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Messaggi - baylham

#1216
Apprezzo la sofistica, il relativismo, lo scetticismo, sono delle sfide intellettuali interessanti e potenti. Tuttavia ritengo che la sospensione del giudizio non sia una capacità, un potere che un soggetto mentale possa controllare e quindi realizzare.

Non trovo affatto desiderabile l'accordo generale, riconosco la variabilità individuale e quindi la possibilità del disaccordo parziale. Tuttavia ritengo che Agrippa abbia scelto una posizione assoluta, la cui assolutezza sia smentita dalla realtà.

Nello specifico: chiunque partecipi a questo forum sebbene abbia idee discordanti rispetto agli altri partecipanti è d'accordo sul contesto, che sta partecipando ad un forum, non sta giocando a biliardino, a meno che il gioco del biliardino sia una metafora oppure il forumista abbia problemi mentali.

In un processo giudiziario di omicidio, tra il giudice, gli avvocati, la parte offesa, il presunto colpevole, il pubblico probabilmente non c'è accordo sul responsabile del reato e sulle prove addotte. Tuttavia tutti i protagonisti concordano di partecipare ad un processo e, se il cadavere è stato ritrovato, non mettono in dubbio che ci sia un morto di mezzo.

Questi esempi riflettono il senso delle mie antitesi, chiedo come possano essere smentiti.
#1217
Il primo  «tropo» concerne la discrepanza dei giudizi (diaphonia) rilevabile sia presso i filosofi, sia nella gente comune, a proposito di qualsiasi questione si prenda in esame.

Antitesi: allora c'è concordanza del giudizio sulla questione e sul disaccordo. Inoltre la tesi è smentita, falsificata in numerosi casi: i giudizi possono convergere.

Il secondo «tropo» rileva come, se si vuole risolvere una questione, occorra addurre una prova: ora, nessuna prova si rivela esaustiva: ogni prova ha bisogno di un'altra prova, e, questa, di una ulteriore prova, e così si cade in un processo all'infinito.

Antitesi: come si dimostra che una prova non è esaustiva se non c'è l'accordo tra le parti? Se invece le parti sono d'accordo allora la prova è esaustiva oppure non è considerata una prova. Si ritorna alla prima tesi.

Il terzo «tropo» chiama in causa la relatività, evidenziando come ogni oggetto appaia in un certo modo solo in relazione al soggetto che lo giudica

Antitesi: parti della prospettiva dell'oggetto sono individuali, ma parti della prospettiva dell'oggetto sono comuni, a partire dall'esistenza dell'oggetto. Altrimenti si ritorna alla prima tesi.

Il quarto «tropo» mostra come i filosofi dogmatici, per tentare di sfuggire al processo all'infinito, assumano i loro principi primi senza dimostrazione, pretendendo che essi siano immediatamente degni di fede.

Antitesi: sono principi primi proprio perché non sono dimostrabili, ciascuna parte è libera di accettarli o respingerli. Si ritorna alla prima tesi.

Il quinto  «tropo» riguarda il «diallele», che si verifica quando, per voler dar ragione della cosa ricercata, la si presuppone dalla ragione stessa che si adduce per spiegarla, o, meglio ancora, quando la cosa che si assume per spiegazione e la cosa di cui si vuole dare spiegazione hanno bisogno l'una dell'altra.

Qualche esempio?
#1218
"La necessità di sospendere il giudizio su tutto ne risulta definitivamente confermata."

Le tesi scettiche di Agrippa sono autoreferenziali.
#1219
Tematiche Filosofiche / Re:L'elemosina di Hobbes
28 Maggio 2017, 10:10:56 AM
"E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. Allora, chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere."
(Marco 12, 41:44)

Questa analisi e valutazione calcolante dell'altruismo è prodotta dal cristianesimo di duemila anni fa. Capovolgendo la prospettiva, ciò significa che il cristianesimo considera egoista il nucleo degli istinti umani che orientano le scelte. Il cristianesimo propone l'altruismo come mezzo per un fine che è la felicità, la salvezza, individuale.
Questa analisi è ripresa dall'utilitarismo alla fine del Settecento e poi formalizzata teoricamente nel principio dell'utilità marginale decrescente della ricchezza dagli economisti marginalisti alla fine dell'Ottocento.


