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Messaggi - doxa

#1291
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
28 Giugno 2017, 15:51:35 PM
Myfriend ha scritto
CitazioneForse dimentichi il fatto che la civiltà occidentale odierna si fonda proprio sull'antifascismo e sull'antinazismo.
Forse dimentichi che la civiltà occidentale odierna è nata dopo aver combattuto e sconfitto il nazifascismo.
Forse non conosci la storia.

Myfriend da quando la civiltà occidentale si fonda sull'antifascismo e sull'antinazismo ? C'è differenza, molta differenza, tra civiltà occidentale e Costituzione italiana, promulgata dopo la seconda guerra mondiale dai vincitori.
La civiltà occidentale si fonda sull'antifascismo e sull'antinazismo, e sull'anticomunismo ? no ? La storia russa del XX secolo e del comunismo fu opera di pie dame della carità  ?

Maral ha scritto:
CitazioneSe è una guerra sono più che orgoglioso di essere dalla parte del "meticciato"

Fulgido esempio di "amor di patria": questa frase mi sembra che faccia venire l'orticaria a Maral.

Jesus "scelse" di morire in croce per redimere l'umanità dai peccati, che ancora persistono, invece Maral per "purificarsi" dalla presunta colpa dell'Occidente non s'immola,  ma in modo masochistico gode per l'invasione africana (diecimila in questi ultimi due giorni): è un suo modo personale  per redimere i peccati commessi dai nostri antenati.

In un altro topic  Maral ha scritto:
CitazioneOh finalmente abbiamo capito qual è il problema dell'Islam! Confondono il comandamento religioso con la legge, noi per fortuna invece abbiamo avuto l'Illuminismo che, tagliando un po' di teste, alla fine fece chiarezza!
A questo punto però dovremmo cominciare a capire qual è il problema dell'Occidente, illuminismo compreso, dato che per secoli abbiamo invaso il mondo sgozzando, massacrando e schiavizzando gli altri in nome della civiltà e della nostra cultura razionale e superiore da esportare ovunque insieme alle nostre merci, sfruttando quanto più possibile e continuiamo pure a farlo per il nostro benessere di solerti consumatori, come di dovere.

Quindi per legge del contrappasso è giusto che gli islamici facciano attentati in Occidente. Però Maral cerca di essere coerente fino in fondo. Abbandona il tuo posto di lavoro in Occidente, lascia la tua sicurezza economica, non stare dalla loro parte soltanto a parole. Soprattutto evita lo strabismo. In Eritrea nel passato i vari governi italiani spesero centinaia di milioni di lire per urbanizzare le città, dare benessere alle popolazioni locali. Quella disgraziata colonizzazione temporanea ancora la stiamo pagando. Eritrei e somali stanno continuando ad arrivare in Italia e pretendono vitto, alloggio, lavoro e,...benessere, per risarcimento delle nostre colpe.

Qualche colpa in più l'abbiamo verso l'Etiopia, ma da questa nazione ne arrivano pochissimi.
#1292
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
21 Giugno 2017, 14:05:10 PM
Citazione di: InVerno il 21 Giugno 2017, 13:52:15 PM
CitazioneE dopo il "problema estetico" della negraggine, le ho lette - quasi- tutte. Ma diciamoci la verità, puzzano e non si lavano, è anche un problema olfattivo oltre che estetico.
Propongo lo IUS ODORATUS, dove il migrante ottiene la cittadinanza se una volta denudato e annusato, risulta piacevolmente profumato in ogni anfratto.


Inverno, scusami, ma questa parte del tuo post potevi anche evitarla. Va be dai, consideriamola una "battuta infelice".

Invece è importante quanto evidenzi: "ottenere la cittadinanza Italiana significa anche ottenere quella Europea, e non ha molto senso che stati diversi applichino regolamenti diversi. La vicenda mi appassiona poco, perchè penso che dovrebbe valere una regola unica in tutta europa." Allora sarebbe opportuno che il Parlamento italiano sospenda la discussione in merito ed attenda, chissà quando, la decisione del Parlamento europeo.
#1293
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
21 Giugno 2017, 11:57:59 AM
Epicurus ha scritto:
CitazionePer te il punto principale della discussione è il colore della pelle; per me tale discriminazione non solo è irragionevole e immorale, ma sopratutto non interessante e non pertinente.

