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Mostra messaggi MenuCitazione di: Eutidemo il 09 Gennaio 2023, 11:41:59 AMLA CONCLUSIONE DELLE INDAGINIMa è davvero finita così? Secondo me si sarebbe dovuto indagare un po' di più sull'altra coppia, proprio perché i tabulati telefonici non dicono nulla e la signora Tina un movente ce l'aveva. Chi c'era nel taxi?Il Commissario Agresti, dopo aver bussato, entrò nell'ufficio del Vicequestore, posandogli sulla scrivania dei tabulati telefonici ed esclamando: -Sono stato uno stupido a non pensarci subito; eppure qualche sospetto lo avevo avuto sin dal principio!-- Cioè?- chiese incuriosita Nardi.- Ma ti pare che il Dott. Costa, che è un medico, non si è accorto che la moglie era ancora viva dopo che lui l'aveva colpita in fronte?-- Va bene, ma questo non prova niente! Poteva benissimo non essersene accorto, essendo in preda al panico!-- Già, ma non era certo in preda al panico, quando, dopo averla legata ed imbavagliata, due ore dopo circa è tornato indietro, a casa, per tagliargli con tanta precisione l'"arteria carotidea"!-- Anche un "killer professionista" avrebbe potuto fare la stessa cosa!- obiettò il Vice Questore.- No, mia cara Livia, un "killer professionista" ti taglia la gola da orecchio ad orecchio, recidendoti contemporaneamente sia l'"arteria carotidea" che la "vena jugulare"; il che è efficacissimo, ma molto brutale ed alquanto doloroso.Ed invece, mia cara Livia, un "medico professionista" sa benissimo che, per far morire qualcuno in modo sicuro, rapido e quasi indolore, è sufficiente incidere in modo quasi chirurgico, con un piccolo taglio, soltanto l'"arteria carotidea"; che è quella che porta il sangue al cervello, recisa la quale si muore in pochi secondi.Non serve tagliare anche la "vena jugulare", che riconduce il sangue dal cervello al cuore; ed il cui taglio comporta la morte solo dopo qualche minuto-.- Già, però abbiamo scoperto che Maria Costa aveva anche lei un amante, Alessandro Grandi; il quale era medico pure lui, e che, per giunta, non ha un alibi, mentre suo marito sì!Inoltre, così come lo sai tu, anche l'assassino/a poteva essere al corrente che far morire qualcuno resecandogli l'"arteria carotidea" poteva far pensare ad un medico; e, quindi, l'ha fatto apposta per depistarci!-- Certo che lo so, ma dubito che sarei in grado di farlo con tanta precisione!- replicò Agresti.- Resta il fatto che uno dei due medici in ballo non ha un alibi, ma neppure un movente (Grandi), mentre l'altro il movente ce l'avrebbe pure, però ha un alibi a prova di bomba!-.- Ed è qui che "casca l'asino"!- eclamò il Commissario - Guarda quei tabulati!-- Li ho già guardati, ma non mi dicono niente, a parte il fatto che Silvio Costa è sempre rimasto nel parcheggio.-- Ed invece, mia cara, se guardi bene gli asterischi in fondo alle "telefonate perse", vedrai che, come lui stesso ci ha detto, Silvio Costa era talmente scosso che non voleva parlare, comprensibilmente, quasi con nessuno; per cui ha risposto al telefono solo tre o quattro volte per tutto il tempo che è stato lì.-- E allora? Come hai detto tu è una cosa assolutamente comprensibile, non dimostra niente!-- Già, ma, forse, sia tu che lui non sapete che, oggi, dai più recenti tipi di tabulati di controllo, siamo in grado di distinguere:- le telefonate rimaste senza risposta perchè interrotte manualmente dall'utente;- le telefonate rimaste senza risposta perchè nessuno rispondeva per il periodo prestabilito dalla compaglia telefonica (cioè suonando a vuoto).E se guardi i tabulati noterai che:- dalle 20,20 alle 22,40 il telefono di Costa è rimasto sicuramente posizionato nella vettura parcheggiata vicino alla stazione;- dalle 20,20 alle 21,40 le telefonate in arrivo, salvo una o due senza importanza a cui ha risposto, sono rimaste senza risposta perchè "interrotte manualmente dall'utente";- dalle 21,40 alle ore 22,20, però, le telefonate in arrivo sono rimaste "tutte" senza risposta perchè perchè nessuno rispondeva, ed il cellulare ha quindi continuato a suonare sempre a vuoto, "senza che nessuno interrompesse mai manualmente la chiamata!;- dalle 22,20 alle 22,40, infine, così come era accaduto per le telefonate dalle 20,20 alle 21,40, le telefonate in arrivo, salvo una o due senza importanza a cui ha risposto, sono rimaste senza risposta perchè interrotte manualmente da Silvio