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Messaggi - daniele22

#1261
Citazione di: viator il 22 Maggio 2022, 14:17:02 PMSalve anthonyi. Non credo di essere il solo. Secondo me ci sono anche altri (assai pochi) i quali non sono intervenuti poichè non avevano nulla da obiettare alla ovvietà di quanto ho evidenziato parlando di Jack lo Squartatore. Saluti.
Illustrissimo buonasera, mi sembra che tu abbia tirato fuori un esempio un po' troppo particolare. Diciamo che innanzitutto e per lo più gli individui non si comportano come Jack lo squartatore. Però potrebbe benissimo essere che un individuo ammazzi qualcuno premeditatamente per un grave torto subìto. Costui avrebbe naturalmente dovuto rivolgersi alla giustizia, ma qualora intuisse che la giustizia non potrà mai dargli ragione per motivi che attengono alla producibilità delle prove che attestino il  torto subìto, cosa dovrebbe fare? Considera pure che anche qualora avesse qualche prova che giustifichi la sua condotta, la condanna, forse con un'attenuante, sarebbe garantita.
Per come la vedo io potrebbe quindi essere che tale omicidio premeditato non sia immorale, eppure, chi contravviene a tale legge verrà considerato come qualcuno che ha tenuto un comportamento immorale. Ne deriverebbe quindi che qualcuno che ammazza uno per un grave torto subìto sia un individuo immorale anzitutto per la sua volontà di uccidere ancor prima di uccidere. Tu che dici?
#1262
Attualità / Re: I sostenitori di Putin
18 Maggio 2022, 18:00:04 PM
Buonasera ... insomma ragazzi .... va ben che mi considerate proprio un irrecuperabile, ma almeno la curiosità ... non ho intenzioni polemiche ... Ma volete veramente che la guerra finisca? Allora consideratemi come un russo normale, uno che non mangia i bambini, lo diceva anche Sting. Un russo italiano, uno scellerato ... anche magari per vincere voi, dato che saprete cosa pensano questi scellerati ... io comunque non ho ammazzato nessuno ... anthonyi!! simpatica canaglia, almeno tu, altrimenti mi sento del tutto inutile ... scherzo naturalmente ... però, ridendo e scherzando
#1263
Illustrissimo viator buongiorno a te, e a tutti. Di solito sento dire "un'etica ispirata a ...", ma non mi capita quasi mai di sentire "un'etica ispirata a una morale". O no? Però, da quando esiste la legge giudaica noi viviamo di fatto all'interno di un'etica ispirata alla morale. O no? Secondo me questo genera confusione e sarebbe per questo che noi, non io e nemmeno tu mi sembra, li consideriamo sinonimi. Saluti e salute
#1264
Attualità / Re: I sostenitori di Putin
16 Maggio 2022, 14:37:35 PM
Citazione di: InVerno il 16 Maggio 2022, 12:29:44 PMCome disse Angela Merkel, Putin è uomo che sembra uscito dall'ottocento, per forza di cose i movimenti politici del '900 gli sono avulsi e lo repellono, e il suo centro politico è lo zarismo. Che tu abbia visto le stesse cose sue, io ci metterei un tranquillo NO sopra, ma non conoscendoti, lo dico solo in termini di probabilità, cioè estremamente basse.

Vogliamo peraltro aprire un topic dove si discute della semplificazione etichettatrice del "essere per le guerre" che è l'antitetica e assurda preposizione con cui i "filorussi" additatono persone con idee diverse, tentando di macchiarne la dignità morale assumendo che chi propone di rispondere ad un aggressione sia un bellicoso? Altrimenti cominciamo a chiamare le donne che si ribellano con la forza ad uno stupro "donne che sono per la violenza contro i maschi" e abbiamo messo anche la ciliegina. Se si vuole continuare con questa dicotomia, adotterò il termine di "pacifinti" per quelli che "sono per la pace". ;)


Per quel che riguarda Angela Merkel entriamo nel regno delle supposizioni, che corrisponde a quel che faccio anch'io del resto. L'unica cosa per me degna di interesse che ha detto, tenendo conto che per me saremmo di sicuro tutti noi occidentali all'interno di una mentalità ottocentesca, è il suo riferimento allo zarismo. Dai dati oggettivi in mio possesso ricordo per tua fortuna di aver sentito Putin proclamarsi qualcosa tipo il ritorno di Pietro il grande ... quello di cui si dice che si aggirasse curioso tra le stazioni commerciali inglesi ad Arkangelo, ma bando alle ciance, cosa può significare zarismo nel 2022, lo chiedo è?
