Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Jacopus

#1216
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
26 Settembre 2022, 20:53:46 PM
Una risposta a Viator (che in realtà è una domanda, ma retorica) e alla sua definizione dell'uomo sempre uguale a sè stesso. Se davvero fosse così, mi dovresti spiegare perché non ci sono più riti cannibaleschi, perché le fanciulle non vengono più gettate dalle torri per placare qualche divinità, perché la pena di morte è stata abolita in tantissimi stati, perché alle donne è concesso di diventare presidente del consiglio, mentre fino a 70 anni fa non potevano essere neppure magistrati e 700 anni fa neppure maestre. Qua l'è la natura vera dell'uomo? Quella che permette a due uomini di baciarsi per strada senza alcuna conseguenza o quella che invece infligge loro 50 frustate? È naturale Salvo d'Aquisto e padre Kolbe o il consiglio d'amministrazione della Benetton?
#1217
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
26 Settembre 2022, 17:17:27 PM
Una possibile interpretazione di questo voto, fra le tante, è quella di Gyta. Un'altra è invece di un tentativo da parte degli elettori di rimettere al centro la politica "non asservita" al denaro, come è accaduto negli ultimi venti anni, tranne pochi atti contrastanti (primo fra tutti il reddito di cittadinanza, unico reale provvedimento di sinistra degli ultimi anni).
Non credo però che vi siano molti margini di manovra da parte di questo o di qualunque altro governo, dato l'alto debito pubblico accumulato e il bassissimo livello di espansione economica in Italia. Pertanto questo governo, nella migliore delle ipotesi, sarà un governo di slogan. Nel peggiore, farà molti danni, ponendosi in chiave antieuropeista e nazionalistica (in uno stato, l'Italia, che sta diventando, economicamente, sempre più periferico).
In termini più antropologici si potrebbe ipotizzare che gli italiani, pressati da una crisi profonda, stiano provando l'ennesimo "intruglio", senza guardare a loro stessi, senza pensare alla necessità di una profonda rivoluzione morale, che dovrebbe riguardare tutti noi. Resteremo il paese del "chi ha avuto ha avuto, ha avuto" con in più il rischio di "derive al manganello", che nel nostro paese, sono tutt'altro che superate. Una borghesia asfittica e provinciale non ha mai avuto l'autorevolezza e l'egemonia culturale in Italia per affermare i valori calvinisti e democratici della borghesia europea e questa è una (fra le tante) conseguenza.
Vi sono però anche dei fattori positivi. Il primo è che gli italiani si renderanno conto che anche l'estrema destra, ed anche una donna, non potranno fare nulla di diverso di quanto fatto finora e dubito che riescano a fare meglio di Draghi, che almeno aveva delle competenze economico-finanziarie di assoluto rilievo. Se invece, saranno assaliti dall'hybris del potere e la situazione geopolitica dovesse ulteriormente peggiorare, gli esiti possono essere imprevedibili. Stiamo uscendo dall'area liberale e questo può provocare ulteriori danni, una ulteriore spinta a creare una immagine dell'Italia edulcorata e da propaganda, che non ha riscontro nella realtà. Altra possibile e parallela conseguenza, potrebbe anche essere l'individuazione di "capri espiatori" per colpevolizzare i responsabili degli insuccessi di questo governo. Non ci vuole molta fantasia per poterli individuare, di volta in volta, negli immigrati, nell'Europa della finanza, fino ai "comunisti" nostrani, che da Fratelli d'Italia si trasformerebbero in Fratellastri d'Italia.
Complessivamente non ci vedo nulla di buono, ma sono anche consapevole che questo è anche il risultato di una sinistra, in Italia, completamente piegata ai voleri della finanza, tanto che ci è voluto un partito di scappati di casa, per sviluppare alcune politiche di sinistra.
#1218
I coronavirus in natura sono diffusissimi. Con alcuni di loro, come quello del raffreddore abbiamo imparato a convivere da migliaia di anni e non ci procurano grande fastidio. Lo stesso virus del raffredore uccise però migliaia di indios, quando gli spagnoli lo portarono con loro in quelle terre. Quindi il nuovo coronavirus scoperto è solo uno dei tanti con i quali non siamo mai venuto a contatto, o perché non riescono ad infettare l'uomo per via di una specializzazione su altre specie o perché l'uomo, fortunatamente non ha ancora messo piede in tutti gli anfratti della terra. Un diverso sfruttamento della terra, un maggior rispetto per gli animali e per le norme igieniche, possono fare la differenza.
