunque basato sugli archetipi.. e l'astrologia in un certo senso anche questa gira intorno a simboli mancando però assieme ai tarocchi di quella base di pensiero radicante in una qualche visione spirituale* dell'esistenza.. le introspezioni in tal modo sono prive di un vero e proprio percorso dell'anima (o mentale, che si voglia)..


* a meno di non considerare 'spirituale' la semplice lettura delle caratteristiche della mente e del suo muoversi entro necessità (liberazione/etc..)..
#124
La mia riluttanza è rivolta alla facile seppure comprensibile fusione di due campi di indagine differenti: la filosofia morale e quella analitica. Ho cercato di spiegare come trovo estremamente delicato il compito di presiedere ad un'indagine intorno l'esperienza umana quando il senso comune e l'identità si intrecciano così strettamente a formare una sorta di imbuto attraverso cui le esperienze vengono filtrate impedendo in tal modo l'emersione di una visione sottostante che rischia se non sperimentata sino in fondo di dare voce ad una erronea interpretazione dell'esperienza medesima, laddove si voglia far entrare a forza -e sempre e spesso accade così- il metro della nostra visione morale del bene e del male. E' ovvio -a meno che non vi sia a monte una volontà incrollabile mirata alla ricerca interiore- che si cerchino di dare risposte volte a saziare ed a sanare, perlomeno apparentemente, la nostra sete di pace e conoscenza e ci si ritrovi nostro malgrado a trarre conclusioni usando la medesima capacità deduttiva usata in precedenza quando il distinguo ammetteva e rispondeva alla consueta visione morale esercitata dalla politica identitaria finendo obbligatoriamente in una interpretazione nichilista dell'esperienza umana o peggio ancora in un atteggiamento fondamentalista stoico.. perché non penso sia così facile accettare che la negazione all'apparenza deve includere anche quella medesima visione che l'ha generata, morali comprese.. E' di sicuro un lavorio non da poco per un'anima che si trova ad avere sensi disponibili a sondare più piani di realtà differenti ed una mente addestrata a tirare le fila tutte assieme.. mai come in questo caso sbrogliare i fili di ogni piano è necessario affinché non vadano a sovrapporsi significati che rispondono a leggi differenti, prima che per davvero vi si abbia trovato quel metalinguaggio tanto bramato che possa rispondere per davvero agli interrogativi umani senza travisarne i linguaggi. Se abbracciando la visione chimica possiamo con non troppe perplessità abbracciarne anche la visione fisica sottostante, nell'analisi dei significati esperienziali trovo che tale parallelismo, una lettura coerente in grado di coniugare l'esperienza più profonda  all'identità sia ancora da venire, perlomeno a giudicare dalle molte carenze di quei pochi che si sono spinti con coraggio a condividere la propria visione, facendo della ricerca interiore il proprio fine di vita..
#125
Citazione di: Phil il 27 Marzo 2020, 15:25:35 PM
«È la metafisica a dirci che la peste non ha nessun senso e questa insensatezza è il senso dell'essere» (cit. Givone). Partendo da questo assunto, la "metafisica della peste" non può esserci: se la metafisica ci spiega che la peste non ha senso, e in ciò rimanda al (assenza di) senso dell'essere, allora la peste è solo un epifenomeno di un discorso ontologico, e di/su tale epifenomeno non si dà metafisica, se essa stessa vi vede un mero riflesso contingente dell'insensatezza dell'essere (che è invece autentico tema metafisico).
E il titolo del libro? Resta sempre valido l'ammonimento a non giudicare un libro dalla copertina... o dal titolo ad effetto, aggiungerei. Anche perché il sottotitolo è, non a caso, «colpa e destino».
La peste, oltre ad essere intesa anche metaforicamente ("peste" come cattivo uso virale-contagioso di un linguaggio tanto condizionante quanto superficiale e fallace; piuttosto a tema direi) e come pre-testo per riflessioni non strettamente "pestilenziali" (uomo contemporaneo, etc.), viene connessa a temi metafisici e religiosi (colpa, destino, Dio, male, morte, senso dell'essere, etc.), che restano certamente applicabili anche al Coronavirus solo se si è dentro una certa prospettiva filosofica sull'Essere (e non sono certo sia quella che ha innescato il topic).   

