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Messaggi - daniele22

#1216
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
16 Gennaio 2023, 14:07:12 PM
Citazione di: iano il 16 Gennaio 2023, 10:19:29 AMHa senso chiedersi se si voglia vivere in un nuovo mondo E se si vive già in un mondo N.
E' sottinteso quindi che tu abbia la ''sensazione'' di vivere in un mondo Newtoniano, e ti chiedi quindi se vale la pena di modificare la tua sensazione traslocando in un mondo E.
Un alternativa è provare a vivere nei due mondi contemporaneamente.
Non avrebbe molto senso andare a vivere in un mondo E, perchè per le nostre necessità spicciole è sufficiente vivere nel mondo N.
Oppure invece si?
Le teorie fisiche sono mappe con le quali ci muoviamo nel mondo, alcune delle quali possiamo non portare con noi, perchè le abbiamo mandate giù a memoria.
La mappa del mondo Newtoniano, il nostro mondo, quello che sentiamo come nostro, lo sentiamo come nostro perchè abbiamo incorporato la sua mappa, divenuta carne della nostra carne, neuroni dei nostri neuroni.
Le mappe degli altri mondi (relatività, meccanica quantistica) non vale la pena incorporarle (andare a vivere in quei mondi ai quali le mappe rimandano) ma conviene comunque non lasciarle a casa e portarle con noi, per consultarle alla bisogna, ma anche per prendere l'abitudine a farlo, per evitare che separandosi del tutto questi mondi essi valgano come nicchie ecologiche separate che specino diverse razze di uomini.
Ad ogni mappa io ho associato una sensibilità, e la mia preoccupazione è che queste sensibilità rimangano condivise, come condivisa è stata la nostra sensibilità finché abbiamo avuto la possibilità di vivere in uno solo di questi mondi.
A) Diciamo che non ho letto gli altri due post che hai fatto in successione  ;D. Il mondo nuovo esiste già. Ma non è che lo decido io se esiste già. In me è solo la volontà di trascinare a comprendere filosoficamente il mondo di Einstein. Newton viene prima di Hegel, ma Hegel lo comprende. Einstein viene dopo di Hegel, ma nessun filosofo comprende il mondo di Einstein. La fisica arriva prima della filosofia. Il fatto è però, e da qui la mia esigenza di voler esprimere anche con forza la mia volontà, che vi sono individui, enti o entità che manipolano altrettanti gruppi di individui per scopi a me poco noti. E lo fanno utilizzando parti del mondo di E; evidentemente quelle che fanno loro più comodo. In ogni caso, il mondo di Newton è il paradiso dei ciarlatani, gente che mi ha stufato oltremisura.
B) Io ci vivo di sicuro fin dal primo giorno in cui entrai nel forum con un piede qua e uno là. E costa. E infatti, ho iniziato a stare e ad agire assecondando il mondo di E e delle meccanica quantistica.
C) Non uso fare promesse, se ricordi però a suo tempo ho fatto una profezia, un monito.
Ho visto poi che ti preoccupi per eventuali speciazioni in seno al gruppo umano. L'ho pensato anch'io tempo fa come ipotesi sul futuro, ma, almeno dal mio punto di vista, non vedo alcun motivo per preoccuparsene più di tanto. Un saluto
#1217
Citazione di: Ivo Nardi il 16 Gennaio 2023, 10:13:51 AMCiao Daniele, le statistiche si riferiscono solo al forum ma non sono attendibile poiché misurano anche gli spider dei motori di ricerca e non c'è modo di migliorarle.
Il misuratore di statistiche dell'intero sito molto attendibile, mi dice, ad esempio, che ieri ci sono state 7.419 visitatori unici nell'intero sito e 235 entrate nel forum.
