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Messaggi - InVerno

#1201
Citazione di: anthonyi il 21 Novembre 2023, 20:27:37 PMInverno, hai fatto caso che la tua proposta ha una certa relazione con la tua frase di chiusura dei post. In effetti tu proponi di salvarsi da un inferno sposando ne un altro.
Con tutti i venditori di paradisi che circolano sull'argomento lo prendo come un complimento, ma non la vedo così. Penso piuttosto che il bambino svogliato è arrivato a poche ore dall' esame e sfangarla scoppiazzando è meglio che rimanere bocciati. C'è tanta gente, compreso te immagino, che si chiede come possano i russi accettare la situazione attuale senza protestare, io vedo quello che qui si è disposti ad accettare in totale silenzio e non vedo molta differenza, il male è sempre banale. Ed in ogni caso il paradiso può essere solo personale, è stato detto tutto quello che andava detto, chi si farà trovare con le brache calate avrà solo che da piangere se stesso, non i governi non il capitalismo non l'onu, ci sono stati decenni per capire e prepararsi, uno o due forse ci sono ancora, chi ha scelto la via della formica non avrà molta compassione dei grilli..
#1202
Citazione di: niko il 21 Novembre 2023, 10:23:49 AMIo penso che certo, al riscaldamento globale ci saranno e ci pitranno essere anche soluzioni "tecniche", e tecnologiche, come questa qui di cui parla inverno e che io non conosco; ma penso anche che nessuna soluzione tecnologica potra' aime' funzionare senza essere affiancata anche da una soluzione antropologica e "comportamentale", cioe' molto banalmente ridurre le emissioni e gli sprechi, anche a costo di ridurre la produzione e rendere piu' oneroso investire in essa.

Dico aime', perche' tanto, i sacrifici connessi a tale soluzione li faranno i poveri, mentre i ricchi in ferrari andavano e in ferrari continueranno a andare.
Il macrotema della ripartizione dei costi è importante, e penso che questa proposta sia migliorativa a riguardo, prendere tempo serve anche a questo, anzichè trovare il collo di bottiglia nel 2050, riuscire a ritardarlo di qualche decennio darà la possibilità a molte più persone (economie) a prepararsi, razionalizzare i costi, e includere più persone possibili, prima arriva più ne saranno esclusi. Le varie soluzioni "capital-intensive" che sono state proposte in questi anni sarebbero appannaggio dei benestanti, il problema è che questa volta non si può sfangarla come al solito, saranno presto considerate insufficienti a risolvere il problema man mano che ci si renderà conto che la scalabilità promessa erano solo sciocchezze per far abboccare investitori. Tuttavia mi sento di provocare dicendo che si, il sud globale ne pagherà le conseguenze più immediate e ambientali, ma non sono esattamente sicuro che saranno davvero loro quelli a cadere dal ramo più alto, quanto i "powery" occidentali. Pensi che il Sudan costringerà i suoi abitanti a scegliere tra piedi ed autoelettriche, oppure  andranno con le toyota scassate come prima? Pensi che le migrazioni spingeranno l'africa verso l'estrema destra (già ci sono nella stragrande maggioranza), o saranno gli europei a scagazzare sulla democrazia affidandosi a qualche linciatore di minoranze? Di una cosa sono certo, la "mia" proposta (che più che una "proposta" è una previsione) sarà il culmine massimo del complottismo internettiano, nato con le scie chimiche troverà la sua apoteosi nelle scie chimiche, perchè se qualcuno crede che spruzzare i cieli di inquinanti non condurrà le popolazioni a ribellarsi nelle maniere più irrazionali e assurde secondo me ha capito poco dell'umano, sono tempi entusiasmanti che ci aspettano, anche qui sul forum, coi premi nobel in pensione che rivelano a "tuttovero.dot" la vera composizione dei particolati.. ah che meraviglia.
#1203
Citazione di: anthonyi il 21 Novembre 2023, 11:26:46 AMMa dove le trovi ste cose
Dalle nazioni unite, che stimano che un miliardo di persone vivono dei pesci delle barriere coralline, e che un quarto del pesce globale sia funzionalmente legato alla sopravvivenza delle barriere coralline. Le stime dicono che i coralli saranno scomparsi al 90% entro mezzo secolo.

