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Messaggi - iano

#1306
Tematiche Filosofiche / Re: La "probabile improbabilità"
24 Settembre 2024, 07:39:41 AM
Citazione di: Eutidemo il 24 Settembre 2024, 06:46:18 AM
Per cui ho contemporaneamente praticato la "martingala" anche su altre due combinazioni di colori:
ROSSO NERO ROSSO NERO ROSSO NERO
ROSSO ROSSO ROSSO  NERO NERO NERO
Ed infatti, le probabilità di uscita di tali due serie combinate di 6 colori (come di qualsiasi altra  serie combinata di colori), nell'ambito di un campione adeguato di uscite, è sempre statisticamente lo stesso!
***

Posto che tutto ciò secondo me non è logico, sono a questo punto però curioso di sapere su cosa punti a seguito dell'uscita di queste combinazioni, e più in generale sull'uscita di una qualunque combinazione di cui decidi di attendere l'uscita.
Cioè sono curioso di sapere se in quella che secondo me è una ''non logica'' vi sia comunque una coerenza procedurale.
Al momento so solo che ad esempio la combinazione
r,r,r,r,r,r. implica puntare su n.

Se questa implicazione è errata da un punto di vista logico, io però la condivido da un punto di vista psicologico.
La mia psicologia però, se non la logica, non mi suggerisce cosa dovrei puntare a seguito dell'uscita di una qualunque altra combinazione che decidessi di attendere.
Inoltre non capisco perchè dovrei decidere di attendere una particolare combinazione, cioè secondo quale criterio ''psicologico'' dovrei scegliere ciò che decido di attendere in uscita.
In particolare l'uscita della combinazione
r,r,r,n,n,n,
implica che punto su cosa?

Mi spiego meglio, se la mia psicologia mi suggerisce che dopo una combinazione uniforme, diventi probabile un alternanza, a seguito dell'uscita di una combinazione alternata
r,n,r,n,r,n
su cosa mi dovrebbe suggerire di puntare la mia psicologia?
Perchè confesso che la mia non mi suggerisce nulla.

#1307
Tematiche Spirituali / Re: La quinta dimensione
23 Settembre 2024, 23:27:50 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 23 Settembre 2024, 19:45:32 PMNo, in realtà. Oltre al gruppo sullp sciamanesimo ce ne sono altri, tutti di spiritualità, che usano questo termine col significato che ho esposto.
Non lo sapevo, grazie.
#1308
Citazione di: Scepsis il 23 Settembre 2024, 20:42:11 PMRelativamente al calcolo delle probabilita' dell'estrazione consecutiva dello stesso colore si tratta di vedere tutti i possibili esiti e poi di calcolare le relative frequenze (che ex ante saranno le probabilita'). Per semplicita' prendiamo 3 lanci che determineranno 8 possibili combinazioni:

R R R
R R N
R N R
R N N
N R R
N R N
N N R
N N N

Su 8 possibili esiti solo Rosso o solo Nero si ha in un solo caso, quindi con una frequenza (e quindi probabilita') pari ad 1/8 ciascuno
2 Rossi ed 1 Nero si ha in 3 casi, quindi con una probabilita' di 3/8
2 Neri ed 1 Rosso si ha in 3 casi, quindi con una probabilita' di 3/8

La probabilita' dell'estrazione consecutiva dello stesso colore e' pari a solo 1/8 (dato appunto da 1/2 elevato al numero dei lanci, quindi 3), mentre le due possibili combinazioni di colore hanno ciascuna 3/8 di probabilita'.
Discorso corretto, ma a quale gioco dovremmo applicarlo? Non certo alla roulette.
Se mantieni l'ordine con cui i colori escono, la probabilità sarà identica per tutte le triple.
Comunque Eutidemo ha aperto un altra discussione.
#1309
Tematiche Spirituali / Re: La quinta dimensione
23 Settembre 2024, 19:21:12 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 23 Settembre 2024, 19:18:44 PMPerché questo è un termine che ho trovato in un gruppo di sciamanesimo, ma anche in altri gruppi del genere.
Mi piaceva e  l'ho usato col significato di dimensione oltre il tempo e lo spazio.
Al di là... di cosa?
Quindi adesso sappiamo che stiamo parlando di sciamanesimo, perchè non è che potessimo risalire a ciò a partire dalla quinta dimensione.
Cera un non detto nel tuo post di apertura.
#1310
Tematiche Filosofiche / Re: La "probabile improbabilità"
23 Settembre 2024, 18:38:21 PM
Citazione di: Eutidemo il 23 Settembre 2024, 17:40:28 PMCercando di spiegarmi meglio (se ci riesco), io lo so benissimo che, dopo che il nero è uscito per sei volte di seguito, la "singola settima uscita" può essere tanto il rosso quanto ancora una volta il nero; e lo stesso dicasi per la "singola ottava uscita" e la "singola nona uscita"; ma io non conto mai sulle "singole uscite", bensì sulla "serie complessive di nove uscite", che, indubbiamente, sono abbastanza "rare", almeno se si considera un "campione" adeguato.
Il punto è che qualunque combinazione di 9 colori, come ad esempio:
1) n,n,n,n,n,n,n,n,n.
2) n,r,n,r,n,r,n,n,n.
3) n,r,r,n,n,r,n,n,n.

