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Messaggi - Eutidemo

#1201
Ciao Bobmax. :)
Mi ero accorto benissimo che, nell'esprimerti, tu prediligi la "paratassi"; ma, secondo me, questo non è affatto un difetto (perchè tu la usi in modo ineccepibile), bensì è solo una questione di stile.
Io, invece, eccedo forse un po' troppo nell'"ipotassi"; la quale appesantisce il testo e ne rende più defatigante la lettura.
Quindi, in fondo, forse è meglio la tua "paratassi" della mia eccessiva "ipotassi"; però credo che ciò dipenda dai diversi tipi di studi e di letture che ciascuno di noi due ha fatto.
Ma ormai è troppo tardi per cambiare stile! :(
***
Cordiali saluti! :)
***



#1202
Ciao PhyroSphera :)
Riguardo alle tue ultime "considerazioni", anche in questo caso, purtroppo:
- rilevo che, "in generale", anch'esse corrispondono "pervicacemente" alla stratagemma sofistico N. 36 di Schopenauer, che consiste nel cercare di "confondere" l'interlocutore con "vaniloqui privi di senso" (veramente defatiganti);
- comunque, "in particolare", ammesso che valga la pena di commentare le tue "acrobazie sofistiche", osservo quanto segue:
.
1)
Tu scrivi: "Ti rispondo solo su qualcosa, perché non vale la pena di starti dietro."
***
Il che corrisponde allo "stratagemma" sofistico N. 32 di Schopenaur, il quale, quando non si sa che cosa replicare e che "pesci prendere", suggerisce di accantonare ed ignorare la maggior parte delle tesi dell'interlocutore "in modo sbrigativo", con la scusa che "non vale la pena di stargli dietro."
Molto comodo!  ;)
***
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2)
Tu scrivi: "Si parlava del quadrato, che non ha un "perimetro discontinuo". Cambi oggetti del discorso ma questo non serve per avere ragione."
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Veramente sei "TU"che avevi tirato in ballo la la questione della "continuità" e della "discontinuità" del perimetro, scrivendo, testualmente: "Quello che hai disegnato tu non è la vera figura di un quadrato perché la continuità del perimetro non è rispettata.".
***
Al che io avevo replicato che, quella che avevo disegnato, era senz'altro la figura di un quadrato, riconoscibile anche da un alunno delle elementari perché la "continuità" del perimetro  veniva sicuramente rispettata; ed infatti erano stati evidenziati solo alcuni dei segmenti che concorrevano a formare i più lunghi segmenti che formano i lati.
***
Tu, invece, oltre che con la "geometria", devi avere qualche difficoltà anche con la "lingua italiana"; ed infatti, a ben vedere, in lingua italiana,  la "continuità del perimetro" non sarebbe rispettata soltanto nel seguente caso:
***
Eri tu, quindi, ad aver fatto confusione tra la la "continuità del perimetro" e la "discontinuità del perimetro"; che io avevo cercato, appunto di chiarirti anche con dei disegni! :)
*** 
.
3)
Tu scrivi: "Cambi gli oggetti del discorso ma questo non serve".
***
Mi sembra perciò evidente che tu, consapevolmente o inconsapevolmente, "proietti" su di me quelli che, invece, sono esattamente i "tuoi" sofistici espedienti per cercare di avere ragione; cioè "cambiare gli oggetti del discorso per divagare", in linea con lo stragemma n° 18 di Schopenaruer.
Come ho dimostrato più volte! :)
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4)
Tu scrivi: "Non esistono solo linee rette e semirette...".
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Embè?
Chi ha mai detto il contrario? :D
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5)
Tu scrivi: "Sul linguaggio mi attribuisci affermazioni che non ho mai fatto."
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Il che è assolutamente falso, perchè, come chiunque legga i nostri post può rendersi conto che io cito i tuoi interventi testualmente: parola per parola!
Ad esempio:
- sei tu che hai testualmante confuso i concetti di "paratassi", "ipotassi" e "sintassi", confondendo la seconda locuzione con la terza!
- sei tu che, in precedenza, avevi scritto testualmente che: "...non si afferma veramente che i lati del quadrato sono dei <<segmenti>>, ed infatti <<sono delle linee>>."
- poi, invece, ti sei contraddetto asserendo che "...i lati di un quadrato <<non sono delle linee>>, ma sono considerabili <<appartenenti a linee rette>> (cioè, appunto, proprio dei <<segmenti>>".
ecc. ecc.
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.
6)
Tu scrivi: "Citi Schopenhauer ma lo usi per fare sofismi!"
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Il che dimostra che non solo sbagli nell'esprimerti, ma, spesso, non comprendi bene neanche quello che leggi!
Ed infatti io cito spesso Schopenhauer (L'ARTE DI OTTENERE RAGIONE ESPOSTA IN 38 STRATAGEMMI),  non per usare i sofismi che lui descrive per mettere in guardia i lettori, bensì proprio per "smascherarli";  cioè per mettere in evidenza come sei "TU" che ricorri agli espedienti sofistici e dialettici in questione, al preciso scopo di cercare di ottenere ingannevolmente ragione, anche quando invece hai torto marcio! ;D
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.
7)
Tu scrivi: "Procedi mantenendo una generica indistinzione e cerchi di usare le parole per dare (un') idea opposta".
A parte la mancanza dell'articolo (che ho aggiunto io in parentesi), e sulla quale sorvolo perchè tu pretendi di scrivere in un "italiano pyrosferico non ristretto", il tuo mi sembra un ellittico giro di parole privo di senso!
Che diamine volevi dire? ::)
***
.
8 )
Infine tu scrivi: "Continua pure col reiterare i tuoi errori indefinitamente... I lettori attenti possono trarre profitto dalle tue esibizioni."
