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Messaggi - Eutidemo

#1261
Tematiche Filosofiche / Re: I "cerchi della verità"
07 Settembre 2023, 11:59:04 AM
Ciao Bobmax.
In ordine alle tue ulteriori considerazioni, osservo quanto segue:
.
1)
La frase A, di per sé stessa, "senza considerare altro", non esiste; questo in quanto è "essa stessa a considerare <<altro>> da se stessa", per poter avere un senso compiuto ("almeno una delle due frasi contenute in questo cerchio e falsa").
Ed infatti, la frase A ha un senso logico compiuto solo se si considera la frase B; per cui non esiste nessuna  condizione della frase A, che possa prescindere dalla frase B.
.
2)
La frase B, dal canto suo, può essere vera o falsa solo a seconda di quello che afferma la frase A; ed infatti si tratta di due frasi "sintatticamente distinte", ma "logicamente  connesse", in modo inestricabile, l'una all'altra (trovandosi nello stesso "cerchio logico").
.
3)
C'è una evidente (con)sequenzialità nelle due frasi; la quale non dà luogo a nessuna "fallacia", bensì, semplicemente, ad una "aporia".
Ed infatti:
a)
Le "fallacie" sono errori nascosti nel ragionamento che comportano la violazione delle regole di una argomentazione logica.
b)
Le "aporie", invece, scaturiscono dall'impossibilità di dare una risposta inequivocabile ad un problema, poiché ci si trova di fronte a due soluzioni che, per quanto opposte, risultano però entrambe perfettamente logiche.
***
Ciò, a meno che non si voglia considerare l'"autorefenzialità" una impostazione "fallace" in se stessa; cosa sulla quale, "in un certo senso", e "fino ad un certo punto", personalmente potrei anche essere d'accordo.
Ma su questo bisognerebbe aprire un "topic" autonomo; perchè, al riguardo, mi sembra che la maggioranza non la consideri affatto una "fallacia", bensì soltanto una "particolare modalità logica".
***
.
4)
Quanto alla "verità parziale", vedo che non sono minimamente riuscito a spiegarmi.
Ed infatti io sono perfettamente d'accordo con te che una "verità parziale", nel senso un una "verità un po' vera e un po' falsa", non esiste; così come non può esistere una "ragazza incinta soltanto un po'". ;D
Ma una verità "parziale" nel senso di una verità ancora "incompleta", nel senso che non è stata ancora "verificata" in tutti i suoi elementi di verità, esiste eccome; così come rientra nella nostra comune esperienza di tutti i giorni.
Per cui, come avevo scritto, se la mia bicicletta sbanda, ed io esclamo "sono sicuro che almeno una ruota si deve essere bucata", ho enunciato una "verità parziale"; perchè è senz'altro "vero" che almeno una ruota si deve essere bucata, ma non ho ancora "verificato" che si era bucata anche l'altra.
.
5)
Sono invece pienamente d'accordo con te quando scrivi: "La verità di qualsiasi cosa nel mondo è sempre relativa; il suo essere vera o non essere vera dipende da altro.
La Verità assoluta è.
Verità = Essere"
Sottoscrivo!
***
.
***
Un cordiale saluto! :)
***
#1262
Tematiche Filosofiche / Re: I "cerchi della verità"
07 Settembre 2023, 07:05:12 AM
Ciao Bobmax. :)
In ordine alle tue osservazioni, rilevo quanto segue:
.
1)
Nel caso specifico, se la frase A  è necessariamente "vera" (come dici tu), la frase B, per conseguenza logica, deve essere necessariamente "falsa"; ma se la frase B è  "falsa" in base a quanto si deduce dalla "stessa" frase A, allora non dovrebbe essere assolutamente "vero", come essa dichiara, che la frase A  è "vera".
La sua stessa verità la renderebbe falsa, e la sua stessa falsità la renderebbe vera!
Per cui la contraddizione aporetica nasce dalla frase A) e non dalla frase B) (come scrivi tu); in quanto  è dalla frase A) che si genera il "circolo vizioso", e non dalla frase B).
.
2)
Io non ho mai scritto che le "verità relative" siano, per lo stesso fatto di essere "relative", delle "verità parziali"; ho scritto, invece, che le "verità relative", in alcuni casi, possono <<anche>> essere "parziali", e, cioè, "incomplete".