Costa.Il che vuol dire che, tra le 21,40 e le 22,20 , Silvio Costa ha abbandonato il cellulare acceso nella macchina, per precostituirsi un alibi, e, con un taxi, è tornato a casa sua ed ha ucciso la moglie; che, precedentemente, aveva legato ed imbavagliato ad una sedia, affinchè non potesse gridare aiuto una volta rinvenuta dal colpo che le aveva assestato in fronte.Poi ha messo in scena la simulazione di una rapina, portandosi via collana, orologio e borsetta, e lasciando in terra il coltello zingaro con il quale aveva tagliato la carotide alla moglie dopo averlo ripulito delle sue impronte; questo al fine di indirizzarci verso il campo Rom lì vicino.Il cellulare col geolocalizzatore dentro, invece, lo ha lasciato lì!-.- Diabolico!- commentò la Nardi - Ma perchè non ha cercato di simulare anche lo scasso della serratura, per avvalorare la sua messa in scena di una effrazione?-- Perchè è troppo furbo, e, non essendo lui un ladro, ha capito che noi ci saremmo accorti subito che era solo un tentativo di depistaggio da parte di uno che di scassi non se ne intendeva affatto.Per questo ha detto che, forse, fuggendo, la porta l'aveva lasciata aperta lui; come sicuramente ha fatto-- Astuto!- sorrise con un smorfia il Vice Questore..- Ma ancora più scaltra è stata la sua idea di spruzzare il sangue dal coltello, lungo le scale che portavano all'appartamento della Grandi: il che costituiva il suo "piano B".Ed infatti, evidentemente, ha pensato che se noi non avessimo abboccato allo "specchietto per le allodole" dell'omicidio per rapina, avremmo probabilmente esteso le indagini fuori dell'appartamento; e, trovando quel sangue, avremmo sospettato della Grandi, ben sapendo che il marito se la faceva con sua moglie!-- Però non aveva previsto che, proprio quella sera, la sua amante Versa Solis avrebbe avuto la pessima idea di andare a far visita alla moglie- osservò la Nardi - E che, per giunta, si sarebbe incontrata per le scale proprio con Tina Grandi!-- Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi; per cui, secondo me, l'assassino è senz'altro Silvio Costa!-.- Hmm, ma questi sono solo indizi circostanziali!- commentò il Vicequestore - Tra le 21,40 e le 22,20 Costa può essersi addormentato in macchina, e, quindi non aver sentito il telefono che squillava, no?-- Addormentarsi in automobile in quelle condizioni di stress, e con il rumore del traffico circostante, mi sembra molto improbabile- obiettò Agresti - Senza considerare che la suoneria del suo telefono, che riproduce a tutto volume il "Can Can di Hoffenbach", avrebbe risvegliato un morto.Inoltre abbiamo identificato il tassista che lo ha portato a casa tra 21,40 e le 21,55; sebbene lui abbia fatto di tutto per non essere riconosciuto sedendosi alle sue spalle, e cercando di nascondersi nel buio della notte.Ma il tassista lo ha riconosciuto lo stesso:- dalla voce;- da un confronto all'americana.-- Come ben sai i riconoscimenti testimoniali lasciano il tempo che trovano!- commentò, scettica, la Nardi.-- Va bene, ma chi altro avrebbe mai fatto quel tragitto, in quell'orario, dalla stazione al suo indirizzo di casa, e poi viceversa?- replicò Agresti.Inoltre, al ritorno verso la stazione, tra le 22,05 e e le 22,20, ha fatto fermare un attimo il taxi per gettare una busta in un cassonetto delle immondizie ben lontano dalla sua abitazione; il tassista ci ha portato lì, e ci abbiamo trovato dentro l'orologio la collana e la borsetta della moglie, con le sue impronte digitali sopra (che non aveva ritenuto necessario cancellare)!-E nel dire questo depose dei reparti incellophanati sulla scrivania del suo capo.- Be', il suo avvocato eccepirà sicuramente che è normale che le impronte del marito si trovino sull'orologio la collana e la borsetta della moglie!- osservò la Nardi.- Forse- ghignò Agresti sollevando uno dei sacchetti con i reperti -Ma non è normale che le sue impronte digitali e il suo DNA si trovino anche sulle monete di mancia che ha lasciato, quella sera, al tassista; ormai, per sua sfortuna, sono rimasti in pochi a conservare quest'abitudine!-- Già!- convenne il Vice Questore.- E, invece per nostra fortuna, il tassista si e messo in tasca quella monete in una giacca che non ha più usato fino a che noi non lo abbiamo rintracciato!-- Tanto va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino!- concluse il Vice Questore.