Per quel che riguarda invece la faccenda dell'aggredito e l'aggressore bisogna pur notare che nel nostro codice penale esiste il reato di istigazione a delinquere ... dico ... non è poco.
Per me quindi, per quel che hai espresso tu personalmente, rimane buono per me come motivo del confronto il concetto di zarismo, altrimenti parliamo del nulla
#1265
Attualità / Re: I sostenitori di Putin
16 Maggio 2022, 10:56:33 AM
Non sono ancora chiare le ragioni del filorusso. Cosa posso conoscere di questa guerra? Molto poco per non dire nulla. Non mi fido di giornali e tv. Ognuno porta avanti le sue istanze falsando i fatti a seconda delle proprie posizioni ideologiche. Nella discussione sulla "fenomenologia dello spirito di Hegel" Paul11 parla anche giustamente di quello che è sensibile contrapponendolo al fatto che i discorsi non apparterrebbero a questo regno. Naturalmente io contesto tale visione, ma non è che essa sia del tutto inesatta. Allora faccio un distinguo. Una cosa è un fatto oggettivo, altra cosa è tutta quella propaganda indimostrata che si incontra nei media e che si rivela pure nei discorsi dei responsabili della diffusione mediatica (tipo conduttori talksciò). Ciò che fa da sfondo a tutto questo è il fatto che la guerra è una merda e nella guerra si distribuiscono merdate in modo reciproco.
Mi appello pertanto nella mia disamina a cose che sono sì distribuite dai media, ma sono oggettive in quanto si riferiscono a quel che dicono i protagonisti in scena. Riterrei cioè fuorviante disquisire sulla falsità di filmati, o della verdicità degli intervistati, o peggio ancora disquisire con chi non accetta di parlare di fatti accaduti prima del 2022. Continuino pure a polemizzare e a negare costoro.
Di cosa parliamo allora? Dei primi mesi della pandemia? in cui gli scienziati si contraddissero e si corressero per quel che riguarda l'opinione sui vaccini nel giro di sei mesi? No, parliamo naturalmente di guerra. Allora dico che affermare di volere la pace e inviare armi ad un contendente è una palese contraddizione. Come la spieghiamo questa? Con le stronzate dette da alcuni partigiani della seconda guerra mondiale, sempre ammessa l'esistenza in vita dell'idea partigiana? Banda di svergognati dico io ... sinvergüenza direbbe uno spagnolo, che bel suono.
Tutto questo mi pone ovviamente dalla parte dei non interventisti, odio le menzogne spudorate.  Ma non è però sufficiente a collocarmi tra i filorussi, come qualcuno sostiene per i non interventisti che sarebbero per loro invece filorussi.
Allora torniamo alla riflessione che avevo fatto nel secondo intervento. Come fa Putin a negare il comunismo e a negare il valore della nostra società capitalista pur praticando il capitalismo? E negare pure il valore della nostra cultura? Forse è da qui che nasce il mio tifo per i russi. Forse ha visto le stesse cose che ho visto io. E allora sapete quel che vi dico? Se siete per la pace se ne può discutere e potrei indicare una via più realizzabile rispetto a quella proposta da Donalduck, se siete per la guerra continuate pure a farla, ciascuno coi propri mezzi, chi con le chiacchiere e chi coi carrarmati e coi coltelli
#1266
Attualità / Re: I sostenitori di Putin
13 Maggio 2022, 09:34:43 AM
Citazione di: anthonyi il 12 Maggio 2022, 21:01:56 PMQuesta storia del sangue l'ho già sentita, roba d'altri tempi, con una brutta eredità, cioè quella del razzismo.
Le identità collettive non hanno a che fare né con il sangue, né col genoma, ma con la cultura e l'educazione.
E' chiaro che tra i tanti paesi dell'occidente ci sono tante differenze, io ad esempio, nato in Canada, ma cresciuto in Italia, ho sempre notato la differenza profonda tra le due culture, pragmatica quella nordamericana, maliziosa e un po' presuntuosa quella italiana, e molto, molto, campanilista, da cui la separazione tra le tante culture italiane, tutte convinte di essere le migliori.
