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Messaggi - Jacopus

#1231
Che le specie viventi siano interconnesse fra di loro e con l'ambiente in cui vivono è parzialmente vero. Non lo è in senso assoluto. Siamo in grado di vivere anche senza le nove specie estinte di moa e gli altri miliardi di specie che hanno seguito il loro destino. Siamo anche in grado di vivere in un ambiente semidesertico così come nella tundra gelata, ma con più di 80 gradi all'ombra temo che avremo dei problemi. La stessa cosa vale per tutte le altre specie. Se homo sapiens si estinguesse, le formiche continuerebbero tranquille a scavare i loro formicai.
Oltre un certo livello di estinzione, quando si verificano le estinzioni di massa però si chiarisce perchè le specie viventi sono interconnesse. Semplicemente perchè diminuendo le strutture biologiche in grado di replicare la vita, le possibili evoluzioni della vita stessa diminuiscono esse stesse, facendo diventare più difficile l'equilibrio vita/ambiente.
Ciò non significa che vi sia una Coscienza universale di cui non vi è alcuna prova. Se per ipotesi ammettessimo la sua esistenza, tale Coscienza universale ci dovrebbe spiegare perchè ha fatto sì che sulla terra si verificassero cinque estinzioni di massa e le successive ripopolazioni della terra secondo schemi viventi molto diversi fra di loro. Basti pensare a quella più famosa di 65 milioni di anni, che ha fatto terminare il dominio sulla terra dei dinosauri a vantaggio dei mammiferi.
Rispetto all'illusione della coscienza individuale che si contrappone alla coscienza universale, si tratta, a mio parere di un falso problema, che dipende dall'assolutizzazione con cui si pensano questi due estremi. Infatti la coscienza individuale è necessaria, affinchè il singolo individuo sopravviva e si senta comunque in grado di agire. Tutti i grandi primati hanno un senso del sè e sono in grado di riconoscersi allo specchio, che è l'esercizio basilare per affermare la presenza di un autopercezione cosciente di sè. Nell'uomo questa capacità è stata dilatata dall'invenzione della cultura che ci ha reso un ibrido fra cultura e natura, e dove la cultura ha un peso preminente, come mai era accaduto o accade fra le specie animali. Senza una coscienza di sè, talvolta presuntuosa, l'uomo non sarebbe l'artefice di quella storia che tutti noi conosciamo. Non avremmo avuto Ulisse, Dante, e neppure Hitler e Baudelaire, ma solo tante piccole scimmiette che con un pezzetto di legno avrebbero mangiato le termiti. Detto questo, la presenza di una coscienza non deve neanche far credere che essa sia l'anticamera di un perfetto egoismo. Questo ce lo fa credere il tipo di società che abbiamo edificato e che in qualche modo condiziona anche il nostro stesso tipo di coscienza. Se noi pensiamo "culturalmente" che la coscienza sia egoista, giocoforza ci comporteremo da egoisti. Se invece pensiamo che la coscienza sia altruista, faremo il contrario. Una conferma proviene dai più disparati modelli organizzativi delle società umane, che vanno dal massimo livello di egoismo al massimo livello di altruismo, senza mai diventare assolutamente egoistiche o assolutamente altruistiche. Nel primo caso ci troveremmo di fronte ad una società di psicopatici crudeli e nell'altro in una società di martiri incapaci di proteggersi e destinati allo sterminio.
