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Messaggi - niko

#1261
Citazione di: green demetr il 18 Aprile 2024, 01:21:22 AMI palestinesi non sono un etnia, ma sono arabi.
E' inutile che strilli la storia non ammette la fanta-storia.

Solo perchè ti vanno bene certi intellettuali piuttosto che non altri, non ti da il diritto, tra l'altro manco argomentato, come al solito, di dire che La Grassa non è un marxista.
Mi pare anzi l'unico marxista che parla di marx come piace a me argomentando e spiegando i concetti chiave, non in inutili teorie, ma proprio ricordandoli nel discoros pratico-politico proprio per non fare confusione.


Lo dice pure wikipedia, e pure lui stesso, di non essere (piu') un marxista, dai, su'...

La fanta, fanta, super-fanta storia e' il proggetto sionista di Israele, e la (presunta) etnicita' ebraica, che poi a ben vedere e' solo un'unita' religiosa... stato pseudodemocratico attualmente governato da un fascista che estende la guerra e il genocidio per rimanere illeggittimamente al potere a tempo indefinito, e per non andare in galera, che sarebbe il suo unico giusto posto...

#1262
Citazione di: green demetr il 18 Aprile 2024, 00:11:44 AMMa io ti lascerei volentieri nella valle dei senza speranza.
Mi irrita sommamente che ti dici marxista.
Ma marxista in cosa scusa?
E poi ti stavo citando perchè condivido la guerra delle minoranze etniche e di genere.
Io non sono un cattolico bigotto, che antepone la dottrina ai sentimenti di una persona.
Quindi siamo alleati in questo.
E per questo ti ho citato.
Infatti il marxismo fa a meno della spiritualità e si concentra sui fatti.
nella mia testa prima viene il marxismo, ossia la possibilità di una economia sociale, e DOPO la ricerca spirituale, che sennò è puro bigottismo.
Secondo te perchè sarei di sinsitra ancora nonostante tutto.
Me lo spieghi?
Che poi in quanto pro-israele tu mi odi, e che ci vuoi fare, torna pure a leggere il corano.
e non rompere con il fatto che israele è capitalista, perchè lo è anche la cina e la russia.
e marx non era contro al capitalismo in toto, questo è quello che pensate voi comunisti zeloti, piuttosto al suo uso.(guardati i video di la grassa! ancora vivente e anti-sionista, come piace a te, dunque non cosi distante da te, mi sembra anche con antiche simpatie maoiste, e quindi pro-cina, anche se oggi pure lui capisce che il capitalismo va ristudiato in base alle condizioni odierne).




Tu sarai pure di sinistra, ma usi categorie mafioso/fasciste, come bene, male, infami, tradimento, odio verso i poveri, odio verso la tecnica, odio verso tutti gli intellettuali (corrotti) tranne una ristrettissima cerchia che va bene a te e che tu identifichi in senso narcisistico ed elitario, odio verso l'islam...

La prima etnia oppressa dei nostri tempi, se proprio lo vuoi sapere, e' quella palestinese, e il problema e' che Israele non e' solo "capitalista": e' colonialista, imperialista, ed e' attualmente uno stato terrorista, fonte di illegalita' e destabilizzazione internazionale continua, e votato allo sterminio, di tale etnia, e di chiunque altro intralci i suoi piani.

E per il resto stai tranquillo, che La Grassa non e' piu' marxista da un pezzo.

