Rispondo a Socrate. Che gli animali siano dei robot fu una definizione di successo di Cartesio, valida fino all'arrivo di un certo Darwin, che studió anche le emozioni degli animali. Se non bastano gli occhi dolci di un cane a convincerci, lo ha fatto l'etologia. Mammiferi ed uccelli soprattutto, hanno una struttura cerebrale del tutto simile alla nostra, hanno il midollo spinale, l'amigdala, l'ippocampo, i lobi frontali e parietali e quindi provano le nostre stesse emozioni, paura, affetto, capacità di prendersi cura della prole ed hanno anche le loro simpatie ed antipatie, al punto che ogni animale ha anche il suo carattere e la sua indole. I sistemi di neurotrasmissione sono gli stessi e quindi anche i mammiferi sono condizionati dagli ormoni che il loro organismo distribuisce in relazione alla situazione in cui si trovano. Ti stupirai ma gli animali più simili a noi, i mammiferi più evoluti hanno anche un senso morale e comprendono le ingiustizie perpetrate non solo su di loro ma anche sui loro simili, prova che i neuroni specchio e l'empatia non sono una prerogativa solo umana. Perfino l'omicidio non è un monopolio umano, visto che gli scimpanzé si battono fra gruppi nemici e qualche volta ci scappa il morto. Ovviamente gli animali sono sicuramente più organizzati a livello istintuale e procedurale ma non mancano i comportamenti che potremmo definire "umani" e che dovremmo in realtà definire come comportamenti "mammifero/uccelliani". Se poi vogliamo ancor più "epater le bourgeois", basti dire che sono state verificate le fasi rem, nel sonno dei ragni, ovvero un indizio molto solido sul fatto che probabilmente anche i ragni sognano. Per non parlare della così umana monogamia che è molto meglio praticata da alcune specie di uccelli, o dell'omosessualità, pratica diffusa oltre che dall'umanità anche da diverse specie animali, ed in modo sistematico, ad esempio, dai bonobo e dai cigni neri.
La grande trasformazione, che ci differenzia dai nostri "parenti" animali, è derivata dall'avvento della technè, che ha allargato non solo i nostri orizzonti ma la nostra stessa configurazione cerebrale. Il nostro cervello è così com'è perché addestrato da centinaia di migliaia di anni a confrontarsi con la tecnica. La tecnica è quasi diventata così una parte del nostro corredo genetico. Senza la tecnica (e con tecnica intendo "cultura" comprensiva di religioni, cacciaviti, costituzioni e vaccini), saremmo sicuramente dei primati un po' strambi e girovaghi, molto attenti a non finire fra le fauci di un leone.
La grande trasformazione, che ci differenzia dai nostri "parenti" animali, è derivata dall'avvento della technè, che ha allargato non solo i nostri orizzonti ma la nostra stessa configurazione cerebrale. Il nostro cervello è così com'è perché addestrato da centinaia di migliaia di anni a confrontarsi con la tecnica. La tecnica è quasi diventata così una parte del nostro corredo genetico. Senza la tecnica (e con tecnica intendo "cultura" comprensiva di religioni, cacciaviti, costituzioni e vaccini), saremmo sicuramente dei primati un po' strambi e girovaghi, molto attenti a non finire fra le fauci di un leone.

. Ho notato che ultimamente il tema affiora qua e là fra i vari interventi e quindi perchè non rovinarsi la vita, cercando di rispondere a questa domanda? La mia personale risposta alla domanda è sì, siamo animali, un tipo particolare di animale ma a tutti gli effetti un animale.