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Messaggi - Carlo Pierini

#1291
Citazione di: Angelo Cannata il 25 Agosto 2017, 22:11:16 PM
Se l'unica risposta che trovi è una battuta di Woody Allen, significa che su ciò che ho scritto non ci sono obiezioni che tengano?

L'obiezione è che un dubbio psicologico-soggettivo privo di fondamenti oggettivi, com'è il tuo, non fa storia. Specialmente se con i tuoi scritti reali dimostri di tenere conto del fatto che un "sì" e un "no" (riferiti ad una medesima cosa) non sono compatibili.

Proprio come W. Allen: da una parte esprime dubbi sulla realtà delle cose, ma dall'altra non ha alcun dubbio che il denaro sia reale.
#1292
Citazione di: Angelo Cannata il 25 Agosto 2017, 20:11:46 PM
Forse è utile aggiungere questo: il fatto che io, per dubitare, abbia bisogno di servirmi del principio di non contraddizione, non mi impedisce di dubitare di esso stesso. Allo stesso modo in cui un credente, per dubitare di Dio, non ha bisogno di diventare ateo: può dubitarne mentre è credente. In altre parole, il dubbio non ha bisogno di precisare o proporre alternative. Per dubitare che la terra sia piatta non c'è bisogno di ipotizzare che essa debba essere cubica o cilindrica: è sufficiente semplicemente mettere un punto interrogativo. La mancanza di un'alternativa, di una proposta, non dimostra la certezza di ciò che si sta seguendo. Coloro che credevano che la terra fosse piatta non avevano nessuna idea delle alternative possibili, eppure abbiamo visto che le alternative c'erano ed anzi erano più vicine alla realtà di ciò che si pensava l'unica idea corretta, cioè che la terra fosse piatta. Perciò, per dubitare del principio di non contraddizione, non ho bisogno di dover immaginare alternative, e da qui dedurre che se non riesco ad immaginare alternative vuol dire che il principio di non contraddizione sia inattaccabile. La storia ha dimostrato ampiamente che molte alternative esistevano quando invece tutti ritenevano che qualsiasi alternativa al loro pensiero era assolutamente inconcepibile e assurda.

...Un po' come dire:

...E se tutto ciò che credo vero fosse falso?...E se l'esistenza fosse solo un'illusione? ...Se la vita fosse solo apparenza? ...Se nulla esistesse e tutto fosse solo un sogno evanescente?
...Ma ...allora... non l'avrò forse pagata troppo cara questa moquette?
[WOODY ALLEN: Citarsi addosso]
:)
#1293
Citazione di: anthonyi il 25 Agosto 2017, 18:11:31 PM
I riti religiosi sono riti sociali, magari in passato lo erano molto di più, ma anche oggi in realtà periferiche come quella in cui vivo io, i riti religiosi hanno significato sociale, se non partecipi questo condiziona l'opinione che gli altri hanno di te.
Certo Gesù ci ha detto che dobbiamo pregare nel segreto della stanza, ma chi lo è stato a sentire?

Quindi, nel rito della messa, la consacrazione dell'ostia, l'elevazione del calice, l'incensazione delle offerte, ecc., sono solo pretesti per fare combriccola?
#1294
Citazione di: Angelo Cannata il 25 Agosto 2017, 17:14:57 PM
Il nocciolo della questione mi sembra essere questo: il principio di non contraddizione è in grado di mettere in dubbio se stesso.

