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Messaggi - baylham

#1276
Varie / Pseudonimi
08 Febbraio 2017, 15:13:42 PM
Partecipo al forum con uno pseudonimo, baylham, perché preferisco un debole anonimato. Ho scelto l'iniziale minuscola proprio perché non è il mio nome. Quando faccio riferimento ad altri forumisti cerco di adottare con precisione lo pseudonimo scelto da loro, compreso il carattere maiuscolo o minuscolo, per rispetto.

Mi sono accorto di avere commesso degli errori in questo senso e presumo di commetterne altri in futuro, di cui mi scuso fin d'ora con gli interessati.
#1277
A Eretiko,

Il giro lungo delle proteine a cui si riferiva InVerno presumo sia la catena alimentare, ecologia, non l'apparato digerente, biologia. O forse entrambi? Ad InVerno la risposta.

A Paul11 e donquixote

In sintesi, avete introdotto il concetto di cultura o comunità come un concetto stabile, ben definito, che ha un plurale, le culture, le comunità. Nel plurale avete distinto le culture, comunità induttive da quelle deduttive, esprimendo la vostra preferenza per quelle deduttive. Avete giudicato sbagliate, errate le culture induttive, fondate sull'individuo, che non conta, se non all'interno di principi superiori, la cultura, la comunità appunto.

Primo problema, già sollevato da Sariputra: come è possibile, come avviene il cambiamento di una cultura, la sua disgregazione,  il trapasso da una cultura ad un'altra? Quali sono le dinamiche? Mi sembra il problema della filosofia strutturalista.

Secondo problema: l'induzione e la deduzione sono principi del ragionamento e della logica umana, ma entrambi sono fallaci, difettosi. Personalmente all'opzione netta tra i due preferisco un ragionamento, una logica, circolare, che li applichi entrambi, un processo simile a quello scientifico. In ogni caso l'induzione e la deduzione sono applicate dal singolo uomo, da me, da Paul11, donquixote, Eretiko, InVerno, .... Se anche la cultura, la comunità fosse una mente (alla Bateson), il singolo non potrebbe conoscerla.

Terzo problema: se esistono culture, comunità, induttive e deduttive significa che i principi deduttivi, le fondamenta di donquixote, che presiedono alla culture, comunità deduttive, non sono le vere fondamenta, i veri principi, perché c'è un principio superiore che le deduce entrambe.
#1278
Attualità / Re:La bella e grande Marine Le Pen
08 Febbraio 2017, 09:30:13 AM
Sinceramente delle leggi di Dio non mi interessa nulla, sono ateo, mi interessano le leggi degli uomini. La tua legge non è la mia, la mia è rispettosa della Costituzione, la legge fondamentale vigente.

Il diritto internazionale privato ha origini millenarie e quello italiano è simile a quello della maggioranza degli stati e non contiene assurdità, ma regole sensate. Prima di cambiare qualcosa bisogna conoscerla.

Sulle questioni sollevate da donquixote rispondo nell'argomento "La disgregazione dell'Occidente". Mi  limito a ricordare che la Costituzione prevede la libertà religiosa nell'ambito di altri principi fondamentali. Quindi le religioni sono subordinate a principi  superiori espressi dalla Costituzione. Che poi la stessa Costituzione preveda il proprio cambiamento è segno di saggezza, di conformità alla realtà che diviene, all'essere che diviene. Se la Costituzione fosse rigida, immobile il cambiamento avverrebbe con la rivoluzione, oppure con piccoli cumulativi cambiamenti di significato.

Ritorno sulla macellazione. Ho fatto in tempo da bambino ad assistere alla macellazione di un maiale in una famiglia contadina parente e a mangiare la torta al sanguinaccio prima della sparizione di questa pratica e della civiltà contadina da cui proveniva. Quindi Fharenight in questo caso, la macellazione, chi è che conserva la nostra cultura, tu o gli islamici?