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E tu continua pure col reiterare indefinitamente i tuoi sofismi; i lettori più attenti non ci cadranno di sicuro!
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Un cordiale saluto! :)
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#1203
Ciao PhyroSphera :)
Riguardo alle tue ultime "considerazioni", anche in questo caso, purtroppo:
- osservo che, "in generale", anch'esse corrispondono alla stratagemma sofistico N. 36 di Schopenauer, che consiste nel "sbigottire" l'avversario con "sproloqui privi di senso" ;
- comunque, "in particolare", ammesso che abbia un senso commentare la i tuoi "sofistici giri di parole", osservo quanto segue:
.
1)
Tu scrivi: "Non c'è niente da fare con te!".
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Su questo hai ragione, perchè i tuoi "sofismi" e le tue "vuote circonvoluzioni paralogistiche", con me non attaccano; ed infatti conosco troppo bene tale tipo di strategia dialettica per lasciarmene impaniare!
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2)
Tu scrivi: "Non identifichi né distingui veramente gli elementi geometrici, scambi la teoria con le procedure e usi le coincidenze linguistiche per sbagliare."
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Guarda un po' da quale pulpito viene la predica!!! ;D
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Questa accusa, infatti, dovresti rivolgerla in primo luogo a te stesso; come, ad esempio, quando ipotizzi  che un "triangolo bidimensionale" possa essere "infilato" in un "foro triangolare tridimensionale", oppure non hai idea di cosa si intenda per "perimetro discontinuo".
***
.
3)
Tu scrivi: "Usi le coincidenze linguistiche per sbagliare, come quando per esempio scambi il lato di un quadrato per una linea retta; i lati di un quadrato sono considerabili <<appartenenti a linee rette>> ma essi in quanto lati <<non sono linee rette>>."
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Ammetto che la tua "abilità sofistica" è davvero notevole; ma, a parte il fatto che con me non attaccherebbe neanche un "sofisma" ben più "sofisticato", questo non credo che attaccherebbe neanche con uno scolaretto delle elementari.
***
Ed infatti la "contraddittorietà" del tuo "pseudoragionamento" si evince da ciò che tu stesso hai scritto, in quanto:
- tu, in precedenza, avevi scritto testualmente che: "...non si afferma veramente che i lati del quadrato sono dei <<segmenti>>, ed infatti sono delle <<linee>>."
- ora, invece tu scrivi che "...i lati di un quadrato <<non sono delle linee>>, ma sono considerabili <<appartenenti>> a <<linee rette>>".
Dunque, non essendo delle <<linee rette>>, bensì delle <<parti di linee rette>>, ammetti implicitamente che i lati di un quadrato sono dei <<segmenti>>.
Evviva! ;D
Sono perfettamente d'accordo con te, ma è esattamente il contrario di quanto avevi scritto finora!
***
Comunque io ti avevo semplicemente fatto notare che, come al solito ti eri dimenticato di specificare che tipo di <<linee>> (o meglio <<parti di linee>> o <<segmenti>>) fossero i lati, e, cioè
- <<rette>>
- <<curve>>
Ed infatti un quadrato con lati curvilinei (a parte lo "squircle"), non l'ho mai visto!
***
.
4)
Tu scrivi: "Sei in un <<regressus in infinitum>>, come si dice in filosofia; ciè rispondi come un disco incantato e pensi che un uso non ristretto della lingua italiana sia un utilizzo sbagliato."
***
Al riguardo osservo che:
a)
Hai benissimo descritto te stesso, in quanto il tuo modo di "(s)ragionare" e di ripetere ossessivamente in tuoi "paralogismi", ricorda effettivamente un <<regressus in infinitum>>; ed infatti, a parte il fatto che tu replichi solo ad un decimo di quello che io scrivo, laddove rispondi (fallacemente) lo fai davvero come un "disco rotto".
b)
Quanto all'uso della lingua italiana, o è "corretto" o è "sbagliato"; non capisco cosa tu intenda per uso "non ristretto" (salvo una certa libertà di forma e di stile)
***
.
5)
Tu scrivi: "Invochi la <<correttezza sintattica>> rifiutando la <<paratassi>> (non solo <<sintassi>>, anche <<paratassi>> quando si parla e si scrive, lo sai?). Quello vostro è un "disastro culturale" e voi ignorandolo diventate una miniera di errori per il prossimo, ancor di più se prendete i posti che non vi spettano."
***
Scrivendo questo dimostri in modo palese che il "disastro culturale"  sei tu, in quanto ignori il significato delle parole che usi; ed infatti la "paratassi" non è affatto in antitesi con la "sintassi" (che deve sempre essere rispettata), bensì con l'"ipotassi", che è un'altra cosa.
Ed infatti la "sintassi" del periodo si occupa delle relazioni che legano le diverse "proposizioni" all'interno di una frase complessa, le quali: 
- possono essere tutte principali accostate tra loro per coordinazione ("paratassi");
- oppure da una proposizione principale possono dipendere più subordinate di diverso grado ("ipotassi").
E' una questione di diversità di stile letterario; ma, in entrambi i casi, la "sintassi" va comunque rispettata.
***
.
6)
Tu concludi scrivendo che: "(voi) prendete i posti che non vi spettano."
Al riguardo:
a)
Non capisco chi saremmo "noi"; cioè, non capisco perchè usi la seconda persona plurale.
b)
Non capisco quali sarebbero i posti che non "ci" spettano.
Sei molto "criptico"!
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***
#1204
Varie / Re: Rastislav e l'enigma delle due torri
04 Ottobre 2023, 05:27:56 AM
Citazione di: bobmax il 03 Ottobre 2023, 07:24:01 AMLa formula descrive la relazione tra la lunghezza dell'arco e il raggio dei cerchi aventi la medesima corda di 15 m.