Ecco un esempio di distorsione percettiva causata dall'ideologia politica e religiosa.
Apro un topic dedicato allo ius e vengo da lui  accusato di aver spostato la discussione al colore della pelle anziché alla cittadinanza. Il colore della pelle è un problema secondario ma di attualità perché stiamo subendo un'invasione dall'Africa. Come ho già scritto, il mio è un problema di gusto estetico e non di razza, perché sono consapevole che quella umana è un'unica razza.
Ma Epicurus "sale in cattedra" per sentenziare. Esprime un giudizio di valore soggettivo che sottende il suo retroterra culturale, politico e religioso. Le sue considerazioni personali, opinabili,  le afferma come un valore "sacro" valido erga omnes.

I valori non sono entità metafisiche né postulati teologici. I valori sono dei coefficienti sociali adottati da una comunità perché ritenuti idonei a ridurre al massimo la conflittualità. Quindi niente di sacro o di trascendente, e perciò immutabile. I valori sono relativi ! Ciò che Epicurus considera "irragionevole e immorale" è condiviso dall'intera popolazione italiana o solo da una minoranza ? Ed irragionevole per chi ?

Di cosa parliamo quando parliamo di valori etici? E che rapporto c'è tra i valori e i diritti?
#1294
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
20 Giugno 2017, 15:04:16 PM
Epicurus io espongo la mia opinione, non mi pongo il problema se per te è rilevante nella discussione. Anche ciò che dici tu non mi sembra rilevante, ma esponi liberamente il tuo pensiero, che ovviamente non condivido.

Tu affermi che l'America non c'entra nulla, invece io penso che l'input sia partito dagli Stati Uniti.  E' inutile far finta di non vedere, vogliono l'Europa come Gli Stati Uniti d'America, multirazziale e multiculturale, con lo strascico dei non integrati.

Epicurus ha scritto: "Davvero stiamo parlando della tua preferenza per il colore della pelle? Perché ciò dovrebbe essere rilevante per la discussione e preso in considerazione dalla giurisprudenza italiana?"

Se permetti io parlo di ciò che mi va e non di quello che fa piacere leggere a te, non  mi pongo il problema della giurisprudenza italiana. Anche ciò che scrivi tu non viene preso in considerazione dalla giurisprudenza italiana. O forse credi che i parlamentari o i costituzionalisti stiano tutti in attesa del tuo Verbo ?

Per te non è rilevante il colore della pelle, invece per me si. Sono abituato a vedere gli italiani con pelle bianca tendente al biondo o al bruno e non mi va la virata verso il nero. Sono libero di pensarlo o debbo ricevere per questo la reprimenda dai cattocomunisti ?  Io non voglio  il "loro" e "noi". A me non piace e spero che non si avveri la tua profezia: "ci saranno soltanto gli "italiani". Avremo invece  un cambio di etnia, grazie a quelli felici come te  dell'abbraccio solidale.
Si Epicurus ti stai "autoingannando" !

Rileggiti bene il mio primo post e vedi che ho citato le modalità dell'esistente ius soli, perciò il fatto "è stato considerato"...
Allargare con troppa generosità le maglie della cittadinanza può esporre a seri rischi. Ottenere la cittadinanza italiana dopo un percorso scolastico di appena cinque anni, secondo lo ius culturae, cioè dopo le scuole elementari, è un periodo insufficiente per formare un "nuovo italiano", non crea automaticamente vincoli di lealtà e identificazione. Ma tu Epicurus, fautore dello ius culturae, invece lo ritieni sufficiente. Forse la tua ideologia politica non ti fa avere le idee chiare.
L'esperienza inglese e francese dimostra che la cittadinanza legale non favorisce in modo automatico l'integrazione sociale e l'acculturazione. Si è visto anzi come nei giovani figli di immigrati, una volta ottenuto lo status di cittadino, possano al contrario scattare forme di orgoglio identitario con le comunità o nazioni di provenienza della propria famiglia. Tale orgoglio li inducono ad atteggiamenti di chiusura ed estraneità, oppure di ostilità nei confronti della nazione e della cultura di adozione.


