Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - doxa

#1291
Attualità / Eutanasia e D.A.T.
27 Febbraio 2017, 21:32:33 PM
Fabiano Antoniani, 40 anni, conosciuto col nome d'arte "Dj Fabo", tetraplegico e cieco a seguito di un incidente stradale, è morto in Svizzera, dove è stato costretto a farsi trasportare per non soffrire più fisicamente: "Lasciatemi morire", ha detto.
Ha chiesto ed ottenuto l'eutanasia in Svizzera perché in Italia la legge sul "testamento biologico" è ferma da due anni in Parlamento per colpa di numerosi parlamentari di diversi partiti.

In Italia l'eutanasia è ancora un reato. Anche per colpa del Vaticano il parlamento italiano non legifera su questa materia pur nella distinzione tra eutanasia e DAT: "Disposizione anticipata di trattamento"...sanitario, detto pure "testamento biologico".
Per conseguenza, ogni anno oltre 200 italiani, in vita vegetativa, sono costretti ad andare oltre confine per porre fine alle loro sofferenze (eutanasia) spendendo circa 10 mila euro.

Le DAT (differenti dall'eutanasia) permettono all'individuo di decidere quali trattamenti sanitari voler ricevere in futuro nel caso non si sia in grado di esprimere la propria volontà nella fase finale della vita. Tali disposizioni vincolano il fiduciario, pur lasciando la possibilità di modificare alcune cose.

In parlamento si continua a teorizzare dimenticando le sofferenze reali dei malati.
Secondo il sondaggio Eurispes il 78% degli italiani è favorevole all'eutanasia, però questo diritto viene negato. La Chiesa grida che la vita è sacra, che ci è data da Dio,  i non credenti replicano che la vita è soggettiva ed ognuno ha il diritto di gestirla.

Dietro queste prese di posizione ci sono due visioni della vita e della disponibilità della vita.


I medici cattolici dicono che la medicina non può intervenire nel fine vita di una persona perché non fa parte della sua missione, che è quella di salvare o curare i malati.  Inoltre affermano che nelle nazioni in cui c'è la legge non viene sancito che l'eutanasia è legale ma è soltanto depenalizzato il reato quando è praticata con determinate regole. 
#1292
Paul ha scritto:
CitazioneLa democrazia è una forma della politica,ma non è detto che sia la migliore in assoluto e in qualunque tempo.
Non esite una politica, o meglio un esercizio della politica giusta o  sbagliata per tutti, per cui chi esercita il governo sa che il compromesso è per il suo potere e i voti che riceve in cambio.

Lo storico Emilio Gentile nel suo recente libro titolato: "In democrazia il popolo è sempre sovrano (Falso !)", edit. Laterza, parla della crisi della democrazia e del popolo sovrano, in un momento in cui le democrazie attuali mostrano di soffrire di un grave malessere che sta mutando la democrazia rappresentativa in democrazia recitativa, dove al popolo sovrano  è assegnata solo la parte di comparsa nel momento delle elezioni.

Le interminabili lotte che l'umanità ha ingaggiato pro e contro di essa, pro o contro le ipocrisie che accompagnano la proclamazione dei suoi valori e principi, ormai condivisi.

Secondo Gentile, sovranità popolare e democrazia sembrano (e dovrebbero essere) sinonimi, ma di fatto sono in eterna tensione tra loro, fino al punto da farci sospettare che in democrazia  -nonostante le proclamazioni di principio cui è impossibile sottrarsi-  il popolo non è mai detto sovrano. Al popolo sovrano si appellano anche i peggiori dittatori o demagoghi, quando in una nazione c'è delusione, disaffezione, sfiducia del popolo sovrano nei confronti dei governanti, delle istituzioni democratiche, dei partiti.

I caratteri fondamentali dei regimi democratici sono le elezioni, il regime  rappresentativo, la lotta fra i partiti e la possibilità del cambiamento pacifico del governo.

Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori" degli Stati Uniti d'America, nel contempo realista e radicale, scrisse che "una rivoluzione ogni venti anni avrebbe giovato alla salute della repubblica, mantenendo vivo e vigoroso nel popolo lo spirito della libertà, perché l'apatia del popolo  sarebbe stata la morte della repubblica". Al tempo stesso egli consigliava al popolo la cautela: "Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finché siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire". 
#1293
Supremo "Soviet" ,  :) ultimo, coraggioso "rappresentante" di quell'organo sovietico del potere statale, per approfondire le tue perplessità riguardo i nostrani, italioti partiti politici della sinistra, sempre litigiosa e scissionista fin dalla nascita,  ti faccio leggere parte di un articolo pubblicato oggi su "Il Sole 24 Ore" e scritto da Roberto Napoletano, direttore del predetto giornale.

"Non si è ancora capito bene se stanno tutti lavorando più o meno consapevolmente per l'incoronazione prossima ventura di Grillo, sotto la spinta del crescente disagio sociale e di un moto diffuso di protesta, o per affrettare i tempi dell'arrivo della Troika che commissaria il Paese e costringe ognuno di noi a fare i conti con la realtà. Lo spettacolo offerto, in casa e fuori, dalle mille anime del Pd, più o meno scissioniste, un tutt'uno di prepotenza politica, protagonismi e rancori personali, dibattiti surreali e piccole furbizie, spiana la strada, giorno dopo giorno, a entrambi gli scenari. Ha i modi, i toni e i colori bizantini tipici delle società decadenti, mette a nudo i calcoli di una politica in crisi di identità che sembra avere perso il bandolo della matassa.

Quasi senza accorgersene ci si ritrova in un clima da anni Ottanta con gli scioperi selvaggi, taxi, metropolitane, aerei, che si fermano senza preavviso e paralizzano le città, nuova voglia di proporzionale e operazioni di piccolo cabotaggio, furbetti del cartellino, aumenti agli statali e "manomorta" della burocrazia. In un clima schizofrenico tornano comportamenti e atteggiamenti che alimentarono la grande illusione di quella stagione e portarono nei fatti l'Italia, tra un'euforia e l'altra, disservizi, corruttele varie e sistemiche che riguardarono la politica e l'impresa, a un passo dalla bancarotta del '92. Non manca neppure il carosello quotidiano di analisi politologiche così vecchie e logore da fare impallidire il Cencelli della politica della Prima Repubblica dove tutto si riduce a distribuzione di seggiole e poltrone, vecchie e nuove clientele, tornano le ombre dei soliti maestri dell'eterno galleggiamento italiano in un Paese sospeso che fugge dalle sue responsabilità. Promana da tutto ciò una sensazione mista di nausea e di disorientamento.

Non c'è spazio per occuparsi delle cose serie e, cioè, di un debito pubblico che non si schioda dal 133% del prodotto interno lordo e che, quindi, ha superato le vette dell'inizio degli anni Novanta, il primato della peggiore crescita europea, i consumi che sono a zero e mettono a nudo la debolezza sistemica di una politica di bonus a partire dai famosi 80 euro che avevano incantato un po' tutti ma non sono riusciti a spingere l'aumento della domanda interna oltre lo 0,1% e hanno bruciato capitali ingenti che non riavremo più e che avrebbero dovuto invece ridurre in modo strutturale il cuneo fiscale e contributivo, la più odiosa delle tasse a carico di lavoratori e datori di lavoro. Rischia di non esserci spazio, tra un calcolo elettorale e l'altro, per proseguire il cammino di Industria 4.0 dove si è fatto benissimo perché si sono poste le basi per un cambio di mentalità e si sono stanziate risorse appropriate per cominciare a fare seriamente innovazione con una logica di medio termine. Rischia di interrompersi o di non fare percepire fino in fondo alle nuove generazioni i vantaggi del primo riformismo compiuto che è quello del Jobs act e che segna uno spartiacque positivo nel mondo del lavoro e delle relazioni industriali. Si può bruciare, parlando solo di elezioni, il capitale della fiducia legato a questi interventi strutturali e a un sentiment di modernizzazione lasciando spazio a proposte surreali che ignorano i vincoli di deficit, debito e crescita: guai a innamorarsi di teorie economiche fantasiose come il reddito di cittadinanza che ignorano l'assenza di risorse e alimentano aspettative che non si possono soddisfare. Neanche il peggiore degli immobilismi può legittimare questo tipo di ragionamenti.


