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Messaggi - Jacopus

#1321
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
28 Settembre 2022, 18:57:17 PM
Per Viator. Sbellicati pure, ma si tratta di un principio liberale molto noto e per niente di sinistra. Chiedi ad Anthonyi che ne sa più di te. In ogni caso quel principio è esattamente il contrario di quello che hai capito.
#1322
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
28 Settembre 2022, 18:53:20 PM
Conoscendo lo spirito ligure, credo che atomista fosse ironico, ma posso sbagliarmi.
#1323
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
28 Settembre 2022, 13:19:47 PM
La mia paura gyta  è proprio quella che ipotizzi. Una guerra civile. Guerra che non porterebbe da alcuna parte, se non a peggiorare le attuali condizioni. I processi per migliorare la società sono lunghi e faticosi e comprendono lo sviluppo dei sistemi educativi e di welfare, l'applicazione della regola d'oro liberale: mettere tutti alla pari ai nastri di partenza e vinca il migliore. Una guerra civile o anche solo un ritorno della violenza politica sarebbe un disastro che si aggiunge ad altri disastri. Anche se questo, lo ammetto, rischia di diventare un alibi per l'attuale élite economico/politica al potere. Polemos o Polis?
#1324
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
28 Settembre 2022, 10:22:52 AM
Baylham. Non credo neppure io che vi sia una associazione che indirizzi in modo scientifico l'orientamento della società. In realtà vi sono molte associazioni, logge massoniche, centri studi, poteri occulti, movimenti politici, manipolatori, giornali e mass media, che si muovono in una o nell'altra direzione. Ora credo che molti soggetti capaci di influenzare l'opinione pubblica, si stiano muovendo verso quel meccanismo di cui scrivo nel mio precedente post. Meccanismo attivato anche da forti responsabilità di una sinistra incapace di prendersi cura di chi è rimasto in fondo. Una incapacità che, a sua volta, deriva da una situazione complessa, poiché non esiste più una classe operaia come quella di cinquanta anni fa.
Anche rispetto al secondo punto, sono assolutamente d'accordo. Non può esistere società pacificata al cento per cento, ma esistono però società che funzionano meglio è società che funzionano peggio. Se ci confrontiamo con il Marocco siamo dei gran fighi, ma prova a superare le Alpi (a nord-ovest) ed avrai subito una crisi depressiva.
#1325
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
27 Settembre 2022, 20:01:39 PM
Per Baylham. Il sovranismo attuale non lo ritengo patetico ma iscritto in un progetto logico e preciso, oltre che risalente ad una salda tradizione. Le classi medie stanno sprofondando? Vogliamo, noi detentori del potere, toglierci un po' di potere per riequilibrare la società? La risposta è no! Bene la soluzione è semplice: faremo stare peggio le classi al di sotto delle medie ed i migranti sono ottimi a questo scopo. Così le ex-classi medie potranno consolarsi vedendo che c'è chi sta peggio di loro. È solo un peccato che non ci siano ebrei sotto mano, ma li possiamo sostituire con varie categorie di nemici, vanno bene i russi, o i mussulmani, gli stranieri in genere, specie i migranti economici. Un gioco lucido ma retrogrado.
#1326
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
26 Settembre 2022, 21:51:43 PM
Viator. La tua risposta non mi soddisfa. Collegare l'acquisizione della coscienza con l'opportunismo è "forse" un collegamento che trai dalla tua storia personale, ma in generale l'acquisizione della coscienza non ha niente a che fare con l'opportunismo. Almeno in via principale. Se definiamo "coscienza" come principio di consapevolezza della propria identità, distinta da quella di ogni altro, essa di sviluppa proprio dalla vita associata e collaborativa e dallo sviluppo abnorme di un sistema nervoso centrale. Le due cose si implementano a vicenda e ci permettono di dirci "io sono io" ma anche " perché io sono io?".  L'umanitarismo ammesso che significhi qualcosa, non c'entra.
Sono però anche del parere che questo argomento ormai sia molto off-topic e quindi mi fermo qui.