(Prendo spunto da queste righe qui sopra -la citazione- come una sorta di via alla mia riflessione e quando parlo di voltastomaco non mi riferisco espressamente alla citazione in sé, come già ho avuto modo di esprimere in un precedente intervento)


..la discussione così impostata continua a darmi il voltastomaco.. perché per l'appunto gioca su piani differenti senza averne a mio avviso la consapevolezza e portandoli ai minimi termini infine entro il medesimo piano, come una lettura univoca del reale, cosa che a mio avviso non può essere: mi riferisco al codice morale (più o meno comune a tutti poiché comunque risultato del pensiero collettivo e culturale entro il quale siamo imbevuti) ed alla lettura di un significato animistico o esistenziale (quello a cui vi riferite chiamandolo 'metafisico'). Il significato animistico, esistenziale o metafisico comunque lo si voglia chiamare sta a mio avviso su di un piano diverso da quello morale, del bello, brutto, giusto, sbagliato, concetti che presuppongono quell'io identitario sociale che discerne al fine di organizzare e comprendere gli eventi. L'esperienza metafisica e la ricerca di una esperienza metafisica degli eventi sta ad un differente livello di coscienza, è la volontà di estrapolare una consapevolezza di una visione che è esperienza dell'anima più profonda, dove l'io in questione non è più l'io sociale ma l'esperienza intima diretta personale dell'evento sperimentato che, per essere tale deve essere entrato a sconvolgerci sino nel profondo e a obbligarci ad una sorta di analisi del profondo, dove il risvolto morale non trova posto poiché appartenente al percorso sociale e non prettamente animistico, sempre a mio avviso. Allora, forse, in tale guisa ed esclusivamente nel campo dell'analisi del profondo posso tentare una lettura dell'evento.. un evento che in questo caso genera non solo morti ma terrore verso la sofferenza e la morte.. Tabù antichissimo che da sempre ha generato l'esigenza di risposte tese ad esorcizzare ovvero a poter accogliere ciò che differentemente non siamo in grado di sperimentare.. scotto una psiche che ne riporterebbe danni gravissimi.. mi parrebbe pertanto che l'unica lettura plausibile sia una spinta profonda ad accogliere individualmente e nel profondo ciò che maggiormente e tutti temiamo, l'assenza.. (il non essere, il volto nascosto del nulla dalla cui spuma appariamo).. assenza che è separazione, non senso, caducità, morte dell'io prima di tutto.. Ecco allora la spinta profonda verso ciò che maggiormente temiamo.. : la separazione, il non-senso.. Ma se c'è un senso, un significato a questa esperienza, a questa spinta profonda verso l'esperienza del non-senso, dell'assenza, del non essere, non può che essere la necessità di una esperienza che ci consegni ad un piano differente della realtà dove l'assenza non scade nella lettura immediata di un vuoto idiota.. Forse la spinta è proprio una volontà fortissima sotterranea che spinge all'emersione di ciò che la nostra parte animistica sperimenta da sempre a dispetto della psiche : che siamo. ..Dove la morale, il senso del giusto, del bello, della sofferenza restano a guardia di una porta che non può concedere loro accesso.. D'altronde dove vi sono loro c'è il senso che noi tutti conosciamo senza mutazione né analisi del profondo alcuna.. c'è l'identità dell'io psichico, c'è il tu.. e persino il noi.. Forse per questo un percorso in un certo senso ne esclude l'altro.. Siamo al confine di ciò che reputiamo senno.. siamo al confine del mondo.. siamo più dentro.. ed al contempo in altro luogo.. Qualcuno in altra discussione mi aveva domandato cosa ne pensavo del tao-te-ching.. penso che sia un semplice libro di geometria.. dipende sempre da come viene applicata..  Spero si sia capito qualcosa di quanto ho scritto.. meglio ora non riuscirei.. (per chi non mi conosce: i puntini di sospensione sono per me una sorta di "sto riflettendo", un vizio, una pausa.. non quindi da intendersi come uso corretto di punteggiatura).