Al variare del raggio, la lunghezza dell' arco va da un massimo di 7,5π m con raggio 7,5m, a un minimo di 15m con raggio all'infinito.

Detto omega l'angolo al centro che incide sulla Corda AB, abbiamo:

Corda AB = 2 • Raggio • seno(omega/2)

Mentre:

Arco AB = 2 π • Raggio • omega / 360

Poiché l'arcoseno è l'inverso del seno e dà l'angolo in radianti del seno corrispondente, abbiamo:

Arco_AB = 2 • Raggio • arcoseno(Corda_AB / (2 • Raggio))
Grazie per le ulteriori precisazioni :)
#1205
Varie / Re: Rastislav e l'enigma della linea retta
04 Ottobre 2023, 05:26:47 AM
Citazione di: bobmax il 03 Ottobre 2023, 18:16:51 PMVi ha alitato sopra.
Ottima ipotesi, come tuo  solito; ma la carta di Amalfi non era deformabile alitandoci sopra! :)
#1206
Varie / Rastislav e l'enigma della linea retta
03 Ottobre 2023, 17:19:59 PM
Rastislav decise di far visita ad un saggio eremita, di nome Poemen, che viveva in un angusto tugurio, costruito con rozze pietre in una monotona pianura in prossimità della spiaggia del Mar Baltico; ed infatti Rastislav si era incuriosito per la fama di Poemen di poter operare dei veri  "miracoli".
O, almeno, così diceva la gente!
***
Una volta entrato dentro la modesta abitazione di Poemen, però,  rimase stupito di come il suo "interno" fosse molto più "curato" e "rifinito" di quanto non apparisse dall'"esterno"!
Ed infatti, anche se non c'era un vero pavimento, il nudo terreno era stato però accuratamente levigato e ripulito da ogni possibile imperfezione; ed anche le pareti ed il tetto di pietra erano stati accuratamente levigati e ripuliti, tanto da sembrare stuccati.
Nel locale c'erano soltanto un letto, una sedia ed un tavolo, realizzati col legname del luogo dallo stesso Pormen; ma erano così "perfetti", "lindi" e "squadrati", che sembravano il prodotto di un esperto falegname.
***
Dopo i soliti convenevoli, Rastislav chiese all'eremita se poteva posare un leggero foglio di pregiatissima "carta di Amalfi" sul suo tavolo; e, ottenutone il permesso, gli fece notare la sottile linea retta che vi era stata accuratamente disegnata sopra.
***
- Vedi quella retta?- chiese Rastislav al vegliardo.
- Sono vecchio, ma mica cieco!- rispose sorridendo Poemen.
- Bene!
Allora, visto che dicono che tu sei in grado di operare miracoli, saresti in grado di far sì che la "linea retta" disegnata su quel foglio diventi una "linea curva"; fermo restando, ovviamente, che deve restare sempre la stessa linea che ho disegnato io su quel foglio, e non un'altra?
Però devi ottenere questo:
- senza poter toccare "in alcun modo" il foglio, nè con le tue mani, nè con altre parti del tuo corpo nè con altri oggetti;
- senza toccare "in alcun modo" il tavolo, nè con le tue mani, nè con altre parti del tuo corpo nè con altri oggetti.-
- Certamente!- rispose Poemen, e fece immediatamente quanto chiestogli da Rastislav.
Cosa fece? ::)
#1207
PREMESSA
Come noto, Iolanda Apostolico, giudice del tribunale civile di Catania, nei giorni scorsi non ha convalidato il "trattenimento forzoso" disposto dal questore di Ragusa di alcuni tunisini nel "Centro di Permanenza e Rimpatrio di Pozzallo"; per cui, con tale provvedimento, la giudice ha, almeno in parte, sconfessato, in linea di fatto e di diritto, il D.L. 10 marzo 2023, n. 20 convertito con la legge 5 maggio 2023, n. 50 (il cosiddetto "decreto Cutro"), in quanto contrario sia alla nostra "Costituzione"  sia alle "normative cogenti europee".
***
Sia ben chiaro che, in questo THREAD, io intendo trattare la questione soltanto sotto il "profilo giuridico"; cioè con assoluta esclusione di qualsiasi altra tematica, sia essa di carattere "etico", "politico" o di "opportunità sociale" (che può essere eventualmente trattata in un altro apposito THREAD aperto da qualcun altro).
***
.
LA COSTITUZIONE
Al riguardo occorre tenere presente due aspetti costituzionali della questione.
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1)
L'art. 13 della nostra Costituzione sancisce che la "libertà personale è inviolabile", anche per quanto riguarda gli "immigrati irregolari"; inoltre "non è ammessa alcuna forma di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'"Autorità giudiziaria" (e non di quella "amministrativa") e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
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2)
La Corte Costituzionale, nella sentenza dell' 11 luglio 1989, n. 389, nella sent. n. 170 del 1984, ed in altre successive sentenze, ha più volte ribadito che, l'art.11 della Costituzione comporta l'immissione diretta nell'ordinamento interno delle norme comunitarie europee; le quali sono quindi immediatamente applicabili dai giudici italiani, in conseguenza del riconoscimento della loro derivazione da una fonte di diritto superiore a quella interna.