Senza il principio di non contraddizione, un: << è vero che ...x >> equivarrebbe ad un << non è vero che ...x" >>, cioè, saremmo legittimati ad affermare tutto e il contrario di tutto, trasformando il linguaggio in nient'altro che un inutile rumore molesto. Quindi è importante che provi a spiegare in che modo il p.d.n.c. sarebbe in grado di mettere in dubbio se stesso.
#1295
Citazione di: davintro il 25 Agosto 2017, 13:48:59 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 25 Agosto 2017, 02:39:30 AM
Citazione di: davintro il 25 Agosto 2017, 01:18:10 AMproprio per evitare fraintendimenti simili avevo aggiunto una precisazione nella seconda parte del post. Sono convinto che la Terra sia tonda, che si muova, che giri e che il Sole stia fermo... ma non posso esserne certo con la stesso livello di sicurezza che ho nella convinzione che il quadrato abbia un lato in più del triangolo, perché le verità sensibili, probabilistiche, e quelle intelligibili certe, appartengono a due piani diversi di verità. La distinzione tra evidenza piena ed elevata probabilità che all'evidenza piena può solo approssimarsi senza raggiungerla del tutto è uno dei fondamenti di qualunque discussione seria di epistemologia
Quindi, se costruisco un triangolo e un quadrato reali sotto i tuoi occhi, tu non sei certo che quel quadrato reale abbia un lato in più del triangolo reale? E cosa manca al triangolo e al quadrato reali rispetto agli equivalenti della tua mente? E come fai a dimostrarmi che il quadrato della tua mente ha un lato in più del triangolo della tua mente?

sotto ai miei occhi, cioè nell'esperienza sensibile dei triangoli e quadrati disegnati, posso dubitare di aver di fronte davvero dei triangoli e quadrati, e non invece cerchi e pentagoni, posso cioè legittimamente mettere in dubbio l'efficienza dei miei sistemi percettivi, ma questo non tocca minimamente l'evidenza assoluta del fatto che il quadrato ha sempre e comunque un lato in più del triangolo. Questa resta un verità assoluta, in quanto perfettamente coerente con le definizione essenziale dei concetti in questione,

La tua non è epistemologia, ma pedanteria verbale. La conoscenza reale non si costruisce su definizioni solipsistiche arbitrarie, ma sulla verifica che quelle definizioni corrispondano con ciò che si osserva. Se è assolutamente vero che una pecora ha 4 zampe, questa verità assoluta non deriva dalla definizione "la pecora è un quadrupede", ma è l'esatto contrario: è la definizione che deriva dalla constatazione che la pecora ha 4 zampe; ...e se non ti fidi dei tuoi strumenti di osservazione, allora non devi fidarti nemmeno delle definizioni astratte che formuli nella tua mente. Questo vale anche per la matematica e per la geometria, i cui enti sono astrazioni. <<Astrarre>> deriva da <<ab-traere>>, che significa <<trarre da->>; trarre da cosa, se non dall'esperienza?
Il segno "2", per esempio, è un significante vuoto, privo di significato, come qualunque altro segno o parola o definizione, se non è possibile riferirlo, sia pur indirettamente, alla nostra esperienza reale. Anche 1 + 1 è uguale a 2 per definizione, ma tale definizione deriva dalla constatazione che una pecora con un'altra pecora formano un insieme caratterizzato dall'astrazione a cui diamo il nome di "2". Solo a-posteriori stabiliremo la definizione "1+1=2" che potrà fungere da a-priori per tutti i casi simili successivi.
Insomma, il pensiero - e il linguaggio che lo esprime - non nascono per giocare autisticamente con delle idee (o parole, o definizioni) astratte, ma nascono per com-prendere il mondo esterno, cioè, per "duplicarlo" in una immagine soggettiva che lo rispecchi fedelmente, in modo analogo all'occhio, il quale duplica l'oggetto osservato introiettandolo come immagine ottica sulla retina.
...E chi ci assicura - dici tu - che l'immagine sia davvero fedele all'originale? Nel caso dell'occhio, sono le leggi della fisica a garantirtelo; e se non ti fidi del tuo occhio, mettiti gli occhiali, o cerca un amico che ci veda bene.  :)   Mentre nel caso del pensiero, ...la risposta la trovi nel mio thread "La Conoscenza è una complementarità di opposti", nella sezione "Tematiche spirituali".
#1296
Citazione di: jsebastianB il 24 Agosto 2017, 22:18:11 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 24 Agosto 2017, 21:20:02 PM
Sallusti e Belpietro insegnano che c'è un modo migliore del silenzio per ingraziarsi la sensibilità del padrone: mettere in moto una bella "macchina del fango" contro i suoi nemici.

Questa è la tua opinione (ovvero che i correligionari dell' apostata avrebbero "montato" una gingantesca macchina del fango per "asfaltare" l' apostata ) ?

