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Messaggi - baylham

#1201
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
21 Giugno 2017, 15:50:58 PM
Citazione di: paul11 il 21 Giugno 2017, 08:33:08 AM
la contraddizione è che definiamo infestanti animali e e vegetali non autoctoni e li debelliamo.
Con gli umani no, esattamente il contrario.

La patata, il granoturco, il pomodoro, la zucca, il cacao, il riso sono da debellare poiché non autoctoni? 
Le piante infestanti sono quelle meglio adattate all'ambiente.

La cannella è irrinunciabile.

Magdi Allam non è molto coerente con i suoi criteri per l'attribuzione della cittadinanza. Le sue critiche dovrebbero essere indirizzate verso lo ius sanguinis, che è un principio meno adeguato rispetto allo ius soli in discussione. Ci sono milioni di italiani nel mondo, figli di emigranti, che hanno addirittura il diritto di voto senza alcun legame con l'Italia.
Inoltre dovrebbe ripassare i principi della nostra Costituzione: ad un esame di cittadinanza basato sui suoi criteri avrebbe rischiato la bocciatura.
#1202
Citazione di: paul11 il 21 Giugno 2017, 00:16:32 AM
Giusto, il male è preesistente, gli Elohim conoscevano l'ordine naturale che non può conoscere il bene e il male e quindi non può avere un'etica, una morale, ma l'uomo ha un linguaggio "a immagine e somiglianza " degli Elohim, quindi ha un cervello abbastanza potente e strutturato per utilizzare i linguaggi e darà ad Adamo la possiblità di dare un nome a ciascuno essere naturale, il che significa padroneggiare la natura.
Gli Elohim sono troppo potenti rispetto al genere umano da loro creato manipolandolo geneticamente, perchè nel DNA umano c'è la parte dell'intelligenza dell'Elohim, da temerlo.Ma temono che quell'essere molto natura terrestre e poco della natura "divina" non sia capace a padroneggiare la natura stessa, temono, detto in parole povere, che abbia abbastanza potere da poterla alterare.
Per questo ordineranno a tutti gli Elohim di non trasmettere loro conoscenze. ma gli "angeli caduti" e il "serpente tentatore", così come l'invaghirsi delle femmine umane, farà decader e il dna umano nello spirito e quindi nei costumi, tanto che sarà il diluvio universale, presente in troppe tradizioni per non essere stato fattuale,

Se ritieni queste cose come vere non capisco come fai ad attribuire la responsabilità della nascita del male all'uomo.
Se gli Elohim sono dei creatori pasticcioni, evidentemente non conoscevano l'ordine naturale di cui facevano parte. 

La morale non si fonda sul sacro perché non ha alcun fondamento esterno, l'ateismo o  il teismo è del tutto irrilevante in questo senso. Che un ateo possa attribuire la responsabilità del male a Dio è logicamente assurdo.
#1203
"CIPA è l'acronimo di Congenital Insensitivity to Pain with Anhidrosis (in italiano insensibilità congenita al dolore con anidrosi[1]).

Si tratta di una patologia congenita molto rara del sistema nervoso caratterizzata fondamentalmente da assenza tattile e anidrosi (assenza della sudorazione) e quindi impossibilità di avvertire il dolore, il calore e il freddo.
Diagnosticata in età precoce, questa malattia comporta evidenti difficoltà da parte del soggetto di regolare i propri comportamenti e può portare il soggetto a contrarre traumi o malattie che vengono però riconosciuti con difficoltà a causa proprio della mancanza di dolore. Il soggetto deve essere sottoposto a particolari cure e attenzioni per evitare ferite interne che degenerino fino alla morte senza possibilità di intervenire. Il sistema nervoso è privo di nervi sensoriali, per questo non sente né il caldo né il freddo, ma comunque il soggetto possiede tutto il resto del sistema nervoso e può camminare e svolgere qualsiasi attività."

Voce tratta da Wikipedia

La necessità del dolore è chiara: se non ci fosse il dolore non saremmo qui come specie a discuterne.
Se le gazzelle gioissero ad essere divorate, fatte a pezzi, semplicemente le gazzelle sarebbero già scomparse dalla scena animale. Questa è la necessità, l'ordine, generato dal caso.
Questo ordine non piace? Cerco di migliorarlo, a partire dalla conoscenza delle sue regole, quelle che posso comprendere e su cui posso agire.
#1204
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
20 Giugno 2017, 09:48:45 AM
Citazione di: altamarea il 19 Giugno 2017, 21:36:50 PM
Migliorare la convivenza ? Ma stai seguendo le notizie di cronaca degli attentati di questi giorni a Londra e a Parigi ?  Sono reati commessi da  gente residente in quelle città, sono figli di stranieri di seconda o terza generazione, altro che integrazione. Sono individui che odiano gli europei, ci vendono come benestanti e loro emarginati. Ma quanti sono i veri benestanti in una città ? La moltitudine si alza la mattina per andare a lavorare per cercare di mantenere la famiglia in modo dignitoso.