E su questo non ci piove!
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LA NORMATIVA APPLICABILE
Resta però da vedere, nel caso di specie, quale fosse la normativa europea applicabile; ed infatti la giudice del tribunale civile di Catania ha ritenuto che, nel caso di specie,  la normativa interna del "decreto Cutro" (sebbene convertito in legge) fosse incompatibile con quella dell'Unione, e che quindi doveva essere, almeno in parte, disapplicata dal giudice nazionale.
***
Al riguardo, invero, la giudice del tribunale civile di Catania, ha ricordato che La Corte di giustizia dell'Unione Europea ha più volte chiarito che gli articoli 8 e 9 della direttiva 2013/33/UE:
- in primo luogo ostano a che un richiedente protezione internazionale sia forzosamente trattenuto per il solo fatto che non può presuntamente sovvenire alle proprie necessità;
- in secondo luogo, ostano a che tale trattenimento abbia luogo senza la previa adozione di una decisione motivata che disponga il trattenimento, e senza che siano state esaminate accuratamente la necessità e la proporzionalità di una siffatta misura (CGUE (Grande Sezione), 14 maggio 2020, cause riunite C-924/19 PPU e C-925/19 PPU).
***
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LA SENTENZA
Ciò premesso, sintetizzando al massimo (forse anche troppo) la sentenza R.G. 10461/ 2023, la giudice del tribunale civile di Catania ha ritenuto quanto segue:
.
1)
L'art. 6 bis del D. Lgs 142/2015 prevede una garanzia finanziaria che non si configura come misura alternativa al trattenimento forzoso ma come un requisito amministrativo imposto al richiedente prima di riconoscere i diritti conferiti dalla direttiva 2013/33/UE, per il solo fatto che chiede protezione internazionale.
Il che, peraltro, deve anche ritenersi illegittimo:
- sia considerando che è stato determinato in 4.938,00 euro fissi l'importo per la prestazione della garanzia finanziaria per l'anno 2023, da versare in un'unica soluzione mediante fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa;
- sia considerando che è stata illegittimamente ed immotivatamente preclusa  la possibilità che tale importo di  4.938,00 euro sia versato da terzi.
Il che  non è compatibile con gli articoli 8 e 9 della direttiva 2013/33, come interpretati dalla Corte di Giustizia nella sentenza sopra citata.
.
2)
Il provvedimento del questore che ha stabilito il trattenimento forzoso, in contrasto con lo stesso "decreto Cutro" non è  corredato da idonea motivazione; ed infatti difetta di qualsiasi valutazione sulla necessità e proporzionalità della misura, in relazione alla possibilità di applicare misure meno coercitive.
***
Alla luce delle sopradette considerazioni (e di altre sulle quali per brevità ho sorvolato), la giudice ha sentenziato che non sussistono i presupposti per il trattenimento  forzoso.
***
.
CONSIDERAZIONI FINALI
Al riguardo, secondo me, circa tale decisione, tre sole cose sono certe e indiscutibili:
 - essa non può essere disattesa nè dal governo nè dal "potere esecutivo" in generale, il quale deve attenervisi;
- essa può essere assoggettata soltanto ad appello dall'Avvocatura Generale dello Stato in nome del governo, e, quindi, essere disattesa dal giudice di seconde cure  o dalla Cassazione;
- chiunque, però, ha il diritto di criticarla come meglio crede.
Però certi soggetti privi di qualsiasi cultura giuridica (dei quali per carità di patria non faccio il nome), secondo me forse farebbero meglio ad astenersene; ciò, onde evitare di peggiorare la loro già pessima fama di balordi incompetenti.
***
.
                                  AVVERTENZA
Sia ben chiaro che, in questo THREAD, io non  intendo parlare di costoro (di cui tacere è meglio), bensì voglio  trattare la questione soltanto sotto il "profilo giuridico"; cioè con assoluta esclusione di qualsiasi altra tematica, sia essa di carattere "etico", "politico" o di "opportunità sociale" (che può essere eventualmente trattata in un altro apposito THREAD aperto da qualcun altro).
Per cui, ovviamente col permesso del moderatore, prego vivamente, a titolo di mera cortesia, chi voglia intervenire a limitarsi soltanto a repliche di carattere giuridico.
Grazie! :)
***
#1208
Varie / Re: Rastislav e l'enigma delle due torri
03 Ottobre 2023, 05:48:59 AM
Citazione di: bobmax il 02 Ottobre 2023, 14:16:28 PMHai ragione Eutidemo, avrei dovuto dimostrarlo. Solo che volevo tirar fuori una formula per la dimostrazione, senza limitarmi a notare visivamente. Come tu giustamente hai comunque fatto.
Ma sono ormai arrugginito.