No, stavamo parlando delle ragioni per le quali Flavio avrebbe dovuto tacere su Gesù. Tu hai detto: "per NON urtare la sensibilita' del "suo" padrone romano", e io osservavo che per ingraziarsi i romani, sarebbe stato più efficace montare una macchina del fango contro di lui, contro Gesù.

Ma, comunque, dal mio punto di vista  questa discussione ha poca importanza, perché, se da una parte non ci sono prove dell'esistenza storica di Cristo, dall'altra, ci sono indizi a sufficienza per collocarlo nel novero dei personaggi mitico-simbolici insieme ad altre decine di salvatori simili a lui, trinitari e non, presenti in altre tradizioni mitiche di ogni parte del mondo (Krishna, Osiride, Prometeo, Oro, Tammuz, Mithra, Quetzalcoatl, ecc.).

JSEBASTIANB
Ma non è alquanto curioso  che alcuni esponenti dello stesso cristianesimo ( in verita'..  per lo piu' scomodi alla gerarchia _ come il dissidente "scheizerdeutsch" Hans Kueng e/o il deutsch Eugen Drewerman..)  sposano in toto la versione dei monoteisti israeliti / funesti costruttori della macchina del fango ??

CARLO
...Macchina del fango contro chi?
...E Kung si pronuncia sul tema della storicità o meno di Cristo?
Se ben ricordo, Drewermann propende anche lui per un'interpretazione degli eventi biblico-evangelici in chiave simbolico-archetipica e non come fatti storici.

P.S.
Tra i miei appunti ho trovato una citazione di Drewermann, tratta da un'intervista pubblicata dal giornale di informazione religiosa Publik-Forum del 2006:

<<Si nega forse la resurrezione se si afferma che non è necessario credere in una tomba di Gesù fisicamente vuota?>>
#1297
Citazione di: davintro il 25 Agosto 2017, 01:18:10 AM
proprio per evitare fraintendimenti simili avevo aggiunto una precisazione nella seconda parte del post. Sono convinto che la Terra sia tonda, che si muova, che giri e che il Sole stia fermo... ma non posso esserne certo con la stesso livello di sicurezza che ho nella convinzione che il quadrato abbia un lato in più del triangolo, perché le verità sensibili, probabilistiche, e quelle intelligibili certe, appartengono a due piani diversi di verità. La distinzione tra evidenza piena ed elevata probabilità che all'evidenza piena può solo approssimarsi senza raggiungerla del tutto è uno dei fondamenti di qualunque discussione seria di epistemologia
Quindi, se costruisco un triangolo e un quadrato reali sotto i tuoi occhi, tu non sei certo che quel quadrato reale abbia un lato in più del triangolo reale? E cosa manca al triangolo e al quadrato reali rispetto agli equivalenti della tua mente?
E come fai a dimostrarmi che il quadrato della tua mente ha un lato in più del triangolo della tua mente?
#1298
Citazione di: davintro il 25 Agosto 2017, 00:57:05 AMè proprio questo il tuo post a cui facevo riferimento. Se per "assolutezza", come mi sembra di aver capito, tu intendi l'inconfutabilità di un'asserzione allora l'affermazione circa la rotondità della Terra non può rientrare nella categoria, proprio perché la possibilità di errori dei sistemi percettivi non ci offre mai la certezza che la rappresentazione soggettiva del reale coincida con la realtà oggettiva delle cose. 

Quindi, secondo te, la Terra potrebbe essere anche piatta? ...E magari potrebbe essere il Sole che gira intorno alla Terra, e non viceversa?
#1299
Tematiche Spirituali / Re:Una visione ...zodiacale!
24 Agosto 2017, 23:02:00 PM
Citazione di: paul11 il 24 Agosto 2017, 21:49:56 PM
Ci fu inizialmente l'ipotesi che l'Eden corrispondesse alla Mesopotamia alle foci circa del Tigri ed Eufrate.
In Genesi si parla di quattro fiumi che l'attraversavano, per cui oggi fra le ipotesi più accreditate sono semmai verso e sorgenti del Tigri ed Eufrate e corrispondono infatti con altri due fiumi circa alla zona di Gobekli Tepe.