#1219
Se inizi ad usare termini da cafone, con me il discorso è chiuso Niko. Vai a parlare con i tuoi amici cafoni. Non ho più nulla da aggiungere.
#1220
Prima della morale viene il cibo e prima della libertà dei diritti civili viene comunque il cibo. Su questo sono d'accordissimo. Ma io Niko dicevo una cosa diversa e se inizi il tuo discorso citandomi, ho il dovere di rispondere, anche se in questo caso, dovrei ripetere cose già dette.  La libertà di protestare di solito c'è l'ha chi ha la pancia piena. Ma Putin e la sua oligarchia non mi sembra che splenda nè ingiustizia sociale nè in libertà. Da questo punto di vista l'attuale Russia ha preso il peggio del dispotismo orientale e di quello occidentale. Qui si può sempre sperare di migliorare la condizione umana, impegnandoci in una battaglia delle opinioni. Altrove o speriamo che vi sia un despota illuminato oppure possiamo morire di fame con in più anche la paura di essere incriminati per alto tradimento.
#1221
Historicum. Avresti ragioni da vendere se la Russia di Putin si muovesse in modo diverso rispetto al mondo occidentale, magari barattando un po' di libertà con un po' di giustizia sociale. Ma non mi sembra questa la Russia di Putin, dove oltre all'ingiustizia sociale regna anche la mancanza di libertà e il dispotismo appena coperto da un velo di propaganda. Non accettare certi orientamenti capitalistici non significa certo osannare Putin, visto che il suo sistema non è certo antagonista rispetto al capitalismo. Qui almeno i diritti civili, fra mille difficoltà procedono. E se voglio parlare male della Meloni, mi auguro che potrò farlo. Nel momento in cui, anche da noi, oltre all'ingiustizia sociale vi sarà il dispotismo, dovremmo essere in grado di ribellarci anche con la violenza. Non ci sono alternative.
#1222
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Corto Circuito
18 Settembre 2022, 09:32:06 AM
Se il capitalismo non viene "etero-regolato", ha dimostrato in passato e lo sta dimostrando nuovamente oggi, che non è in grado di autoregolarsi e l'idea che ci sia una "mano invisibile" che regola tutto mi sembra che sia un'idea ormai superata anche dal gotha della finanza. La libertà del "io só io e voi non siete un cazzo" è la libertà del far west, dove ognuno si fa giustizia da sè. Prendiamo l'esempio della recente alluvione di Senigallia. Imprenditori senza scrupoli costruiscono nell'alveo del torrente e amministratori senza scrupoli firmano la concessione edilizia. Uno fosso scolmatore già previsto fin dagli anni '80, non è mai stato realizzato. Questa libertà assoluta, priva di controlli, di verifiche sui possibili eventi futuri che tipo di libertà è? Una libertà "buona", da perseguire perché più ce n'è, meglio è? E i controllori chi sono? Dei controllori da grande fratello, un po' paternalisti è un po' corrompibili? Davvero, Anthonyi, pensi che questo mondo libero sia il migliore dei mondi possibili? E se tu la pensi così, reputandoti nella parte colta e aperta del liberalismo, non oso immaginare quali pensieri circolino nei bassifondi dei bottegai e degli "imprenditori di sè stessi". Pensieri, immagino, fra Jack lo Squartatore e il Marchese del Grillo, con una spruzzatina di neo-fascismo scherzoso, che quello non guasta mai.
#1223
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Corto Circuito
17 Settembre 2022, 23:17:59 PM
Saluti Viator. In realtà non prospetto l'egalitarismo, e a questo punto temo di scrivere un italiano "scrauso", visto che non vengo compreso. Prendiamola da un altro lato. Anche le società che permettevano lo schiavitù erano gerarchiche e differenziate ed anche quelle che relegavano le donne in casa e che non permettevano loro di andare in Chiesa durante il ciclo mestruale. Sono differenziate e gerarchiche anche le società islamiche che impongono l'infibulazione e le società che castrano gli omosessuali. Così come non esiste una società egalitaria perfetta, se non nei sogni (o negli incubi, dipende dai punti di vista), non esiste neppure una società libera e gerarchica perfetta (anche qui possiamo scomodare sogni o incubi). E' probabile che se vivessi in un regime totalitario cercherei di contrastare quell'egalitarismo di facciata. Ma visto che vivo in un regime liberale/capitalistico, non posso che criticare i suoi eccessi. Eccessi che stanno autofagocitando lo stesso regime che li promuove.