Chi si batte per la riforma dei criteri di cittadinanza immagina, come te, che il suo allargamento serva a neutralizzare i conflitti basati sulle identità, a cominciare da quelle religiose, e far nascere una società più armonica e solidale, basata sul rispetto e il piacere della convivenza, che attualmente non c'è nella maggioranza degli italiani. Ma tu sei un ottimista e vedi tutto rose e fiori. 
#1295
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
19 Giugno 2017, 21:36:50 PM
Scusa baylham ma hai letto bene il mio precedente post ?
Ti sembra lecito lo "ius culturae" ? Ci vuole così poco per ottenere la cittadinanza ?

Migliorare la convivenza ? Ma stai seguendo le notizie di cronaca degli attentati di questi giorni a Londra e a Parigi ?  Sono reati commessi da  gente residente in quelle città, sono figli di stranieri di seconda o terza generazione, altro che integrazione. Sono individui che odiano gli europei, ci vendono come benestanti e loro emarginati. Ma quanti sono i veri benestanti in una città ? La moltitudine si alza la mattina per andare a lavorare per cercare di mantenere la famiglia in modo dignitoso.

La cittadinanza è uno status legale-formale e va valutata alla luce della contingenza che dovrebbe farla nascere e degli effetti (compresi quelli indiretti o non previsti) che è destinata a produrre.

L'attuale contingenza  è quella di una legislatura giunta quasi alla sua fine naturale e l'Italia che sta affrontando una difficile emergenza collegata ai continui sbarchi, a migliaia. Quelli non censiti sono la maggioranza. Il ministro dell'Interno tenta di cambiare le carte in tavola dicendo che gli arrivi  sono nella norma. Quale norma ? Se si contano solo i censiti ovvio che sembrano pochi.

Non può esserci momento peggiore dal punto di vista politico e dell'opinione pubblica, per la discussione di un simile provvedimento, che non a caso è immediatamente divenuto – per entrambi gli schieramenti politici- oggetto di propaganda e di contesa elettorale; cioè l'esatto contrario del dialogo necessario per discutere su una legge del genere.

Certo ci sono da considerare i diversi effetti che questa legge può produrre. Essa offre a tanti giovani nati e cresciuti in Italia la possibilità di non sentirsi degli ospiti, ma non bisogna nascondere i problemi: può incentivare, anzi incentiva i flussi verso l'Italia di migliaia di africani che percepiscono il nostro Paese generoso ed accogliente per colpa di molti nostri politici, delle onlus e di loschi trafficanti. Per di più ci si mette anche il papa con la sua politica dell'accoglienza, a spese altrui e non del Vaticano.

Oltre che generosa ed accogliente l'Italia è percepita anche come lassista e poco capace di far rispettare le regole. Ed io mi sono stufato di questa situazione.
#1296
Attualità / Re:Ius soli o ius sanguinis ?
18 Giugno 2017, 22:18:01 PM
Jacopus quoto il tuo post. Lo vedi che a volte possiamo anche essere d'accordo ?

L'accelerazione voluta dai partiti di sinistra per prendere voti  dagli immigrati che possono votare non è accettabile. Come ho già detto nel mio post precedente lo ius soli già c'è nella legislazione italiana. Può essere aggiornata ma con "cum grano salis" e non per far contenti i partiti di estrema sinistra o frange "democratiche" della gerarchia vaticana.

Nella nuova normativa sono previste due modalità: "ius soli temperato" e "ius culturae".

Il cosiddetto "ius soli temperato" (per distinguerlo dallo ius soli vigente ad esempio negli Stati Uniti, secondo il quale basta nascere in uno Stato della federazione per diventarne automaticamente cittadino), prevede che un bambino nato in Italia per ottenere la cittadinanza  deve avere uno dei due genitori residente legalmente nel nostro Paese da almeno 5 anni. Se non proviene dall'Unione europea deve dimostrare di possedere un reddito e un alloggio, nonché di conoscere la lingua italiana.

Lo "ius culturae", invece, riguarda quei minori stranieri, arrivati in Italia entro i 12 anni di età, che abbiano frequentato le scuole per almeno 5 anni o completato almeno un ciclo scolastico. In questa modalità c'è l'arrendevolezza o il favoritismo di alcune forze politiche. Inoltre, per quelli arrivati da noi con l'età tra i 12 ed i 18 anni, la concessione della cittadinanza è subordinata al fatto che abbiano abitato in Italia per almeno 6 anni e superato anch'essi un ciclo scolastico. Ma vi pare normale ? Ci vuole così poco per ottenere la cittadinanza intesa in modo sbagliato come integrazione ?