Grazie Ivo per l'informazione e buon lavoro
#1218
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
16 Gennaio 2023, 10:00:48 AM
Mi sembra che tu meni il can per l'aia iano, ma non è la prima volta che con te mi accade di percepire questa sensazione. I tuoi discorsi non stanno in piedi a livello proprio della realtà che si vive, oltre che a spericolatissime attribuzioni di responsabilità che tu adduci all'attrito. Tanto per prenderne uno a caso, quando vado in salita tengo conto del fatto che poi c'è la discesa, perché in discesa continuo a spendere forza muscolare proprio per frenare la forza di gravità. Ed è così che quando ti approssimi alla fine della discesa puoi pure trovarti pericolosamente stremato nelle forze. Forse vi è una percezione minore di fatica perché i polmoni sono impiegati maggiormente in salita piuttosto che in discesa. Il mondo, quello che più si compenetra in noi tramite i fenomeni è uno. Basta con le chiacchiere da bar. Un saluto
#1219
Più che per migliorare il forum la mia domanda la pongo per averne una maggiore consapevolezza, pertanto chiedo:
Nei dati statistici figura la voce: Record odierno di presenze. Tra l'altro è proprio l'anomalo dato di oggi che mi induce a porre la domanda. Si potrebbe sapere nel dettaglio cosa significa questo valore assoluto? Tipo, presenze nel forum o nel sito? Contemporanee oppure in accumulo? Grazie per l'eventuale risposta e un saluto
#1220
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
16 Gennaio 2023, 08:59:56 AM
Citazione di: iano il 16 Gennaio 2023, 01:11:13 AML'energia chimica si trasforma in calore e in energia cinetica che si trasforma a sua volta in energia potenziale.
Se sei in piano la forza di reazione annulla la forza di azione della gravità.
Sei se in salita invece si divide in due componenti secondo la legge del parallelogramma, e per salire devi vincere la componente che vorrebbe riportarti a valle.
Vale la pena aggiungere che se riesci a salire sulle tue montagne molto devi all'attrito, che è una forza elettrica.
Non mi riferisco a nessuna disputa fra fisici che io sappia.
Il mio è un punto di vista di non fisico che dopo essere riuscito a immaginare alla perfezione un mondo Newtoniano, avendo l'impressione di viverci dentro, si chiede se vale la pena di immaginarsi un mondo Einsteniano, e reputa forse non ne valga la pena.
Reputo invece valga la pena di capire come si costruiscono questi mondi e per far questo bisogna riconoscere il contributo della matematica.
Il fatto è che in un modo o nell'altro non dovremmo stare del tutto fuori da questi mondi se vogliamo ancora far parte dell'umanità, perchè secondo me far parte dell'umanità significa possedere una percezione condivisa, come fino a un certo punto l'abbiamo avuta.
Ma non c'è più nessun mondo in particolare in cui viverre perchè ve ne sono diversi contemporanei.
Per stare insieme in tutti questi mondi dobbiamo andare a ciò che hanno in comune, e ciò che hanno in comune è che sono una astrazione matematica, compreso quello in cui viviamo per abitudine tutti i giorni, la cui ultima versione è appunto quella Newtoniana.
Credo che la distinzione fra astratto e concreto abbia fatto il suo sporco lavoro, e sarebbe da pensionare.
Ma questo lo dico io, non i fisici.
Se considero il sistema acquedotto in relazione al rubinetto di casa mia rilevo che l'energia potenziale del sistema acquedotto è tale per cui se apro il rubinetto di casa ne fluirà l'acqua con una determinata energia cinetica che viene attinta dall'energia potenziale dell'acquedotto. Ma se l'acquedotto non viene compensato da altra acqua prima o dopo il rubinetto non erogherà più nulla.
Che io cammini in pianura o in salita la forza di gravità agisce comunque, ma io la percepisco solo se vado in salita, o anche in discesa, dove cioè noto differenza in termini di fatica rispetto a quando viaggio in pianura. Se vado in salita, è pur vero che acquisto energia potenziale, ma non sarebbe questa un'energia disponibile fintanto che salgo, dato che si riferirebbe al fatto che camminando in salita alimento particolarmente la muscolatura della gamba e l'energia potenziale che ne deriva dovrebbe pertanto riferirsi quantomeno alla prossima salita che farò, non tanto a quella in corso. Non capisco infine la rilevanza dell'attrito in tutto ciò.
Passando alle tue considerazioni: ti chiedi se vale la pena di vivere in un mondo einsteiniano reputando che forse non ne valga la pena. Beh, è una considerazione molto singolare la tua. Se la formulazione matematica delle speculazioni di Einstein è per noi approssimativamente esatta non vedo per quale motivo non dovremmo accettarla. Per quel che riguarda la contemporaneità di diversi mondi, che tu dai per certa, mi sembra invece che questa corrisponda ad una forzatura della nostra mente, non la mia di sicuro, almeno fintanto che non venga certificata tale esistenza. Per concludere: se percepisci qualcosa, a meno che tu non menta, significa certamente che esiste qualcosa che genera la tua sensazione. Si tratta solo di vedere quanto sia esatta l'identificazione della causa che la genera giacché a prender fischi per fiaschi è un attimo. Un saluto
#1221
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
15 Gennaio 2023, 21:52:45 PM
Citazione di: iano il 15 Gennaio 2023, 18:02:54 PMFai fatica perchè acquisisci energia potenziale spendendo energia chimica e producendo calore, ma senti la fatica solo se non sei abituato a farla.