L'altro giorno ho visto alla televisione delle russe che "festeggiavano", in Italia, il 9 maggio, era sconcertante come tutte, intervistate, ripetessero a memoria contenuti da propaganda putiniana (denazificazione, Putin é un Angelo sceso dal cielo, etc.). Eppure si tratta di persone che vivono qui, possono consultare i mass media del mondo libero, rendersi conto che la verità e la propaganda putiniana sono agli antipodi, soprattutto avere un po' di pudore nello sventolare una bandiera che oggi si sta ricoprendo d'infamia e sporcando di sangue ucraino.
ciao anthonyi, simpatica canaglia, sono sostanzialmente d'accordo con quel che dici, solo volevo aggiungere che le russe  forse compievano i loro riti fregandosene della nostra propaganda (democrazia, libertà di pensiero, geni dell'economia). Ci si dovrebbe dunque chiedere, per come la vedo io, da cosa sia retta tale forma mentis, e cosa produca ... buon fine settimana
#1267
Attualità / Re: I sostenitori di Putin
11 Maggio 2022, 22:09:51 PM
Citazione di: Donalduck il 11 Maggio 2022, 20:55:46 PMCiao, non direi, le ho ritenute confermate solo dopo alcuni giorni in cui non c'erano nuovi messaggi.
Bene, esponile allora.
In teoria avresti dovuto rispondere a quello che ho detto in fondo al topic, ma lasciamo perdere, eppure vedrai che la questione salterà fuori se vuoi portarla a livelli razionali. Da quel che ho capito tu metteresti una forte diplomazia europea al lavoro per chiedere ai russi che cessino il fuoco in cambio della sospensione delle sanzioni? A parte la fatiscenza del collante europeo, mi sa che i russi ti tirerebbero dietro un uovo. Avrebbero scatenato tutto 'sto putiferio per nulla? L' avrebbero scatenato per ragioni militari? Forse, ma vuoi proprio che siano così stupidi da non capire che il problema resterebbe? 
#1268
Attualità / Re: I sostenitori di Putin
11 Maggio 2022, 17:53:02 PM
Citazione di: Donalduck il 10 Maggio 2022, 13:49:23 PMDalle risposte risulta sostanzialmente confermata la mia tesi: si tratta di un'invenzione e purtroppo di un'invenzione causata dall'intolleranza e dal fanatismo che sta ormai conquistando sempre più menti.
E l'unica persona che ammette di essere filo-russo, con le sue motivazioni non proprio razionali, che sembrano più che altro una reazione all'opposta irrazionalità, mi pare che non faccia che confermare quello che le poche persone ragionevoli rimaste temono più di ogni altra cosa: l'ulteriore riduzione di quel poco di raziocinio ed equilibrio mentale, sempre raro in tutte le popolazioni, ma che in certe situazioni di particolare crisi trasformano il popolo in massa inerte (cioè incapace di moto proprio) altamente manipolabile. E nonostante i trucchi siano elementari e sempre gli stessi (ad esempio l'individuazione di un nemico su cui indirizzare rabbia e malcontento causati da tutt'altri motivi) ci si casca sempre, immancabilmente.
Questo è quasi sempre il preludio delle peggiori sventure, come sono state (per limitarci al nostro paese) l'avvento del fascismo, con gran sostegno popolare, ma anche del più moderato berlusconismo, caratterizzato dal fenomeno sconcertante di un gran numero di persone degli starti più bassi della popolazione convinte che Berlusconi potesse fare i loro interessi e migliorare le loro condizioni di vita, anziché essere un loro naturale nemico. Una forma di incomprensibile e incontenibile masochismo che ricompare periodicamente,  ogni volta in forma un po' diversa, ad annullare qual poco di benessere che a fatica il popolo (quello più numeroso e senza potere) riesce a raggiungere, ad esclusivo vantaggio delle oligarchie al potere e delle caste a cui appartengono.
E ci risiamo, ancora e ancora, ciecamente. Tempi davvero bui. Poveri noi tutti, ma soprattutto, poveri giovani...
Ciao Donalduck ... ci metti poco a confermare le tue tesi. Va ben che siamo pochi, però in sette ci si è pronunciati. Tra l'altro, unico sostenitore dei russi, sono stato molto sintetico. Avrei altre motivazioni in ordine razionale per il mio sostegno sentimentale ai russi. In fondo, dovrò pur giustificare razionalmente il fatto che Putin abbia ammesso l'insostenibilità del comunismo, stia praticando il capitalismo e critichi non solo i nostri comportamenti economici, ma pure la nostra cultura che di fatto ne sarebbe espressione. Si aggiunga infine che non è un vero e proprio credente ... Dico ... E' ben strana la sua condotta pubblica
#1269
Citazione di: green demetr il 09 Maggio 2022, 23:57:27 PM"L'evento può essere un discorso, oppure qualcosa che si manifesta nella cosiddetta realtà" cit daniele
Mi spiace che non ci capiamo, ma sinceramente non capisco neppure io come tu possa far arrivare a coincidere un discorso con un dato sensibile.