Ma una "verità incompleta" (o "parziale" che dir si voglia):
- non è affatto "un po' vera e un po' falsa", come scrivi tu, altrimenti sarebbe davvero una contraddizione in termini;
- è, invece, una verità ancora "incompiuta", nel senso che non è stata ancora "verificata" in tutti i suoi elementi di verità.
Per cui, se la mia bicicletta sbanda, ed io esclamo "sono sicuro che almeno una ruota si deve essere bucata", ho enunciato una "verità parziale"; perchè è senz'altro "vero" che almeno una ruota si deve essere bucata, ma non ho ancora "verificato" che si era bucata anche l'altra.
***
Un cordiale saluto! :)
***
   
#1263
Tematiche Filosofiche / Re: I "cerchi della verità"
06 Settembre 2023, 06:40:32 AM
Ciao Bobmax, Iano e Knox. :)
Le vostre sono tutte considerazioni ragionevolissime; ma, soprattutto, lo è quella di Knox, quando scrive: "Questi paradossi che girano attorno all'autoreferenzialità si possono costruire facilmente e sono molto interessanti... in quanto esse  generano inevitabili <<proposizioni indecidibili>> ed è questa l'essenza del teorema di incompletezza di Godel!"
Al riguardo, infatti, osservo:
.
1)
Bobmax ha ragione quando dice che "la frase A non può essere falsa"; però non tiene conto che "la frase A non può neanche essere vera"!
Ed infatti, se la frase A  fosse "vera", la frase B dovrebbe essere necessariamente "falsa"; e se la frase B fosse  "falsa", non dovrebbe essere assolutamente "vero", come essa afferma, che la frase A  è "vera" (la sua stessa verità la renderebbe falsa, e la sua stessa falsità la renderebbe vera).
E' una sorta di "aporia" molto simile a quella del "mentitore"; cioè, "un serpente che si morde la coda!"
.
2)
Quanto alla "verità parziale", occorre distinguere tra:
- "verità assoluta", che non può mai essere "parziale";
- "verità relativa", che può anche essere "parziale" (come nel mio esempio della bicicletta).
.
3)
Per rispondere a Iano, io non avevo affatto scritto che l'avverbio "''almeno'' deve essere interpretato"; avevo scritto, invece,  che  "tutto sta a come si interpreta l'avverbio "almeno"".
Il che è completamente diverso!
Intendevo dire, infatti, che se l'avverbio "''almeno'' viene interpretato in modo difforme dal suo significato letterale in lingua italiana (vedi Treccani), si cade facilmente in errore.
***
.
***
Un ringraziamento ed un cordiale saluto a tutti gli intervenuti! :)
***
#1264
Citazione di: daniele22 il 05 Settembre 2023, 13:44:18 PMCiao Eutidemo, mi sembrava difficile che il padre avesse dato la risposta giusta e così ho  consultato la GEG (grande enciclopedia globale) edizioni La trappola 2023 riveduta e corretta. Secondo questa fonte notoriamente più che attendibile il padre rispose al principe Rastislav che il numero in questione doveva essere il 22. Quando il principe disse che il numero non era quello il padre cadde in preda allo sconforto e replicò: "non mi dica che era il quarantaquattro" ... un saluto
Questa mi mancava proprio :)
#1265
Tematiche Filosofiche / Re: I "cerchi della verità"
05 Settembre 2023, 17:39:41 PM
Ciao Iano e Bobmax. :)
In ordine alle vostre ragionevolissime considerazioni, osservo quanto segue.
.
1)
"Almeno" è un "avverbio" che significa "se non di più" (vedi Treccani).
Quindi, se la frase A) afferma che "almeno una delle due frasi" nel cerchio è falsa, è come se dicesse che una delle due frasi nel cerchio, "se non addirittura più di una frase" (cioè tutte e due), sono false: per cui, se effettivamente sono false tutte e due, è arduo sostenere che che la frase A) fosse del tutto mendace.
I "connettivi" denominati "e" ed "o", invece, hanno un altro significato rispetto all'"avverbio" denominato "almeno"; e loro non vengono utilizzati nella frase.
.
2)
Condivido, invece, che sarebbe stato meglio parlare di "cosiddetti cerchi", invece che di "cerchi" "tout court"; ma la sostanza della questione non cambia di una virgola.
Ho usato l'immagine dei cerchi soltanto per semplificare l'esposizione, invece di scrivere:
A) Almeno una delle due frasi A) e B), che qui si susseguono senza soluzione di continuità, è falsa.