Quindi il puro, autentico altruismo non esiste, c'è sempre una componente, intenzione egoistica di fondo? No, sebbene è normale che la scelta altruistica possa essere benefica per chi la compie. Le motivazioni alla base dell'altruismo sono numerose e varie: rimane il fatto fondamentale che la scelta è altruistica, orientata verso i bisogni dell'altro, e non egoistica.

La mia replica al sospetto che ogni forma di altruismo sia una forma mascherata o inconscia di egoismo è la seguente: la manifestazione dell'altruismo implica normalmente l'esistenza di una precondizione di ingiustizia, di cui l'asimmetria della relazione tra il donatore e il donatario è l'aspetto più manifesto. Perché il donatore ha il bene che manca al donatario? Perché si genera questa relazione asimmetrica? E' stabile, tende a riproporsi, e per quali ragioni? Queste domande andrebbero poste e richiederebbero una spiegazione.
Probabilmente risulterebbe che relazioni umane basate stabilmente sull'altruismo non sono affatto benefiche per la collettività e andrebbero superate nella direzione della reciprocità. In questo senso è positivo che l'altruismo sparisca.

Il senso di colpa (quale?) non è il fondamento della civiltà, della cultura umana. Il senso di colpa nasce per l'ambivalenza che caratterizza ogni scelta, perché qualcosa o qualcuno viene sacrificato.
#1220
Una gestione legale ed ordinata delle migrazioni è un obiettivo irraggiungibile, al massimo uno Stato può adottare una politica di gestione e tentare di realizzarla.

Sono convinto che qualunque politica efficace sia messa in atto per bloccare le migrazioni sia illegale rispetto al diritto e alle convenzioni internazionali, a partire dalle violazioni dei diritti dei richiedenti asilo. Sfido chiunque a dimostrarmi che il Marocco o la Libia o la Turchia siano organizzati ed in grado di affrontare in modi legali il problema delle migrazioni meglio di qualunque stato europeo. La realtà è che si chiede a questi paesi di fare il lavoro sporco, illegale, per gli stati europei, per non disturbare il benessere e ordine sociale.

Secondo me una parziale soluzione è costituita dalla gestione unitaria, organizzata e legale dei richiedenti asilo, i profughi, senza quote, e dei migranti "economici", attraverso quote annuali, da parte della Comunità Europea intera. Le tendenze demografiche europee consentono, anzi necessitano di una tale politica. Per scoraggiare gli altri dal venire in Europa bisogna concordare il tentativo di rimpatrio con i paesi di origine. In breve la soluzione ideale non c'è, a meno di diventare totalmente disumani e crudeli, neo nazisti.

Presumo che i progressi tecnologici ed economici nell'agricoltura dei paesi africani portino anche un incremento della povertà e della miseria degli esclusi, non essendo questi stati in grado di sostenere un sistema di assistenza sociale generalizzato. Il mercato non ha strumenti altruistici, solidaristici per rimediare agli squilibri sociali ed economici prodotti dalle innovazioni.

Magdi Allam non dovrebbe spacciare falsità, nessun governo europeo ha interesse a favorire le migrazioni, semmai è vero il contrario.

Il capitalismo non ha bisogno delle migrazioni, l'esercito industriale di riserva è endogeno al sistema, come già Marx aveva illustrato. Commento rivolto a filosofi simil Fusaro.
#1221
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
24 Maggio 2017, 11:33:55 AM
Per me l'esperimento di William Tiller è una sciocchezza colossale, mi ricorda per analogia i mie esperimenti bambineschi di magia e, purtroppo, il tragitto intellettuale discendente di uno psicanalista geniale quale Wilhelm Reich, perso nell'organon.

