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Messaggi - Jacopus

#1276
Ipazia, il principio di equità viene applicato quotidianamente dai tribunali italiani e non c'entra niente con i sistemi liberal/liberisti. Il tuo atteggiamento è quello di parlare di ogni cosa sotto la lente distorcente del conflitto capitalistico, ma anche Marx aveva compreso gli elementi emancipatori delle rivoluzioni borghesi e fra questi elementi vi è l'organizzazione del diritto continentale a partire dal code Napoleon. Mi confermi quello che penso da tempo, ovvero che i marxisti duri e puri hanno un approccio al mondo esattamente come gli integralisti islamici (o cattolici): nessuno spazio alla mediazione e logica amico/nemico.
#1277
Ancor prima delle elezioni avevo profetizzato che questo governo di fronte alle oggettive difficoltà di gestione di un momento critico come quello attuale l'avrebbe buttata in caciara contro migranti e Unione Europea. Detto fatto. Sto rimpiangendo amaramente perfino Draghi, che è di destra ma è almeno una persona seria e competente. A tutti ricordo che un principio fondamentale del diritto internazionale è   pacta sunt servanda".
#1278
Percorsi ed Esperienze / Re: OPINIONI E VERITA'
14 Novembre 2022, 01:22:38 AM
@ Iano. Per la psicoanalisi l'oggetto di studio tradizionale è proprio L'inconscio e quindi si può dire che sia stato il primo intervento serio per svalutare la coscienza e abbinarle un fratello discolo, appunto L'inconscio. Se la coscienza colonizza l'inconscio avremo persone ipercontrollate, rigide, poco creative, che chiederanno aiuto ad istanze esterne rassicuranti, poco capaci di lasciarsi andare in una relazione sentimentale. Al contrario un inconscio lasciato a briglia sciolta produce soggetti creativi ma spesso con un pessimo contatto con la realtà, inaffidabili e umorali. Andare oltre certi limiti di sbilanciamento in uno dei due estremi, produce il disturbo o tratti di disturbo psicologico.
Ciò che in realtà è molto cambiato dai tempi di Freud, nella psicoanalisi, è l'affiancamento al discorso interpretativo che è un discorso razionalizzante e che si rivolge alla parte cosciente, un discorso affettivo e relazionale (tecnicamente transferale) secondo quella linea che parte da Ferenczi, passa per Winnicot e giunge a Benjamin (Jessica) e Bollas. Un discorso che mette ancor più in primo piano il dialogo fra due inconsci come terapia efficace, piuttosto che la supposta guarigione ottenuta con l'interpretazione dei sogni (o della vita quotidiana).
#1279
Percorsi ed Esperienze / Re: OPINIONI E VERITA'
13 Novembre 2022, 22:47:31 PM
CitazioneMolto interessante e piacevole il tuo intervento, grazie.
La mia sensazione spiacevole deriva dall'altro aspetto che citi: "....  delle potenti molle psicologiche, sotterrate nella cripta del nostro inconscio, che ci fa pensare ed agire in un certo modo, un modo automatico e difficilmente modificabile. "

Freud parlò di tre ferite narcisistiche inferte all'uomo in tempi recenti, quella copernicana o cosmologica, quella darwiniana o biologica e quella freudiana o psicologica. Per quest'ultima si usa dire che con la psicoanalisi non siamo padroni neppure a casa nostra, ovvero il nostro Io, coscienza, soggettività, ecc. è condizionata da forze che noi non controlliamo. Il famoso homunculus cartesiano, espressione del dominio occidentale sul mondo, scompare e al suo posto appare un concerto di voci spesso dissonanti, fra le quali un palco d'onore spetta proprio all'inconscio. L'inconscio è la parte sommersa della nostra coscienza. È fatto di memorie antiche, connesse al soma e alle emozioni iniziali della nostra vita. Può essere una grande risorsa di forza creativa o di forza distruttiva o entrambe, come ci ricordano Caravaggio o Nietzsche. Per Lacan (ma anche per Freud) è semplicemente desiderio, desiderio brutale e bestiale, quello che desidera uccidere il padre ed accoppiarsi con la madre. A causa di questa base ferina, Freud è stato spesso accostato ad Hobbes.