Infine, sulla crudeltà della natura. Effettivamente gli esempi non mancano ma sono strategie di adattamento alla vita che si sono trasmessi in milioni di anni. Se noi siamo qui, originati da una scimmia primordiali di 4-5 milioni di anni fa, lo dobbiamo a questa lotta fra organismi. Lo abbiamo visto anche con il Covid. I virus sono uno straordinario esempio di come gli organismi siano legati fra di loro in modo ambivalente. Infatti possono ucciderci ma si sono anche integrati nel nostro DNA, al punto che circa l'otto per cento del dna umano è composto da genoma virale fossile e se è stato integrato nel dna umano deve per forza esserci un vantaggio evolutivo. Nei bovini la percentuale di dna di origine virale è ancora più alta. Quindi nel mondo e fra la vita animale esisterà sempre questa lotta/unione fra specie diverse ed anche all'interno della stessa specie, come ben conosciamo noi homo sapiens. La differenza è che noi, insieme agli scimpanzè ci divertiamo ad aggredire solo per il gusto di farlo, mentre magari il leone ammazza i suoi cuccioli solo per far tornare il calore alle femmine e poterle nuovamente montare. Non siamo però così diversi dagli altri animali superiori. Abbiamo solo amplificato le prassi comportamentali a causa della neuroplasticità del nostro cervello, che può ipotizzare e procedere verso attitudini comportamentali estremamente variegate, mentre alle specie animali meno sviluppate le strategie adattive sono sempre le stesse, fuga, attacco, congelamento, ricerca del cibo e delle femmine. Questa neuroplasticità già di per sè immensa del cervello umano, in quanto tale è stata ulteriormente amplificata dalla cultura, che interagendo con il cervello ha reso le società umane così complesse, diversificate e votate a modifiche continue. Ma in tutto ciò non vedo nè una violenza automatica, nè un egoismo automatico, nè il tradimento di una coscienza collettiva a favore di una coscienza individuale o viceversa. Semplicemente la natura, qui sulla terra, funziona così. E osservare come funziona, scoprire il nostro passato biologico è già una avventura così affascinante, che non serve immaginare una Coscienza universale, per renderla più attraente.
#1232
CitazioneUn cucchiaione di Nutella mi mette allegria,non soffro di depressione o altro,mi mette allegria.
Idem. E certe volte mi concedo più di un cucchiaione. Sento subito le endorfine fare il loro dovere.
#1233
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
09 Settembre 2022, 20:33:02 PM
Non sono un esperto nè di politica estera nè di strategia militare. Ho letto qualche libro di filosofia politica e di storia che mi aiutano ad orientarmi. In questo modo credo che la Russia abbia ormai poche possibilità di vincere. Avrebbe potuto farlo con una guerra lampo ma ora è trascorso il tempo massimo. Il rischio vero è una escalation, se Putin si vede con le spalle al muro, potrebbe decidere di alzare il tiro. Ma in una guerra convenzionale, con gli Stati Uniti alle spalle, l'Ucraina non può che vincere. Ciò detto senza alcun retropensiero ideologico, è solo una constatazione sui rapporti di forza e sulla motivazione a combattere. In altri termini l'imperialismo americano stavolta ha puntato sul cavallo vincente a differenza di altre occasioni (Vietnam, Afghanistan).
#1234
Jules Winnfield ti risponderebbe con una delle sue più famose battute, Ipazia. Se in Zambia se ne stanno accorgendo, altrove evidentemente no, visto che l'Europa Occidentale, dopo gli USA, è il polo d'attrazione più forte del mondo per coloro che cercano condizioni di vita migliori. La cosa è ancora più sorprendente visto che l'Europa ha una densità demografica molto più alta di USA e Oceania, altra forte destinazione dei flussi migratori. E dove vanno i migranti c'è ricchezza. È sempre stato così. Dai tempi dell'impero Romano e ancor prima. Evidentemente moneta fasulla e quant'altro non sono sufficienti per deviare questo flusso verso i paesi dal futuro radioso e dispotico.
#1235
Un regime che butta dalla finestra gli oppositori o spara loro in testa o li avvelena, un regime che chiude le testate giornalistiche indipendenti, puoi anche non chiamarlo "fascista" ma non è esattamente il mio "way of life". Preferisco sentirmi libero e far sentire liberi anche coloro che a mio "sindacabile" parere scrivono delle favolose boiate. Sul rischio di polarizzare il malessere su un supposto nemico, dico solo che mi sembra il discorso dei razzisti che dicono ai loro oppositori: "ma allora sei razzista nei confronti di noi, poveri razzisti indifesi".  Che vi siano tante contraddizioni e ingiustizie in Occidente, ci fa sognare di essere schiavizzati dal primo popolo asiatico di passaggio? Mi dispiace ma fra ascoltare, in qualità di suddito, Fatboy Slim o i canti popolari accompagnati dalla Balalaika, preferisco la prima opzione.