In ogni caso il tutto è inficiato in partenza dalla semplice osservazione che l'organizzatore dell'esperimento non sa che cosa hanno effettivamente pensato i meditatori.
#1222
Percorsi ed Esperienze / Re:La dipendenza affettiva
16 Maggio 2017, 09:18:43 AM
Ti posso consigliare la lettura del breve saggio "L'amicizia" di Francesco Alberoni, è utile per riflettere sul sentimento dell'amicizia e quindi comprendere e dare una risposta a ciò che avverti come problema.
#1223
A anthonyi

Non intendevo fare una critica agli strumenti di politica monetaria, che ritengo necessari, un dato di fatto, ma sostengo che la politica monetaria abbia un'efficacia di breve periodo, non possa incidere sulle dinamiche economiche di fondo, che dipendono strutturalmente da altri fattori, soprattutto tecnologici.
Tanto meno era una critica rivolta alla politica monetaria espansiva condotta dalla Banca Centrale Europea guidata da Mario Draghi, uno dei pochi protagonisti della politica e delle istituzioni europee che salvo.

Il deprezzamento del cambio della moneta inevitabilmente diminuisce il valore delle attività finanziarie in essa denominate.
#1224
Avrei numerose obiezioni e contestazioni da fare, ma sono stanco, non vedo un progetto politico, un partito, valido in Italia da sostenere, per cui lottare con forza. La situazione politica è disperante, senza soluzione per me.

Mi limito ad osservare che parlare di sovranità dello Stato nazionale in campo internazionale è una contraddizione in termini: al massimo uno Stato esercita la sovranità sui suoi cittadini. Mi sembra che ancora non sia chiaro che l'economia è ormai integrata a livello mondiale e che i singoli stati hanno quindi un limitato potere di influire sui processi economici, la cui dinamica risponde a logiche proprie, diffuse ormai internazionalmente e fuori dal controllo statale. Per esempio, quando il Regno Unito avrà stipulato i nuovi accordi con l'Unione Europea, di cui entrambi non possono fare a meno, si sarà vincolato, la sua libertà sarà nuovamente limitata.

Se si crede che la soluzione ai problemi italiani, a partire dal debito pubblico, le cui cause risalgono molto indietro nel tempo e sono dovute agli italiani, non agli europei, si continui a propagandare il ritorno alla sovranità italiana e alla moneta nazionale. Il risveglio da questa illusione sarà molto duro e drammatico. Sono del tutto convinto che prima ancora che si ponga seriamente a livello politico l'uscita dall'unione monetaria lo Stato Italiano fallirà, sarà insolvente. Che dopo il fallimento dello Stato si possa rivendicare a livello internazionale la propria sovranità, indipendenza nella gestione della politica economica, mi sembra grottesco.

Per quanto mi riguarda la direzione si trova nel continuare ad approfondire l'integrazione europea, per la costruzione di uno stato federale europeo, e nel continuo e faticoso tentativo di negoziazione, collaborazione e cooperazione a livello internazionale tra gli stati per darsi degli obiettivi comuni.

Un inciso: la gestione espansiva della politica monetaria come panacea per lo sviluppo, la crescita e la riduzione delle disuguaglianze di un paese è pura illusione, di breve respiro, le dinamiche reali di fondo rimangono. Le politiche monetarie aggressive, come strumento di concorrenza nel commercio internazionale, facilmente imitabili, devono tener conto delle probabili reazioni di chi le subisce.
#1225
Citazione di: paul11 il 11 Maggio 2017, 01:48:24 AM
Teniamo presente che è il mediocre omuncolo nitzschiano il piccolo borghese,con la sua morale ipocrita e l mano sempre sul portafogli..........
Questa è la gente delle finte proteste, ma pensa solo ai soldi e agli affari suoi, al massimo la sua morale  è dare una mancia alle varie associazioni per un suo prurito di coscienza, ma nel cuore in realtà hanno il conto corrente.