Detto questo, possiamo sperare di controllare l'inconscio, questa ridda di desideri che ci anima nel profondo? E che condiziona le nostre idee e le nostre azioni? Si, la psicoanalisi è proprio questo, ma per farlo bisogna lottare e comprendere, anche soffrire fino al punto che, in certi casi è meglio lasciar perdere, poiché destrutturare quell'inconscio, di quel particolare individuo, potrebbe significare il suo male, l'insorgere di una malattia mentale o il suicidio.
L'inconscio è il materiale scritto attraverso le esperienze ancestrali di ognuno di noi di quello che filogeneticamente, Freud chiamava Es. Se Es, Ich e Super-Ich dialogano fra di loro e ad ognuno è riconosciuta pari dignità, la persona acquista una sua armonicità e una maggiore capacità di essere e pensare con la propria testa. Purtroppo questa capacità non dipende solo dai nostri encomiabili sforzi ma soprattutto da cosa ci ha offerto il nostro "mondo vitale" nei nostri primi anni di vita. Quello è il nostro imprinting, altamente indelebile, verso il quale la psicoanalisi offre un tenue ponte di salvezza. Da questa prospettiva, per gioco si potrebbe affermare che il primo psicoanalista fu Sofocle ma per approfondire questo tema servirebbe una nuova discussione.
#1280
Percorsi ed Esperienze / Re: OPINIONI E VERITA'
12 Novembre 2022, 22:12:31 PM
Mariano. Apri un argomento che potrebbe riempire un pianeta. Lo titoli con "opinioni e verità". Anche questo altamente significativo. Doxa ed episteme, per i greci.
Sarebbe rassicurante essere armati esclusivamente di "episteme", carichi di verità ferme, solide, che indicano una strada unica e univoca. Aver poi la sensazione di essere gli artefici di quella verità sarebbe la ciliegina sulla torta. Ma esistono persone del genere. Però di solito fanno una brutta fine o comunque sono persone tormentate. La letteratura ha creato un personaggio simbolico potentissimo, agli antipodi di chi si lascia influenzare passivamente, come descritto da David Bowie. Si chiama Achab e la sua azione e il suo pensiero sono dominati da un unico pensiero vero e inscalfibile, la ricerca e l'uccisione della balena bianca. In quella ricerca c'è una parte importante del pensiero occidentale. Quella prometeica, quella del progresso infinito e del controllo infinito, quella che Severino potrebbe chiamare "la tecnica". L'alter ego di Achab è un personaggio del cinema, "Zelig", protagonista di un film di w. Allen, che si immedesima talmente nelle idee degli altri anche a livello corporeo da essere diventato un modo di dire proverbiale, essere uno zelig, uno che aderisce alle idee di chiunque altro. Fra i due c'è un terzo personaggio che hegelianamente, cito per la sintesi ed è ovviamente Ulisse. Ulisse nel famoso capitolo sulle sirene, infatti, prende una posizione (che sarà vivisezionata in Dialettica dell'Illuminismo) più elevata ed altrettanto paradigmatica: vuole ascoltare il canto delle sirene, ma si fa legare. Ovvero prende delle precauzioni rispetto alle sirene. Non accoglie il loro canto ma neppure lo rifiuta. In questo discorso la posizione di Ulisse è quella di chi media fra opinioni del mondo e opinioni proprie, ovvero capacità di argomentazione critica rispetto alle idee del mondo. È la via più faticosa, forse, è la via che privilegia nella formazione delle idee proprie, la conoscenza. Paradossalmente idee proprie ed originali si possono avere solo conoscendo il più profondamente possibile le idee degli altri. Siamo un po' come delle bocce che si incontrano e si scontrano continuamente, ma non possiamo pensare nè di mimetizzarci nel pensiero altrui nè di separarci dagli altri, inseguendo un miraggio di potenza e di verità.