...Detto fra noi: ma tu credi veramente che un racconto dove c'è un serpente che parla ad una donna e, poi un angelo con una spada fiammeggiante che scaccia dal Paradiso terrestre sia lei che il suo uomo, ...pensi davvero che si riferisca ad un fatto storico realmente accaduto????
...E della Bella Addormentata nel Bosco, cosa mi dici? ...Ci sono ipotesi su dove si trovasse il famoso bosco e su chi fosse il Principe che la risvegliò?  :)

Citazione di: paul11 il 24 Agosto 2017, 21:49:56 PMquando mi riferisco alla difficoltà del linguaggio in senso esteso, intendo indicare la difficoltà di interpretare la mente di un antico che formula linguisticamente un messaggio, intriso nella sua cultura e la difficoltà interpretativa di un contemporaneo che dovrebbe liberarsi dai suoi pregiudizi culturali per entrare"mentalmente" nella decifrazione del messaggio di quell'antico

...Boh, ...non ti capisco!
#1300
Citazione di: Phil il 24 Agosto 2017, 18:02:09 PM
Questo topic parla di libertà di pensiero e, a conferma della tua prospettiva, puoi ritenerti "libero" di "battezzarmi" come monista-riduzionista per esclusione, non risultandoti apertamente dualista-dialettico (nonostante ti abbia già suggerito di non ritenermi nessuno dei due... ricordi il "tertium datur"?), "libero" di interpretare i miei "secondo me..." e i miei "condizionali" come una "fede pura" (anche se stilisticamente è quantomeno originale, non trovi?), "libero" di pensarmi giovane (bé, questo è falso ma un po' mi lusinga  ;D ), "libero" di definire la volontà, il pensiero e il sogno come "enti psichici" (sicuro sia una terminologia in uso in psicologia?), "libero" di ritenere probante la "fallacia di divisione" (come si ottiene il sorriso da una biologia non sorridente? ;) ), "libero" di giocare spensieratamente con accostamenti semantici decisamente problematici (cito: mente femminile, evoluzione culturale, animalità non-etica, etc.), "libero" di preferire un approccio epistemologicamente "debole" (ovvero che spalanca le porte alla trascendenza e alla mistica perché forniscono risposte che non devono rendere conto alla confutazione razionale), e soprattutto "libero" di sentirti "libero" nel fare tutto ciò...
Parimenti, sempre restando nella tua prospettiva, puoi anche ritenermi "libero" di non seguirti nelle suddette "libertà", giusto?  ;)


Mettere in dubbio ogni parola e ogni virgola dell'interlocutore ignorando totalmente il contenuto del suo post, per te sarà pure un bel passatempo, ma per me, invece, sarebbe uno *spreco* di tempo rispondere.  ...E non chiedermi di definire il "tempo" per farti capire ciò che ho detto, perché non ho ...tempo!  :)
Buon fine settimana!
#1301
Citazione di: davintro il 24 Agosto 2017, 20:47:13 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 24 Agosto 2017, 02:31:41 AM
Citazione di: davintro il 23 Agosto 2017, 23:33:15 PMLa questione se la scienza sia in grado di giungere a verità assolute presuppone il chiarire di quale scienza stiamo parlando. La scienza che si fonda sul metodo induttivo-sperimentale non può raggiungerle
Stai usando in modo inappropriato il termine "verità assoluta" (o "legge assoluta"). Se ti interessa, a metà della pag. [3] di questa stessa sezione, commento proprio questo argomento.

ho riletto il punto e mi pare di aver compreso meglio la tua posizione. Mi pare che, di fatto, tu finisca col far coincidere l' "assolutezza" con la "certezza", in quanto vedi l'assolutezza come l'impossibilità di vedere confutata la pretesa di verità del giudizio. 

Sicuro di aver letto il mio  post? Te lo copio incollo:

Come ho già scritto altrove, "ab-soluto" deriva da "ab-solvere", cioè significa "sciolto da-", "liberato da-"; quindi la verità di un enunciato è "assoluta", NON quando esprime la somma di tutte le verità possibili riguardanti gli enti che compaiono nell'enunciato, ma, molto più semplicemente:

1 - quando ciò che si dice corrisponde ai fatti osservati (verità):
2 - quando tale corrispondenza, o verità, è "sciolta da-" ogni condizione che possa confutarla (verità ab-soluta).

