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Messaggi - Jacopus

#1261
CitazioneLa legge di Lavoisier recita: la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti. In volgare "nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma". Quindi? A me manca un pezzo. Non riesco a capire come le reazioni fisiche degli enzimi suscitate dai catalizzatori del corpo umano si trasformino in pensieri e sentimenti. A me pare che l'equilibrio del sistema (chiuso) sia messo in discussione.
Ciao Freedom. Come ha già scritto Ipazia, applicare Lavoisier alla biologia e soprattutto alla biologia del XXI secolo è riduttivo. E sarebbe riduttivo anche rispetto alla fisica attuale, se è per questo. Provo a spiegarmi con concetti di neurofisiologia. Il nostro SNC ha circa 100 miliardi di neuroni. Non abbiamo il record in natura che spetta agli elefanti con 270 miliardi di neuroni, ma abbiamo un altro tipo di record, ovvero il rapporto fra cervello e massa corporea che è circa 45, e questo è effettivamente il più alto in natura. Il SNC attraverso il meccanismo delle sinapsi controlla il funzionamento di tutto il corpo e le sinapsi sono in un individuo nell'ordine di alcuni milioni di miliardi. Le sinapsi hanno lo stesso funzionamento in tutti gli esseri viventi dotati di sistema nervoso: vengono rilasciati trasmettitori elettrici o chimici. Quando cerco di ricordarmi il nome di quel famoso filosofo di Konigsberg attivo una sinapsi e consumo energia biochimica. Quando aziono il mio dito sui tasti, attivo una sinapsi. Quando mi arrabbio attivo una sinapsi. Più le operazioni che attivo sono complesse e più sinapsi attivo. Il meccanismo in ogni caso è identico, sia che si tratti di operazioni neuromuscolari che di operazioni cognitive o emotive.
Quello che è accaduto con l'esperimento evolutivo "uomo" è che ci siamo acchiappati per il codino come il barone di Munchausen e ci siamo sollevati ad un diverso livello, iniziandoci a domandare "riflessivamente" il senso della vita, da qui i riti funebri, le religioni, la filosofia, l'etica, la scienza. D'altronde era inevitabile con un cervello con alcuni milioni di miliardi di sinapsi. Tanto per dare una idea, nella via lattea, la nostra galassia ci sono solo 400 miliardi di stelle, cioè lo 0,01 per cento delle nostre sinapsi.
Se proprio vogliamo cercare un'origine metafisica all'uomo dovremmo cercarla non tanto nell'anima, quanto nella struttura biochimica del nostro SNC, che è unica proprio per la sua complessità, anche se risponde agli stessi criteri di funzionamento di tutti gli altri esseri viventi dotati di sistema nervoso. Personalmente quello che mi meraviglia è proprio questa regolarità di fondo della natura, le stesse regole per il sistema nervoso, le stesse regole per il dna.
#1262
CitazioneL'uomo si differenzia dagli animali non dall'anima, ma dallo spirito, ovvero dalla Scintilla divina che Dio ha donato all'uomo e posta nel cuore dell'anima
Buongiorno Kephas. Le cose quindi si complicano. C'è un'anima che condividiamo con tutti gli esseri viventi (compresi i virus?), che però non è una scintilla divina.
Da quello che scrivi in seguito credo di capire che questa anima è l'intelligenza spaziale universale che rende certi comportamenti automatici. E' un discorso che ha già fatto Cartesio, quando riteneva che dentro il cervello dell'uomo e solo dentro il suo cervello ci fosse un homunculus nella ghiandola pineale, che era la sua somma qualità. E' quella coscienza del cogito che differenzia l'uomo dagli altri esseri viventi, i quali, in virtù dell'intelligenza della "vita spaziale universale", sanno riprodursi, vivere, prosperare ma rispondono a comportamenti rigidi ed automatici. Cartesio, in effetti, parlava degli animali come se fossero degli automi.
Dai tempi di Cartesio però la scienza biologica ha fatto molte scoperte. Riassumendole: anche noi sapiens abbiamo molti comportamenti automatici che apprendiamo in via biologica e anche altri animali hanno comportamenti senzienti che si trasmettono di generazione in generazione, come gli scimpanze famosi studiati da Jane Godall. Ma ormai è noto che moltissimi altri animali, comprese le formiche usano strumenti per vivere e alcuni di essi trasmettono queste informazioni di generazione in generazione, perchè le hanno scoperte. Mentre esemplari identici della stessa specie non usano quella tecnica perchè, semplicemente, non l'hanno mai scoperta.