hanno la stessa probabilità di uscire. o se preferisci sono parimenti rare.
C'è però una differenza psicologica, per cui la 3 non ci salta all'occhio come fa la 1 .
Questa differenza ha presumibilmente a che fare coi meccanismi coi quali percepiamo la realtà, avendo sicuramente in quell'ambito un buon motivo di essere, mentre non necessariamente ce l'ha quando passiamo dall'ambito naturale a quello culturale, o artificiale come può essere considerata una roulette.
Il problema è che noi non abbiamo un controllo diretto sui meccanismi della nostra percezione, perchè in genere non li conosciamo, e perchè in genere intervengono in automatico, ma dove tutti fanno lo stesso errore logico possiamo ben sospettare che dietro vi sia un meccanismo percettivo comune.

In una roulette on line c'è teoricamente il modo di vincere, se si riesce a risalire all'algoritmo che la governa, anche se il gestore non sarà tanto ingenuo da usarne uno al quale si possa facilmente risalire.
E in ogni caso quando il gestore si accorgesse che qualcuno c'è riuscito, lo potrebbe sempre cambiare, e magari potrebbe essere proprio un altro algoritmo a sorvegliare quando ciò accada, cambiando automaticamente l'algoritmo che governa la roulette.
Si potrebbe usare perfino una intelligenza artificiale che si auistruisce sul modo di giocare dei giocatori,  o  istruita in generale sulla psicologia nota del giocatore medio.
Il caso si può simulare, e non c'è un solo modo di farlo, sia nell'ambito analogico che in quello digitale.
#1311
Tematiche Spirituali / Re: La quinta dimensione
23 Settembre 2024, 18:07:24 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 23 Settembre 2024, 15:23:54 PMQuando non capisco qualche cosa, io sono abituato a chiedere. Quindi perché non lo fate anche voi?
Perchè dici ''quinta dimensione'' invece di ''al di là'' nella sezione spirituale?
#1312
Tematiche Spirituali / Re: La quinta dimensione
23 Settembre 2024, 14:23:10 PM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 23 Settembre 2024, 13:26:04 PMNon scomodo scienziati al riguardo.
Se ne usi il linguaggio, mettendo la loro quinta dimensione al posto del più usuale al di là, perchè lo fai, potendo in tal modo generare fraintendimenti?
Non è questo un modo di aprire la strada allo scientismo?
#1313
Tematiche Spirituali / Re: La quinta dimensione
23 Settembre 2024, 11:41:51 AM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 23 Settembre 2024, 11:22:41 AMIn realtà io non parlo di quarta dimensione, bensì di quinta. La quarta dimensione, considerato che le prime tre sono relative allo spazio, è relativa al tempo; la quinta, invece è fuori dal tempo e dallo spazio e non sottostà alla materia e a tutto ciò che essa comporta.
Tempo che ancora percepiamo, ma non certo come una dimensione spaziale.
Però lo spazio matematico a 4 dimensioni che si applica alla relatività non distingue fra la natura delle sue dimensioni.
La natura di queste dimensioni viene precisata quando si applica lo spazio matematico alla realtà.
La quinta dimensione potrebbe effettivamente esistere nella realtà, e non fuori di essa, in un altro regno, quello dello spirito, ma se una cosa esiste non necessariamente perciò la percepiamo, come dimostra il fatto che alcuni percepiscono solo due dimensioni spaziali, senza avere la sensazione di avere perciò un difetto percettivo.
Se domani un novello Einstein applicasse utilmente alla realtà uno spazio a 5 dimensioni, tu allora verresti a parlarci della sesta, spostandoti ancora di una dimensione più in là, nei termini che oggi ci parli della quinta?

