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Messaggi - Jacopus

#1261
Attualità / Re: Avremo tre poli?
08 Agosto 2022, 19:49:50 PM
La dipartita di Calenda mi rende più digeribile il voto che darò al Pd. Dovrò turarmi il naso meno ermeticamente di come avrei dovuto fare se ci fossero stati anche quei due figuri. Non che mi faccia grosse illusioni. Anche il Pd mi sembra il simulacro di un partito di sinistra, piuttosto che un partito di sinistra vero. Chissà, forse per riscoprire il valore della libertà e della giustizia, dobbiamo perderle definitivamente entrambe. Ma non sarà neppure così. Nessun taglio netto, ma una progressione impercettibile e continua, fino a quando considereremo Fantozzi il nuovo ideale della classe media, e non il suo grottesco pagliaccio, come invece era 40 anni fa.
#1262
Attualità / Re: Avremo tre poli?
08 Agosto 2022, 08:36:02 AM
Sono d'accordo Eutidemo, con quanto scrivi. Implicitamente fai anche notare che in Italia non sarà mai possibile un governo diretto da forze socialdemocratiche essendo la struttura della borghesia italiana miope e provinciale, priva di un retroterra culturale in grado di orientare le scelte politiche secondo giustizia e contemporaneamente per fronteggiare le immense sfide del nostro tempo. Se anche il Pd è un partito cattocomunista, bisognerebbe cercare in quella tradizione, ciò che più si avvicina a scelte di giustizia sociale. Niente di ciò accadrà. Vi è in tutto il mondo una spinta verso destra di tutti i partiti, come se le idee politiche si trovassero su un piano inclinato a destra, con i politici ridotti a venditori di formaggi, attenti a cosa chiede la clientela. Siamo in questa situazione così irrigidita che per fare qualcosa di serio o servono i tecnici o i politici per caso, come i 5S.
#1263
Alberto. Anch'io ritengo che la Bibbia debba essere letta come uno dei più grandi libri della tradizione scritta umana, al di là dei suoi significati letterali. Ma se si supera il significato letterale, si moltiplicheranno le più diverse interpretazioni. La qual cosa è arricchente in una visione laica della Bibbia, poiché questa visione promuove la presenza di molteplici verità. Se però si resta nel solco della verità religiosa, la diversità delle interpretazioni diventa un " "casus belli", come già accaduto innumerevoli volte nella storia del cristianesimo. Ad esempio la storia di Adamo ed Eva, la interpreto come l'uscita dell'umanità dallo stato di natura. L'uomo prende coscienza di sè e della sua solitudine come singolo e come specie. L'albero della conoscenza del bene e del male non è altro che la raffigurazione della conquista della cultura umana, che traccia un confine netto fra ciò che l'umanità era prima e ciò che è diventato dopo. Ciò che non posso accettare è la visione decadente dell'umanità che è sottesa a Genesi. L'umanità inconsapevole dei genitori e dei nonni di Adamo ed Eva non era così idilliaca. L'Eden era popolato di tigri enormi e lupi ancora più grandi, capaci di frantumare una gamba umana senza problemi. L'uomo viveva in una condizione di estrema paura, assalito da malattie sconosciute è pronto per morire di vecchiaia a trenta/quaranta anni.
La negazione dell'ambivalenza è il peccato originale della Bibbia, almeno fino al Cristianesimo ed è invece la presenza dell'ambivalenza a farmi apprezzare il paganesimo ellenistico. Il fatto che la Bibbia abbia avuto questo enorme successo, trasmettendosi da una piccola popolazione patriarcale e ad economia pastorale a mezzo mondo, è un altro tema che merita la massima attenzione. Evidentemente accettare l'ambivalenza è doloroso. Pensare che noi potremmo essere dei criminali, oppure dei traditori, o dei violenti o degli ipocriti, come effettivamente talvolta siamo stati, ci perturba. Solo con il Vangelo (scritto in greco, non dimentichiamolo) entra nella Bibbia l'ambivalenza. Ma è una ambivalenza incatenata, perché dietro di essa continua ad esistere il pensiero paranoico della netta separazione del bene e del male.