B) La frase A, che precede senza soluzione di continuità la presente frase B) è vera.
Ma sarebbe stata la stessa cosa, solo esposta in modo più macchinoso!
.
3)
Quanto alla fattispecie sub 3) b), anche io ho scritto chiaramente, spiegandone il motivo, che "non è possibile che le frasi A e B siano entrambe vere"; per cui su questo siamo perfettamente d'accordo.
.
4)
Però, nella fattispecie 2), è "perfettamente possibile che siano entrambe false", in quanto è possibilissimo:
- che sia falsa la frase A, quando sostiene  che solo una delle due frasi è falsa (nell'ipotesi che siano false tutte e due);
- che sia falsa anche la frase B, quando sostiene  che A è vera (visto che, appunto, è falsa).
.
                                              CONCLUSIONE
Però, secondo me, la terza fattispecie, presenta una sottile differenza rispetto alla seconda.
***
Ed infatti:
a)
Se la mia bicicletta sbanda, ed io esclamo "sono sicuro che una sola ruota si è bucata", io ho escluso che potrebbero essersi "bucate entrambe"; quindi, se si sono bucate tutte e due, la mia affermazione è sicuramente "fallace" al 100%.
b)
Se, invece, la mia bicicletta sbanda, ed io esclamo "almeno una delle ruote deve essersi bucata", io "non ho affatto escluso che potrebbero essersi bucate entrambe", ma ho solo formulato un'ipotesi minimale riguardo alla seconda ipotesi; e, cioè, è come se avessi detto "una delle ruote deve essersi bucata...se non più di una" (nella non esclusa eventualità che  "entrambe le ruote possano essersi bucate").
Per cui la mia affermazione non è affatto "fallace" al 100%.
***
Era questo che intendevo per "verità parziale"; cioè un'affermazione che non è contraria alla verità, sebbene ne esponga solo una parte in attesa di acquisire ulteriori informazioni!
***
Fuor di metafora:
- affermare che "una, e solo una, delle due frasi nel cerchio è falsa", costituisce senz'altro una "fallacia", se, in realtà, "entrambe le frasi nel cerchio sono false";
- affermare, invece, che "almeno una delle due frasi nel cerchio è falsa", non costituisce una vera  "fallacia", se, in realtà, "entrambe le frasi nel cerchio solo false". Semmai, costituisce solo una "verità parziale".
***
.
***
Un cordiale saluto ad entrambi! :)
***
.
P.S.
Resta il fatto, però, che, a tal punto, torna in ballo la questione se la frase A) possa dirsi veramente "falsa"; perchè se dire che "almeno una delle due frasi nel cerchio è falsa", non costituisce una vera e propria "fallacia", se, in realtà, "entrambe le frasi nel cerchio solo false".
In tal caso la frase A) potrebbe dirsi "vera", almeno in parte; con tutte le complicazioni del caso, giustamente da voi (ed anche da me) rilevate!
***
#1266
Tematiche Filosofiche / I "cerchi della verità"
05 Settembre 2023, 12:16:41 PM
Riguardo ai cosiddetti "cerchi della verità", secondo me, possono configurarsi diverse fattispecie:
.
1)
Si consideri come prima e più comune fattispecie, quella del seguente cerchio, con due frasi al suo interno:
Al riguardo:
- se la frase A) è vera, la frase B) è falsa;
- se la frase B) è vera, allora è falsa la frase A) .
Secondo me, una simile alternativa non presenta alcun "problema logico"; semmai può rappresentare un "problema politico", in quanto si verifica in quasi tutti i "dibattiti politici" televisivi! :D
.
2)
Si consideri, poi, come seconda e più complessa fattispecie, quella del seguente cerchio, anch'esso con due frasi al suo interno:
.
Al riguardo, possono farsi le seguenti ipotesi::
a)
Se la frase A) è vera, la frase B) deve per forza essere falsa, perchè la frase A) afferma che una (e solo una) delle due frasi nel cerchio è necessariamente falsa; ma se la frase B) è falsa, allora anche la frase A) non può essere vera, visto che è quanto afferma, appunto, la falsa frase B).
b)
Se, invece, la frase A) è falsa, allora non è vero che una (e solo una) delle due frasi contenute nel cerchio è falsa.