Questa legge è stata presentata dalla sinistra come una conquista di civiltà. Civiltà ? E' una scelta ideologica e morale inaccettabile. E' una legge che deriva non da un imperativo etico universale al quale si può solo obbedire, ma da una decisione politica di una parte politica che ha una ben definita visione della società e della storia. Chi la sostiene immagina un mondo nel quale le frontiere siano destinate un giorno a scomparire. Ritiene che l'umanità sia nomade e pendolare. Le appartenenze nazionali vengono considerate fittizie e convenzionali.
#1297
Attualità / Ius soli o ius sanguinis ?
18 Giugno 2017, 17:11:25 PM
Fharenight ha scritto alla conclusione del suo ultimo post in altro topic:  "Questa non è l'Europa. Questa non è l'Europa della pace. È il suicidio dell'Europa". Ed io aggiungo anche per colpa di numerosi politici nostrani che  in questi giorni pur di accaparrarsi i voti nel prossimo ballottaggio per le elezioni comunali hanno portato alla ribalta al Senato il diritto di cittadinanza per gli stranieri: lo "ius soli" ! Penso sia stato controproducente per la sinistra perché la ribellione della destra, in particolare della Lega, ed il no dei Cinquestelle li hanno per il momento, ma solo per il momento bloccati.

Nel parlamento italiano già ci sono alcuni parlamentari di origine africana. Ebbene vi devo confessare che li subisco come dissonanza cognitiva. Stiamo andando al galoppo dietro gli Stati Uniti d'America. Alcuni Stati del sud di tale federazione hanno colpe da farsi perdonare con l'importazione degli schiavi  per farli lavorare nelle piantagioni di cotone e in altri servizi, ed ora hanno gli "afroamericani"  diventati cittadini statunitensi a tutti gli effetti.

Vogliono per forza americanizzare l'Europa.

L'Italia nel passato non ha importato schiavi dall'Africa ma ora stanno arrivando a migliaia da quel continente. Ed anche noi saremo costretti a dare a tanti di loro la cittadinanza italiana "ius soli" e non "ius sanguinis". Ce li ritroveremo nelle forze armate, nella pubblica amministrazione. E non sono solo neri, molti sono anche musulmani. Saranno numerosi nel parlamento, saremo comandati da loro. Spero che comincino  col comandare i cattomunisti quando sarà il momento.

La loro religione non m'interessa. Per quanto riguarda il colore della pelle, per il mio gusto estetico preferisco il meticciato biondo nord europeo a quello africano.

Secondo la legge italiana sulla cittadinanza, approvata nel 1992 e fondata sul cosiddetto ius sanguinis, è italiano chi nasce  da almeno un genitore italiano.  C'è anche una modalità ius soli: un bambino nato nel territorio italiano da genitori stranieri può chiedere la cittadinanza al raggiungimento del diciottesimo anno, purché sino a quel momento abbia risieduto in Italia in modo legale ed ininterrotto.

La nuova legge di cui si sta discutendo, e rinviata a dopo il ballottaggio per le elezioni comunali (già approvata dalla Camera alla fine del 2015 e giunta al Senato fra le polemiche) prevede facilitazioni nei criteri di concessione della cittadinanza con riferimento ai bambini, figli di genitori stranieri, nati o cresciuti in Italia.


Per non farla troppo lunga per ora mi fermo qui. 
#1298
Tematiche Filosofiche / Re:Tra Probabile e Possibile
14 Giugno 2017, 15:39:25 PM
i limiti te li pone la realtà ! O quella che percepisci come tale.
#1299
Tematiche Spirituali / Re:La gioia!
14 Giugno 2017, 15:36:29 PM
No, no Sgiombo, Freedom non scherza. Da bravo cristiano crede nella "gioia eterna" donata dalla spiritualità o chissà da quale altra cosa. 

