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Messaggi - bobmax

#1321
Citazione di: Duc in altum! il 11 Novembre 2022, 16:59:14 PMAddirittura...


Da ciò che scrivi, è evidente che non hai alcuna idea di cosa sia la mistica, per non parlare di Spinoza...
Ignorato
#1322
Citazione di: Socrate78 il 11 Novembre 2022, 16:17:26 PM@Bobmax: Parla come mangi, non si capisce niente di quello che dici, sembra che vuoi essere oscuro apposta per fare in modo che il tuo pensiero sia noto solo a pochi eletti.

Questa reazione è emblematica.
Non si capisce, e allora è colpa dell'altro!
Senza evidentemente chiedersi se, magari, manca qualche conoscenza di base. Senza la quale diventa difficile capire...

Nella fattispecie, ti sei mai informato sulla mistica cristiana?
Ne hai una pur pallida idea?

Hai letto l'Etica di Spinoza, faticando per seguirne il pensiero?

Ti sei mai interrogato in cosa consista la libertà?
Se lo hai fatto, hai meditato sulla legge di causa-effetto e sul caso?

Conosci Parmenide?
Hai mai letto il Parmenide di Platone, cercando di non perdere il filo logico?

E la Bibbia? Non ti ha mai suscitato degli interrogativi esistenziali?
Quel "Io sono colui che sono" cosa significa per te?

Questi sono solo degli esempi. Tra le innumerevoli possibilità di conoscenza.
Ma ciò che conta davvero c'è in te?
Hai fede nella Verità?

La tua reazione stizzita è dovuta a banale fastidio oppure esprime la sofferenza di una mancanza che tu vorresti colmare?

Se è per la mancanza sei sulla buona strada. Ma devi metterti in cammino.
#1323
Citazione di: Duc in altum! il 11 Novembre 2022, 12:26:23 PMNon discuto il contenuto di questa affermazione che, nel 2022, lascia il tempo che trova :o, desidero invece far notare - riflessione sì fondamentale - che anche decidere che sia vera (senza prove inoppugnabili) l'inesistenza del "libero arbitrio", è possibile solo in virtù di una libertà di scelta (di/per fede) tra le innumerevoli alternative.

La constatazione della non esistenza del libero arbitrio non è frutto di una decisione. Ma è soltanto la inevitabile conclusione a cui giunge la ricerca di Dio.

Non per niente per la mistica cristiana non vi è alcun libero arbitrio. Così come in Spinoza.


Oggi, 2022, di sta sviluppando una presa di coscienza in tal senso. Che tuttavia si fonda, erroneamente, sul determinismo.
Teoria anch'essa opinabile.


La non esistenza del libero arbitrio non deriva dalla mancanza di alternative. Ma da chi davvero decide.
E chi decide è sempre e solo Dio.


Le alternative possibili in ogni istante sono infinite.
Dio è infatti il Caos.


Che vi sia il Cosmo è il dono di Dio.
Un dono, che può essere negato in qualsiasi istante.


A chi è rivolto il dono?
#1324
Il fatto che il libero arbitrio non esista, esclude che vi sia qualcuno che sia colpevole.
Con "qualcuno" si intende una entità individuale, determinata.

Tuttavia vi è il male...

Più diventa evidente che nessuno è responsabile e più il male è senza senso.
Sei in una morsa, senza possibili vie di uscita.

Se non... te stesso.

E incominci a rendertene conto quando sei preso dalla compassione.
Compassione per questo mondo dolente.

Donde nasce questa compassione?

È come se fossi all'origine di tutte le cose...