#1224
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Corto Circuito
17 Settembre 2022, 16:12:13 PM
Anthonyi : L'esempio sui robot era, appunto solo un esempio. Se la scuola formasse in modo più moderno gli studenti, la produttività aumenterebbe in ogni campo, non solo nella robotica, ma anche nell'amministrazione aziendale, nella stessa didattica. Un sistema "scuola" che funziona è uno dei migliori requisiti per comprendere come funziona quella società. E non credo neppure che i governanti, ogni mattino si sveglino, e si dicano fra di loro: "anche oggi cerchiamo di far funzionare peggio possibile la scuola". Il sistema didattico di un paese vive all'interno di quel paese e ne respira la stessa aria.  Basta paragonare i politici. Prendi Draghi, un economista che ha fatto il politico, e che lo ha fatto meglio di chiunque altro nei precedenti venti anni. Non sto giudicando le scelte economiche-politiche di Draghi, ma il fatto che ha svolto il suo ruolo in modo istituzionalmente ineccepibile e in modo competente, pur perseguendo una linea politica che non condivido. A breve ci saranno al governo personaggi che continueranno a perseguire una linea politica da me non condivisibile, ma senza la capacità di Draghi di comprendere la complessità della società italiana. Draghi è il risultato di una eccellente formazione didattica. Immagina se al posto di alcuni "onorevoli" attuali, vi fosse un reggimento di Draghi, alcuni di destra, alcuni di sinistra, altri di centro, ma tutti dotati di una autorevolezza non scalfibile, perchè sanno quello che dicono e lo dicono in modo politicamente corretto, senza far caciara o proclami per gonzi. La scuola è proprio il luogo per 1) non essere gonzi, 2) ricoprire in modo responsabile e competente qualsiasi ruolo sociale sarà disponibile e verso il quale si professa una certa inclinazione.

CitazioneNon condivido neanche l'associazione che fai tra una scuola trampolino di lancio per la produzione, e una scuola che sviluppi lo spirito critico, o magari certe propensioni ideologiche.

Lo spirito critico non ha niente a che fare con le propensioni ideologiche, anzi, se possibile, ne è l'antitesi. Solo se si guarda con spirito critico anche le proprie convinzioni, è possibile acquisire una capacità prudente e competente di agire nella società. Se si pensa che la propria ideologia è l'unica "vera", allora è la stessa democrazia ad essere in pericolo. Democrazia e spirito critico sono intimamente connessi e sono molto lontani dalla concezione dell'ideologia come imposizione di un "credo" indiscutibile. L'antitesi io la vedo fra questi due poli ideologia e spirito critico e non certo fra spirito critico e produzione (o capitalismo, se vuoi). E' il capitalismo (o il liberalismo, se preferisci) che, se non si mette in discussione, diventa ideologia.

Per Viator: ovvio che ogni società ha le sue gerarchie, ma secondo me non c'entra con quello che volevo dire. Anche i lupi e gli orsi rispettano le loro gerarchie. Perchè non dovremmo farlo noi esseri umani, che viviamo in società molto più complesse di quelle dei lupi? In ogni caso le gerarchie sottolineano le differenze che esistono fra di noi. Non tutti sono votati a comandare, c'è chi preferisce ubbidire e non c'è niente di male. Non siamo tutti uguali. Ma un conto è affermare giustamente di non essere tutti uguali, un conto è rimestare su quella ineguaglianza, magari rafforzandola sempre di più. Una società armoniosa non può fare a meno delle differenze, ma deve comunque perseguire l'obbiettivo che queste differenze non diventino abnormi, perchè in questo caso vi sarebbe specularmente la stessa violenza che applica chi vorrebbe, come nelle società totalitarie, ridurre le società ad un agglomerato anonimo di "falsi uguali". E il sistema scolastico, a mio sindacabile parere, dall'asilo all'università, è il luogo dove è possibile cercare di accorciare quelle differenze, che pur esistono e sono necessarie ad un buon funzionamento sociale. In altri termini, torniamo sempre alla nostra posizione storico/geografica "a metà" fra il mondo occidentale compiuto e il mondo dispotico, feudale, ecclesiastico, barocco che ci trasciniamo appresso, come la palla di ferro al piede, che si vedeva nei film sui gangsters all'epoca del proibizionismo.

#1225
Tematiche Culturali e Sociali / Corto Circuito
17 Settembre 2022, 12:33:28 PM
Una notizia che mi ha colpito è stata oggi, la scelta di una azienda agricola di Cuneo di affidarsi alla raccolta delle mele attraverso dei droni/robot prodotti da una ditta israeliana. La raccolta migliora e non bisogna pagare i raccoglitori, sempre più difficili da trovare. La ricchezza (le mele) resta sempre la stessa e forse aumenta anche un pò, in virtù della capacità dei robot di raccogliere in modo più efficiente la frutta. Diminuiscono invece i posti di lavoro.