Quindi:
- o sono entrambe vere, il che non è possibile perchè il presupposto da cui siamo partiti nella lettera b) è, appunto che la frase A) sia falsa;
- oppure sono entrambe false, il che, invece, è possibilissimo, visto che la lettera B) afferma che la frase A) è vera, mentre invece è falsa.
Secondo me, neanche una simile fattispecie presenta un particolare "problema logico"; sempre che non mi si siano confuse le idee (come, data l'età, mi accade sempre più spesso).
.
3)
Infine si consideri, come terza fattispecie, quella del seguente cerchio, anch'esso con due frasi al suo interno:
***
Al riguardo, possono farsi le seguenti ipotesi.
a)
Come nel caso precedente, se la frase A) è vera, la frase B) deve per forza essere falsa; perchè la frase A) afferma che "almeno" una delle due frasi nel cerchio è necessariamente falsa; ma se la frase B) è falsa, allora anche la frase A) non può essere vera, visto che è quanto afferma, appunto, la falsa frase B).
b)
Se, invece, la frase A) è falsa, allora non è vero che almeno una delle due frasi contenute nel cerchio è falsa.
Quindi:
- o sono entrambe vere, il che non è possibile perchè il presupposto da cui siamo partiti nella lettera b) è, appunto che la frase A) sia falsa;
- oppure sono entrambe false, il che, invece, è possibilissimo, visto che la lettera B) afferma che la frase A) è vera, mentre invece è falsa.
.
***
Però, rispetto al caso precedente, secondo me c'è una "sottile differenza"!
***
.
Ed infatti, dire che "entrambi le frasi in questo cerchio sono false", è senz'altro una cosa diversa dal dire "almeno una delle frasi contenute in questo cerchio è falsa"; però, almeno a mio parere, non costituisce una sostanziale contraddizione logica, perchè una cosa non esclude l'altra.
Ad esempio, se la mia bicicletta sbanda, ed io esclamo "almeno una delle ruote deve essersi bucata", io non ho affatto negato che potrebbero essersi bucate entrambe, ma ho solo formulato un'ipotesi minimale riguardo alla seconda ipotesi; e, cioè, che  "entrambe le ruote devono essersi bucate".
E se si sono bucate tutte e due, non c'è dubbio che "anche una di esse" sia sia bucata.
***
Cioè, secondo me:
- affermare che "una, e solo una, delle due frasi nel cerchio è falsa", costituisce senz'altro una "fallacia", se, in realtà, "entrambe le frasi nel cerchio sono false";
- affermare, invece, che "almeno una delle due frasi nel cerchio è falsa", non costituisce una vera e propria "fallacia", se, in realtà, "entrambe le frasi nel cerchio solo false". Semmai, costituisce solo una "verità parziale".
***
Tutto sta a come si interpreta l'avverbio "almeno"!
***
E' anche vero, però, che, a tal punto, torna in ballo la questione se la frase A) possa dirsi veramente "falsa"; perchè se dire che "almeno una delle due frasi nel cerchio è falsa", non costituisce una vera e propria "fallacia", se, in realtà, "entrambe le frasi nel cerchio solo false", allora la frase A) potrebbe dirsi "vera", almeno in parte. Con tutte le complicazioni del caso, visto che siamo partiti dal presupposto che fosse "falsa"!
***
Sempre che non mi si siano confuse ed ingarbugliate le idee, come, data l'età, mi accade sempre più spesso; della qual cosa, eventualmente, mi scuso, invocando la vostra comprensione!
***
#1267
Ciao Bobmax, Daniele22 e Iano. :)
Le vostre soluzioni sono tutte intelligentiintriganti e seducenti; per cui nessuna di esse è da scartare.
La mia, però, era la seguente:
                                            SOLUZIONE
Il prigioniero invia al padre i suoi "primi gemelli" d'oro, ricevuti per il suo "quarto compleanno".
E quindi:
- poichè due numeri "primi" vengono detti "gemelli" quando differiscono di 2,  come il "3 e il 5", il "5 e il 7", l' "11 e il 13", il "17 e  il 19";
- poichè il "quarto compleanno" fa capire al padre che il figlio si riferisce ai numeri "primi gemelli" in "quarta posizione" (17 e 19).
- poichè Rastislav gli ha detto che il figlio deve comunicargli un "singolo numero" composto di due cifre;
allora il padre capisce che il figlio intende comunicargli il "singolo numero" composto di due cifre che si trova fra il 17 e il 19; cioè, il numero 18.
***
Un cordiale saluto a tutti gli intervenuti! :)
***
P.S.
