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Messaggi - green demetr

#1201
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
21 Febbraio 2023, 18:42:44 PM
Non capisco cosa vorrebbe dire impostare filosoficamente quello che è una guerra.
Preferisco i discorsi terra-terra, e non filo-atlantici (e mi pare che questa è l'unica posizione veramente filosofica).
Per chi segue il dibattito geopolitico, e che quindi si informa anche di cosa dice il "nemico", mi pare che le cose si stiano complicando in maniera seria.
E' quello che succede giocando a poker con un avversario che morto non è.
Il deep state americano che spinge verso l'utilizzo della guerra locale atomica, sta spingendo l'Europa ad andare avanti (il viene avanti cretino è stato abbracciato dai vari stati europei) e a vedere quale siano gli effetti, gli errori etc...di modo da replicarli contro la Cina che è il vero obiettivo.
Obiettivo raggiunto, si sapeva già negli ambienti ben informati, ma oggi Putin l'ha messo per iscritto:la Russia cede al ricatto americano e userà la bomba atomica tattica (auguri agli ucraini).
Ero abbastanza angosciato, in quanto l'agenda 2030 è stata anticipata a quest'anno, e quindi è inevitabile che l'Italia diventi l'obiettivo militare più facilmente raggiungibile da mare tramite Serbia(opinione mia).
Per fortuna, o per calcolo politico, o perchè è tutto un bluff non lo so, Putin ha parlato solo di Francia e Inghilterra, lasciando l'ultimo biglietto possibile all'Italia da prendere (per definire una linea diplomatica decisa, opinione tutta mia sottolineo!). Ora non so cosa stia rispondendo la Meloni, ci aggiorniamo a domani, visto che Biden ha fatto la solita sparata ideologica ah come è bello fare la guerra col culo altrui (noi europei). Naturalmente i pochi polacchi là assiepati si facevano i selfie... 8)

Insomma siamo veramente alla fase 3
#1202
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
21 Febbraio 2023, 18:04:13 PM
Citazione di: Ipazia il 21 Febbraio 2023, 17:36:55 PMChe il ragionamento astratto (e concreto) derivi dall'attività cerebrale era noto ai tagliatori di teste assai prima della teorizzazione storico-materialistica.
La mente è semplicemente il luogo abitato dalla coscienza, non ha nulla a che fare con la coscienza.
Comunque ho apprezzato la metafora giacobina  :D, spiega molte cose.
#1203
Tematiche Spirituali / Re: La centratura
21 Febbraio 2023, 17:02:45 PM
Come diceva il maestro Yogananda solo chi è arrivato al cancello del silenzio può iniziare il suo viaggio spirituale.
Quello che non accetto è che questo viaggio avvenga dentro una torre d'avorio, che è esattamente come tutti vedono la spiritualità.
Per me che sposo il pensiero mistico ebraico la verità del mio essere sta tutto nel fuori, nella strada, laddove vedo il male e devo confrontarmi con esso.
E' così che formo un io in conformità alla spinta interiore, che non è mia, ma è quella di Dio che chiede l'attraversamento del deserto senza fine che è la vita stessa.
Sottrarsi significa cadere nel dualismo del Mondo, giusto-sbagliato ,vero-falso e tutte le sciocchezze che continuano a decentrarci dal cammino, non dal rifugiarci nella torre, cosa che ormai aborro.
#1204
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
21 Febbraio 2023, 16:43:00 PM
Strano cari BobMax e Koba, pensavo che la Parola fosse l'inclusione dell'altro (non inteso come diavolo, o dualità, ma proprio in carne e ossa, e così rispondo anche alla provocazione gnostica di Jacopus), non la sua nullificazione.
Se questo è vero nell'ebraismo, non dovrebbe a maggior ragione esserlo del cristianesimo? Non capisco proprio.
#1205
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
21 Febbraio 2023, 16:27:11 PM
Citazione di: Ipazia il 21 Febbraio 2023, 15:56:21 PMAttraverso l'attività cerebrale.

Di quale attività stai parlando  :D ?

Dell'addensarsi delle lucine che si accendono nell'uomo robot?  :D

E certo, allora si spiega tutto. Dunque basta manipolare il cervello per avere il comunismo perfetto: oh guarda, ma è il progetto cinese!