La "gioia eterna" è una psicopatologia ? Un perenne stato allucinogeno ? No, è soltanto un volo pindarico con la fantasia.
#1300
Vittorio ha detto a Fharenight:
CitazionePotremo proseguire per mesi a punzecchiarci senza venirne a capo. La vedi in un modo, io in un altro diametralmente opposto. Io non convincerò te delle mie ragioni, tu non potrai riuscire a convincere me della bontà dei tuoi (scarni... così, per non farci mancare un pochino di pepe) argomenti

Vittorio, invece per me è importante farti constatare che la politica adottata dal governo e da molte amministrazioni locali di sinistra sulla politica dell'accoglienza è fallimentare e numerosi sindaci sono stati sconfitti nelle recenti votazioni comunali.

Giusi Nicolini non è stata riconfermata sindaco di Lampedusa. Ed io plaudo ! 
L'ormai ex primo cittadino, pluri-premiata e pluri-intervistata per la sua politica di accoglienza degli immigrati, esce di scena, finalmente. Con il clamore collegato agli immigrati i cittadini dell'isola sono diventati "invisibili" e tutti i  loro problemi quotidiani sono passati in secondo piano o trascurati dall'amministrazione comunale: le fogne, i rifiuti urbani, le buche nelle strade, il mancato turismo. Niente è stato risolto.


Collegandosi al problema immigrati che le Ong sbarcano a Lampedusa, il magistrato Carlo Nordio ha pubblicato oggi un suo articolo sul quotidiano "Il Messaggero. L'elaborato è titolato  "La scoperta tardiva dei numeri". Nordio dice: "I sindaci di due città simbolo, Roma e Lampedusa, hanno adottato simultaneamente due decisioni quasi analoghe. Virginia Raggi, che guida la capitale, ha chiesto al prefetto di non inviare più in città nuovi migranti. E per quelli che già ci stanno, ha posto limiti rigorosi all'accattonaggio.

Dal canto suo Salvatore Martello, neo sindaco del porto di primo approdo di questa marea montante, ha detto che Lampedusa non ce la fa più e che 'ora deve cambiare tutto'.

Al di là della rincorsa cinquestelle agli slogan salviniani e alle direttive della piattaforma Rousseau che pesca gli umori degli elettori, sembra che finalmente si sia scoperta l'inesorabile logica dei numeri, che prescinde dalle utopistiche aspirazioni solidali, e dalle nobili omelie vescovili: quando una stanza è piena, non può più entrarci nessuno.

Il loro allarme non è isolato; al contrario, la stragrande maggioranza dei Comuni rifiuta nuove accoglienze, indipendentemente dal colore politico degli amministratori, per l'ovvia ragione che gli ospiti, privi di denaro, di lavoro e di identità, hanno creato e creano problemi di ordine pubblico e di gestione finanziaria incompatibili con le risorse disponibili.

I poveri prefetti, dopo aver sudato sangue per collocare un centinaio di nuovi arrivi, si vedono imporre nuove quote aggiuntive. Loro non possono protestare, ma i sin daci sì. Ed è quello che hanno fatto Raggi e Martello. Questo risultato era ampiamente prevedibile. Da tempo la nostra politica sull'immigrazione è un enigma dentro un indovinello avvolto in un mistero.  A parole, si invocano le leggi esistenti (che in effetti sarebbero severe) e si promettono controlli rigorosi ed espulsioni celeri.

Nei fatti, la confusione è totale, perché ogni decreto è soggetto a impugnazione giurisdizionale: i tribunali sono intasati e gli stessi avvocati lamentano le carenze del patrocinio gratuito obbligatorio. Intanto l'Europa ci ha chiuso le porte in faccia, le inchieste sulle Ong si moltiplicano e cresce il sospetto di infiltrazioni mafiose nella gestione del traffico umano.

La decisione della Raggi si inserisce tuttavia in quell'andirivieni rapsodico e occasionale che caratterizza la nostra politica davanti ai problemi di ampio respiro. Che si tratti della riforma di un codice, della legge di stabilità o di altro, si ha sempre l'impressione che l'amministrazione, statale o locale, ubbidisca all'impulso del momento, senza preoccuparsi della coerenza  con ciò che ha fatto nel passato e con ciò che intende fare, ammesso che ne abbia l'intenzione, nel futuro.