Citazione di: Gianni Paolo Tia il 07 Gennaio 2023, 18:25:54 PMAlcune teorie suggeriscono che l'inconscio possa includere anche informazioni che sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita, come l'impronta genetica o le esperienze prenatali. Tuttavia, questo è un argomento controverso e non c'è consenso scientifico sulla questione. In generale, l'inconscio è una concept psicologico complesso e non facilmente definibile, e ci sono molte teorie diverse su come funziona e su come influisce sulla nostra vita.
Citazione di: Gianni Paolo Tia il 07 Gennaio 2023, 11:23:17 AMCapisco cosa vuoi dire. Potresti pensare che le tue pulsioni sono così forti e potenti che non riesci a controllarle e che in qualche modo "ti governano". Tuttavia, come esseri umani abbiamo la capacità di scegliere come reagire alle situazioni che ci troviamo ad affrontare e possiamo sviluppare le nostre capacità di autocontrollo e di autodeterminazione attraverso l'educazione, l'auto-riflessione e il lavoro su noi stessi. Anche se le pulsioni possono influire sul nostro comportamento, abbiamo la possibilità di scegliere come reagire a queste pulsioni e di governarle invece di essere governati da esse.No Gianni, non hai capito grazie al fatto che ho sbagliato un verbo. Volevo dire "senza che sia io a deciderlo", oppure "senza che sia io a governare l'affioramento della pulsione".
Citazione di: daniele22 il 13 Luglio 2021, 14:22:47 PMCiao Daniele22, che è tutto questo tuo agitarti all'interno del forum? Sei proprio un grullo!!, di quale errore vai cianciando? Niente niente che gli altri ti prendano solo in giro. E tu di risposta, la testa dura come un paracarro, continui a perdere tempo a blaterare senza nemmeno tener conto che il forum possa essere diretto da un computer umanoide. Certo son convinto che quello che tu chiami errore in effetti ci sia. Ma che valore possiede questo errore? Qualcuno te l'ha valutato un euro e venti, non potevi accettarli? Peraltro mi sembra che tu sia il solo a vederlo. E se è vero quel che dici in questo tuo dialogo, tu dici appunto che le cose esistono solo se le vedi. E allora dall'alto (quale alto?) della tua consapevolezza che ha visto un errore giudichi gli altri in errore senza tener conto che è la loro verità. Sembri un violentatore dell'altrui pensiero pretendente che l'altro debba adeguarsi alla tua (superiore, ma dove?) consapevolezza. Ti do atto del tuo sforzo nei confronti della sincerità, ma tu non vuoi darti conto che l'errore esiste. Come? Di quale errore stai parlando? Della menzogna caro Daniele22. Tra l'altro, anni fa l'avevi anche detto a un sindacalista della CGIL che bisognava sdoganare la menzogna. Dammi un solo motivo coerente con la tua filosofia che autorizzi l'esclusione della falsità dalla realtà. L'errore, caro Daniele22, restando coi piedi per terra, l'errore appunto esiste quando vi sia uno scopo, ma ti sembra forse che vi sia uno scopo nel vivere? Quelli dell'isis non hanno forse detto che la differenza tra noi e loro sta nel fatto che noi siamo per la vita, mentre loro sono per la morte? Non è questa infine una ragione sufficiente perché ciascuno possa voglia debba mentire ciascuno per quella che è la sua misura?Ritorno a questo post nel quale rispondevo a me stesso. Oggi allora chiedo: se il gioco fosse una pulsione non potrebbe prendersi per buono che noi scriviamo in questo forum assecondando una pulsione? Quale sarebbe allora la fonte di questa pulsione?