Ma quale materialismo storico, ti contraddici a ogni piè sospinto.
#1206
Tematiche Filosofiche / Re: il senso della vita
21 Febbraio 2023, 16:22:50 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 16 Febbraio 2023, 08:49:19 AMChi soffre non ha tempo per dipendere da alcunché o da chicchessia: ha dei problemi da affrontare e si impegna al riguardo.

Vi sono differenti sofferenze, voler piegare gli altri alle proprie, mi pare la giusta via per arrivare alle aberrazioni della Cina.

Questa idea della fratellanza universale non l'ho mai digerita.
Mi pare che si sia sempre usata per tornaconti personali contro altri tornaconti, un gorgo che finisce con la fine delle libertà elementari.
Se era vero prima, oggi questa verità è diventata addirittura smaccatamente grottesca.

La filosofia da quel poco che ho capito parla d'altro.
La comunità è la comunità dove circola la parola, non le azioni.
La parola si fa tradizione, saggezza e segnavia (come direbbe Heidegger).

C'è molto da pensare, diamoci una mano insieme  ;)

PS La sensibilità umana non è una cosa che si possa insegnare, quando lasciai il corso di OSS in molti si dispiacquero.
Non posso sopportare la cura delle persone come una mera tabella di marcia, una mera azione che si possa fare solo a certe condizioni di lavoro, di orario, di comportamento.
Con le regole costantemente calpestate, ignorate, con la BIG PHARMA che ti dice cosa devi prendere e cosa no.
Ma dove è la libertà di espressione e di industria?
Non c'è, al suo posto ci sono tutti questi pensieri belli e insieme falsi a perorare la vita della macchina robot detta uomo.
Come tu stesso ammetti in fin dei conti.
#1207
Tematiche Filosofiche / Re: Edonismo unica via?
21 Febbraio 2023, 15:40:53 PM
Citazione di: Ipazia il 16 Febbraio 2023, 14:43:26 PMIl transumanesimo è un Holzweg deliberatamente imposto, sotto mentite spoglie, dagli autoproclamati padroni del mondo, per lo più, occidentale. La mimesi ingannevole è evidente tanto quanto il soCIAlismo dei nazidem. L'oltreumanesimo è altra cosa. Lo spirito non può che nascere dalla terra, così come l'autocoscienza nasce dalla materia biologica. La trascendenza non può prescindere dalle sue terricole origini evolutive, realizzando un falso. Su questo il profeta non concede scappatoie "metafisiche" per imbrogliare lo spirito di gravità simulando ali inesistenti. Quella metafisica è sepolta insieme a Dio.

Lo spirito agisce nella materia e la rende viva, non è il contrario.
Come può qualcosa di astratto nascere da qualcosa di concreto?
Mi pare che il tuo materialismo storico abbia in sè tutti i motivi del transumanesimo.
Potresti trovarti sorpresa a vedere quante cose avete in comune.