Esempio: affinché l'enunciato <<la Terra non è piatta, ma è rotonda>> esprima una verità assoluta, non è necessaria una conoscenza capillare-onnicomprensiva dei termini "Terra", "piatta", "rotonda", ma è necessario aver fornito le prove della sua rotondità (per esempio delle foto satellitari). E sono quelle prove che la "sciolgono da-" ogni possibilità di essere contraddetta-confutata. 
A questo punto, l'obiezione tipica dei relativisti: "...Ma la Terra non è perfettamente sferica" è solo una inutile pedanteria, perché è sottinteso che "rotonda" sia una approssimazione; infatti, se l'enunciato dicesse: <<la Terra non è piatta, ma è perfettamente sferica>>, allora l'obiezione di cui sopra avrebbe pieno valore di confutazione essendo essa stessa una verità assoluta (la Terra non è perfettamente sferica). Insomma, quando l'approssimazione è dichiarata (o sottintesa) nell'enunciato, la assolutezza della verità che esso esprime si riferisce SOLO alla validità delle prove fornite, non all'onniscienza riguardo agli enti che vi compaiono.

DAVINTRO
non è vero che sia aprioristicamente impossibile confutare l'osservazione della rotondità: posso pur sempre ipotizzare dei difetti nei sistemi percettivi soggettivi, che impedirebbero loro di determinare una visione adeguata all'oggettività del reale, siano essi naturali, i 5 sensi corporei, o artificiali come può essere un telescopio.


CARLO
Questo commento non ha niente (o molto poco) a che vedere con quanto stavamo discutendo. In discussione c'era la tua affermazione:
<< La scienza che si fonda sul metodo induttivo-sperimentale non può raggiungere alcuna verità assoluta>>
Per cui dovresti spiegarmi perché, secondo te, l'affermazione (ormai condivisa da cani e porci): <<la Terra non è piatta, ma è approssimativamente rotonda>> non sarebbe una verità assoluta.
#1302
Citazione di: jsebastianB il 24 Agosto 2017, 18:46:46 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 23 Agosto 2017, 23:54:45 PM


Il fatto che sia stato un vigliacco non dimostra che, come storico, abbia raccontato panzane. E comunque qui non lo tiriamo in causa per quello che ha scritto, ma per quello che non ha scritto.  Che interesse poteva avere nel censurare i fatti riguardanti Gesù, se ne fosse stato a conoscenza?
Ma forse non hai seguito le linee generali del mio discorso.

Eccome che l' ho seguito. - - -  Infatti questo è il punto !
Proprio il monoteista citato (H.Blom) rimarcava come questo Joseph ben Mattia Flavio -  per NON urtare la sensibilita' del "suo" padrone romano - ben si guardava di ricordare la tenacia, l' ostinazione di questi "pazzi" fanatici credenti, quelli che per tanto tempo davano del del filo da torcere ai baldanzosi "padroni del mondo".

Non regge. 
Sallusti e Belpietro insegnano che c'è un modo migliore del silenzio per ingraziarsi la sensibilità del padrone: mettere in moto una bella "macchina del fango" contro i suoi nemici.
#1303
Citazione di: Sariputra il 24 Agosto 2017, 16:25:06 PMPer una persona che si approccia spontaneamente con la bhakti (devozione) sarà ovviamente difficile, se non impossibile, seguire una strada fatta di studi teorici estremamenti complessi e approfonditi. Viceversa, colui che passa il tempo immerso in studi teorici e approfonditi, spesso rischia di non  accorgersi nemmeno della sofferenza delle persone che gli stanno attorno, tutto preso dal suo desiderio di accumulare conoscenza.