Si corre il rischio di non prendere coscienza che la parte sana del Paese - compete sui mercati globali nonostante la zavorra di un pesantissimo total tax rate e mette a segno il record della bilancia commerciale con un surplus da 51,6 miliardi - chiede solo alla politica di non fermare il processo esecutivo delle riforme che, tra mille errori e contraddizioni, è stato comunque avviato, a partire da pubblica amministrazione e giustizia, di cominciare a occuparsi seriamente di produttività riaprendo la stagione degli investimenti in infrastrutture e stimolando in modo serio l'edilizia, di fare in modo che la piccola crescita si consolidi sottraendo l'Italia al ciclone infernale delle scadenze politiche elettorali di Olanda, Francia, Germania, lasciando il palcoscenico alla Le Pen e al debito francese e nascondendo finché è possibile il macigno del debito italiano. Abbiamo scritto domenica scorsa che il Paese di tutto ha bisogno meno che di sprecare il tempo tirando a campare dentro la nuvola referendaria mai uscita dal cielo italiano di un regolamento di conti trasversale che nulla ha a che fare con le ragioni nobili della politica e molto invece con l'assenza di realismo e l'irresponsabilità". 
#1294
Isfrael, non critico il canone Rai, contesto e detesto che noti personaggi vengano pagati milioni di euro, sono compensi che gridano vendetta dalla giustizia sociale. Quei personaggi e "personaggetti" vengono pagati anche con i soldi del canone, cioè con i nostri soldi. 

Le Tv private sono libere di pagarli quanto vogliono, con il denaro che incassano dalla pubblicità.


Per Geo e altri programmi storico-culturali non c'è bisogno di tre reti televisive Rai, ne basta una, pubblica. Ma ti rendi conto di quanto vengono pagati  molti dirigenti e giornalisti Rai, circa duemila ? E non t'indigni ? "Se li pagano vuol dire che fruttano all'azienda" ? No, non "fruttano" li paghiamo col canone e con la pubblicità. E m'indigno per i loro compensi. Mi indigno che siano  circa 13 mila persone. 

Largo ai giovani. Non c'è bisogno dei noti "personaggi"
#1295
Rai: sine vergogna, in altri termini "svergognata".

3 milioni di euro ad Antonella Clerici in due anni;  2,7 milioni di euro versati alla società di Michele Santoro; 1, 42 milioni all'anno per Flavio Insinna; 1, 38 milioni di euro a Lucia Annunziata per un triennio; 1,8 milioni di stipendio per Bruno Vespa, più 1 dagli extra; 650 mila euro è il compenso ricevuto da Carlo Conti per la conduzione quest'anno del Festival di Sanremo; ecc..

Questi compensi gridano vendetta da Dio e dai poveri. Li trattano come se fossero dei giocatori di calcio. Ma almeno questi vengono pagati dalle società e non con i nostri soldi del canone.

Super compensi economici anche ai dirigenti e a numerosi giornalisti, circa duemila nell'azienda.

Sono alcuni esempi del perché alla Rai non basta mai il denaro che riceve dal canone e dalla pubblicità.

Le cifre su riportate sono oggi su numerosi giornali quotidiani. Io sto leggendo il "Corriere della Sera".

Ieri il consiglio di amministrazione della Rai ha dato mandato al direttore generale di procedere all'applicazione del limite di 240 mila euro annui dal prossimo mese di aprile per i contratti con i divi e i conduttori. Ma il voto del consiglio di amministrazione contiene un esplicito messaggio al ministero dell'Economia, azionista di riferimento: se applicassimo davvero il tetto di 240 mila euro annui la Rai uscirebbe dal mercato televisivo per abbandono del campo da parte dei volti più noti.

Bugiardi ! E' il mezzo televisivo che crea i personaggi.  Riducete i compensi a 240 mila euro l'anno e vedrete che continueranno loro a bussare alla Rai per lavorare. Ma ormai sono milionari, possono vivere anche di rendita per il resto della vita.