#1208
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
21 Febbraio 2023, 15:32:57 PM
Citazione di: Alberto Knox il 21 Febbraio 2023, 00:33:31 AMSì è vero, il mio corpo può scivolare sul ghiaccio come un qualsiasi corpo inanimato , senza dunque bisogno di concetti e categorie ma in verità kant parlava di ciò che rende possibile la conoscenza nell esperienza ad esempio l esperienza di scivolare sul ghiaccio. Cosa è necessario quindi per averne esperienza ? almeno due cose ; le forme a priori della conoscenza sensibile ( i sensi). E poi i concetti puri dell intelletto (le dodici categorie, causa/effetto e via discorredo) sia le forme sensibili che i concetti puri dell intelletto sono a priori dell esperienza (non hanno origine empirica) ma hanno come campo di applicazione solo l'esperienza .
A priori significa che sono qualità innate e sono i modi in cui l essere fa esprienza della realtà fenomenica , quando parlo di forme e di concetti a priori vado dunque a toccare il modo in cui l'itelletto lavora con i dati sensibili. La conoscenza umana, dunque, che è possibile in forza dei sensi e dell'intelletto, è una conoscenza trascendentale. Che non significa qualcosa che oltrepassa l'esperienza ma che la precede (a priori) . Per illustrare questo farò un esempio molto pratico , prendiamo la forma a priori della conoscenza sensibile di spazio e tempo ma per rendere ancora più semplice prendiamo solo lo spazio. Se io non avessi la facoltà innata e sensibile di percipere lo spazio (esperienza sensibile) non sarei in grado di ordinare spazialmente le cose ,(ad es. mettere in parallelo a distanza di 3 cm uno dall altro dei fiammiferi). Senza questa facoltà innata per me lo spazio sarebbe del tutto senza senso e il senso dell orientamento non saprei neppure concettualizzarlo come cosa possibile.
Certo ma nel merito del suo seguito, la facoltà del giudizio è intrinseca all'uomo, cosa che a mio parere non puà essere se non nel sensibile mentra kant la estende anche alle categorie del giudizio apriori, il che è un eccessiva fiducia nella facoltà di questa fantomatico Intelletto.
Infatti non vi è alcuna Intelletto, pensiero mio che condivido con i miei maestri Nietzche ed Hegel.
Non esiste la verità, esiste la falsità (ossia la volontà, questo concetto già introdotto da Schopenauer, che puntualizza, e migliora il pensiero Kantiano).
Non esiste l'intelletto, ma la sua sottrazione. Qualcosa si toglie sempre dalla conoscenza dell'Uno, cosa che Kant invece autorizza a pensare (e che nei forum deceduti vedeva tanti utenti lamentarsi del solipsismo kantiano, non avendo capito il trascendentale, che invece tu capisci per esempio, e nemmeno la questione dell'intelletto puro, cosa che forse anche tu fatichi a cogliere).
PS
Non capendo l'intelletto puro, non si capisce di conseguenza quale sia la critica di Hegel a Kant.
#1209
Citazione di: daniele22 il 16 Febbraio 2023, 18:05:18 PM
Comunque mi sembra che tu non sia proprio dalla mia parte ... mettici pure che in questo senso tutti gli altri del Forum la pensano come te, con qualche dubbio per qualcuno. Un saluto

Non mi pare che gli altri del forum la pensino come me.
Qua a parlare di sinistra anticapitalista siamo solo tu, io e Ipazia.

Penso che Kant e company siano solo rappresentanti di quella borghesia alla Zizek, che dice una cosa, e poi ne fa un altra.

Penso che l'identità di sinistra non sia un processo pedagogico ma una costrizione, un motto disperato di mantenere la propria identità, appogiandosi però, e lì sta l'errore, al lavoro altrui, al pensiero altrui.

La filosofia insegna a pensare, ma nessuno pensa, in generale, figuriamoci in modo particolare come quello delle varie associazioni e gruppi di discussione.

Naturalmente riconosco in queste persone, me stesso, lo stesso afflato ad un vivere migliore, un afflato di liberazione dai lacci mortali della società.

In questo siamo uguali, nello sviluppo delle idee mi differenzio dal fatto che io ragiono sempre, penso sempre, non c'è spazio per le buffonerie nella mia mente.

Quando la grande filosofia parla di comunità, da Platone fino a Nietzche, persino Heidegger, nel suo pur grave errore politico, pensa ad un grandeur, che è una direzione precisa di cosa sia l'uomo anzitutto, di cosa sia la città, la comunità etc...è solo un lavoro secondario.

Quando mi sono accorto che la filosofia doveva rapidamente tornare a parlare di etica, io intendevo parlare di città, comunità etcc..COME se fosse già stato raggiunta la verità sulla carte dei diritti dell'uomo.

Cosa che naturalmente non è vera, ma questo non implica che allora la politica è superiore alla filosofia.
Non implica che la politica sia disgiunta dalla filosofia.
Nel momento in cui si dà conto alle minoranze e non all'umanità intera, si cade nella solita rete dei poteri disseminati, e che Nietzche con un tranchant chiama il problema del futuro: la teologia politica.

Un errore massivo che non mi spiego affatto.
O meglio mi spiego con l'ignoranza pervasiva e la tracotanza dei circoli culturali.

Se poi addirittura non vuoi parlare delle tue idee perchè gli altri ti prendono in giro...avrei capito perchè gli altri ti minacciano, e gli altri minacciano sempre, di questo bisogna prendere atto.

Ma la libertà si ottiene lottando, sempre è stato così.

Da una parte vi è il lavoro filosofico, sui testi, sulle idee, su se stessi per tornare a muovere il pensiero, e non farlo diventare granitico.