La formula dovrebbe comunque essere:

Arco = 2 • Raggio • arcoseno(15/(2 • Raggio))


http://
Grazie per la formula! :)
Io non sarei mai stato in grado di scriverla (e neanche di capirla). :(
#1209
Citazione di: taurus il 01 Ottobre 2023, 13:44:02 PMPer Eutidemo...
Conosci la "storiella"  della rocambolesca rappresentazione del terzo consustanziale ?
Prima fu raffigurato come il Gesu' ariano a 3 teste (Tri-kephalos !) / biondo, barbetta tagliata con Gilette,, occhi come il romantico cielo.. 
Poi questa passo' di moda e dichiarata blasfema - da qui la sostituzione con un angelo a 3 teste !
Un bel giorno dell' anno 1628  il vicario del redentore del mondo di quel periodo:
- Maffeo Barberini /Urbano VIII  (il nefasto demone che condanno' il genio italico G.Galilei !!)
proibi' questa ennesima raffigurazione ... troppo paganeggiante _ da qui la sua soppressione.
Sara' SOLO con il nuovo vicario del salvatore del mondo.. nella persona di:
- Pospero Lambertini / Benedetto XIV
che nel1745 stabili che il terzo iddio-consustanziale dovesse essere raffigurata la candida colombella bianca !!
A sugellare come saggia e giusta fu la decisione del santo vicario bianco - nel 1928 il "sanctum Officium" erede dell' infamante e sanguinaria santissima inquisizione papale decreto'  il suo incondizionato benestare !!
Da allora... tutti vissero felici e contenti !
PS. se ti interessa trovi il tutto nel testo  "Credo/Rizzoli"  di Hans Kueng _ ex collega all' universita' di Tubinga.. di un certo J.Ratzinger.... e "scomodissimo"  al sacro S.Officium" -
by by
 
---------------------------
 
No, non conoscevo  la "storiella"  della rocambolesca "rappresentazione del terzo consustanziale"; grazie per avermela riferita, mi mancava! :)