Resta infine il sospetto che la Raggi abbia inteso reagire alla sconfitta di domenica assecondando  la diffusa insoddisfazione popolare per la gestione di un'ondata migratoria di cui nemmeno si vede la fine. Se così fosse, il rimedio sarebbe peggiore del male, perché questo fenomeno, ormai banalmente definito epocale, è in realtà frutto di una strategia elaborata a tavolino dalle organizzazioni criminali, da fronteggiare con una politica organica e unitaria, chiara, seria e severa.


Se invece esprime una scelta irreversibile dal parte del Movimento (Cinquestelle), come peraltro lo stesso Grillo ieri ha lasciato intendere, allora le altre forze politiche dovrebbero prenderne atto. Perché sul problema dell'immigrazione probabilmente si giocherà la prossima partita elettorale. E non è ammesso il singhiozzo."
#1301
Jacopus  rivolgendosi a Fharenight ha scritto: "Le sue ultime affermazioni semi-minacciose la identificano infine per quella che e': una fascista autoritaria priva di ogni capacita' di discussione, pronta a denigrare e a non rispettare l'avversario e invece prona di fronte a chi la pensa come lei soprattutto se ha in mano il potere. Si faccia un esamino di coscienza se e' in grado".

Scusa Jacopus essere "fascista autoritaria" è forse peggio del comunista autoritario staliniano ? o delle anime belle dei centri sociali oppure degli anarchici ? Forse questi individui hanno capacità di discussione ? Ognuno difende la propria ideologia. Non condivido la tua e quella di Vittorio e preferisco non dialogare.

Fharenight ha il coraggio di esprimere le proprie idee e di controbattere le vostre è forse da condannare ?  

Fharenight "pronta a denigrare" ? Invece Vittorio le porge fiori o insulti ?

Gli esami di coscienza debbono farseli anche i fautori dell'immigrazione.

Per quanto riguarda l'ambito religioso, quello del profeta Maometto  è una delle religioni "universali", come quella cristiana, in particolare la "cattolica", cioè universale.

Il messaggio islamico, come quello cristiano si rivolge ad ogni individuo, superando  la valenza locale e temporale delle loro origini.
L'Islam è diffuso in tutto il mondo, soprattutto in Asia ed in Africa. Un quarto degli Stati membri dell'ONU fanno anche parte della Conferenza islamica.

Il peso dell'Islam sul destino dell'umanità  sarà decisivo  perché , a differenza del cristianesimo, che ha ricevuto dal Vangelo la distinzione tra religione e politica, tra coscienza individuale e coscienza civile, l'Islam ignora il concetto di laicità e la distinzione tra condotta privata  e comportamenti collettivi. La legge religiosa è la legge dello Stato; il Corano è, a un tempo, codice civile e Costituzione. Questa commistione implica la confessionalità dello Stato, il divieto per i musulmani di cambiare religione, esclude la libertà di altri culti, pone i membri di altre religioni in uno status inferiore. Così è per la minoranza copta in Egitto (circa 8 milioni di fedeli) i cui diritti sono inferiori a quelli dei loro compatrioti musulmani.

Le società islamiche osservano ancora una dottrina che le nazioni occidentali hanno gradualmente ripudiato: quella della religione di Stato. Molti Stati islamici hanno nella loro denominazione ufficiale il riferimento esplicito all'Islam: repubblica islamica dell'Iran, o di Mauritania. La capitale del Pakistan si chiama Islamabad e Pakistan significa "Paese dei puri".

L'Arabia Saudita non tollera altre religioni oltre l'islamica.


L'osservanza scrupolosa del ramadan nei Paesi europei è, per esempio, un modo per affermare la propria identità nazionale e una prova di fedeltà religiosa. L'attaccamento all'Islam è la molla del nazionalismo.

I Paesi islamici sono percorsi da un movimento di riscossa caratterizzato dal rifiuto di qualsiasi valore estraneo all'Islam  e dall'interpretazione letterale e rigorista delle prescrizioni del Corano.

p.s.: Vittorio, per favore impara a quotare ciò che scrivono gli altri altrimenti il tuo ragionamento si perde tra numeri e sigle, scusami.
#1302
Questo è un forum o un laboratorio di scrittura creativa ?
#1303
Giogio, emulo del nick Gionata, o sei lui con altro nick ?

