non lo definirei un "principio", bensì una regola della metodica razionale che aiuta nel sistema di relazione della logica predicativa e proposizionale.
Essendo regola metodica, non è nè un soggetto e neppure un oggetto, semmai sta nella relazione conoscitiva FRA il soggetto e l'oggetto, dentro la forma linguistica che esprime concettualmente il procedimento gnoseologico od epistemologico
il problema "è come arrivare alla verità", come si giustifica una proposizione o predicazione rispetto ad un'altra.
Quindi significa che esiste un "confronto" linguistico che presuppone un pensiero che si esprime con il linguaggio.
Il "principio" di non contraddizione non porta ad una verità, semmai esprime la regola che di un ente non possiamo affermare una caratteristica e nello stesso tempo dire del contrario. Quindi aiuta a dirimere razionalmente il procedimento deduttivo. e/o induttivo .
Essendo regola metodica, non è nè un soggetto e neppure un oggetto, semmai sta nella relazione conoscitiva FRA il soggetto e l'oggetto, dentro la forma linguistica che esprime concettualmente il procedimento gnoseologico od epistemologico
il problema "è come arrivare alla verità", come si giustifica una proposizione o predicazione rispetto ad un'altra.
Quindi significa che esiste un "confronto" linguistico che presuppone un pensiero che si esprime con il linguaggio.
Il "principio" di non contraddizione non porta ad una verità, semmai esprime la regola che di un ente non possiamo affermare una caratteristica e nello stesso tempo dire del contrario. Quindi aiuta a dirimere razionalmente il procedimento deduttivo. e/o induttivo .