#126
Tematiche Spirituali / Re:i ching
12 Aprile 2020, 04:46:14 AM
ciao, ho visto solo ora questo post, mi dispiace, sembra che sia molto importante ciò che stai cercando di capire..
non sono una profonda conoscitrice dell'i ching, diciamo solo che mi ha accompagnato per molti decenni..
leggendo la tua citazione mi pare normale il tuo cercare un aiuto nell'analisi di quelle parole..
non so dove tu abbia preso quella citazione ma così è espressa malamente e francamente porta fuori strada
e vanifica una possibilità di reale riflessione.. Io mi servo solitamente di due differenti traduzioni per avere
una migliore visione d'insieme, la prima è quella dell'iching dell'astrolabio con introduzione di Jung -che è divisa in due sezioni,
la prima sezione più "immediata/diretta", la seconda più mirata alla lettura dell'esagramma- poi consulto la traduzione più completa
di commenti e riflessioni della mediterraneé di Philastre che rende più ampio e comprensibile in una visione approfondita le sentenze e le figure.
Senza queste basi la semplice lettura di una sentenza come quella da te citata risulta non solo incomprensibile ma persino distorce il senso stesso dell'immagine e del senso della sentenza. L'i ching non è da sintetizzare, anzi le sentenze e le immagini tradotte nel miglior modo possibile sono le uniche possibili sintesi proprio al fine di evitare con la massima cura di distorcere il senso del discorso che l'immagine e la sentenza contengono. Le riflessioni aggiunte, i commentari sono un'ulteriore aiuto alla lettura seppure sempre letture e riflessioni che non possono che riflettere volente o nolente il pensiero e la visione interiore di chi li ha redatti, Confucio e altri filosofi di cui non so nulla della loro storia personale ma pur sempre un'idea, una riflessione, uno spunto in più che può o non può essere condivisibile da chi consulta e dall' "originario oracolo" medesimo. Molti commenti aggiunti ad ampliare la lettura degli esagrammi e delle sentenze, ad esempio sono riflesso di un modo di intendere la politica e specchio della filosofia e della società del tempo in cui sono stati scritti e della visione personale del commentatore, ovvio quindi l'essere imbevuti obbligatoriamente della visione personale e della personale consapevolezza interiore e mentale di chi vi ha riflettuto sopra, portando in quelli il proprio mondo interiore ed il proprio modo di vedere le cose. Con tale coscienza allora di avere a che fare con uno specchio pieno di riferimenti culturali di differente provenienza possiamo accostarci a tentare di cogliere la radice e il nesso più profondo di una voce che al di dentro ed al di sotto parla ora a noi direttamente, con tutti i limiti e l'assenza di limiti dell'immagine, del simbolo.  Non ho la possibilità di fare foto ed allegarle qui, appena posso potrei farlo in una copisteria, per ora ho trovato questo link che riporta uguale dal libro dell'astrolabio, se non altro la prima parte del libro, quella che ho definito "più immediata"; Lo riporto al completo, per ora meglio di niente..:

da http://www.arteam.it/home/iching/wilhelm/001111.html

34. TA CIUANG - LA POTENZA DEL GRANDE

sopra Cenn, l'Eccitante, il Tuono

sotto Kkienn, il Creativo, il Cielo

Le linee grandi, cioè quelle chiare e forti, sono potenti. Quattro linee chiare sono entrate dal basso nel segno e sono in procinto di salire ancora. Il semisegno superiore è Cenn, l'eccitante, l'inferiore Kkienn, il creativo. Il creativo è forte, l'eccitante è movente. L 'unione di moto e forza dà come senso la potenza del grande. Il segno è coordinato al secondo mese (marzo-aprile).

