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Messaggi - Alberto Knox

#1321

Citazione di: Alexander il 08 Luglio 2022, 15:00:59 PMQuando trovo il povero e faccio un po' di strada assieme, cammino con Cristo. Per trovare il povero devo farmi povero in spirito anch'io e avere fame e sete di giustizia. Solo nell'incontro delle nostre povertà può esserci comunione.
certo anche questa è una via spirituale, San Francesco chiamava la povertà "sorella povertà" e le rendeva grazie. Poichè attraverso la povertà poteva riscoprire il vero tesoro dell uomo, lo spirito. In questo senso , San Francesco era un uomo ricco.
#1322
l'unica legge universale che conosco è la legge cosmica e dice sostanzialmente ; relazione, armonia, bellezza, bene.

non fate altro che cercare punti cardini su cui costruire uniformità, punti sui quali si possa costruire una spiritualità conformativa , che vada bene e accettata da tutti gli uomini dotati di ragione, questo mi sembra. 2500 anni fa nell antica Grecia venne compiuto il primo tentativo sitematico di stabilire una sorta di terreno comune per i credenti. I Filosofi cercarono un modo di formalizzare il ragionamento umano fornendo delle regole inattaccabili di deduzione logica . Seguondo questo procedimento di argomentazioni razionali questi filosofi speravano di eliminare la confusione , l'incomprensione e le controversie che caratterizzavano le credenze religiose. L'obbiettivo finale di questo progetto era quello di giungere ad un insieme di assunzioni, o postulati, che sarebbero stati accettati da tutti gli uomini e le donne ragionevoli, e da cui sarebbe scaturita la soluzione di ogni conflitto nelle relazioni umane.
Bisogna dire che questo progetto, ammettendo che sia possibile, non è stato mai realizzato. Allora la domanda è ; è questo che state cercando di fare? non ci sono riusciti i filosofi antichi che vivevano in un mondo dove la vita era 1000 volte più a contatto con la natura e la bellezza di oggi . Fissare dei punti cardini per costruire una spiritualità al passo con i tempi può essere un lavoro svolto individualmente con nessuna pretesa di essere collettivo. questo volevo dire.
#1323
Citazione di: PhyroSphera il 02 Luglio 2022, 20:12:57 PMÈ necessario dire che l'uomo crocifisso sta diventando sempre di più il segno del diavolo ma che il senso dell'evento cristiano ne è già oltre... e che son pochi a volere e a saper stare al passo coi tempi.
la croce è un simbolo fin quando rappresenta un Dio che muore, privato di questo non è più niente, perde la sua forza simbolica.
stare al passo coi tempi è importante , ma secondo me è ancora più importante guardare indietro per ricostruire il futuro. Riscoprire che cosa sono le virtù ad esempio, cosa  che noto essere andate propio nel dimenticatoio eppure  sono vita , esse sono il frutto delle nostre fatiche. Le quattro virtù cardinali si chiamano così perchè sono il cardine della vita per un credente e per un filosofo , perchè nell antica grecia sono quattro virtù della mente e del carattere esattamente con il medesimo valore della teologia cristiana.  E quali sono, phrónēsis, prudenza,  dikaiosýnē  giustizia,  fortitudo fortezza, sōphrosýnē temperanza.  Lo detto in greco e poi in italiano apposta . Dove prudenza non significa "sii prudente nell attraversare la strada" no, ha che fare con la giuris-prudenza ed è la capacità di discernere la linea di condotta appropriata da intraprendere in una data situazione al momento opportuno. bazzecole senza nessun valore no? chissenefrega di saper discernere la condotta giusta da adottare? son cose vecchie, passate , la vita è un altra cosa oggi, non è come ieri. E nessuno sa più cosa sono . E le tre virtù teolegali? fede, speranza , carità. e allora cosa significa guardare indietro per affrontare il futuro? trarre insegnamento di vita
#1324
che dire ancora, forse qualcosa di corposo , di spessore, ho detto che siamo chiamati a realizzare armonia , e che questo è il messaggio della vita , almeno per come la concepisco io. Adesso dirò quacosa di più profondo e viene direttamente dalla penna di una filosofa molto famosa dei nostri tempi, sto parlando di Hannah arendt, se qualcuno non la conosce, scusate, ma la dovete andare a conoscere e chi invece la già letta, scusate, dovete andare a rileggerla. Perchè sono scritti che fanno bene. Allora la frase di Hannah Arendt proviene dal suo ultimo libro , pubblicato postumo alla sua morte, "la vita della mente" e la frase è questa " non è irrilevante notare come la parte immortale e divina nell uomo non esista , se non viene attualizzata e focalizzata su ciò che è divino fuori di lui. In altri termini, l'oggetto dei nostri pensieri conferisce immortalità al pensare stesso".
lo capite? che cosa è in gioco nel pensare?  questa frase non è di un padre agostiniano , di un monaco benedettino o di una suora . Questa frase viene da una delle menti più rigorose, brillanti e preparate del nostro tempo, colei che scrisse "la banalità del male", colei che scrisse "le origini del totalitarismo" , "vita activa" e tanti altri capolavori. Conosceva alla perfezione la filosofia contemporanea per le sue frequentazioni con heidegger econ i suoi cari amici jaspers, jonas, Edihit. Ebbene la Arendt ci dice che noi siamo protagonisti della nostra antologia, che noi possiamo , tramite il nostro pensare, attivare o no alcune parti del nostro essere , che se non sono attivate non esistono. Allora, esiste la parte divina e immortale dell essere umano? ah se lo chiediamo in giro  la gran parte delle persone risponderanno di no, oggi . E forse anche ieri avrebbero risposto di no , già Plotino diceva che sono pochi quelli che credono nell anima e nella sua immortalità. Quando pensiamo a noi stessi pensiamo alla coscienza, al subconoscio, l'inconscio le pulsioni che esistono, certo che esistono,dove c'è di tutto cose belle e cose meno belle,  siamo natura, tanto più fruttuosa quanto più selvaggia, e le grandi tradizioni spirituali di cui tento di farmi portavoce sono quel pensiero diverso rispetto al pensiero ordnario che  dicono che oltre a questo dentro di te c'è qualcosa in più che ti permette di essere non solo jiva ma anche Atman come dicono le upanishad e come dice la grande tradizione Indù cioè non sei solo jiva , anima psichica ma puoi essere Atman l'anima spirituale , lo spirito, Atman che è uguale a brahman , cioè uguale a Divino. E la filosofia Greca parla del Nous, certo noi siamo bios, vita biologica , siamo anche zoé vita animale, zoologia certo e siamo anche psiché, vita psichica, certo siamo anche psiche, ma siamo anche Nous. Non solo, Aristotele diceva " Nous poietikos" che normalemente viene tradotto come "intelletto attivo" poieo, che fa, che agisce , che è in atto ed è lo stesso verbo che usa Gesù per la verità , chi fà la vertià viene alla luce, è lo stesso verbo. Ma a me piace tradurre il nous poietikos di Aristotele in "spirito creativo". Il punto qual'è , così concludo, chi ha ragione? chi afferma che queste cose esistono o chi afferma che queste cose non esistono? Ancora una volta, dipende dal lavoro che ci metti ... " non è irrilevante notare come la parte immortale e divina nell uomo non esista , se non viene attualizzata e focalizzata su ciò che è divino fuori di lui. In altri termini, l'oggetto dei nostri pensieri conferisce immortalità al pensare stesso".