#1210
Ciao PhyroSphera :)
Riguardo alle tue ultime "considerazioni":
- osservo che, "in generale", esse corrispondono alla stratagemma sofistico N. 36 di Schopenauer, che consiste nel "sbigottire" l'avversario con "sproloqui privi di senso" ;
- comunque, "in particolare", ammesso che abbia un senso commentare la "fuffa", osservo quanto segue:
.
1)
Tu scrivi: "Non fai corretto uso e menzione delle figure geometriche; le tue esplicazioni servono solo a confondere i bambini che vogliono capire la scrittura matematica."
Ma, visto che io faccio uso e menzione delle figure geometriche secondo i manuali di geometria e di matematica, la tua mi sembra una affermazione alquanto azzardata! :)
***
.
2)
Poi tu scrivi: "Il fatto che tu ti trovi bene in un gioco di corrispondenze, non significa quel che tu pensi; il còmpito di infilare l'oggetto triangolare giusto nel buco triangolare non è una dimostrazione di geometria!"
Però, a dire il vero, io non ho mai cercato di infilare un "oggetto triangolare" in un "buco triangolare"; anche perchè, in effetti, gli "oggetti" infilabili nei buchi, in genere, sono "tridimensionali", e quindi è molto difficile trovare in geometria un  "oggetto triangolare" da poter infilare in un buco.
Ma forse tu ti riferivi a quello del parcheggio nelle corsie d'emergenza! :D
***
.
3)
Poi tu scrivi: "Tu apponi i segmenti sui lati del quadrato e non vuoi (!) notare che secondo il tuo ragionamento anche due segmenti o più, non solo uno, possono coprire la intera lunghezza del lato, formando i due angoli. Allora quanti segmenti: quattro o otto? Quattro e otto?"
A dire il vero, io non mai ho "apposto" alcun segmento sui lati del quadrato, ma ho solo "evidenziato" come alcuni segmenti minori possono "concettualmente" e "metricamente" concorrere a formare i segmenti che formano i lati.
Ed infatti:
- un lato di due metri, è costituito da due segmenti lunghi un metro;
- un lato di quattro metri, è costituito da quattro segmenti lunghi un metro;
- un lato di otto metri, è costituito da otto segmenti lunghi un metro.
E così via, per quanti segmenti ti pare; come qualsiasi geometra ti confermerà! ;)
***
.
4)
Poi tu scrivi: "Quindi ti dai alle definizioni senza intendere il linguaggio analitico; anche se i professori universitari se lo scordano per via, non è il caso di illudersi."
Ma forse tu confondi il "linguaggio analitico" con il "linguaggio phyrospherico"; che io, i dizionari, ed i professori universitari, purtroppo, ignoriamo! :(
***
.
5)
Poi tu scrivi: "Insomma prendere in considerazione dei segmenti e farli corrispondere ai lati di un quadrato non serve a definire un quadrato. Nella definizione corretta si *considerano* i segmenti per illustrare, ma non si afferma veramente che i lati del quadrato sono dei <<segmenti>>, ed infatti sono delle <<linee>>."
Al riguardo ti ricordo che, a parte il fatto che, come al solito, ti sei dimenticato di specificare <<linee rette>> :
a)
Secondo la lingua italiana e i manuali di geometria, i lati del quadrato "sono" senz'altro dei "segmenti"; anche se tu ti ostini cocciutamente a negarlo.
b)
In ogni caso:
- non tutti le "linee rette" sono dei "segmenti";
- però tutti i "segmenti" sono una "linea retta" compresa tra due punti, detti "estremi".
***
Per cui, se la parola <<segmenti>> ti sta proprio antipatica, possiamo anche dire che i <<lati>> del quadrato sono tutti e quattro una <<linea retta">> compresa tra due punti, detti estremi (i vertici del quadrato); cioè, appunto,  dei <<segmenti>>, il che è la stessa cosa. :D
***
.
6)
Poi tu scrivi: "Chissà, adesso tu troverai sicuramente modo per far corrispondere di nuovo dei segmenti a un quadrato... Ma queste prove le facevano i militari per distinguere chi capace di intendere come stare in divisa e sotto gli ordini da chi no, non per fare esami di matematica."
Non ho capito che cosa c'entra e cosa vuol dire! ::)
***
.
7)
Poi tu scrivi: "Leggendo una definizione di matematica e facendo corrispondere oggetti, non si può capire una definizione. Se tu vuoi capire (anzi direi: ricomprendere, dato che pare proprio che ti sei fatto vittima di una elucubrazione), non devi usare la parola "segmento" come se avessi usato l'altra parola "sezione". La matematica si avvale anche di parole che non sono inventate dai matematici. Prova a riflettere sulle parole se vuoi."
Perchè, una volta tanto, non ci provi tu, cessando di farne un uso improprio?
.
8 )
Poi tu scrivi: "Per il resto, il tenore delle mie risposte e i miei modi nei commenti dipendono dall'aver notato che non c'è da parte tua sufficiente onestà intellettuale nelle tue risposte (se mi sono sbagliato, metti da parte la mia stizza). Non ho invocato censure e non ne invoco... E poi i miei inviti sono un modo per farti notare che sei in un disastro culturale (non saprei oltretutto se davvero hai ricevuto conferme ai tuoi ragionamenti da chi professore, o se hai domandato male così come hai letto male l'enciclopedia)."
Il che corrisponde allo strategemma sofistico n°38 di Schopenauer, (argomentum ad personam) che  consiste nell'attaccare e nel cercare di screditare personalmente l'interlocutore, e non più ciò che dice.
Veramente il "disastro culturale" sei proprio tu, a cominciare da un uso uso alquanto improprio e criticabile della lingua italiana; che, spesso, per una forma di cortesia, mi ero astenuto dall'evidenziare.
Tanto per fare un esempio, tu avevi scritto che: "La filosofia implica una grande apertura mentale, tu non <<ne metti>> proprio".
Formulazione, questa:
- "sintatticamente errata", in quanto manca la congiunzione "e" (come anche in altri casi)
- decisamente criticabile, perchè l'"apertura mentale" non "si mette" da nessuna parte, ma si "ha" o "non si ha" (o, al massimo, si fa uno sforzo per formarsela).
E potrei citarti anche altri casi!
.
                                        CONCLUSIONE
Accetto senz'altro le tue  scuse per i modi "burberi" che hai usato con me; però definirli addirittura "barbari", come hai scritto tu, mi sembra davvero eccessivo, perchè non mi pare che tu abbia mai oltrepassato i limiti della buona educazione. :)
D'altronde anche io mi scuso per i modi "burberi" che ho usato con te!
Ti auguro anch'io buone cose! :)
***
#1211
Varie / Re: Rastislav e l'enigma delle due torri
02 Ottobre 2023, 05:52:19 AM
                                                  SOLUZIONE
E' Panco che riesce a rientrare per primo nella sua torre; e, così, a salvarsi la vita.
Ed infatti più la circonferenza che va da A a B rimpicciolisce (raggio minore), maggiore diventa la distanza da percorrere per andare da A e B seguendo tale circonferenza; il che vale a dire che una distanza maggiore è legata a un raggio minore, in quanto la curvatura di una circonferenza è uguale all'inverso del suo raggio.
Per cui la distanza minima da percorrere costeggiando le mura, corrisponde quella della torre Alpha, che ha una circonferenza con un raggio più grande.