Anche rispetto alle emozioni, va detto che tutti i mammiferi e gli uccelli ne hanno e chi possiede un cane (ma anche un gatto) può dichiararlo. A mio parere sentirci diversi dagli altri animali, può avere senso solo in ordine alle capacità (quantitative) di modificare il mondo e di renderlo più complesso sia in termini tecnici che etici, ma non ha senso in ordine alle capacità (qualitative) di avere degli attributi speciali che ci renderebbero superiori in via "innata" attraverso un potere metafisico.

Questo detto alla lunga, in breve va bene quanto detto, sinteticamente, da Ipazia.  ;)
#1263
CitazioneSì ma su quale materia sono veicolati (o si sostanziano se vuoi) i ricordi, le idee, il pensiero e io ho aggiunto i sentimenti?
Provo a partire da lontano. Non sappiamo come e perché è iniziata la vita. Da quando si è presentata sulla scena del pianeta terra, però, qualche informazione più precisa l'abbiamo. Le forme di vita più semplici non hanno coscienza perché non hanno un sistema nervoso, ma in ogni caso vivono, vivono le piante e vivono i batteri. Gli animali più semplici, pur avendo presumibilmente una coscienza, la possiedono di un tipo molto rudimentale che serve loro a puri fini di sopravvivenza. Salendo nella scala della complessità i sistemi nervosi diventano molto più sofisticati e rispondono a stimoli ambientali anche attraverso risposte emotive cui rispondono definiti circuiti cerebrali, che si attivano nel caso dell'aggressività o dell'amore o della cura della prole o della ricerca o dell'odio o del gioco o della nostalgia e così via. Tutti questi sistemi affettivi hanno perciò un fondamento cerebrale. Questa struttura affettivo/cerebrale è comune a due classi di animali, i mammiferi e gli uccelli e raggiunge una complessità strabiliante nei grandi primati, homo, scimpanzé e gorilla. Questo meccanismo cerebrale che ha uno scopo strettamente evolutivo, con homo sapiens si complica ulteriormente a causa della cultura umana che ha creato una gigantesca cassa di risonanza, sulla quale è stato sommerso il dato biologico dei nostri processi cognitivi, che già di loro sono incredibilmente complessi.
L'uomo ha iniziato, a ragione, a considerarsi diverso e superiore e questa superiorità poteva anche servire a negare l'immenso dolore della morte, propria e dei propri familiari. Pertanto incanalare l'origine della coscienza, dei ricordi, delle emozioni in qualcosa di diverso e superiore al semplice corpo fu una tentazione irresistibile, del resto avvalorata dal grande successo tecnologico dell'uomo e dall'assenza di specie simili a noi.
E quindi, tornando alla domanda di Freedom, è tutto cervello e non c'è altro? In realtà ci sono almeno tre sistemi cerebrali che funzionano in modo top/down e bottom/up che interagiscono orizzontalmente con tutti gli altri sistemi cerebrali e verticalmente con la cultura nella sua espressione storica.
In altri termini l'evoluzione ha giocato con noi donandoci un cervello energivoro ma che riesce anche a pensare in modo così profondo da pensare anche a sè stesso e a tutti gli altri, oltre che a inventare tecniche che sono semplici estensioni dei nostri muscoli e dei nostri denti e dei nostri occhi e così via.
La psiche si definisce bene, alla luce di questo discorso, con la definizione di mente/cervello, poiché ha una base biologica che è il SNC (ma anche l'intero corpo) ma anche una base extracorporea che è la cultura umana, la quale entra in continuo feed/back con il cervello e viceversa.
Questa complessità è anche alla base delle malattie mentali, della lucida violenza dell'uomo sull'uomo così come degli insensati sacrifici della propria vita, offerta non per salvare la propria prole ma semplici idee, e qui se fossi in un programma radiofonico vi farei ascoltate "morire per delle idee" di Fabrizio de Andrè.
#1264
Ho spostato parte della discussione qui presente in un nuovo topic, visto che il tema era piuttosto OT, ma soprattutto perchè la nuova discussione è molto interessante e merita uno spazio suo.