#1279
Attualità / Re:La bella e grande Marine Le Pen
07 Febbraio 2017, 18:19:41 PM
Trovo che la mia libertà religiosa, sono ateo, sia maggiormente garantita da un Costituzione che preveda e garantisca la libertà religiosa per tutti nell'ambito degli altri principi fondamentali. Ciò significa che ogni religione è subordinata alla Costituzione e ai suoi principi.
Della Costituzione italiana contesto la discriminazione religiosa a favore della religione cattolica contenuta negli artt. 7 e 8.

Sulla sharia. Non mi stupisce la possibile applicazione di norme di derivazione religiosa islamica in Italia o in altri paesi europei: si tratta dell'applicazione dei principi di diritto internazionale privato, laddove i soggetti implicati siano stranieri, in Italia regolati dalla legge n. 218 del 1995.
#1280
Tematiche Spirituali / Re:Dio e il senso del dovere
07 Febbraio 2017, 16:41:30 PM
In primo luogo la morale, la scelta del bene rispetto al male, non dipende dall'esistenza o meno di Dio. L'accettazione della norma di Dio è sempre una scelta morale e quindi la morale ha la priorità sulla norma di Dio. Ciò vale a maggior ragione per chi asserisce l'esistenza del libero arbitrio.

In secondo luogo, una prospettiva egoistica, individuale della morale non porta alla formazione di una società amorale, "criminale": all'interesse, bisogno individuale si contrappone l'interesse, bisogno individuale degli altri. Inoltre ci sono interessi e bisogni collettivi, di tutta o di gran parte della collettività. Quindi ogni interesse individuale è inserito a forza in una rete di interessi individuali e collettivi contrapposti e bilancianti.

La competizione non porta certamente alle scelte migliori rispetto alla cooperazione, ma gli esiti non sono necessariamente negativi. Normalmente anche l'uomo più egoista rispetta le code e la segnaletica stradale, per esempio.
#1281
Attualità / Re:La bella e grande Marine Le Pen
07 Febbraio 2017, 15:37:58 PM
Sul significato della frase di Marine Le Pen.

Certamente, logicamente, non significa che quello che pensa Marine Le Pen o il suo partito sia quello che pensa la Francia. Un significato possibile e legittimo è che la Francia, intesa come Stato, si relazionerà con gli immigrati secondo le sue leggi, secondo i principi che derivano dalla sua Costituzione.

Presumo che la Costituzione francese, come quella italiana, contenga il principio della libertà religiosa per tutti, nel rispetto degli altri principi costituzionali. Quindi la compresenza di moschee, chiese e altri edifici di culto religioso mi sembra scontata.

Per la macellazione degli animali immagino che la Francia, come l'Italia, seguirà le regole imposte dalla sua Costituzione; se la Costituzione non dice niente in merito si farà una legge, con le regole del procedimento legislativo, che disciplini la questione. Presumo comunque che l'importazione della carne animale da altri paesi non sia discriminata in base alle tecniche di macellazione adottate. Discriminazione che ogni cittadino può liberamente adottare.

Non considero gli italiani "servili a cui importa solo del denaro".



#1282
Attualità / Re:I GIORNI DELLA MEMORIA
06 Febbraio 2017, 20:12:43 PM
Non condivido la tendenza a rendere responsabile e quindi colpevole il singolo, il funzionario, sottovaluta il sistema, lo Stato, la collettività.
E'come rendere responsabile il singolo della soluzione del problema della fame o dell'inquinamento del mondo.
Sono processi politici, collettivi che portano allo sterminio. In uno stato totalitario la maggioranza dei cittadini non è direttamente coinvolta nello sterminio, che è un compito riservato ad una frazione. La trasformazione di un campo di prigionia in un campo di sterminio è relativamente facile: si fanno morire lentamente di stenti i detenuti, non è necessaria la loro esecuzione.
"Probabilmente le SS e i commissari politici si sentivano portatori di una autentica virtù morale." Non probabilmente, ma certamente era, è così.