Rai, fai avanzare i giovani  e non chiamare più le solite persone.
#1296
Isfrael non è semplicemente questione di telecomando. Il problema è rappresentato dalle centinaia di giornalisti e i tanti, troppi dirigenti superstipendiati che sono nella Rai, la maggior parte entrati per raccomandazione politica e non per concorso.

Non mi va di pagare il canone per vedere il telegiornale della terza rete. Questa la vollero i comunisti, se la pagassero loro.

A me basta un solo canale pubblico, con pochi giornalisti, pochi dirigenti, pochi tecnici e pochi impiegati. In tal caso il canone può scendere a 10 euro al mese.

Non mi va che  degli artisti o conduttori ricevano compensi milionari. E poi sempre le stesse facce.
#1297
Attualità / Re:Migranti
13 Febbraio 2017, 17:21:51 PM
La pressione dei migranti sull'Europa solleva domande che vanno oltre le risposte di ordine pubblico. Fermarsi ad esse, credendo che i muri o la semplice accoglienza risolvano il fenomeno, impedisce di vedere la portata degli eventi storici in corso. 

Illuminante resta l'affermazione di papa Francesco: "Si può dire che oggi non viviamo un'epoca di cambiamento quanto un cambiamento d'epoca".

Nel nostro tempo stiamo sperimentando la complessità dei processi sociali in atto negli agglomerati urbani, luoghi dell'identità degli individui: identità culturale, etica, politica, che formano l'ethos di una città, di una nazione.
 
Identità che si ricostruisce continuamente con l'afflusso di persone provenienti da altre zone.
 
E' la società complessa  che sancisce la fine dell'unità identificante. E' stata la frammentazione ad essa congenita che ha polverizzato quella che prima era un'unica identità  nei tanti sottoinsiemi della società.
 
L'apertura delle città all'immigrazione selvaggia rischia di spersonalizzarle ed ogni soggetto che vi entra si sente isolato. Per conseguenza l'identità si rifugia, quasi per paura, nei gruppi amicali.
 
L'apertura disarticolata delle frontiere non tutela l'identità collettiva.
 
Le immigrazioni di massa accelerano la multiculturalità, il meticciato,  le società plurali dove le fedi religiose si moltiplicano, le numerose tradizioni non occidentali si radicano nelle città e nei piccoli centri. Tutto in tempi rapidi da non lasciare spazio alla riflessione e alla metabolizzazione dei cambiamenti.  L'Occidente viene messo alla prova nella sua millenaria storia di pensiero e di radici giudaico-cristiane.
 
L'Europa rappresenta il luogo dell'emergenza e la frontiera di un passaggio epocale. Difficile ipotizzare l'esito, perciò si debbono stabilire criteri per governare le trasformazioni.
 
Il cardinale e  teologo tedesco Karl Lehmann sollecita a riflettere sulla parola "tolleranza".
 
Parlare di tolleranza significa guardare la storia presente e l'identità di una comunità.
La tolleranza è lo snodo cruciale  per delineare un futuro di debolezza e rassegnazione o un nuovo ordine sociale.
 
La tolleranza ha un limite ? Si. La "linea rossa" dipende dal sistema di valori dell'individuo, che non gli permette di andare oltre.
 
C'è chi pensa alla tolleranza come capacità  di coesistere con il "diverso" senza pregiudizi, o come condiscendenza, oppure accettazione per rassegnazione, come passività.  Ma chi e cosa si deve tollerare ?


Spesso siamo tolleranti perché convinti di non poter far nulla per cambiare le situazioni. Diventiamo tolleranti per disperazione, ci arrendiamo. 
#1298
C'era una volta la tassa più odiata, ed evasa, dagli italiani: il canone Rai. Poi nel 2016 il governo decise di infilare la tassa nella bolletta elettrica, e l'evasione è scesa dal 30 al 6%.

Per il 2017 il governo vuole diminuire l'importo  del canone a 90 euro, perché allargando la platea dei paganti bastano anche 90 euro.  Invece no, esponenti del  consiglio di amministrazione Rai in questi giorni  si stanno stracciando le "vesti"  gridando miseria.  Tra pubblicità e canone incassano miliardi di euro e  non gli bastano mai. Vergogna !