#1263
Citazione di: green demetr il 17 Aprile 2024, 22:59:04 PMCiao Mauro, a mio modo di vedere ciò per cui vale la pena combattere è quello sul tema della grande narrazione spirituale e di cui ti considero alleato.
MA.
Ricordati che Galimberti e Byung-Chun fanno parte di quella classe di intellettuali asserviti al potere.
Sembra proprio che ti manchi completamente l'immersione nella storia contemporanea.
Come ho già detto ad Antony, non è tanto il problema della disforia sessuale a essere sul banco quanto il suo uso politico e cioè identitario.
Ovvero la distruzione dell'identità che certo secondo la dottrina cristiana è quello del giusnaturalismo alla cui base non c'è tanto l'evoluzionismo quanto il CONCETTO DI PERSONA.
E' inutile dire che distrutto il concetto di persona, andando cioè proprio a manipolare sin dentro la storia, la nostra storia giudaico-cristiana, si arriva a IMPORRE per CONVINCIMENTO ossia per INDUZIONE, che questo concetto sia di tipo naturalistico.
Ma non è naturalistico, bensì cultural-naturalistico, ossia spirituale.
L'intento della tencia è distruggere questo impianto.
Perchè ciò che l'occidente ha dimenticato in un batter di ciglia è la dimensione morale dell'uomo.

Purtroppo la strategia è tutto in questa battaglia fra bene e male.
Che stanno vincendo i musulmani prima ancora che i capitalisti.
E' questa la doppia cecità.

Concentrarsi sulla disforia sessuale, negandola come fai tu, è talmente sbagliato tatticamente, strategicamente, che bisognerebbe andare a capire come mai tu che sei spiritualista e niko che è un transumanista e per giunta (fintamente)marxista facciate una guerra senza accorgervi che ci stanno togliendo i DIRITTI.

Alla base del giusnaturalismo vi è infatti il diritto della PERSONA, che contine i caratteri fondamentali dei diritti dell'uomo.
Compreso il principlae: quello al diritto di SACRALITA' del corpo.
Fatto esplodere ad arte dalla pandemenza del 2020.

Vi sono cioè narrazioni artificiose (quelle che vorrebbe gli infami traditori dell'occidente cristiano: galimberti, suo dichiarato nemico dal giorno 1, e più sottilmente byun-chung. Senza dimenticare TUTTI gli altri. Vale a dire che non se ne salva NEMMENO UNO).

Questa gente è al soldo di narrazioni molto più grandi del singolo problema raziale, o indentitario di genere.
Quelli sono grimaldelli, il vero nemico è il catecon cristiano.
Come tutta la teologia politica del novecento ha evidenziato.

Nelle parole, e nei fatti contraddetto: pensiamo a Heidegger come caso limite.

Pensiamo a come si è ridotto Agamben, studioso serio di Paolo, teologo POLITICO.
A favore di Hamas.
Cosi come gli studentelli decerebrati di roma.
O come i media e l'esercito.
Contro hamas e iran a parole, e loro ALLEATI nei FATTI.
(rifiuto di aiutare ISRAELE).


Come dire le grandi narrazioni sono sparite: si quelle occidentali però!
Quelle orientali sono invece piu forti che mai.
Questo forum, come tutto il resto che non sia dentro la cultura ebraica (questo vuol dire che anche il cristianesimo ha tradito) è fuori strada.
E di molto.
E' il bla bla culturale che si è imposto dal 45 in poi.

No torniamo a bisanzio! e ragioniamo meglio, ovvero rafforziamo, ricordiamo le nostre RADICI culturali.
almeno fra noi amici della cultura questo dovrebbe essere molto piu che assodato.
e invece no.
ed è fantastico come Heidegger abbia visto nella sfera del tempo.
Il nemico della terra (ossia l'occidente) sta per venire distrutto dall'allenza fra capitalismo e comunismo.
I 2 mostri di mare e dell'aria.
Assurdo aver pensato che questa alleanza fosse incarnabile da israele.
questo è stato assurdo! vedere il mostro ebraico (che non c'è), e non vedere la bestia islamica che c'è dietro...era lì al posto di bisanzio...
gli autori della teologia politica NON SAPEVANO DI STORIA!!!!!! ???
ogni uomo si merita il destino distopico che lo attende.
ben oltre quello capitalistico sotto cui versavamo l'anima e il sangue del tempo.


Ma vai a fare il fanatico altrove, e sproloquia senza nominarmi...