Se invece il mondo fosse popolato di superuomini,  pieni di esuberante volontà di potenza, che cosa accadrebbe? Forse dei problemi economici, degli stati, i superuomini non si interesserebbero affatto dato il loro disprezzo per il calcolo utilitaristico e per le masse dei servi? Credo che in campo economico le categorie nietzschiane abbiano ben poco da dire. 
A differenza di quelle di Marx, purché non siano strumentalizzate da analfabeti economici come Fusaro. 

Ai cosiddetti sovranisti chiedo perché la sovranità degli attuali stati va bene, ha effetti così taumaturgici sull'economia, mentre la sovranità europea, di uno stato federale, non va bene. Per coerenza i sovranisti dovrebbero essere favorevoli allo smembramento degli stati attuali: ad esempio nel Regno Unito i fautori dell'uscita dall'Europa dovrebbero sostenere con vigore la separazione di Inghilterra, Irlanda, ecc, oppure in Italia il ritorno alla sovranità dei Comuni.
Le dimensioni ottimali, ideali di uno Stato da che cosa dipendono?
#1226
Appurato che Anna Frank è esistita, che fu vittima del nazismo, che i diari autografi di Anna Frank esistono, che la stessa Anna Frank li ha riscritti in una versione destinata alla pubblicazione, che in italiano c'è l'edizione Einaudi completa della due versioni di Anna Frank e quella del padre (edizione 2002, Anne Frank Diari, non Anne Frank Diario), chi è veramente interessato a conoscere Anna Frank può farsene un giudizio sufficientemente attendibile senza alimentare pregiudizi basati sul nulla.

Dopo avere letto il semplice sommario della storia dei diari su Wikipedia, un qualunque recensore dovrebbe specificare a quale edizione dei Diari si riferisce e secondo leggersi l'edizione completa, dato che l'accessibilità degli originali per ovvie ragioni è difficile, prima di esprimere un giudizio sulla loro autenticità.

Ciascuno è libero di manifestare le proprio impressioni, ma tali rimangono senza il sostegno dei fatti.
#1227
Proposta di traccia per la tesina.

Forse nel problema c'è la soluzione.

Il filo conduttore è la contestazione sociale, ciò che è comune alle diverse espressioni, correnti artistiche oppure di singoli o gruppi di artisti.
La relazione tra la forma artistica e il contenuto della denuncia sociale è ciò che li differenzia e che va approfondito e confrontato.
#1228
Scusa la mia ignoranza ma non è mi chiaro il concetto di "dominio dell'ultimo uomo".

La mia impressione è che tu abbia messo troppa "carne al fuoco".
#1229
Il problema nasce perché si dubita che anche gli altri pensino con loro testa, perché si ritiene che non pensino affatto o siano schiavi del pensiero di altri, perché si ritiene di essere gli unici  a pensare.

Il padre di Anna Frank nella pubblicazione dei diari ha censurato delle parti in cui la figlia esprimeva giudizi molto negativi sulla madre o in cui trattava della propria sessualità: un'ulteriore conferma dell'autenticità della provenienza dei diari. 
Il fatto che Anna Frank fosse un'adolescente non le impedisce di avere dei pensieri adulti, maturi: i ragazzi non sono tutti uguali nel loro sviluppo. 
Gli originali sono comunque a disposizione per valutare le differenze rispetto alle versioni pubblicate.
#1230
Sostengo il rafforzamento politico dell'Unione Europea perché i drammatici problemi contemporanei sono affrontabili soltanto a livello internazionale, globale, attraverso la collaborazione di superstati.

Per cui sono favorevole ad una lingua universale. A livello mondiale si è affermata la lingua inglese, espressione della civiltà occidentale, per cui non vedo motivi per cambiare, tornare indietro.

L'Inghilterra certamente non avrà motivi di lamentela, ciò potrà migliorare i rapporti futuri con l'UE e un loro ripensamento.