#1264
La teoria del sacrificio, comprensiva del sacrificio di Cristo, di cui è l'espressione più studiata, è ambivalente. Per questo è feconda e contemporaneamente spiazzante. Giustamente, come dice Alberto e, insieme a lui, Lacan, perché devo aspettarmi la salvezza da un sacrificio, che presuppone un atto di violenza ingiustificato. Non è meglio cercare la "salvezza" in un atto prosociale, nell'amare il prossimo tuo come te stesso? La morte sicuramente risuona armonicamente con una religione trascendente e quindi può essere riempita di significati vitali, anche se relativi ad una vita "ulteriore". Ma oltre a questo, la morte dell'innocente, anzi del Santo, rappresenta simbolicamente l'Unione degli uomini, oltre il concetto arcaico (ma ancora ben iscritto nel nostro encefalo) di tribù/clan/famiglia. Solo attraverso quel sacrificio possiamo ripetere le parole dello starec Zosima, per il quale ognuno di noi è responsabile di tutto ciò che viene fatto nel "mondo" dagli uomini. Dopo la morte di Cristo, e solo
dopo che il suo sangue è stato versato, gli uomini possono ritrovare il loro senso di unità, anche se sotto il cappello della cristianità.  Poiché la storia è simile, per molti aspetti, alla struttura di un organismo, che non può essere modificato a nostro piacimento, la linea storica dell'Occidente, filogeneticamente ha scelto questa strada per superare la dimensione tribale ed accedere all'universalismo (catolikos). Il sacrificio di Cristo, in questo senso, è l'antesignano di Robespierre ma anche di padre Kolbe. Resta da capire se sia possibile superare anche il codice del sacrificio pur mantenendo l'universalismo, oppure se siamo destinati a tornare al tribalismo, declinato secondo le più diverse grandezze (famiglia/clan/paese/nazione/confederazione di nazioni, corporation).
#1265
Scienza e Tecnologia / Natura e sessualità
03 Agosto 2022, 21:11:51 PM
Spesso si sente dire che l'omosessualità o la transessualità non sono accettabili perché contro natura. A partire da questo stesso principio, noi maschietti avremmo diritto all'harem e ci dovremmo battere per strada per difendere le nostre femmine, ma lasciamo perdere.
Esistono in natura molti esempi di omosessualità sia maschile che femminile, ma lasciamo perdere.
Un tipo di adattamento che riguarda il pesce anemone è ancora più strabiliante e permette di considerare la natura come un continuo laboratorio sperimentale, poco adatto ad essere ridimensionato dalle tradizioni religiose. Il pesce anemone maschio infatti se viene lasciato dalla sua/sue femmina/e può cambiare naturalmente sesso e diventare femmina, perfettamente in grado di emettere uova di pesce anemone. Un cambiamento che avviene gradualmente a partire dal cervello per estendersi agli organi riproduttivi solo in seguito. 
#1266
Attualità / Re: Alika
01 Agosto 2022, 13:43:09 PM
Ad Anthonyi. Non credo di aver mai professato L'uguaglianza matematica fra le persone. Anzi si tratterebbe di un mondo disumanizzante e terrorizzante, ed anche incompatibile con la teoria evoluzionistica. Evidentemente polarizzare i discorsi altrui è una tentazione irresistibile e spesso inconsapevole. Esistono infatti disuguaglianze e disuguaglianze. Che il capitalismo abbia anche comportato dei benefici non lo metto in dubbio. Il mio pensiero è proprio relativo  a cercare di non buttare il bambino con l'acqua sporca.