Tu sei tra i motivi per cui il giorno che la tecnica punkislamica distruggera' per sempre l'occidente giudaico-cristiano, io faro' festa...

Al di la' del bene e del male, spero di essere vivo il giorno che i dromedari si abbevereranno in piazza san Pietro...

#1264
Citazione di: PhyroSphera il 17 Aprile 2024, 21:52:10 PMBisogna capire inoltre che l'idea di attenuare a tutti i costi la sofferenza non è corretta. Nella vita bisogna accettare anche il dolore e questo è un principio giusto;


Accettalo te, amico, il "dolore", e vergognati, di fare del colonialismo culturale per imporre anche agli altri, di accettarlo.

L'unica cultura della morte e' quella di chi vuole negare i diritti e liberta'... soprattutto quelle acquisite.

Crogiolati dunque nella tua, di accettazione della croce e del dolore in questa valle di lacrime, e... fattela bastare.

#1265
Citazione di: bobmax il 17 Aprile 2024, 15:01:11 PMNon è tanto l'artefatto ottenuto con il cambio di sesso a preoccupare.
Perché se questa artificiosità può davvero alleviare la sofferenza di chi si sente inadeguato, non vi è ragione per opporvisi.

La questione è invece un'altra.
E riguarda invece il plauso verso questa pratica, quasi che questa artificiosità fosse una "conquista" di libertà!

Mentre non si tratta che di un palliativo per alleviare, ma non risolvere, il disagio di chi si ritrova diverso.
Si tratta cioè solo di un rimedio, ma non certo di una soluzione.

Eppure, invece che fermarsi di fronte alla sofferenza, che comunque permane seppur sperabilmente attenuata, vi è chi plaude!
Quasi che si trattasse di passare con un colpo di bisturi dalla infelicità alla felicità!

Quei tanti che plaudono, senza però alcuna loro intenzione di cambiare sesso, cosa mostrano in realtà?
Assenza di profondità, senz'altro, ma soprattutto nichilismo.


Banalmente, i tanti che plaudono, plaudono al diritto, di usare il bisturi per il cambio di sesso in casi ben ponderati ed estremi, perche' (purtroppo) c'e' in giro chi, tale diritto, lo vorrebbe (arbitrariamente) negare.

La tua e' la stessa fallacia insita nel dire che i difensori del diritto all'aborto sarebbero eticamente malvagi perche' "plaudono all'aborto", nel senso che essi non vedrebbero o non considererebbero la sofferenza che un aborto, come fatto umano in se', comporta.

E invece, quasi sempre la vedono eccome, ma plaudono al diritto all'aborto non al fatto stesso dell'aborto in se'.

Perche' c'e' in giro chi, tale diritto lo vorrebbe arbitrariamente negare.

Ma il plauso al diritto, il plauso alla liberazione della tecnologia e della tecnica quando esse possono lenire e prevenire la sofferenza umana, non vuol dire il plauso al fatto in se'.

Davanti alla sofferenza, umana e non, non bisogna "fermarsi", non bisogna avere un atteggiamento di apparentemente "religioso", e in realta' meschino, "rispetto", qualunque cosa qui il termine rispetto voglia dire, ma difendere il diritto umano universale di lenirla e gestrla, tale sofferenza, e lottare per esso, soprattutto coi tempi che corrono.

La natura non ci ha insegnato, a "rispettare" la sofferenza, ma a lottare per liberarcene. 

O Almeno, la natura mia.