Comunque sono rimasto sorpreso che nessuno sapesse di questa ipotesi tecnica, è dieci anni e passa che se ne parla, posso fornire qualche fonte in inglese , io ne ho parlato in maniera sommaria ipotizzando che più o meno l'idea fosse conosciuta, cercherò di rimediare.
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#1204
Attualità / Re: Il nuovo kippur
21 Novembre 2023, 11:40:26 AM
Citazione di: baylham il 17 Novembre 2023, 10:34:09 AMIl governo di Israele dovrebbe ringraziare i giornalisti al seguito dei sanguinari miliziani di Hamas, invece di minacciarli, hanno fatto il loro lavoro di giornalisti e gli hanno reso un utile servizio.
Al di là del caso specifico e delle sue diramazioni, il fatto è che Israele permette ai giornalisti in maniera piuttosto sicura di accedere alle "zone panoramiche" e di riportare, cosa che accade assai raramente in altri luoghi del pianeta e trasforma questo conflitto in un circo mediatico che manco la cronaca nera in Italia riesce. In cambio Israele è ripagata con il "metodo BBC". Per chi non lo sapesse, Israele colonia anglosassone e burattina occidentale etc etc, eppure il loro principale nemico informativo è la BBC, sono ormai settimane che li prendono giustamente per il culo per il loro coverage al limite del ridicolo.

#1205
@anthonyi Le barriere coralline sono l'inizio della catena alimentare oceanica, tu te ne farai una ragione, e io non dovrò andare a spiegare niente al polinesiano quando tirerà su la rete vuota di pesci..sono cose che si spiegano da decenni, chi voleva sentire ha sentito, gli altri finiranno nel girone degli ignavi se gli va bene, dei collusi se gli andrà un pò peggio. Sono d'accordo che esiste un profondo squilibrio tra ambientalismo ed ecologia, ma raramente viene discusso. Prendi per esempio la trovata delle quote co2 destinate alla piantumazione di alberi: totalmente irrilevante anche se moltiplichi per mille gli sforzi fatti, eppure le industrie si permettono di inquinare con gli offset offerti dalla piantumazione di alberi, e tutti si congratulano degli sforzi fatti con ampie leccate di deretano. Quanto durerà un albero? Visto che vengono piantumati in monocolture da carta probabilmente una ventina d'anni, cento sempre che un incendio non li attraversi prima, e poi rilascerano tutta la co2 catturata ai nipoti. Queste "soluzioni" che intuitivamente sembrano "ambientalmente" corrette sono ecologicamente idiote, e di queste si nutre la speranza di sfangarla anche sta volta, stai in una botte di ferro. Paradossalmente per catturare la co2 con gli alberi bisorrebbe tagliarne il più possibile e conservarli a milioni di tonnellate in magazzini dove non si decompongano per secoli, sarebbe molto poco ambientalista e molto ecologico.
#1206
Questo argomento devi presentarlo a quelli che "eh ma l'occidente". Già negli anni '70 avevano dovuto sequestrare tutte le asce di ferro a tribù equatoriali che ne erano venute in possesso e si erano presto dimostrate non meno capaci di hubris dei tanto diffamati occidentali che c'hanno la technè e il resto delle malattie. La loro povertà è un problema che potremo affrontare, sempre che abbia davvero senso farlo, vivono così da migliaia di anni e forse siamo noi ad aver bisogno di loro per capire come sorridere alla vita senza un iphone in mano, non loro imparare a come produrne uno. Tutto molto interessante, resta il fatto che se non risolviamo il problema principale la loro povertà è destinata ad aumentare fino ad un livello  che li costringerà alla migrazione, come accade già ora con parte della desertificazione africana.
#1207
Se bisogna dimostrare, ancora, la gravità della situazione, vuol dire che siamo ancora in alto mare. Sai vero, per esempio, che i vegetali hanno temperature di germinazione e infiorescenza, orologi biologici che le rendono coltivabili, e che se sballati le rendono incoltivabili? Gli uomini possono sopravvivere le inondanzioni, è il resto del carrozzone che non sembra interessato a seguirci nei nostri sacrifici per l'iphone. La co2 viene poi assorbita dagli oceani che si inacidiscono, sterminano i coralli ed i pesci. Quante persone sono legate all'attuale ritmo di produzione di vegetali e pesci? Non è colpa mia se siamo giunti a questo punto, nel senso che ero pronto a dare una chance a soluzioni "di mercato" con le quote, vista l'applicazione pratica di cui non so quanto sei effettivamente a conoscienza, direi che l'esperimento è fallito e ad oggi il sistema è riconosciuto dai più come una truffa per profitti, senza grandi valori ecologici. Non ripetere lo stesso errore mi sembra il minimo, pur rispettando il fatto che servono "motivazioni" per agire, e la violenza è ciò che rimane dopo il fallimento di mercato. I costi, non indifferenti, e la loro rapportazione è un capitolo importante, ci sono varie teorie a riguardo e non so se è il caso di entrarci, l'importante è che siano proporzionali come imposte pigouviane. Uno dei punti "forti" di questa proposta è proprio che non subisce ricatti politici, un paese può rifiutare di emettere la propria quota di emissioni schermanti, ed il vicino può emetterle al posto suo visto che il cielo è comune, non si accollerà i costi senza ripercussioni ma può comunque agire per evitare le conseguenze ecologiche, al contrario, non c'è modo di costringere un paese a costruire "certe infrastrutture" sul suo territorio, e se si rifiuta per i costi, tu puoi solo stare a guardare mentre gli indiani rivendicano il loro "diritto ad emettere co2".
#1208
Citazione di: anthonyi il 20 Novembre 2023, 14:38:11 PMMi sembra un ragionamento paradossale. Il particolato riduce l'effetto serra? A me non sembra che di questo ci sia prova alcuna, sarebbe troppo bello se fosse vero.
No, il fenomeno è conosciuto per quanto riguarda il passato, più difficile prevedere le iterazioni in futuro, ma perlomeno i fondamentali sono ben conosciuti e l'ipotesi circola da tempo, riscontrando anche il mio scetticismo, per motivi che ormai sono diventati estemporanei e superati, considerata la gravità della situazione.
#1209
Titolo pretenzioso, l'accento va messo sulla parola "scientifica" perchè di soluzioni proposte ve ne sono tante, e nessuna dovrebbe essere usata in maniera esclusiva, chi sostiene il contrario di solito vende l'esclusiva, io non vendo niente. Tuttavia, la maggior parte di queste proposte e la loro fattibilità nel tempo, è sempre oggetto di interpretazioni e stime molto complesse, facendo i conti della serva la maggior parte delle volte non risolvono nemmeno percentuali del problema. Esiste un eccezione, un intervento che ci potrebbe aiutare a controllare il clima del pianeta e di cui abbiamo certezza scientifica del successo, perchè l' "esperimento" che lo prova è ancora in corso. C'è bisogno tuttavia di cambiare l'ottica del problema in generale, il problema non è più trovare una soluzione che arrivi per tempo, ma prendere abbastanza tempo per preparare una soluzione. Le soluzioni attualmente possibili non sono sufficienti a rispettare le tempistiche considerate non critiche, il problema da solvere è come trovare più tempo.