Prova ad immaginare la situazione contraria, una parte della popolazione residente in un paese senza la cittadinanza, senza gli stessi diritti dell'altra popolazione cittadina, discriminata. La situazione sarebbe assai peggiore.

Visto il livello della conflittualità, aggressività, odio diffuso reciprocamente, gli atti di terrorismo mi appaiono invece molto contenuti in Europa.
Purtroppo anche un solo individuo può fare molte vittime e danni.
#1205
Dio non è morto perché non è mai esistito. 

Il dolore, la sofferenza, il male sono in parte necessari, fanno parte dell'evoluzione del nostro sistema biologico, di cui l'uomo come qualunque altro essere non ha alcuna colpa, è frutto del caso. L'ossessione di liberarci del dolore, della sofferenza, del male necessario è una dei più grandi errori umani. Si può solo agire umanamente sul dolore, sulla sofferenza, sul male che non è necessario, sul superfluo. Questo è il compito che un uomo può darsi, in primo luogo evitando di far soffrire inutilmente capri espiatori.
#1206
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
19 Giugno 2017, 17:25:57 PM
Citazione di: altamarea il 18 Giugno 2017, 22:18:01 PM
Questa legge è stata presentata dalla sinistra come una conquista di civiltà. Civiltà ? E' una scelta ideologica e morale inaccettabile. E' una legge che deriva non da un imperativo etico universale al quale si può solo obbedire, ma da una decisione politica di una parte politica che ha una ben definita visione della società e della storia. Chi la sostiene immagina un mondo nel quale le frontiere siano destinate un giorno a scomparire. Ritiene che l'umanità sia nomade e pendolare. Le appartenenze nazionali vengono considerate fittizie e convenzionali.

Una conquista di civiltà è eccessivo, è una legge che hai dei validi e buoni presupposti, non l'ho esaminata dettagliatamente e non ho motivi per farlo.
Non ho sentito un solo valido motivo per contrastarla, consente a giovani nati o cresciuti in Italia figli di stranieri di diventare cittadini italiani a determinate condizioni. Che genitori di origine straniera scelgano per i propri figli la cittadinanza italiana mi sembra un riconoscimento positivo dato allo Stato italiano. Non potrà che migliorare la convivenza in Italia. Chi vuole uno Stato basato sulla separazione, discriminazione dei residenti è contrario all'approvazione di questa legge.

La cittadinanza è un fatto fittizio e convenzionale, infatti la cittadinanza ha una base giuridica: l'art. 1 della legge n. 91/92 stabilisce che è cittadino per nascita il figlio di padre o madre cittadini italiani, pertanto all'origine della cittadinanza c'è un fatto arbitrario e convenzionale.

Che le frontiere spariscano potrebbe essere un fatto positivo, tuttavia l'attribuzione della cittadinanza va in senso contrario.  La stessa considerazione vale per il nomadismo.
#1207
Mi scuso con Ingordigia se proseguo fuori tema, ma ha già ottenuta risposta da green demetr e maral, che penso sia il più competente tra noi in merito alla filosofia di Severino.

Inoltre non insisterò oltre con le mie riflessioni, una rielaborazione personale, una sintesi non conclusa, di tesi di filosofi, teologi, scienziati, logici che ho studiato, meglio letto.

Il Tutto, con la maiuscola per distinguerlo dal pronome, viene variamente nominato in campo filosofico, scientifico, religioso, logico: Essere, Realtà, Uno, Dio, Assoluto, Mondo, Universo, ... La diversità dei nomi è indice di differenze di contesti e di significati.

Tuttavia il punto dirimente, espresso in termini logici, ciò che mi distanzia dal significato assunto nelle principali religioni e in numerose filosofie, è che tra l'elemento, la parte e l'insieme, la classe, c'è una differenza qualitativa, un salto che non è colmabile altrimenti si cade in errore.

La mia premessa è che l'uomo è una parte: quindi se l'uomo è in relazione con Dio, significa che Dio è in relazione con l'uomo, che Dio esiste, che quindi Dio è una parte assieme all'uomo di un insieme più ampio che li comprende entrambi. I religiosi commettono con frequenza l'errore di mettere in relazione una parte con il Tutto. Nelle rappresentazione religiose in particolare Dio assume una duplice valenza, di tutto e di parte, una confusione di piani che non può che portare a conclusioni errate e contraddittorie, attribuendo all'insieme proprietà, relazioni e processi delle parti e viceversa.