#1266
Citazione di: InVerno il 17 Aprile 2024, 12:08:50 PMLa logica della regola d'oro, anche cristiana, sia in forma positiva che negativa, implica la domanda "a te che te ne importa?". Fintanto che non sei capace di dimostrare danneggiamenti a terzi (e ripeto ci sono criticismi legati specificatamente alle pratiche chirurgiche, come l'età di accesso, l'irreversibilità di alcuni processi, e il significato di consenso riguardo ad un processo che può durare anni) le nozioni riguardo alla supposta "natura" lasciano il tempo che trovano. Posto il fatto che la novità del secolo sono le pratiche chirurgiche, per il resto è un fenomeno diffuso sin dall'antichità in decine di maniere diverse disponibili al tempo, l'idea che si tratti di un fenomeno "innaturale" lascia comunque l'onere della prova a chi vorrà confrontarsi con le migliaia di evidenze che invece lo definiscono come un fenomeno transculturale e astorico. Con dispiacere ho visto che non hanno accettato l'appellativo di "ideologia" (gender), io fossi stato in loro lo avrei abbracciato, certo che è un ideologia e non c'è niente di male, c'è di male che chi prova a contrastarne non ne ha realmente una, semplice corre col secchio a tappare con la pece le falle generate da battaglie di retroguardia. Rivendico altresì che la narrazione intorno alla loro conquista dei diritti è una grande narrazione, non è un mio pallino personale nè la ritengo così fondamentale come altri, ma rimane una narrazione macro e di successo. Un successo che potrebbe essere presto aleatorio, d'altro canto come ben noto le prime cliniche per la transizione di genere vennero aperte nella Germania di Weimar, parola chiave del nazismo "degenerazione", ovvero essersi allontanati dal percorso di "natura".


Non esiste l'ideologia gender come non esiste l'acqua bagnata, o la luce luminosa, o il quadrato spigoloso: tutti i generi sono intrinsecamente ideologici, e dunque il termine, (ideologia+gender) se pure esistesse e fosse universalmente accattato, sarebbe comunque ridondante.

Comunque la metti, la questione, resta da stabilire, invece, quale sia l'acqua non bagnata, la luce non luminosa, il genere non ideologico e il quadrato non spigoloso.

Questo perche' da una descrizione, non deriva una prescrizione.

Dall'avere il pisellino, non deriva come io, che ne sono l'umano portatore, lo debba usare. Posso usarlo per fare tanti figli nel sacro vincolo del matrimonio, oppure tagliarmelo, se cosi' mi piace.

Le varie possibilita' in merito, sono e restano, tutte ideologiche, tutte ideologie.

Anche che l'umanita' meriti di continuarsi verso, e per, un indefinito futuro, questa e' gia' una ideologia. Gia' avversata a suo tempo dagli antichi cristiani catari e gnostici. Prima che i cristiani bravi, quelli non gnostici, li sterminassero tutti.

#1267
Citazione di: Pensarbene il 17 Aprile 2024, 13:03:32 PMdietrologico detto da uno che scrive certe cose su altri thread  :D
Detto questo, nessuno sa che cosa sia lo spazio-tempo nè la gravitá.
La definizione concorde recita:"lo spazio tempo è, per così dire, un  tessuto quadridimensionale connesso alla gravità. Potrebbe  presentare le proprietà di un superfluido,cioè uno stato di fluido
a temperature estremamente basse che non oppone alcuna resistenza e scorre senza attrito.
L'idea che lo spaziotempo possa essere un superfluido deriva da alcune teorie che cercano di unificare la gravità con la meccanica quantistica.
In queste teorie, lo spaziotempo è visto come un "fluido quantistico" composto da minuscole particelle chiamate "gravitoni" o "gravitensori"  che agiscono come una schiuma creando infiniti giochi di curvature,chiusure e aperture spaziotemporali gravitoniche.
Questa ipotesi sembra essere una delle migliori  candidate a unificare teoria della relatività e meccanica quantistica A PARTIRE PROPRIO DALLE  INCOMPATIBILITÃ ESISTENTI TRA LE DUE PER QUANTO RIGUARDA I BUCHI NERI.
Allora, prima di dare del tuo agli altri vedi di aggiornarti.




Ovviamente, non esiste evidenza che lo spaziotempo sia un superfluido, da cui l'improbabilita' dell'esempio dell'aspiratore. 