Come diceva Tommaso, il creato (il mondo e noi stessi) è una "Analogia Entis", cioè, è fatto a immagine e somiglianza del Creatore; dunque, grazie alla conoscenza, possiamo scorgervi riflesso il Suo volto.  E, aggiungerei io, quanto più si conosce Dio, tanto più ci innamoreremo sia di Lui che, di riflesso, delle sue creature.
Quindi non si tratta di "accumulare conoscenze", come crede chi concepisce una sola via, ma di seguire, tra i due cammini possibili, quello più congeniale alla propria indole, sapendo che i frutti dell'uno non saranno meno preziosi dei frutti dell'altro, avendo una meta comune unica.
I miei studi, cioè, non sono fini a se stessi. L'elaborazione di un Principio-Dio di validità universale e dimostrabile in ogni disciplina del Sapere (la dimostrazione razionale dell'esistenza di Dio), oltre ad aprire le porte alla possibilità di un'unificazione di tutte le culture e di tutte le religioni "sotto un solo Dio", alimenta anche un altro grande sogno che mi fa battere il cuore.
Ci sono, infatti, molte fondate ragioni per credere che un tale Principio, applicato alla materia fisica, ci porterebbe prima o poi all'ambìta meta di attingere finalmente in modo pulito, economico ed ecologico ("ecologico" significa "conforme ai principi della natura") a quell'immensa riserva di energia di cui è fatta la materia (E=mc^2); ...e allora coltiveremmo i deserti, desalinizzeremmo l'acqua del mare, scongiureremmo le imminenti guerre per l'acqua e per il petrolio (nemmeno tanto imminenti), vinceremmo la fame e la povertà, fermeremmo lo scempio della distruzione delle foreste e l'inquinamento dell'atmosfera, invertendo il processo di riscaldamento del pianeta..., ...insomma, sarebbe una festa per l'intera umanità!!!
Questa sì che sarebbe una vera "salvezza", un'autentica "liberazione". E allora sì che sarebbe giusto dare enfasi di sacralità alle "profezie" bibliche:

"Poiché da me uscirà la Legge stessa, e farò sì che il mio giudizio riposi anche come una luce per i popoli". (Isaia, 51: 4 )

"...E vidi un nuovo cielo e una nuova terra. ...E vidi la nuova Gerusalemme scendere dal cielo vestita come una sposa ornata per il suo amato. "Ecco, la tenda del Signore è col genere umano ed Egli risiederà con loro, ed essi saranno suoi popoli. E Dio stesso sarà con loro ed asciugherà ogni lacrima dai loro occhi". (Apocalisse, 21:1- 6)

Come vedi, il cammino dell'intelletto, non esclude quello della devozione, della "bhakti". Anch'io sono devoto ad un sogno, ad un fine che sento come "sacro". Ma se mi fornisci delle buone ragioni per rinunciare a questo sogno ed optare per il cammino che hai scelto tu, beh, possiamo riparlarne!  :)

> CARLO
> Il "sacrificium intellectus" tanto caro alla dottrina cristiana, ma anche a molte dottrine orientali, è, a mio avviso, tra le cause principali dell'allontanamento in massa dell'umanità moderna dalla religione.

SARIPUTRA
Direi che, se questo sacrificio ha riguardato la storia delle religioni abramitiche, non credo si possa avanzare la stessa accusa per quelle dell'Oriente, che però, essendo religioni che cercano la "liberazione", hanno da sempre messo l'accento sulla pratica esistenziale più che sulla conoscenza intellettuale.

CARLO
Ed è proprio questo il loro limite principale. Una "pratica esistenziale" può diventare molto più profonda ed efficace se è accompagnata da una "teoria esistenziale". Insomma, lo spirito "lao-tsiano" del <<...Chi sa non parla, chi parla non sa>>, potrebbe essere stato saggio per un orientale di 2.500 anni fa, ma a me appare piuttosto ingenuo e puerile, non appartiene al mio temperamento di Occidentale. E forse non è casuale che la conoscenza scientifica sia nata in Occidente e non in Oriente. Se è vero che si può essere saggi, felici e ignoranti, io credo lo stesso che la conoscenza può accrescere sia la saggezza che la felicità umane. Come scrive Jung (di cui mi sono auto-promosso sponsor   ;) ):