La prova scientifica è già contenuto nel famosisimo grafico delle temperature


Nel periodo del dopoguerra non è che non stessimo emettendo co2, aiosa visto che era boom economico in metà pianeta, ma fino agli anni 70 non inizieranno le regolamentazioni ambientali ed i particolati leggeri in sospensione schermarono il pianeta fermando le temperature. Diminuendo l'inquinamento ambientale, le temperature sono immediatamente cominciate a salire (questo aprirebbe rivoli di discussioni sui contrasti tra ambientalismo ed ecologia).Per farla breve, bisogna ricominciare ad inquinare l'aria come negli anni '60, possibilmente non di fumi di cose a caso ma di particolati che abbiano il maggior potenziale dal punto di vista dello scopo in progetto, i costi ambientali saranno inevitabili ma mitigabili. Non è un idea mia certamente, è una idea che circola da parecchio, semplicemente sono io che mi sono convinto che sia la scelta scientificamente corretta, potremmo anche continuare a ostinarci a non farlo, ma se arriverà il momento critico saremmo comunque costretti all'usato sicuro. Gli argomenti contrari esistono e si possono riconoscere, sempre che vengano soppesati con i costi della non azione o di una controazione complessivamente peggiore. Spesso tuttavia gli argomenti sono più emotivi che logici, come fare leva sulla alienità della parola "geoigneria" e trasmettere la sensazione che si tratti di qualche arte oscura pari alla necromanzia. Il problema è questo: stiamo già geoingnerizzando l'atmosfera, da due secoli, semplicemente lo facciamo senza nessun controllo di quello che scarichiamo, ovvero trattiamo il cielo come una discarica generale, fare geoigneria significherebbe trattare il cielo come un la "coorte comune" del condominio umano. Sarebbe, probabilmente se vuole essere efficiente, un progetto internazionale con quote e che aumentarebbe la coesione internazionale al contrario dell'isolazionismo nazionalista del "i miei pannelli" e "la mia centrale" che ancora non rispondono di che fare di quelli che non se li potranno permettere. Non risolverebbe il problema, ma non lo trascurebbbe neanche, perchè continuerebbe ad essere una spada di Damocle da volerci togliere dalla testa (costi, piogge acide et similia), ma per un periodo sufficiente a fare una transizione economica, urbanistica ed industriale sufficiente (2080+?). In questo momento siamo l'equivalente di un bambino di due anni che ruota a caso il termostato per sentire i "bip" del display, iniziare a ragionare l'atmosfera in maniera attiva ed intellettuale è una necesità della specie, compreso che potrebbe venirci utile con una glaciazione o altri eventi catastrofici non determinati da noi. In più, un programma del genere se di successo, potrebbe essere esteso anche ai mari e altri "beni comuni" che oggi vengono insozzati dalle "externalities" capitalistiche.