#1267
Attualità / Re: Alika
01 Agosto 2022, 09:09:54 AM
Ribadisco ciò che ho già scritto, con il dubbio che in alcuni utenti sia ancora molto forte il contributo dell'amidgala alla formazione del pensiero piuttosto che la corteccia prefrontale. Entrambi i soggetti coinvolti in quell'episodio sono il risultato delle profonde diseguaglianze che vigono nell'attuale mondo capitalista. Chi uccide perché non riesce a controllarsi è portatore di seri problemi comportamentali. Pensare di risolverli solo con l'applicazione del diritto penale è ingenuo e anche privo di risultati, visto che la recidiva fra i condannati reclusi è molto alta. La possibilità di risolverli risiede nella possibilità di riconoscerci come esseri umani l'uno responsabile dell'altro. E ciò si declina in tutta una serie di conseguenze che non possono lasciare spazio allo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, pratica che il capitalismo effettua in modo sistematico, da quando non ha più alcun potere competitivo (fine dell'URSS).
L'alternativa a ciò è quella di usare un linguaggio intriso di violenza e separazione noi/loro, che sposta l'oggetto da sradicare dai rapporti economici ai rapporti etnici.
#1268
Attualità / Re: Elezioni 2022
01 Agosto 2022, 08:20:37 AM
Ipazia. Da cosa ritieni che COVID -19 sia come una influenza? Se siamo a questi livelli di complottismo effettivamente ti consiglio di votare italexit che unisce il meglio di pensiero paranoico anti-intrusivo, sia che l'intrusione  riguardi il vaccino, oppure l'Europa, oppure i migranti. Una ricerca di purezza, piuttosto patologica, ma potrebbe darti un po' di sollievo.
#1269
Attualità / Elezioni 2022
30 Luglio 2022, 16:29:12 PM
L'idea relativa a questa discussione è condividere le nostre intenzioni, perplessità, valutazioni in merito al partito da votare.
Inizio io. Ho sempre votato a sinistra, oscillando dal PCI al partito repubblicano ( che non era proprio di sinistra ma mi piaceva la sua impostazione laica). Quest'anno sono molto dibattuto se votare Pd oppure altro. Il voto sul pd lo ritengo importante per non disperdere il voto nei soliti mille partitini del centro/sinistra ma mi domando anche che cosa abbia di sinistra il Pd, un partito che sembra più rappresentare una classe media agiata ed attempata piuttosto che la società dei poveri e di chi reclama diritti economici. Il Pd mi sembra più il paladino dei diritti civili che dei diritti economici degli sfruttati. Una sorta di partito radicale "più grande" e con qualche vago bagliore di operaismo, in chiave vintage. Non che i diritti civili non siano importanti. In questi anni popolati da lugubri becchìni del diritto di aborto, delle unioni civili, o dei diritti di integrazione degli stranieri, ben venga la difesa e l'ampliamento di questi diritti. Ma la sinistra non può essere solo questo. Possibile che una sacrosanta battaglia per il reddito di cittadinanza l'abbia dovuta sostenere un partito di "scappati di casa"? Questo è il mio dilemma. Se alla fine non voterò PD, l'alternativa possibile sarà per il partito dei verdi, che ora chissà se si chiama ancora così.
#1270
Attualità / Re: Alika
30 Luglio 2022, 12:29:26 PM
Interessante apprendere di aver ottenuto il massimo dei voti in retorica e populismo. Io non deresponsabilizzo nessuno. Il tizio pagherà per quello che ha fatto. Ma è anche interessante che una persona come te, Anthonyi, che si professa cristiano, non sappia tener conto, contemporaneamente delle responsabilità individuali e di quelle collettive. Per quelle individuali c'è il codice penale, che mi guardo bene dal voler abolire. Per quelle collettive c'è la discussione collettiva e la capacità di considerarsi tutti collegati e tutti responsabili, l'uno dell'altro. Ovviamente un messaggio poco compreso in Italia, paese in cui il primo articolo della Costituzione reale è "fatti i fattacci tuoi" e il secondo è "chi ha avuto ha avuto, ha avuto...". Per non parlare del liberismo/capitalismo, per il quale tutto ciò che è