Il fatto che l'uomo è una parte spiega perché il Tutto sia inaccessibile, impensabile: la parte non può relazionarsi al Tutto. Nel momento stesso in cui penso il Tutto, in realtà penso, realizzo, costruisco una parte.

Con questo penso di avere risposto anche a paul11: un insieme, una classe è un concetto logicamente distinto da quello di parte, di elemento, non c'è relazione possibile tra i due se non quella di comprensione, appartenenza della parte, dell'elemento all'insieme, al tutto: sono le parti ad essere in relazione tra di loro, a determinare i processi. Inoltre ripeto che l'uomo essendo una parte, gli insiemi, i tutti, i sistemi cui può pensare non sono altro che ulteriori parti di un insieme più vasto che li comprende ma a cui non  può giungere.

#1208
Scusa sgiombo, ma Severino non ha alcuna responsabilità delle mie tesi personali, a maggior ragione dopo le rivelazione di lorenzo. 

Solo una precisazione, sul resto rispondo in seguito, sto lavorando.
#1209
Citazione di: altamarea il 14 Giugno 2017, 15:17:48 PM
Resta infine il sospetto che la Raggi abbia inteso reagire alla sconfitta di domenica assecondando  la diffusa insoddisfazione popolare per la gestione di un'ondata migratoria di cui nemmeno si vede la fine. Se così fosse, il rimedio sarebbe peggiore del male, perché questo fenomeno, ormai banalmente definito epocale, è in realtà frutto di una strategia elaborata a tavolino dalle organizzazioni criminali, da fronteggiare con una politica organica e unitaria, chiara, seria e severa.

Se si parte dalla premessa che le migrazioni sono "una strategia elaborata a tavolino dalle organizzazioni criminali" allora dubito assai delle capacità di questo magistrato di affrontare i problemi.  Una politica di gestione delle migrazioni basata su questo assunto non ha la minima possibilità di essere efficace.
Probabilmente farà parte della schiera di coloro che rimpiangono il dittatore Gheddafi, che risolveva il loro problema.

E' analoga alla strategia messa in campo contro la tossicodipendenza (da alcol, tabacco, droghe varie) con risultati sotto gli occhi di chiunque voglia vedere.
#1210
Un sospetto mi era venuto, formalmente, stilisticamente  Severino è molto rigoroso ma prolisso e ripetitivo. DI Severino possiedo ed ho letto Il Destino della necessità, non ho intenzione di proseguire oltre. Comunque lo considero un filosofo molto interessante e profondo.

In ogni caso non cambia il senso della mia interpretazione.
Alla domanda di Sgiombo rispondo che il Tutto non ha esistenza, non ha principio, non ha fine, non ha divenire; sono gli elementi, le parti che hanno esistenza, principio, fine, divenire, volontà, materia, menti. Se esiste Dio, il Divenire, l'Universo, un granellino di sabbia allora Dio, il Divenire, L'Universo non sono il Tutto, ma parti, elementi del Tutto. Il Tutto non crea, non ama, non odia, non ha bisogni. Il Tutto è inafferrabile, impensabile come il nulla.

Aggiungo per chiarezza che quindi il Dio delle religioni ha la stessa consistenza dell'ippogrifo.
#1211
Citazione di: sgiombo il 12 Giugno 2017, 15:46:47 PM
Citazione di: baylham il 12 Giugno 2017, 10:22:45 AM

A me appare una affermazione dal significato profondo, che condivido e che sconfessa le principali religioni e numerose filosofie.
Citazione

Non per amor di polemica fine a se stessa, ma semplicemente per capire la tua affermazione, non mi sembra che la religione cristiana (che da ex-bravo ragazzo dell' oratorio credo di conoscere discretamente) sia sconfessata dalla verità analitica a priori che "Il Tutto non può manifestarsi, perché per farlo avrebbe bisogno di un luogo, di un dove, che dovrebbe situarsi fuori di lui (posto che, per il significato attribuito al "manifestarsi", la manifestazione di qualcosa -di qualsiasi cosa- debba avvenire in un luogo diverso dalla cosa che si manifesta, in qualcos' altro ad essa esterno).

