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Messaggi - viator

#1276
Tematiche Filosofiche / Sulla comunità
05 Febbraio 2021, 21:09:49 PM
Salve. Secondo me l'amico Ultima (al quale formulo tardivamente il mio benvenuto) risulta di espressione un pochetto oscura (almeno per chi come me ha compiuto solo gli studi "bassi") perchè è persona forse di tante scritture, ma ancor più sicuramente di troppe, troppe e troppo variopinte letture, forse amante di saporiti "minestroni" a base di testi autorevolissimi frammischiati a tanta mitologia popolare ed a troppi "cartoons" basati su esoteriche saghe condite da troppi personaggi dai nomi troppo esotici per l'anagrafe di noi comuni mortali. Saluti.
#1277
Salve Paul11. Citandoti : "Il mio sogno è commissionare l'intero sistema politico italiano (cassa integrazione a oltranza), nominare l'accademia dei Lincei ai dicasteri ,con il compito di riformare da cima a fondo l'intero apparato strutturale del sistema e ordinamento italiano, dai mali strutturali secolari, dai ritardi sulle infrastrutture, dalla deburocratizzazione con la digitalizzazione, passaggio alla mobilità sostenibile elettrica, riforma dei piani urbanistici verso il verde pubblico. Proseguirei con un libro....".



Si vede che sia tu che io siamo contrari alla democrazia (che certamente - credo converrai - in Italia vige a far data dalla "Liberazione")...........sebbene sognando orizzonti piuttosto diversi.


Dal mio punto di vista io - pur non amando particolarmente il concetto di democrazia (da noi puzza troppo di sceneggiata) - sarei disposto a rispettarlo indicendo un referendum popolare avente per oggetto il quesito : "Volete voi che il Settentrione d'Italia cessi di sfruttare il Meridione, venendo da esso separato ed isolato ?".



Penso che vincerebbe il "sì" (i settentrionali saranno abbastanza onesti dall'ammettere il loro più che secolare vizio sfruttatorio di manodopera, abbronzature, pomodori, brevetti culinari etc. etc. e quindi di accettare di cessarlo - i meridionali non dovrebbero che convenire)............ed a tal punto si potrebbe democraticamente spostare l'italico confine dallo spartiacque alpino ai confini meridionali di Toscana, Umbria e Marche (la Sardegna la lascerei comunque al Nord, compensandola con il Vaticano al Sud).


Che se ne dice ? Saluti.
#1278
Tematiche Filosofiche / Sulla comunità
05 Febbraio 2021, 12:10:28 PM
Salve ultima. La comunità, cioè la maniera concorde di sentire e valutare ciò che ci circonda, è concetto la cui applicabilità varia in modo rigorosamente proporzionale al numero di coloro che entrano a farne parte.Le comunità più grandi sono quelle che risultino basate sulla elementarità dei bisogni comuni.Infatti il genere umano (o addirittura la comunità dei viventi) trova condivisione e coesione complete solamente di fronte ai propri bisogni fisiologici.


Oltre di questi, di fronte a scelte via via più facoltative, le comunità tendono a diventare sempre meno coese, fino allo scogliersi magari davanti all'opzione tra il gelato al cioccolato e quello al pistacchio, la quale genera due possibili comunità o "partiti" del tutto (anche se per fortuna innocuamente) inconpatibili e conflittuali.



Ciò che dovrebbe tener a tutti i costi unite le comunità dovrebbe essere la democrazia, romantico mito delle ultime migliaia di anni, il cui limite però è costituito dal fatto che essa democrazia altro non sarà mai che una dittatura edulcorata e mascherata.



Nel migliore dei casi la democrazia risulterà semplicemente nella dittatura del merito sulla incapacità (ma una comunità di incapaci - secondo te - è meglio debba venir governata democraticamente da degli incapaci......oppure dittatorialmente da una èlite di "più capaci=migliori ?).



Diversamente, essa democrazia risulterà come attuata nel nostro Paese, cioè attraverso la manipolazione degli immaturi da parte dei mediocri.




