Queste battaglie a favore della vita sono di una ipocrisia esemplare. Quando i paladini antiabortisti si impegneranno con la stessa foga per aiutare i figli non voluti di madri che non volevano essere madri, allora potranno avere il giusto riconoscimento della loro causa. Fino ad allora ho il sospetto fondato che si tratti di un intreccio maligno fra credenze religiose, tradizioni, bisogno di alienare lo stesso corpo delle donne, affinché le stesse, come gli schiavi, non si sentano proprietarie del loro stesso corpo. Mi auguro inoltre che questi stessi paladini non siano a favore della pena di morte o del rimpatrio forzato dei migranti. Teoricamente dovrebbero essere anche vegetariani, visto che, da una posizione non antropocentrica, anche gli animali sono i nostri fratelli.
Per evitare questi collassi logici e convivere in una "società aperta", dove coesistono posizioni contrastanti, vi è il solo antidoto della legge, che regolamenta un evento che è comunque un dramma. Ancora una volta concentrarsi su queste battaglie serve solo per sviare l'attenzione da problemi ben più stringenti.
Per evitare questi collassi logici e convivere in una "società aperta", dove coesistono posizioni contrastanti, vi è il solo antidoto della legge, che regolamenta un evento che è comunque un dramma. Ancora una volta concentrarsi su queste battaglie serve solo per sviare l'attenzione da problemi ben più stringenti.