Se porti un sacco di cemento fai fatica perchè di solito non porti sacchi di cemento, ma sopporti il peso di kilometri di aria sopra di te senza pensarci.
Fai fatica anche da fermo ma non la senti.
Scusa iano, ma il tuo discorso non mi quadra proprio. Io sono uno che in montagna ci va, e la differenza nella percezione della fatica la fa solo la potenza dei miei muscoli. In ogni caso io non acquisisco energia potenziale andando in salita, bensì la spendo cineticamente in forma di energia chimica. Stesso dicasi per il sacco di cemento. Non so quanto pesi un'atmosfera, ma sono nato che già c'era.
Non mi interessava tanto sapere il punto di vista filosofico, bensì il punto di vista fisico. Il vettore io me l'immagino normalmente rettilineo come direzione, ma se la direzione fosse curva? Cioè, la quantità di moto, così come viene definita, non mi sembra che esprima la direzione. La direzione la deduci dagli istanti in cui fotografi la posizione del corpo. Ma resta sempre rettilinea. E se invece appunto fosse curva?
Mi piacerebbe infine sapere se ti riferisci a qualche opposizione tra i fisici quando chiedi: "Dobbiamo quindi riportare indietro il nostro sentire, per riadattarlo alla presenza di un intermediario?
Ma quanto deve andare avanti sto giochino?
"
Un saluto
#1222
Ciao Socrate, che chiedi spesso e rispondi poco. Secondo me gli stili di vita, estetico, etico e religioso, in un individuo dovrebbero essere sempre presenti a tratti, intendendo "religioso" nel senso più ampio di "rilegante". Chiaro sarebbe che dopo un'individuo tenderà più all'uno che all'altro assecondando il suo carattere di fondo.
Per quel che riguarda la domanda finale, mi sembra strano che il filosofo si sia avventurato a fare speculazioni sull'ambiente in cui vive l'individuo per decretarne l'insucceso, dato che a mio giudizio tutti e tre gli stili di vita emergerebbero comunque a prescindere dall'ambiente ... a meno che uno non viva da solo insomma
#1223
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
15 Gennaio 2023, 14:02:46 PM
@iano
In effetti non ho la sensazione che sto viaggiando a migliaia di kilometri al secondo attorno a chissà che cosa. Partendo da Ipazia che parla di forza come un concetto e ribadendo che la nostra lingua è fatta più che altro per gli usi quotidiani che per considerazioni specialistiche, penso allora che si tratti di una deformazione del termine "forza". La fisica l'ho studiata non molto al liceo, ma mi ricordo che il concetto di forza era inquadrato dai parametri: intensità, direzione e verso. Da Newton a Einstein è cambiato il parametro "direzione"? Giacché ... ripeto ... quando vado in salita faccio fatica.
Per quel che riguarda le simmetrie del nostro linguaggio, penso che per un determinato fatto possa determinarsi un'opinione contraria ad una precedente, ma per quel che riguarda i termini della lingua penso che quel che dici sia valido per lo più negli aggettivi pittosto che nei sostantivi
#1224
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
15 Gennaio 2023, 10:09:08 AM
Cit. niko:
Con la fine dell'ecclettismo del genio, finisce anche la sua possibilita' di essere cio' che e' senza l'apporto di un esercito di "geni minori", suoi compagni di arte o di scienza.
Sono d'accordo in parte con questa affermazione. Penso che le grandi scoperte scientifiche si riferiscano senz'altro alle conoscenze già messe in atto da altri, ma penso pure, in linea col pensiero di Husserl, che queste possano realizzarsi nel mettere in discussione quello che per la comunità sarebbe in un certo senso ovvio. In quest'ottica si inquadra pure, a mio vedere, il pensiero di Paul Feyerabend nelle sue opinioni, anche molto osteggiate, contro i rigori del metodo nell'ambito della ricerca scientifica, essendo la sua posizione favorevole invece all'anarchia nella ricerca
#1225
Tematiche Filosofiche / Re: Ti sento, quindi esisti.