Gia' e' tanto fare buoni esempi compatibili con le teorie accertate...



#1268
Tematiche Spirituali / Re: vacuita
17 Aprile 2024, 13:32:35 PM
Io penso che, se assumiamo che non ci sia in ultima istanza un se' separato (insomma una autoconsistenza dei fenomeni) allora ne dovrebbe conseguire che non c'e' neanche una vera possibilita' di estinguere la sofferenza -separatamente- in se' stessi, fregandosene degli altri.

Da cui la necessita' della compassione.

La possibilita' di essere felici in un mondo di sofferenti, la possibilita' di danzare leggiadri sulle rovine, testimonierebbe in assoluto la verita' di un se' separato (io sono felice, mentre gli altri, sono tristi), verita' che tutto il discorso buddista tende a negare.

#1269
Come al solito mi sa che sei un po' dietrologico nella tua analisi...

Io penso che di solito nei testi di divulgazione si fa l'esempio della palla nella coperta, e non quello che fai tu, dell'apiratore immerso nell'acqua, perche', semplicemente, l'esempio della palla nella coperta e' molto piu' esplicativo di quello dell'apiratore nell'acqua, che pure, non e' completamente sbagliato e si puo' al limite anche fare; ma rivela meno dettagli potenzialmente interessanti per il lettore di un testo di divulgazione scientifica, e si presta a piu' inutili e fuorvianti equivoci, rispetto a quello della palla nella coperta, e quindi gli autori di testi divulgativi l'esempio tuo, quello dell'aspiratore, di solito non lo fanno.

Vediamo un attimo perche':

* con l'aspiratore, l'acqua si sposta realmente: un lettore ingenuo, potrebbe essere portato a pensare che lo spaziotempo sia un "cosa", simile a un fluido o appunto all'acqua, e che esso si sposti da una sua ipotetica posizione "iniziale" in direzione del buco nero realmente, trascinando con se' anche le particelle di materia come se esse fossero condizionate dalla corrente di un fluido o da un mezzo di qualche tipo: ecco gia' una buona ragione per evitare questo esempio.

*L'esempio della coperta, fa capire al lettore che le traiettorie dei corpi che hanno abbastanza velocita' inerziale per sfuggire al buco, possono essere in alcuni casi chiuse o circolari (orbite): le sezioni circolari, dell'imbuto, conico, che quando lo spaziotempo si incurva e "sprofonda", a seguito dell'azione del buco nero, viene a crearsi; l'esempio dell'aspiratore, no.

*La coperta, fa capire che nella gravitazione e' la topologia dello spaziotempo che cambia, facendo diventare convergenti, traiettorie che in assenza di curvatura sono parallele, e quindi non convergenti; l'aspiratore anche, puo' far capire che due traiettorie parallele di eventuali particelle, a seguito della sua "accensione" e azione, diventano convergenti e prima o poi si incontrano, ma induce a credere che la gravita' sia una forza, appunto la forza trascinante dell'aspiratore, e non una caratteristica topologica dello spaziotempo.




#1270
Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2024, 17:30:15 PMIo non mi sono trovata un corpo addosso che non riconoscevo. Per quanto si corregga e censuri politicamente il "disagio" questo permane ed è  assai poco gaio.

Il disagio sta nel fatto che consideri "disabile" chi disabile non e', posti vignette becere, eccetera.

Io penso che chiunque abbia una malattia grave o con con gravi dolori, in una certa misura non si riconosca nel proprio corpo.

Ma voi pensate che uno che diventa tetraplegico a vent'anni a seguito di un incidente d'auto si "riconosca" nel suo corpo?

Una ragazza anoressica?

Un malato terminale di cancro?