Quesiti come il soprastante sono i tabù culturali che non verranno mai seriamente affrontati da una cultura ipocrita come la nostra, da decenni intenta a lustrare, con panno ormai logoro, i propri miti demo-egualitari ed assemblear-comunitaristici. Saluti.
#1279
Tematiche Filosofiche / Al di là dell'aldilà
03 Febbraio 2021, 21:10:11 PM
Salve jean. Citando il detto arabo da te menzionato : "L'uomo ha paura del tempo, ma il tempo ha paura delle piramidi"..................esso è altamente suggestivo, immaginifico........., ma purtroppo scritto da chi ha la paura (gli uomini) a proposito di ciò che se ne strafotte sia degli uomini che delle piramidi.



Le piramidi sono oggetti che possiedono un anabolismo molto lento (si sgretolano molto lentamente) essendo quindi soggetti di quasi nessuna causa ed oggetto di scarsi effetti.




Quindi il LORO tempo (ciascun ente ha il proprio tempo apparente o convenzionale), misurato quale numero di eventi contenuto dalla loro esistenza.......................sembra interminabile per chi e ciò che possiede un metabolismo più "veloce", mentre contiene comunque lo stesso numero di eventi (ovviamente inconcepibilmente più diluiti) della più turbinosa delle esistenze organiche od umane. Saluti.
#1280
Racconti Inediti / Il Sasso Manduino
02 Febbraio 2021, 21:11:16 PM
Salve Iano. Incredibile ma vero. Un cenno di vita (il tuo commento) all'interno di un simile deserto di rocce. Intanto grazie, Salutoni.
#1281
Salve iano. Citandoti : "Un sistema che preveda un Dio creatore potrebbe avere maggior successo, ma senza bisogno di appoggiarsi alla scienza, che oltretutto in questo ambito mostra i suoi limiti di sistema."

Hai ragione. Tutti i sistemi che prima vengono eretti, poi dopo averli eretti vengono corredati da presupposti (creati alla bisogna) adatti a giustificarne nascita e funzionamento...............sono immensamente più comodi da gestire che non il sistema scientifico. Saluti.
#1282
Tematiche Filosofiche / Nulla e qualcosa.
31 Gennaio 2021, 22:22:18 PM
Salve iano. Citandoti : "Deragliamento dovuto alla associazione nulla morte.
Volevo parlare di un nulla al quale rivendico vitale attualità nel suo dipanarsi storico concettuale, che sopravvive rivitalizzandosi alle caduche generazioni umane".


Ma allora, se capisco quanto tu rivendichi qui sopra, a te non interessava aprire un topic sul nulla quale ipotetica entità (entità : "ciò che esiste - quindi è causa di effetti - pur non risultando in qualcosa di ulteriormente specificabile")...............bensì intendevi trattare del nulla quale puro concetto.



Quindi saresti d'accordo sul fatto che il nulla non esiste (quale noumeno,cioè quale "cosa in sè"), ma ne esiste il concetto astratto, inteso come evocazione di una assenza del qualcosa?. Saluti.
#1283
Salve. Il fatto è che - in tutti angoli del mondo e della storia, la tolleranza verso la "variegatezza" dei costumi sessuali è funzione direttamente proporzionale alla disponibilità di risorse.

In parole povere, società prospere e periodi di abbondanza hanno sempre permesso di allentare i cordoni della morale.

Il problema atavico che la prosperità permette di aiutare a risolvere è quello della prole. Le comunità basate sulla semplice sussistenza (rischi e fatiche che permettano la semplice sopravvivenza) hanno bisogno di prole per compensare l'incertezza e l'alta mortalità dei loro membri (altro che sterile omosessualità o giochini erotici non fecondanti !), poi per disporre di mano d'opera familiare per la caccia, la pesca, l'allevamento, l'agricoltura, poi ancora per avere una discendenza che possa essere d'aiuto nel (fortunato ?) caso si riesca ad invecchiare.....ed inoltre nessuno tra i loro componenti è disposto a faticare per allevare la prole non propria (nel caso di costumi sessuali troppo allentati).

E' chiaro ed ovvio che - quanto più ci si allontana dal mondo dei bisogni essenziali - tanto più tutti gli aspetti sopra citati tendono a scomparire od a risultare rimediabili attraverso le risorse di una aumentata ricchezza, la cui conseguenza consisterà in una adeguata - nuova ed assai più variegata e complessa - struttura della società ANCHE nei confronti delle conseguenze della sessualità. Saluti.



