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Messaggi - Duc in altum!

#1231
** scritto da Sariputra:
CitazionePerchè l'amore non può durare almeno come queste montagne?
Perché, come l'esistenza stessa, non è acceso dall'uomo (nel senso quando e come e dove l'uomo desidera), è un dono oggettivo, spesso è una grazia improvvisa, e, cosa importante, possediamo anche la facoltà di opporci (l'etica/morale individualista di sempre, oggi più che mai) alla sua azione balsamica, salutare e rigeneratrice.

Inoltre quello di Dio sì che dura, e molto più di queste montagne: è eterno!
#1232
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneTu scrivi:
La Legge dettata a Mosè è stata macinata nella Croce (la mole) facendo fuoriuscire il Vangelo. ?!?!?

Ma da quale "fonte" hai dedotto questa (pseudo)esegesi? E' "farina" del tuo sacco ( .. macinata da te ?
https://letterepaoline.net/2008/09/05/il-mulino-mistico/

Il grande San Paolo stesso ci indica: «Esaminate ogni cosa, e trattenete ciò ch'è buono» (1Ts 5,21).

CitazioneOra sulla " piazza " vi sono 3 forme di Mono-teismo !
- Quali delle tre mente ?
- quali delle tre è la piu' veritiera ?
Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Mc 9,29
Solo la fede può rispondere. Solo con la fede (includendo anche tutte le altre possibilità di credo) siamo obbligati a rispondere. E la cosa più bella, è che nessuno può sottrarsi, tutti saremo giudicati.

CitazioneMA quando pero' si vede che: i rispettivi credenti si scannano a vicenda.. in nome del PROPRIO "dio" , allora il fenomeno  è veramente tragico -

Tragico e nefasto per chi consegna la propria fede a questa iniqua menzogna, ma Dio vuole essere amato in piena libertà, libertà che include anche la prerogativa di poter scannare Abele, ossia, dire NO a Dio, al suo amore. Dio ci da la libertà davvero, non è uno scherzo: se esiste l'amore esiste l'Inferno. L'Inferno è il potere dire NO a Dio. Se non esistesse l'Inferno, non saremmo liberi, davvero liberi.

Proprio in settimana si è letto la parabola della zizzania, ma come ribadisco da sempre: è tutto questione di fede, che a sua volta diviene opera, che a sua volta diventa opera di amore.

CitazioneChi mai assistette a quell' epico processo ?
Vabbè, è stato un piacere!! :o
#1233
**  scritto da baylham:
Citazione6)   Una risposta a Duc in altum!. La tua interpretazione si basa su parti del Vangelo, prendi quello che ti serve per costruire la tua immagine di Gesù. E' evidente a chiunque legga per intero i Vangeli è che essi sono incoerenti, contraddittori tra di loro e al loro interno e sulla contraddizione non si costruisce la verità. Una delle incoerenze, forse la principale, nasce dalle radici ebraiche (Gesù era sostanzialmente un ebreo) che si vogliono e contemporaneamente non si vogliono conservare.
Come ho già risposto a @jsebastianB: ma da dove cacciate questa baggianata che si vorrebbe fuorviare le origini di Gesù? Io sono stato in Terra Santa, e la cosa più emozionante è stata quella di pranzare in una casa di ebrei di nascita e cristiani per fede in Nazareth, ma volete capire che solo chi è cristiano, volente o nolente, da 2000 anni a questa parte, e per il futuro prossimo e venturo, fa parte del popolo eletto a cui è stato promesso il regno dei cieli? Lo stato di Israele, ossia quella parte israelita che rifiuta o ripudia Gesù quale unico vero Figlio di Dio, sopravvive in virtù dell'antica alleanza (Dio non promette come gli esseri umani, è fedele alla sua parola), ma solo su questo pianeta e fino alla parusia.