L'esperienza di non riconoscersi nel proprio corpo dovrebbe attivare empatia quanto meno perche' proprio questa e'  l'esperienza universale e destinale di quasi tutta l'umanita', quasi al pari della coscienza di morte e del dover morire... al cento per cento tutti noi qui dovremo morire, al, diciamo, ottanta per cento, dovremo prima o poi ammalarci cosi' gravemente, rimanendo al contempo lucidi di cervello, da non riconoscerci piu' nel nostro stesso corpo, se non moriamo giovani o all'improvviso, o se non ci rimbambiamo gravemente di qualche demenza prima, di ammalarci gravemente.

Ma la beceraggine di alcuni intelligentoni populisti contro i gay o i trans, nasce  dal fatto che i gay e i trans non si riconoscono nella componente sessuata, o anatomicamente copulativa in vista della riproduzione, del loro corpo.
Non certo nel loro corpo in generale.

E allora vai di vignette, pietismo peloso, ipocrisia del "discorso sul corpo" che nasconde il "discorso sul corpo sessuato", se sei gay non ti deve interessare la famiglia borghese e devi vivere nascosto come un topo e devastato dai sensi di colpa come visse Pasolini, e chi piu' ne ha piu' ne metta.

Perche' certo chi giudica cosi' tanto la sessualita' degli altri, pace con la sua l'ha fatta.


 
#1271
Comunque il 90% delle coppie che ricorrono alla maternita' surrogata sono coppie eterosessuali e non transgender.

Quindi la malafede di chi associa maternita' surrogata a ideologia gender non ha limiti.

Chi ricorre alla maternita' surrogata non e' quasi mai ne' gay ne' transessuale, per ovvi motivi: le coppie gay o lesbiche, o in cui uno dei due partner e' transessuale, per avere "marmocchi" ricorrono ad altre, e meno avanzate e complicate, e meno "eticamente sensibili" tecniche.

Eppure, l'utero in affitto, nei discorsi di certa gente, sta sempre nello stesso calderone dell'ideologia gender.

Il che, statistiche alla mano, e' un vero mistero.

Quello che e' oggetto di pregiudizio, e' la devianza dai canoni di normalita' sessuale e riproduttiva in generale.

La rottura concettuale del nesso tra sesso e riproduzione.

Bisogna copulare non per piacere, ma per "sfornare marmocchi". E' questa la logica della maggior parte degli omotransfobici populisti, il loro dogma segreto.

Che permette loro di associare concettualmente maternita' surrogata/utero in affitto alle tematiche "gender", pur contro ogni logica, e contro ogni statistica.

Piu' papisti del papa, piu' pretisti dei preti.

Che hanno di fatto cominciato, a benedire le coppie omosessuali.

#1272
Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2024, 15:44:11 PMAugurereste a qualcuno di trovarsi nelle condizioni di Lara o avere un figlio (maschile sovraesteso) così ?


Si', e non nelle tue.
#1273
Citazione di: Ipazia il 16 Aprile 2024, 06:15:18 AMPer quanta cultura ci mettiamo sopra, dal giusnaturalismo non si sfugge. Una anomalia genetica fisiologica o psicologica tale rimane per quanto la infiocchettiamo di alterità o addirittura, mascherandola ulteriormente,  di orgoglio.

Il ricorso a chimica e chirurgia testimonia che la disabilità non è sanabile ideologicamente.

Per quanto la barbarie criminalizzante di questa disabilità sia esecrabile - nessuno criminalizzerebbe un cieco o sordomuto - altrettanto orwellianamente barbaro è il risentimento contro chi continua a chiamare e vedere la disabilità per quello che è.

Si rischia l'effetto Israele, un sionismo sessuale ignobile quanto le persecuzioni antisemite.

Per quel che mi riguarda resto fedele alla terra che maschio e femmina li fece, con tutte le delizie, e le fierezze, del caso: vive la difference.

Anche nell'epoca di grotteschi camuffamenti e tatuaggi, fisici e mantali.


Per la scienza, e per l'oms, e per il dsm, ne' il transessualismo ne' l'omosessualita' sono malattie, tantomeno esse sono disabilita', e non esiste nessuna prova allo stato attuale che omosessualita' o la transessualita' siano condizioni genetiche o ereditarie.