#1236
Meglio nazidem che "nazi-pure" come sono i governanti del Volga. Preferisco morire di freddo che sotto il tallone di un desposta asiatico.
#1237
Historicum. Non dipende dalla qualità delle foto, ma dalla distanza fra l'obiettivo e la terra. Ad una certa distanza si riproduce lo stesso effetto "piatto" che c'è quando si guarda il mare. In internet è pieno di fotografie del genere, che non tendono a dimostrare alcunchè. Sono effetti fisici delle non riproducibilità della tridimensionalità in una foto. Nel link in basso, la seconda foto riproduce un effetto simile a quello dei cinesi. La terza invece, scattata con la terra più lontana, si vede la rotondità della terra.


https://www.passioneastronomia.it/earth-day-le-foto-piu-belle-della-terra-dallo-spazio/

I cinesi, pertanto, non vogliono dimostrare niente.
#1238
Può dipendere dall'obiettivo della macchina fotografica e dalla distanza fra la terra e la navetta spaziale. Continuare a parlare di terra piatta o è trollismo o qualcosa di ancora più preoccupante.
#1239
Spero di essere un cattivo profeta, ma potrebbe accadere che il nuovo governo reazionario che sta per insediarsi non riuscirà a soddisfare le richieste di buone politiche dei suoi elettori per motivi oggettivi, aggravati da una situazione mondiale conflittuale. Inizierà così la ricerca dei Capri espiatori e dopo il doveroso richiamo alla negritudine varia ci sarà il passaggio all'Europa e successivo avvicinamento ai nuovi paesi democratici, quelli che lanciano gli oppositori dalle finestre degli ospedali. A quel punto potremmo cambiare padrone, dallo zio Sam allo zar Vladimir. Potremo riscaldarci ma ci mancheranno altre cose, compreso questo forum.
#1240
Attualità / Re: Il cimitero dei feti
02 Settembre 2022, 19:20:54 PM
C'è una componente dalla quale è riconoscibile il fascismo allo stato puro, dovunque si manifesti, sapendo con assoluta certezza che da quelle parti non potrà che venire "il fascismo" ed è il culto della morte.

Umberto Eco.
#1241
Non è così Ipazia o perlomeno non è solo così. Vi sono associazioni come "avvocati di strada" che si dannano l'anima anche per gli ultimi della terra e non sono esattamente organizzazioni che pasteggiano sul povero. La realtà è piuttosto variegata, anche se condivido con te il tuo giudizio sulla giustizia di classe. Non a caso gli "avvocati di strada" sono quasi tutti di sinistra. Il terzo grado di giudizio è probabilmente collegato alla sfiducia nelle istituzioni pubbliche, che è spesso, ahimè ben motivata. Non so esattamente come funziona altrove, ma il terzo grado è un giudizio sul processo e non sul merito. Non credo sia semplice eliminarlo. Si potrebbe accorpare forse al secondo grado che diventerebbe così un giudizio sul merito e sulla forma. In realtà credo che il problema vero non siano i tre gradi, ma la velocità di emissione della sentenza nei vari gradi. Tale velocità dipende a sua volta dall'organizzazione della giustizia, che non è fatta solo di magistrati, ma di uffici, cancellieri, Messi, autisti. Basta che un cancelliere sbagli una data e il processo potrebbe riprendere dall'inizio. Se il cancelliere non c'è, ancora peggio. Probabilmente servirebbero delle figure intermedie fra il giudice e il cancelliere, come ad esempio il preparatore delle cause come accade nei grandi studi legali, dove la causa è preparata da galoppìni che facilitano il compito all'avvocato il giorno dell'udienza. Il giudice spesso si deve sorbire una mole immane di documentazione e magari basta che non legga una noticina ed ecco l'avvocato si appella a qualche regola infranta. In realtà ho sempre avuto l'impressione che in Italia far funzionare troppo bene la giustizia, avrebbe fatto precipitare il paese nel caos, dato il diffuso spirito di illegalità che ci anima. Partirei da qui, da un dato antropologicamente italiano, prima di fare riforme tecniche.