Ovviamente questo è solo un esercizio di stile su quest'argomento, che può avere, a causa della sua complessità, molti altri sviluppi, come quello del linguaggio proposto da Anthonyi, anch'esso molto importante, così come quello delle potenti molle psicologiche, sotterrate nella cripta del nostro inconscio, che ci fa pensare ed agire in un certo modo, un modo automatico e difficilmente modificabile.
#1281
Il diritto è una materia complessa, che, come la pedagogia, viene spesso considerata alla portata di tutti. Ovviamente non è così. Rispetto ai due modi di considerare il diritto, di cui parla Daniele, essi fanno riferimento a due momenti distinti della storia umana. La differenziazione della società, la specializzazione dei ruoli, la tesaurizzazione delle risorse, la creazione di  beni, ha reso necessario l'avvento di un ordinamento giuridico complesso che non poteva più essere quello della tribù, che deve regolamentare solo alcuni aspetti del vivere sociale, prevalentemente i rapporti familiari e la gestione di situazioni violente. Ad una società più complessa consegue la necessità di risposte più complesse ed anche di una cittadinanza in grado di gestire meglio la complessità, senza sperare allo stesso tempo che il diritto sia la soluzione di ogni conflitto. La soluzione di ogni conflitto in realtà, nel breve periodo, è sempre la spada di Alessandro che scioglie il nodo di Gordio. Il diritto è la sottile arte di creare uno spazio regolato in un campo animato dai mille casi della vita, fingendo di riuscire a tenere insieme tutte le istanze contrastanti dei mille casi della vita. Per far ciò usa una violenza concordata e concessa da tutti i consociati. L'immagine più corretta per comprendere il diritto è quella del pharmakon, antidoto e veleno allo stesso tempo. Ma se non si vuole cadere nell'eterno ritorno della spada di Alessandro Magno (o di Caligola o di Napoleone o di Hitler o di Putin) il diritto, può essere uno strumento valido per l'emancipazione umana. Ma affinché ciò sia possibile, bisognerebbe avere tutti una cultura giuridica di base, in modo tale da non parlare a vanvera e poter avere un ruolo reale di controllo sui meccanismi individuati nel corso dei secoli per rendere il diritto, il più certo possibile.
#1282
Ben scritto come al solito Eutidemo. Vorrei porre l'attenzione su un altro elemento che mette a rischio la certezza del diritto, ovvero la "violazione di massa" del diritto stesso. È notizia di oggi che una indagine sullo streaming illegale di partite di calcio riguarderebbe 900.000 utenti in Italia. Di fronte a questi numeri nessun sistema giuridico è in grado di applicare la legge e quindi il problema si pone in un momento logico addirittura antecedente alle possibili diverse applicazioni del diritto. Penso che questo sia il problema fondamentale, ovvero la diffusa mentalità per cui le regole sono dei fastidiosi cappi alla libertà e all'individualismo da far west dell'italiano medio.
#1284
Eutidemo. Spiegami perché dovrei limitarmi ad un discorso strettamente giuridico, in un discorso, quello sulle migrazioni, che è fondato sul sistematico calpestìo dei diritti altrui. Ciò avrebbe senso se ci fossero dei limiti geografici corrispondente ai diversi sistemi giuridici. Oggi però si vorrebbero applicare limiti giuridici e geografici solo per i nostri comodi e così possiamo dire contemporaneamente "la legge esiste" e "la legge non esiste".
#1285
Phil. In realtà abbiamo prodotto la civiltà attuale proprio perché siamo in grado di concettualizzare il mondo e pensarlo "differente". Ma questa concettualizzazione e la sua susseguente ingegnerizzazione hanno dei limiti fisici, che la metafisica, comprese quelle metafisiche speciali della politica, della stessa scienza o della malattia mentale, tendono ad ignorare.
