Lo straordinario sviluppo tecnico-scientifico che stiamo vivendo ha lasciato molti orfani.
Perché la tecnica, pur facilitando molte attività e risolvendo tanti problemi, non offre alcuna stabile "verità" a cui aggrapparsi.
L'incertezza del vivere rimane. La tecnica ne è soltanto l'ultimo rimedio, ma non la soluzione.
La mia malattia potrà oggi essere curata, mentre ieri si moriva, ma alla fine alla morte non si sfugge...
E così gli orfani delle verità assolute, non importa se religiose o ideologiche, si gettano nell'irrazionale.
Negando l'evidenza, perché in questa negazione sperano di trovare quella "verità" perduta, nascosta da dei complottisti.
Ma questo irrazionale non è il sacro di Umberto Galimberti. Non ha infatti niente di sacro. Perché è la pretesa di stabilire contro ogni ragionevolezza cosa sia il Vero.
Perché la tecnica, pur facilitando molte attività e risolvendo tanti problemi, non offre alcuna stabile "verità" a cui aggrapparsi.
L'incertezza del vivere rimane. La tecnica ne è soltanto l'ultimo rimedio, ma non la soluzione.
La mia malattia potrà oggi essere curata, mentre ieri si moriva, ma alla fine alla morte non si sfugge...
E così gli orfani delle verità assolute, non importa se religiose o ideologiche, si gettano nell'irrazionale.
Negando l'evidenza, perché in questa negazione sperano di trovare quella "verità" perduta, nascosta da dei complottisti.
Ma questo irrazionale non è il sacro di Umberto Galimberti. Non ha infatti niente di sacro. Perché è la pretesa di stabilire contro ogni ragionevolezza cosa sia il Vero.