Inoltre, il Vangelo è molto esplicito sulla verità presente in esso, non ci sono inganni, e molto meno contraddizioni sulla costruzione della verità: Rispose Gesù: «Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce». Gv 18,37
#1234
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneUn (sedicente) dioMonoteista - che nessuno ha visto e/o conosciuto.. e purtuttavia IMPONE la sua volonta'..  
Ma se vedessimo Dio dove sarebbe il merito della fede da cui nessuno può svincolarsi?

La Legge dettata a Mosè è stata macinata nella Croce (la mole) facendo fuoriuscire il Vangelo.
Il grano che diventa farina di prima qualità per un pane unico e nutriente.

Ma per credere che questo sia vero, c'è bisogno della fede.

CitazioneGrave è che degli "ottusi" hanno posto la loro fiducia in quel "fantasma divino"
Ad ognuno la sua idolatria e rispettiva ottusaggine (non dimentichiamo che è impossibile non riporre la personale fiducia/fede in qualcosa o qualcuno d'irrazionale).

Citazioneanche se, al credente cristiano, il termine "giudaico - ebraico" provoca in lui forte ripugnanza e/o insopportabile fastidio
Da cattolico, il fatto che Gesù sia ebreo è volontà divina, quindi sarebbe contraddittorio credere in Cristo ripugnando il suo stato etnico. Mah?!?  :o

CitazioneMA dimentichi quell' altrettanto significativo ( che " avrebbe" espresso il Gesu' terreno ) quanto celeberrimo, conosciutissimo e sempre citato di Matteo(5.17 ! )
Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento.
Infatti, la perfezione del compimento di quei comandamenti è una persona, vero uomo e vero Dio: Gesù il Messia; a cui deve anelare ogni desiderio umano
Se si ama il prossimo nella maniera con cui Gesù ci ama (il tempo è al perfetto greco, sto migliorando  ;D ), non si ruba, non si adultera, non si bestemmia, non si uccide, ecc. ecc.


CitazioneVai a proporre a loro questo "insondabile mistero " del dioYahwè.. consustanziale con il Messia/Cristo pneumatico.. chissa' se ne esci vivo..  e soprattutto integro !
Infatti, il Signore non ci ha promesso che ne saremmo usciti vivi e integri, ma vittoriosi per sempre (già oggi, non dopodomani!): Voi avrete tribolazione nel mondo, ma abbiate fiducia; io ho vinto il mondo  Gv 16, 33
Il problema è loro: Dante docet!!
#1235
Tematiche Filosofiche / Re:Problema Irrazionalità
28 Luglio 2016, 09:29:35 AM
**  scritto da Habboista:
Citazionesi possono giustificare gli "assiomi" che stanno alla base della logica? La logica non è solo un insieme di regole arbitrarie, è universale. Perciò, mi chiedo se tale universalitá sia necessaria, e in tal caso il perché, o casuale.
Si possono giustificare fin quando non si ragiona o filosofa sulla verità dell'universo, sulla libertà, sull'amore. Giacché in quei casi non esiste la logica e molto meno una razionalità convincente, ma soltanto la persuasione nel postulato per fede.


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**  scritto da Giorgio32:
CitazioneUno dei grandi dubbi che mi sono sorti e che vorrei condividere con voi, è che se ho due cose irrazionali, quest ultime possono comunicare?? Ma, se la risposta fosse di si, non sarebbe una contraddizione poiché tra queste due cose irrazionali si istaurerebbe un relazione e quindi una funzione logica??
Possono comunicare logicamente il perdono e la libertà? Sì, certamente, ma solo per fede, quindi siamo ben oltre la contraddizione, siamo nella dimensione dell'assurdo, del paradosso che diventa luce (logos) nell'esperienza quotidiana.

CitazioneMi è stato detto che comunque sarebbe possibile e mi è stata consigliata una via di pensiero che si focalizza su "l essere e gli enti" che non sono riuscito a sviluppare bene.
Come volevasi dimostrare: l'essere e gli enti, benvenuto nel Mistero ontologico della creazione.
#1236
**  scritto da  jsebastianB:
CitazioneOvviamente questa è una tua opinione.
Fede, più che opinione.