"Nella scissione del mondo originario in natura e spirito, l'Occidente tenne per sé la natura, in cui esso crede per temperamento, e in cui è rimasto sempre più impigliato, nonostante i suoi dolorosi e disperati sforzi di spiritualizzazione. L'Oriente ha invece scelto per sé lo spirito, spiegando la materia come illusione (maya ) e vivendo la sua vita di sogno. Ma come non vi è che una sola terra, Oriente e Occidente non possono spezzare l'umanità in due metà distinte, così la realtà psichica ancora consiste di una fondamentale unità, e attende che la coscienza umana [...] riconosca entrambe come elementi costitutivi dell'anima una". [JUNG: La dinamica dell'Inconscio - pg.380]

SARIPUTRA
Che la semplicità d'animo ( che non fa rima con stupidità...), l'umiltà ( che non fa rima con sottomissione), la gentilezza ( che non fa rima con codardia), la capacità di accontentarsi del necessario ( che non fa rima con apatia) siano aspetti lodati in ogni spiritualità seria, a tutte le latitudini, già è un'indicazione importante, una buona traccia da seguire, si potrebbe dire...Tra queste trovo che l'umiltà ( così disprezzata dalla mentalità corrente...) sia fondamentale.

CARLO
Su questo argomento ho scritto un 3d: "La virtù è una complementarità di opposti". Consideralo come la mia risposta a questa tua riflessione.

SARIPUTRA
L'umiltà è quella proprietà mentale che ti fa  prendere tutto con molta attenzione e rispetto, ma che soprattutto combatte il desiderio continuo della nostra mente di installarsi sul "piedistallo" delll'"Io so. Io conosco".

CARLO
Si vede che hai assorbito lo spirito orientale "a senso unico"  :) . Altrimenti capiresti che l'"Io so" gonfia l'ego solo quando è fine a se stesso; se, invece, il suo fine è nobile, diventa uno dei beni più preziosi.
#1304
Citazione di: Carlo Pierini il 23 Agosto 2017, 22:24:04 PM
....
Persino la loro storia - la storia dei numeri - è simile a quella dei simboli-archetipi mitico-religiosi, se teniamo conto del fatto che la numerologia antica era appannaggio dei soli sacerdoti ed era parte integrante delle religioni più evolute; e dio solo sa quanto le primitive speculazioni numerologiche possano aver contribuito a spianare la strada prima alla matematica arabo/greca e poi alla scienza galileiana. Pitagora stesso, e poi Galilei, vedevano nei numeri NON un'invenzione umana, ma nientemeno che le lettere dell'alfabeto del Verbo Divino, cioè i modelli che il Dio-Demiurgo aveva usato per creare il mondo; proprio come Platone definiva gli archetipi (le "Idee iperuraniche") come "i pensieri dell'Intelletto divino", "i modelli delle cose create". E se guardiamo ancora (lo ribadisco) allo strabiliante salto evolutivo compiuto dalla Conoscenza dal momento in cui l'uomo ha cominciato ad interpretare il mondo fisico attraverso il paradigma matematico (nascita della "Scientia Nova"), possiamo tranquillamente concludere che Pitagora, Galilei e Platone erano molto più prossimi alla verità di quanto non lo siano molti sedicenti "epistemologi" relativisti moderni ossessionati dalla ...sega mentale secondo cui "la mappa non è il territorio"! Certo, lo sanno anche i bambini che la mappa non è il territorio, ma i bambini sanno anche che cento mappe matematiche rigorosamente corrispondenti a cento diversi aspetti del medesimo territorio, danno una definizione di quel territorio cento volte più nitida e affidabile di quella sola mappa non-matematica sgualcita e sdrucita che era la filosofia pre-scientifica basata sulle sole elucubrazioni "dialettiche" e sui dogmi dell'"ipse dixit".
Ho dimenticato di chiudere questa riflessione, aggiungendo:

<<Tutto ciò significa, dunque, che quel "grande balzo" (...alla Mao-Tse-Tung :) ) compiuto dalla Scienza, in definitiva, è solo il risultato di una "semplice" operazione: il ricorso metodico ai simboli/archetipi numerico-quantitativi per l'interpretazione-descrizione-rappresentazione del mondo fisico. E, se  ciò che ne è seguito è stata una rivoluzione imponente come quella scientifica, è più che ragionevole pensare che, applicando l'altra polarità dei simboli/archetipi (quella dell'ordine qualitativo) all'altra polarità della Conoscenza (l'emisfero delle scienze dello spirito), ne possa conseguire una rivoluzione altrettanto imponente come quella del sapere scientifico. Una rivoluzione che risolleverebbe le scienze dello spirito (dalla Psicologia alla Teologia) dal rango, di "ancillae scientiarum", di cenerentole del sapere; proprio come nella favola omonima, nella quale è l'incontro con un Princip...e che le trasformerà da serve di sorellastre saccenti e vanitose in vere e proprie regine (si veda anche Biancaneve servetta dei sette nani).
Per le scienze dello spirito si tratta, cioè, di seguire l'esempio della Scienza, e NON, come invece hanno sempre fatto certi "esoterici" (vedi soprattutto Guénon, Evola, e molti simbolisti orientalisti innamorati della poesia taoista o della "paradossalità" inconcludente e fuorviante del buddhismo Zen), di combattere, osteggiare e sminuire i grandi meriti della Scienza stessa.
Si noti, per esempio, con quanto disprezzo Guénon parli delle scienze matematiche:

<<...Questa è una ulteriore dimostrazione di come le scienze profane, di cui il mondo moderno è così orgoglioso, altro non siano se non « residui » degenerati di antiche scienze tradizionali, così come la stessa quantità, a cui esse si sforzano di tutto ricondurre, non è, nella loro visione delle cose, se non il « residuo » di un'esistenza svuotata di tutto ciò che costituiva la sua essenza; è così che queste scienze, o pretese tali, lasciandosi sfuggire, oppure eliminando di proposito tutto ciò che veramente è essenziale, si rivelano in definitiva incapaci di fornire la spiegazione reale di qualsiasi cosa.
Allo stesso modo che Ia scienza tradizionale dei numeri è tutt'altra cosa dall'aritmetica profana dei moderni, sia pure con tutte le estensioni algebriche o d'altro genere di cui è suscettibile, così esiste anche una- « geometria sacra » non meno profondamente diversa da quella scienza « scolastica », che oggi si designa con lo stesso nome di geometria>>.   [R. GUENON: Il Regno della quantità e i segni dei tempi - pg. 14]

<< In questo studio, cercheremo di far vedere in modo ancor più completo, e da un punto di vista più generale, quale sia la vera natura delle scienze tradizionali, e per conseguenza quale abisso le separi dalle scienze profane che ne sono come una caricatura ed una parodia; ciò permetterà di valutare la decadenza subita
dalla mentalità umana nel passare dalle prime alle seconde, nonché di vedere, in rapporto alla situazione rispettiva dell'oggetto dei loro studi, come questa decadenza segua appunto strettamente la marcia discendente del ciclo percorso dalla nostra umanità>>. [R. GUENON: Il Regno della Quantità e i segni dei tempi - pg. 15]
#1305
Citazione di: maral il 23 Luglio 2017, 17:40:19 PM
In realtà la cosa è molto semplice: uno e molti sono perfettamente complementari, non si escludono, 

Sì, ma non farlo sapere ai matematici, i quali, invece, sostengono che 1=500 sia un'eresia.  Sono degli sciocchi?  :)
In altre parole, se vuoi fare di 500 un'unità, devi spostare l'Uno su un piano superiore (metafisico) verso cui far convergere delle proprietà essenziali di ciascuno dei 500, così da non dover annullare la loro molteplicità ontologica. Questo significa "complementarità": convergenza verso un "uno" comune che rappresenti significativamente ciascun ente che costituisce la molteplicità. Altrimenti scatta il principio di non contraddizione: "1 non può equivalere a 500".
Un esempio di "unità molteplice" è rappresentato, per esempio dal concetto di Trinità, o meglio, di Uni-Trinità, che è talmente complicato che i preti stessi hanno preferito stabilirlo come dogma (senza tante chiacchiere) e contemplarlo come "Mistero". ...Quindi, senza saperlo, ti sei messo in un bel ginepraio!!! :)
A questo proposito, senti cosa dice padre Pizzarro / Guzzanti:   ;D


https://youtu.be/x-zuD1D56L0?t=656