Dall'altra parte un dire sul politico che sia netto, chiaro e distinto e che non concede niente alle minoranze contro l'umanità intera.
Questa dovrebbe essere la sinistra.
Se volete di questa qui parliamo.

Altra cosa ancora il lavoro su Marx, su 3d a parte.

Ciao  ;)




#1210
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
16 Febbraio 2023, 17:17:33 PM
Citazione di: Socrate78 il 16 Febbraio 2023, 16:35:48 PM@Greendemetr: La tua esegesi della Bibbia gronda acqua, da tutte le parti, è solo un'esegesi al servizio del tuo ateismo, dove sta scritto che non avrai altro Dio ALL'INFUORI DI ME, significa avere come scopo principale quello di ricordare quanto male fa l'uomo all'altro uomo? Dimmi adesso quali sono le FONTI da cui ricavi questa esegesi assolutamente deviata, invece di spiattellarla come vera. Significa invece Dio dev'essere al di sopra di ogni nostro affetto, che non bisogna costruirsi idoli di pietra o di carne, significa rigettare l'idolatria che pone l'immanente al di sopra di Dio trascendente. Stai piegando la Bibbia, che è sacra, ai tuoi falsi miti che sono Freud e Nietzsche ( moralmente uno peggio dell'altro,  ora sono certo siano all'Inferno tutti e due).
E poi state BESTEMMIANDO, come Bobmax che dice che Dio ha bisogno di noi per esserci! Ma vi rendete conto dell'assurdità mentale di ciò che affermate, del delirio a cui è giunta la vostra ragione? L'altro è Dio, ma dove? Dio non ha bisogno di niente e nessuno, è autosufficienza assoluta, dire che l'altro è Dio significa divinizzare l'uomo, che è la peggiore blasfemia che mente umana possa concepire. La troppa filosofia vi ha rovinati e vi impedisce di elevare davvero la vostra anima verso Dio.


Io non sto facendo alcuna esegesi, non sono mica un dottore della chiesa come te.
Ho parlato di intuizioni, che sì, fanno parte di Freud, di Nietzche, e della mistica ebraica.
Per te la bibbia è un testo sacro, per me un testo storico su cui meditare.
Non mi metto a fare il giustiziere mascherato, tipica virtù cristiana immagino.
E già! La storia è lì a insegnarlo!
#1211
Citazione di: Socrate78 il 02 Gennaio 2023, 17:57:12 PMSecondo Sigmund Freud la psiche umana è composta sostanzialmente da tre strutture: l'Inconscio o Es (Essere), l'Io cosciente e il Super-Io che rappresenta le norme morali ed è espressione dell'autorità soprattutto paterna, poiché nell'ottica freudiana il padre rappresenta colui che dà le regole etiche e di comportamento. Nella condizione di normalità l'Es rimane in ombra e non emerge alla coscienza, ma l'Es rappresenta le vere pulsioni della psiche, rappresenta in effetti la vera natura dell'uomo, che è oscurata e messa in ombra dalle sovrastrutture sociali, dall'educazione e dal contesto in cui il soggetto vive. Nella psicosi (definita comunemente follia o pazzia) l'Es emerge alla coscienza con le sue pulsioni e il soggetto in quel frangente non è più mosso dalla razionalità, ma compie associazioni apparentemente senza senso ed agisce mosso da pulsioni irrazionali. Ma la domanda che mi pongo è: non è che proprio nella follia emerge la vera natura dell'essere umano? La follia rappresenterebbe l'emergere di ciò che l'essere umano sente davvero al di là delle convenzioni sociali e dell'educazione, quindi il folle rappresenta l'archetipo dell'uomo autentico. Il delirio psicotico non sarebbe quindi un delirio, ma semmai l'espressione della vera natura di ogni persona, che nel suo intimo è mosso da pulsioni irrazionali e non dalla ragione, che invece è una sovrastruttura che nasce dall'educazione e dal contesto sociale. Che cosa ne pensate?
Psicosi e Schizo sono cose diverse.
Ma se rimaniamo all'interno dell'es mi trovi d'accordo, e' proprio dall'es che l'uomo ottiene le sue più profonde e durature intuizioni, per non parlare del senso stesso dell'esistere.
In questo il compito analitico dell'uomo è proprio indagare l'es e comprenderne le sue strutture più intime.
Per esempio Freud ne ricavò importanti concetti come quello di Edipo, di Elettra, di Castrazione, e molti altri ancora.
Nel folle invece non vi è più alcuna mediazione, per cui la prima struttura a cadere è proprio quella del linguaggio, arma primaria e selvaggia dell'asservimento al potere (appunto l'Edipo).
E' su questo che le scienze della psi-, invece che fare analisi, fanno barbarica Terapia.
Che vuoi, il folle disturba la quiete pubblica! 8)
#1212
Citazione di: atomista non pentito il 13 Febbraio 2023, 12:18:31 PMIo sono nato il 6 6 6(1) alle 6,66  (7.06 a m ) .............significa qualcosa ? Prenoto esorcismo ?
e a che servirebbe? non ti pentiresti mai di essere un atomista (satanista) :D!
#1213
Tematiche Spirituali / Re: Io e Dio
16 Febbraio 2023, 16:06:59 PM
Citazione di: Kobayashi il 16 Febbraio 2023, 08:51:20 AMPenso che si tratti solo della fase iniziale, poi viene la consapevolezza di essere, come gli altri, "portatore" del divino.