CitazioneUn imperativo  (!) che non lascia alcun dubbio.. - -  Ovvio che poi ognuno agira' come ritiene piu' opportuno. Infatti lo stesso Mosè pone davanti al devoto la scelta - se seguire i Comandi divini o meno ( nel testo NON riporta Consigli - MA COMANDI! -
I comandamenti posti da Mosè??!!!  ...ancora nel 2016?!?!  :-[   E come voler riportare i titoli nobiliari nella costituzione.

CitazioneChe poi il cristianesimo abbia "stravolto" i Comandi del dioYahwè.. dimostra quanto sia  " credibile "   la religione..
Principi che dovevano essere mantenuti in modo perenne.. siano stati modificati e/o sostituiti.. a piacimento - dagli "stregoni" - a seconda delle " convenienze " del momento !
Gesù, si chiama Gesù di Nazareth colui che ha stravolto, confuso, rivoluzionato la Legge, traumatizzando per l'eternità gli scribi, i farisei e i sommi sacerdoti (basta trascorrere un fine settimana a Gerusalemme per rendersene conto ...altro che islam  :o  ).
E' una persona, non una religione.

Tutto quel blocco di ordini divini dettati sul monte Sinai (613 se non erro, non sono preparato come te), si è ridotto prima a 2 esortazioni: «Gesù rispose: «Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Non c'è altro comandamento più grande di questi.»»(Marco12,29-31) - ed infine ad un solo avvertimento: << Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri. »(Giovanni13,34)

Quindi l'amore di Dio presente nei comandi sul Sinai, sono diventati l'amore di Dio presente nell'amicizia con Gesù. Creando un'unica condizione per far parte del popolo eletto (di cui io come chiunque altro oggi posso farne parte): amare il prossimo. Stop.
E dove, basta leggerlo con discernimento, il: " vi do un comandamento nuovo " (quindi apparentemente un'imposizione intimidatoria e categorica), è possibile percepirlo come consiglio, come proposta, come un suggerimento da parte di un amico, l'unico vero amico: la Santissima Trinità, e non più come una sopraffazione.


CitazioneE' tutto una .. comica....

Auspico che sia un'opinione e non per fede.  :-\
#1237
**  scritto da jsebastianB:
CitazioneSe dei comandamenti divini proprio il primo mono-teismo non li ha osservati - lo stesso sara' per il catto-cristianesimo - quello che ha  fatto versare PIU' sangue.. di qualunque altra religione della terra - in nome del suo dioIncarnato !!
Non sono d'accordo, perché l'osservanza dei consigli divini (i comandi sono per gli schiavi) è un'attitudine personale, e non una qualità del collettivo. L'adesione e il giudizio (misericordioso?!) è soggettivo e, come ben annuncia Papa Francesco, casuistico: ogni caso fa storia a sé.

Quindi non è che dacché ci sono (o ci sono stati o ci furono) persone che si dichiarano fedeli, e poi versano sangue in nome di Dio, di qualsiasi religione, includendo la cristiana, che Dio diviene l'assassino dei fanciulli.
#1238
**  scritto da sgiombo:
CitazioneNo; sarebbe (anzi: é) lo scetticismo.
Tu lo definisci scetticismo, ma analizzando bene, lo stato d'animo prodotto dal giudicare dicendo che non si giudica, potrebbe anche definirsi furbacchionismo, marpionismo.  ::)  
Ancor di più, quando (tratto da Wikipedia): -  Lo scetticismo può essere definito - in modo molto generico - come il momento di dissoluzione di un dogmatismo: in quanto atteggiamento di risposta, perciò, l'ipotesi scettica di volta in volta si adegua al dogmatismo cui fa riferimento. La storia del pensiero occidentale è continuamente segnata da questa oscillazione tra affermazione dogmatica e reazione scettica" - dove l'adeguarsi, di volta in volta, può apparire come un mantenere le distanze dal dogma, senza accorgersi di crearne un altro, giacché privo di verità empirica, e del tutto personalissimo, mascherandolo da menefreghismo o indifferenza.