#1327
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
26 Settembre 2022, 20:53:46 PM
Una risposta a Viator (che in realtà è una domanda, ma retorica) e alla sua definizione dell'uomo sempre uguale a sè stesso. Se davvero fosse così, mi dovresti spiegare perché non ci sono più riti cannibaleschi, perché le fanciulle non vengono più gettate dalle torri per placare qualche divinità, perché la pena di morte è stata abolita in tantissimi stati, perché alle donne è concesso di diventare presidente del consiglio, mentre fino a 70 anni fa non potevano essere neppure magistrati e 700 anni fa neppure maestre. Qua l'è la natura vera dell'uomo? Quella che permette a due uomini di baciarsi per strada senza alcuna conseguenza o quella che invece infligge loro 50 frustate? È naturale Salvo d'Aquisto e padre Kolbe o il consiglio d'amministrazione della Benetton?
#1328
Attualità / Re: L' Italiota trionfa
26 Settembre 2022, 17:17:27 PM
Una possibile interpretazione di questo voto, fra le tante, è quella di Gyta. Un'altra è invece di un tentativo da parte degli elettori di rimettere al centro la politica "non asservita" al denaro, come è accaduto negli ultimi venti anni, tranne pochi atti contrastanti (primo fra tutti il reddito di cittadinanza, unico reale provvedimento di sinistra degli ultimi anni).
Non credo però che vi siano molti margini di manovra da parte di questo o di qualunque altro governo, dato l'alto debito pubblico accumulato e il bassissimo livello di espansione economica in Italia. Pertanto questo governo, nella migliore delle ipotesi, sarà un governo di slogan. Nel peggiore, farà molti danni, ponendosi in chiave antieuropeista e nazionalistica (in uno stato, l'Italia, che sta diventando, economicamente, sempre più periferico).
In termini più antropologici si potrebbe ipotizzare che gli italiani, pressati da una crisi profonda, stiano provando l'ennesimo "intruglio", senza guardare a loro stessi, senza pensare alla necessità di una profonda rivoluzione morale, che dovrebbe riguardare tutti noi. Resteremo il paese del "chi ha avuto ha avuto, ha avuto" con in più il rischio di "derive al manganello", che nel nostro paese, sono tutt'altro che superate. Una borghesia asfittica e provinciale non ha mai avuto l'autorevolezza e l'egemonia culturale in Italia per affermare i valori calvinisti e democratici della borghesia europea e questa è una (fra le tante) conseguenza.
Vi sono però anche dei fattori positivi. Il primo è che gli italiani si renderanno conto che anche l'estrema destra, ed anche una donna, non potranno fare nulla di diverso di quanto fatto finora e dubito che riescano a fare meglio di Draghi, che almeno aveva delle competenze economico-finanziarie di assoluto rilievo. Se invece, saranno assaliti dall'hybris del potere e la situazione geopolitica dovesse ulteriormente peggiorare, gli esiti possono essere imprevedibili. Stiamo uscendo dall'area liberale e questo può provocare ulteriori danni, una ulteriore spinta a creare una immagine dell'Italia edulcorata e da propaganda, che non ha riscontro nella realtà. Altra possibile e parallela conseguenza, potrebbe anche essere l'individuazione di "capri espiatori" per colpevolizzare i responsabili degli insuccessi di questo governo. Non ci vuole molta fantasia per poterli individuare, di volta in volta, negli immigrati, nell'Europa della finanza, fino ai "comunisti" nostrani, che da Fratelli d'Italia si trasformerebbero in Fratellastri d'Italia.
Complessivamente non ci vedo nulla di buono, ma sono anche consapevole che questo è anche il risultato di una sinistra, in Italia, completamente piegata ai voleri della finanza, tanto che ci è voluto un partito di scappati di casa, per sviluppare alcune politiche di sinistra.
#1329
I coronavirus in natura sono diffusissimi. Con alcuni di loro, come quello del raffreddore abbiamo imparato a convivere da migliaia di anni e non ci procurano grande fastidio. Lo stesso virus del raffredore uccise però migliaia di indios, quando gli spagnoli lo portarono con loro in quelle terre. Quindi il nuovo coronavirus scoperto è solo uno dei tanti con i quali non siamo mai venuto a contatto, o perché non riescono ad infettare l'uomo per via di una specializzazione su altre specie o perché l'uomo, fortunatamente non ha ancora messo piede in tutti gli anfratti della terra. Un diverso sfruttamento della terra, un maggior rispetto per gli animali e per le norme igieniche, possono fare la differenza.
#1330
Se inizi ad usare termini da cafone, con me il discorso è chiuso Niko. Vai a parlare con i tuoi amici cafoni. Non ho più nulla da aggiungere.