Il discorso riguarda la parola umana, il significante e il significato, il dato sensibile riguarda solo quello che indicano il singnificante e il significato, ossia l'oggetto.
Vedi politica e oggetto non sono la stessa cosa, sinceramente mi pare evidente.
Quando si parla di evento entriamo in linguaggio tecnico della filosofia, siccome lo avevi richiamato (senza dargli però il significato corretto) pensavo che ne davamo un senso comune.
Ma se mi dici che la sensazione è un evento, direi che siamo agli antipodi.
Infatti l'evento va oltre anche il significato e il significante, e rientra in un fenomeno psicologico che è molto vicino a quello dell'epifania, addensandosi con il concetto di destino.
Siamo direi ad un livello molto elevato di filosofia, e direi che non ci siamo ancora caro amico, d'altronde mi pare che tu nemmeno ci pensi a queste cose.
Se uno vuole evolvere un passo alla volta, io e paul aiutiamo.
Dunque tornando a bomba, sarebbe bello che ci intendessimo almeno al livello base per poter capire poi hegel, ossia un livello (comunque alto rispetto alla massa ingnorante) in cui distinguiamo bene bene, cosa è un oggetto sensibile e cosa è un oggetto semiotico (per dirla con Sini), ossia quale è oggetto di indagine scientica e quale di indagine intellettuale.
Questa suddivisione sebbene apparentemente facile, è in realtà assai insidiosa a quanto pare.
Ciao Green, partiamo dai fondamentali, dato che i linguaggi tecnici hanno generato molta confusione. Io parlo come mangio, linguaggio del popolo. La nascita di un bambino è un evento e la sensazione è un evento. Hai in un certo senso ragione ... la sensazione non la vede nessuno se non chi la prova. Perché dunque io la considero un evento? Essenzialmente perché la considero qualcosa (fenomeno? evento? fatto? manifestazione interiore? non sento la necessità di ingabbiare) che incide sul divenire del mondo. A mio giudizio sarebbe addirittura fondante rispetto al mondo in divenire, ma questa cosa non viene evidentemente accettata, detenendo a tutt'oggi la ragione tale primato. Resta pertanto la mia nulla più che una doxa che si oppone ad una certa visione.
I dati sensibili. Se fosse vero che il tempo tuo personale è determinato dagli ordini di attenzione che tu tieni a mente fin che ti muovi nel tuo quotidiano vivere, è altrettanto vero che tali ordini di attenzione non sono tutti permanenti ... esempio: "Non uccidere" è un ordine di attenzione permanente stabilito da una determinata norma giuridica ... a te è dato di assecondarla oppure no. "Lavarsi i denti" può costituire un altro ordine di attenzione ... permanente o effimero? Pure a questo ti è dato di seguirlo oppure no. Un discorso sarebbe pure lui un ordine di attenzione ... effimero o permanente?, e pure in relazione a questo ti è data la possibilità di assecondarlo oppure no. Ma il discorso rientra senz'altro nei campi di ciò che è percepibile dai sensi e non vedo come si possa mettere in dubbio questa cosa.
Non vedo pertanto alcun motivo legittimo per cui si debba escludere l'esternazione linguistica dai campi della ricerca filosofica escludendola dal fenomeno ... se vuoi pure dall'evento ...  "momento in cui si manifesta pubblicamente". Scrivendo questo post sto compiendo di fatto tale "momento" ponendoti un ordine di attenzione ... e nel frattempo ti chiedo: si tratta di dialettica o di fuffa?
Ho visto che citi Sini. Per quel che mi riguarda Sini è un ottimo pensatore, ma si è fermato ad un certo punto. E lo dice pure. E mette in evidenza questo fatto ... Nelle sue lezioni reperibili su you tube, ora non ricordo se fosse quella su Derrida oppure quella sulla Lebenswelt egli dice che la filosofia ha in un certo senso risolto la sua domanda, ma al tempo stesso mette in evidenza che una domanda sia rimasta comunque in sospeso, sottolineando pure che sarebbe la più importante. A tal proposito si scusa dicendo ... "Cos'è che ci è sfuggito?". La domanda riguarda naturalmente il linguaggio e Sini offre pure un'ipotetica via per risolvere tale domanda ... che sarebbe secondo lui da ricercarsi nei meandri della psicologia. Non posso altro che confermare che la sua "sensazione" fosse corretta, ma attendo ora una risposta da te ... non preoccuparti che rivarem a baita. L'hai letto "l'amante dell'orsa maggiore"? Quella di arrivare a baita era una delle preoccupazioni particolari di uno tra i personaggi delle avventure di una banda di contrabbandieri
#1270
Tematiche Filosofiche / Re: Esiste il male assoluto?