In ottica cristiana Giovanni Vannucci scriveva: "Attesa da millenni, preannunciata da generazioni di ispirati, la Parola ha costruito la sua dimora in Cristo [...] , punto di comunione tra la luce divina e la densità terrestre, il ponte benedetto dell'incontro tra la materia e lo spirito".

L'emergere di questo "punto di comunione" io me lo immagino come una specie di processo straziante, viscerale, ma necessario (perché verso il suo compimento siamo richiamati da mille segnali), sempre sul punto di regredire.

"Attraverso il ponte che riunisce l'abisso divino all'abisso umano, la silenziosa ed operosa presenza della Parola giunge e si espande su tutta l'umanità. Dio è in noi, l'immenso mistero dimora nella carne umana".
"[...] Dio è in noi, non in pochi privilegiati, ma in ognuno. È in noi nonostante le bassezze, le opacità, le perversioni, gli istinti confusi della nostra natura".
"La più esigente necessità, dopo l'Incarnazione, è accoglierlo [...]. L'ignorarlo od il sopprimerlo è la causa delle più dure sofferenze".

E conclude Vannucci descrivendo come la consapevolezza di questa presenza renda i nostri affetti universali. L'affinità è ora rivolta verso il tutto, verso l'unità dell'umanità.

A mio parere però non è così ovvio questo processo verso l'universale. Non si può semplicemente riprendere la dedizione greca (e poi cristiana) al logos universale, le nostre esigenze di introspezione così finemente trattate dalla letteratura degli ultimi due secoli e studiate da psicoanalisi ed esistenzialismo non possono semplicemente essere messe da parte come materiale di scarto.
Voglio dire: questo tema, quello della mistica greca dell'Uno (che poi ha attraversato tutta la nostra cultura fino a Hegel), la quale parte dall'ascesa dell'eros individuale verso l'universale, l'eterno, un processo quindi alimentato dalla purificazione dal contingente psicologico, da ciò che è più soggettivo, è un tema problematico...
Penso che il tema della comunità che viene dalla sofferenza dell'umanità è il tema stesso della Bibbia.
Capire le bassezze a cui l'umanità giunge, comprese l'affibiazione della colpa a un Dio che chiaramente non esiste, delle colpe morali dell'uno verso l'altro.
Riprendendo un attimo le intuizioni che mi venivano dal Genesi, e poi dall'Esodo.
Il popolo che attraversa il deserto è il tema che anche Nietzche pone come preambolo a ogni futuro pensiero della comunità.
Il compito è la custodia delle LEGGI, ossia della Bibbia stessa in versione più allargata.
Quando si dice non avrai altro Dio che me, si DEVE intendere che non avrai altro scopo nella vita che ricordare quanto male l'uomo fa all'altro uomo.
E' l'esatto opposto di quanto ci è stato insegnato, e per cui rimaniamo in uno stato perennemente infantile, in cui vi è un Dio che perdona.
Il Dio biblico è da leggere esattamente al contrario.
E' un Dio che è metafora della colpa che ogni uomo porta verso un altro uomo solo per quell'infinito numero di nefandezze a cui egli sceglie di porre fondamento come sua esistenza, e di cui appunto la bibbia non è altro che un resoconto.
A questo resoconto vi si contrappone naturalmente un ethos, ossia appunto al comunità stessa.
La comunità che faccia a meno di DIO è la futura comunità della reciproca consapevolezza di quanto noi possiamo essere bestie.
Ciò che unisce è proprio questo dolore, questo dover far a meno del Dio (mistica), del papà (psicanalisi) e affrontare quell'abisso come Nietzche lo chiamava che è l'uomo.
Solo all'interno della comunità è pensabile la grandezza di un Kafka e di un Dostoevsky (probabilmente di un Proust, di un Musil che avevo appena iniziato a leggere).
Altri autori non mi vengono in mente.
Purtroppo questa penuria intellettuale mi fa solo capire come la strada sia lunga, lunghissima. E purtroppo i tempi caotici che si stanno per abbattare su di noi lasciano far intendere poca pochissima speranza per il futuro prossimo e anche remoto.