Negli anni precedenti hanno dato incentivi ai dipendenti Rai per l'esodo volontario e far calare il numero dei dipendenti, ma non c'è nulla da fare, sono sempre 13 mila.

Ci sono giornalisti che per motivi politici fanno rapide carriere e ricevono lauti stipendi (altro che tetto di 240 mila euro l'anno) vengono nominati dirigenti di un settore, spesso  per brevi periodi,  poi vengono sostituiti ed "alloggiati" in uffici in viale Mazzini, inutilizzati, però continuano a ricevere i super stipendi .

Per rimanere nell'ambito televisivo (tralascio il settore radiofonico), quando nel 1954 cominciarono a trasmettere il telegiornale i partiti di centro-sinistra sbraitavano perché , dicevano, era troppo democristiano. Vennero accontentati i socialisti e fecero il secondo canale con altri telegiornali. Poi ci fu il periodo del "compromesso storico" e vennero accontentati i comunisti, con il terzo canale ed il telegiornale diretto dal comunista Sandro Curzi, soprannominato "Telekabul".

Nella Rai i super-stipendiati sono i giornalisti e i dirigenti. E sono troppi. Centinaia. Danno troppi soldi agli artisti nei programmi di intrattenimento spesso noiosi, e sempre con le solite facce.

L'associazione  dei consumatori "Altroconsumo" ha lanciato una petizione per chiedere l'abolizione del canone Rai, visto il crescente degrado del servizio pubblico televisivo.

La predetta associazione è contraria al finanziamento della Rai a carico dei cittadini e chiede una sola rete, indipendente e senza pubblicità, controllata da autorità competenti e da un comitato di utenti. Le altre due reti debbono essere privatizzate e "dimagrite". 

Sono d'accordo con tale richiesta. Non se ne può più di vedere telegiornali con le stesse notizie sulle tre  reti Rai, solo per pagare i giornalisti.

Ma vi siete mai chiesti perché in questi ultimi anni molti giovani vogliono fare i giornalisti, perché hanno aperto numerose scuole di giornalismo, perché tante donne vogliono diventare redattrici ? Le più "fortunate" o "raccomandate" riescono ad essere assunte dalla Rai, da Mediaset o da "La 7". Le altre si debbono accontentare delle briciole. Sottopagate e sfruttate.

Per firmare la petizione per abolire il canone questo è l'indirizzo:


www.altroconsumo.it/bastacanone
#1299
Attualità / Re:Migranti
11 Febbraio 2017, 19:08:26 PM
Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato le norme sull'immigrazione clandestina. 

Accoglienza solo per chi ne ha diritto. Il timore di perdere le prossime elezioni politiche costringe il partito democratico ad agire e a selezionare chi arriva.

Stanno finalmente capendo che bisogna smetterla con la politica delle braccia aperte a tutti. Il governo ascolta il crescente disagio della popolazione italiana ed affronta il fenomeno migratorio con due decreti legge: riguardano il diritto di asilo, i rimpatri e la sicurezza, con più poteri ai sindaci, finora impotenti per i problemi e le lamentele dei cittadini.

Sono le prime e decisive azioni di risposta all'imponente flusso di arrivi dalle coste dell'Africa.

La burocrazia che in questi anni ha lasciato dilagare in Italia decine di migliaia di individui, specie dopo la chiusura delle frontiere verso il nord Europa, può cominciare a contrastare l'invasione selvaggia del nostro territorio, sorgente di inquietudine e talvolta di aperta ribellione da parte di comunità che si sentivano invase.  

Per i migranti non ci saranno più le estenuanti attese di verdetti, ai quali diventava facoltativo dare esecuzione e che creavano ed ancora creano il disagio per l'accoglienza senza regole o con regole violate platealmente.
I centri di accoglienza verranno eliminati. Saranno realizzati centri per il rimpatrio, uno per regione, esclusi Abruzzo, Molise e Val d'Aosta, in accordo con le autorità locali.
Anche i tribunali, rafforzando ranghi e competenze, è sollecitata a dare il suo contributo per attenuare la gravità del problema.