Inoltre, sempre tratto da Wikipedia: - Se però secondo lo scetticismo alla ragione non è data la possibilità di conoscere il vero come potrà essa guidare i comportamenti morali dell'uomo? Per l'etica stoica, il saggio conosce la verità e si comporta di conseguenza, e per la massa di coloro che non riescono a raggiungere personalmente la verità la guida da seguire sarà quella del dovere, imposto dalla società e dalle tradizioni morali.

il saggio conosce la verità = questo non può darsi perché abbiamo constatato che trattasi di credenze fideistiche indimostrabili: sia che il divenire esista da sempre e da solo, sia che si sia avuto per il piacere di Qualcuno.
si comporta di conseguenza = è da sempre che lo dico: ognuno crede di conoscere la verità, ma non avendo le prove effettive vi può accedere solo per fede irrazionale, che poi dirigerà, di conseguenza, il comportamento, nelle scelte e nelle decisioni, dell'individuo.                                      

Continua da Wikipedia sullo scetticismo:
- L'uomo deve seguire quei giudizi, quelle rappresentazioni, che sembrano avere qualche probabilità di essere vere  - e quale più probabile della rappresentazione dell'amore oggettivo rivelatasi totalmente nel giudizio misericordioso di Gesù?!?!
- Tra questi giudizi, bisogna scegliere quell'unico che appaia probabile e che non sia contraddetto dall'insieme degli altri giudizi - utopia, visto che questo solo e semplice verso del Vangelo non solo contraddice qualsivoglia tentativo di giudicare nel vero (se non per fede, senza raziocinio), ma elimina ogni supposizione di un'eventuale possibilità di salvezza se fosse ciò il giudizio più probabile: -
CitazioneNessun disastro: potrebbe essere vera, in alternativa all' ateismo, l' esistenza di un Dio indifferente alle nostre sorti, il dio dei deisti (e sbagliarsi in proposito non avrebbe alcuna conseguenza!),
- "...Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli..." Mt 10,32-33.







CitazioneSe tu abbracci per fede l' esistenza di Dio (oltre che degi altri uomini e il divenire naturale ordinato necessario perché possa darsi conoscenza sceintifica) non ti limiti al minimo necessario per vivere da persona comunemente considerata sana di mente e per poterti porre scopi da realizzarsi attraverso adeguati mezzi (o credi forse che tutti gi atei siano pazzi?):

[Sii clemente, ma questa non l'ho proprio compresa]



Citazionel' esistenza di Dio non é affatto necessaria all' uopo!
Così come la riconoscenza verso i genitori dopo aver ereditato una fortuna.
#1239
**  scritto da sgiombo:
CitazioneNo, si può benissimo sospendere il giudizio realmente, non illusoriamente (nell' ambito teorico), salvo poi vivere (in pratica) come se non lo si sospendesse (se si é nella condizione comunemente ritenuta di sanità mentale).
Cioè sospendo il giudizio e poi vivo criticando e denunciando?   :-\
E questa sarebbe la formula minimo indispensabile?  :-[
Alla faccia della razionalità! ???



CitazioneE' proprio perché tutte le credenze indimostrate -nessuna esclusa- hanno la possibilità (che sia probabilisticamente la stessa per tutte o meno  una questione complessa che non prenderei in considerazione, almeno per ora) che il mio razionalismo mi impone di abbracciarne solo il minimo indspensabile (per comportarmi come una persona comunemente ritenuta sana di mente e per non condannarmi all' inerzia pratica) e non "di tutte e di più", limitando così al massimo il rischio di errare e credere il falso.
Ma ciò che tu prendi come minimo indispensabile (ipoteticamente, credendo che sia vero) diventa il massimo disastro (nella realtà quotidiana) se è falso.
Inoltre anch'io allora posso affermare che è in virtù del mio razionalismo che abbraccio il minimo indispensabile: Dio esiste (senza tanti altri dogmi), limitando così al massimo il rischio di errare e credere nel falso. Anche se non posso evitare, così riflettendo, di confermare che se Dio non esistesse, il mio minimo indispensabile sarebbe un'illusione, poiché ho creduto nell'aria fritta, nel nulla, quindi altro che minimo indispensabile.
#1240
**  scritto da sgiombo:
CitazioneNon é vero: si può sempre sospendere il giudizio (gli scettici lo fanno; per quanto se sono sani di mente si comportano comunque come se non lo facessero: non si gettano mai dal 100° piano di un grattacielo perché potrebbe darsi che stiano per sfracellarsi contro il soffitto).
Forse sarebbe più coerente: si può sempre "illudersi" di sospendere il giudizio, dato che il non pronunciarsi è in sé stesso già un verdetto, omettendo che solo in presenza della morte, forse, per un essere umano, secondo il minimo indispensabile della credenza fideistica indimostrabile dell'esistenza di Dio, è possibile sospendere il giudizio, è possibile il lusso di permettersi di non decidere.