Qui il link:
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-spirituali/la-psiche-e-la-spiritualita-sono-riconducibili-al-mondo-materiale-e-biologicosta/
#1265
Visto che la discussione iniziale era uscita dai binari, [Che cosa credete esista dopo la morte?] ho aperto una discussione parallela a partire dai famigerati interventi di A. Knox e A.N.P.  Una discussione molto interessante ma che aveva ormai poco da spartire con il tema iniziale di Socrate. Mi è servito anche per capire come dividere una discussione e ci sono quasi riuscito. Solo quello Start 2=0 del titolo non capisco da dove diavolo è uscito. ???
#1266
CitazioneGiusta riflessione!
Si potrebbe anche dire: di che materia sono fatti i sogni?
Eppure anche a distanza di anni, alcuni di questi, belli o brutti rivivono ancora nella nostra memoria.
Dunque! se non sono di materia, sono però sostanziali, in quanto sostanza non è sinonimo di materia.
Quindi (secondo me) da dove è generata questa sostanzialità se non dal nostro uomo interiore (anima)
Se i sogni sono la dimostrazione dell'anima, le teologie cristiane (e tutte quelle che hanno una visione antropocentrica) devono aggiornarsi e dotare di anima anche gli animali, che sognano esattamente come noi. Probabilmente tutti gli animali sognano ma almeno da cinquanta anni è stato dimostrato che i mammiferi superiori come i gatti, sognano. Anche i ragni però, nel sonno hanno fasi REM, che sono essenziali per sognare. A questo punto però occorre capire come coordinare i libri sacri con queste nuove conoscenze scientifiche.

#1267
Ciao Eutidemo. Ristretta la questione secondo quanto scritto in Avvertenza, la
risposta può essere solo una. Il vantaggio di avere le retrovie immuni da attacchi strategici è un vantaggio logistico impareggiabile. E quindi valutando esclusivamente questa variabile, la bilancia è inclinata irreversibilmente verso la Russia.

Inoltre il tempo gioca a favore della Russia, anche solo limitandosi a difendere la riva destra del dnjeper in inverno con le reclute mobilitate ed attaccando la prossima primavera dopo la rasputiza, quando le reclute saranno sufficientemente competenti e l'Ucraina sarà prostrata da un inverno di bombardamenti e di scarsità di fonti per il riscaldamento.

Il tempo e lo spazio sono entrambi a favore della Russia e come in una partita a scacchi questi sono i fattori che permettono la vittoria. In questo contesto all'Ucraina servirebbe una serie di vittorie tempestive per far collassare l'armata di Putin e spostare l'opinione pubblica russa verso la richiesta di una pace, ma vittorie di questo genere in pieno inverno sono difficilissime come ci insegnano i due precedenti tentativi storici di attaccare la Russia.
La soluzione praticabile potrebbe essere quella di una mediazione, lasciando parte o tutti i territori conquistati alla Russia e l'ingresso del resto dell'Ucraina nel sistema di difesa occidentale (nato ed Ue).
#1268
Attualità / Re: La decima mas
21 Novembre 2022, 08:27:34 AM
Anthonyi. Approfitto del topic per pubblicare alcune considerazioni. L'imputazione alla X mas di diversi episodi di repressione brutale in chiave antipartigiana dipende anche dal fatto che L'Unità X mas operante al sud al comando del mitico Durand De La Penne,  fu ribattezzata come unità "Mariassalto". Quindi una vera sovrapposizione non ci fu, almeno sotto il profilo del nome.
Una seconda considerazione riguarda invece la differenza fondamentale che bisognerebbe fare fra coloro che hanno scelto di combattere con il nazionalsocialismo o gli alleati e di chi invece è salito in montagna per fare il partigiano. Chi ha scelto il nazionalsocialismo lo ha fatto per i più svariati motivi, ma sicuramente uno estremamente valido era il fatto di avere paga, cibo, armi efficienti e un rischio più basso di rimetterci la pelle. Ciò al di là delle motivazioni ideologiche. Queste ultime erano invece preponderanti in chi sceglieva di fare il partigiano, visto che non c'era paga, si combatteva come si poteva, al freddo, senza cibo, con logistica scarsa o assente. Le truppe del sud, interalleate avevano gli stessi vantaggi dei repubblichini, pur avendo avuto la fortuna di combattere dalla parte giusta.
Secondo me sarebbe il caso di riconoscere in tutti i combattenti la loro dignità di combattenti e di soldati in un momento cupo della storia italiana, ma bisognerebbe in questo momento di riconciliazione anche riconoscere la "differenza" fra partigiani e gli altri combattenti, che è una differenza morale, prima che politica. Il movimento partigiano in Italia è stato, con le debite differenze, il movimento più simile ad una rivoluzione borghese dal basso come quella inglese, americana e francese, avvenute fra il XVII e XVIII secolo.