I migranti che sono in attesa di un verdetto, non possono più rimanere in ozio: è previsto che i Comuni possano offrire lavoro volontario, opportunità di formazione, apprendimento della lingua italiana. Non più vagabondi che rischiano di essere arruolati dalla criminalità organizzata.

"Tra il dire e il fare c'è di mezzo e il mare" afferma un detto popolare. Staremo a vedere come risolveranno l'assorbimento di oltre mezzo milione di persone giunte sul nostro territorio negli ultimi tre anni da diverse provenienze.  Sono individui da accogliere con atti di effettiva integrazione o da respingere.

Questi decreti del governo fanno registrare un cambio di mentalità, di coscienza: il fenomeno immigratorio in Italia non può essere sottovalutato e trascurato.


Vedremo: "se son rose fioriranno". 
#1300
Tematiche Spirituali / Re:Dio e il senso del dovere
10 Febbraio 2017, 23:27:58 PM
Giona ha scritto
CitazioneIl Padre Celeste, il cui nome non siamo degni di nominare,
Giona perché imiti gli adepti all'ebraismo ? Anche loro dicono  essere indegni di nominare il nome di Dio.
"non siamo degni di nominare" ? Ma perché voi cattolici parlate sempre al plurale ? Parla per te !
"Padre Celeste" (?) Perché lo immagini "color" del cielo ?

CitazioneI suoi comandi non sono suggerimenti o option ma veri ordini per noi umani chiamati a diventare Suoi  figli. Noi siamo la Sua proprietà in quanto creati da Lui in persona.

Ancora al plurale. Per favore fai attenzione a cosa scrivi ! I suoi ordini possono essere osservati dai suoi seguaci non  sono erga omnes. Questa è la triste verità, ma tu non l'accetti. Come io non accetto la tua.

CitazioneA volte  in televisione sento dire  da chi spiega il Santo Vangelo: Gesù ci sta proponendo...., non Lo chiamano neanche  il Signore Gesù

Spiegami perché il Vangelo è santo. So bene che in Vaticano è tutto santo, anche la "Santa Sede" e le malefatte che vi si compiono.
Non credi che la tua sia una forma di servilismo nel dare a Gesù l'appellativo di "Signore" ? Gesù non bisogno di appellativi.

CitazioneUn superbo ed orgoglioso che, nella sua stoltezza, pensa di essere "dio"  può accettare questo? No che non può, perché il "dio" del superbo è satana che guida i suoi passi.

Be, si, qualche matto in giro c'è che si crede dio, ma di solito viene ricoverato in psichiatria. Non è superbo, non è orgoglioso, è soltanto matto. Invece io constato superbia ed orgoglio nelle tue parole. Scendi dal piedistallo immaginario sul quale sei salito ammantandoti con la bandiera della religione cristiana.
CitazioneChi crede viene inondato da una fontana di amore, pace, potenza, sapienza, speranza, dolcezza, pazienza, coraggio, bontà, umiltà, mitezza ecc..., ciò che di chiama vita, e benedice il Signore Dio e la Sua legge che non trasgredirà mai più!

Mi sembra che ti sei dimenticato qualche aggettivo.

C'è anche chi si crede Napoleone e chi pensa di essere inondato "da una fontana di amore, pace, potenza, sapienza...
#1301
Tematiche Spirituali / Re:Sono un essere inadeguato
09 Febbraio 2017, 19:12:39 PM
Oh, finalmente siamo giunti a Villa Sariputra, per incontrare Sari, dialogare con lui vicino al focolare è sempre piacevole, specie col sottofondo musicale di "hare kṛiṣhṇa hare kṛiṣhṇa / kṛiṣhṇa kṛiṣhṇa hare hare / hare rāma hare rāma/ rāma rāma hare hare.

Siamo stati a Pontida ad ascoltare le invettive dei leghisti, le battute da caserma, da taverna, da trivio e siamo diretti a Sotto il Monte per rendere omaggio al luogo di nascita di papa Giovanni XXIII. 