CitazioneNo, mi dispiace ma tu sei liberissimo di farlo, però io altrettanto liberamente e a buon diritto non penso affatto che poiché senza credere fideisticamente qualcosa non posso vivere come tutte le persone comunemente ritenute sane di mente e inoltre mi condanno alla passività pratica, allora ne consegue che tutte le credenze sono equivalenti e tanto vale credere di tutto e di più.
Tutte le credenze sono equivalenti poiché tutte hanno la stessa possibilità e percentuale di essere quella vera (es.: se esisto per volontà di una qualsivoglia tra le miriadi divinità è equivalente, sulla carta e nella coscienza dell'uomo, a che esisto per fortuna o perché esisto da sempre senza nessuna ragione ), quella perfetta, quella giusta per tutti.
Il fatto che poi tu possa vivere come tutte le persone non dipende da ciò che la tua fede ha deciso come coordinata esistenziale, ossia, non è in virtù della passività pratica (che cos'è?), ma per conseguenza di qualcosa di cui usufruisci tuo malgrado,  senza che tu possa aver deciso niente in merito: l'essere nato, o grazie a Dio o grazie al determinismo che esiste da sé e da sempre.
#1241
**  scritto da sgiombo:
CitazioneA me preme (per un irrazionale esigenza istintiva, non dimostrabile essere "da seguirsi") sapere se qualcosa é certamente vero o meno e credere se appena possibile solo ciò che é certamente vero.
Esatto, quell'esigenza istintiva, come ho già ribadito altre volte, è l'inevitabile predisposizione ontologica a dover credere, inevitabilmente, in qualcosa (qualsivoglia preferire) che giustifichi e comprovi l'origine autentica del divenire.
L'uomo non può prescindere dalla fede.

Quindi, non sei il solo al quale preme sapere se è certamente vera la propria ipotesi sull'origine del divenire, che, come tutte quelle degli altri, è solo frutto di una ragione di fede, ossia, ci si crede con l'auspicio dell'io speriamo che me la cavo; e neanche puoi far ricorso all'appena possibile (visto che tutti moriamo senza sapere se abbiamo ben scommesso davvero!) in quel che riguarda questa verità assoluta, giacché la fede cesserebbe di essere il vincolo unico del merito, e secondo perché i lavori sono ancora in corso (ancora per molto tempo!) e non possiamo esimerci dal pronunciarci.


CitazioneE nel caso arrivi alla conclusione che nulla sia certamente vero, e che per non rassegnarsi all' inerzia pratica qualcosa si debba credere senza averne la certezza che sia vero, allora avverto l' esigenza di limitare queste credenze fideistiche indimostrabili al minimo indispensabile.
Definisco questo
atteggiamento, credo non a torto, "razionalistico".
Se Dio esistesse la tua credenza fideistica indimostrabile non sarebbe un minimo indispensabile, ma un fallimento, ecco perché non è, questa tua congettura ipotetica, oggettivamente applicabile. E' solo una tua supposizione ulteriore per aumentare la tua tesi del determinismo sul divenire, come la mia che afferma che non solo Dio è il creatore (cosa che se azzeccata già sarebbe un merito), ma che verrà anche a risuscitarmi.

