Il titolo di questo "post" è, ovviamente, un po' "provocatorio", perchè, in "matematica", 1 x 1 è "uguale" a 1; però, in "geometria", le cose sono un po' diverse.
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Si dirà che non è lecito confondere la "matematica" con la "geometria"; ma allora perchè in "matematica" si dice che "1 x 1" è "1 al quadrato" e che "1 x 1 x 1" è "1 al cubo")?
Mi pare che la "commistione" già ci sia nello stesso linguaggio dei matematici!
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D'altronde, l'"1", a differenza del dio Proteo, può assumere "nature diverse", pur mantenendo la "stessa forma".
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Ed infatti, l'"uno":
- oltre ad avere una natura "matematica", laddove viene chiamato "numero";
- ha un'altrettanto riconosciuta natura "grammaticale", laddove viene invece chiamato "articolo".
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Però "uno scoiattolo" grammaticale rimane pur sempre "1" di numero.
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Gli altri "numeri", invece, pur essendo usati allo stesso modo per identificare la quantità delle entità fisiche in considerazione, non diventano mai grammaticalmente degli "articoli".
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Bizzarrie delle convenzioni e della semantica umana!
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Ma, per tornare alla "matematica" ed alla "geometria", possiamo tranquillamente dire che "un lato", nel caso di un poligono come il "quadrato", non è altro che "un segmento" che congiunge due vertici consecutivi mantenendo sempre la stessa lunghezza; però sempre "un segmento" rimane, e non per questo cambia certo natura.
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Cioè:
- così come una "donna" che si sposa, in rapporto al marito viene denominata "moglie", e, anche se assume il cognome del marito rimane, sempre la stessa donna di prima;
- allo stesso modo un "segmento" che "si sposa" ad angolo retto ad altri tre "segmenti" della stessa lunghezza, in rapporto al "quadrato" così formatosi, viene denominato "lato", ma rimane sempre lo stesso "segmento" che era prima.
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Tutto questo ozioso e noioso sproloquio, mi è servito per giungere a spiegare il titolo paradossale di questo "post"; e, cioè, che se in "matematica", 1 x 1 è sempre "uguale" a 1, però, in "geometria", le cose sono un po' diverse, in quanto, almeno "in un certo senso", 1 x 1 è "uguale" a 4.
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Ed infatti moltiplicando "un segmento" per sè stesso (1 x 1), non otteniamo un altro singolo "segmento", bensì 4 segmenti che si incontrano a 90 gradi:
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Al che si potrebbe obbiettare che, a rigore, io non moltiplico affatto "un segmento per sè stesso", bensì "un lato per un altro lato" (sebbene identici per lunghezza); e, comunque, noi otteniamo lo stesso il numero "1": cioè "UN quadrato" (o meglio, la sua area)!
Il che è verissimo, ma, secondo me, è un modo diverso per dire la stessa cosa; ed infatti, se io dico di moltiplicare "un metro per se stesso", ovvero dico di moltiplicare "un metro per un altro metro", il risultato non cambia (è sempre il risultato di 1 x 1)!
E "UN quadrato" ha comunque un perimetro costituito da "4 diversi segmenti", chiamati, per convenzione, "lati"; quindi "il quadrato" è diverso (≠) dal "segmento" da cui è partita l'esposizione a potenza (1 x 1 ≠ 1), anche sotto il profilo della mera definizione geometrica.
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CONCLUSIONE
Con il presente post, non ho inteso dimostrare assolutamente "niente"; trattandosi solo dei "pensieri oziosi di un ozioso" (ed anche un po' rimbambito, a dire il vero).
Ho solo voluto mettere in evidenza come, da un "mix" di "matematica", di "geometria" e di "grammatica", possano scaturire singolari oziose riflessioni di carattere "semantico".
Tutto qui!
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