15 Gennaio 2023, 09:45:56 AM
Citazione di: iano il 14 Gennaio 2023, 23:20:20 PMPartiamo da questa osservazione di Bobmax in risposta a Claudia.:



-''L'esempio della forza di gravità è calzante.
È stato ormai appurato che non esiste alcuna forza.
Cioè le masse non agiscono tra loro a distanza. Ma vi è una deformazione spazio-temporale.
Questa deformazione è stata descritta dalla relatività generale. Una nuova legge che ha scalzato la precedente newtoniana.
Ma sarebbe un grave errore credere che quest'ultima sia la Legge!
Perché la faremmo diventare un idolo.
È sempre e soltanto una interpretazione, che sarà un domani sostituta da un'altra.'' -
--------------------------------------

Un professore di fisica mi chiese una volta:
-Come fai a dire che la forza non esiste se tu la senti?-
Al momento, barando un pò, risposi che le cose non esistono per il motivo che io le sento.
Una risposta buttata giù al momento lì per lì per darmi un contegno.
Oggi però ne sono più  convinto di allora, anche se la questione è più complicata di così.

Voi cosa ne pensate?
Ciao iano, io so solo che quando vado in salita faccio fatica, sento quindi una forza che non sento quando vado in piano; mi vien quindi da pensare che ci sarà un motivo ... ovviamente essendo inesperto di fisica forse qualcuno potrà spiegarmelo dicendo quello che mi deve dire al proposito
#1226
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
14 Gennaio 2023, 22:30:43 PM
Citazione di: Claudia K il 14 Gennaio 2023, 22:07:21 PMTu sapresti scrivere la Comedia del terzo millennio?  :-[ .........Io proprio no, nè mi sovviene alcuno che sarebbe in grado.
Certo che no Claudia K, ma non sono nemmeno interessato a farlo, e non avrei nemmeno talento nello scriverla, figurati poi la dedizione che c'è voluta a Dante; se c'è una cosa di cui proprio difetto è la costanza. Io sono solo appassionato al tema del pensiero, e la strabiliante opera filosofica che ho composto è un dialogo farlocco di 5000 parole tonde tonde. Sai come mai? Continuavo a fare correzioni finché un giorno mi accorsi che in fondo a sinistra del documento di testo compariva il dato 5000 parole. A quel punto, stufo agro di correggere mi appellai alla mia superstizione nel cogliere i segni dal mondo che mi fece vedere in quel 5000 un segno positivo del destino. Chissà poi perché dato che il numero 5000 non mi dice proprio nulla ... Ah!, ero stufo di correggere. Un saluto
#1227
Storia / Re: Il mistero delle grandi menti del passato
14 Gennaio 2023, 21:51:57 PM
Le grandi menti per me sono solo fanfalucche. Un mito che non ha una solida ragione d'essere. Per come la vedo esisterebbero solo persone che si dedicano con grande passione verso tematiche da cui sono attratte. Se uno lavora con dedizione e serietà raggiungerà alti obiettivi. Certo può intervenire un talento naturale, e forse questa coincidenza tra talento, dedizione e serietà può far nascere ciò che noi chiamiamo un capolavoro. Si tratterebbe quindi anche di fortuna
#1228
Cit. Phil:
A scanso di equivoci, questo identikit non appartiene solo ai crociati, più o meno contemporanei, ma anche ai non credenti che ragionano da "crociati della verità": combattere contro chi la contesta. Ci sono poi i civili, che pur non estranei ad eventuali ripercussioni sociali di questa "guerra", possono fare "obiezione di coscienza" e scegliere di non combattere, perché disarmati (e magari dotati di achillea resistenza agli strali altrui) o semplicemente non interessati a conquistare nuovi territori nel "Risiko delle credenze"
Giusto Phil, fino a quando fai entrare in campo i civili che a me non sembrano proprio gente che non preferisce combattere. Potrei rispondere a questo che dici rimandandoti al post nr. 44 che ho fatto oggi dopo pranzo in Tematiche filosofiche - "Tutto è interconnesso, ma quali sono le implicazioni etiche". Tra i non credenti il mondo è comunque pieno di soldati i quali credono magari in ideologie, e tra queste annovero pure l'ideologia della proprietà privata, e sono molto seccati dalle ingerenze da parte dei credenti; aborto tanto per dirne una, ma anche l'invio di armi all'Ucraina, anche se i credenti vacillano in questo senso.