#1269
Attualità / Re: La decima mas
20 Novembre 2022, 21:32:26 PM
L'intera vicenda mi sembra più degna di un ospedale geriatrico che di una seria discussione. Se proprio vogliamo approfondire, la maglia potrebbe essere indifferentemente riferita alla X mas repubblichina o a quella alleata. Dalle foto in rete non riesco a vedere bene lo stemma sulla parte anteriore della maglietta. Il motto sul retro fu inventato da D'Annunzio e sempre usato dai reparti motosiluranti italiani. Il simbolo che distingueva la X mas di Borghese era invece il teschio con La Rosa in bocca, ma non riesco a capire se nella maglia di Montesano c'è. Ad ogni buon conto, visto che è noto che si tratta di un argomento ambiguo, che si presta a doppie interpretazioni, la scelta di Montesano è stata come minimo, di cattivo gusto. Di magliette da indossare ce ne sono infinite. Avrebbe potuto metterne una con il faccione di Barry White o con l'icona di Clint Eastwood e così via. È evidente che voleva che si parlasse di lui e nello stesso tempo dimostrare la sua vicinanza ai nuovi padroni della politica italiana. Il risultato finale, da qualsiasi parte lo si guardi è stato patetico, visto che si spettacolarizza la morte di migliaia di italiani, dell'una e dell'altra parte. La speranza è che qualcuno si sia incuriosito ed ora sappia qualcosa di più della guerra civile in Italia nel biennio 1943/45.
#1270
Ciao Sapa. Mi sono definito cattocomunista io stesso. È un termine inventato da un
Giornalista del L'Espresso negli anni '80,
Giorgio Bocca, ed originariamente era un termine dispregiativo, come tu dici. In realtà per come sta andando il mondo oggi, lo ritengo un termine positivo. Bisognerebbe in merito aprire un altro topic, ma credo che i valori del Vangelo, depurati dalla fede in Dio ed altre piccole correzioni, siano molto condivisibili così come credo che anche il marxismo abbia ancora molto da dire. Il cattocomunismo è la versione ideologica del più comune buonismo. In ogni caso non mi riguarda l'aspetto ipocrita del termine. Non sono ricco, non faccio la morale a nessuno e neppure giudico nessuno, o meglio giudico ma cerco anche di comprendere che dietro quel giudizio c'è sempre una persona umana con la sua dignità. Potrei in realtà e con maggior precisione definirmi un cattocomunista laico (i romani a questo punto direbbero "esticazzi").
#1271
Percorsi ed Esperienze / Re: OPINIONI E VERITA'
15 Novembre 2022, 17:00:59 PM
Sui sogni qualcosa sappiamo. Esprimono sempre un desiderio ma lo fanno per vie traverse e nascoste. Questo accade perché spesso i nostri desideri, se fossero in chiaro, ci farebbero vergognare. Si sviluppano mediante simboli. In questo modo il sogno tende a unificare lo stesso senso della vita, che è il nostro desiderio originario. I sogni raccontano storie e le storie sono un altro aspetto fondamentale per la nostra salute. I sogni inoltre svolgono funzioni importanti come la selezione dei ricordi importanti che vengono rafforzati e di quelli da eliminare (pruning). Ma i sogni possono anche essere uno sfogo. Nei soggetti colpiti da post traumatic stress disorder il sogno è la via di espressione dei ricordi traumatici. Insomma come molte altre funzioni umane assegnate a vari organi, anche il sogno, ad opera del cervello, ne svolge di diverso tipo. Per avere una idea di cosa sono i sogni la lettura ideale non è l'interpretazione dei sogni di Freud ma Alice nel paese delle meraviglie.
#1272
I responsabili di una eventuale rivoluzione, con tutto il tributo di sangue che comporta, sarà eventualmente responsabilità di chi respinge, di chi pretende che l'attuale forma del capitalismo sia parte della natura umana, di chi guarda lo sbriciolamento della classe media e la polarizzazione del mondo in ricchi e poveri, con i ricchi che usano qualsiasi mezzo per manipolare l'opinione pubblica. Scelte miopi per non dire folli, di quella follia da ultimo ballo sul Titanic. Noi cattocomunisti, dovremo alla fine scegliere con chi stare ed io personalmente non mi esilierò in Città del Vaticano, come scelse di fare De Gasperi.