Se tu vuoi riferirti al regno dello spirito, posto oltre quello materiale, perchè senti il bisogno di parlare di una quinta dimensione, che è una terminologia esclusivamente scientifica, suscettibile un domani di essere applicata alla realtà materiale, come ha dimostrato si possa fare Einstein, applicando la quarta?
Perchè ti senti autorizzato in tal modo di monopolizzare la quinta dimensione.
Solo perchè magari su ''Focus'' c'è scritto che si può fare?
Tieni conto che si tratta di una rivista di divulgazione scientifica non particolarmente autorevole.
Non che ne esistano di autorevoli al 100%, ma sicuramente ne esistono di più autorevoli.
#1314
Tematiche Spirituali / Re: La quinta dimensione
23 Settembre 2024, 11:16:20 AM
Susan Barry, l'autrice del libro.

"Vedere e rivedere è fonte di ispirazione per chiunque sia privo della visione tridimensionale, ma è al contempo un'esplorazione della straordinaria capacità del cervello di modificarsi e di adattarsi, ed è un'ode all'incanto e alla meraviglia del mondo visivo.''
Oliver Sachs
#1315
Tematiche Spirituali / Re: La quinta dimensione
23 Settembre 2024, 11:01:14 AM
In effetti la scienza ha scoperto che esistono persone che questo difetto hanno, e che però è molto difficile da individuare, essendo che le persone che hanno questo difetto, pur percependo sol due dimensioni, non se ne rendono conto, credendo comunque di percepirne tre.
Tanto è vero che una studiosa di questo difetto percettivo, non si rese subito conto di averlo.
Non ricordo il nome della studiosa, ma il titolo del libro dove racconta la sua esperienza è ''Vedere e rivedere''.
Il titolo del libro suggerisce che questo difetto si possa correggere una volta individuato, come in effetti la studiosa fece, riaprendo gli occhi su un mondo nuovo.
#1316
Tematiche Spirituali / Re: La quinta dimensione
23 Settembre 2024, 10:48:29 AM
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 23 Settembre 2024, 08:11:39 AMInfine, non dimentichiamoci che la stessa scienza commette errori, impara da essi e grazie a essi si evolve. Una scienza che non sbaglia mai non è  scienza, bensì altro.
Certamente, perchè non abbiamo altro modo di imparare se non dai nostri errori, e la scienza non fà eccezione.
E' un errore quindi dare troppo credito alla  scienza, per cui, se pure la scienza parla di quinta dimensione, non è il caso di fare preparativi per trasferircisi.
Ma allora perchè la scienza così incautamente ne parla?
Ne parlano i matematici, i quali però non hanno nessuna pretesa di dire verità che possano essere trasferite ipso facto fuori dall'ambito di loro pertinenza , e che però succede a volte che possano utilmente applicarsi alla realtà, come ad esempio la quarta dimensione nel caso della relatività di Einstein.
Dunque possiamo perciò affermare che almeno la quarta dimensione esista anche fuori dall'ambito matematico, nella realtà?
I matematici costruiscono spazi ad N dimensioni, dove N sta per qualunque numero naturale, per cui non c'è un limite teorico alle dimensioni di uno spazio matematico.
Paradossalmente il fatto che noi almeno tre dimensioni le percepiamo diventa un problema, perchè a causa di ciò per noi esistono solo le dimensioni che percepiamo, e la quarta dimensione, per quanto la ammettiamo, non percependola, resta per noi problematica.

Ma come funziona esattamente la nostra percezione, quando ad esempio percepiamo un mondo a tre dimensioni?
E perchè sono proprio tre, e non 4,5, o anche solo 2?
Se la realtà avesse effettivamente tre dimensioni , ma noi per un nostro difetto ne percepissimo sol tre, riusciremmo a viverci ancora, nonostante questo difetto percettivo?
#1317
Citazione di: Scepsis il 22 Settembre 2024, 20:55:09 PMLa probabilita', calcolata ex ante, deve riflettere l'effettiva frequenza con cui un evento si manifesta ex post nella realta'. Quante volte si sono effettivamente avuti 17 rossi consecutivi in un Casino' ? L'evento nei fatti e' assolutamente raro ed il calcolo delle probabilita' riflette la realta' in quanto considera che gli eventi risultano tra loro concatenati (l'uscita del rosso deve ripetersi consecutivamente per 17 volte), per cui la probabilita' di un tale evento e' data da 0,4865 elevato a 17 (pari a quanto l'evento deve ripetersi consecutivamente). E' vero che il caso non ha memoria, ma solo nella prima giocata si puo' parlare di caso (in cui indifferentemente e con la stessa probabilita' puo' uscire il rosso od il nero). Nelle successive giocate se continua ad uscire lo stesso colore si hanno eventi tra loro concatenati, la cui prosecuzione diviene sempre piu' improbabile man mano che il numero di tali eventi aumenta.
Dostoevskij ne "Il giocatore" scrive che per vincere alla roulette (o quantomeno non perdere) basterebbe attendere il ripetersi dell'uscita dello stesso colore per poter poi puntare sull'altro, solo che il giocatore incallito perde sempre non perche' il meccanismo non sia valido, ma perche' non ha la pazienza di aspettare un evento che e' in realta' poco frequente 
Ciao Scepsis, e benvenuto su questo forum.