#1283
Citazione di: SaraM il 05 Febbraio 2017, 19:48:54 PM
Per secoli gli uomini hanno cercato di far proseliti specialmente in ambito religioso.Il proselitismo è una piaga che ha portato guerre e divisioni in quanto corrisponde alla volontà dell'uomo di IMPORRE agli altri le proprie idee.Convincere gli altri,per esempio,dell'esistenza di Dio (se questi non sentono niente per Dio) e imporre il proprio credo è tipico dell'ambizione umana(dove non nasconda anche interessi sociali ed economici)Certamente chi ama Dio ha piacere che anche altri lo amino ma non si impone mai con la forza.

Le guerre e divisioni non dipendono dal proselitismo, la radice del problema è che ciascun uomo ha delle idee proprie che non sempre coincidono con le idee degli altri. Laddove due idee non coincidono nasce il conflitto, i cui esiti variano dalla resa alla guerra.
L'esistenza di Dio o meno, quindi la religione, è irrilevante come causa del conflitto, è ciò che deriva dall'idea di Dio, ciò che sta sotto, che causa i conflitti, cioè la biologia, l'economia. Seguendo la tua logica il cristianesimo sarebbe già scomparso dalla storia, ma la prassi ha contraddetto la teoria. Gli uomini, a partire da Gesù, non possono fare a meno di avere delle idee che per necessità ontologica non possono che imporre ad altri. Il proselitismo è un tentativo di convincere gli altri, per mantenere le proprie idee e non subire quelle degli altri.
#1284
Per me la natura è madre, non matrigna, e vivere è conoscere. Un'occasione straordinaria, di cui sono grato.
#1285
Attualità / Re:I GIORNI DELLA MEMORIA
27 Gennaio 2017, 19:01:02 PM
Ciascuno considera e vive a modo suo la giornata della memoria dell'olocausto.
Ritengo che sia importante ed utile, è una tragedia che riguarda direttamente la storia dell'Italia e dell'Europa, di cui sono cittadino.
Per me e per molti altri è un'occasione per riflettere e per cercare di capire le cause dell'odio, della violenza, della guerra, dello sterminio.
Temo che qualcosa di simile, in altre forme, si ripresenterà in Europa, i segnali premonitori sono diversi.
#1286
Attualità / Re:Non è bello ciò che è bello!
27 Gennaio 2017, 11:23:12 AM
Citazione di: donquixote il 27 Gennaio 2017, 11:04:39 AM
Tutto sommato e a dispetto delle leggi e della propaganda l'occidente è ancora profondamente razzista (nel senso peggiore del termine) poiché l'esportazione della democrazia, dei diritti umani, dell'economia di mercato e del benessere materiale in tutto il mondo rispecchiano una visione secondo la quale i popoli di tutto il mondo non hanno il diritto di essere se stessi (e magari "peggio" di noi, secondo una visione razzista, se così sta bene a loro) ma devono diventare come noi, come i "migliori". 

Mettiamo da parte il colonialismo, che di fondo non aveva e ha motivazioni razziali ma economiche, non riesce di pensare che altri popoli o parte di loro preferiscano la civiltà occidentale? Io ne sono convinto.
#1287
Penso che ci siano molte analogie tra i processi dell'evoluzione delle culture e quelli dell'evoluzione delle specie viventi, anche se i meccanismi sono diversi: la cultura nasce, cresce e muore, come la specie biologica. Non trovo alcun esempio nella storia umana di una monocultura, aggiungo per fortuna. In ambito religioso significativa è l'allegoria, il mito della torre di Babele.

Trovo molto fantasiose le ricostruzioni del passato, che viene rimpianto, evidentemente si svalutano gli aspetti della storia dell'ecologia e dell'economia che smentiscono il quadro idilliaco, equilibrato e che spiegano le ragioni dei cambiamenti avvenuti, per cui suggerisco di guardare una serie stimata millenaria della popolazione umana mondiale per intuire la drammaticità dei disequilibri sottostanti: che una qualunque ecologia, economia, cultura stia in equilibrio stabile è una illusione. 
L'agricoltura del passato aveva continuamente fame di terre nuove (la tecnica del disboscamento e del debbio sono banali esempi), un tecnico agrario può spiegarne i motivi. I miei genitori di provenienza contadina mi ricordavano sempre della fame e miseria che avevano vissuto nella loro infanzia, che non rimpiangevano affatto.