#1284
Tematiche Filosofiche / Re:Nulla e qualcosa.
31 Gennaio 2021, 13:34:47 PM
Salve baylham. Non farmi troppo caso se mi permetto di fare un poco di umorismo alla faccia dei geni della logica (d'altra parte l'umorismo penso sia meglio di nulla). Perciò inserisco miei commenti grassettati all'interno del tuo testo :



Citazione di: baylham il 31 Gennaio 2021, 12:04:47 PML'uomo è la misura di tutte le cose. Tuttavia la logica e quindi la scienza non sono attrezzate sul problema dell'esistenza del nulla.(Giustamente. Tu troveresti sensato star ad attrezzare un camper per intraprendere un viaggio verso il nulla ?).
Logicamente l'esistenza del nulla è contradditoria: se il nulla esiste allora il nulla non esiste; se il nulla non esiste allora il nulla esiste. (Allora facciamo come gli imbecilli come me : se il nulla non esiste, allora non esiste).
Una meravigliosa rappresentazione grafica-logica di questa contraddizione  è offerta dall'insieme vuoto della teoria degli insiemi di Cantor, dalla quale si evidenza che il nulla non è la negazione dell'ente o diveniente, che, per inciso, per me sono equivalenti:
A U 0 = A
A  U \A = 0
dove U è il simbolo di unione e \ di negazione
Questa è la massima espressione grafica-logica della contraddizione dell'esistenza del nulla
O =(Vedi, il dimostrare la contradditorietà di ciò che manca (che non esiste, il nulla appunto) non mi sembra esercizio meraviglioso, ma futile - al massimo divertente. Infatti consiste nell'utilizzare qualcosa che esiste (la logica, dei simboli, etc.) per supporre ciò che non esiste. In questo caso non è il nulla ad essere contradditorio (come farebbe, visto che non esiste ?).......bensì è la logica ad esserlo !).
Il vuoto non mi appare proprio vuoto (se il vuoto ti appare non vuoto, vuol dire che non può esistere. L'impercepibile (al di fuori quindi della tua e nostra possibilità di percezione) può esistere solo consistendo in qualcosa (a meno che noi si stia parlando di VUOTO LOCALE, RELATIVO) altrimenti non potrebbe essere (impercepibile significa "esistente al di fuori dei nostri sensi" e non certo "inesistente") ma popolato di onde gravitazionali, di radiazioni elettromagnetiche, di masse, di energia, di osservatori, di scienza e di filosofia, di domande, risposte e contraddizioni.
Sono perfettamente d'accordo che la materia non sia solida (forse volevi dire "non sia monolitica"), però eviterei di sbatterci la testa. Mi basta come ho già detto, una insignificante differenza, un granellino di sabbia, per la mia conclusione: le cose non sono o divengono nulla.

PS
I miei genitori sono morti da diversi anni, il lutto è finito, non è una tragedia, non provo dolore ma un buon ricordo affettuoso.


Saluti.
#1285
Salve freedom. Citandoti : "Verosimilmente la ragione va ricercata in quello che spesso ho sostenuto e cioè che nell'essere umano c'è qualcosa di sbagliato, profondamente sbagliato".

Scusa ma l'essere umano............secondo quale "ottica" (punto di vista da parte di "chi" d'altri che non sia umano) conterrebbe qualcosa di sbagliato ?

Se il punto di vista è il tuo, dato che sei un umano.....si tratterebbe di un giudizio fornito da uno che fa parte degli "sbagliati", quindi il giudizio stesso risulterebbe contemporaneamente giusto (per via del fatto che viene espresso da uno "sbagliato" che ha come "indovinato" o è comunque consapevole di essere appunto "sbagliato") e pure sbagliato (perchè emesso da uno che, essendo "sbagliato"......magari sbaglia proprio nel giudicare sè ed i propri simili......) insomma, mi sembra che tu non prenda invece in considerazione una ipotesi molto molto molto molto più semplice, giusta e chiara :Ogni volta che vediamo qualcuno fare qualcosa, scatta in noi un meccanismo di immedesimazione. Non c'entra una mazza l'empatia (delizioso concetto inventato pochi decenni fa dai buonisti pieni di sensi di colpa), ma invece tendiamo ad immedesimarci in quello (o quelli se più di uno) che stiamo guardando, mettendo noi stessi al loro posto allo scopo di cercare di condividerne il piacere (immedesimarsi nel bene, se in quello che vediamo c'è qualcosa che ci piace) oppure cercare di stare alla larga dal dolore (cercare di sottrarsi alla sofferenza, se in quello che vediamo c'è violenza, dolore, sofferenza).