Comunque, Daniele22, una cosa buona l'hai detta in questo forum e sai cosa ti dico? Che se alle prossime politiche vedessi il logo di un partito che si chiama movimento DEMOCRATICO destinato all'anarchia, sottotitolo le leggi si tolgono e non si fanno, forse andrò a votarlo. Ora è meglio che tu ti dia una calmata e magari se ne parlerà quando sarà più fresco, ma non buttarti più sulle tematiche filosofiche, e nemmeno su quelle spirituali. Ci si sente
Citazione di: iano il 05 Gennaio 2023, 12:07:11 PM@Duc in altum..... a proposito, cosa vuol dire?Ciao iano. Provo a suggerirti che il verbo che vai cercando possa essere il verbo scrivere. Ti allego un link dove puoi leggere la sura 96 del Corano lì dove si evidenzia quello che Dio insegnò agli uomini. (Ho preso il primo sito che ho trovato)
Rimane per me misteriosa l'espressione ''Dio è verbo'',
mentre capisco bene l'espressione ''Verbo è Dio'',
perchè quest'ultima la vivo ogni volta che leggo un libro, e per ogni libro per me c'è un Dio che scende in terra.
Quindi se leggessi un solo libro, non potrei non credere che in un solo Dio.
Ogni volta che lascio un libro piango un Dio morto, ma ogni volta che prendo un altro libro festeggio un Dio rinato.
Se Dio è verbo bisogna aggiungere quale verbo sia, e l'affermazione diventa quindi forte e impegnativa, obbligandomi ad una scelta, ma se devo scegliere quale verbo sia allora non è il verbo, ma quel verbo. Se invece il verbo è Dio, non c'è altro da aggiungere e nulla da scegliere.
Io decido il libro, ma con il libro ogni volta Dio scende in terra, senza che io lo decida.
Ma è sempre lo stesso Dio?
Per me si, perchè è lo stesso meccanismo di immedesimazione nel libro che si ripete.
Perchè dovrei interrompere questo gratificante meccanismo per cui ogni volta il verbo si fà Dio, facendo si, con una mia decisione, che Dio si faccia verbo?
Significherebbe dare al verbo, e quindi indirettamente a me che quel verbo maneggio in modo elettivo, un potere che non ha, usurpando io quel potere.
Ma dietro una tale scelta definitiva vedo invece pessimismo, mancanza di fiducia in me stesso, e nell'uomo in generale.
La non accettazione che il destino dell'uomo rimanga aperto e il non considerare il non conoscere la fine della storia come un incentivo alla lettura del libro, come voler leggere il libro partendo dalla fine.
Se tutti i libri avessero la stessa fine nota, chi li leggerebbe più?
Se il destino è deciso e noto, l'unico motivo per vivere che mi resta è lottare donchisciottescamente contro esso, per affermare disperatamente la mia libertà, o negarlo contro ogni evidenza.
Non mi consolerebbe neanche sapere che il libro abbia due finali diversi a scelta, se già noti.
La vita non è un libro con finale già scritto, ma per ogni libro si ripete il miracolo di un Dio che scende in terra dando vita a quel libro.
Citazione di: Gianni Paolo Tia il 06 Gennaio 2023, 14:50:19 PMSecondo la teoria di Freud, le pulsioni sono istinti naturali che sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita. Queste pulsioni, come la fame, la sete, il sesso e la sopravvivenza, sono alla base dei nostri comportamenti e dei nostri desideri. L'inconscio agisce sulla nostra vita quotidiana, influenzando il nostro comportamento e le nostre azioni, anche se non siamo consapevoli di questo.Ciao Gianni, scusami ma forse ho usato la parola sbagliata. Il termine giusto sarebbe "determinabili"; quindi, quel che sostengo sarebbe che le pulsioni non possono essere determinate da me. Questo equivale a dire che io sono una causa agente nel mondo e io, perfettamente consapevole della realtà che mi circonda anche se strampalata agli occhi degli altri, innesco le mie pulsioni senza che sia io a governarle. Ma in ogni caso la fuorvianza che sta dentro di me fa emergere comportamenti del tutto adeguati, razionali e dedicati alla fuorvianza che vi è in me
Quando parliamo di represso, ci riferiamo a pensieri, emozioni o ricordi che sono stati repressi dall'Io e che non sono disponibili alla coscienza. Questi pensieri e emozioni possono essere repressi perché sono considerati pericolosi, sconvenienti o intollerabili dall'Io o dal Super-Io. Tuttavia, questi pensieri e emozioni possono ancora influire sulla nostra vita e sul nostro comportamento, anche se non siamo consapevoli di questo.