Chi rimpiange o auspica l'uomo forte, il pastore, la dittatura, è evidentemente un debole, una pecora addomesticata. Le pecore del pastore comunque fanno una brutta fine.
#1288
giona2068,

ti ripeto che ogni uomo ha il cuore, il cervello, quindi i sentimenti, la fede, la morale,  ... che sono contemporaneamente uguali e diversi da quelli degli altri uomini (e animali). Ciò che più distingue ogni uomo dagli altri uomini e animali è il cervello, la mente, non il cuore.

Ti ripeto che conoscere sé stessi e gli altri, Dio compreso, è un'impresa inattuabile perché autoreferenziale, per cui la ricerca continua.

Non giudico che il matrimonio sia indissolubile o eterosessuale sulla base di una allegoria falsificata e sul principio di autorità.
Se due uomini o donne si vogliono bene non trovo alcun motivo valido per contrastare il loro amore, il loro matrimonio (e l'eventuale divorzio).

Ripeto che l'ordine dell'evoluzione nella scienza (Darwin) e nella religione (Genesi, di riferimento per la religione ebraica, cristiana e islamica) sono concordi: prima viene il primate scimmia e dopo l'uomo. Anche il ragionamento alquanto involuto di SaraM è coerente con questa ipotesi.
#1289
Citazione di: Freedom il 25 Gennaio 2017, 08:59:35 AM
Mi faccio una domanda: ma chi se ne importa di discutere se l'uomo deriva dalla scimmia o la scimmia dall'uomo? Che mi cambia? E così per tutta una serie di discussioni riguardanti le religioni monoteiste e politeiste, il buddismo, la massoneria, l'animismo e qualsivoglia culto o rito. A me interessa sapere se Dio (un Ente che governa l'Universo) esiste o meno. Quello sì che cambia la mia vita!

La ricerca di Dio e dunque la ricerca spirituale in senso lato è una ricerca del cuore non della mente. Io credo che questa sia una base, una solida base dalla quale partire.

Se non si sa qual'è l'origine del'universo, l'evoluzione delle specie viventi, se Dio esista oppure no è meglio riconoscerlo piuttosto che inventarsi false allegorie (chiarisco,il cui contenuto dell'allegoria manifesto e nascosto è falso) e poi applicarle alla realtà con conseguenze nefaste.

La ricerca si avvale di cuore e mente, mani e gambe se è ricerca del vero o di Dio.
#1290
A Sariputra

Premetto che non sono un esperto né di logica né di filosofia e perciò non sono in grado di approfondire le mie osservazioni. Mi baso sulle limitate conoscenze di logica, di Aristotile, di Russel.

Ho appreso da Russel, e concordo, che la logica occidentale moderna non è fondata sul sillogismo aristotelico.

Il sillogismo aristotelico Barbara non è nella forma che hai esposto, che è invece la proprietà transitiva dell'implicazione e dell'uguaglianza, ma in questa:
Tutti gli uomini sono mortali. Sari è un uomo. Sari è mortale.
Il principio di induzione è alla base del sillogismo, laddove si afferma che tutti gli uomini siano mortali.

La logica orientale, se è quella che hai esposto, non ha affatto basi diverse da quella occidentale: c'è un lungo circuito per ritornare alle condizioni di partenza, oltretutto mettendo in campi enti ideali e metafisici quali Dio e immortalità. Evidentemente ha tempo per meditare e riflettere.

Comunque la logica, antica e moderna, orientale o occidentale, non può garantire, assicurare, rendere necessario il passaggio, il salto dal singolare al generale (induzione), di cui comunque non si occupa, lo postula, e dal generale al singolare (deduzione) nella realtà.

Sul tema, definire l'ente apre numerosi problemi irrisolti, enigmi, tra cui quello dell'autoreferenzialità: per definire l'ente devi far ricorso all'ente. L'ente è differente dal niente, entrambi sono indefinibili, inafferrabili.