pubblico/collettivo, puzza di bruciato. Inoltre spiegami in che senso sto soffiando sul fuoco? Perché sto suggerendo ad un povero italiano di allearsi con un povero straniero invece di vederlo come un nemico ed ammazzarlo? La cuccagna sta finendo Anthonyi e se non si prende in mano seriamente questo andazzo, i morti "innocenti" saranno di tutti i colori e sempre di più. Io sto solo dicendo questo. Nel caso in cui vi fossero state le parti invertite, la musica non cambia. Io non sono né sovranista né razzista. Amo l'Italia e mi sento profondamente italiano ed anche per questo reputo necessario che gli italiani siano "mediamente" più accoglienti e più responsabili. Non mi identifico certo nei personaggi alla Alberto Sordi, un po' di più in Primo Levi. Entrambi italiani. E pertanto se fosse stato un nigeriano ad uccidere un italiano, lo sconforto sarebbe stato identico, ma anche le cause che risiedono nelle diseguaglianze globali della ricchezza e nella ipocrisia delle democrazie occidentali, pronte a far rispettare lo stato di diritto entro i propri confini, quanto pronte ad agire come dei bucanieri a sud del Mediterraneo. Magari si potrebbe chiedere a chi vive là, affamato e mezzo disidratato: "egregio, veda di restare dov'è e morire lontano da noi, senza rompere più di tanto. Solo se è perseguitato dal potere politico potrà giungere e salvarsi da noi. Se è solo povero, dipende solo da lei. Diventi imprenditore di sè stesso e segua il successo." Ripeto Anthonyi. Il riscaldamento globale sarà un ottima livella. Peccato che comporterà un notevole dose di sofferenza. Evidentemente stiamo dimostrando di non essere adatti alla sopravvivenza.
#1271
Attualità / Alika
30 Luglio 2022, 10:32:19 AM
Sono sconcertato e anche adirato, per quanto accaduto a Civitanova Marche. Per chi ancora non lo sapesse un ambulante nigeriano è stato ammazzato come un verme da un "italiano" che gli ha schiacciato la testa con il piede, letteralmente come si fa con gli insetti. Di questo omicidio dovrebbero sentirsi responsabili tutti i politici che soffiano sul fuoco della migrazione incontrollata, della delinquenza degli stranieri, dei soldi che spendiamo, dell'affare Lucano e così via. E anche qui, nel nostro piccolo dovremmo iniziare a chiederci che effetto fanno le nostre parole su persone semplici, con pochi strumenti per capire la realtà, arrabbiate per una situazione economica sempre più fragile. L'immagine che viene fuori è quella di due disperati, uno morto e uno che morirà in carcere, messi l'uno contro l'altro invece di allearsi contro i loro veri nemici, che li sfruttano o economicamente o culturalmente, propinando narrazioni violente e manipolatorie. Di fronte a tutto ciò, la imminente "livella" del riscaldamento globale mi sembra la giusta nemesi.
#1272
Tematiche Filosofiche / Re: L'essere funzionale
28 Luglio 2022, 03:12:19 AM
CitazioneQuesto post parla di una categoria dell'essere che, a mio parere, dovrebbe essere importante per il pensiero filosofico.
Una categoria che ha la proprietà di:
Essere se gli uomini sono convinti che esista;
Non essere se gli uomini sono convinti che non esista.
Consideriamo come caso particolare lo stato, che esiste se gli uomini ne rispettano le leggi, e ne rispettano le leggi perchè sono convinti che lo stato esista.
Dal punto di vista ontologico non è possibile dire se lo stato (e quindi qualsiasi essere funzionale) esiste o meno al di la della percezione degli uomini, perchè esso dipende dalla percezione degli uomini, è ontologicamente indeterminato.
Perchè gli uomini percepiscano l'essere funzionale, questo deve essere rappresentato simbolicamente, cioè deve essere in senso epistemico, nel linguaggio umano.
Se l'essere umano crea epistemicamente, e poi si convince dell'esistenza ontologica di un qualcosa che non è percepibile attraverso nessun termine fisico questo vuol dire che questo qualcosa gli serve, da ciò la definizione che ho dato di "essere funzionale", esiste perchè funziona, perchè serve a qualcosa.