#1242
Scusami Ipazia  :D, ma Eutidemo ha ragioni da vendere, nella questione specifica. Il diritto non è una materia facile da maneggiare, anche se oggi siamo tutti virologi, esperti di politica estera o ricercatori di diritto penale. Una volta si era solo allenatori al bar e forse era un mondo migliore.

Nel merito, che il diritto sia spesso un diritto di classe, hai perfettamente ragione, per tanti motivi che puoi immaginare e che riguardano più l'applicazione della legge, gli stereotipi vissuti dai magistrati e il contesto generale che, ad esempio, permette di considerare l'evasione fiscale un reato bagatellaro rispetto al furto. Non mi dilungo neppure sul fatto che il codice penale attualmente vigente, anche se riformato in tante sue parti, ha la struttura originaria, cioè la struttura di un codice emanato in epoca fascista.
Ma relativamente ai tre gradi ti assicuro che è un diritto "ancora" disponibile per tutti. Infatti il difensore d'ufficio, di cui tutti possono avvalersi, ha la facoltà di proporre ricorso in cassazione, esattamente come il difensore di fiducia e visto che il difensore d'ufficio lo paga il Tribunale, attraverso le nostre tasse, il difensore di solito ha tutto l'interesse economico, oltre all'interesse deontologico a proporlo. Non so se sei contenta, però, a sapere che parte delle tue tasse, vengono spese per ricorsi a favore di "negritudine" varia, che spesso vorresti lontana dalla Bella Italia. Però, bisogna essere coerenti, se sei a favore dei diritti estesi a tutti, non puoi pensare ad un marxismo nazionalista, è una contraddizione in termini. Poi libera di pensarla come vuoi. Magari sono io antiquato, che ancora ricordo le varie "Internazionali socialiste" e il "Comintern".
#1243
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
31 Agosto 2022, 19:00:59 PM
L'Afghanistan ha sconfitto la Russia come il Vietnam gli USA. Non basta essere grossi per vincere. Al netto dei poveri cristi, quelli non hanno bandiere da difendere e sono tutti uguali sotto l'elmetto che indossano.
#1244
Piuttosto che scienza un piccolo esercizio di fenomenologia esistenziale autobiografica. Mi sono ammalato di co-sars-2 all'inizio del 2021. Ero prenotato per la prima dose di vaccino qualche settimana dopo. Sono stato male due mesi e quasi sul punto di essere ricoverato. In seguito, in varie fasi di vaccinazioni (prima, seconda, terza dose), ho avuto notizie di ammalati fra amici, parenti, colleghi. Nessuno con polmonite bilaterale come nel mio caso e con sintomi simili ad una brutta influenza. Aspetto quindi con molta curiosità la celebrazione della nuova Norimberga, e do fin d'ora la mia disponibilità ad essere sentito come teste a difesa.
#1245
Io ci ho rinunciato da un pezzo, Anthony. Parlare con un no-vax è come parlare a un muro. Se gli mostri dei dati a favore dei vaccini, replicherà che sono frutto di trame di big-pharma. Se fai un discorso senza dati, così generico, ti apostroferà come "appecorato". Se parli della tua esperienza diretta, ti guarderà gelidamente, e non risponderà nulla, così da non poter interpretare se il suo silenzio è un silenzio compassionevole o il silenzio che si comunica ai bambini, quando fanno affermazioni troppo da grandi. E' una battaglia persa. A me personalmente ormai interessa di più capire i motivi (di solito difensivi o reattivi) dei no-vax, che entrare in polemica (inutile e priva di un reale confronto, se non come insulso sfogatoio).