Scusa baylham ma hai letto bene il mio precedente post ?
Ti sembra lecito lo "ius culturae" ? Ci vuole così poco per ottenere la cittadinanza ?
Migliorare la convivenza ? Ma stai seguendo le notizie di cronaca degli attentati di questi giorni a Londra e a Parigi ? Sono reati commessi da gente residente in quelle città, sono figli di stranieri di seconda o terza generazione, altro che integrazione. Sono individui che odiano gli europei, ci vendono come benestanti e loro emarginati. Ma quanti sono i veri benestanti in una città ? La moltitudine si alza la mattina per andare a lavorare per cercare di mantenere la famiglia in modo dignitoso.
La cittadinanza è uno status legale-formale e va valutata alla luce della contingenza che dovrebbe farla nascere e degli effetti (compresi quelli indiretti o non previsti) che è destinata a produrre.
L'attuale contingenza è quella di una legislatura giunta quasi alla sua fine naturale e l'Italia che sta affrontando una difficile emergenza collegata ai continui sbarchi, a migliaia. Quelli non censiti sono la maggioranza. Il ministro dell'Interno tenta di cambiare le carte in tavola dicendo che gli arrivi sono nella norma. Quale norma ? Se si contano solo i censiti ovvio che sembrano pochi.
Non può esserci momento peggiore dal punto di vista politico e dell'opinione pubblica, per la discussione di un simile provvedimento, che non a caso è immediatamente divenuto – per entrambi gli schieramenti politici- oggetto di propaganda e di contesa elettorale; cioè l'esatto contrario del dialogo necessario per discutere su una legge del genere.
Certo ci sono da considerare i diversi effetti che questa legge può produrre. Essa offre a tanti giovani nati e cresciuti in Italia la possibilità di non sentirsi degli ospiti, ma non bisogna nascondere i problemi: può incentivare, anzi incentiva i flussi verso l'Italia di migliaia di africani che percepiscono il nostro Paese generoso ed accogliente per colpa di molti nostri politici, delle onlus e di loschi trafficanti. Per di più ci si mette anche il papa con la sua politica dell'accoglienza, a spese altrui e non del Vaticano.
Oltre che generosa ed accogliente l'Italia è percepita anche come lassista e poco capace di far rispettare le regole. Ed io mi sono stufato di questa situazione.
Ti sembra lecito lo "ius culturae" ? Ci vuole così poco per ottenere la cittadinanza ?
Migliorare la convivenza ? Ma stai seguendo le notizie di cronaca degli attentati di questi giorni a Londra e a Parigi ? Sono reati commessi da gente residente in quelle città, sono figli di stranieri di seconda o terza generazione, altro che integrazione. Sono individui che odiano gli europei, ci vendono come benestanti e loro emarginati. Ma quanti sono i veri benestanti in una città ? La moltitudine si alza la mattina per andare a lavorare per cercare di mantenere la famiglia in modo dignitoso.
La cittadinanza è uno status legale-formale e va valutata alla luce della contingenza che dovrebbe farla nascere e degli effetti (compresi quelli indiretti o non previsti) che è destinata a produrre.
L'attuale contingenza è quella di una legislatura giunta quasi alla sua fine naturale e l'Italia che sta affrontando una difficile emergenza collegata ai continui sbarchi, a migliaia. Quelli non censiti sono la maggioranza. Il ministro dell'Interno tenta di cambiare le carte in tavola dicendo che gli arrivi sono nella norma. Quale norma ? Se si contano solo i censiti ovvio che sembrano pochi.
Non può esserci momento peggiore dal punto di vista politico e dell'opinione pubblica, per la discussione di un simile provvedimento, che non a caso è immediatamente divenuto – per entrambi gli schieramenti politici- oggetto di propaganda e di contesa elettorale; cioè l'esatto contrario del dialogo necessario per discutere su una legge del genere.
Certo ci sono da considerare i diversi effetti che questa legge può produrre. Essa offre a tanti giovani nati e cresciuti in Italia la possibilità di non sentirsi degli ospiti, ma non bisogna nascondere i problemi: può incentivare, anzi incentiva i flussi verso l'Italia di migliaia di africani che percepiscono il nostro Paese generoso ed accogliente per colpa di molti nostri politici, delle onlus e di loschi trafficanti. Per di più ci si mette anche il papa con la sua politica dell'accoglienza, a spese altrui e non del Vaticano.
Oltre che generosa ed accogliente l'Italia è percepita anche come lassista e poco capace di far rispettare le regole. Ed io mi sono stufato di questa situazione.