Se il divenire quale frutto di una Mente è una menzogna, maggiormente lo saranno tutte le altre congetture o convinzioni che da essa si genereranno.
Quindi, limitiamoci a constatare (visto che è solo questa la divergenza) che: sia che il divenire sia per grazia ricevuta o sia formato dal determinismo che esiste da sempre, sono due credenze fideistiche indimostrabili, anche se credute pur sempre senza razionalità.
Al tempo l'ardua sentenza, agli uomini e alle donne la giusta ricompensa.
#1242
**  scritto da sgiombo:
Citazione...come volevasi dimostrare insisti a non vedere  che credere per fede una, due o tre tesi é ben altra cosa che credere per fede molte più tesi.
Ma la differenza non è sulla quantità delle tesi, ma sulla veridicità o meno della tesi.  ???
La tua tesi è che Dio non è il creatore del divenire, mentre la mia sì, stop.  :-[
Il resto sono solo ulteriori apporti a sostenere l'attendibilità dell'una o dell'altra tesi (compresa quella stravagante del maggior/minor razionalismo: che razionalismo maggiore è l'assenza di prove in entrambi i casi?  :o ).
Se Dio non esiste, la mia tesi è fallace, non le mie tesi. Altrettanto la tua tesi, se Dio dovesse esistere, essa è falsa, tutto qui.
Lo scontro è tra verità e bugia, non tra le schiere di congetture.

Buon fine settimana  8)
#1243
**  scritto da sgiombo:
CitazioneE' ovvio che si mi ha creato Dio il mio "essere me stesso in base a cui definisco la mia libertà" coincida con "il progetto divino"; ergo: Dio (che mi ha progettato così come mi ha progettato) é (il solo) responsabile del mio agire.
Ma così ragionando salti il passaggio (essenziale) dove Dio, potendo tutto, ci ha creati con una minima responsabilità del nostro agire, chiamata volontà, fede, amore, grazie alla quale siamo noi a decidere se centrare o fallire il bersaglio del progetto divino (che non è mai, che non coincide inizialmente, il nostro progetto esistenziale o il senso della vita che noi ci prefiggiamo).
#1244
**  scritto da sgiombo:
Citazione"...senza ulteriori credenze infondate non indispensabili per vivere normalmente come tutte le persone sane di mente..."
...come volevasi dimostrare per il determinismo del divenire.

Caro @sgiombo non hai prove, non ce ne sono (purtroppo o grazie a Dio!), e quelle che potresti avere sull'eventualità che il determinismo del divenire ci sia sempre stato, sono infondate (la storia, la scienza e il Vangelo non sono cambiati: "nulla di nuovo sotto il sole" - Qo 1,9).
Puoi credere a ciò solamente grazie alla facoltà umana denominata fede irrazionale. Proprietà che, per quel che riguarda il soggetto creduto vero irrazionalmente, si esprime alla stessa maniera in tutti, non esiste un minimo o un massimo di credenza indimostrabile: si crede senza prove(inevitabilmente) e si esiste di conseguenza.


Citazione"...nel senso di "non in conseguenza di alcunché", come "dato di fatto" in sé..."
Dato di fatto per dato di fatto: il determinismo esiste non in conseguenza di alcunché, Dio esiste perché è da sempre esistito.
Siamo punto e accapo: fede per fede.
#1245
**  scritto da paul11:
CitazioneMa, questo è il mio modesto parere, che idea di senso avrebbe questo ordine senza un creatore? Che senso ha la nostra esistenza.
Infatti, il salto (inevitabile) nel buio della fede in un ordine senza direttore, è maggiore di quello che una vergine partorisca.


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**  scritto da sgiombo:
CitazioneMettetela come volete, ma resta il fatto che: Il divenire o é casuale oppure deterministico
No, il divenire o è così perché qualcuno l'ha voluto e desiderato, o si è dato per una serie di avvenimenti fortuiti, creando a sua volta il determinismo senza volerlo o desiderarlo.
Credere che il determinismo si sia sempre avuto è possibile solo per un pensiero irrazionale: la fede.