All'inizio della Val Brembana ci sono paesini aggrappati ai monti. Ci siamo fermati in uno di quelli per una sosta. Nel bar sulla piazza la gentile proprietaria ci ha descritto la località e tra il serio ed il faceto ci ha detto: "Qua di matti ce ne sono tanti, troppi per un posto solo. Deve essere l'acqua che bevono, non c'è altra spiegazione". Sarà vero ? Chissa ! Nell'ex feudo del condottiero Bartolomeo Colleoni e della Repubblica di Venezia il dialetto lombardo diluisce nell'Adda ed acquisisce la cadenza veneta.


Ma Sari dimmi,  è vero che il cognome del Colleoni in origine era diverso e allusivo ? A "Berghem de sura", in piazza Duomo, addossato alla basilica, c'è il mausoleo rinascimentale del comandante dell'esercito di Venezia protetto da una cancellata. Sul cancello d'ingresso c'è il  suo simbolo araldico, molto lucido, perché toccato da migliaia di mani femminili, ti va di raccontarne la storia agli amici che sono con me ?  Forse preferisci tacere perché sei ancora triste quando sei "lontano dalla corrente del fiume" ?
#1302
Giona ha scritto:
CitazioneNon volevo partecipare ancora a questa diatriba ma le assurdità che ho letto nel post che sto quotando mi hanno obbligato a farlo.

Come al solito chi non la pensa come te è contro di te ! Quelle degli altri sono assurdità, solo le cose che dici tu sono "verità". Ma ti rendi conto della tua presunzione. Invochi l'umiltà, la cristianità, e alla prima occasione sali in cattedra.

CitazioneIl Signore Dio dell'amore e della pace che ci ha dato la vita facendoci figli, qualora lo volessimo, vuole che conserviamo la vita che Lui stesso ci ha donato per amore. Per conservare la vita l'unica via è non adorare altro - vedi primo comandamento - perché siamo come una bottiglia piena di aria pura, ma  la perde  nel momento in cui  che entra qualcos'altro. Volendo possiamo dire che amare Lui corrisponde a non amare altro perché qualsiasi cosa al difuori di Lui è motivo di morte.

Giona, per favore, tu ed altri credenti,  dovete smetterla di parlare al plurale. Illuditi pure nel credere nel tuo Dio che ti ha dato la vita, che è amore e pace.  Parla per te !


CitazioneLui non ha bisogno del nostro amore per andare avanti, ma vuole che lo amiamo perché ci ama e sa che con l'amore si apre il cuore e da questa apertura entrano tutte le grazie: Sapienza, saggezza, amore, pace, serenità, dolcezza, coraggio, speranza, umiltà, mitezza ecc.. che nel loro insieme sono la vita affinché l'uomo viva da vivo e salvi la sua anima.

Lo ha detto a te che vuole che lo amiamo ? "Illusione, dolce chimera sei tu..."


CitazioneCercando di spiegare ciò che non conosci hai bestemmiato senza saperlo.

Tu Giona, "bestemmi" continuamente con le tue convinzioni religiose e dici agli altri di non bestemmiare ?


Chiedo scusa a bluemax per averlo prevaricato, però ogni tanto non resisto nel rispondere a Giona 
#1303
Attualità / Re:La bella e grande Marine Le Pen
06 Febbraio 2017, 16:35:10 PM
Marine Le Pen in un comizio a Lione ha anche invocato un "cambiamento di civiltà" per "rimettere la Francia in ordine"; ha fustigato l'Unione Europea "sconnessa dalle aspirazioni dei popoli. Ha anche affermato che se vince indirà un referendum per l'uscita della Francia dalla Nato e dalla comunità europea. 

La Le Pen da Lione ha  rivolto un appello a "tutti i patrioti francesi, di destra e di sinistra", incentrando il suo comizio su "patria, famiglia e sicurezza". 
Già, la "patria", parola in disuso in Italia:  "o mia patria sì bella e perduta" (Giuseppe Verdi, Nabucco)
#1304
Sara ha scritto:
CitazioneEgoisticamente parlando verrebbe spontaneo dire a chi non crede in Dio e se ne vanta"Meglio se non credi uno in meno tra me e Lui,uno in meno in un mondo futuro!) Chiaramente anche questo atteggiamento è scorretto perché è una prova ulteriore di egoismo e di mancanza di vero affetto nei confronti di un Essere Spirituale che desidera essere amato da tutte le sue creature.