Il non essere incomincia a essere.
#1325
Citazione di: Alberto Knox il 08 Novembre 2022, 19:54:12 PMNoi non sappiamo di cosa stiamo parlando quando diciamo nulla allo stesso modo di come non sappiamo di cosa stiamo parlando quando diciamo Dio, per questo nascono tante idee diverse sia dell uno che dell altro. Essi sono al di la della nostra portata intellettiva e ancor di più del nostro linguaggio , infatti non puoi dire "fuori dall universo cosa c'è se non il nulla" se c'è non è il nulla , c'è e nulla messi vicino non vanno d'accordo per il linguaggio , daltronde se dico non c'è il nulla  o non esiste il nulla entro ancora in contraddizione. Perchè ? il pensiero non può volgere al di là del tempo e dello spazio.
Sì, nulla significa che non c'è.
Quindi dire che c'è il nulla è una contraddizione.
C'è ciò che non c'è...

Tuttavia una contraddizione inevitabile, che mi scaraventa a me stesso.

Stupore dell'essere.
#1326
Citazione di: Freedom il 08 Novembre 2022, 11:03:04 AMEppure tutti noi che scriviamo sulla tastiera dovremmo dimostrarti la nostra esistenza.

Comunque tu affermi che è estremamente semplice comprenderlo. Per via logica, fisica, etica. Perchè non provi a spiegarlo? Te ne sarei grato.

Intendevo che è difficile comprenderlo perché estremamente semplice.
Il semplice è sempre difficile.

Nel senso che non è mai facile comprenderlo. 
E se è davvero semplice, perché non rimanda a sua volta ad altra più profonda semplicità... non può essere compreso.

Il Semplice non lo si può "prendere".
Si può però cercarlo, anzi, lo si deve cercare.
Perché ciò che conta è la Verità.

Cercando, possiamo constatare che vi è una profonda differenza tra essere e esistere.

Esistere è stare di fronte.
Esistere è perciò comunicazione tra parti.

Mentre essere è ciò che rende possibile la esistenza.

Essendo il fondamento della esistenza, l'essere non esiste.

Ciò che non esiste, per la esistenza, cioè per noi, è nulla.
Perciò, seppur paradossalmente: essere = nulla.

Tutte le strade non portano perciò a comprendere l'essere. Il che è impossibile essendo l'essere = nulla.
Ma ogni strada porta alla constatazione del nulla che regge la strada stessa.
Cioè la non verità dei presupposti dati per scontati.

Si scoprono così le forzature arbitrarie della nostra razionalità.
Forzature necessarie per poter operare nel mondo. Ma fuorvianti se considerate "verità assolute".

La logica si fonda su "verità" indispensabili per il pensiero razionale, come il principio di identità.
È questo principio assoluto?
Cioè la realtà deve necessariamente sottostare a questo principio?
Il Tutto dipende intrinsecamente da questo principio?
Ne siamo certi?
O non è questa una pretesa assurda?

Quando mai nella nostra realtà è davvero A = A?

Quando mai tu sei davvero uguale a te stesso?

Fisicamente, se ci chiediamo cosa c'è fuori dell'universo, quale è l'unica possibile risposta se non il Nulla?
E se siamo avvolti dal nulla, cosa potremmo mai essere se non lo stesso Nulla?

Il male non è forse ciò che non è assolutamente accettabile?
Se per noi l'Etica viene prima di qualsiasi altra cosa, se il Bene deve necessariamente essere la Verità, non è forse vero che in tal caso nessuno è mai davvero colpevole?
Ma se nessuno è colpevole, è perché non avrebbe potuto fare diversamente da ciò che ha fatto.
Perciò non vi è alcun libero arbitrio.
E di conseguenza... non c'è nessuno.

Noi esistiamo, ma non siamo.
Dio non esiste, Dio è!



#1327
Citazione di: Ivo Nardi il 07 Novembre 2022, 00:51:23 AMLa morte è per me la fine dell'esistenza. La persona semplicemente non esiste più.
Rimarrà però una traccia indelebile di ciò che ha fatto e detto durante la vita.
Le parole, le azioni di ognuno di noi influenzano costantemente il mondo esterno, innescando così un effetto domino infinito che coinvolge ogni essere, anche se la maggior parte delle volte non lo percepiamo. Durante la nostra esistenza contribuiamo a causare e ad alimentare una serie di avvenimenti che scandiscono, formano e condizionano non solo la nostra vita, ma in maniera rilevante anche quella degli altri.
Ciò che avremo generato, nel bene e nel male, e che, nostro malgrado, continuerà a determinare trasformazioni negli altri e nelle cose, sarà quello che resterà.