09 Maggio 2022, 16:55:14 PM
Ciao vecchio bob ... mi sembra che tu sia un po' ossessionato, o per lo meno che tu faccia un po' di confusione. In altro topic ... non vado in cerca nè dove e nè quando ... tu mi suggerivi giustamente che il male è pur sempre una produzione del bene ... o svaldo? Se tu pensi che il male esista come assoluto vorrà dire che è vero. Però rischi di fare la fine di Kirilov nei demoni, il quale si spara per dimostrare ai compañeros che esiste il libero arbitrio senza in realtà dimostrare nulla. E se come dice viator questi non esistessero? Insomma, tu hai un mondo davanti ... toglici pure gli umani .... cosa vedi? Il male assoluto? Il bene assoluto? Vecchio bob ... cerchiamo di stare coi piedi per terra
#1271
Buongiorno viator ... se non ci fossi tu cosa farei !? ... In questo frattempo, prima che le ruote veloci dei ciclisti si avvicinino al traguardo magiaro posto dal traditore Orban (o l'avranno segretamente implorato ad esserlo?), ti dirò ... sempre sotto l'ombra di un ampio faggio ... che le palline di zucchero possiamo lasciarle lì per chi con esse guarisce o crede di guarire, e pure le lasciamo ai disquisitori sul significato ultimo della natura patologica.
Per quel che riguarda il palo, forse ... e dico forse perché ti conosco ... devi aver inteso male. Allora disambiguo. Volevo sapere se qualcuno pensa che si tratti di un'illusione dei sensi ... immagino di no ... ma sai com'è, di fronte a potenziali fonti di incomprensione bisogna pur rendersi conto altrimenti eccetera eccetera ... non abbrevio altrimenti mi chiedi se ho il raffreddore .... son quasi tentato di inserire un emoticon, ma non mi riesce ancora il gesto. L'importante comunque resta sempre la salute e allora saluti
#1272
Buongiorno ... se una pallina di zucchero ci fa guarire significherà che questa abbia agito come un qualsiasi altro farmaco adatto ... resta però da chiedersi cosa sia un farmaco.
Per la domanda "Che cosa è una illusione e come posso distinguerla da una non-illusione?" sarebbe opportuno chiederci a cosa corrisponda l'immagine che noi percepiamo quando vediamo un palo che sta piantato in uno stagno ... mezzo dentro l'acqua e mezzo fuori dall'acqua
#1273
Attualità / Re: I sostenitori di Putin
06 Maggio 2022, 22:19:29 PM
Ciao Donalduck ... ha pasado mucho tiempo ... io sono filorusso. La mia ragione si compone di 2 fatti di cui il secondo si può dir che sia conseguenza del primo. Primo: mi fido dell'analisi del professor Canfora, uno dei pochi che ha sostenuto le violazioni da parte degli ucraini degli accordi di minsk. Può essere forse opinabile. Secondo: essendo appunto che la ragione può ben poco contro le tesi indimostrabili, per esser partigiani ci si deve per forza affidare a sentimenti tipo antipatia/simpatia, e la mia simpatia va per certo ai russi comunisti, non a quelli di oggi. Naturalmente io sono anarchico mentalmente, non certo comunista, però riconosco ai russi il merito di essere stati gli unici in occidente a tener botta per settant'anni all'antipatico pensiero liberale (anche per quel che riguarda la cultura). Detto ciò, una ragione fondata sulla fede implica almeno una speranza. La speranza magari te la spiego nel caso fosse di tuo interesse .... buona serata
#1274
Ciao Paul11. Allora secondo te un castoro non sarebbe un individuo tra i castori, un gatto un individuo tra i gatti. Non avrebbero personalità? Mi sembra che la tua posizione sia fuori dalla realtà, non solo per quel che attiene al senso comune, ma pure scientifica. Io ben ricordo come si trattavano gli animali cinquant'anni fa. C'è voluta l'etologia per risvegliare l'ottundimento mentale al quale eravamo soggiogati dal Dio giudaico, tanto che ancor oggi certe persone si stupiscono ancora del fatto che anche un animale possa avere dei sentimenti. In pratica tieni in piedi una separazione tra umani e altri senza alcuna autorizzazione che non sia quella di un Dio antropocentrato, oppure di un progetto genetico a cura di marziani, oppure rifugiandoti sul fatto che fino ad oggi l'arcano