Quindi, seguendo il tuo ragionamento, se esce due volte nero, alla terza puntata conviene già scommettere  sul rosso, e non mi pare quindi che ci voglia tutta questa pazienza per aspettare  che ciò accada, in quanto ciò accade mediamente circa una volta su quattro.
Quindi non è vero che i giocatori si rovinano per mancanza di pazienza.

#1318
Citazione di: Eutidemo il 22 Settembre 2024, 17:48:13 PM
Tu scrivi: "Se dico che, se domani il bicchiere sarà mezzo pieno allora sarà mezzovuoto, non ho fatto alcuna previsione, ma ho fatto una affermazione logica vera, ed essendo vera vale per oggi come per domani, perchè vale per sempre."
In questo caso, invece, io direi che, più che una "affermazione logica"  si tratta di una vera e propria ellittica "formulazione sinonimica", in quanto non vengono espresse due realtà alternative (nuvole/pioggia), bensì due "lessemi" che hanno lo stesso identico significato:
- un bicchiere mezzo pieno;
- un bicchiere mezzo vuoto.
Che significano esattamente la stessa cosa: cioè, come dire che A = A.
Mi fa piacere che hai trovato interessante l'esempio del lancio dei dadi, ma mi spiace invece che trovi la logica deludente, in quanto essa è più o meno ciò che hai descritto in forma dispregiativa qui sopra.
In effetti però essa ha una grande utilità, perchè non sempre abbiamo a che fare con frasi evidentemente equivalenti, come nel caso del bicchiere mezzo pieno (A), e di quello mezzo vuoto (B), per cui A=B.
Conviene scrivere cosi infatti perchè essendo le due frasi diverse formalmente, e non è in genere immediatamente evidente che si equivalgano, meritano almeno a priori  di essere indicate con simboli diversi.
L'utilità della logica sta appunto nel saper riconoscere, attraverso dimostrazioni, l'equivalenza logica, A=B, e non l'uguaglianza A=A, se non quest'ultima come caso limite particolare, di frasi che a prima vista in genere sembrano diverse, perchè effettivamente formalmente differiscono.
Diversamente c'è il rischio che qualcuno sostenga A, e un altro dichiari di non essere d'accordo sostenendo B, quando invece A=B.
Non è che con la logica mettiamo tutti d'accordo, ma considera che gran parte delle accese discussioni si fondano su questo fraintendimento, e altri simili.
#1319
Citazione di: niko il 22 Settembre 2024, 12:49:10 PMInsomma occhio, che il caso non ha memoria per davvero e la cosa ha ripercussioni potenzialmente nefaste su molte possibili attivita' umane, perche' noi umani, antropomorfizzando la natura, siamo portati a convincerci contro ogni evidenza che il caso abbia, memoria.
questa è un osservazione molto acuta, perchè noi discendiamo  da uomini che ''naturalmente'' antropormorfizzavano la natura, ed evidentemente di quella propensione noi, pur negandolo, siamo ancora in parte eredi, e anzi più lo neghiamo più quella parte di noi sarà libera di agire.
Quindi se fossimo ad esempio dei giocatori, più ci crederemo razionali, più fregature prenderemo.
#1320

Io posso dire che è nuvoloso, o in alternativa dire che non c'è il sole, e sono due modi diversi, ma logicamente equivalenti di descrivere la stessa giornata.
Se il bicchiere è mezzo pieno ciò implica che è mezzo vuoto.
Se dico che, se domani il bicchiere sarà mezzo pieno allora sarà mezzovuoto, non ho fatto alcuna previsione, ma ho fatto una affermazione logica vera, ed essendo vera vale per oggi come per domani, perchè vale per sempre.