LA SENTENZA

La potenza del grande. Propizia è perseveranza.

Il segno indica un tempo in cui il valore interiore si alza potentemente e giunge al dominio. Ma la forza ha già superato il punto mediano. Incombe perciò il pericolo che ci si fidi della propria potenza senza chiedersi ogni volta se quanto si fa sia giusto, che si ricerchi il movimento senza aspettare il tempo giusto. Per questo è aggiunta la frase che perseveranza è propizia. Giacchè la vera potenza grande è proprio quella che non degenera in mera violenza, ma resta interiormente congiunta coi principi del diritto e della giustizia. Comprendendo questo punto, che cioè grandezza e giustizia devono essere indissolubilmente congiunte, si comprende il senso di ogni accadimento universale in cielo e in terra.

L 'IMMAGINE

Il tuono sta su nel cielo:
L 'immagine della potenza del grande.
Così il nobile non calca sentieri
Che non corrispondono all'ordine.

Il tuono, la forza elettrica, in primavera sale verso l'alto. Questo movimento è in concordanza con la direzione del moto del cielo. È dunque in armonia col cielo e produce grande potenza. Vera grandezza si basa però sulla concordia con ciò che è retto. Per questo il nobile in tempi di grande potenza si guarda dal fare cose che non siano in concordanza con quello che corrisponde all'ordine.

LE SINGOLE LINEE

Nove all'inizio significa:

Potenza nelle dita dei piedi.
Continuare così reca sciagura.
Questo è certamente vero.


Le dita dei piedi stanno al posto più basso e sono pronte ad avanzare camminando.Così una grande potenza in posto basso tende ad ottenere il progresso con la violenza. Ma ciò condurrebbe certamente in sciagura se si continuasse a farlo. Per questo è aggiunto un consiglio come ammonimento.

Nove al secondo posto significa:

Perseveranza reca salute !

La situazione in questione è che le porte del successo cominciano ad aprirsi. La resistenza comincia a cedere. Si progredisce potentemente. Quest'è il punto dove anche troppo facilmente interviene un'arroganza che non sa frenarsi. Da ciò l'oracolo, che perseveranza -nell'equilibrio interiore e senza esagerato impiego di potenza, s'intende- reca salute.

Nove al terzo posto significa:

L 'ignobile opera per potenza, il nobile non opera così.
Continuare a farlo è pericoloso.
Un capro urta contro una siepe
E s'impiglia le corna.

L 'insistere sulla potenza conduce a complicazioni, come un capro che urta contro una siepe impiglia le sue corna. Mentre l'ignobile, quando è in possesso del potere, non conosce misure, il nobile non agisce così. Egli è consapevole in ogni caso del pericolo di continuare in questo atteggiamento e quindi rinuncia a tempo ad un mero spiegamento di potenza.

Nove al quarto posto significa:

Perseveranza reca salute! Il pentimento svanisce.
La siepe si apre, non vi è impigliamento.
La potenza poggia sull'asse d'una grande carrozza.

Lavorando perseveranti e quieti all'eliminazione delle resistenze, si riesce alla fine. (Questo vale anche nella lotta contro le imperfezioni della propria natura. Anche qui non bisogna stancarsi, nonostante continue ricadute, ma continuare finchè il successo interviene e giunge il momento nel quale si può dire: ″Tutto il caduco, -Irretito in peccato, -È ormai passato, -Crescono le ali, -S'alza la serranda -Della sala eterna″) Gli impedimenti cedono, ed ogni ragione di pentimento, derivante da un esagerato uso di potenza scompare. La potenza non si mostra esteriormente, ma essa effettua il trasporto di pesanti carichi come una grande carrozza la cui forza poggia sulle sue assi. Quanto meno si adopera la potenza verso l'esterno, tanto più fortemente essa opera.

Sei al quinto posto significa:

Perde la cocciutaggine con facilità.
Nessun pentimento!

