Citazione di: iano il 08 Maggio 2024, 16:54:44 PML'oltre è contiguo, l'al di là non lo è.
L'al di la sembra messo in una posizione difficile da raggiungere, perchè c'è ben più di un confine comune da superare.
Alla tua metafisica quindi si adatta meglio l'oltre, credo.
Oltre il confine è terra di conquista per come mi pare la vedi tu.
Con l'al di là c'è una separazione non liminare.
Anch'io vedo la questione in termini di conquista, ma non basta nel mio caso superare un confine.
Per me la metafisica è il fondamento non visibile dell'edificio fisico, la cui immanenza è garantita finché non trovi le fondamenta nascoste, condizione necessaria per poterlo abbattere e poi eventualmente ricostruirlo.
La fisica è cioè un giocattolo che funziona finché non lo rompi per vedere come è fatto, che perciò appare esistere fuori dal tempo.
Una volta che lo hai rotto , dopo aver capito come si costruiscono i giocattoli, diventi un giocattolaio che costruisce giocattoli sempre più versatili, come ad esempio la meccanica quantistica, ma privi di immanenza.
Di fatto secondo me l'immanenza equivale all'ignoranza del come sia stato costruito l'edificio fisico.
Questa mancanza di immanenza potrebbe dare l'impressione di aver invaso il campo della metafisica, andando oltre il confine, laddove tutto appare più astratto, ma l'essenza della metafisica non è l'astrazione e se ti guardi indietro, il paesaggio che hai lasciato non è più lo stesso, per cui è come se hai guadagnato qualcosa pendendo qualcos'altro.
Ma di fatto hai ridefinito tutto ciò che stava al di qua e al di la.
Il nuovo paesaggio adesso sembra un ibrido dove rispetto alla vecchia fisica ciò che era astratto si è materializzato, e ciò che era solido sembra adesso più sfumato, un pò come se il solido e l'astratto fossero fatti della stessa sostanza, differenti solo per una forma che possiamo riplasmare.
Si' allora, per me l'oltre, per come lo hai descritto tu, e' necessario e sincero, l'aldila' non sincero, e anche un po' superfluo.
Tutto e' terra di conquista, cognitiva intendo, non certo militare o altro.
Tutto e' oltre, e niente e' aldila'.
Il viaggio reale, il viaggio dell'eroe e dell'esploratore, risponde, e rispondera', a molte piu' domande di quelle a cui risponde la metafisica.
Spesso la risposta e' oltre l'orizzonte, ma non e' detto che sia sempre e comunque irragiungibile.
Spesso e' un dettaglio o un elemento ben entro l'orizzonte, ma troppo sottile da essere notato.
Proprio perche' siamo esseri orizzontati, non solo non possiamo sapere tutto, ma spesso ci troviamo in situazioni "limite" in cui non possiamo aggiungere conoscenta nuova, senza perdere conoscenza vecchia.
Il che e' appunto, la situazione e la metafora tipica di un "orizzonte".
Quindi, anche i cambi di paradigmi scientifici c'entrano, ma non solo quelli.
La sacrosanta possibilita', umana, di andare a "dare un'occhiata", oltre alcuni orizzonti, rende la (buona) metafisica "metacognitiva", cioe' congetturale e immagginifica.
La scienza, e' uno dei frutti migliori, della metafisica.
L'immagginazione e il mito, ne sono uno dei "semi", migliori, nel senso che logicamente e cronologicamente la precedono, valendo spesso molto di piu' di essa.