#1212
Varie / Re: Rastislav e l'enigma delle due torri
02 Ottobre 2023, 05:51:21 AM
Citazione di: bobmax il 01 Ottobre 2023, 22:45:36 PMPanco
Bravissimo, come al solito! ;)
Però avresti anche dovuto spiegare il perchè :)
#1213
Varie / Rastislav e l'enigma delle due torri
01 Ottobre 2023, 12:28:16 PM
Nel regno di Rastislav, a non molta distanza dal castello di Devin, ci sono due torri perfettamente circolari, vuote e identiche, con l'unica differenza che la torre Alpha ha un raggio notevolmente maggiore della torre Beta.
***
All'interno di ciascuna delle due torri, completamente vuote di mobili, tramezzi murari o qualsiasi altro ostacolo, ci sono due porte sempre aperte che danno sull'esterno:
- A e B nella torre Alpha, che, in linea d'aria, distano tra di loro esattamente 15 metri l'una dall'altra
- A e B nella torre Beta, che, in linea d'aria, anche esse distano tra di loro esattamente 15 metri l'una dall'altra.
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Nelle carceri di Rastislav sono rinchiusi due prigionieri, Pinco e Panco, ai quali il principe fa congiuntamente il seguente discorso:
"Ognuno di voi verrà messo in una delle due torri, con una catena lunga mezzo metro che lega le sue caviglie;  alla squilla di tromba del mio scudiero, ognuno di voi dovrà uscire dalla porta A o dalla porta B, scelte in precedenza, e poi, costeggiando  a passo normale le mura della sua torre, dovrà rientrarvi dentro attraverso l'altra porta.
Abbiamo già constatato che avete la stessa identica velocità di passo, e, per ulteriore scrupolo, ce ne siamo assicurati con una catena lunga mezzo metro che lega le vostre caviglie; però degli appositi arbitri controlleranno che nessuno dei due cercherà di affrettare il proprio passo per superare la velocità dell'altro (nel qual caso verrà squalificato e soppresso).
Ciò premesso, chi rientrerà dall'altra porta della sua torre per primo, avrà salva la vita e verrà liberato; l'altro, invece, verrà impiccato!-
- E se rientrassimo contemporaneamente?- chiese Pinco.
- In tal caso verrete impiccati entrambi!-
- Allora io scelgo la torre Beta e la porta B!- dice Pinco.
- Va bene!- consente Rastislav - Allora Panco viene assegnato alla torre Alpha e a alla porta A!-
- Quindi io non posso scegliere!- si lamenta Panco!
- Ormai non più!-
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Chi dei due, "ceteris paribus", riesce a rientrare per primo nella sua torre, e, così, a salvarsi la vita?
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#1214
Ciao PhyroSphera :)
Riguardo alle tue ultime "considerazioni", osservo quanto segue:
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1)
Tu scrivi: "Quello che hai disegnato non è la vera figura di un quadrato perché la continuità del perimetro non è rispettata.".
Al che replico che, quella che ho disegnato è senz'altro la figura di un quadrato, riconoscibile anche da un alunno delle elementari perché la "continuità" del perimetro  è stata sicuramente rispettata; sono stati soltanto stati evidenziati alcuni dei segmenti che concorrono a formare i più lunghi segmenti che formano i lati.