Il capro si distingue per durezza esteriore, mentre interiormente è debole. Ora la situazione è tale che tutto è facilissimo; non sussiste più nessuna resistenza. Si abbandoni allora l'atteggiamento bellicoso, testardo come un capro, e non ci sarà da pentirsene.

Sei sopra significa:

Un capro urta contro una siepe.
Non può andare indietro.
Non può andare avanti. Nulla è propizio.
Se ci si accorge della difficoltà, questo reca salute.

Se ci si arrischia troppo innanzi, si arriva ad un punto morto dove non si può nè andare avanti nè andare indietro, e tutto serve soltanto a rendere ancora più complicate le cose. Con una tale ostinatezza si cade in difficoltà insormontabili. Comprendendo invece la situazione e non volendo continuare così, col tempo tutto andrà di nuovo bene.

(da http://www.arteam.it/home/iching/wilhelm/001111.html
)



Lo so, non è molto.. spero che a qualcosa possa servire ugualmente..
se puoi fammi sapere.. qui o in privato..


Rammenta però che è fondamentale il come imposti la domanda, perché è attraverso la domanda che il responso deve venire interpretato..
Oltretutto è fondamentale rammentare che il risponso è sempre rivolto a chi pone la domanda ed al come viene posta..
L'i ching, trovo, sia sempre o quasi estremamente non esattamente "rigido" ma diciamo "preciso", "solenne"..
e sempre accompagna per mano alla possibilità in un certo senso di mutare il "destino" proprio nel prendere atto del presente e del perché (laddove vi sia un perché in nostro potere.. ).. Non chiude mai la porta ma talvolta o spesso esige che la nostra volontà, perlomeno sotterranea, sia volta verso la crescita interiore e il desiderio di consapevolezza interiore..
In un certo senso la lettura che ci appartiene risulta in ultima analisi forse o senza il forse, lo specchio preciso della nostra coscienza e dei passi che compiamo nel tentativo di possederla.. o perlomeno di farne una prima conoscenza..


Il "nonnetto" è buono.. fondamentalmente.. e sembra avere una profonda fiducia nelle nostre possibilità..
non solo come individui presi singolarmente ma forse verso tutto il genere umano e non ultimo il "grande segreto" che tutto anima..
(un tempo avrei scritto << "Grande Segreto" che tutto anima >> ma da un poco mi sento piccoluccia,, e le mie parole riflettono mio malgrado il mio cammino.. )


ciao..

Aggiungo: non sapendo nulla circa il tuo consulto, colgo solo nel responso una sorta di consiglio, come a rammentarti di non perdere di vista nella foga ciò che è giusto..
quasi come a ricordarti che l'energia che stai sperimentando va tenuta a bada dalla ragione e dalla giustizia poiché solo tramite quelle il tuo cammino può essere "propizio" ovvero
giungere a risolversi nel migliore modo possibile ("modo" che non sempre è ciò che in quel momento desideriamo)..




p.s. : questo il link trovato in rete che raccoglie la prima parte del libro e gli esagrammi:

http://www.arteam.it/home/iching/indexrw.html
http://www.arteam.it/home/iching/esagrammi/index.html