Dunque, affinchè la ricchezza complessiva si distribuisca in modo più egalitario, sarebbe necessario formare non "i raccoglitori di mele", ma gli inventori di "droni" per la raccolta di mele. Per fare questo però, occorrerebbe investire in modo significativo nella scuola, come trampolino di lancio verso capacità produttive di alto livello. Fare questo però non è mai stata una priorità per i governanti italiani, a parte qualche proclama qua e là per raccattare voti. E il motivo, a mio parere, oltre alle rigidità di casta, al burocratese, all'alleanza patologica fra professori e studenti "fancazzisti", il motivo più profondo è che costruire una scuola all'altezza di una società moderna, significherebbe avere maggiori difficoltà nel manipolare gli elettori. Se un sistema didattico funziona, implementa in primo luogo le capacità critiche dei discenti, le capacità di discernere e valutare la realtà, senza farsi imbonire o strumentalizzare in modo coatto. Un sistema della istruzione evoluto mette in guardia da soluzioni bianco/nero ed evidenzia la complessità delle società. Tutto questo crea un corto circuito fra le esigenze politiche di manipolare gli elettori e le esigenze di sviluppo tecnico-scientifico di questo paese. Il finale di questa storia è la sempre maggiore incidenza di lavori poco qualificati nella struttura economica dell'Italia e la stessa impossibilità di reperire gli stessi lavoratori ad alta professionalità che servono nei più disparati campi.
Una volta attivati questi processi, sono difficili da riorientare, ammesso che lo si voglia fare, proprio a causa del dilemma: miglioriamo la cultura e perdiamo voti, oppure destrutturiamo il sistema economico italiano e manteniamo i voti?
#1226
Attualità / Re: Vampiri
15 Settembre 2022, 11:09:40 AM
ciao Anthony. Casa mia non è climatizzata, anche se comprendo bene che siamo tutti dentro questo meccanismo funesto. Ti dirò di più, a dimostrazione della mia stupidità, quando mi hanno chiesto se volevo la climatizzazione del mio ufficio o un semplice ventilatore, ho scelto quest'ultimo, anche se avrebbe pagato l'azienda. Non è per il solo fatto che non climatizzo la mia casa che mi posso dire estraneo alla catastrofe prossima ventura. Ma il mio potere di "condizionamento" è veramente minimo. Ciò che mi lascia allibito è l'incoscienza con la quale tutta la classe dirigente e manageriale del mondo (capitalista, pseudocomunista, terzomondista, alternativista) sta continuando a ballare sul ponte del Titanic. Non si tratta di gentilezza, si tratta di sopravvivenza del nostro modo di vivere. Ma per fare seriamente questo, bisognerebbe trasformare radicalmente i rapporti di potere vigenti. Il punto è questo ed è solo questo.
Proprio perchè il Quatar non è adatto, non avrebbero dovuto accontentarlo ed invece lo hanno fatto a causa delle tonnellate di petroldollari di cui il Quatar dispone. Non c'è una moneta "ambientale" che dice "questo non si può fare". La moneta universale vigente dice che si può fare qualsiasi cosa, basta pagare ed avere energia per farla. Se avessero potuto, avrebbero fatto anche i campionati del mondo su Marte. Ne riparleremo fra una ventina/trentina/quarantina d'anni. Noi forse non ci saremo più ma i nostri figli sì.
#1227
Attualità / Vampiri
15 Settembre 2022, 05:02:00 AM
La notizia che in Quatar per i campionati del mondo di calcio, alcuni stadi saranno climatizzati mi ha letteralmente traumatizzato. Come se fosse  il rintocco dell'ultima campana a morto dell'umanità. Hanno costruito delle enormi cattedrali nel deserto, hanno lubrificato generosamente gli ingranaggi FIFA per ottenere il torneo, ed hanno climatizzato a 22 gradi zone enormi (gli stadi) che hanno di norma temperature doppie. Miliardi di persone guarderanno l'evento e il cerchio si chiude. I soldi spesi torneranno al mittente. Ciò che non tornerà è la possibilità di fare qualche passo indietro rispetto al baratro che è sempre piu vicino. E sorprendono quei siti, vicini al mainstream, che lodano questa iniziativa, come se fosse l'alba di una nuova era. Ed in effetti potrebbe esserlo. I vampiri del Dio Denaro, l'unico Dio ancora adorato dal mondo odierno, stanno offrendo il più grande sacrificio umano che la storia ricordi.