Da cosa deriva questa tua certezza o illusione del tuo "Essere Spirituale" che desidera essere amato da tutte le sue creature ? Te l'ha detto lui ?

CitazioneMolte persone affermano che Dio non esiste perchè altrimenti fermerebbe gli orrori del mondo.MA se Dio non c'è e non castiga da dove vengono questi orrori e perchè l'uomo non cerca di rimediare con le sue forze?

La tua domanda mi sembra puerile. Perché l'uomo dovrebbe "rimediare con le sue forze" agli orrori ? Quale uomo ? Forse sarebbe meglio dire governi. Non evitano gli errori per questioni di potere o economiche.

CitazioneDio si  occupa comunque del suo creato,conosce qual è il nostro bene fisico e morale e lo vuole realizzare anche quaggiù ma fino a che punto collaboriamo con i suoi Progetti? E li conosciamo?La nostra mente è ancora molto immatura.

Perché affermi al plurale ? Per me il tuo "Dio" non conosce il mio bene fisico e morale e non realizza proprio nulla "quaggiù". Perché dovrei collaborare ai suoi progetti se non esiste ? "La nostra mente è ancora molto immatura" ? Forse la tua ! Per te tutte le menti sono uguali ?


Invece di porre solo domande cerca di dialogare, di argomentare (se ne sei capace) a chi risponde al tuo post iniziale. Continui ad aprire topic e poi latiti, ti sembra normale ? 
#1305
Attualità / Re:La rivolta dei migranti
05 Febbraio 2017, 10:52:31 AM
Nel gennaio del 1979 si svolse l'incontro tra il presidente Usa Jimmy Carter ed il presidente della Cina Deng Xiaoping, preludio alla normalizzazione  dei rapporti tra America e Cina. Durante l'incontro Carter affermò che gli Stati Uniti non potevano aprirsi al commercio con la Cina  perché  ai cittadini cinesi venivano negate alcune libertà, fra cui quella di emigrare. Deng replicò sorridendo: "Bene, signor Presidente. Quanti cinesi volete ? Un milione, Dieci milioni ? Trenta milioni ? "  Questo episodio è descritto nel libro "Weapons of mass migration", di Kelly Greenhill, il quale afferma che l'esodo di centinaia di migliaia di migranti  è come un'arma nelle mani di chi è in grado  di dirigerne il flusso, crea difficoltà insostenibili negli Stati che li accolgono e li costringe a concessioni che spesso non potrebbero essere ottenute in altri modi, perché chi li "attacca" è la parte più debole.

Negli anni presi in considerazione dalla sua ricerca, tra il 1951 ed il 2006, Greenhill documenta 64 casi in cui si è fatto ricorso allo strumento delle migrazioni di massa.

Due sono le modalità in cui si agisce: "invadere" un altro Stato con una quantità enorme di migranti attentando alla sua funzionalità; indurre  all'interno dello Stato soccombente un conflitto tra ideologie diverse, compromettendone unità e stabilità.

L'arma della migrazione è particolarmente efficace  con le nazioni liberaldemocratiche dell'Occidente, perché hanno tre virtù:

1. il loro impegno  nei confronti di principi etici, che vincola le opzioni praticabili.

2. La "trasparenza": permette al potenziale aggressore di accedere alle informazioni necessarie su forze e valori in campo.


3. La natura antagonistica della loro politica: qualunque sia la strategia seguita dal governo, l'opposizione la sottoporrà a critiche, esasperando le tensioni.

Per esempio Fidel Castro conosceva bene la politica americana e per tre volte l'ha manipolata aprendo e chiudendo la frontiera cubana, vuotando anche le carceri, a seconda delle risposte che riceveva dal governo statunitense.


I flussi migratori, inclusi quelli provocati da "agenti ostili" fanno parte della nostra quotidianità. Greenhill consiglia di gestirli come altre complicazioni della nostra vita associata.