In realtà nessuno muore, per la semplice ragione che nessuno vive.
Vi è la vita, vi è la morte. Ma nessuno che viva, e quindi nessuno che muoia.

A questa constatazione si può giungere per diverse strade.
Logiche, fisiche, ma la più efficace è secondo me quella etica.
L'io individuale è una illusione.
Sì, è difficile, quasi impossibile, farsene una ragione, forse perché estremamente semplice.

L'io non vuole morire.
Eppure vi è un corpo, vi è una mente, ma nessuna anima, nessun sé individuale.

Vi è una sostanziale differenza tra essere e esistere.

Questa differenza la si può constatare attraverso l'orrore della percezione dell'Uno, cioè dell'essere.
Perché essere = nulla.

Ma anche... attraverso l'amore.
Amore per quel nulla che trapela in chi si ama.
Soprattutto quando l'amato se ne è oramai andato per sempre.
Intuendo... che in realtà non è mai stato.
#1328
Varie / Re: Mai dire mai, tuttavia…
20 Maggio 2022, 09:51:48 AM
Vorrei ringraziare Ivo Nardi per avermi offerto la preziosa opportunità di partecipare a questo forum. Il mantenerlo attivo nonostante tutto mostra una dedizione ammirevole.

Grazie pure ai moderatori, che con impegno hanno mantenuto il dialogo nei limiti della decenza.

L'inutilità di partecipare è tuttavia, a mio parere, ormai arci evidente.

Un saluto.
#1329
La questione qui non è neppure Kant, che è soltanto un caso tra i tanti.

Il problema devastante è che si discetta su cose su cui non si sa assolutamente nulla!

Magari con dei bei paroloni per rimestare il brodo, ma che non riescono a nascondere che non si sa niente dell'argomento di cui si discetta.

Così si finisce con l'osservare che Kant oggi direbbe cose diverse... ma si ha almeno una idea di cosa davvero disse?

Una prova di questo andazzo?

La pressoché inesistente partecipazione agli indovinelli logico matematici di Eutidemo.
Dove, se si sparano fesserie, si può facilmente essere presi in castagna...

Meglio metterla in caciara.
Il chiacchericcio inconcludente è una nebbia che ben si presta a non esporsi.
#1330
La legge morale dentro di me, dice semplicemente che il luogo dove ricercare la Verità è dentro di me!

Ogni "verità" rivelata è perciò da guardare con sospetto. Perché l'unico metro di valutazione è dentro di te.

Per la semplice ragione che tu sei Essere.
E l'Essere è Esser Vero.
Di modo che tu, come essenza... sei la stessa Verità!

Ma questo non vuol dire che non vi sia il male!

Ed è di fronte a questo scoglio che Kant gira e rigira nello sforzo di superarlo.

Come chiunque farebbe, onesto con se stesso, nella ricerca della Verità.

Invece qui lo si tratta come un imbecille...

Proprio nel luogo dove si dovrebbe riflettere, si assiste a un liberi tutti.

Dietro paroloni, sfoggio di acritico senso comune spacciato per "verità", non vi è che vuoto.

D'altronde siamo arrivati al punto che per tanti in Russia si sta bene, ma nessuno ci va...

Sonno della ragione.

I mostri non tarderanno.
#1331
Come si può banalizzare in questo modo Kant?

Dando implicitamente dell'imbecille a lui e a tutti quelli che lo hanno apprezzato?

Quanta arroganza...

L'imperativo categorico non significa conoscere la Verità!

Bensì significa fede nella Verità.

Una fede che si può ignorare, disprezzare, come avviene qui.

Ma che è pronta a manifestarsi nuovamente, in ognuno di noi.

Quando decidiamo di essere invece che non essere.

E non si è, tutte le volte che inganniamo noi stessi, cullandoci nel convincimento, spesso non esplicito ma comunque presente, di aver compreso tutto!