Alcune considerazioni sparse. L'essere funzionale, come qui esposto, riguarda solo quel campo che nell'ottocento veniva chiamato geistwissenshaft, o scienze dello spirito. Oggi le possiamo chiamare scienze sociali. L'altro campo, il naturwissenshaft, o scienze della natura, non hanno a che vedere con il campo in questione. Cosa che anche Anthoniy sottintende, quando dice che l'esistenza funzionale non è percepibile attraverso nessun termine fisico.

Sono però dell'idea che anche ciò che è al di fuori dell'essere funzionale in questo senso, non esaurisce ciò che ci serve. La risonanza magnetica ci serve così come il gps. Quindi non è tanto la funzionalità a descrivere questo insieme, quanto la necessità di una credenza da parte di un gruppo di soggetti in una entità che non è fondata su alcun elemento fisico.

Queste credenze sono possibili perchè siamo animali sociali dotati di cultura e quindi abbiamo bisogno di restare uniti per scopi che esulano la singola vita e la cultura ci ha dotati di strumenti simbolici e di una storia di tradizioni che ci permette di rinforzare quel nostro bisogno. Non necessariamente però, e questo lo sottolinerei, ciò che è funzionale è anche etico (nel senso di giusto e buono). E' funzionale anche la credenza che la razza bianca sia superiore alle altre razze e che esistano le razze. In questo caso una credenza funzionale può scontrarsi con altre credenze e creare un conflitto. Lo stesso si può dire anche per lo Stato, visto che vi sono teorie che uniscono parte dell'umanità con la dichiarazione della necessità di superare lo Stato, visto come forma di dominio (pensiero anarchico). Per gli anarchici l'essere funzionale è l'anarchia. Per altri, la criminalità organizzata, l'essere funzionale è il loro sodalizio criminale e lo Stato in questo caso non deve essere sconfitto, ma semplicemente parassizzato.

CitazioneCredere appartiene all'ideologia, non alla funzione. I motivi per cui agiscono i funzionari sono innanzitutto la pagnotta, che può essere scissa, e generalmente lo è, dalla fede nella bontà o utilità del proprio agire.

La maggior parte degli umani, se potesse scegliere, farebbero tutt'altro di ciò cui la "funzionalità" sociale l'ha predestinata. E questo accade per quanto si possa fare di necessità, virtù e di una schifezza, una fede.
Su questa descrizione non sono molto d'accordo. Ogni credenza è inevitabilmente una ideologia, tranne la nostra credenza preferita che diventa invece una fede, o una verità, o un compito etico assoluto. In questo caso, ad esempio, si potrebbe obiettare facilmente ad Ipazia che il marxismo è una ideologia per eccellenza, e che nella realtà storica, i suoi funzionari hanno agito "innanzitutto per la pagnotta" ed eventualmente anche per sete di potere (ai livelli apicali). Il che è ovviamente neppure vero, poichè vi sono stati funzionari e altri che credevano in quella idea che vi hanno sacrificato perfino la vita ma estremizzavo solo per far notare come gli estremismi polarizzano la nostra percezione del mondo e delle idee.
Il disincanto retrostante a questo pensiero è anch'esso una credenza, ovvero che si fa tutto in questo mondo per denaro. E' la grande vittoria del capitalismo sulle nostre menti.
Paradossalmente però, il capitalismo come ideologia, si rende conto che fondare tutte le credenze sul denaro, rende il proprio terreno e il proprio dominio scivoloso e dunque bisogna trovare qualche soluzione, qualche credenza che possa fare da puntello a questa spietata idrovora del pensiero.

Rispetto al capitalismo, lo Stato è inserito in un rapporto dialettico altalenante. Da comitato d'affari, secondo la vulgata marxista a potere capace di rovesciare i rapporti di classe o a sottometterli a valori superiori e mortiferi. Vi è stato poi un periodo di interscambio alla pari, che è stato, a mio parere, anche quello più equo, almeno nel mondo occidentale, per ora tornare, da circa quaranta anni al modello "comitato di affari". Ancora esistono, fortunatamente, i servitori dello Stato, quelli che non fanno il loro mestiere solo per la pagnotta, anche perchè essere servitori dello Stato significa riconoscere il valore della collettività e della sua tutela e questo è un grande motivatore in una specie prosociale come la nostra. Sono servitori dello Stato i pompieri, i professori, i medici, i poliziotti, i maestri, i militari, gli infermieri, gli assistenti sociali. Ruoli dove, tranne pochi casi, la pagnotta è sicura ma striminzita. Se fosse solo per la pagnotta non si farebbero molti di questi lavori.