In questo caso sento le parole di BlueMax lontanissime e sbagliatissime.
L'altro che sprofonda non è Dio, è la sua negazione.

Se vi è qualcosa di divino dentro di noi, e io non lo penso affatto (il divino sta in uno spazio creato da uno sforzo del pensiero), allora comunque siamo chiamati ad uno sforzo di pensare intellettualmente ad uno spazio dove finalmente Dio si manifesti.L'etos è solo l'anticamera di ciò che è veramente importante, cosi come il deserto è propedeutico alle profezie, ai mondi spirituali che successivamente la tradizione ci ha consegnato in forma di libri.
Questo spazio è la comunità. Questi mondi sono la comunità.

In questo senso non sono d'accordo con te o bob o lo stesso Agamben, perchè lo spazio della rinuncia a me pare uno spazio impossibile.
Comunque può essere che manchi della sensibilità giusta.
In questo senso mi metto a lato della discussione.
Lavoro meglio in addizione che in sotrazione come il buon Carmelo Bene.
Siamo anime barocche.
#1214
Tematiche Filosofiche / Re: Realtà e Verità
16 Febbraio 2023, 15:33:55 PM
Citazione di: Alberto Knox il 16 Febbraio 2023, 15:22:48 PMma anche già dagli scettici antichi a  Cartesio,Hegel  fino a Wittgestein  , Cartesio per quanto riguarda il dubitare dei nostri sensi ma senza però voler dire che dal momento che possono esistere degli inganni, allora non è sempre scontato bruciarsi con il fuoco. Tuttavia noi costruiamo una conoscenza sulla base di una "realtà incontrata" e sulla base di questo il pericolo è quello di giungere alla conclusione che l interpretazione di fenomeni particolari sia la realtà propio come avviene nella matematica in cui conoscere che 7 +5 fa 12 equivale a costruire l addizzione 7+5 =12 .
Certo, kant è vero che ci invita a pensare che dietro l oggetto fenomenico x esista un oggetto neumenico Y (e qui appunto la trascendenza in kant per come lo capita) una cosa in sè e per noi inaccessibile , ma questo non toglie che la sfera dell essere (con le 12 categorie e tutti gli a priori del caso) coincide in larghissima misura con quella del conoscibile , e che il conoscibile equivalga essenzialmente al costruibile. All origine della fallacia dell "essere e sapere" c'è dunque un intreccio di argomenti.  Seguendo e radicalizzando kant , i costruzionisti confonderanno sempre l'ontologia con l epistemologia , quello che c'è ( e non dipende da schemi concettuali) e quello che sappiamo (e dipende da schemi concettuali). Le due cose , ovviamente non si equivalgono perchè il fatto di sapere che questa chiave mi apre la porta di casa (epistemologia) non mi permette di aprire la porta di casa nel caso in cui io abbia perso la chiave in questione (ontologia). L asserto di kant non avrebbe in realtà nulla di problematico, in quanto ci sono più circostanze in cui si può applicare senza nessuna difficoltà e appare ampiamente giustificato, basti pensare a quanto sia impossibile agire sensatamente nella ricerca scientifica o nelle dinamiche politiche o sociali se non si è muniti di concetti. Il problema è però che kant itendeva che fossero necessari concetti per avere una qualsiasi esperienza. é questo il mio disappunto principale, perchè dico questo? bhè non mi serve avere nessun cencetto per scivolare su una lastra di ghiaccio.
Ma figurati hai capito benissimo sia i pregi della coppia cartesio-kant che i difetti, quello di aver dato troppo importanza all'intelletto.
E' quello che Hegel poi criticherà di kant infatti.