#1325
Citazione di: green demetr il 17 Giugno 2022, 13:46:28 PMLa soluzione è la comunità dentro il polemos (come Nietzche insegnava)
come saprai meglio di me "polemos è il padre di tutte le cose" viene da Eraclito, e non da Nietzche, però Eraclito scrive anche, " è dalla contraddizione degli opposti che nasce l armonia più bella". Quindi sì, polemos come confronto, il confronto, ma dal confronto può nascere armonia, al di la del fatto che uno creda o non creda , che sia materialista  o spiritualista, perchè tutte le esperienze di vita, se sono sincere, sono vere e quindi in grado potenzialmente di creare armonia.
#1326
un altra modalità di dire bellezza è dire armonia, che è prettamente un termine musicale e noi in italiano armonia lo scriviamo così "armonia" ma , qualcuno di voi ricorderà come si scrive in latino , con l acca davanti. E qualcuno di voi ricorderà come si scrive in inglese , sempre con l'acca davanti. E in Tedesco? sempre con l'acca e in francese? sempre con l'acca. Ma perchè? bhè per noi italiani l'acca non vale un acca e l'abbiamo fatta cadere, le altre lingue la conservano, perchè? perchè le altre lingue, in questo senso, più avvertite filologicamente della nostra conservano l'acca a partire dal latino? perchè presentano l'acca? la risposta è molto semplice, perchè l'originale Greco "armonia" inizia con una vocale "alfa" e tutte le vocali che compongono l'inizio di una parola vennero dotate daoi grammatici antichi di un segno, sopra la vocale stessa, per indicare la modalità di pronuncia della vocale. Se la pronuncia è "piana" il segno si chiama "spirito dolce" . Se invece la pronuncia non è piana, ma aspirata, aspra, il segno si chiama "spirito aspro" . E quando si trascrive dal Greco , ad esempio al latino , bisognerebbe indicare con l'acca la presenza dello spirito aspro per essere filologicamente corretto. "
"Omeopatia" , se voi prendete un prodotto omeopatico francese , vedete che è scritto con l acca davanti.  Perchè? per questo motivo che ho detto. Tutto questo discorso lo fatto per evidenziare una cosa importante, cioè che  la lingua Greca ha intuito che la parola per eccellenza che indica la dolcezza non è senza asperità, non è senza asprezza. Quindi se dico che il messaggio della vita è l'armonia non intendo rimandare a un paradiso fatto di fiori e di farfalle . Sappiamo bene come è fatto questo mondo, è fatto di caos, disofferenza, di fatica e tuttavia, se devo indicare il senso della vita , inteso come triplice significato della parola senso, senso come significato, senso come senzazioni, senso come direzione . Ebbene se devo dire qual'è il mio senso di essere qui , è quello di contribuire attraverso un processo logico e caotico , sensato e insensato, è quello di vedere l'armonia e di realizzarla , dentro di me e fuori di me , così facendo la vita fiorisce. E diventa vera, e si serve la verità del processo.
#1327
Citazione di: green demetr il 13 Giugno 2022, 23:47:18 PMDire che Dio esiste materialmente è l'esatto opposto, vuol dire che DIO è con noi.
Ma Spinoza non ha mai detto che Dio è materia, e nemmeno corpo, si allontana parecchio dal Dio antropomorfo il quale a volte e è buono e perdona e a volte è meno buono e condanna, pensare a Dio in questo modo è un modo infantile di pensare a Dio. Per Spinoza la materia di cui è costituita fisicamente la natura non ha un esistenza autonoma , nemmeno lontanamente paragonabile all unica sostanza che è Dio e che è natura . è per questo che ho detto "tutto sta a cosa si intende per natura" se per voi la natura è solo assemblamento di atomi che si sviluppano e danno forma a ciò che ci sta intorno allora è chiaro che arrivate alla conclusione "Se è natura , esiste materialmente" ma la natura , per Spinoza , non è solo estensione (materia)..è anche pensiero. E noi che cosa siamo? siamo corpo , materia , siamo fisicità ...e siamo anche pensiero. E cosa siamo infine? ...natura.  