#1273
Grazie Alberto per il link. L'ho ascoltato tutto ed è davvero impressionante la sua facilità di mantenere il filo del discorso saltando da Brentano a Thomas Mann, spiegando l'evoluzione del concetto di anima, fino a giungere alla sua scuola:la fenomenologia. Non ho molto da aggiungere a Galimberti, la sua visione del mondo è molto simile alla mia. Noi, più che soggetti, siamo " in der Welt sein". La nostra responsabilità è sempre una responsabilità collettiva e da ciò nasce il dissidio con il capitalismo che ha estremizzato il concetto di individualismo, rendendo il mondo il luogo della strumentalizzazione.
Mi ha anche molto colpito la dichiarazione, verso la fine del video, della decadenza del processo di "raffinamento" culturale che fa risalire agli anni '80. Lo stesso periodo in cui vi fu la profonda trasformazione culturale ora dominante, che possiamo chiamare del Tatcher/reagenesimo. Accanto alla propaganda per i valori della libertà, della ricchezza, della criminalizzazione sotteranea della povertà e per lo smantellamento dello stato sociale, le classi dominanti capirono allora che quella cultura "alta", che li aveva condotti al potere, nel momento in cui vi fu lo scontro con le forze del potere precedente (ricordate l'Encyclopedie di D'Alembert), ora poteva essere un grave problema per il mantenimento del potere. Vi fu pertanto una progressiva disorganizzazione delle strutture e degli enti che trasmettono cultura che continua tuttora. Non voglio fare reductio ad hitlerum, ma la dottrina nazionalsocialista, per i popoli sottomessi era molto simile. Bisognava dare a quei popoli una cultura sufficiente per poterli adoperare come forza lavorativa, dandogli degli svaghi e dei passatempi innocui, ma evitando accuratamente ogni possibilità di creare in loro capacità critiche e di discussione fondate su conoscenze teoriche, storiche e di metodo. Dopo un lectio magistralis di questo tenore si potrebbe scrivere ancora molto. Mi fermo qui e grazie ancora.
#1274
Le linee di confine, per tornare al discorso di Iano, sono effettivamente spesso solo degli strumenti classificatori per semplificare e provare a capirci qualcosa. Ma, in effetti, almeno in biologia, si osserva un continuum di forme di vita che si condizionano reciprocamente, fino al punto di mescolare vita animale e vita vegetale. C'è infatti un mollusco che si chiama elysia chloroplastum, che si ciba di alghe e fin qui nulla di speciale. La meraviglia fu scoprire che questo mollusco non digerisce tutta l'alga, poiché "ingloba" nel suo organismo, gli organi che svolgono nelle alghe il ciclo clorofilliano. In pratica questo mollusco è contemporaneamente autotrofo come una pianta ed eterotrofo come un animale. Non solo: poiché gli organi clorofilliani devono essere riprodotti per mantenere nel tempo la loro funzionalità, Elysia ha acquisito "orizzontalmente" il gene della pianta che codifica gli organi clorofilliani.
#1275
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
22 Luglio 2022, 10:17:48 AM
CitazioneOvvero della storia di una specie evolutiva che non è malefica a prescindere (questo lo affermi tu), ma lo diventa nelle forme sempre più raffinate di disumanizzazione proprie della società classista, divenuta "scientificamente" capitalistica.
Ipazia, non che sia importante, ma sei tu all'intervento 164, che dici che non c'è mai stata nella storia, accumulazione di umanità, facendo intuire che consideri la disumanità come un dato naturale dell'uomo. Alla luce di questa tua seconda spiegazione, posso interpretare il tuo pensiero nel senso di un egoismo innato dell'uomo, che va in qualche modo guidato da istituzioni, movimenti e teorie non egoistiche. Giusto?