#1331
Prima della morale viene il cibo e prima della libertà dei diritti civili viene comunque il cibo. Su questo sono d'accordissimo. Ma io Niko dicevo una cosa diversa e se inizi il tuo discorso citandomi, ho il dovere di rispondere, anche se in questo caso, dovrei ripetere cose già dette.  La libertà di protestare di solito c'è l'ha chi ha la pancia piena. Ma Putin e la sua oligarchia non mi sembra che splenda nè ingiustizia sociale nè in libertà. Da questo punto di vista l'attuale Russia ha preso il peggio del dispotismo orientale e di quello occidentale. Qui si può sempre sperare di migliorare la condizione umana, impegnandoci in una battaglia delle opinioni. Altrove o speriamo che vi sia un despota illuminato oppure possiamo morire di fame con in più anche la paura di essere incriminati per alto tradimento.
#1332
Historicum. Avresti ragioni da vendere se la Russia di Putin si muovesse in modo diverso rispetto al mondo occidentale, magari barattando un po' di libertà con un po' di giustizia sociale. Ma non mi sembra questa la Russia di Putin, dove oltre all'ingiustizia sociale regna anche la mancanza di libertà e il dispotismo appena coperto da un velo di propaganda. Non accettare certi orientamenti capitalistici non significa certo osannare Putin, visto che il suo sistema non è certo antagonista rispetto al capitalismo. Qui almeno i diritti civili, fra mille difficoltà procedono. E se voglio parlare male della Meloni, mi auguro che potrò farlo. Nel momento in cui, anche da noi, oltre all'ingiustizia sociale vi sarà il dispotismo, dovremmo essere in grado di ribellarci anche con la violenza. Non ci sono alternative.
#1333
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Corto Circuito
18 Settembre 2022, 09:32:06 AM
Se il capitalismo non viene "etero-regolato", ha dimostrato in passato e lo sta dimostrando nuovamente oggi, che non è in grado di autoregolarsi e l'idea che ci sia una "mano invisibile" che regola tutto mi sembra che sia un'idea ormai superata anche dal gotha della finanza. La libertà del "io só io e voi non siete un cazzo" è la libertà del far west, dove ognuno si fa giustizia da sè. Prendiamo l'esempio della recente alluvione di Senigallia. Imprenditori senza scrupoli costruiscono nell'alveo del torrente e amministratori senza scrupoli firmano la concessione edilizia. Uno fosso scolmatore già previsto fin dagli anni '80, non è mai stato realizzato. Questa libertà assoluta, priva di controlli, di verifiche sui possibili eventi futuri che tipo di libertà è? Una libertà "buona", da perseguire perché più ce n'è, meglio è? E i controllori chi sono? Dei controllori da grande fratello, un po' paternalisti è un po' corrompibili? Davvero, Anthonyi, pensi che questo mondo libero sia il migliore dei mondi possibili? E se tu la pensi così, reputandoti nella parte colta e aperta del liberalismo, non oso immaginare quali pensieri circolino nei bassifondi dei bottegai e degli "imprenditori di sè stessi". Pensieri, immagino, fra Jack lo Squartatore e il Marchese del Grillo, con una spruzzatina di neo-fascismo scherzoso, che quello non guasta mai.
#1334
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Corto Circuito
17 Settembre 2022, 23:17:59 PM
Saluti Viator. In realtà non prospetto l'egalitarismo, e a questo punto temo di scrivere un italiano "scrauso", visto che non vengo compreso. Prendiamola da un altro lato. Anche le società che permettevano lo schiavitù erano gerarchiche e differenziate ed anche quelle che relegavano le donne in casa e che non permettevano loro di andare in Chiesa durante il ciclo mestruale. Sono differenziate e gerarchiche anche le società islamiche che impongono l'infibulazione e le società che castrano gli omosessuali. Così come non esiste una società egalitaria perfetta, se non nei sogni (o negli incubi, dipende dai punti di vista), non esiste neppure una società libera e gerarchica perfetta (anche qui possiamo scomodare sogni o incubi). E' probabile che se vivessi in un regime totalitario cercherei di contrastare quell'egalitarismo di facciata. Ma visto che vivo in un regime liberale/capitalistico, non posso che criticare i suoi eccessi. Eccessi che stanno autofagocitando lo stesso regime che li promuove.