Anche 2 e 3, sono "gemelli", ma "consecutivi"; io ho calcolato solo i "primi gemelli" con un numero in mezzo tra di loro. Altrimenti avrei considerato il quinto compleanno ;)
#1268
Citazione di: bobmax il 04 Settembre 2023, 09:22:12 AMGli invia la catenina d'oro, che è l'unica di 18 carati. Mentre gli altri sono tutti di 14 carati.
Ottima ipotesi; ma, purtroppo, erano tutti regali d'oro a 14 carati, e nessuno a 18 carati :)
#1269
P.S.
Dalla data di nascita del prigioniero, considerata da sola o connessa a quella dei doni di qualcuno dei suoi compleanni, non è il alcun modo possibile desumere il numero 18 (nè a giorni, nè a mesi nè ad anni); il che non è possibile nè da un "mix" o un "puzzle" dei i tre dati, nè ricavandola da un qualsiasi tipo di equazione, ma può essere considerato solo l'ordine dei suoi compleanni riguardo all'oggetto donato, e nient'altro!
Nè è possibile desumere il numero 18 dalla sua attuale età, singolarmente considerata, ovvero collegata ai suoi compleanni o alla sua data di nascita; ad esempio, se il prigioniero avesse 24 anni, inviando al padre gli speroni ricevuti in dono al compimento dei 6 anni, quest'ultimo potrebbe dedurne il numero 18 (24 -6).
Ma, come ho detto, purtroppo, nessuna ipotesi di cui sopra si verifica nel caso in questione :(
#1270
Per la terza volta Rastislav volle sottoporre il suo prigioniero ad un enigma basato sul numero "18".
Per cui entrò nella cella con una cassetta in cui si trovavano sei oggetti d'oro; di proprietà del prigioniero, ed al lui sequestrati al momento dell'arresto:
***
Essi erano:
1)
La sua prima "catenina d'oro", con 30 maglie, a lui donata dal padre in occasione della sua nascita.
2)
Il suo primo "bracciale d'oro", a lui donato dal padre in occasione del suo primo compleanno.
3)
Il suo primo "anello d'oro", a lui donato dal padre in occasione del suo secondo compleanno.
3)
Il suo primo "medaglione d'oro", a lui donato dal padre in occasione del suo terzo compleanno.
4)
I suoi primi "gemelli d'oro", a lui donati dal padre in occasione del suo quarto compleanno.
5)
I suoi primi "orecchini d'oro" (all'epoca usati anche dai maschi), a lui donati dal padre in occasione del suo quinto compleanno.
6)
I suoi primi "speroni d'oro", a lui donati dal padre in occasione del suo sesto compleanno, la prima volta che montò a cavallo.
***
Su nessuno degli oggetti erano incise nè le "occasioni dei doni", nè le "relative date"; che conoscevano soltanto il prigioniero ed il padre del prigioniero.
***
Rastislav disse al prigioniero:
- Tu puoi inviare a tuo padre uno solo degli oggetti (o una sola coppia di oggetti appaiati, come i gemelli, gli orecchini o gli speroni) dei 6 contenuti in questa scatola, per cercare di comunicargli il numero "18".
***
Io spiegherò a tuo padre soltanto che, con quell'oggetto (o coppia di oggetti appaiati, come i gemelli, gli orecchini o gli speroni), tu stai cercando di comunicargli un singolo numero composto di due cifre; ovviamente senza specificargli che si tratta del numero 18.
Se lui capirà che volevi comunicargli proprio il numero 18, sarai salvo; altrimenti morirai.-
***
Quale oggetto il prigioniero invia al padre, e come fa quest'ultimo ad indovinare che i figlio, con quell'oggetto, vuole comunicargli proprio il numero di due cifre "18"?
***
#1271
Ciao Inverno e Phil. :)
Vi ringrazio per i vostri post, che sono entrambi molto interessanti :)
D'altronde lo stesso CHIP ricorda molto un labirinto!
Un cordiale saluto! :)
#1272
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del "doppio labirinto"!
01 Settembre 2023, 17:16:19 PM
Citazione di: bobmax il 01 Settembre 2023, 13:56:21 PMPone la matita sulla mappa, a mo' di righello, e conta i muri intersecati da un punto, A o B, fino al confine della mappa.
Con l'uscita possibile è quello con i muri pari (A).
Citazione annullata!