#1328
Citazione di: green demetr il 13 Giugno 2022, 22:07:37 PML'odio è quello di Spinoza verso la sua comunità, il suo tentativo di pervertire l'ebraismo nel materialismo contemporaneo val bene la maledizione.
Ma spinoza non ha negato Dio , anzi ha detto che Dio è l'unica realtà , ha scritto nella sua etica " l'amore verso Dio deve occupare la mente in sommo grado" e ancora " questo amore verso Dio è il bene più alto che possiamo appetire secondo il precetto della ragione" e ancora " l'amore intellettuale di Dio che nasce dal terzo genere di conoscenza è eterno" e ancora " da ciò comprendiamo chiaramente in cosa consiste la nostra salvezza, la nostra beatitudine, la nostra libertà, consiste nel costante ed eterno amore verso Dio" .
E per finire " tutto ciò che è , è in Dio e nulla può essere ne essere concepito senza Dio" Insomma Spinoza sta dicendo che tutto ciò che esiste è natura e se Dio esiste cosa può essere , se non ha sua volta natura?
questo dice Spinoza, che non è quella visione materialista che riduce tutto a causa effetto fortuito e riduce il pensiero e la ragione a un sotto prodotto di cieche forze fisiche. Tutto quello che esiste è natura e la natura è Dio . è questa infine la tanto temuta eresia di Spinoza
#1329
Citazione di: green demetr il 13 Giugno 2022, 23:05:22 PMCosa ci riporta a casa? E' questo secondo me il cammino spirituale.