#1335
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Corto Circuito
17 Settembre 2022, 16:12:13 PM
Anthonyi : L'esempio sui robot era, appunto solo un esempio. Se la scuola formasse in modo più moderno gli studenti, la produttività aumenterebbe in ogni campo, non solo nella robotica, ma anche nell'amministrazione aziendale, nella stessa didattica. Un sistema "scuola" che funziona è uno dei migliori requisiti per comprendere come funziona quella società. E non credo neppure che i governanti, ogni mattino si sveglino, e si dicano fra di loro: "anche oggi cerchiamo di far funzionare peggio possibile la scuola". Il sistema didattico di un paese vive all'interno di quel paese e ne respira la stessa aria.  Basta paragonare i politici. Prendi Draghi, un economista che ha fatto il politico, e che lo ha fatto meglio di chiunque altro nei precedenti venti anni. Non sto giudicando le scelte economiche-politiche di Draghi, ma il fatto che ha svolto il suo ruolo in modo istituzionalmente ineccepibile e in modo competente, pur perseguendo una linea politica che non condivido. A breve ci saranno al governo personaggi che continueranno a perseguire una linea politica da me non condivisibile, ma senza la capacità di Draghi di comprendere la complessità della società italiana. Draghi è il risultato di una eccellente formazione didattica. Immagina se al posto di alcuni "onorevoli" attuali, vi fosse un reggimento di Draghi, alcuni di destra, alcuni di sinistra, altri di centro, ma tutti dotati di una autorevolezza non scalfibile, perchè sanno quello che dicono e lo dicono in modo politicamente corretto, senza far caciara o proclami per gonzi. La scuola è proprio il luogo per 1) non essere gonzi, 2) ricoprire in modo responsabile e competente qualsiasi ruolo sociale sarà disponibile e verso il quale si professa una certa inclinazione.

CitazioneNon condivido neanche l'associazione che fai tra una scuola trampolino di lancio per la produzione, e una scuola che sviluppi lo spirito critico, o magari certe propensioni ideologiche.

Lo spirito critico non ha niente a che fare con le propensioni ideologiche, anzi, se possibile, ne è l'antitesi. Solo se si guarda con spirito critico anche le proprie convinzioni, è possibile acquisire una capacità prudente e competente di agire nella società. Se si pensa che la propria ideologia è l'unica "vera", allora è la stessa democrazia ad essere in pericolo. Democrazia e spirito critico sono intimamente connessi e sono molto lontani dalla concezione dell'ideologia come imposizione di un "credo" indiscutibile. L'antitesi io la vedo fra questi due poli ideologia e spirito critico e non certo fra spirito critico e produzione (o capitalismo, se vuoi). E' il capitalismo (o il liberalismo, se preferisci) che, se non si mette in discussione, diventa ideologia.

Per Viator: ovvio che ogni società ha le sue gerarchie, ma secondo me non c'entra con quello che volevo dire. Anche i lupi e gli orsi rispettano le loro gerarchie. Perchè non dovremmo farlo noi esseri umani, che viviamo in società molto più complesse di quelle dei lupi? In ogni caso le gerarchie sottolineano le differenze che esistono fra di noi. Non tutti sono votati a comandare, c'è chi preferisce ubbidire e non c'è niente di male. Non siamo tutti uguali. Ma un conto è affermare giustamente di non essere tutti uguali, un conto è rimestare su quella ineguaglianza, magari rafforzandola sempre di più. Una società armoniosa non può fare a meno delle differenze, ma deve comunque perseguire l'obbiettivo che queste differenze non diventino abnormi, perchè in questo caso vi sarebbe specularmente la stessa violenza che applica chi vorrebbe, come nelle società totalitarie, ridurre le società ad un agglomerato anonimo di "falsi uguali". E il sistema scolastico, a mio sindacabile parere, dall'asilo all'università, è il luogo dove è possibile cercare di accorciare quelle differenze, che pur esistono e sono necessarie ad un buon funzionamento sociale. In altri termini, torniamo sempre alla nostra posizione storico/geografica "a metà" fra il mondo occidentale compiuto e il mondo dispotico, feudale, ecclesiastico, barocco che ci trasciniamo appresso, come la palla di ferro al piede, che si vedeva nei film sui gangsters all'epoca del proibizionismo.