Cit Phil:
Se invece crediamo ad una persona, senza sapere se sia religiosamente credente o meno, se crede che domani sorgerà il sole, se crede che aiutare il prossimo sia giusto, se crede di non essere stato adottato, etc. le varie risposte non saranno il discrimine fra chi crede religiosamente e chi no, non essendo necessariamente connesse ad una visione religiosa.
Appunto, i credenti vacillano perché non sono propriamente dei credenti. Prova chiedere a Duc se sia giusto che noi ci si impegni a tal punto con la guerra in corso. Al massimo potrà essere indeciso. Allora è così che capita pure che tu credi a quello che ti dice che aiutare il prossimo sia giusto etc etc. Il guaio è che lo dicono tutti.
Allora dico che se non credi in Dio che è per noi il massimo dell'incomprensibile, dovrai per forza di cose credere in te stesso, cosa che dovrebbe quantomeno essere un po' più accessibile come ricerca, sicuramente più utile. Ma ahimè qui casca l'asino. Tutti credono in se stessi, tutti vorrebbero il bene di tutti etc etc e di fatto assecondano più o meno supinamente il sistema socio economico vigente. E hanno pure il coraggio di sentirsi deresponsabilizzati nel sostenerlo. Io immagino che siamo tutti presi nell'ingranaggio che non ci lascia scampo, ma almeno ditelo!! Ma come mai mi chiedo infine? La mia è per me una domanda retorica e nel frattempo credenti in Dio e credenti in altro di varia specie assecondano spensieratamente un sistema che di porcherie e di inefficienze da mettere in mostra ne ha quante ne vuoi, a meno che tu non sia cieco, ma non mi sembra. Un saluto
#1229
Cit. Socrate 78:
"Il problema filosofico che mi pongo però è il seguente: ammettendo l'ipotesi che tutto sia interconnesso, la Coscienza universale che connette ogni cosa sarebbe di natura benevola o malvagia? Se noi osserviamo ......"
Se noi osserviamo è tutta una grande guerra dice Socrate.
Vero, ma sembra che tale guerra sia particolarmente pronunciata negli umani. Però, la Coscienza universale, per quel che mi risulta, dovrebbe essere data dalla sommatoria di tutte le coscienze particolari che agiscono nel mondo ... e inoltre col loro peso, nonostante sia comunque possibile che il muover d'ala di una farfalla possa generare un terremoto. Sarebbe chiaro quindi che probabilmente è la nostra coscienza umana ad essere malvagia.
Che la guerra sia condizione necessaria alla vita sembra essere un'idea abbastanza incontestabile, ma fino a quanto si deve pigiare sul tasto della guerra a tutti i costi? Non mi pare che gli altri animali si comportino come noi. E l'aspetto tragicomico della faccenda sarebbe che questa guerra continua la facciamo per nulla, noi umani. Prendi russi e americani ad esempio. Si dice "Se è lecito comporre dalle cose piccole le cose grandi". Se è vero dunque che l'uomo agisce per il proprio bene, per quale motivo le nazioni, che rappresentano la coscienza collettiva nazionale, dovrebbero disattendere a questa legge? A meno che non ci sia qualcuno che vuole arrivare primo e per questo sarà insignito di qualche titolo speciale; e nel frattempo, per giungere a quella meta per primo è disposto a fare quel che si vede da mo'. Ma quel che io vedo in questa gara che ci costringe infine ad essere malvagi per nulla, è solo una gara per sostenere che uno è buono e l'altro è cattivo. E questo è il frutto avvelenato, a livello filosofico, che ci perviene da dopo Parmenide. E' entrato in noi e ha plasmato, giungendo ormai a maturazione avanzata, quello che si vede oggi
#1230
Citazione di: Eutidemo il 13 Gennaio 2023, 10:09:50 AM
Be' hai ragione: ciascuno di noi due ha tratto le sue deduzioni, ma poi a decidere dovrà essere il giudice.
Ammesso che il P.M. rinvii qualcuno a giudizio!
;)

Eutidemo, mi sa che anche stavolta mi hai tirato un bidone. Cosa significa "Ammesso che il P.M. rinvii qualcuno a giudizio"? Un saluto