#1228
Per Socrate. Rispetto ai neuroni specchio hai ragione. Sono una risposta neurale di immedesimazione in ciò che vediamo, al punto che se vediamo una persona mangiare, iniziamo a salivare. In natura questo è un meccanismo straordinario di apprendimento. La
situazione si complica  con l'uomo, la cui capacità di strategie molto differenti, rende possibile applicare i neuroni specchio per molteplici attività non sempre solidaristiche. Ma accanto a questo non va dimenticato che l'uomo appartiene ad una specie sociale, esattamente come il povero lupo, che apprende una serie molto complessa di rapporti gerarchici, solidali e relazionali nel suo branco. L'etica nasce non dai soli neuroni/specchio ma dall'interazione fra neuroni/specchio (e l'intera architettura neurale dell'uomo), socialità della specie homo sapiens e cultura. L'etica non esisterebbe senza le riflessioni dei filosofi ed è quindi un prodotto parzialmente slegato dalla natura. O meglio è una produzione Prometeica, che va oltre la natura, pur essendo radicata in essa (homo sapiens fa parte della natura). In tutto questo discorso una parte fondamentale è data dagli aspetti pedagogici, come aveva intuito correttamente già Platone. Una certa pedagogia è in grado di cambiare profondamente una società.
A questo punto una netta distinzione io/altri non potrà mai avvenire se non nei film dei supereroi e detta distinzione è anche deleteria, proprio perché, se siamo completamente "altro", possiamo usare il prossimo come oggetto e non più come soggetto. Che la vita sia sempre l'affermazione del più forte sul più debole è errato. Ti posso fare migliaia di esempi di collaborazione in natura, come nel caso del batterio "escherichia coli", senza il quale non sopravvivremo.
Da una diversa prospettiva si potrebbe  aggiungere che è proprio l'estrema differenziazione delle strategie possibili di azione da parte dell'uomo a rendere l'uomo un soggetto "etico". La scelta è il nucleo dell'etica e l'uomo può scegliere o perlomeno può farlo secondo alcune teorie filosofiche e neurofilosofiche alle quali mi accodo.
#1229
Rispondo a Viator. In realtà, senza scomodare Dio o una ipotetica Coscienza Universale, l'interconnessione e l'etica sono per forza collegate. Se io vivo in modo confortevole solo se mi prendo cura del mondo in cui vivo, il bene presuppone la cura dell'interconnessione e di ciò che è interconnesso. Lo stesso fatto che neurologicamente siamo dotati di neuroni-specchio è la base biologica dell'etica (o se preferisci della morale). Che poi siano stati scritti libroni sull'etica, questo è un dato importante, che a sua volta struttura il nostro pensiero etico, ma alla base c'è un fondamento biologico e quindi naturale dell'etica, che condividiamo con tutti i mammiferi superiori, come è stato dimostrato da una infinità di esperimenti su primati e canidi. Un altro fondamento, il terzo, dell'etica è la nostra natura di animali sociali, che approfondisce il connotato di aiuto e di collaborazione solidale. Neuroni-specchio, socialità e cultura sono le tre radici dell'etica. E neuroni-specchio, socialità e cultura funzionano solo se ci connettiamo l'uno con l'altro.
#1230
Un differente modo per dichiarare l'interconnessione fra tutti gli elementi dell'universo è dato dalla semplice constatazione che tutti gli atomi di cui è composto il nostro corpo, continueranno a permanere nell'universo per sempre. Siamo composti di idrogeno, ossigeno, ferro, zinco, rame, manganese e più o meno con tutti gli altri elementi del sistema periodico. Li assorbiamo attraverso il nostro sistema trofico, li modifichiamo a fini biologici, ma quegli atomi entrano ed escono dal nostro corpo in ogni istante e faranno la stessa cosa al momento della nostra morte, sia che cremeremo il nostro corpo, sia che lo lasceremo decomporre in una bara. La cosa affascinante è che qualche atomo che era in noi, potrà essere assorbito da una stella oppure dalla corteccia di un albero, o dal becco di un'anatra. In ciò non vedo un messaggio etico. L'etica è una nobile invenzione dell'uomo ma la natura rispetto ad ogni questione etica resta (parzialmente) muta. Dico parzialmente perché l'etica è profondamente connessa con i neuroni specchio che condividiamo con tutti i mammiferi e gli uccelli di questo mondo.