Quanto tu vedi due omosessuali che si baciano certo non vedi il loro piacere, ma neppure quello che potrebbe essere anche un tuo piacere, dato che sei eterosessuale. Neppure, però hai modo di immedesimarti in un loro dolore che certo risulta assente sia per essi che per te.



Il risultato psichico di una scena che per te è priva di piacere ma anche di dolore è ciò che appunto genera la tua reazione intermedia "no piacere=bene - no dolore=male"...........e tale reazione  intermedia è esattamente lo "imbarazzo" che tu affermi di provare.




Nel caso del pugilato invece - dal momento che tu non sarai nè un energumeno nè un sadico - la tua immedesimazione sarà nei confronti di colui (o coloro, visto che sono in due) che prendono colpi violenti e dolorosi (evidentemente non potrai immedesimarti nel piacere di due che stanno menandosi) e quindi si innescherà la reazione psichica di ripulsa, di sottrazione da un simile spettacolo, di tua personale fuga da ciò che presenta e consiste solo in dolore e sofferenza. Saluti.
#1286
Salve xxmaurizio. La tua esposizione teorica viene trovata da me (sulla base della mia abissale ignoranza) moderatamente interessante. Qui mi limito ad un paio di osservazioni :


       
  • citandoti : "Da queste considerazioni, si conclude che l'universo sia molto più giovane di 13,8 miliardi di anni e noi non potremo mai sapere la sua età  e la sua grandezza esatta". - Io fossi in te starei molto attento sia nell'usare un "mai" che nell'usare un "sempre". Essi, assieme ad "esatto" puzzano troppo di certezze assolute, cioè di quel genere di certezze che tu affermi essere idolatrate dalla scienza, mentre invece sono TIPICAMENTE ESCLUSIVE delle fedi.
  • Vedo poi che citi un tal Dio : chi (o cosa) sarebbe costui/ciò ?. Una persona? Una cosa? L'insieme di tutte le cose? Il babbo del fotone? La "causa prima"? La speranza di essere o diventare immortali?...................
Cordiali saluti.


#1287
Tematiche Spirituali / Peccato e peccatori
29 Gennaio 2021, 17:29:18 PM
Salve doxa. Citandoti : "La dottrina cristiana osserva tre leggi: legge naturale, legge antica (Antico Testamento) e legge nuova o evangelica (Nuovo Testamento)"..................ma guarda ! Sei sicuro che una religione come quella cristiana si accontenti di sottomettere i suoi fedeli a SOLAMENTE tre leggi ?

       
  • la Legge naturale naturalmente la interpretano le Gerarchie della Chiesa, mica gli studiosi della natura, vuoi mettere ? Con il rischio che ci siano degli studiosi scettici od atei.....!!
  • Il Vecchio Testamento da chi viene interpretato ? Forse dalla Chiesa ?
  • Il Nuovo Testamento............?
  • poi, ovviamente, il fedele sarà tenuto a dare a Cesare quel che è di Cesare............
  • poi quindi ci sarà la Dottrina, i Dogmi, le Encicliche............il resto dell'elenco lasciamolo pure perdere.
Ricordando S.Paolo ed il suo "La verità vi rende liberi!", forse scopriremo che la Chiesa Cristiana non rende poi molto liberi !. Misericordiosi saluti.
#1288
Salve Eutidemo. Complimenti. Vedo che la tua effervescenza intellettuale sa dilettarsi sia dell'inconsueto che dell'ovvio (come ora stai facendo).



"Tutto è relativo". Questa è la suprema verità (perchè contemporaneamente relativa che assoluta - tutto è relativo ed il tutto è l'assoluto) che ovviamente nessuno (tranne forse te e me) riconosce unica e reale (al massimo si tollera l'esistenza di una simile proposizione, non certo delle sue impicazioni).