Hai scritto:
CitazioneIl nostro Creatore non permetterà mai che la terra sia distrutta o che si spegne il sole.
Giogio ma la tua religiosità di tipo popolare corrisponde anche alla tua carenza grammaticale ? Nella frase che ho quotato passi dal futuro al presente.
Perché hai la certezza che il cosiddetto "creatore" non permetterà che la Terra sia distrutta né farà spengere il Sole. Te l'ha detto lui ? O la tua immaginazione ti fa scambiare lucciole per lanterne ?

Di Isaia non prendere solo le parole che ti fanno comodo. Per i non credenti questo profeta è un "signor nessuno", ed è notorio che il testo a lui attribuito fu rielaborato nei secoli da vari rabbini.

Cerca di studiare e pensare con la tua testa anziché affidarti a ciò che dissero i cosiddetti "profeti".

Forse di Paolo di Tarso vuoi  dire "visione apocalittica" e non "apocalitticista".

Come fai a dire che il "regno di Dio" è un governo "celeste" (?). Puoi dirci in che modo il tuo Dio "eserciterà la sua autorità sulla terra" ?

Il Padre Nostro è la preghiera che Gesù di Nazaret insegnò ai suoi discepoli  su richiesta di questi. Nella versione di Matteo il "Pater noster" è  nell'ambito del "Discorso della montagna". 

CitazioneGesù quando era sulla terra in Giovanni 18:36 specificò di che natura è il suo regno: "Il mio regno non è di questo mondo ..."

Infatti è dell'altro "mondo".

CitazioneQuesto Regno eliminerà malvagità, sofferenze e morte e unirà l'umanità per nominare solo alcuni benefici – la Bibbia contiene numerosi versetti che sostengono questo.
Da come vanno le cose è chiaro che questo mondo ha urgente bisogno dell'intervento divino per far tornare sia l'umanità che gli ecosistemi di nuovo in equilibrio.


Ecco bravo, vedrai che presto ci sarà l'intervento divino. Un proverbio dice "Chi di speranza vive, disperato muore". Sono millenni che i creduloni come te attendono.

p.s. mi sono stufato di avere a che fare in questo forum  con "cattolici" come Giogio e Giona.
#1304
Ieri sono sbarcati in Italia altri quattromila migranti. Altre quattromila persone da sfamare ed alloggiare. Sempre ieri (28-5-2017) sul quotidiano "Il Sole 24 c'è un articolo sulle rotte dei migranti, una riguarda "Bangladesh-Libia in volo, poi gommone per l'Italia", questo è anche il titolo dell'articolo del giornalista Marco Ludovico.

"Sulla pista dell'aeroporto di Istanbul decolla il volo per Tripoli. Tra i passeggeri, diversi bengalesi. Si preparano a un altro viaggio, molto più rischioso: un gommone per attraversare il Mediterraneo e giungere in Italia. Forse. Gli arrivi dall'Asia sono ormai ingenti e continui. È l'altra rotta dell'immigrazione insieme a quella dai Paesi africani.
Mi domando fino a quando si abuserà della nostra pazienza e della dabbenaggine governativa.

Parafrasando l'incipit della prima delle orazioni (Catilinarie)  di  Marco Tullio Cicerone, dico:  Quousque tandem abutere, advenus, patientia nostra? (= Fino a quando dunque, migrante, abuserai della nostra pazienza?) Cicerone così prosegue: "Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?"  (= Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà (la tua) sfrenata audacia?" ).

"Al 25 maggio sono sbarcati in Italia 6.033 migranti del Bangladesh, uno ogni dieci stranieri arrivati (il totale è di 50.595, +33,7%). I bengalesi giunti quest'anno sono già i tre quarti di tutti quelli del 2016, pari a 8.131. I voli dalla Turchia per Tripoli sono continui. Ad attenderli, i trafficanti di esseri umani.
Si distingue, secondo informazioni di intelligence, la famiglia Dabbashi. Ahmed Dabbashi è un leader militare e criminale. La pianificazione del traffico di migranti è scientifica, non a caso molto redditizia: 'A daily business', un affare quotidiano, lo definisce Europol nel suo rapporto 2017. Il bello è che nella famiglia Dabbashi c'è un fondamentalista islamico, il sindaco di Sabrata e un diplomatico di rilievo, Ibrahim. Un mix perfetto nel caos libico per l'esercizio del potere. Violento e non violento.