Penso che però Hegel si riferisca più che alle scivolate sulle lastre di ghiaccio, all'esperienza del contatto con Dio o Uno o Assoluto o Negativo, come abbiamo già visto il nostro fa un pò di casino. ;)
#1215
Citazione di: daniele22 il 16 Febbraio 2023, 08:57:48 AM
Mi piacerebbe proprio conoscerlo questo Agamben e i suoi arbitrii.
L'uomo di sinistra seduto in parlamento, non quello della strada, dovrebbe chiarire le idee a se stesso. L'uomo della strada, giustamente, non vorrebbe e non dovrebbe occuparsi di tali faccende avendo altro a cui pensare. Ed è infatti per tale motivo che delega altri perché se ne occupino. Ma quelli che stanno in parlamento, nella migliore delle ipotesi, si occupano innanzitutto del benessere della loro bandiera confidando che tale benessere si estenda ai propri elettori.
La sinistra dovrebbe infine chiarirsi il motivo per cui non riesce più a contrastare la destra. Il motivo sta tutto dietro alla mancanza di identità che può recuperarsi a mio giudizio solo schierandosi apertamente contro il capitalismo, ovvero contro al fatto che non si può servire due padroni allo stesso tempo. Infatti, se anni fa è stato coniato da qualcuno il termine "buonismo", la realtà di questo aspetto disdicevole attribuito alla sinistra è dovuto al fatto che la sinistra pretende di solidalizzare con i più disperati usando le stesse tecniche che contribuiscono a renderli disperati. Risolvano dunque questa contraddizione prima di dire che sia risibile il senso della domanda sull'identità. Domani, voglia la buona sorte, ti rispondo sulla materia. Un saluto

Se vogliamo aprire un 3d su quale dovrebbe essere l'identitò di sinistra per me si può fare.
Se vogliamo dire che la sinistra ha una identità storica chiara e pura, io non ci sto.
La sinistra non ha mai fatto cose di sinistra. Questo è il punto.
Chi è antropologicamente l'uomo di sinistra, o meglio chi era?
Chi è che vota questi traditori della repubblica?
E' la gente che ho sempre frequentato....tante belle idee, ma nessuna conoscenza storica, tante belle idee ma nessun progetto credibile.
In un periodo storico dove la figura antropologica dell'uomo tout-court sta per essere cambiata da una manciata (ok poche migliaia di ricchi) di folli autocrati.
In un periodo storico dove la merce della democrazia non ha più alcuna senso...l'uomo di strada sta per finire nel tritacarne della medicina sgangherata che verrà.
Digital ID, Cure mediche obbligatorie, Eccesso di risparmio, Eccesso di consumi, Eccesso di acqua consumata...
L'uomo di strada va tranquillo a vedersi la sua partita ed è già oggi pronto a ubbidire.
L'intellettualità è una prostituta aberrante.
Ma qui sul forum (unico forum in italia) di che si parla? Si parla di gnoseologia e di vecchie antiquate ideologie.
Bah, meglio di niente eh  ;) meglio dei forum su facebook dove tra una cornicetta e un altra, tra un meme e una frase celebre estrapolata a casa, l'uomo di strada continua a ciabattare le sue verità.
Voler rispondere per tutta questa gente, e cioè proprio al loro posto, caro Daniele22 mi pare un atto di generosità estrema.
La storia non la sapevo, e ora che continuo a non saperla poi cosi tanto, per quel poco che ho imparato o meglio capito..ciò da vomitare per i prossimi anni a venire.

Si ecco appunto basta parlare di cose del passato, al massimo degli errori del passato. Parliamo del futuro.
Tu dici una sinistra anti-capitalista....mica intenderai come quella cinese, col suo credito sociale, l'id di massa, il blocco del conto corrente....

ah ma  non ti devi preoccupare...altro che 2030, è già ora a primavera 2023 (id digitale, moneta digitale...)
sono molto preoccupato che anche l'id medico gli verrà subito attaccato...caspita era appena finito un incubo...che sta arrivando quello vero! :D 8) ???

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!
E, Montale