Perchè, riconoscendola, tutte le bocche collegate ad una mente dotata di buonsenso dovrebbero chiudersi.................mentre tutte le psiche che rifuggono la morte continueranno a parlare, convincendosi di poter trovare una verità più soddisfacente. Salutoni.
#1289
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
26 Gennaio 2021, 16:33:15 PM
Salve kobayashi. Citandoti : "Volendo poi stare al tuo ragionamento e quindi facendo finta di aderire alle tue categorie: nella natura non ci sarebbe libertà ma solo istinto? Ecco, già questa asserzione mi sembra arbitraria e semplicistica. La natura che io finora ho avuto modo di osservare è tutt'altro che necessità. Cani e gatti hanno certamente una vita interiore complessa. Sognano. Hanno dunque un inconscio? È plateale che facciano delle scelte. Della necessità a cui sarebbero condotti nell'azione si può dire lo stesso dell'essere umano.
Dunque non credo si possa asserire con certezza che la libertà appartiene al solo ambito umano, per cui la tua argomentazione smette a questo punto di funzionare...".
E' plateale che facciano delle scelte, ma il "quid" non è la capacità (o necessita ?) di scegliere, bensì il poter riconoscere da cosa è generata tale capacità.




Stante che tutte le forme di vita possiedono qualcosa di simile ad un sistema nervoso.........stante che tale sistema nervoso diviene sempre più complesso mano a mano che la tassonomia converge verso la specie umana............alla fine, esiste un qualcosa che il sistema nervoso umano possiede in via esclusiva rispette ad ogni altra specie ?.



La risposta è sì. Istinto, reattività, emozioni etc. possiamo trovarli tranquillamente in numerosissime specie diverse da quella umana. Il loro insieme si chiama psichismo. Possedere uno psichismo e solo uno psichismo significa essere in balia dell'istinto e degli stimoli esterni alla nostra scatola cranica. Quindi impedisce di essere autonomamente liberi.




Solo noi – dicono – possiediamo – oltre ad una psiche, anche una MENTE, cioè quella tale struttura cerebral-nervosa la quale, tra le proprie funzioni, ospita il RAZIOCINIO, una delle cui espressioni sarebbe il LIBERO ARBITRIO (inteso non in senso filosofico, senso del quale si è discusso troppo assai qui dentro, ma assai più specificamente inteso come facoltà MENTALE di poter scegliere tra OPZIONI RAZIONALI).


Quella qui sopra descritta è la LIBERTA', cioè la facoltà di poter scegliere tra più opzioni.




Naturalmente mi si potrà dire che anche un insetto – all'interno di un labirinto – sembra manifestare la libertà di poter scegliere tra percorsi ed uscite diverse.




Ciò è verissimo, ma qui si torna a dover considerare non la capacità di scegliere tra soluzioni possibili, ma la causa, l'origine, il movente della scelta.






La libertà umanamente intesa, a differenza della sempre solo apparente libertà psico-comportamentale degli animali, consiste nel nostro poter decidere la nostra scelta assecondando l'istinto (lo psichismo fondamentale che anche noi possediamo)..........oppure nel nostro voler scegliere diversamente da quanto suggerito dall'istinto, quindi sulla base di motivazioni e pulsioni ben diverse ed evolutivamente "superiori". Cioè nel nostro voler scegliere secondo coscienza, etica, morale, conoscenza ed altre motivazioni irraggiungibili dagli altri animali.




Ovvio allora che la libertà (sempre relativa al possibile) sia qualcosa di specificamente umano. Saluti.






#1290
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
25 Gennaio 2021, 17:48:27 PM
Salve paul11. Citandoti : "Perché se la libertà dell'individuo deve passare da quella comunità, significa che prima deve esserci sicurezza e poi può emergere la libertà".


Secondo me quella che emerge dalla condizione social-comunitaria non si chiama libertà ma invece (questione di sfumature, dirà qualcuno, sbagliandosi di grosso) "facoltà".

La facoltà è la condizione al cui interno si possono effettuare delle scelte anche trovandosi all'interno di una "sovracondizione" (quella socialcomunitaria, appunto) in cui la libertà è comunque relativissima, condizionata, regolamentata.

Infatti il problema lessical-filosofico, ogni volta che qui dentro si è parlato di libertà, è stato appunto quello di omettere l'esatta distinzione tra i due concetti. Saluti a tutti.