Per me la citazione di Severino ha un significato ampio e valido in campo scientifico, religioso, filosofico, perché è analoga ad un postulato adottato da Russel per evitare contraddizioni nel suo sistema logico: una classe non può essere un elemento di sé stessa. In questo caso l'elemento è un luogo e la classe è l'insieme di tutti i luoghi, il tutto. Se il tutto è contenuto in un luogo allora sorge un'evidente contraddizione.

In campo religioso se Dio esiste, si manifesta in un luogo, allora Dio non è il tutto, ma un elemento, con tutte le conseguenze che ne derivano. Ad esempio il Dio primigenio creatore dell'universo dal nulla non regge logicamente.
Mentre il principio contenuto nella citazione spiega molto bene l'assenza di Dio e l'ateismo, il mio in particolare.


#1212
Citazione di: lorenzo il 12 Giugno 2017, 08:23:50 AM
Boh!
E allora sentiti questo:

  • Il Tutto non può manifestarsi, perché per farlo avrebbe bisogno di un luogo, di un dove, che dovrebbe situarsi fuori di lui.
Che te ne pare?
Risposta (mia): e chi se ne frega!
Ciao.

A me appare una affermazione dal significato profondo, che condivido e che sconfessa le principali religioni e numerose filosofie.
#1213
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
09 Giugno 2017, 10:59:27 AM
Citazione di: Jean il 08 Giugno 2017, 18:05:17 PM

Chi abbia dimestichezza dei parametri chimici misurati sa bene che non si possono ottenere variazioni di tal portata senza intervenire (aggiungendo/modificando/trattando in qualche modo) sulle specie chimiche presenti.

Una variazione del quasi 2% del pH evidenzia un effetto sull'equilibrio di dissociazione dell'acqua che in condizioni di conservazione eguali di due campioni eguali non avrebbe potuto verificarsi.
Analogamente per il dato della conducibilità.


Jean ti rivolgi a interlocutori come me ignoranti di chimica e fisica, questi esperimenti dovresti proporli a chimici e fisici preparati, in grado di valutare le condizioni dell'esperimento e di darne una spiegazione. Soprattutto se i chimici e fisici sono d'accordo sulle tue due osservazioni sopra riportate.

Un'osservazione: hai misurato i parametri dei due matracci soltanto alla fine, non all'inizio dell'esperimento.

Riaffermo il mio disconoscimento di relazioni tra l'intenzione, oltretutto non osservabile e quindi inverificabile, e la materia: l'intenzione dipende dalla propria materia, quella biologica, cerebrale, e quella influenza direttamente. Che un liquido come l'acqua possa interpretare il pensiero è per me semplicemente impossibile.


#1214
Citazione di: sgiombo il 05 Giugno 2017, 08:29:12 AM

Comunque se entrando nell' euro siamo arrivati al disastro attuale in ulteriore peggioramento senza alcuna luce in fondo al tunnel (vedi la Grecia, che é il nostro futuro), buon senso per lo meno consiglierebbe di prendere in considerazione l' ipotesi di fare qualche passo indietro.

O vorresti ancora raccontare che per più di 50 anni -sic!- saremmo "vissuti al di sopra delle nostre possibilità", inoltre permettendoci anche finti ciechi, finti invalidi, "pensionati baby" e altri sprechi e ruberie (comunque infinitamente più modeste che le attuali "euriste")?
Peggio che credere a Babbo natale e alla Befana!

Comunque per tornare dal faceto al serio ti propongo questa lettura (da una rivista non certo "bolscevica" ma del tutto politicamente corretta):

http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-debito-pubblico-italiano-la-truffa-e-servita/


Commento ai margini del tema.

Uno Stato serio si finanzia normalmente con le imposte (col debito per le spese di investimento), uno Stato faceto con la moneta (la tesi di sottofondo di quell'articolo) e col debito.

Non mi sento di proporre ai filosofi professionisti o dilettanti di impegnarsi sui problemi sociali, preferisco la loro libertà di ricerca, di indagine, anche perché non considero i filosofi particolarmente preparati ad affrontare questi problemi.
Per esempio sulla povertà la teoria di Malthus è più rilevante, significativa, della maggioranza delle teorie dei filosofi.

Se poi per affrontare problemi di caratteri economico si comincia dal fatto che l'economia non è una scienza e la tecnica è nociva non vedo alcuno spazio per la prassi.



#1215
Sono critico, oppositore dei grillini in genere, tuttavia l'atteggiamento dell'Amministrazione di Torino mi appare valido, tiene conto delle specificità della propria città, la presenza di una significativa popolazione islamica, e cerca di legare in modo positivo due culture.

Non credo affatto che l'Amministrazione di Torino stia infrangendo le leggi italiane per privilegiare una minoranza religiosa.