Tu, oltre che con la "geometria", devi avere qualche difficoltà anche con la "lingua italiana"; ed infatti la "continuità del perimetro" non sarebbe rispettata soltanto nel seguente caso:
***
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2)
Poi tu scrivi: "Oltretutto eri proprio tu che dicevi che ogni lato è un segmento, adesso che ne tiri fuori due per lato, come lo spieghi?"
Te lo spiego molto semplicemente, ribadendo, come già avevo scritto, che il "lato" di un quadrato  è il  "segmento che congiunge due vertici consecutivi" di esso; ma nulla vieta che vengano evidenziati alcuni dei "segmenti" che concorrono a formare un "lato".
Ed infatti:
- tutti i "lati" sono dei "segmenti";
- però non tutti i "segmenti" sono dei "lati".
***
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3)
Poi tu scrivi: "La filosofia implica una grande apertura mentale, tu non ne metti proprio. Dedicati ad altro e lascia perdere pure la matematica."
Detto da chi ha l'apertura mentale di una porta chiusa a chiave, lo considero un complimento; ed infatti non ne hai azzeccata neanche una!
Comunque io mi dedico a quello che mi pare, e non a quello che decidi tu!
Però tu puoi decidere di non leggere quello che scrivo, e di intervenire in altri "thread"; cosa che mi auguro vivamente, nell'interesse di entrambi!
***
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***
Un cordiale saluto! :)
***
#1215
Racconti Inediti / Re: Un "vecchio" pericoloso!
30 Settembre 2023, 11:11:10 AM
CAPITOLO 4
Il Commissario Agresti espose la sua tesi sull'omicidio al PM, in presenza del "clochard" e del suo avvocato d'ufficio, di nome Aloisi.
- I bastoni di appoggio di quel tipo, come sa chiunque ne possieda uno, sono internamente "cavi" per essere resi più leggeri; questo allo scopo di rendere più agevole la deambulazione del malato o della persona anziana, e di poterne regolare la lunghezza per mezzo di appositi "pulsanti".
Per cui, se si smonta in due pezzi un bastone di quel genere per trasportarlo meglio in valigia, essendo essi vuoti, possono essere riempiti di monetine fino ad aumentarne di molto il peso originario; come da noi sperimentato materialmente in laboratorio.
In pratica, in tal modo, un innocuo "bastone da appoggio", viene trasformato in una specie di "bastone da combattimento", che è foderato di alluminio, ma è fatto di pesante acciaio; il cui porto in strada è proibito dalla legge.
***
Con un bastone di alluminio reso così pesante, anche un debole vecchio può rompere la testa o il collo ad un aggressore, uccidendolo sul colpo; almeno se sa come usarlo adeguatamente!
Per cui si potrebbe anche teoricamente ipotizzare l'"eccesso di legittima difesa", in conseguenza di un "precedente" e "premeditato" appesantimento del bastone!-
***
- Perchè, avete forse trovato il bastone del mio cliente pieno di monetine?- chiese seraficamente l'avvocato del vecchio.
- No!- rispose il commissario -In quanto, evidentemente, lui lo aveva subito svuotato sull'asfalto prima che noi arrivassimo, chiamandoci con il cellulare del morto; ed infatti la strada era disseminata di monetine.
Ci vuole un attimo a separare le due parti del bastone ed a scaricarne il contenuto al suolo o in un tombino!
***
- Direi che questa è solo una congettura priva di riscontro!- eccepì Aloisi - Ed infatti le monetine della sua elemosina potevano essere sparse sulla strada in seguito alla colluttazione.-
- Questo è vero!- ammise il PM.
E l'avvocato aggiunse: - In ogni caso, anche ammesso e non concesso, in via meramente ipotetica, che il mio assistito avesse davvero occultato delle monete nel suo bastone, avrebbe potuto farlo al solo scopo di nasconderle ai ladri; usandolo, cioè, come "portamonete segreto", il che non è affatto proibito dalla legge!-
- Però è proibito dalla legge il "porto" di "armi improprie", subdolamente "camuffate" da oggetti innocui!- replicò il commissario - Soprattutto se letali, come in questo caso!-
- Ma anche in questo questo caso dovrebbe essere dimostrato il "profilo psicologico della condotta", cioè che l'"intenzione" del mio assistito fosse di natura "dolosa"; ed invece non è affatto dimostrabile che il suo "scopo" fosse quello di rendere il suo bastone "un'arma occulta" invece che un semplice "nascondiglio per le sue monete".
Sempre ammesso e non concesso che lo avesse davvero riempito di monete!
Comunque, a prescindere dalle sue "intenzioni" e da qualsiasi sia pur remota "premeditazione", il bastone è oggettivamente diventato un'"arma di protezione", mentre lui esercitava il suo "diritto di legittima difesa"; ed infatti il mio assistito non aveva a disposizione altri oggetti con cui difendersi da un aggressore armato di coltello, il quale pure è senz'altro un'arma letale!-
- Ed anche questo è vero- ammise il PM.- Secondo me, quindi, in questo caso, non c'è alcun dubbio che la "difesa" sia stata proporzionata all'"offesa"; per cui, a prescindere dalla circostanza che il bastone fosse stato o meno "caricato" di monetine, il caso viene da me archiviato come esercizio del "diritto di legittima difesa" da parte dell'aggredito!-