#1273
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del "doppio labirinto"!
01 Settembre 2023, 17:01:08 PM
Ciao Bobmax e Phil. :)
Ambedue le vostre soluzioni mi sembrano entrambe meritevoli di attenzione e degne di riconoscimento.
***
Però la mia soluzione, per come l'avevo già scritta, corrisponde esattamente a quella di Bobmax.
                                            SOLUZIONE
- Come diamine hai fatto a scegliere il punto giusto?- chiede Rastislav all'ex-prigioniero.
- Mi è stato molto utile esaminare con attenzione la tua piantina esemplificativa!- risponde l'ex-prigioniero.
- Cioè?-
- Ho notato una cosa molto singolare, e, cioè che:
a)
Tracciando delle semirette dal punto A (che si trova nel "labirinto chiuso") verso l'esterno, si intersecano sempre un "numero dispari" di pareti dei due labirinti.
b)
Tracciando invece delle semirette dal punto B (che si trova nel "labirinto aperto") verso l'esterno, si intersecano sempre un "numero pari" di pareti dei due labirinti.
***
***
Ipotizzando, quindi, che tale regola valesse per tutti i "doppi labirinti" di tale tipo, quando voi eravate di spalle mi sono limitato a posare orizzontalmente la matita sulla piantina; ed ho visto subito che essa:
- tagliava 12 volte le pareti dei labirinti, da A verso l'esterno.
- tagliava 13 volte le pareti dei labirinti, da B verso l'esterno.
***
Per cui ne ho desunto che A si trovasse nel "labirinto aperto" e che B si trovasse nel "labirinto chiuso"; per cui ho scelto di essere depositato nel punto A.
E, a quanto pare, ci ho azzeccato, perchè ne sono venuto fuori.
(Il "labirinto aperto" è in bianco,  mentre il "labirinto chiuso" è in nero)
.
***
Cordiali saluti ad entrambi! :)
***
#1274
Varie / Re: Rastislav e l'enigma del "doppio labirinto"!
01 Settembre 2023, 13:27:55 PM
P.S.
Per individuare il punto di partenza nel "labirinto aperto" forse è meglio fissare il tempo limite in 10/15 secondi; ed infatti, facendo la prova dopo aver chiuso il topic, io ce ne ho messi 12 (ma facendo anche il riscontro per  per individuare il punto di partenza nel "labirinto chiuso" ).  ;D
Ma si presume che il prigioniero fosse molto più giovane e veloce di me! :D
#1275
Varie / Rastislav e l'enigma del "doppio labirinto"!
01 Settembre 2023, 12:54:36 PM
Rastislav entra nella cella del nuovo prigioniero, con in mano due piccole piantine topografiche ed una sottile matita; e posa la prima delle due cartine sul tavolo della cella.
- Che cosa diavolo significa questo disegno?- chiede diffidente il prigioniero.
- E' la piantina esemplificativa del molto più complesso "doppio labirinto" che ho fatto costruire nella sterminata e assolata "valle di Schaffer".
***
Come vedi dalla piantina esemplificativa, si  tratta in effetti, di due labirinti con alcune pareti in comune:
- uno dei quali è aperto;
- l'altro, invece, è chiuso.-
E, presa la sottile matita, ci annotò sopra le lettere A e B.
***
Ma si tratta solo di un disegno, molto elementare, a puro scopo esemplificativo; ed infatti, come puoi facilmente comprendere, anche ad occhio nudo:
- se tu ti trovassi nel punto A, vagheresti invano nel labirinto alla ricerca di un'uscita; perche saresti imprigionato in un "labirinto chiuso", senza la benchè minima apertura per poterne uscire;
- se tu, invece, ti trovassi nel punto B, troveresti ben presto l'uscita; perche ti troveresti in un "labirinto aperto", con un'uscita verso l'esterno.-
***
- Sì, vedo!- annuisce il prigioniero - Posso esaminarlo per qualche minuto?-
Rastislav glielo concede, e il prigioniero lo esamina con attenzione da tutti i lati, emettendo un meditabondo:
-Hmm!-.
***
Poi esclama: - Non mi sembra un problema di difficile soluzione; io non avrei alcuna esitazione a scegliere il punto B, perchè si vede subito che da lì si arriva subito all'uscita, mentre dal punto A, invece, no.-
- Hai ragione!- sorride perfidamente Rastislav - Ma questa prima piantina esemplificativa era solo un disegno per spiegarti il concetto.