#1286
Tematiche Filosofiche / Re: L amore è follia
07 Novembre 2022, 19:12:59 PM
L'uomo è un centauro, qualche volta si impone il cavallo, altre l'uomo e il più delle volte le due parti scendono a compromesso. Sicuramente la salute proviene dall'integrare con equilibrio e aurea mediocritas la parte razionale e quella irrazionale, il corpo con i suoi fluidi e la mente con le sue costruzioni e il suo mondo che rispecchia il mondo. Anche l'amore risponde a questa danza fra follia e ragione. Se restasse sempre follia, quell'amore brucerebbe o si consumerebbe per non essere all'altezza delle aspettative (e questo è il motivo di tante separazioni). Se fosse solo ragione sarebbe un'unione di comodo, priva di scintille, che lascerebbe gli amanti come due manichini, due estranei l'uno all'altro, ed anche questa unione sarebbe destinata al fallimento. Resta vero che ogni amore conosce una fase di amore così intenso da far pensare alla follia. Un così intenso slancio verso l'altro da confondere la stessa percezione della nostra soggettività. Diventiamo due, ma restiamo comunque uno. Si riproduce la stessa situazione del feto dentro la placenta, arricchita dalla vita vissuta da entrambi gli amanti. Lavoro e amore, queste sono le spinte essenziali dell'uomo, secondo Freud.
#1287
Dopo la mia morte sopravviverò nei ricordi e nelle azioni che il mio agire ha contribuito a creare. E sopravviverò banalmente nel codice genetico che ho trasmesso ai miei figli.
#1288
Non credo che l'Unione sovietica, in quanto tale, discriminasse gli ebrei. La discriminazione avveniva in termini di cultura popolare, che non poteva essere rivoluzionata da una semplice "rivoluzione politica", visto che ad oriente i progrom contro gli ebrei erano una costante che si è ripetuta per secoli. Ciò non toglie che l'Unione Sovietica, al di là dell'ebraismo si comportò in modo piuttosto persecutorio e paranoico e in queste persecuzioni incapparano anche degli ebrei, come lo scrittore Babel, fucilato, o Grossmann, che dovette spedire clandestinamente all'estero, il capolavoro della letteratura "Vita e destino". Le discriminazioni e le persecuzioni erano il pane quotidiano dell'impero sovietico e ben più feroci furono quelle dirette contro gli ufficiali dell'esercito sovietico alla vigilia della seconda guerra mondiale, segnalate come una delle possibili concause delle numerose sconfitte dell'esercito sovietico nei primi due anni di guerra.
E' buffo constatare come gli ebrei vengano tirati dalla giacchetta a seconda delle posizioni politiche che si vogliono difendere. Basti pensare a tutta la propaganda che dipingeva gli ebrei come i veri fautori della rivoluzione comunista (e su questa affermazione, Hitler fondò il suo sistema ideologico). Quindi perseguitati o nucleo apicale del sistema comunista? O entrambe le cose?
#1289
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
01 Novembre 2022, 17:36:44 PM
Ipazia. I dati si trovano facilmente su internet. I paesi NATO complessivamente hanno investito quasi mille miliardi di dollari per sostenere le spese militari nel 2021, a fronte di poco meno di cento da parte della Russia. Che la nato abbia dato fondo ai suoi magazzini è assolutamente inverosimile. Anche noi, all'Ucraina abbiamo donato ben poche armi avanzate, quanto pur apprezzabili armi datate che occupavano solo spazio. La Russia non ha alcuna speranza di vincere questa guerra, che diverrà probabilmente un nuovo Vietnam/Afghanistan. Anche la fiammata dei prezzi, molto speculativa è destinata a spegnersi, tranne in caso di Armageddon, ma in quel caso i prezzi saranno l'ultimo dei problemi.
#1290
Altra precisazione. Talvolta ho sentito come argomento contrario alla critica del
Patriarcato, la constatazione del femminismo come una sorta di rovesciamento dei ruoli, per cui si passerebbe dal patriarcato al matriarcato sempre secondo il modulo dominante/dominato. In questo caso cambierebbero solo gli addendi ma non il risultato. È chiaro che esiste un femminismo militante di questo genere ma si tratta di un'area che combatte il patriarcato in forma reattiva ma che ne riproduce le stesse identiche dinamiche. In realtà si tratta di cercare un nuovo modello sociale che superi il modello dominante/dominato.