Ci sarebbero molti discorsi interessanti da fare sui dettagli (modalità, particolati scelti etc) ma non cambiano realmente la sostanza del problema e sono più che altro tecnicismi di competenza politica, non scientifica. Alcune lezioni si dovrebbero dire però imparate dal fallimento attuale (perchè questo è) e hanno tutte a che fare con il capitalismo, che da questa operazione è meglio stia più lontano possibile. Per esempio Non affidare questi progetti a privati, magari TecnoPonzi illuminati figli di miniere di diamanti che promettono assurdità scientifiche a mandrie di investitori che  hanno completamente dimenticato i principi della termodinamica e bruciano capitali immensi a caso. Il progetto deve essere internazionale e pubblico, i privati possono parteciparvi al massimo come esecutori materiali. Non mettere in piedi un "mercato delle quote" per soddisfare tutti i ludopatici del pianeta, ci devono essere soluzioni di fluidità perchè altrimenti nazioni che non vogliono o non possono partecipare risulterebbero un problema, ma per motivare la "fluidità" del sistema e la sua efficienza, anzichè il profitto, conviene il modo più sicuro per far comportare moralmente le persone da sempre: una pistola puntata alla tempia, in questo caso il monopolio della violenza statale. Chiunque abbia visto che cosa è avvenuto nel "mercato delle quote della co2" dovrebbe capire benissimo il perchè questa critica, ed è finito il tempo delle carote che dovrebbero guidare l'asino, è tempo che le carote ora arrivino da dietro, con ergastoli e fucilate.
#1210
Attualità / Re: Il nuovo kippur
20 Novembre 2023, 12:00:24 PM
Citazione di: Ipazia il 19 Novembre 2023, 15:37:13 PMVivendo per secoli in mezzo ai cristiani i neocolonialisti israeliani hanno assorbito tutti i difetti, a cominciare dalla violenza colonialista. Forse gli unici autentici discendenti degli antichi ebrei, quelli etnicamente più in regola con la genetica, sono i palestinesi, islamizzati e cristianizzati da secolari invasori. Sono loro i semiti di cui oggi ha senso parlare di antisemitismo, olocausto e sterminio.
Anche Gengis Khan, si è venuto recentemente a sapere, passò la prima della parte della sua vita in occidente prima di partire a sterminare un decimo della popolazione mondiale e colonizzare un terzo di terre conosciute. Furono gli anni a fare la spola tra New York e San Francisco in cui, il giovane Gengis, venne preso dall'idea occidentale di espandersi demograficamente, fermò la carrozza, esclamò il famoso "Eureka", e rubò un cavallo verso le steppe per sostituirsi geneticamente ai residenti. Gli arabi poi, prima di vedere l'uomo bianco non chiudevano neanche la porta di casa, il coltello più lungo serviva per tagliare il salame e spesso era il salame tra le gambe del vicino, ma lo si faceva sorridendo, con quella gratitudine negli occhi e l'affetto della fratellanza araba, prima che la furia colonizzatrice bianca ruppe il vaso di Pandora afroasiatico e poi mesoamericano.
#1211
Attualità / Re: Il nuovo kippur
17 Novembre 2023, 08:00:50 AM
Citazione di: InVerno il 02 Novembre 2023, 18:46:48 PMLa nuvola di giornalisti a Gaza racconta un altra storia, quello è un conflitto buono per i giornali perchè gli inviati tornano vivi, mangiano un panino a Gerusalemme, foto del bambino morto e via con le lacrime-strappa.
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2023/11/09/reporter-nei-kibbutz-del-massacro-ira-di-israele_063b9a9a-0318-4339-973a-0b3a99f601e9.html