In realtà, il "doppio labirinto" che che io ho fatto costruire nella "valle di Schaffer", è un tantino più complesso.
Ed infatti:
.
1)
E' costituito da due labirinti (uno aperto ed uno chiuso) costituiti da solidi muri alti quattro metri e lisci come il vetro; per cui è impossibile scavalcarli senza avere una scala.
.
2)
Le pareti hanno un tracciato curvilineo, e non sono parallele tra di loro; per cui, come puoi vedere, la cartina mostra un guazzabuglio di linee curve che si contorcono su se stesse, e dalle quali è quasi impossibile distinguere il labirinto chiuso da quello aperto. All'apparenza, in effetti, sembra essere un unico labirinto!
.
3)
L'intera struttura viaria misura circa 20 km di lunghezza: 10 km il circuito aperto, e 10 km il circuito chiuso.-
***
E mostrò la mappa al prigioniero, suscitandogli un angosciato singulto! ???
***
Poi, dopo aver ordinato al prigioniero di voltarsi per non guardare, segnò due punti su tale cartina, uno denominato A ed un altro denominato B.
.
***
Contemporaneamente chiamò anche due guardie, una delle quali munita di randello.
***
Quindi disse al prigioniero: - Quando ti girerai di nuovo, vedrai i due punti che ho appena segnato sulla cartina, uno denominato A ed un altro denominato B; uno dei due è all'interno del "labirinto chiuso", l'altro, invece, è all'interno del "labirinto aperto".
***
Tu devi scegliere, entro dieci secondi, in quale dei due vuoi che ti depositino, privo di sensi, le mie due guardie, tenendo presente che:
a)
Se sceglierai il punto all'interno del "labirinto chiuso" (dove le mie guardie ti trasporteranno incosciente tramite delle scale), ti troverai prigioniero di un recinto senza aperture, lungo circa 10 km,  in cui resterai prigioniero senza possibilità di fuga, fino a quando non morirari d'inedia andando avanti e indietro rasentando dei muri continui.
b)
Se, invece, sceglierai il punto all'interno del "labirinto aperto" (dove le mie guardie ti trasporteranno incosciente senza bisogno di scale), dopo una passeggiata più o meno lunga, ti troverai all'aperto e sarai libero.-
***
- Prima di voltarmi per guardare quali sono i due punti A e B da te prescelti,  posso ottenere da te una ulteriore concessione?- domandò il prigioniero.
- Dimmi!-
- Dopo che mi sono voltato vorrei che tu mi lasciassi a disposizione la cartina e la matita per i dieci secondi che mi hai concesso; nel frattempo tu e le tue guardie dovreste girarvi per non guardare quello che faccio!-
***
- Ti illudi forse, in soli dieci secondi, di riuscire a segnare con la matita i percorsi, per indovinare quello giusto?- sghignazzò Rastislav.
Ti avviso che i miei più abili geometri ci hanno messo molto più di dieci secondi per fare una cosa del genere!
In ogni caso ti lascerò la matita a condizione che tu non la usi per cercare di tracciare il percorso; per cui, se vedrò sulla piantina la più piccola traccia di matita, verrai immediatamente giustiziato.
Inoltre riduco il tempo a tua disposizione a soli otto secondi.
Ed ora girati pure!-
***
Il prigionierò si girò, e, mentre Rastislav e le sue due guardie erano di spalle per non guardare, fece in sei secondi una determinata operazione con la cartina e la matita; senza tracciare alcun segno di matita sulla cartina (vedi nota).
***
Poi scelse, tra A e B, il punto in cui voleva essere depositato; e dove, una volta storditolo con il randello, lo trasportarono le guardie.
***
Quella sera il prigioniero era già uscito dal "labirinto aperto".
Fu solo un caso, o, invece, aveva effettivamente identificato il punto giusto in cui essere depositato; e quale era questo punto, A o B?
E come fece ad indovinarlo?
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NOTA
Si tenga comunque presente che, senza tracciare con la matita un tragitto materiale sulla piccola piantina, con la punta della matita sospesa in aria sul minuscolo foglio, sarebbe risultato pressochè impossibile seguire un percorso senza "sbandare" da un labirinto all'altro, superandone involontariamente le pareti divisorie ; e che, in ogni caso, sarebbe stato comunque impossibile individuare con la matita il tragitto giusto, sulla piccola piantina, in soli sei secondi.