Sono perfettamente d'accordo, è questo il cammino spirituale. Cosa ci riporta a casa? il messaggio che la vita ti consegna in modo personale, oserei dire, intimo. Il messaggio che la vita ci può consegnare non è dovuto, non ci è dato per diritto di nascita. Sarebbe più facile se fosse così. Invece non è così, il messaggio che la vita ci consegna è frutto di lavoro, di ricerca, di introspezione, di pulizia della mente.
#1330
semplicemente perchè lo spirito non è qualcosa di materiale , non è fatto di atomi. Lo spirito è quella parte razionale di noi che crede , che ha fede, che prega, che entra in comunione con il divino che è in noi e fuori di noi. Esso dunque è più simile a un pensiero che a qualcosa di fisico. dire spirito o anima spirituale è la medesima cosa
#1331
Citazione di: green demetr il 12 Giugno 2022, 14:32:48 PMLa res cogitans che coincide di fatto con l'extensa
lasciando in sospeso cosa pensava SPinoza riguardo Dio e il resto vorrei capire perchè hai detto questa breve frase...
#1332
la sensibilità umana varia da persona a persona e la musica ce lo dimostra in modo evidentissimo. Ecco se noi riuscissimo a capire che il nostro modo di vedere il mondo è solo un punto di vista fra i tanti e  che può essere vero e autentico come il punto di vista di un altro uomo che vede il mondo in maniera contradditoria rispetto a come lo vediamo noi e se noi cercassimo di capire le ragioni di quel punto di vista invece di barricarci nella nostra ideologia, invece di essere di parte riuscire ad accogliere la contraddizione allora forse capiremmo davvero cosa voleva dire Hegel quando scrisse "la contraddizione è la regola del vero..." e a Neils Bhor quando scrisse "ci sono due tipi di verità, quelle semplici, il cui contrario è chiaramente un assurdo e le verità profonde, il cui contrario...è un altra verità" . E quali sono le verità profonde su cui vale tale assunto e l assunto di hegel? il senso della vita, l'esistenza o la non esistenza di Dio, l'anima, lo spirito , da dove veniamo.. queste verità sono infine  verità relative alla sensibiità umana , la cui negazione o opposto...è un'altra verità.
#1333
che meraviglia, sapete Goethe diceva,  ci sono i fenomeni ma poi c'è ne uno in particolare l' urphaenomen il fenomeno primordiale o orgininario che contiene tutti gli altri e da cui  gli altri sono semplici esemplificazioni. E qual'è questo urphaenomen? la vita. Questo è il fenomeno oiginario e siccome le persone , credo, si vogliono rendere degne del fenomeno vita è necessario deporre le ideologie , le ideologie del sì , le ideologie del no, le ideologie dei libri sacri, le ideologie dei libri non sacri, le ideologie dei libri rossi, dei libri verdi, deporre tutto questo e mettersi con grande spirito di ricerca aprendo l'anima a quei suoni che precedono il linguaggio umano come abbiamo sentito nelle varie interpretazioni del brano proposto. E non è forse un mistero il fatto che uno si senta più affine alla versione del brano tramite il flauto traverso come nel mio caso e altri a quello del pianoforte, altri al clavicembalo, altri ancora per un altro strumento..
#1334
Propongo questo brano in versione flauto traverso del 1717 , Les Barricades mystérieuses , le barricate misteriose di Francois Couperin, molti hanno cercato di interpretare questo titolo in vari modi , invito l ascoltatore a trovare la propia interpretazione a tale titolo semplicemente ascoltando la melodia che trasmette. Io avverto come delle spinte durante il brano che invitano ad andare oltre , oltre le barricate che ognuno si costruisce per vivere nel mondo, quindi mi trasmette trascendenza. Ma di sicuro è in grado di generare pathos


#1335
Non c'è nessuna grande tradizione Spirituale ne culturale che non colga una profondità dentro di noi, ma è una profondità non solo cognitiva (primo livello della coscienza) ma è anche una profondità operativa. Non è solo una profondità teoretica ma anche una profondità Etica, anzi, il valore decisivo della profondità etica è tale da essere il banco di prova della profondità teoretica. Cioè le cose che dici teoreticamente hanno valore, consistenza nella misura in cui eticamente producono bene e giustizia  dentro di te e fuori di te ,se no, no.