Citazione di: Jacopus il 05 Aprile 2022, 00:05:14 AMUna riflessione di Alexander, secondo la quale l'anima non ha bisogno del corpo, mi ha subito fatto immaginare un'anima che, invece, ha bisogno del corpo. Un'anima mortale, che non si staccherà mai da quell'entità biologica unica e irripetibile dove ha trovato rifugio. Ma un'anima del genere che anima è? Esiste qualche tradizione spirituale che la descrive in questi termini mortali e compressi biologicamente o sono io che sto inventando allegramente, sobillato dalla mia anima "Terragna"?Non so cosa dica Alexander, però per quel che lo conosco mi sembra che creda in Dio. Detto ciò penso che il buddhismo primitivo ... quello ispirato esclusivamente alle quattro nobili verità tanto per capirci ... potrebbe ben rappresentarsi come tradizione spirituale nel senso che tu dici. Chiaro sarebbe quindi per me che Buddha forse abbia visto la sofferenza identificarsi con l'anima terrena. Egli indicherebbe la via per liberarsi dall'anima terrena, ma la nuova anima in potenza di nascere resterebbe pur tuttavia terrena. Ma Buddha era Buddha. Nel senso che se lui vedeva la sofferenza, qualcun altro potrebbe vedere altre cose. Da noi ... nella nostra cultura da quattrosoldi tanto per intenderci ... tale tradizione spirituale si esplicita nel prendere soggetti a vanvera e metterli al posto del "logos" d'ispirazione giovannea. L'anima per me è terrigna fino a prova contraria. O svaldo?