#127
Citazionese per farci uscire di casa devono fare sessanta milioni di tamponi li facessero, e comprassero meno aerei da guerra (niko)
Esatto. Ecco perché è importante – a mio avviso- evitare letture pseudo (e sottolineo pseudo) filosofiche in un momento che chiede completa consapevolezza e non il girare la questione altrove. Qui l'unica filosofia da adoperarsi è quella che miri alla presa di coscienza della gestione di fronte alle emergenze, l'analisi alla situazione economica che manovra, inerente la filosofia politica.
CitazioneE qui parlano di protrarre l'emergenza per due anni (lo ha detto ad esempio la Merkel), i due anni che serviranno a trovare il vaccino.
Balle, campate per aria.. i virus mutano ed il vaccino per questo fra due anni se servirà sarà a ben poco..
Citazionel'istinto è la fonte, la causa, dell'apparire (e non certo dell'essere) della libertà, apparire che avviene quando l'istinto è represso da un'opposizione più forte di esso, e la libertà (di cui prima dell'opposizione/repressione neanche ci preoccupavamo) improvvisamente ci manca, appare proprio perché ci manca (ecco la situazione che sto vivendo in questi giorni, ma penso che sia paradigmatica della dinamica tra istinto e libertà in generale).
Appare perché negata.. Quella medesima assenza passerebbe inosservata, come spesso accade, se l'assenza non risultasse da una evidente negazione posta in atto al di fuori della nostra apparente volontà..
Citazioneperché un individuo ideale che avesse fatto o detto tutto ciò che c'era da fare e da dire nella vita, potrebbe morire anche subito.
Difficile da spiegarlo, ma vero.
CitazioneArricchendo, oltre alle conoscenze fisiche anche quelle metafisiche che l'impatto genera. Peraltro è proprio nei momenti di crisi sociale che le contrapposte metafisiche escono dal torpore silente e si manifestano in tutta la loro cruda nudidità. (Ipazia)
Questa -purtroppo- è l'incontrovertibile verità del sonno della ragione.. le lotte e le coscienze deste non si ergono da strumentalizzazioni tout court..
#128

CitazionePS i King mi hanno sempre spaventato a morte

Penso che non sia assolutamente fuori tema la riflessione che segue..
visto che centra perfettamente il quesito iniziale.

Come fa a spaventarti il "nonnetto"? Al massimo ti fa imbestialire quando vorresti una riflessione in chiaro e te la mostra per vie traverse..
Infatti spesso e volentieri in passato con la sottoscritta c'era la classica risposta della serie "fa come cxxo vuoi.. io ho risposto."

La consultazione dell'i ching è comunque personale, non può farla un altro al posto nostro (se non per gioco ma allora non varrebbe nulla)..
la risposta è da intendersi come una fotografia di ciò che interiormente stiamo vivendo, dunque i modi per comprendere meglio cosa stiamo vivendo,
verso dove ci stiamo muovendo..
Anche se lecita l'estrapolazione della filosofia che ne anima gli esagrammi..


Grazie sul serio per la fiducia.. ma temo di non sapere nulla di più di chiunque si accosti con volontà di ascolto verso un libro tanto "strano e presuntuoso"..
#129
La metafisica con la materia animata o inanimata che sia non c'entra nulla.
Questa discussione in tali termini risulta ai minimi termini movimento -conscio o subconscio che sia- atto ad una sorta di sensazionalizzazione di una realtà che, con estrema o contenuta gravità ci investe tutti senza eccezioni di sorta.
Trovo peraltro di pessimo gusto volerne estrapolare un qualsivoglia significato filosofico quando nell'emergenza ciò di cui abbiamo maggiormente bisogno è di una razionalità e di un equilibrio emotivo atto a garantire scelte ponderate (non sinfonie direzionate ad ottenebrare menti e cuori al solo fine di esorcizzare la paura della morte).


#130
CitazioneSiam tutti bravi a esser filosofi e saggi, dietro le mura delle nostre case.

Assolutamente d'accordo!!
Ma.. per continuare sulla medesima riga.. rammento che come ammonisce sempre l'i king,
capacità illimitate non sono in linea con l'esigenza umana dell'identità che come tale presuppone una limitazione atta a preservare
quelle specificità che la determinano. Pertanto nella limitazione delle mura domestiche esercitiamo quella specificità
che con infinite difficoltà talvolta riusciamo a realizzare entro confini meno angusti.. :-D
#131
CitazioneNon è certo il singolo ad incidere sul futuro dell'umanità, e tanto basterebbe a relegare la questione del libero arbitrio nella pura Accademia , almeno agli effetti pratici.

(Salve!)

Questo è il punto di vista del singolo individuo, quindi di quello che viene inteso come ego, al pari del senso di onnipotenza;
il libero arbitrio è nuovamente visione dell'ego che si sente, secondo visione, risultanza dell'accadente o.. motore primo.


