Condivido la tua argomentazione Inverno.
L'anarchico è la figura antitetica allo Stato, nella misura in cui nessuno può conoscere meglio i problemi di chi li ha, e quindi perché mai farsi rappresentare da qualcuno che non può essere l'interessato.
E' altrettanto vero che l'utopia anarchica nasconde la forma romantica, ma sono d'accordo con te Inverno, si ha necessità di avere figure "fuori dal coro" e antidarwinistica. Il darwinismo ideologico è l'abuso della dottrina neoclassica economica che ha paradigmaticamente focalizzato l'individualismo utilitaristico.
Il problema è simile al concetto di Stato quando sempre in maniera romantica fu teorizzata la modalità maieutica di addestramento di un popolo sotto il tetto dello Stato.Quest'ultimo avrebbe dovuto civilizzare nel rito del diritto costituzionale il popolo:questa idea è fallita. Ed è fallita nella misura in cui del diritto stesso è stata fatta merce nel mercato economico. Il diritto è un costo sociale, individuale, di lavoro per il capitalismo. La vera diattriba è sempre stata fra pubblico e privato, fra società e individuo,fra diritto e mercato, fra uomo con la sua dignità e offerta e domanda che porta alla mercificazione umana.
Baylham il conflitto è teorizzato all'interno dello Stato; la pacificazione dei conflitti portano alla negoziazione delle parti sociali, al negozio giuridico fra parti contraenti, ma soprattutto al monopolio della violenza da parte dello Stato che si arma per imporre la legge e la sanzione ai trasgressori, al popolo senza armi.
Se allo stato si toglie il ruolo maieutico romantico, il rispetto del diritto aggirato dal mercato economico, rimane ll'involucro istituzionale con il "re nudo" con la sua oppressività.
Se il rapporto costrittivo diventa pregnante nel vissuto del cittadino con la vessazione degli obblighi imposti, non tiene più la divisione fra tirannia o democrazia, sono soli nomi che nascondono rapporti sociali dove l'abuso diventa reale e gli intenti costituzionali più utopie dell'anarchia stessa.
L'anarchico è la figura antitetica allo Stato, nella misura in cui nessuno può conoscere meglio i problemi di chi li ha, e quindi perché mai farsi rappresentare da qualcuno che non può essere l'interessato.
E' altrettanto vero che l'utopia anarchica nasconde la forma romantica, ma sono d'accordo con te Inverno, si ha necessità di avere figure "fuori dal coro" e antidarwinistica. Il darwinismo ideologico è l'abuso della dottrina neoclassica economica che ha paradigmaticamente focalizzato l'individualismo utilitaristico.
Il problema è simile al concetto di Stato quando sempre in maniera romantica fu teorizzata la modalità maieutica di addestramento di un popolo sotto il tetto dello Stato.Quest'ultimo avrebbe dovuto civilizzare nel rito del diritto costituzionale il popolo:questa idea è fallita. Ed è fallita nella misura in cui del diritto stesso è stata fatta merce nel mercato economico. Il diritto è un costo sociale, individuale, di lavoro per il capitalismo. La vera diattriba è sempre stata fra pubblico e privato, fra società e individuo,fra diritto e mercato, fra uomo con la sua dignità e offerta e domanda che porta alla mercificazione umana.
Baylham il conflitto è teorizzato all'interno dello Stato; la pacificazione dei conflitti portano alla negoziazione delle parti sociali, al negozio giuridico fra parti contraenti, ma soprattutto al monopolio della violenza da parte dello Stato che si arma per imporre la legge e la sanzione ai trasgressori, al popolo senza armi.
Se allo stato si toglie il ruolo maieutico romantico, il rispetto del diritto aggirato dal mercato economico, rimane ll'involucro istituzionale con il "re nudo" con la sua oppressività.
Se il rapporto costrittivo diventa pregnante nel vissuto del cittadino con la vessazione degli obblighi imposti, non tiene più la divisione fra tirannia o democrazia, sono soli nomi che nascondono rapporti sociali dove l'abuso diventa reale e gli intenti costituzionali più utopie dell'anarchia stessa.