Questa intervista del New Yorker
https://www.newyorker.com/news/q-and-a/the-extreme-ambitions-of-west-bank-settlers
- La signora è completamente ignara di critiche comuni al suo movimento, a cui risponde con stupore e smarrimento, dimostrazione che nell'echo chamber in cui vive certi discorsi si fanno di rado.
- Espansionismo "lebensraum" dall'Eufrate fino al Nilo, potenza politica che determina il diritto, miti dell'origine, sincretismo politico religioso, etc etc, la capacità di condensare fascismo in così poche righe è degna di un bignami.
-citazione "Il mondo, specialmente gli Stati Uniti, pensa ci sia un opzione per uno stato Palestinese, se continuiamo ad espanderci bloccheremo il processo".
#1212
Attualità / Re: Il nuovo kippur
16 Novembre 2023, 18:45:26 PM
Sia Putin che Hamas speravano nell'effetto domino, uno internazionale l'altro regionale, ma è andata che persino i "fratelloni" cinesi e iraniani si sono guardati le spalle anzichè davanti, come sempre va in questi accrocchi sempre "anti" e mai "per" tutti belli ed in riga al meeting dei BRICS e poi chi ha dato ha dato... Che sia la volta giusta che gli americani capiscano finalmente la verità? Nonostante tutti i film "boots on the ground" con le raffiche di missili le esplosioni e l'attore che durante il volo salva quattro donzelle, gli americani le guerre che iniziano loro di solito le perdono, le altre mica tanto.. Tragedia comica la loro, convinti di essere fenomeni in guerra, in realtà il loro punto di forza è vincere le paci, non le guerre, e su questo a parte ombre cinesi c'è poco o niente di conteso.
Citazione di: green demetr il 15 Novembre 2023, 15:18:21 PMIntanto il mio maestro continua a pubblicare video in inglese....non ciò voglia di tradurli...sorry
E chi è costui che merita questo appellativo così demodé, ohibò parla pura la lingua di Albione, illuminaci su!
#1213
Attualità / Re: Il nuovo kippur
15 Novembre 2023, 07:49:13 AM
Citazione di: daniele22 il 14 Novembre 2023, 16:17:23 PM
Se si vuol fare una pace durevole, e di questo saremmo responsabili pure noi cristiani, la si fa per via religiosa ... su questo non ci piove ☔️ proprio. Se non la si vuole la si farà per altre vie, come al solito insomma ... e sarebbe ancora una volta "nulla di nuovo sotto il sole". Io sono ottimista e spero che gli ebrei si ravvedano. Non mi si dica che gli ebrei di sicuro non pensano quel che penso io. Quest'ultima era per inVerno

Peccato che la serie sia finita, non c'è "Torah 2" e "Corano director's cut" dove un nuovo profeta scende sulla terra e sigilla la pace nel conflitto, assicurandosi che sia duratura e profonda e che i posteri possano riponderare quella scelta e apprezzarla ritualmente. Ci sarà da qualche parte un accordicchio, che scontenterà un pò tutti e non convincerà nessuno.
#1214
Attualità / Re: Il nuovo kippur
14 Novembre 2023, 12:39:07 PM
Citazione di: daniele22 il 14 Novembre 2023, 08:53:06 AM
Mi sembra che Ipazia abbia postato due articoli nei quali i protagonisti erano rispettivamente un ex capo di stato israeliano e un papabile presidente Usa.
Forse si è candidato, ma papabile lo è poco, e lo è tra la sinistra della domenica (che legge "Kennedy") e complottisti di destra sionista e antisemita (non è un ossimoro). Rossobrunismo d oltreoceano. Insomma, giusto evidenziare il pulpito da cui partono le parole, ma facciamolo fino in fondo : Kennedy è uno svitato che usa il suo cognome per esistere politicamente.. sembra piuttosto evidente che americani e israeliani stanno divergendo fortemente su molte questioni, ma così come nel conflitto ucraino la propaganda ha estremo successo proprio nel negarlo e dipingere uno scenario idilliaco, gli antiimperialisti ci cascano più di tutti e rigurgitano la propaganda di regime come "verità occulta". Agli americani piacerebbe avere il livello di controllo su Israele che i complottisti gli addebitano.
#1215
Citazione di: Jacopus il 11 Novembre 2023, 18:18:06 PMSe si dovesse giudicare relativamente all'influsso di una singola persona nella storia dell'umanità nel suo complesso
Questo è un grosso "se", io non ho visto la trasmissione perciò non conosco il contesto di questo "grande" nella domanda, ho ipotizzato fosse un contesto italiano dato che si cercava un italiano.. galileo ha sicuramente contribuito in maniera spropositata alla cultura mondiale, ma parlando con alcuni italiani è chiaro perché ha vinto un altro.. è chiaro che la domanda fosse cretina, ma forse ho sottovalutato quanto ..