Ma certo, per te la scienza e' un complotto di Bill Gates e l'oms e' un complotto di Soros, quindi immagino ti informerai da fonti piu' autorevoli, tipo il giornalino delle nazifemministe.

Pero', dire nel 2024 che i transessuali siano malati, esprime lo stesso odio ideologico che puo' esprimere un romanista quando urla al bar tra un crodino e l'altro che i laziali: "so' malati!".
La "malattia", attribuita al "nemico", in tutti questi casi nasce da considerazioni puramente tribali e personali, e non scientifiche.

La cosa tragica, e' che per definire chi devia da stereotipi sessisti e patriarcali secolari malato, bisogna avere la convinzione, incoscia, o peggio ancora manifesta, che tali secolari stereotipi sessisti e patriarcali, da cui ogni tanto qualche individuo, vivaddio, in qualche misura devia, siano sani.

Malato rispetto alla sanita' del paradiso sociale umano attuale, che, come facilmente riscontrabile guardandosi intorno in un panorama urbano medio, fa tutti gli esseri umani felici. O almeno, tutti quelli che alle sue "leggi" scritte e non scritte con uno sforzo di volonta' ed autodisciplina si conformano. Cioe' quasi, tutti.

Dis/abile rispetto a cosa?

Alla santa abilita' di conformarsi, essenziale ad ogni animale sociale per sopravvivere. Ma la sopravvivenza, di ognuno allo, e nello, stato attuale non e' dignita', non e' evoluzione, non e' vita. Anche le varie "abilita' " psicofisiche ad essa connesse, vanno, con uno sforzo di obbiettivita', assolutamente ridimensionate.





#1274
Citazione di: Jacopus il 15 Aprile 2024, 18:10:26 PMPerchè? La metafisicità qualitativamente comporta lo stesso tipo di errore sia che si tratti di scientismo che di teologia, non è (solo) un problema qualitativo, ma tocca l'essenza dello nostro stesso rapporto con il mondo. Non a caso il marxismo è nato all'alba del positivismo.Se solo il ripetibile fosse possibile, non starei qui a parlare con te davanti ad uno schermo. Per pensare il cambiamento occorre pensare anche ciò che appare impossibile, ed è solo grazie a questa qualità tipicamente umana, che siamo riusciti ad avere quel successo che altre specie animali non hanno avuto.

Non essendo monista, non applico le leggi di natura al mondo antropico, poichè homo sapiens sapiens si è parzialmente emancipato dalla natura ed è contemporaneamente natura ed extranatura, senza per questo che si debba considerare super-natura. Se si applicano le leggi di natura al mondo etico dell'uomo si rischiano fenomeni imbarazzanti e in linea di massima tendenti alla riduzione della libertà, indipendentemente dal classico binomio destra-sinistra.
Non ci trovo nulla da ridere e neppure da piangere. Questo è un posto dove si pongono delle domande e si cercano delle risposte nel reciproco rispetto. La tua visione del mondo è tradizionale, nel senso che vi è una lunga tradizione positivista, monista, o riduzionista che è vicina a quello che dici. Anche la mia posizione ha una tradizione, che è quella dualista, spogliata però dal peso metafisico e che quindi si riconduce ai soliti nomi: da Nietzsche in poi, ma che ha eminenti esponenti in molti campi. E' una posizione forse dettata da convinzioni personali, che nascono, a loro volta, dalla mia storia e dalla mia esperienza, ma che trovo più rispondenti a ciò che credo che sia la natura umana: un centauro fra natura e cultura, impossibile da ridurre, nè all'una, nè all'altra.



Io direi piu' che altro, che tutte le specie animali, e soprattutto vegetali, passate, presenti e future del mondo, in questo specifico attimo lottano avvinghiate tra di loro, o meglio, fanno un grande gioco della patata bollente cosmico, per non essere l'uomo, e noi abbiamo perso.