non è stato svelato. Per forza non è stato svelato, perché non fa comodo a nessuno. Noi agiamo mentalmente attribuendo colpe a qualcuno, pretendendo cioè che se le cose non vanno per il verso che fa comodo a noi è senz'altro colpa di qualcuno. Siamo infine vigliacchi e opportunisti  per non avere il coraggio di stroncare i conflitti sul nascere e abbandonandoli alla loro perpetuazione fino a farne una cultura. L'innatezza culturale di cui parli, che in questo ambito risulta essere un'innatezza al conoscere, o una spontaneità al conoscere, sarebbe pia illusione, una forzatura culturale, spiegabilissima dal mio punto di vista, solo che il mio punto di vista si scontra pure con quello della la scienza ... fatalità. La nostra cultura umana è in realta un culto alla professione terrena alla quale sacrifichiamo volentieri il Dio metafisico. Come vuoi che si pongano le schiere di scienziati, professori, uomini di legge, vescovi e preti, di fronte a certe imbarazzanti idee? Oltre che qui in questo topic mi sembra di avere argomentato abbastanza i passaggi attraverso i quali l'essere umano entra nella cosiddetta cultura dell'autoconsapevolezza. Ripeto: La sensazione scatena potenzialmente la ragione, asservandola e ribadisco asservandola qualora si voglia esercitare tale potenzialità direi quasi istintiva e quindi ineluttabile. Quella è la porta di ingresso che mette eventualmente in moto un processo conoscitivo di tipo razionale. Senza sensazione non può esservi conoscenza, ma se alla sensazione (che si afferma per differenziazione come detto) che viene veicolata dai sensi non si applica una corretta analisi può succedere che la comprensione razionale sia errata. Pertanto cerca di contestare questo che dico con argomenti un poco più fondati, oppure di che parliamo? Di quel che disse uno che è morto? Parliamo con un interprete col quale non si può dialogare? Parla invece con le tue parole, sii tu l'interprete .... L'universo è intelligibile, dice forse questo Hegel? Sì è intelligibile, ma per scelta personale. Si smetta quindi di continuare a dire che le cose esistono anche se non le vedi ... che infruttuosa ovvietà ... le cose esistono solo se le fai esistere nel tuo sistema di vita, e allora sì che esistono anche se non le vedi. E' una scelta dunque, ma una scelta IMPOSTA dalla sensazione (un dover essere spontaneo, innato appunto). E invece qui oggi è un dovere ... già la registrazione all'anagrafe quando nasci è il presupposto del nostro dover essere, l'obbligo scolare la sua continuazione. Se non studi sei un emarginato, almeno a livello di soldi. E' giusto così? Chiaro che tutto può essere giusto, dato che esiste una democrazia. Chiaro che nella comunità si debba decidere e imporre, ma almeno ci si renda conto, questo è quello che chiedo. Si conosca cioè quel che è dentro di noi, piuttosto che quello che è fuori di noi, già che l'abbiamo studiato abbastanza e male evidentemente. Mi verrebbe quasi da dire hypothesis non fingo.
E' infine per tutto questo che vedo Dio come natura e noi come un suo parto ...  per nulla distinti dagli altri se non per la nostra caparbia capraggine ... a ciascuno il suo talento ... Buona giornata e l'importante è la salute
#1275
Condivido ovviamente il tuo ultimo sospetto forse essendo pure io uno studioso di poco conto ... Detto ciò, non intendevo che lo spirito sportivo corrisponda ad una metafora ... sarebbe invece questa una accezione che si è formata nel tempo per il termine "spirito". Forse un tempo poteva essere una metafora, ma da quando Dio cominciò a morire, non è ancora morto tra l'altro, il termine iniziò a proporsi fuor di metafora con un suo senso ben preciso.

La mente umana, sai ben come la penso, è purtroppo traviata da quel famoso errore inconsapevole ... e non si dà per vinta, come potrebbe del resto, e pretende di costruire castelli in aria che giungano chissà dove. Però almeno qualcuno tra i dotti ha capito che non si devono costruire stronzate mentali. Per questo rinunciano al famoso fondamento della conoscenza. Buona nottolata