In un certo senso quando cerchiamo di definire uno stato di coscienza che esuli dallo stato egoico
ci ritroviamo in una situazione -questo è il mio punto di vista con tutti i limiti che ne derivano- di molto similare a quello dell'osservatore esterno che tenta di stabilire le leggi intrinseche che regolano il funzionamento della fisica subatomica, dove il quando e il dove sembra sinora si autoescludano reciprocamente o più semplicemente non sembrano essere misure adatte a descriverne il carattere intrinseco.
Tengo a precisare che tale metafora esula nel mio caso dalla volontà di un parallelismo tra i due ambiti di ricerca -tengo a precisarlo per il numero pressoché illimitato di interpretazioni che sconfinano dai relativi campi di indagine col risultato a mio avviso di creare solo pseudo scienza o pseudo consapevolezza mentale.


A mio avviso il singolo individuo in un certo senso è l'umanità medesima
pertanto il libero arbitrio -sempre da questo punto di vista- gli appartiene.

Questo discorso sembra pieno di giochi di parole ma non scordiamoci che la differenza fra spiritualità e filosofia consta principalmente nel grado dello stato di coscienza laddove la visione mentale diviene sperimentazione ed il linguaggio vi si conforma obbligatoriamente per non scadere in una semplificazione che risulterebbe non intrinsecamente coerente all'esperienza stessa, senza per questo volerne fare un "canto al mistero".. Più che altro il desiderio di una correttezza anche in campo di misticismo, perché di questo stiamo trattando.. se portiamo le domande filosofiche nell'ambito della ricerca spirituale e quindi della realizzazione di quelle domande e risposte "all'interno" della nostra coscienza esperienziale.
#132
.. forse per risalire la corrente bisogna giungere alla foce seguendo il percorso naturale..
dice/diceva l'i king (parafrasando) la mutazione repentina non lascia segno..
#133

Citazione Mi chiedo che senso abbia la reincarnazione per le religioni e filosofie orientali,  se manca la memoria individuale delle proprie azioni precedenti?
(Dubbioso)


(abbastanza in linea con bluemax..)
(.. il mio punto di vista.. : )

il nocciolo è da fare risalire al significato di coscienza e identità nella filosofia orientale..
in questi percorsi l'identità reale è priva di scissione fra chi sperimenta e ciò che viene sperimentato..
in questa unità fondamentale il "debito karmico" non è che risultanza del livello di coscienza oscurato o meno dal gioco di maschere mentali..
Non è facile, perlomeno per me, entrare nel merito della questione.. sembra delinearsi un paradosso di fondo..
superabile solo con uno stato differente di coscienza..
il paradosso viene messo in luce dalla nostra classe di valori
e con questa fa a botte..
d'altronde in assenza di valori discriminanti cessa pure la nostra umanità.. (perlomeno per come siamo soliti ad intenderla..)






#134
Effettivamente la situazione è abbastanza deprimente e limitante..
il silenzio che anche io amo lo si può tranquillamente ritrovare anche nel mezzo del caos di una terra priva di emergenze sanitarie o sociali
anche solo facendo quattro passi in un bosco o in città al chiaro di luna.. il silenzio del coprifuoco è tutt'altro che serenità..
Sperando in una possibile organizzazione -personale e non solo- nella situazione di emergenza
forse possiamo riprendere a sentirci un po' meno tristi di fronte a situazioni che non sempre dipendono dal nostro controllo..
ci troviamo faccia a faccia con una legge di non onnipotenza.. non sempre è gratificante..
spinge a domande che esigono risposte non superficiali ma anche una certa dose di tolleranza verso la nostra mancanza di onnipotenza..
..un forte abbraccio solidale a tutti.. :-)

#135
Per correttezza specifico che i due video da me segnalati più sopra
mostrano "il range" di funzionamento delle mascherine..
grazie Ipazia per la segnalazione ulteriore della possibilità di lavaggio
(del tecnico di laboratorio da me postato ci sono altri video su youtube
sempre sul medesimo argomento compresa la sterilizzazione, se così si può chiamare)