E nessuno che intervenga di fronte a queste assurdità...
#1332
Tematiche Spirituali / Re: Il senso di existere
19 Maggio 2022, 10:37:58 AM
Citazione di: Jacopus il 19 Maggio 2022, 09:58:55 AMUna condizione della conoscenza già scoperta dagli antichi greci, e che i più recenti cristiani hanno tentato di farci dimenticare, almeno fino a Tommaso d'Acquino.

Tommaso d'Aquino può ben rappresentare la pietra tombale della speculazione metafisica della Chiesa.
#1333
Tematiche Spirituali / Re: Il senso di existere
19 Maggio 2022, 10:34:32 AM
Citazione di: Ipazia il 19 Maggio 2022, 08:09:41 AMDonde origina il "bene interiore" ? (Rispondere "ragione" non vale, perché sposta soltanto la domanda, sottraendosi alla risposta)

Nel nostro domandare circa la realtà, finiamo inevitabilmente col formulare una domanda metafisica.

Che in quanto tale non può ricevere risposta dalla stessa realtà.
La quale diventa un muro di gomma, rispedendo la domanda al mittente.

Cosa è la Verità?
Cosa c'era prima del Big bang?
Qual è l'origine del Bene?

Sembrerebbero tutte domande legittime.
Ma lo sono solo nell'ambito del pensiero logico-razionale.
Che non può che rimanerne frustrato, non essendoci, nel mondo, risposta possibile.

Perché queste domande sono metafisiche.

E la domanda metafisica non è mai rivolta al mondo. Ma è rivolta a noi stessi.

E non vi è più razionalità che tenga.
Non vi è più logica possibile.

Nel nostro inoltrarci nel mondo, finiamo per coinvolgere noi stessi.

Di modo che, chiedere l'origine del Bene, chiama in causa il richiedente in prima persona!
La domanda è ritorna inevitabilmente a se stesso!

Solo lui, in perfetta solitudine, può affermare che il Bene non ha origine, in quanto il Bene è!

E questo lo può fare in nome di che cosa?

Solo e sempre in nome di se stesso.

#1334
Tematiche Spirituali / Re: L'assurdità del tutto
18 Maggio 2022, 15:36:02 PM
L'impegno nello scrivere di chi magari neppure ha completato le elementari, perché costretto a smettere per lavorare, esprime spesso una qualità incomparabile rispetto a molte presenti esternazioni.

La partecipazione a un forum come questo dovrebbe avere come motivazione il "riflettere".
Quindi non ha certo la pretesa di produrre risultati tangibili.

Il chiacchericcio inconcludente invece ostacola la riflessione, ne è un freno.

Anche le fallacia logica, voluta o meno, di dare del "razzista" a chi denuncia la situazione, non fa che affossare le flebili possibilità di un autentico dialogo.

Lo strumento rende ormai pure difficoltoso ignorare fonti di alquanto probabile disturbo.

E il vuoto avanza...
#1335
Tematiche Spirituali / Re: L'assurdità del tutto
18 Maggio 2022, 13:11:43 PM
Citazione di: Alberto Knox il 18 Maggio 2022, 12:48:17 PMe va bene sono solo io che son dovuto andare sul dizionario online per capire alcuni termini da lei espressi. il fatto è che ogni parola deve essere chiara alla mia mente, se non lo è la vado a cercare nei dizionari.

Simplex sigillum veri.

Ma deve pure essere animato dalla fede nella Verità.

Vi sono tanti modi per sfuggire alla verità. Cioè per evitare di essere presi in castagna.

Un lunghissimo sproloquiare può essere un modo.

Ma pure il cannoneggiare termini eruditi permette di non esporsi troppo...

La stessa superficialità nell'esprimersi, che vuol sembrare una sintesi, ma è solo grossolanità.

Anche la sciatteria nello scrivere denota, oltre a pressappochismo, anche un possibile accorgimento per non esporsi troppo...

Insomma tanti modi per rendere il forum un vuoto chiacchiericcio inconcludente.