#1273
Anthonyi. Sostanzialmente stai dicendo che l'attuale assetto delle società avanzate è tale che non è più al servizio dell'umanità ma è al servizio solo della parte più affluente di essa, nonostante vi siano le risorse necessarie per accogliere. Il bello è che, a mio parere, questa è una visione miope. È vero che il sistema ha bisogno più di ingegneri che di raccoglitori di frutta, ma in ogni caso i "servitori", servono comunque, anche in una società ingegnerizzata. Ed inoltre, gestire questo flusso di migranti con più acume e meno razzismo sarebbe una semplice scelta di razionalità, se vogliamo tralasciare il discorso spirituale e cattolico. Proprio nella tua ottica di manutenzione e di conservazione della società e dell'attuale assetto. Questo perché nessun respingimento è realmente possibile. Se donne incinte affrontano un viaggio simile, attraverso il deserto, subendo i campi di prigionia e poi il mare che chiede sempre il suo tributo di sangue, quale respingimento è davvero possibile? Non far cadere i soggetti più deboli nelle maglie della devianza è una nostra responsabilità. Come mai la devianza dei migranti è minore dove sono bene accolti? Come mai è minore dove tutta la società è più rispettosa delle regole. In realtà il migrante è ormai un doppelganger, l'immagine proiettata di quello che di noi non ci piace, ma che comunque facciamo perché ci conviene.
In parole sintetiche, possiamo proseguire nella politica per la quale possiamo scomodare il termine marxista di "alienazione" o fare qualcosa di più umano. Sono piuttosto pessimista in proposito. Continuerà questo mood sociale che percepisce lo straniero come un vulnus piuttosto che come una risorsa.
#1274
Ribadisco il mio pensiero. Chi si professa Cristiano non dovrebbe nemmeno lontanamente appoggiare il blocco navale, perché non è certo quello il messaggio evangelico. Distinguere Dio e Cesare non è pertinente, poiché altrimenti non si spiega come mai la chiesa continua a contrastare il diritto all'aborto. Se esistono regnanti che applicano leggi contrarie allo spirito del Vangelo, i credenti sono legittimati ad ignorarle. Almeno questo è quanto ci ha tramandato un certo Agostino da Ippona, per non parlare di tutti i martiri, che potevano ben ripararsi dietro lo schermo della legge di Cesare, ma non lo fecero e sono ora celebrati dalla Chiesa. Su molti altri punti del mio intervento hai glissato ma questo penso che sia quello fondamentale. Essere Cristiano è un fatto impegnativo. È buffo che lo debba scrivere uno che è ateo.
#1275
Ipazia. Il principio pacta sunt servanda è espressamente stabilito dall'art. 117 cost., che positivizza la necessità che le normative interne dell'Italia rispettino gli accordi e le normative europee. Abbiamo già avuto un anticipo di quello che può accadere a fare i furbi in questo campo. Adottando il "pacta non sunt servanda" non credo che gli altri stati starebbero a guardare passivamente. Le contromisure adottabili dagli altri stati sono innumerevoli.
Per Anthonyi. Rimandarli nei paesi di origine? Intanto significa, per un credente, bestemmiare contro il principio cristiano dell'accoglienza e più in generale contro il "discorso della montagna". questa opposizione ai migranti la posso accettare da un non credente, ma il credente che adotta questi discorsi è avviluppato in una serie inquietante di contraddizioni e di doppiopesismo.
In secondo luogo in quale paesi si manda una persona priva di documenti?
In terzo luogo per mandarlo nel suo paese, ammesso che abbia i documenti, occorre che vi sia un accordo bilaterale con l'Italia.
In quarto luogo occorre stabilire, caso per caso se la singola persona abbia diritto a permanere sul territorio nazionale secondo la normativa vigente. Capisco che è molto utile richiamarsi alle normative solo quando fa comodo, ma esistono norme e leggi anche per i migranti.
In quinto luogo è risibile (o meglio è una guerra manipolatoria fra poveri) che ci si opponga ai migranti, quando sono loro a svolgere molti lavori che gli italiani non vogliono più fare. Invece di pagare le corazzate che fanno il blocco navale, non sarebbe meglio investire sulla futura integrazione di quelli che saranno gli italiani del futuro.
In sintesi questo è uno stato in decadenza, incapace di progettare razionalmente il proprio percorso e attraversato da rabbie, paure, egoismi, proiezioni e altre patologie sociali che non promettono nulla di buono.