Ma la rotta dall'Asia si impenna anche con il Pakistan: 1.709 stranieri che hanno dichiarato questa nazionalità sono arrivati da gennaio. L'anno scorso non figuravano neanche tra le prime dieci nazionalità. Gli arrivi dal Bangladesh, invece, oggi sono balzati al secondo posto dopo i nigeriani (7.060) mentre nel 2016 erano al nono. Nessuno lo dice, ma la moltiplicazione dei flussi di immigrati dall'Asia aumenta, in teoria, il rischio terrorismo.

Minniti rifiuta l'equazione immigrazione/terrorismo. Ed è vero che la programmazione militare di un attentato esclude i pericoli di una traversata in mare. Resta il fatto che i focolai di proselitismo e militanza di Al Qaeda e Isis in Asia sono molti di più di quelli in Africa, terra principale di afflusso verso la Libia per le partenze della disperazione. Uno scenario così in fibrillazione da motivare un incremento dell'impegno del Dis (Dipartimento informazioni e sicurezza), Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna).

Così ci sono almeno due obiettivi di sicurezza nazionale e internazionale finora irrisolti, se non trascurati. L'aggressione alla filiera dell'organizzazione di trafficanti, probabilmente non limitata alla Libia ma estesa anche a monte. E la catena di distribuzione di gommoni - prodotti in Cina - e motori per attrezzare gli sbarchi. Spezzare queste sequenze potrebbe incidere sull'efficienza finora indiscussa dei trafficanti. Pronti ad aumentare a dismisura i flussi, come stanno dimostrando in queste ore.
Con due risultati molto remunerativi: dimostrazione di forza politica in Libia, potenza del business criminale. Intanto per l'Italia è inevitabile approntare il sistema dell'accoglienza in fretta e furia. Da giovedì scorso fino a ieri ci sono stati circa 10mila migranti partiti dalla Libia. I gommoni da soccorrere, più di un centinaio. Il mare davanti alle coste di Tripoli è liscio come l'olio. Con l'esperienza ormai acquisita, gli addetti ai lavori ammettono: «Arriverà a breve una pausa. Perché finiranno i gommoni da mettere in acqua». Fino alle prossime consegne di imbarcazioni ai trafficanti e in assenza di mare mosso.

Di certo il sistema di accoglienza del Viminale è in affanno come non si era mai visto. Ci sono già in ospitalità oltre 200mila rifugiati. I prefetti sul territorio sono alla ricerca frenetica di Cas, i centri di assistenza temporanea. Inutile rivolgersi ai sindaci dei Comuni dove non si fa accoglienza: non sono obbligati e meno che mai cambiano idea se sono alla vigilia delle elezioni amministrative.

Si bussa così alla porta dei centri urbani dove i migranti ci sono già. Con il rischio di accentuare situazioni già in difficoltà. Di fatto sono già saltate le quote assegnate dal piano Anci (associazione nazionale Comuni d'Italia) a tutti i centri".....
#1305
Maral ha scritto
CitazionePS Un referendum sui migranti sarebbe ridicolo quanto un referendum sui temporali. Dobbiamo trovare invece la strada per convivere.

Io invece non voglio convivere con loro, perché ne vedo troppi in giro.

In Gran Bretagna hanno fatto il referendum per la Brexit. Hanno vinto i favorevoli all'uscita, senza drammi.  In Italia non si può fare per non dispiacere a chi ? Al Vaticano che fa la carità con i soldi di altri Stati ? Per non dare dispiaceri alle onlus vere e false, alle vere e false cooperative rosse e bianche ?

L'immigrazione selvaggia è diventato un problema sociale, allora perché non chiedere il parere dei cittadini ? La sinistra, e i cattocomunisti cosa temono ? La verità ? Hanno paura di constatare che sono minoranza ?

InVerno ha scritto
CitazioneIl consenso popolare renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere (2015) e altre amenità. Per consenso popolare, probabilmente dovremmo sparare sui barconi, non vuoti, ma carichi, anzi controllando ce ne siano il piu possibile sopra

Ecco un esempio di disinformazione, di allarmismo, di bugie, di uscita fuori dal seminato. Ma come puoi dire che un referendum "renderebbe lecita la pena di morte verso minori e incapaci di intendere e di volere ? Attieniti al tema per renderti conto che non sono amenità. Ogni giorno continuano ad arrivare...a migliaia