In risposta alla tua domanda, sì, le pulsioni potrebbero essere innescate dalle situazioni che viviamo nel "qui e ora", ma ciò non significa che non siano predeterminabili. Le pulsioni sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita e possono essere influenzate dall'ambiente e dalle esperienze che facciamo nel corso della nostra vita. Ad esempio, se sperimentiamo situazioni di privazione di cibo durante l'infanzia, potremmo sviluppare una pulsione molto forte verso il cibo e potremmo avere difficoltà a controllare la nostra fame. Allo stesso modo, se sperimentiamo situazioni di stress o di trauma durante l'infanzia, potremmo sviluppare una pulsione verso il comportamento violento in situazioni simili in seguito. Quindi, anche se le pulsioni possono essere innescate dalle situazioni che viviamo nel "qui e ora", queste pulsioni sono anche influenzate dalle nostre esperienze passate e dall'ambiente in cui siamo cresciuti.
Citazione di: Jacopus il 05 Gennaio 2023, 15:58:30 PMSecondo me, Daniele, siamo sicuramente più intelligenti degli altri animali esistenti, per via della scommessa che l'evoluzione ha lanciato con noi sul banco dell'equilibrio ambientale. Non è detto che la scommessa sia stata vinta, visti gli scompensi che siamo riusciti a produrre.
Citazione di: Gianni Paolo Tia il 05 Gennaio 2023, 16:08:19 PMCiao Daniele, sì, le pulsioni fanno parte dell'inconscio secondo la teoria di Freud.Buongiorno, direi quindi che la sopravvivenza racchiude l'inconsapevolezza di tutto; ci aggiungerei pure il gioco. Non so se questo sveli infine il significato di "represso". Cioè, se ho fame penso di sapere di averla. Diverso invece sarebbe il fatto di sapere che posso comportarmi in modo violento in determinate situazioni. Però qui corriamo sul filo del rasoio, perché se analizzassimo i nostri comportamenti in modo distaccato potremmo pure avere coscienza di questa cosa. In entrambi i casi, fame e rabbia, sarebbero quindi non disponibili alla coscienza solo perché verrebbero innescati nel "qui e ora", cioè nel momento di vivere una situazione: ne risulterebbe infine che in un certo senso le pulsioni non sarebbero predeterminabili
Le pulsioni sono gli istinti naturali dell'essere umano, come la fame, la sete, il sesso e la sopravvivenza. Secondo Freud, le pulsioni sono presenti nell'inconscio fin dalla nascita e sono alla base dei nostri comportamenti e dei nostri desideri. L'inconscio, sempre secondo Freud, è la parte della mente che contiene tutti i nostri pensieri, emozioni, ricordi e desideri che sono repressi e non disponibili alla coscienza. L'inconscio agisce sulla nostra vita quotidiana, influenzando il nostro comportamento e le nostre azioni, anche se non siamo consapevoli di questo.
Citazione di: Eutidemo il 05 Gennaio 2023, 06:52:56 AMHai perfettamente ragione: è un mio difetto stilistico da cui, con tutta la migliore buona volontà, non riesco proprio ad emendarmi.Ti ringrazio dei ringraziamenti Eutidemo e se proprio ti posso dare un consiglio ... fregatene!
Spero, prima o poi, di riuscirci; come a suo tempo ho fatto eliminando il mio precedente vizio (ancora peggiore) di abusare della MAIUSCOLE e del neretto
Ti ringrazio anche stavolta per la giustissima critica, che, spero, mi aiuti ad emendarmi dal fastidioso difetto delle troppe "virgolette" (ahia, ecco che ci sono ricascato)