Da cui la nostra specifica, rispettabilissima, ma un po' condizionata, prospettiva. Da cui pero' sarebbe anche ora di emanciparci. Magari passando la patata a qualcun altro. Magari al prossimo giro. Perche' c'e' sempre, qualcosa di nuovo sotto il sole. Tutte le cose si ripetono. Ma non tutte nello stesso momento.

Io penso che Dio sia una causa incausata, la liberta', un'istanza che va oltre la causalita'. Dovendo in qualche modo definirli, intendo.

Non credo, ne' nell'uno, ne' nell'altra.

Tutte le cause sono, a loro volta, causate e tutte le cause sono effettuali ed effettive in ogni attimo senza nessuna concessione residua al caso o alla liberta'; insomma, il tempo e' circolare e le cose si causano, infinitamente, tra di loro.

Quale sia il ruolo dell'uomo in tutto cio' non lo so, se non seguire le regole del gioco e passare la patata al prossimo giro. O anche, direttamente a questo. Se facciamo in tempo.

Non so neanche se il mio sia un monismo. Sicuramente, piu' che un dualismo, mi interessa recuperare la conoscenza di una molteplicita'.

Chi e' irripetibile e' solo.

Chi e' libero, e' responsabile.

Ma nessuna, di queste due cose, e' un destino eterno. Purtroppo, o per fortuna.


#1275
Citazione di: Jacopus il 15 Aprile 2024, 16:11:28 PME invece sì. E tutta qui la differenza. L'ordine cosmologico esiste nel mondo fisico ma nel mondo antropologico non esiste alcun ordine ripetibile e corretto. Il "materialismo scientifico" o ogni scientificità nelle discipline umanistiche è una distorsione, una scientificizzazione impropria, ivi compreso il socialismo ed il marxismo. Ciò, ovviamente, non toglie che il marxismo sia una miniera di insegnamenti, ma pensarlo come l'inevitabile verità di un pensiero che dalla scienza giunge al mondo dell'umano conduce verso quella stessa metafisica che voleva combattere. Occorrerebbe invece pensare il marxismo non come esito deterministicamente dato (materialismo scientifico) ma come scelta di libertà, secondo quello che ereticamente professavano i marxisti francesi (Sartre) e poi la Scuola di Francoforte. Non c'è nessuna tavola delle dieci leggi marxiste, così come non c'è nessuna tavola delle dieci leggi bibliche. Chi crede ad una di queste due tavole è ancora in una fase della vita in cui cerca rassicurazioni e non si sente responsabile di sè e degli altri.


Il discorso da fare e' lungo, e ci porterebbe fuori tema: quindi, ti dico solo che per me, dal mio punto di vista, quindi nella casa a cui tu, con le tue parole, hai bussato, e' molto piu' metafisico considerare l'ordine umano separato dall'ordine naturale, o eccedente rispetto ad esso, che non tutta la perniciosa metafisica che, pure, puo' nascondersi presso un marxismo estremizzato, o ipostatizzato.

Da cui anche il mio discorso sulla ripetibilita'. Per me, tutto il possibile, e' ripetibile. L'uomo e' possibile, dunque egli e' (anche) ripetibile.
Perche' "possibile", nella casa dove tu hai bussato, significa effettuale, possibile secondo le leggi di natura. Generato da una causa, la quale non si esaurisce e non muore nei suoi effetti.

Ancora, e' la parola piu' bella e piu' filosofica di tutte, perche' se la usi da sola, significa ripetizione, approvazione: volere ancora; se la neghi, significa attesa: non ancora. La ripetizione, si nega nell'attesa.
Se cambi l'accento e' l' a'ncora, con la prima "a" accentata, quella della nave (sul cellulare proprio non trovo gli accenti). E delle certezze umane...

E quindi, cosa potrebbe essere l'uomo, di diverso dalla natura? Di questa domanda, si puo' solo ridere. Per non piangere.